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La Subfornitura N° 5 Ottobre 2020

La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano

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Bimestrale - anno XI - n°5 ottobre <strong>2020</strong><br />

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la ubfornitura<br />

Pag. 10<br />

ATTUALITÀ<br />

Macchine utensili:<br />

la ripresa nel 2021<br />

Pag. 34<br />

COMPONENTI<br />

Soluzioni innovative per<br />

una laminazione 4.0<br />

Pag. 42<br />

STRUMENTAZIONE<br />

Il futuro delle soluzioni<br />

di misura<br />

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SOMMARIO<br />

anno XI - n. 5 <strong>Ottobre</strong> <strong>2020</strong><br />

06<br />

20<br />

26<br />

L’eccellente lavorabilità apre nuovi mercati<br />

alle leghe senza piombo<br />

<strong>La</strong> crisi sanitaria colpisce duramente l’industria<br />

meccanica italiana<br />

<strong>La</strong> cogenerazione al servizio<br />

della produzione di tubi<br />

28<br />

Una entry level compatta e intelligente<br />

34<br />

Soluzioni innovative per una laminazione 4.0<br />

Arriva in Italia il futuro delle soluzioni di misura<br />

42<br />

Editoriale<br />

• Una strategia per la ricostruzione (A. Bignami)........4<br />

Storia di copertina<br />

• L’eccellente lavorabilità apre nuovi mercati alle<br />

leghe senza piombo (A. Bignami)................................6<br />

Attualità<br />

• Macchine utensili: la ripresa nel 2021......................10<br />

• Notizie attualità.............................................................14<br />

• <strong>La</strong> crisi sanitaria colpisce duramente l’industria<br />

meccanica italiana.......................................................20<br />

• Notizie attualità.............................................................22<br />

Appuntamenti<br />

• Notizie appuntamenti...................................................25<br />

Energia<br />

• <strong>La</strong> cogenerazione al servizio<br />

della produzione di tubi...............................................26<br />

Macchine Utensili<br />

• Una entry level compatta e intelligente...................28<br />

• Notizie macchine utensili............................................30<br />

• Notizie utensili...............................................................31<br />

Sicurezza e Manutenzione<br />

• Notizie sicurezza...........................................................32<br />

• Notizie manutenzione..................................................33<br />

Componenti<br />

• Soluzioni innovative<br />

per una laminazione 4.0 (S. Vinto).............................34<br />

• Notizie componenti......................................................39<br />

Software<br />

• Notizie software............................................................40<br />

Automazione/ Strumentazione<br />

• Arriva in Italia il futuro delle soluzioni<br />

di misura (E. De Vecchis)............................................42<br />

• Notizie automazione/strumentazione........................44<br />

Rubriche<br />

• Elenco inserzionisti......................................................48<br />

2 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


EDITORIALE<br />

di Alessandro Bignami<br />

UNA STRATEGIA PER LA RICOSTRUZIONE<br />

meccanica, come gli altri settori chiave del<br />

Paese, getta lo sguardo al 2021, quando cioè dovrebbe<br />

L’industria<br />

verificarsi una più solida ripresa, dopo il <strong>2020</strong> sconvolto<br />

dal Covid-19. Non si tratta solo del forzato ottimismo da parte<br />

di chi non vede come le cose possano ulteriormente peggiorare<br />

rispetto ai picchi negativi di quest’anno. Le previsioni vengono<br />

in realtà dagli uffici studi delle maggiori istituzioni del settore,<br />

che probabilmente contano anche sul fatto che vaccini e nuove<br />

cure, come quelle basate sugli anticorpi monoclonali, potrebbero<br />

allentare notevolmente la morsa opprimente del virus, a partire<br />

dalla prossima primavera. Le risorse economiche che saranno<br />

messe a disposizione con il Recovery Plan vengono inoltre<br />

considerate come un potenziale volano per la crescita.<br />

L’economia stava già dando segnali di vitalità alla fine<br />

dell’estate, con un rimbalzo della produzione industriale che<br />

nel terzo trimestre ha superato le aspettative e che lasciava<br />

ben sperare per una ripartenza decisa. Ma la seconda ondata<br />

di contagi che ha aggredito anche l’Italia ha spento gran parte<br />

delle scintille di entusiasmo che cominciavano ad accendersi.<br />

A differenza però del lockdown di questa primavera, le aziende<br />

appaiono meno disorientate e impreparate. Per molte il flusso<br />

degli ordini non si è interrotto neppure a ottobre, nonostante<br />

il montare dell’epidemia lungo tutta la penisola. Nessun<br />

operatore si azzarda a cercare di indovinare cosa accadrà da<br />

qui a pochi mesi e la preoccupazione per la tenuta economica<br />

della propria attività resta grande. Tuttavia si avverte anche<br />

un atteggiamento di fiducia e di intraprendenza. Di fronte<br />

ai limiti di spostamento e alle incognite dell’inverno si<br />

anticipa l’esecuzione degli ordini in casa, impegnando il più<br />

possibile il personale, spesso già provato da mesi di cassa<br />

integrazione, oppure si rifornisce il magazzino per rispondere<br />

tempestivamente al cliente in caso di ulteriori periodi di<br />

restrizioni e blocchi. In uno scenario di tale incertezza non può<br />

esserci alcuna panificazione serena, naturalmente. Ma il tessuto<br />

produttivo del Paese, pur sfiancato, non è stato sradicato dalla<br />

violenza del virus. Ora serve una strategia chiara a medio-lungo<br />

termine da parte del governo, finalizzata alla ricostruzione<br />

economica, che superi la stagione dei bonus, pur indispensabili<br />

alla tenuta sociale del Paese, e che tenga conto dei settori<br />

più pesantemente colpiti, anche rispetto alla concorrenza<br />

internazionale, come quello delle piccole e medie aziende<br />

metalmeccaniche.<br />

4 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong> www.interprogettied.com


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STORIA DI COPERTINA<br />

SEMILAVORATI IN ALLUMINIO<br />

Con la 2077 LF<br />

Eural Gnutti supera<br />

ogni aspettativa nelle<br />

prestazioni delle leghe<br />

di alluminio ecosostenibili,<br />

offrendo al contempo<br />

elevate caratteristiche<br />

meccaniche e un alto<br />

livello di lavorabilità.<br />

Mentre l’iniziativa<br />

anti-dumping della<br />

Commissione Europea<br />

riaccende gli investimenti<br />

nel Vecchio Continente.<br />

L’eccellente lavorabilità<br />

apre nuovi mercati alle<br />

leghe senza piombo<br />

di Alessandro Bignami<br />

Dopo aver contenuto la flessione nei<br />

mesi del lockdown, che ha colpito<br />

duramente il settore meccanico<br />

legato in particolare all’automotive, Eural<br />

Gnutti riparte con numeri incoraggianti,<br />

che dovrebbero confermarsi negli ultimi<br />

mesi dell’anno. <strong>La</strong> società lombarda – di<br />

importanza internazionale nella produzione<br />

di barre trafilate, estruse e profilati in<br />

leghe di alluminio – guarda con grande<br />

fiducia all’iniziativa della Commissione<br />

Europea che, attraverso una politica di<br />

misure anti-dumping, intende reagire alle<br />

vendite sottocosto dei produttori cinesi,<br />

che negli ultimi anni hanno messo in crisi<br />

il settore. Un provvedimento considerato<br />

da Giorgio Di Betta, Direttore Commerciale<br />

di Eural, “una svolta epocale per il mercato<br />

“L’UE ha accolto la posizione<br />

di noi produttori, decidendo<br />

una misura antidumping verso gli estrusi<br />

cinesi, che va dal 30,4%<br />

al 44% e che si somma<br />

agli attuali dazi del 7,5%”<br />

europeo dell’alluminio”. Intanto l’azienda<br />

ha lanciato la sua terza lega senza piombo,<br />

la 2077 LF, che accompagna alle elevate<br />

caratteristiche meccaniche un’eccellente<br />

lavorabilità.<br />

Giorgio Di Betta, come è andata finora<br />

l’azienda in questo difficile <strong>2020</strong>?<br />

Eural è stata quasi sempre operativa,<br />

anche se in modo contingentato nel corso<br />

del lockdown, periodo in cui le richieste<br />

non sono comunque mai mancate. Certo,<br />

è stato un semestre difficile. Pur essendo,<br />

il nostro, un prodotto trasversale destinato<br />

a diversi settori, la quota dell’automotive<br />

incide molto sul fatturato. Il blocco di quel<br />

6 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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settore industriale durato quasi tre mesi<br />

