Il Corriere di Tunisi N.199 maggio 2020
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I C T .199 M 2020
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T A I
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tiamo vivendo un passaggio storico
davvero difficile per tutti e
per qualcuno di noi può divenire arduo
riconoscere uno spiraglio di luce
in fondo al tunnel. Alla ricerca di una
risposta, di un chiarimento o semplicemente
per distrarci e superare le
nostre ansie, insieme a noi a volte c’è
qualcuno, ma non sempre è in grado
di venirci incontro. Molto spesso,
piuttosto, c’è un qualcosa che oggigiorno
stringiamo nervosamente tra
le dita, è un cellulare o meglio uno
smartphone. Oggi questo strumento,
prima ancora che un telefono,
rappresenta un vero concentrato di
tecnologia, perennemente online e a
volte, proprio per questo, esso stesso
può divenire una fonte di ansia.
In certi momenti particolari può
mancarci la figura di un amico sincero,
empatico, a cui rivolgerci ed ecco
il motivo di questa intervista con la
quale vorremmo ricordare e raccontare
a tutti quello che è il prezioso
contributo che può arrivarci attraverso
l’etere proprio da un servizio telefonico.
Un prezioso servizio che ormai
da diversi decenni, dal tempo dei
telefoni a gettone, offre a tutti
“dall’altro capo del filo” un ascolto
attento, sincero e incondizionato,
oggi come ieri.
Ringraziamo quindi per la sua disponibilità
Monica Petra, Presidente Nazionale
di Telefono Amico Italia Onlus,
che ha gentilmente accettato di
rispondere ad alcune nostre domande,
ad un’intervista con la quale vorremmo
anche ricordare che oggi il
servizio svolto dal Telefono Amico
Italia ha superato i confini nazionali