si è fatto inevitabilmente sentire. Tuttavia<br />

siamo riusciti a reggere il colpo, abbiamo<br />

resistito piuttosto bene. <strong>La</strong> contrazione nel<br />

periodo gennaio-luglio rispetto all’anno<br />

scorso è stata di circa il 20%, tutto sommato<br />

contenuta rispetto a quanto si stava<br />

prospettando.<br />

Quali numeri prevedete per la fine<br />

dell’anno?<br />

Abbiamo rivisto in positivo le proiezioni,<br />

alla luce di un mercato che a settembre è<br />

sembrato più vivace di quanto ci aspettassimo.<br />

Anche se qualche sentore lo avevamo<br />

avuto: nonostante un luglio e un agosto<br />

abbastanza calmi, diversi clienti ci avevano<br />

preannunciato che l’aria stava cambiando.<br />

Siamo convinti che la crescita da qui a fine<br />

anno sarà piuttosto intensa. Ora speriamo<br />

che il trend si confermi.<br />

Giorgio Di Betta,<br />

Sales Director di<br />

Eural Gnutti<br />

Il dato è stato attentamente verificato<br />

dalla CE, con analisi sul campo. Pensi<br />

che da gennaio a luglio <strong>2020</strong>, periodo in<br />

cui gli scambi sulla rotta asiatica si sono<br />

interrotti per alcuni mesi a causa della<br />

pandemia, dalla Cina sono arrivate quasi<br />

260 mila tonnellate di estrusi in alluminio.<br />

Mentre il mercato calava per tutti, Pechino<br />

guadagnava quote di mercato nel settore<br />

europeo di oltre il 9%. <strong>La</strong> situazione era<br />

insostenibile. È chiaro che il provvedimento<br />

della Commissione rappresenterà una<br />

svolta che, per il mondo dell’alluminio,<br />

non esito a definire epocale. E i benefici<br />

già si avvertono, come indicano i segnali<br />

incoraggianti di settembre.<br />

<strong>La</strong> chiusura del mercato Usa agli<br />

estrusi cinesi ha contribuito a deviare<br />

la sovrapproduzione made in China<br />

verso l’Europa?<br />

È proprio una delle motivazioni che hanno<br />

indotto noi produttori ad avanzare la richiesta<br />

di un intervento da parte della Commissione<br />

Europea. Gli Stati Uniti, già ai tempi<br />

della presidenza Obama, chiusero le porte<br />

con pesanti barriere tariffarie al materiale<br />

estruso proveniente dalla Cina, in seguito<br />

alla dimostrazione di frodi effettuate dal<br />

più grande player cinese del settore. Ciò<br />

ha portato Pechino a scaricare la propria<br />

sovrapproduzione sul Vecchio Continente,<br />

con prezzi talmente bassi da deprimere<br />

il mercato e gli investimenti delle aziende<br />

europee. Siamo contenti che la Commissione<br />

abbia avuto il coraggio di affrontare<br />

il problema. E lo ha fatto con un grande<br />

lavoro di investigazione, al fine di confermare<br />

con dati oggettivi le ragioni esposte<br />

dai produttori. L’introduzione delle misure<br />

anti-dumping darà nuova linfa al mercato<br />

europeo e contribuirà a sbloccare gli<br />

investimenti fermi da anni. L’Europa potrà<br />

rimettere in gioco la sua qualità produttiva<br />

in un comparto in espansione come quello<br />

dell’alluminio.<br />

Le previsioni ora possono essere<br />

riviste in positivo?<br />

Senz’altro. D’altronde l’alluminio è sempre<br />

È un segnale importante e non scontato<br />

in questo momento…<br />

Sì, ma ci sono anche delle ragioni solide<br />

che giustificano l’ottimismo. <strong>La</strong> Commissione<br />

Europea ha avviato l’iter che<br />

sfocerà nell’applicazione di una politica di<br />

misure anti-dumping sull’import di estrusi<br />

in alluminio dalla Cina, reagendo così in<br />

modo concreto e determinato all’offensiva<br />

del dumping commerciale che negli ultimi<br />

anni ha pesantemente danneggiato le<br />

produzioni europee. L’esecutivo guidato<br />

dal Commissario Ursula Von der Leyen<br />

ha accolto e fatto sua la posizione di<br />

noi produttori, decidendo una misura<br />

antidumping che va dal 30,4% al 44%,<br />

che si somma agli attuali dazi del 7,5%.<br />

Sopra:<br />

composizione<br />

chimica della<br />

nuova lega senza<br />

piombo 2077.<br />

A fianco: il<br />

truciolo ottenuto<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 7


STORIA DI COPERTINA<br />

“<strong>La</strong> 2077 è il tassello che mancava<br />

nelle leghe senza piombo, perché unisce<br />

alle elevate caratteristiche meccaniche<br />

un’eccellente lavorabilità”<br />

più richiesto, anche come alternativa a metalli<br />

e plastiche in molte applicazioni. È un materiale<br />

leggero con caratteristiche meccaniche<br />

elevate ed è in grado di rispondere alle<br />

crescenti richieste di sostenibilità ambientale<br />

grazie alle nuove leghe atossiche senza<br />

piombo, che oggi consentono lavorazioni ad<br />

altissima velocità, grazie all’evoluzione tecnologica.<br />

Questi avanzamenti hanno portato<br />

l’alluminio a entrare in mercati inediti, come il<br />

packaging cosmetico, che ne sta apprezzando<br />

le potenzialità estetiche, la leggerezza e<br />

la lavorabilità. Come dicevo, l’ottimismo per<br />

i prossimi anni è giustificato.<br />

Le leghe senza piombo sono destinate<br />

quindi a crescere?<br />

Sì, anche perché le normative ambientali<br />

saranno sempre più numerose e stringenti<br />

e punteranno molto sull’eliminazione degli<br />

elementi tossici da leghe e materiali. Oggi le<br />

alternative ecologiche ci sono e consentono<br />

di fare produzioni su larghissima scala. Penso<br />

alla nostra lega 6026 Lead Free, che ha<br />

superato per volumi tutte le altre leghe della<br />

serie 6000 prodotta da Eural. A questa si<br />

aggiungono la 2033 LF e poi la recentissima<br />

2077 LF, di cui nel febbraio <strong>2020</strong> abbiamo<br />

<strong>La</strong> copertina<br />

del manuale<br />

appena<br />

pubblicato<br />

da Eural, che<br />

contiene i consigli<br />

di lavorazione<br />

per le leghe<br />

senza piombo<br />

dell’azienda<br />

lanciato la gamma dei trafilati. <strong>La</strong> 2077 era<br />

il tassello che ci mancava nelle leghe senza<br />

piombo, perché unisce alle elevate caratteristiche<br />

meccaniche un’eccellente lavorabilità.<br />

Grazie all’esperienza maturata nello sviluppo<br />

delle prime due leghe senza piombo (6026 e<br />

2033), abbiamo compiuto un passo ulteriore,<br />

ottenendo la terza e ultima lega, appunto la<br />

2077 LF, che ha caratteristiche meccaniche<br />

e lavorabilità paragonabili alle migliori leghe<br />

con il piombo, e garantisce un carico di<br />

rottura minimo di 490 Mpa. Le prove di<br />

truciolabilità sono straordinarie, superiori alle<br />

nostre stesse aspettative. Questa lega crea<br />

sostanzialmente un nuovo mercato per le<br />

serie senza piombo.<br />

Questo obiettivo è stato raggiunto<br />

grazie al lavoro della vostra ricerca<br />

e sviluppo?<br />

<strong>La</strong> R&S di Eural ha svolto un’attività eccezionale<br />

in questi anni, come mostrano i<br />

risultati. <strong>La</strong> lega 6026 LF è oggi di gran<br />

lunga la più venduta al mondo tra le<br />

senza piombo. <strong>La</strong> 2033 LF è sul mercato<br />

da non più di 2 anni e ha già fatto molta<br />

strada. E la 2077 LF, come dicevo, ci<br />

aprirà altri mercati, tra cui alcuni che non<br />

avevamo ancora esplorato. Penso perfino<br />

a settori che finora ricorrevano ad acciai<br />

comuni ed ottone, e scartavano l’alluminio<br />

perché giudicato poco lavorabile.<br />

Questa lega ci sorprenderà.<br />

In quali settori state osservando dei<br />

segnali incoraggianti?<br />

L’industria dell’automotive, che è stata<br />

quella ad aver sofferto di più, sta ripartendo.<br />

Anche la meccanica in genere<br />

sta ricominciando a muoversi. Un<br />

canale importante che per noi si sta<br />

riaprendo, dopo essere stato a lungo<br />

dominato dai prodotti cinesi, è quello<br />

del commercio, che presto, in virtù del<br />

provvedimento della Commissione, ricomincerà<br />

ad acquistare massicciamente<br />

in Europa.<br />

Come stanno andando le vostre attività<br />

all’estero?<br />

Eural è presente con proprie strutture<br />

negli Stati Uniti e in Germania. Eural<br />

Usa ha una sede commerciale a Chicago<br />

e una logistica nel New Jersey, dove il<br />

nostro materiale è stoccato e pronto per<br />

la vendita. Eural Deutschland ha una sede<br />

commerciale a Stoccarda. <strong>La</strong> presenza<br />

all’estero si sta dimostrando efficace,<br />

dando luogo a una penetrazione nei<br />

mercati locali ben superiore rispetto ai<br />

paesi seguiti a distanza. Ciò si deve al<br />

capillare lavoro tecnico-commerciale sul<br />

territorio svolto da operatori qualificati<br />

che sono riusciti a farsi accogliere negli<br />

stabilimenti di case automobilistiche e<br />

OEM, al fine di spiegare nel dettaglio le<br />

caratteristiche dei nostri prodotti e testarli<br />

sul posto. Un compito difficile che sta<br />

dando esiti importanti. Tanto che non è<br />

da escludere, per il futuro, l’apertura di<br />

altre sedi Eural nel mondo.<br />

8 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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© <strong>2020</strong> Hexagon AB e/o sue società controllate e affiliate. Tutti i diritti riservati.


ATTUALITÀ<br />

L’ASSEMBLEA DEI COSTRUTTORI<br />

Il <strong>2020</strong> ha segnato il<br />

crollo degli investimenti,<br />

non solo in Italia, ma<br />

le previsioni per il 2021<br />

danno speranza. Barbara<br />

Colombo è la nuova<br />

presidente di Ucimu:<br />

“Spero che la mia nomina<br />

ispiri molte donne a<br />

impegnarsi nel settore<br />

meccanico”.<br />

Macchine utensili:<br />

la ripresa nel 2021<br />

Nel 2019 l’industria italiana costruttrice<br />

di macchine utensili è risultata quarta<br />

tra i produttori e quarta anche nella<br />

classifica degli esportatori, scalzata dalla Cina<br />

che le ha sottratto lo storico terzo posto.<br />

Resta invece invariato il quinto posto nella<br />

classifica dei paesi consumatori, a conferma<br />

dell’importanza del mercato italiano nello<br />

scenario internazionale.<br />

Archiviato un 2019 non certo brillante, il<br />

<strong>2020</strong> ha segnato il crollo degli investimenti in<br />

macchine utensili, in Italia e all’estero, ma la<br />

ripresa dei consumi è prevista già nel 2021.<br />

Questo, in sintesi, è il quadro illustrato lo<br />

scorso primo ottobre dal presidente uscente<br />

di Ucimu - Sistemi per produrre Massimo<br />

Carboniero, in occasione dell’annuale<br />

assemblea dei soci, a cui sono intervenuti<br />

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria,<br />

e Marco Fortis, economista e vicepresidente<br />

di Fondazione Edison.<br />

2019: PRODUZIONE IN LIEVE CALO<br />

Secondo i dati di consuntivo elaborati dal<br />

Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu,<br />

nel 2019 la produzione di sole macchine<br />

utensili si è attestata a 5.890 milioni di<br />

euro, registrando un calo del 3,8% rispetto<br />

al 2018. Il risultato è stato determinato principalmente<br />

dalla riduzione delle consegne<br />

dei costruttori sul mercato interno, scese,<br />

del 6,5%, a 2.526 milioni. Più contenuto è<br />

risultato il calo dell’export che si è attestato<br />

a 3.364 milioni di euro, l’1,7% in meno<br />

rispetto all’anno precedente.<br />

Nel 2019, principali mercati di sbocco dell’offerta<br />

italiana sono risultati: Stati Uniti (421<br />

milioni, +19%), Germania (376 milioni,<br />

-4,7%), Cina (303 milioni, -11%), Francia<br />

(234 milioni, +2,8%), Polonia (173 milioni,<br />

-24,5%), Spagna (144 milioni, -0,1%), Russia<br />

(119 milioni, +19,4%), India (99 milioni,<br />

+17,4%).<br />

In calo il consumo che, sceso del 7,5%, a<br />

3.970 milioni di euro, interrompe il trend di<br />

crescita che durava da quattro anni.<br />

<strong>2020</strong>: IN ARRETRAMENTO I<br />

PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI<br />

Duramente provata dalla crisi sanitaria<br />

esplosa nei primi mesi dell’anno, l’industria<br />

italiana di settore, nel <strong>2020</strong>, vede un pesante<br />

arretramento per tutti i principali indicatori<br />

economici.<br />

Come emerge dalle stime elaborate dal Centro<br />

Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, la<br />

produzione di sole macchine utensili dovrebbe<br />

calare, del 34,6%, a 3.850 milioni di<br />

euro. L’export scenderà del 27,2% a 2.450<br />

milioni di euro.<br />

In particolare, secondo l’elaborazione<br />

Ucimu dei dati ISTAT, nel periodo gennaio-giugno<br />

<strong>2020</strong>, principali mercati di<br />

sbocco dell’offerta italiana sono risultati:<br />

Stati Uniti (152 milioni di euro, -18,2%),<br />

Germania (113 milioni di euro, -39%),<br />

Cina (105 milioni di euro, -36,4%), Francia<br />

(73 milioni di euro, -39%), Spagna<br />

(48,6 milioni di euro, -28,4%).<br />

Il crollo del consumo interno, stimato in<br />

calo del 43,3% a 2.250 milioni di euro,<br />

avrà un pesante impatto sulle consegne dei<br />

costruttori italiani sul mercato interno il cui<br />

valore si fermerà a 1.400 milioni di euro,<br />

pari al 44,6% in meno rispetto al 2019.<br />

Altrettanto decisa sarà la riduzione, a fine<br />

anno, delle importazioni che si attesteranno<br />

a un valore di 850 milioni di euro, pari al<br />

41,1% in meno rispetto all’anno precedente.<br />

10 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


2021: LA DOMANDA MONDIALE<br />

CRESCERÀ<br />

Le previsioni elaborate (in settembre <strong>2020</strong>)<br />

dall’istituto econometrico Oxford Economics<br />

rilevano invece una decisa ripresa degli investimenti<br />

in tecnologie di produzione già a<br />

partire dal 2021 in tutte le aree del mondo.<br />

Nel 2021 la domanda mondiale di macchine<br />

utensili crescerà a 58,9 miliardi di euro<br />

2017 2018 2019 <strong>2020</strong>* 2018 2019 <strong>2020</strong>*<br />

Produzione/ 5.491 6.125 5.890 3.850 11,5% -3,8% -34,6%<br />

Production<br />

Esportazioni/ 3.165 3.423 3.364 2.450 8,1% -1,7% -27,2%<br />

Exports<br />

Consegne sul mercato interno/ 2.326 2.702 2.526 1.400 16,2% -6,5% -44,6%<br />

Deliveries on domestic market<br />

Importazioni/ 1.369 1.592 1.444 850 16,3% -9,3% -41,1%<br />

Imports<br />

Consumo/ 3.695 4.294 3.970 2.250 16,2% -7,5% -43,3%<br />

Consumption<br />

Saldo commerciale/ 1.796 1.831 1.920 1.600 1,9% 4,9% -16,7%<br />

Trade balance<br />

Import/Consumo 37,0% 37,1% 36,4% 37,8%<br />

Import on consumption<br />

Export/Produzione 57,6% 55,9% 57,1% 63,6%<br />

Export on production<br />

*stime<br />

Centro Studi UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE/ Studies Department UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE<br />

settembre <strong>2020</strong><br />

L'INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE<br />

ITALIAN MACHINE TOOL INDUSTRY<br />

VALORI/VALUES<br />

(in milioni di Euro/in Millions Euro)<br />

/\ PREZZI CORRENTI/<br />

/\ CURRENT PRICES<br />

Uno scorcio della<br />

platea e del<br />

tavolo dei relatori<br />

alla recente<br />

assemblea di<br />

Ucimu - Sistemi<br />

per produrre<br />

Le previsioni<br />

elaborate (a<br />

settembre <strong>2020</strong>)<br />

dall’istituto<br />

econometrico<br />

Oxford Economics<br />

rilevano una<br />

ripresa degli<br />

investimenti<br />

internazionali<br />

in tecnologie di<br />

produzione già a<br />

partire dal 2021<br />

(+15,1%). Il trend positivo continuerà anche<br />

nel triennio consecutivo in modo costante:<br />

63,3 miliardi di euro nel 2022 (+7,5%), 66,4<br />

miliardi nel 2023 (+4,9%), 68,8 miliardi nel<br />

2024 (+3,6%).<br />

Con un incremento del consumo, pari al<br />

20,6%, a 16.555 milioni di euro, l’Europa<br />

nel 2021 risulterà l’area più vivace rispetto<br />

al resto del mondo. Occorre però considerare<br />

che l’Europa è l’area che ha sofferto maggiormente<br />

nel biennio 2019-<strong>2020</strong>.<br />

Con riferimento all’Italia, dopo il pesante<br />

arretramento registrato nel biennio 2019-<br />

<strong>2020</strong>, nel 2021 il consumo di macchine<br />

utensili tornerà a crescere attestandosi a<br />

3.111 milioni di euro, il 38,2% in più rispetto<br />

al <strong>2020</strong>.<br />

“Per questa ragione – ha commentato il<br />

presidente uscente Carboniero – occorre<br />

un piano ragionato di intervento a stimolo<br />

e sostegno degli investimenti in nuove<br />

tecnologie di produzione. Il processo di trasformazione<br />

digitale avviato da ormai un<br />

quinquennio non è certo concluso e, anzi, si<br />

è in parte arrestato in questi mesi di emergenza<br />

sanitaria. È invece importante che la<br />

trasformazione in atto continui e raggiunga<br />

anche quelle imprese che fino ad ora sono<br />

rimaste escluse.<br />

“In questo senso il Recovery Fund varato<br />

ora dall’Europa è la migliore e più grande<br />

occasione per scegliere la via della crescita e<br />

dello sviluppo del nostro paese. Alle autorità<br />

di governo chiediamo di ragionare attentamente<br />

sull’utilizzo e l’allocazione delle risorse<br />

che spettano al nostro paese, affinché non<br />

solo siano indirizzate – come è richiesto – a<br />

provvedimenti per lo sviluppo, ma affinché sia<br />

fatta una scelta oculata dando precedenza<br />

a quelli realmente attivatori della crescita<br />

del sistema economico del paese. È questo<br />

il caso dei provvedimenti per l’innovazione<br />

e la competitività. Occorre proseguire, ben<br />

oltre il <strong>2020</strong>, con il Piano Transizione 4.0<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 11


ATTUALITÀ<br />

Ha partecipato<br />

all’assemblea<br />

anche Carlo<br />

Bonomi,<br />

presidente di<br />

Confindustria<br />

guardando alle esperienze di successo della<br />

Germania”.<br />

NON TUTTO PUÒ ESSERE FATTO VIA<br />

WEB CHAT<br />

Se l’innovazione è il primo driver dello sviluppo<br />

delle aziende del settore, il secondo è<br />

quello dell’internazionalizzazione, tema oggi<br />

legato a doppio filo a quello della digital<br />

distanza e alla manutenzione predittiva – è<br />

altrettanto vero che questa attività non può<br />

prescindere dal presidio diretto dei mercati e<br />

dal momento di incontro tra le persone. Non<br />

tutto può essere fatto in web chat.<br />

“ll blocco e, ora, le limitazioni alla mobilità<br />

imposte da questa emergenza, stanno<br />

fortemente condizionando l’operato delle<br />

aziende sui mercati esteri e questo è un grave<br />

Per la prima volta una donna alla guida di UCIMU<br />

che di fatto permette il credito di imposta<br />

sui macchinari acquisiti nell’anno in corso”.<br />

LE NUOVE TECNOLOGIE RICHIEDONO<br />

NUOVE CONOSCENZE<br />

Nuove tecnologie impongono nuove conoscenze<br />

e trainano una vera e propria rivoluzione<br />

non solo della produzione ma anche<br />

dei processi. Tutto questo ha a che fare con<br />

l’aggiornamento del personale impiegato<br />

in azienda.<br />

Molto più che in altri sistemi economici,<br />

l’Italia si regge su un sistema di Pmi, per lo<br />

più di proprietà e a gestione familiare, ne<br />

deriva quindi che il fattore umano sia ancor<br />

più determinante per il successo della stessa<br />

impresa. “A questo proposito noi costruttori<br />

di macchine utensili proponiamo di rivedere il<br />

provvedimento sulla formazione 4.0, affinché<br />

nel calcolo del credito di imposta sia compreso<br />

non solo il costo del personale impegnato<br />

nella formazione per le ore di aggiornamento<br />

svolte ma anche il costo dei formatori, l’aspetto<br />

più oneroso, specialmente per una<br />

Pmi”, dicono i soci di Ucimu.<br />

Oltre alla formazione continua è poi importante<br />

considerare anche la formazione di<br />

base e, in particolare, la formazione tecnica<br />

di base, troppo spesso bistrattata e sottovalutata.<br />

In un paese che è afflitto dal 30% di disoccupazione<br />

giovanile, nel settore dei beni<br />

strumentali è ancora difficile trovare giovani<br />

risorse preparate ad operare su macchine di<br />

ultima generazione: meccatronici, elettronici,<br />

informatici ed esperti in tecnologie della<br />

produzione. “Si tratta di un deficit scolastico<br />

gravissimo che va in ogni modo colmato”,<br />

spiegano ad Ucimu. “Le autorità di governo<br />

devono lavorare al potenziamento degli ITS,<br />

“Sono onorata ed emozionata per questo incarico. Spero che la mia nomina possa ispirare tante<br />

altre donne a impegnarsi in un settore, quello della meccanica, che è decisamente stimolante”.<br />

Questo il primo commento di Barbara Colombo, la nuova presidente di Ucimu - Sistemi per<br />

produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, per il<br />

biennio <strong>2020</strong>-2021. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci di inizio ottobre.<br />

È amministratore delegato di FICEP Spa, con sede a Gazzada Schianno (VA), azienda di famiglia alla<br />

terza generazione che è leader nella produzione di macchine utensili per lavorare i profili di acciaio<br />

e la lamiera e per lo stampaggio a caldo.<br />

Nominata nel 2008 membro del Consiglio Direttivo di Ucimu, dal 2015 ad oggi è stata vice presidente<br />

dell’associazione. Nel biennio 2007-2009, è stata membro del Consiglio Generale di Univa,<br />

Unione Industriali della provincia di Varese e, nel biennio 2017-2018, del Consiglio Generale di<br />

Federmeccanica.<br />

Dal 2019 fa parte della delegazione italiana di Cecimo, l’Associazione delle industrie europee della<br />

macchina utensile e, da giugno <strong>2020</strong>, ne è il tesoriere.<br />

<strong>La</strong>ureata in Economia aziendale, con indirizzo in Finanza aziendale, presso l’Università Luigi Bocconi<br />

di Milano, Barbara Colombo ha conseguito il Master in Corporate Finance di SDA Bocconi.<br />

Passaggio del<br />

timone: la nuova<br />

presidente di<br />

Ucimu Barbara<br />

Colombo con<br />

il presidente<br />

uscente Massimo<br />

Carboniero<br />

transformation, in grado di abilitare funzionalità<br />

e servizi utili per le nostre imprese, da<br />

sempre grandi esportatrici.<br />

Se è vero che le tecnologie digitali sono sistemi<br />

di abilitazione dell’attività di internazionalizzazione<br />

– ad esempio alla manutenzione a<br />

danno per un settore che esporta più della<br />

metà della produzione nazionale”, si legge<br />

in una nota dell’associazione. “Per questo<br />

abbiamo chiesto, nel rispetto delle norme<br />

sanitarie, di ragionare su una possibile revisione<br />

delle procedure da mantenere nel caso<br />

di trasferte, oggi fortemente frenate dalla<br />

necessità di rispettare periodi di quarantena<br />

al rientro dall’estero. Il blocco dei dipendenti<br />

per 14 giorni diviene un problema di difficile<br />

gestione perché rischia di paralizzare<br />

l’attività aziendale a causa della mancanza<br />

di personale. In questo modo, al problema<br />

della crisi della domanda degli investimenti<br />

dovuta al contesto, va ad aggiungersi quello<br />

dell’impossibilità di procedere con il lavoro<br />

che c’è. In tema fieristico, apprezziamo il<br />

supporto garantito dalle autorità di governo<br />

attraverso il Patto per l’Export con cui SACE<br />

e SIMEST affiancano le imprese garantendo<br />

anche contributi a fondo perduto a quelle<br />

che decidono di partecipare a fiere in Italia<br />

e all’estero”.<br />

12 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

INDAGINE ACIMALL<br />

Tecnologie per legno-arredo: tiene l’export<br />

L’indagine trimestrale svolta dall’Ufficio studi di Acimall – l’associazione<br />

confindustriale che rappresenta il comparto su un campione statistico<br />

significativo – annuncia i dati relativi al periodo luglio-settembre <strong>2020</strong><br />

raccontano quanto sta accadendo nel comparto delle tecnologie del<br />

legno-arredo. In termini generali gli ordini di macchine e utensili per<br />

il legno-arredo segnano un calo più contenuto rispetto alle attese, a<br />

testimonianza di un certo miglioramento della situazione economica<br />

paragonata ai trimestri precedenti, fortemente condizionati dal periodo<br />

di lockdown. Un dato dal quale emerge che il sistema produttivo<br />

della filiera ha trovato le modalità necessarie per andare avanti, in<br />

un contesto nel quale appare evidente il forte supporto che il ricorso<br />

agli strumenti di comunicazione digitale stanno fornendo alle imprese,<br />

una dinamica la cui efficacia è direttamente proporzionale alle competenze<br />

disponibili nelle aziende e costruite negli ultimi anni, oltre che<br />

agli investimenti fatti su questo versante. Webinar, demo on line e<br />

“conversazioni digitali” permettono alle imprese di mantenere vive le<br />

relazioni sui mercati esteri, ribadendo la propria competitività ai clienti<br />

di tutto il mondo attenti alle qualità del “made in Italy”. Strumenti che<br />

hanno una forte valenza anche sul mercato domestico, dove si avverte<br />

in modo consistente una contrazione della domanda che non potrà<br />

che essere mitigata dagli incentivi alle imprese che l’intero sistema<br />

produttivo invoca a gran voce. Venendo ai numeri possiamo dire<br />

che le tecnologie per il legno-arredo segnano un -10,1% degli ordini<br />

rispetto allo stesso trimestre 2019, in linea con il dato che caratterizza<br />

l’universo delle macchine utensili. Diminuiscono del 32,3% gli ordini<br />

dal mercato interno, a fronte di un migliore andamento della domanda<br />

internazionale, che cala solo dell’1%.<br />

Un andamento complessivo reso meno pesante dalla constatazione<br />

che gli ordini sono comunque cresciuti di oltre 40 punti percentuali<br />

rispetto al drammatico periodo aprile-giugno <strong>2020</strong>.<br />

L’indagine trimestrale Acimall rivela anche che il carnet ordini è pari a<br />

3,1 mesi (erano 2,4 nel trimestre precedente), con un aumento dei prezzi<br />

dall’inizio del <strong>2020</strong> dello 0,6. Il calo del fatturato, rispetto all’analogo<br />

trimestre 2019, è del 9,5%, un altro dato “confortante” se confrontato<br />

con il -29,8% registrato nel trimestre precedente.<br />

L’indagine qualitativa per il prossimo periodo segnala che il 47% degli<br />

intervistati indica un trend di produzione positivo, mentre il 18% propende<br />

per un andamento in calo; il restante 35% prevede una sostanziale<br />

stabilità. L’occupazione sarà stabile secondo il 65% del campione,<br />

mentre il 29% si attende un calo e solo il 6% pensa possa crescere.<br />

Giacenze stabili per il 65% degli intervistati, in aumento per il 6% e in<br />

flessione per il restante 29%.<br />

PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE<br />

Melchioni Ready entra nel mondo della meccanica<br />

Allo scopo di rispondere a nuove richieste<br />

e offrire un servizio rapido sempre<br />

allineato alle esigenze di mercato, l’ecommerce<br />

Melchioni Ready si espande<br />

verso il mondo della manutenzione<br />

meccanica ampliando il proprio catalogo<br />

prodotti con 22.000 nuovi codici,<br />

raggiungendo la quota complessiva di<br />

50.000 referenze disponibili.<br />

Uno dei punti di forza di Melchioni<br />

Ready è la rapidità di consegna degli<br />

ordini, una condizione garantita anche<br />

per i nuovi prodotti a catalogo: molti<br />

codici sono stoccati in Italia e reperibili<br />

in 24 ore, la rimanenza è ordinabile e<br />

disponibile nel giro di 5 giorni.<br />

<strong>La</strong> nuova gamma dedicata al settore<br />

della manutenzione meccanica include<br />

prodotti abrasivi, varie tipologie di<br />

utensili, strumenti per la misurazione,<br />

dispositivi di protezione individuale,<br />

abbigliamento da lavoro, strumenti per<br />

la perforazione.<br />

“Questo importante ampliamento dell’offerta<br />

permette a Melchioni Ready di<br />

accedere a 22.000 prodotti a condizioni<br />

competitive, sia di primari brand (3M,<br />

Bahco, Dewalt, Facom, Hertel, Knipex,<br />

Mitutoyo, Stanley, UVEX, Wera) sia di un<br />

vasto range di private label di elevata<br />

qualità. Il nostro obiettivo è di supportare<br />

le esigenze dei nostri clienti con<br />

un servizio di prima classe, rapido ed<br />

efficiente”, ha commentato Maurizio<br />

Candura, amministratore delegato di<br />

Melchioni Ready.<br />

14 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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NOMINE<br />

Leopoldo Destro presidente di Assindustria Venetocentro<br />

Il consiglio generale di Assindustria<br />

Venetocentro, riunitosi<br />

in presenza lo scorso primo<br />

ottobre all’Auditorium Fondazione<br />

Cassamarca a Treviso,<br />

ha designato, a norma di Statuto,<br />

Leopoldo Destro quale<br />

candidato alla presidenza di<br />

Assindustria Venetocentro<br />

per il quadriennio <strong>2020</strong>-2024<br />

con l’84% dei voti favorevoli.<br />

Il voto è avvenuto a scrutinio<br />

segreto.<br />

A norma di Statuto, la candidatura<br />

di Leopoldo Destro<br />

è stata sottoposta per l’elezione<br />

all’Assemblea dei<br />

Soci, chiamata ad eleggere<br />

il primo presidente unitario di<br />

Assindustria Venetocentro,<br />

a seguito della conclusione<br />

del mandato della presidente<br />

Maria Cristina Piovesana e<br />

del presidente Massimo Finco<br />

che si sono alternati alla guida<br />

nel biennio 2018-<strong>2020</strong>.<br />

Amministratore delegato<br />

dell’azienda di famiglia<br />

Leopoldo Destro, nato a Valdagno<br />

nel 1973, vive a Padova, è<br />

sposato, ha due figli. <strong>La</strong>ureato<br />

in Scienze politiche, indirizzo<br />

economico all’Università di<br />

Padova. Attualmente è amministratore<br />

delegato e socio di<br />

riferimento di Aristoncavi Spa,<br />

azienda di famiglia fondata<br />

nel 1958, rappresentando con<br />

il fratello Andrea la seconda<br />

generazione. L’interesse<br />

per la ricerca e lo sviluppo<br />

tecnologico e per le strategie<br />

commerciali hanno connotato<br />

l’intero percorso professionale<br />

di Leopoldo Destro, iniziato<br />

in Marzotto USA e proseguito<br />

in B.Ticino Spa, società leader<br />

nella produzione di materiale<br />

elettrico e domotica.<br />

Tanti incarichi istituzionali<br />

Leopoldo Destro è stato<br />

membro di giunta e del<br />

consiglio generale di Confindustria<br />

Padova dal 2015.<br />

Attualmente è vicepresidente<br />

di Assindustria Venetocentro<br />

con delega al Centro Studi e<br />

allo Sport e dal 2015 è presidente<br />

di Assindustria Sport<br />

Padova dopo esserne stato<br />

consigliere dal 2011. È membro<br />

sia del consiglio generale<br />

di Assindustria Venetocentro<br />

sia del consiglio generale di<br />

Confindustria.<br />

Nel sistema di rappresentanza<br />

ha svolto anche i<br />

seguenti incarichi: membro<br />

del consiglio generale di<br />

Federazione ANIE (aderente<br />

a Confindustria, rappresenta<br />

le imprese elettrotecniche<br />

ed elettroniche); componente<br />

del comitato direttivo<br />

AICE (Associazione Italiana<br />

Industrie Cavi e Conduttori<br />

elettrici) della Federazione<br />

ANIE; rappresentante PMI<br />

AICE (Associazione Italiana<br />

Industrie Cavi e Conduttori<br />

Elettrici) nel consiglio generale<br />

di Federazione ANIE.<br />

www.interprogettied.com 15


ATTUALITÀ<br />

MACHINE CONTROLLER E PLC<br />

Partnership tra Yaskawa e Phoenix Contact<br />

Yaskawa, produttore di soluzioni<br />

di motion control, robotica<br />

e azionamenti a velocità<br />

variabile, e Phoenix Contact,<br />

produttore di soluzioni<br />

di automazione, annunciano<br />

un accordo per l’impiego di<br />

PLCnext Technology di Phoenix<br />

Contact nello sviluppo<br />

della prossima generazione<br />

di machine controller e PLC<br />

destinati a concretizzare il<br />

concetto i3-Mechatronics di<br />

Yaskawa.<br />

L’obiettivo comune a entrambe<br />

le società è quello di offrire un<br />

ecosistema di automazione<br />

industriale aperto e pronto per<br />

il futuro. In questo contesto,<br />

Phoenix Contact ha concesso<br />

in licenza il suo ambiente runtime<br />

di PLCnext Technology a<br />

Yaskawa e si è resa disponibile<br />

per ulteriori sviluppi congiunti.<br />

Yaskawa considera PLCnext<br />

Technology come la piattaforma<br />

software di automazione<br />

industriale con maggiori<br />

caratteristiche di apertura tra<br />

quelle oggi disponibili, capace<br />

di combinare programmazione<br />

IEC61131-3, linguaggi<br />

di programmazione moderni,<br />

hardware e software dedicati<br />

alla safety e soluzioni di security<br />

per il sistema di controllo.<br />

Utilizzerà dunque PLCnext<br />

Technology per migliorare e<br />

sviluppare ulteriormente la<br />

sua offerta di prodotti per il<br />

controllo macchina.<br />

PLCnext Technology è l’ecosistema<br />

aperto per l’automazione<br />

industriale di Phoenix<br />

Contact. Combinando una<br />

tecnologia di controllo aperta,<br />

un software di engineering<br />

modulare e una community<br />

online, questa soluzione consente<br />

un facile adattamento<br />

a requisiti in costante evoluzione<br />

e un uso efficiente dei<br />

pacchetti software attuali e<br />

futuri. Con uno store digitale<br />

di applicazioni software e<br />

l’integrazione sistematica nel<br />

cloud, PLCnext Technology è<br />

in grado di affrontare le sfide<br />

del mondo IoT.<br />

“Sono lieto dell’ulteriore<br />

intensificarsi del rapporto<br />

commerciale che unisce le<br />

nostre aziende da lunga data<br />

e con reciproca fiducia, così<br />

come dell’espansione della<br />

nostra partnership nel campo<br />

della tecnologia di controllo<br />

industriale”, ha commentato<br />

Bruno Schnekenburger, CEO e<br />

presidente di Yaskawa Europe.<br />

“L’apertura dell’ecosistema<br />

PLCnext abilita una tecnologia<br />

di automazione altamente<br />

flessibile, sicura e moderna”,<br />

ha aggiunto Ulrich Leidecker,<br />

President della Business Area<br />

Industrial Management and<br />

Automation (IMA) di Phoenix<br />

Contact. “<strong>La</strong> partnership tecnologica<br />

con Yaskawa è una<br />

pietra miliare per il settore<br />

dell’automazione, perché più<br />

sono numerosi i partner in un<br />

ecosistema di automazione<br />

aperto, più esso acquista valore<br />

ed utilità per ogni singolo<br />

partecipante”.<br />

“<strong>La</strong> combinazione di PLCnext<br />

Technology con i collaudati<br />

sistemi di motion control e il<br />

robusto hardware dei controller<br />

Yaskawa creerà una piattaforma<br />

di controllo aperta,<br />

flessibile e potente, basata su<br />

comprovati toolbox PLCopen<br />

per il controllo di logica, macchina<br />

e robot delta e antropomorfi”,<br />

ha spiegato invece<br />

John Payne, Senior Vice President<br />

of Motion per Yaskawa<br />

America. “Potenzierà inoltre<br />

la gamma di tecnologie di<br />

controllo Yaskawa con soluzioni<br />

per la network safety e<br />

la security dei sistemi di controllo”.<br />

Da sinistra: Florian Rouby-<br />

Giraud, presidente di<br />

Lubrilog; Pierre Duhot,<br />

direttore generale di<br />

Total Lubrifiants; Pascal<br />

Clément, direttore<br />

generale di Lubrilog<br />

LUBRIFICANTI SINTETICI<br />

Total acquisisce Lubrilog<br />

Total Lubrifiants, quarto operatore<br />

mondiale nel settore dei<br />

lubrificanti, acquisisce Lubrilog<br />

Sas. Azienda francese con sede<br />

a Romans-sur-Isère, Lubrilog è<br />

specializzata nella formulazione e<br />

produzione di lubrificanti sintetici<br />

ad alte prestazioni. Realizza prodotti<br />

all’avanguardia progettati<br />

per soddisfare le esigenze dei<br />

clienti e adatti a un ampio spettro<br />

di vincoli tecnici estremi.<br />

Questa acquisizione creerà valore<br />

sia per Total che per i suoi<br />

clienti.<br />

<strong>La</strong> profonda esperienza di Lubrilog<br />

in applicazioni critiche in<br />

alcuni settori chiave, come l’estrazione<br />

mineraria, la produzione<br />

di cemento e materiali, rafforzerà<br />

la posizione di Total Lubrifiants<br />

nel settore dei lubrificanti industriali.<br />

Grazie a questa nuova offerta,<br />

Total Lubrifiants amplia il proprio<br />

portafoglio di prodotti di fascia<br />

alta per offrire ai propri clienti<br />

una soluzione completamente<br />

integrata su scala globale.<br />

“Sono felice di dare il benvenuto<br />

a Lubrilog nel team dei lubrificanti<br />

Total”, ha commentato Pierre<br />

Duhot, direttore generale di Total<br />

Lubrifiants.<br />

“In tutto il mondo, i nostri ingegneri<br />

e team potranno utilizzare il<br />

know-how e l’esperienza di Lubrilog<br />

a vantaggio dei clienti. Queste<br />

gamme di prodotti sono anche in<br />

linea con la strategia climatica di<br />

Total e con l’ambizione del Gruppo<br />

di raggiungere la neutralità del<br />

carbonio entro il 2050 e ridurre<br />

l’impronta di carbonio dei suoi<br />

clienti”.<br />

16 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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Il movimento è il futuro di ogni città.<br />

The Moving experience is the heart of every future city.<br />

Le mouvement est le futur de toutes les villes.<br />

Die Bewegung ist Zukunft für alle Städte.<br />

Sede Legale (Registered Office):<br />

20126 Milano - Via S. Uguzzone, 5 - Tel. +39 02 89409841 - Fax +39 02 89409575<br />

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ATTUALITÀ<br />

SALDATURA E GAS TECNICI<br />

Aron festeggia 10 anni e inaugura un nuovo store<br />

Taglio del nastro per il nuovo<br />

store di Aron, Joint Venture del<br />

Gruppo Air Liquide specializzata<br />

nel settore della saldatura e dei<br />

gas tecnici, attiva sul territorio<br />

lombardo.<br />

Presso il nuovo store, che sorge<br />

su un’area di 10.000 m2 che ospita<br />

anche la nuova sede aziendale,<br />

i clienti – principalmente professionisti<br />

e artigiani – potranno<br />

trovare una vasta gamma di prodotti,<br />

dalla saldatura ai materiali<br />

criogenici, fino alla utensileria<br />

e i tool di antinfortunistica. Nel<br />

corso degli anni, infatti, Aron ha<br />

ampliato i propri servizi, dalla<br />

distribuzione industriale alla<br />

fornitura e manutenzione di gas<br />

tecnici, dalla saldatura alle ricariche<br />

alimentari di CO2, sino alla<br />

realizzazione di impianti.<br />

Nei due giorni di open day per<br />

l’inaugurazione de nuovo store,<br />

sono stati allestiti diversi stand<br />

dove è stato possibile assistere<br />

a dimostrazioni sul campo,<br />

come le applicazioni di taglio<br />

plasma, e testare con mano<br />

attrezzature e prodotti in vendita<br />

nello showroom, ad esempio<br />

le più avanzate saldatrici oggi<br />

in commercio, con il supporto<br />

di specialisti che hanno illustrato<br />

le maggiori innovazioni<br />

del settore.<br />

COMPETENCE CENTER<br />

Cisco diventa partner di MADE<br />

Cisco annuncia di essere partner tecnologico di<br />

MADE, il Competence Center guidato dal Politecnico<br />

di Milano con la collaborazione di Inail, Università<br />

di Bergamo, Brescia e Pavia, e supportato da un<br />

importante finanziamento da parte del Ministero<br />

dello Sviluppo Economico, il cui scopo è offrire alle<br />

piccole e medie imprese del territorio nazionale<br />

servizi di orientamento, formazione e trasferimento<br />

tecnologico nell’ambito Industry 4.0.<br />

MADE si propone come interlocutore tecnico a cui<br />

le aziende possono non solo rivolgersi per gestire<br />

attività di innovazione, di trasferimento tecnologico,<br />

di ricerca applicata e assistenza durante l’implementazione<br />

delle tecnologie 4.0, ma anche per ricevere<br />

un affiancamento idoneo per riconsiderare i propri<br />

modelli organizzativi, quelli di business e gli aspetti<br />

strategici migliori per mantenere elevato il proprio<br />

livello competitivo.<br />

Grazie a un innovativo hub di 2000 m 2 , la cui infrastruttura<br />

di rete è abilitata dalle tecnologie di networking<br />

e sicurezza di Cisco, spazi per co-working<br />

e riunioni, e alle aule per la formazione, MADE è un<br />

importante punto di riferimento per le imprese di<br />

tutto il territorio nazionale che vogliono competere<br />

grazie alle tecnologie digitali applicate al manifatturiero,<br />

innovando e digitalizzando i propri processi<br />

produttivi.<br />

Una sfida che Cisco coglie con entusiasmo mettendo<br />

a disposizione del centro e delle imprese italiane il<br />

proprio know-how, le proprie competenze e le proprie<br />

tecnologie in ambito Industrial Network e Collaboration<br />

per favorire la conoscenza e permettere la<br />

realizzazione di progetti innovativi per l’Industria 4.0.<br />

“Siamo lieti di entrare a far parte di questo innovativo<br />

Competence Center e di fornire il nostro contributo<br />

per supportare le imprese italiane che vogliono sfruttare<br />

le numerose opportunità di innovazione offerte<br />

dal digitale”, ha commentato Michele Dalmazzoni<br />

Collaboration and Industry Digitization Leader di<br />

Cisco EMEAR South. “C’è bisogno di conoscenza,<br />

consapevolezza e coraggio per affrontare la ripartenza<br />

dopo il periodo di profonda instabilità che<br />

abbiamo affrontato e per continuare il percorso di<br />

digitalizzazione in ottica Industry 4.0. E il digitale è<br />

una leva importante”.<br />

“Il know-how garantito da Cisco, nuovo partner di<br />

MADE, costituisce un ulteriore tassello a favore delle<br />

Pmi manifatturiere che guardano al nostro Competence<br />

center per apprendere e implementare la<br />

tecnologia 4.0 all’interno delle loro realtà produttive<br />

ed essere così sempre più competitive sul mercato”,<br />

ha dichiarato Marco Taisch, presidente del Consiglio<br />

di amministrazione di MADE. “<strong>La</strong> formalizzazione di<br />

questa partnership è stata la naturale conclusione<br />

della condivisione di valori e obiettivi che accomunano<br />

MADE e Cisco”.<br />

Cisco sarà presente nel competence center con una<br />

propria isola tecnologica in cui le imprese potranno<br />

sperimentare i benefici offerte dalle tecnologie<br />

Cisco per l’Industry 4.0 e ricevere il supporto e la<br />

consulenza di esperti dell’azienda, oltre a partecipare<br />

a specifiche attività di formazione e informazione<br />

promosse da MADE.<br />

18 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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ATTUALITÀ<br />

AVVICENDAMENTI<br />

Nuova direzione commerciale e business unit per Rittal<br />

Massimo Pedrina, direttore<br />

commerciale di Rittal Spa, è<br />

andato in pensione dal primo<br />

ottobre <strong>2020</strong> dopo 20 anni di<br />

carriera in azienda, condotta<br />

con grandi professionalità,<br />

competenza e responsabilità.<br />

Pedrina ha contribuito alla<br />

crescita della filiale italiana,<br />

consolidando una struttura di<br />

vendita che oggi rappresenta<br />

l’eccellenza di Rittal sul<br />

mercato e che permette di<br />

mantenere salda la primaria<br />

posizione dell’azienda.<br />

“Oltre al riconoscimento di<br />

Rittal, a Massimo Pedrina<br />

desidero porgere un ringraziamento<br />

personale per tutte<br />

le attività strategiche che ha<br />

saputo svolgere al mio fianco<br />

ed in sinergia con l’azienda”,<br />

ha commentato Marco Villa,<br />

Managing Director di Rittal<br />

Spa. “Guardando al futuro,<br />

all’evoluzione dei mercati e al<br />

continuo apporto innovativo<br />

che la nostra azienda mette<br />

in campo, ho voluto nominare,<br />

quale nuovo direttore<br />

commerciale, nel segno della<br />

continuità aziendale, l’ingegner<br />

Massimiliano Miazzi”.<br />

Rittal Spa ha visto anche<br />

nascere la nuova Business<br />

Unit “Energy and Power<br />

Solutions” che, al fianco<br />

delle già esistenti Business<br />

Massimo Pedrina<br />

Unit “Industrial Enclosures”<br />

(IE) ed “Information Technology”<br />

(IT) sarà dedicata allo<br />

sviluppo del promettente<br />

mercato dell’energia in Italia.<br />

“<strong>La</strong> guida di tutte le nostre<br />

Business Unit – prosegue<br />

Villa – viene raggruppata<br />

sotto un’unica responsabilità<br />

e affidata ad Alessio<br />

Nava, in Rittal da 16<br />

Alessio Nava<br />

Massimiliano Miazzi<br />

anni e già direttore della<br />

BU Information Technology.<br />

Un incarico di grande rilevanza<br />

per la nostra azienda<br />

al quale Nava, forte della<br />

sua comprovata esperienza,<br />

professionalità e visione<br />

innovativa, saprà dare il giusto<br />

impulso per garantire il<br />

raggiungimento degli obiettivi<br />

pianificati”.<br />

TRATTAMENTI TERMICI<br />

Carbotempra è una azienda di trattamenti<br />

termici, con impianti di ultima<br />

generazione, dotata di laboratorio per<br />

prove metallurgiche e tecnologiche.<br />

L’azienda è specializzata nella tempra<br />

di acciai per cuscinetti e speciali, nella<br />

cementazione gassosa e carbonitrurazione.<br />

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Con il fuoco<br />

non scherziamo<br />

<strong>La</strong>boratorio metallurgico<br />

Cementazione<br />

Carbonitrurazione<br />

Tempra e rinvenimento<br />

Sottoraffreddamento<br />

Normalizzazione<br />

Ricottura normale e in bianco<br />

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n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong><br />

19


ATTUALITÀ<br />

L’ANALISI<br />

Persi oltre 4,5 miliardi<br />

di euro di fatturato<br />

nel <strong>2020</strong>: la pandemia<br />

ha determinato un calo<br />

significativo per tutti<br />

i settori rappresentati<br />

da Anima.<br />

<strong>La</strong> crisi sanitaria colpisce<br />

duramente l’industria<br />

meccanica italiana<br />

<strong>La</strong> crisi determinata dal Coronavirus<br />

fa crollare il fatturato dell’industria<br />

meccanica italiana: -9,4%, per un<br />

fatturato totale di 44,5 miliardi di euro<br />

nel <strong>2020</strong>. Si ritorna, così, a valori di<br />

produzione simili a quelli del 2016. I<br />

risultati elaborati dall’Ufficio Studi di<br />

Anima Confindustria, che rappresenta<br />

la meccanica italiana, parlano di un<br />

settore in crisi: basti pensare che solo<br />

nel 2019 il fatturato era di 49,1 miliardi<br />

di euro. Il numero di addetti del settore,<br />

che nel 2019 superava le 221.300 unità,<br />

è calato di -0,4%.<br />

“I numeri sono sicuramente preoccupanti,<br />

nonostante una ripresa della<br />

produzione negli ultimi mesi”, dice<br />

il presidente di Anima Confindustria,<br />

Marco Nocivelli. “A gravare soprattutto<br />

la battuta d’arresto del lockdown che<br />

ha visto troppi macchinari spegnersi<br />

in troppe aziende. Il calo di oltre 4,5<br />

miliardi di fatturato significa fabbriche<br />

che rischiano di chiudere, o che hanno<br />

già chiuso, e la conseguente perdita di<br />

posti di lavoro. Oggi le misure ‘a pioggia’<br />

potrebbero non essere sufficienti per<br />

chi è in difficoltà, e non essenziali per<br />

gli altri. Come far ripartire il motore in<br />

maniera efficace? Evitando iniziative<br />

tattiche poco incisive a livello nazionale<br />

e poco rilevanti sul fronte della produttività<br />

generale.<br />

Per ripartire veramente, abbiamo bisogno<br />

di misure massicce in pochi ambiti<br />

in grado di generare valore a cascata e<br />

far ripartire il Treno Italia sui binari della<br />

sostenibilità produttiva e con un’energia<br />

basata su velocità ed efficienza”.<br />

IL DETTAGLIO SETTORE<br />

PER SETTORE<br />

Nel dettaglio dei settori, la produzione di<br />

energia scende a 15,05 miliardi di euro<br />

(-7,4%). Hanno un grosso impatto in questo<br />

calo le esportazioni (-9,9%), con gravi perdite<br />

all’estero per turbine a gas (1,49 miliardi,<br />

-17,5%) e turbine a vapore (-21,9%),<br />

motori a combustione interna (-18,0%) e<br />

pompe (1,45 miliardi, -11,3%). Si prevedono<br />

perdite contenute per il montaggio degli<br />

impianti industriali sul fatturato <strong>2020</strong> (3,62<br />

miliardi, -2,3%). Fanno eccezione in questo<br />

comparto gli strumenti di misura per gas,<br />

carburanti ed acqua, che non registrano<br />

variazioni rispetto al 2019 (1,02 miliardi<br />

di fatturato).<br />

“I comparti dell’oil&gas e della produzione<br />

di energia – dichiara Nocivelli – stanno<br />

subendo l’effetto collaterale della pandemia<br />

dovuto alla minore richiesta di combustibili,<br />

dato che interi stati hanno subito il blocco,<br />

o quantomeno il rallentamento, delle<br />

produzioni e del lavoro per settimane. Il<br />

comparto dell’energia soffrirà la mancanza<br />

di nuove commesse <strong>2020</strong> insieme al prezzo<br />

del petrolio a livelli bassissimi che creeranno<br />

difficoltà nel 2021. In questo caso le nostre<br />

tecnologie nel <strong>2020</strong> caleranno del 7,4%,<br />

ma sappiamo già che c’è un grosso rischio<br />

di peggioramento per l’anno prossimo”.<br />

Il comparto della logistica e movimentazione<br />

registra un calo del 13,8% con un<br />

valore di produzione che si attesta intorno<br />

a 4,84 miliardi di euro. Per gli impianti ed<br />

apparecchi per il sollevamento e trasporto è<br />

previsto un fatturato di 2,7 miliardi di euro<br />

(-15%), anche i carrelli industriali semoventi<br />

20 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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perdono circa il 15% (1,4 miliardi). Meglio<br />

per le scaffalature industriali, in calo del<br />

4,1% ma con un valore export che rimane<br />

stabile sui 415 milioni di euro.<br />

<strong>La</strong> produzione di tecnologie alimentari sembra<br />

essere il settore maggiormente colpito,<br />

con una perdita del 13,5% sul fatturato<br />

<strong>2020</strong> (4,55 miliardi): pesa il -15,7% delle<br />

esportazioni. Scendono sotto il miliardo le<br />

attrezzature frigorifere per il commercio<br />

(900 milioni, -11,3%), sotto i 200 milioni<br />

le macchine ed impianti per molini (-20,9%)<br />

e quelle per la trasformazione della frutta<br />

(-15,1%). Per quanto riguarda l’export,<br />

-18,5% per gli articoli casalinghi (485 milioni<br />

di euro), -14,9% le macchine da caffè<br />

espresso (315 milioni di euro).<br />

“Oggi viviamo una situazione di crisi in<br />

cui c’è grandissima variabilità tra i diversi<br />

settori”, afferma il presidente di Anima<br />

EXPORT - milioni euro<br />

Meccanica rappresentata da ANIMA<br />

INVESTIMENTI - milioni euro<br />

PRODUZIONE - milioni euro<br />

OCCUPAZIONE - numero di addetti<br />

EXPORT - milioni euro<br />

OCCUPAZIONE - numero di addetti<br />

Confindustria. “Chi è rimasto agganciato<br />

a una filiera attiva durante il lockdown<br />

ha contenuto le perdite, altri sono ripartiti<br />

lentamente, ma per chi fa parte, ad esempio,<br />

del mondo Ho.Re.Ca., come nel caso delle<br />

nostre tecnologie dedicate alla produzione<br />

alimentare che hanno subito un calo del<br />

I DATI DELLA MECCANICA ITALIANA<br />

Meccanica rappresentata da ANIMA<br />

I DATI DELLA MECCANICA ITALIANA<br />

PRODUZIONE - milioni euro<br />

2018<br />

1.170<br />

48.711<br />

221.107<br />

28.397<br />

INVESTIMENTI *previsioni - milioni Ufficio euro Studi ANIMA per 1.170 il <strong>2020</strong> 1.190<br />

221.107<br />

*previsioni Ufficio Studi ANIMA per il <strong>2020</strong><br />

2019<br />

1.190<br />

49.183<br />

221.321<br />

28.712<br />

221.321<br />

<strong>2020</strong>*<br />

1.184<br />

44.542<br />

220.460<br />

25.508<br />

1.184<br />

220.460<br />

I SETTORI RAPPRESENTATI DA ANIMA<br />

19/18 %<br />

1,7<br />

1,0<br />

0,1<br />

1,1<br />

1,7<br />

0,1<br />

Il presidente di<br />

Anima Confindustria,<br />

Marco Nocivelli: “Per<br />

ripartire veramente,<br />

abbiamo bisogno<br />

di misure massicce<br />

in pochi ambiti in<br />

grado di generare<br />

valore a cascata”<br />

20/19 %<br />

TOTALE 49.182,90 44.542,20 -9,4 28.712,30 25.507,70 -11,2<br />

221.321 220.460 -0,4<br />

Macchine ed impianti per la produzione di energia<br />

e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio<br />

16.260,60 15.051,20 -7,4 9.681,70 8.725,30 -9,9<br />

81.607 81.467 -0,2<br />

Andamento impianti industriali dei settori della meccanica<br />

Produzione Esportazione Occupazione<br />

rappresentati da Federazione ANIMA<br />

2019 <strong>2020</strong>* 20/19 2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />

2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />

Logistica e movimentazione delle merci 5.612,80<br />

mln euro<br />

4.840,00<br />

mln euro<br />

-13,8<br />

%<br />

2.050,00<br />

mln euro<br />

1.813,00<br />

mln euro<br />

-11,6<br />

%<br />

25.025<br />

unità<br />

24.420<br />

unità<br />

-2,4<br />

%<br />

TOTALE 49.182,90 44.542,20 -9,4 28.712,30 25.507,70 -11,2<br />

221.321 220.460 -0,4<br />

Tecnologie<br />

Macchine ed<br />

ed<br />

impianti<br />

attrezzature<br />

per la<br />

per<br />

produzione<br />

prodotti alimentari<br />

di energia<br />

5.261,00 4.552,00 -13,5 3.487,00 2.938,00 -15,7<br />

23.198 23.082 -0,5<br />

e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio<br />

16.260,60 15.051,20 -7,4 9.681,70 8.725,30 -9,9<br />

81.607 81.467 -0,2<br />

impianti industriali<br />

Tecnologie e prodotti per l'industria 3.155,00 2.935,00 -7,0 2.527,00 2.312,00 -8,5<br />

Logistica e movimentazione delle merci 5.612,80 4.840,00 -13,8 2.050,00 1.813,00 -11,6<br />

Impianti, macchine e prodotti per l'edilizia 15.477,00 14.032,00 -9,3 10.046,70 8.909,30 -11,3<br />

Tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari 5.261,00 4.552,00 -13,5 3.487,00 2.938,00 -15,7<br />

Macchine ed impianti per la sicurezza dell'uomo e<br />

Tecnologie dell'ambiente<br />

3.416,50 3.132,00 -8,3 919,90 810,10 -11,9<br />

e prodotti per l'industria 3.155,00 2.935,00 -7,0 2.527,00 2.312,00 -8,5<br />

Impianti, macchine e prodotti per l'edilizia 15.477,00 14.032,00 -9,3 10.046,70 8.909,30 -11,3<br />

Macchine ed impianti per la sicurezza dell'uomo e<br />

dell'ambiente<br />

2018<br />

48.711<br />

28.397<br />

2019<br />

49.183<br />

28.712<br />

<strong>2020</strong>*<br />

44.542<br />

25.508<br />

I SETTORI RAPPRESENTATI DA ANIMA<br />

Andamento dei settori della meccanica<br />

rappresentati da Federazione ANIMA<br />

2019 <strong>2020</strong>* 20/19 2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />

mln euro mln euro % mln euro mln euro %<br />

*previsioni Ufficio Studi ANIMA per il <strong>2020</strong><br />

3.416,50 3.132,00 -8,3 919,90 810,10 -11,9<br />

19/18 %<br />

Produzione Esportazione Occupazione<br />

1,0<br />

1,1<br />

20/19 %<br />

-9,4<br />

-11,2<br />

-0,5<br />

-9,4<br />

-0,4<br />

-11,2<br />

-0,5<br />

-0,4<br />

2019 <strong>2020</strong>* 20/19<br />

unità unità %<br />

11.500 11.500 0,0<br />

25.025 24.420 -2,4<br />

56.025 56.025 0,0<br />

23.198 23.082 -0,5<br />

23.966 23.966 0,0<br />

11.500 11.500 0,0<br />

56.025 56.025 0,0<br />

23.966 23.966 0,0<br />

13,5%, sembra che la ripresa sia molto<br />

lunga e difficoltosa”.<br />

Il fatturato <strong>2020</strong> delle Tecnologie e prodotti<br />

per l’Industria dovrebbe attestarsi sui<br />

2,94 miliardi (-7%), subendo quindi perdite<br />

leggermente più contenute rispetto ad altri<br />

settori. Le previsioni per il comparto della<br />

saldatura e taglio parlano di un settore stabile<br />

sui 1,21 miliardi di fatturato nel <strong>2020</strong>,<br />

mentre gli impianti di finitura perdono il<br />

3,6%. Pesa il dato alla voce “export” dei<br />

forni industriali, passati da 1,16 miliardi di<br />

euro nel 2019 ai 955 milioni di quest’anno.<br />

<strong>2020</strong> in negativo anche per Edilizia e<br />

Infrastrutture: -9,3% con 14,03 miliardi di<br />

fatturato previsto dall’Ufficio Studi Anima.<br />

Macchine edili, stradali, minerarie ed affini<br />

segnano -14,9% (2,35 miliardi); -4,6%<br />

per apparecchi e componenti per impianti<br />

termici (2,08 miliardi di euro), tenute in<br />

buona parte dal mercato interno. Valvole<br />

e rubinetti registrano -10,3% con 6,75<br />

miliardi di euro di fatturato nel <strong>2020</strong>: un<br />

calo che vede come voce principale i circa<br />

550 milioni di euro non incassati dall’export.<br />

“Come Anima Confindustria, abbiamo<br />

spinto fortemente lo strumento degli<br />

incentivi per far ripartire l’edilizia pubblica<br />

e privata – aggiunge Nocivelli – liberandolo<br />

dalla burocrazia eccessiva e dai tanti<br />

distinguo, come nel caso del superbonus<br />

110%. Coerente con una visione europea<br />

di efficienza energetica e riduzione<br />

dell’impatto ambientale, mettendo in<br />

pratica i principi del Green New Deal.<br />

Oggi più che mai, con un calo delle tecnologie<br />

per l’edilizia e le infrastrutture pari<br />

al -9,3%, la ricerca dell’efficienza deve<br />

essere finalizzata a raggiungere quella<br />

semplicità burocratica che consenta di<br />

mettere effettivamente in atto gli ottimi<br />

incentivi approvati dal governo“.<br />

Chiude l’analisi il comparto delle macchine<br />

ed impianti per la sicurezza dell’uomo e<br />

dell’ambiente, con un fatturato a fine anno<br />

intorno ai 3,13 miliardi di euro (-8,4%).<br />

Stabili gli impianti per il trattamento dei<br />

rifiuti, in calo impianti e apparecchi per la<br />

depurazione di acque reflue (-5,2%, 235<br />

milioni di euro) e materiali antincendio (1<br />

miliardo, -6,5%). Il comparto più penalizzato<br />

riguarda le serrature, ferramenta e<br />

maniglie, che scendono a 1,4 miliardi di<br />

euro nel <strong>2020</strong> (-11,7%).<br />

www.interprogettied.com *previsioni Ufficio Studi ANIMA per il <strong>2020</strong><br />

n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 21


ATTUALITÀ<br />

CYBERSECURITY<br />

Rockwell Automation acquisisce Oylo<br />

Rockwell Automation, esperta di automazione industriale<br />

e nella trasformazione digitale, annuncia l’acquisizione<br />

di Oylo, azienda privata specializzata in servizi<br />

di industrial cybersecurity con sede a Barcellona, in<br />

Spagna. Oylo eroga un’ampia gamma di servizi e soluzioni<br />

per la sicurezza informatica industriale (ICS) che<br />

includono assessment, implementazioni chiavi in mano,<br />

servizi gestiti e risposta agli incidenti.<br />

“Oggi, con l’introduzione di dispositivi intelligenti connessi<br />

a livello di fabbrica, è più che mai indispensabile<br />

disporre di una strategia di sicurezza informatica estesa<br />

che abbracci la tecnologia operativa industriale (OT)<br />

così come quella dell’informazione (IT)”, ha dichiarato<br />

Frank Kulaszewicz, senior vice president, Lifecycle<br />

Services di Rockwell Automation. “Il nostro impegno<br />

nell’accompagnare i clienti verso il successo della<br />

loro Connected Enterprise, associato alla profonda<br />

esperienza nel settore che Oylo apporta a Rockwell<br />

Automation, accelererà ulteriormente la nostra capacità<br />

di fornire questa competenza a livello globale”.<br />

L’expertise di Oylo nella cybersecurity OT va ad integrarsi<br />

e completare la competenza in ambito sicurezza<br />

IT ottenuta con la recente acquisizione di Avnet Data<br />

Security.<br />

“Continueremo a servire i nostri clienti e partner e, nel<br />

contempo, espanderemo i nostri servizi alle aziende<br />

di tutto il mondo”, ha aggiunto Eduardo Di Monte,<br />

fondatore e CEO di Oylo. Oylo farà parte del segmento<br />

operativo Lifecycle Services.<br />

IMPIANTI VERNICIATURA AUTO<br />

GeikoTaikisha rileva 3 società in Europa<br />

GeicoTaikisha, esperta nella produzione di impianti automatizzati<br />

per la verniciatura delle scocche delle auto, conclude l’acquisizione<br />

di 3 società. L’operazione, iniziata in uno dei momenti<br />

più bui del settore automotive per via della pandemia globale,<br />

si è conclusa con successo. L’azienda ha deciso di sfruttare<br />

il periodo di difficoltà per guardare oltre e trovarsi pronta alla<br />

ripresa dei mercati; nel 2009 investendo tutto il possibile in<br />

ricerca e sviluppo con l’inaugurazione del Pardis Innovation<br />

Centre, oggi con l’acquisizione di tre società.<br />

“Ci rendiamo conto che la situazione attuale è piena di incertezze<br />

ma investire ancor di più nei momenti di difficoltà è parte<br />

del nostro DNA perché sentiamo che sia il nostro dovere verso<br />

i nostri Stakeholders e il loro futuro”, ha commentato Daryush<br />

Arabnia, Chairman, presidente & CEO del Gruppo GeicoTaikisha.<br />

L’acquisizione riguarda J-PM, società di ingegneria di servizi<br />

tecnologici e project management, con sede a Stoccarda in<br />

Germania; la società PSP – con la branch russa – dedicata<br />

all’area elettrica controls e la società croata SAC specializzata<br />

nello sviluppo di soluzioni software e IT per rendere gli impianti<br />

“intelligenti” in ottica 4.0. Con il nuovo assetto societario, le<br />

tre società daranno origine a GeicoTaikisha Germany (J-PM)<br />

e GeicoTaikisha Controls (PSP e SAC).<br />

L’operazione consentirà all’azienda di rafforzare la leadership<br />

di mercato, soprattutto nei confronti dei clienti tedeschi con<br />

cui collabora già da diversi anni. Parallelamente, GeicoTaikisha<br />

acquisirà non solo competenze interne ma anche capacità di<br />

network con partner e fornitori con cui le tre società collaborano<br />

già oggi in tutto il mondo.<br />

“<strong>La</strong>vorando insieme a GeicoTaikisha da 5 anni e conoscendoci<br />

bene, siamo convinti di diventare ancor più forti nel futuro perché<br />

siamo complementari a livello tecnologico e commerciale”,<br />

ha dichiarato Reiner Koch, MD di JPM.<br />

“Siamo entusiasti di diventare parte di un gruppo così importante<br />

come GeicoTaikisha con dei valori così vicini pur essendo dei<br />

paesi diversi”, ha aggiunto Damir Kovacevic, MD di PSP & SAC.<br />

“Acquisire J-PM, PSP e SAC rientra nella visione strategica<br />

di GeicoTaikisha che, fin dal lontano 2014, anno di costituzione<br />

di J-PM, ha riconosciuto l’importanza della Germania come<br />

mercato trainante per la crescita e la ripresa dell’automotive”,<br />

ha dichiarato Daryush Arabnia, neo Chairman, presidente e<br />

amministratore delegato di GeicoTaikisha.<br />

“Esattamente come successe dopo la crisi del 2008, quando<br />

si decise di investire in ricerca e sviluppo con la realizzazione<br />

del Pardis Innovation Centre, oggi GeicoTaikisha si ritrova a<br />

compiere gli stessi passi”, ha concluso Daryush Arabnia.<br />

22 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Materiali <strong>La</strong>vorati:<br />

• Acciaio Inox 304/316/303/307<br />

• Inconel628, Alloy, Monel<br />

• Acciai comuni da costruzione;<br />

• Acciai speciali;<br />

• Acciai automatici e leghe leggere;<br />

• Materiali plastici.<br />

<strong>La</strong>vorazioni eseguite:<br />

• Tornitura da barra fino a Ф65<br />

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180<br />

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300<br />

• Produzione ingranaggi e dentatura<br />

• Piccoli assemblaggi di precisione<br />

F.lli Locatelli s.r.l.<br />

meccanica di precisione dal 1967<br />

Settori di sbocco:<br />

• Aeronautico e navale<br />

• Costruttori di macchine/impianti<br />

• Elettromeccanico<br />

• Illuminotecnica<br />

• Raccorderia speciale o ad alta pressione<br />

• Settore Petrolchimico<br />

• Valvole e piccoli gruppi premontati<br />

• Ruote dentate e ingranaggi<br />

• Medicale<br />

• Settore alimentare<br />

F.lli locatelli s.r.l.<br />

Via ghiaie n°25 Paladina (BG)<br />

Info e contatti: Tel: 035637913 - Fax: 035637917<br />

E-mail: info@locatelli.bg.it - Sito: www.locatelli.bg.it


ATTUALITÀ<br />

UN NETWORK CON 3.000 REALTÀ<br />

Nasce InnovUP, l’ecosistema delle start up italiane<br />

Il presidente di InnovUP<br />

Angelo Colletta<br />

InnovUp - Startup & Tech Italian Ecosystem, la nuova<br />

associazione dell’ecosistema italiano delle startup e<br />

dell’innovazione, nasce forte di un network che promuove<br />

oltre 3.000 realtà dell’ecosistema e come sintesi<br />

della storia di due tra le associazioni più conosciute<br />

del settore, APSTI (Associazione dei Parchi Scientifici<br />

e Tecnologici) attiva già dalla metà degli anni ‘90, e<br />

Italia Startup (Associazione italiana delle startup e<br />

dell’innovazione), nata nel 2012 a valle del varo dello<br />

Startup Act italiano.<br />

InnovUp rappresenta la filiera italiana dell’innovazione,<br />

in Italia e all’estero, con grande attenzione alle giovani<br />

imprese innovative dalla fase del primo sviluppo (all’interno<br />

di università, centri di ricerca, parchi scientifici,<br />

centri di innovazione) a quelle di crescita e consolidamento<br />

(tramite ulteriori attività di ricerca, sviluppo<br />

dei processi produttivi, accesso al mercato, round di<br />

finanziamento, exit o quotazione in Borsa).<br />

<strong>La</strong> nuova entità è frutto dell’integrazione tra due realtà<br />

associative complementari: APSTI (che riunisce 20 Parchi<br />

scientifici e tecnologici per un totale di 150 centri<br />

di ricerca ed oltre 3.500 imprese ospitate) presidia le<br />

componenti della ricerca&sviluppo, del trasferimento<br />

tecnologico, della crescita dell’impresa innovativa e del<br />

radicamento territoriale, mentre Italia Startup ha in sé in<br />

primis le startup e – al loro fianco – tutti i soggetti che<br />

le sostengono, con oltre 200 tra acceleratori/incubatori,<br />

corporate, scale up e abilitatori associati.<br />

InnovUp punta a ridurre la frammentazione del settore<br />

accogliendo tutti i soggetti che si riconoscono nel<br />

nuovo progetto di rappresentanza e contemporaneamente<br />

punta a rafforzare la presenza territoriale e<br />

internazionale attraverso la valorizzazione di tutte le<br />

categorie degli associati, coerentemente con quanto<br />

previsto dal recente decreto Rilancio approvato dal<br />

Governo e dal Parlamento (con la definizione del Fondo<br />

per il trasferimento tecnologico, il potenziamento del<br />

Fondo nazionale innovazione e il rifinanziamento del<br />

Fondo Smart&Start) che assegna un ruolo importante<br />

alla contaminazione tra l’ecosistema delle startup e PMI<br />

innovative con il sistema delle grandi imprese nazionali<br />

e internazionali.<br />

“Da oggi Italia Startup e i suoi soci potranno consolidare<br />

le proprie iniziative mirate a creare un ambiente<br />

favorevole alla nascita e crescita delle startup e PMI<br />

innovative, rafforzando le relazioni di rete a livello<br />

nazionale ed internazionale” ha commentato Angelo<br />

Coletta, presidente di InnovUp.<br />

“<strong>La</strong> fusione porterà nuova linfa ai progetti già in essere<br />

sia in termini di dinamica interna che come potenzialità<br />

di proiezione esterna dell’attività dei gruppi”.<br />

“I Parchi scientifici e tecnologici associati ad APSTI<br />

rappresentano una risorsa di sistema che opera con un<br />

forte radicamento territoriale per stimolare l’innovazione<br />

e la crescita delle imprese innovative. L’integrazione<br />

con i soci di Italia Startup rappresenta il completamento<br />

di un’ideale filiera di supporto all’innovazione, dall’idea<br />

al mercato”, ha aggiunto Fabrizio Conicella, vicepresidente<br />

di InnovUp.<br />

INTRALOGISTICA<br />

Steffen Flender nuovo ad di Interroll Automation<br />

Steffen Flender è stato nominato amministratore<br />

delegato (Managing Director) di Interroll Automation<br />

GmbH con decorrenza dal primo<br />

ottobre <strong>2020</strong>. Il 41enne Flender ha<br />

assunto la responsabilità della sede<br />

di Sinsheim, in Germania, e del relativo<br />

Centro di eccellenza globale<br />

dedicato agli smistatori. In questa<br />

posizione, riporterà a Jens Strüwing,<br />

vicepresidente esecutivo di Interroll<br />

Products & Technology e membro<br />

del consiglio di amministrazione del<br />

gruppo Interroll.<br />

L’esperienza professionale di Flender<br />

comprende oltre 20 anni di gestione<br />

dei prodotti e del portafoglio per il settore dei sistemi<br />

e dei componenti per veicoli ferroviari di Bombardier<br />

Transportation, da ultimo come responsabile della<br />

Business Unit e vicepresidente Key Account e Project<br />

Portfolio Management. Flender ha conseguito una laurea<br />

in amministrazione aziendale tecnica e un master<br />

in economia aziendale presso la St. Gallen Business<br />

School e l’Università di Klagenfurt.<br />

“Non vedo l’ora di lavorare con<br />

Steffen Flender. Con la sua lunga<br />

esperienza maturata nel settore dei<br />

componenti e dei servizi ad essi<br />

associati, la sua attenzione per le<br />

esigenze della clientela e la sua<br />

pluriennale esperienza nella pianificazione<br />

di progetti, Flender ha<br />

le competenze più adatte per contribuire<br />

a plasmare il futuro della<br />

nostra sede di Sinsheim”, afferma<br />

Strüwing.<br />

24 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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APPUNTAMENTI<br />

L’AGENDA<br />

Fornitore Offresi<br />

18-20 febbraio 2021<br />

Erba (CO)<br />

www.fornitoreoffresi.com<br />

Samoter<br />

3-7 marzo 2021<br />

Verona<br />

www.samoter.it<br />

EuroBLECH<br />

9-12 marzo 2021<br />

Hannover, Germania<br />

www.euroblech.com<br />

Global Industrie<br />

16-21 marzo 2021<br />

Lione, Francia<br />

www.global-industrie.com<br />

MECFOR<br />

25-27 marzo 2021<br />

Parma<br />

www.ucimu.it<br />

Hannover Messe<br />

12-16 aprile 2021<br />

Hannover, Germania<br />

www.hannovermesse.de<br />

PMTS<br />

13-15 aprile 2021<br />

Cleveland, Ohio, Usa<br />

www.pmts.com<br />

Aluminium<br />

18-20 maggio 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.aluminium-messe.com/en<br />

Fastener Fair Stuttgart<br />

18-20 maggio 2021<br />

Stoccarda, Germania<br />

www.fastenerfair.com<br />

Metav<br />

23-26 marzo 2021<br />

Düsseldorf, Germania<br />

SPS Italia<br />

www.metav.com<br />

25-27 maggio 2021<br />

Parma<br />

Agazzi PUB_AGAZZi 06/09/11 09.45 Pagina www.spsitalia.it<br />

1<br />

<strong>La</strong>miera<br />

26-29 maggio 2021<br />

Milano<br />

www.lamiera.net<br />

Subcon<br />

14-16 settembre 2021<br />

Birmingham, UK<br />

www.subconshow.co.uk<br />

AMB<br />

15-19 settembre 2021<br />

Stoccarda, Germania<br />

www.messe-stuttgart.de/amb/en/<br />

Micronora<br />

21-24 settembre 2021<br />

Besançon, Francia<br />

www.micronora.com<br />

EMO Milano<br />

4-9 ottobre 2021<br />

Milano<br />

www.ucimu.it<br />

IZB<br />

5-7 ottobre 2021<br />

Wolfsburg<br />

www.izb-online.com<br />

Nortec<br />

25-28 gennaio 2022<br />

Amburgo, Germania<br />

www.nortec-hamburg.de<br />

Samuexpo<br />

3-5 febbraio 2022<br />

Pordenone<br />

www.samuexpo.com<br />

SHK Essen<br />

8-11 marzo 2022<br />

Essen, Germania<br />

www.shkessen.de<br />

Autopromotec<br />

25-28 maggio 2022<br />

Bologna<br />

www.autopromotec.com<br />

IMTS<br />

12-17 settembre 2022<br />

Chicago<br />

www.imts.com<br />

OFFICINA MECCANICA DI PRECISIONE<br />

Qualità Professionalità Organizzazione Affidabilità<br />

PRECISION MECHANICAL MACHINING<br />

Quality Expertise Efficiency Reliability<br />

3 Frese e centri di lavoro CNC<br />

fino a 3000x820x720 mm<br />

3 Alesatrice con tavola girevole<br />

dim. 1550x1000x1200 mm<br />

3 Torni a CNC - max Ø 940 mm<br />

3 Rettifica universale<br />

e tangenziale<br />

3 Taglio LASER 3000 W<br />

formato 3000x1500 mm<br />

3 Reparto assemblaggi<br />

meccanici<br />

3 Sala metrologica di controllo<br />

3 Ufficio Tecnico per<br />

progettazione e sviluppo disegni<br />

3 Carpenteria meccanica leggera<br />

tramite la consociata FABER<br />

Sede Principale/Headquarters<br />

3 Operazioni complementari<br />

di foratura, filettatura, stozzatura<br />

Trattamenti di protezione<br />

superficiale e termici<br />

Sede Taglio <strong>La</strong>ser/<strong>La</strong>ser Cutting Branch<br />

3 CNC milling machines and<br />

machining centers up to<br />

3000x820x720 mm<br />

3 Rotary-table boring machine,<br />

capacity 1550x1000x1200 mm<br />

3 CNC <strong>La</strong>thes - Turning Centers<br />

machining diam. max 940 mm<br />

3 Universal and Horizontal grinders<br />

3 LASER cutting machine - 3000 W,<br />

capacity range 3000x1500 mm<br />

3 Mechanical assembly department<br />

3 Metrological control room<br />

3 Engineering Department for project<br />

design and development<br />

3 Light structural steelwork via the<br />

subsidiary FABER<br />

3 Additional drilling, threading and<br />

slotting operations<br />

Protective surface and thermal/heat<br />

treatments<br />

Produzione di: Macchine complete di CABLAGGI ELETTRICI E PNEUMATICI<br />

ATTREZZATURE - GRUPPI e COMPONENTI MECCANICI<br />

COSTRUZIONE PROTOTIPI - PICCOLE E MEDIE SERIE<br />

Production: MACHINES complete with ELECTRICAL and PNEUMATIC SYSTEMS<br />

EQUIPMENT - MECHANICAL ASSEMBLIES and COMPONENTS<br />

PROTOTYPE MANUFACTURING – SMALL AND MEDIUM PRODUCTION LOTS<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 25


ENERGIA<br />

CASE STUDY<br />

L’impianto<br />

di cogenerazione<br />

di E.ON avviato presso<br />

il sito Mannesmann<br />

di Costa Volpino riduce<br />

del 30% i consumi<br />

dello stabilimento,<br />

contribuendo<br />

a evitare l’emissione<br />

in atmosfera di 3.000<br />

tonnellate di CO 2<br />

ogni anno.<br />

Nello stabilimento Mannesmann<br />

di Costa Volpino (BG) è stato<br />

avviato un impianto di cogenerazione<br />

della potenza di 1,5 MW<br />

che produce energia elettrica e termica<br />

necessari al processo produttivo. <strong>La</strong><br />

scelta della cogenerazione, che permette<br />

di ridurre la bolletta fino al 30% e<br />

in modo proporzionale le emissioni climalteranti,<br />

rientra nel percorso aziendale<br />

verso la sostenibilità ambientale.<br />

L’impianto, contrattualizzato con E.ON<br />

in forma di servizio, infatti, contribuisce<br />

a ridurre la carbon footprint dell’azienda<br />

riducendo i consumi, elettrificando<br />

il calore e aumentando la quota di<br />

energia rinnovabile.<br />

LA COGENERAZIONE<br />

COME SERVIZIO<br />

Da un punto di vista contrattuale, in<br />

linea con le strategie Mannesmann di<br />

outsourcing delle attività che non siano<br />

core business, è stata scelta la cogenerazione<br />

in forma di servizio di E.ON. Nessun<br />

investimento iniziale da parte dell’azienda<br />

manifatturiera, ma un contratto<br />

di servizio della durata di 10 anni che<br />

prevede la fornitura dell’energia elettrica<br />

e termica necessari allo stabilimento.<br />

È l’operatore energetico a occuparsi di<br />

tutto, dalla progettazione del sistema di<br />

cogenerazione alla fase realizzativa, inclu-<br />

<strong>La</strong> cogenerazione al servizio<br />

della produzione di tubi<br />

se le procedure di autorizzazione, fino<br />

alla gestione dell’impianto che preleva<br />

gas naturale dalla rete e lo converte in<br />

energia elettrica e termica che vengono<br />

forniti al cliente a tariffe convenienti. Una<br />

piccola centrale elettrica E.ON collocata<br />

presso gli stabilimenti produttivi di Mannesmann,<br />

che non dovendosi occupare<br />

direttamente del sistema di cogenerazione,<br />

né da un punto di vista economico<br />

né da un punto di vista gestionale, potrà<br />

concentrare le risorse economiche sul suo<br />

core business. Numerosi i vantaggi: la<br />

possibilità di liberare risorse economiche<br />

che, anziché essere investite in un impianto<br />

energetico, possono essere destinate al<br />

core business aziendale; assenza dei rischi<br />

derivanti dalla proprietà e dalla gestione<br />

dell’impianto, come minori prestazioni,<br />

minor produzione e minori rendimenti.<br />

CARATTERISTICHE TECNICHE<br />

DELL’IMPIANTO E SITUAZIONE<br />

LOGISTICA<br />

<strong>La</strong> nuova centrale, che permette di<br />

ridurre le emissioni di CO 2<br />

di circa<br />

3.000 tonnellate ogni anno è basata su<br />

un motore cogenerativo a combustione<br />

interna alimentato a gas naturale<br />

da 1.501 kWel. <strong>La</strong> potenza termica<br />

nominale in immissione all’impianto<br />

è pari a circa 3.674 kWth, con un<br />

rendimento elettrico lordo al carico<br />

massimo pari a circa il 40,85% e un<br />

rendimento potenziale totale di circa<br />

82%. L’impianto di cogenerazione è<br />

costituito da un package “Combined<br />

Heat and Power” (CHP), che comprende:<br />

un motore endotermico alimentato<br />

a gas naturale, un generatore di vapore<br />

a recupero (GVR), atto a produrre<br />

26 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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Per il suo stabilimento di Costa Volpino (BG), Mannesmann ha scelto la cogenerazione<br />

in forma di servizio di E.ON, che non richiede investimenti iniziali per l’azienda<br />

manifatturiera, ma un contratto della durata di 10 anni che prevede la fornitura<br />

dell’energia elettrica e termica necessari alla produzione<br />

vapore a partire dal calore residuo<br />

sensibile dei gas combusti. Prima del<br />

rilascio in atmosfera i fumi sono trattati<br />

con un sistema SCR (Selective Catalytic<br />

Reduction-riduzione catalitica selettiva),<br />

una tecnologia che consente di<br />

rimuovere gli ossidi di azoto dai gas<br />

di combustione e le emissioni monitorate<br />

costantemente con un Sistema di<br />

Analisi Emissioni.<br />

Da un punto di vista logistico lo stabilimento<br />

si trova in un’area industriale<br />

condivisa con altre realtà, fra cui il<br />

gruppo Tenaris, di cui in passato ha<br />

fatto parte, sul confine fra Brescia e<br />

Bergamo e divisa tra le municipalità<br />

di Pisogne e Costa Volpino. Le complicazioni<br />

burocratiche conseguenti sono<br />

un esempio di quanto le vicissitudini<br />

storiche dei siti produttivi possano<br />

impattare su aspetti amministrativi e<br />

operativi, e dell’importanza di affidarsi<br />

a operatori energetici che propongono<br />

la cogenerazione con il modello ESCo,<br />

assumendosi quindi tutti gli oneri burocratici.<br />

UNO STORICO TUBIFICIO<br />

Salzgitter Mannesmann Stainless Tubes<br />

Italia è uno dei principali produttori di<br />

tubi senza saldatura in acciaio inossidabile<br />

e leghe a base di nichel, con<br />

una storia che risale alla fine del XIX<br />

secolo quando i fratelli Max e Reinhard<br />

Mannesmann ottennero il primo<br />

brevetto mondiale per aver inventato<br />

un procedimento per la laminazione<br />

di tubi di acciaio inossidabile senza<br />

saldatura.<br />

Nel corso degli anni il posizionamento<br />

della società nelle attività di export fu<br />

consolidato e si espanse grazie alla<br />

acquisizione del tubificio Mannesmann<br />

di <strong>La</strong>ndore, in Galles, e grazie alla<br />

costituzione di un tubificio Mannesmann<br />

a Dalmine, in Italia. A partire<br />

dal 1955 il gruppo ha avuto un’interessante<br />

espansione e diversificazione<br />

in altri settori, e nel 1990 ha dato<br />

vita a una delle prime aziende per<br />

lo sviluppo di una rete di telefonia<br />

cellulare, acquisita da Vodafone nel<br />

2000 in una storica battaglia di borsa.<br />

Le radici storiche della Mannesmann,<br />

ovvero le attività di produzione di tubi,<br />

furono quindi vendute alla Salzgitter<br />

AG, che ancora oggi le gestisce sotto<br />

il marchio Mannesmann. L’azienda<br />

oggi produce i suoi tubi a Remscheid,<br />

in Germania, nonché in Francia, Italia<br />

e Stati Uniti. Lo stabilimento di Costa<br />

Volpino è specializzato nella trafilatura<br />

a freddo di tubi con piccoli diametri<br />

esterni (dai 6 ai 90 millimetri), utilizzati<br />

per strumentazione per scambiatori<br />

di calore e per caldaie.<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 27


MACCHINE UTENSILI<br />

CENTRI DI LAVORO<br />

L’innovativa soluzione<br />

di Emco amplia il campo<br />

di lavoro consentendo<br />

di integrare due torrette<br />

a 12 o 16 stazioni,<br />

restando compatta.<br />

Ed è dotata di un<br />

assistente di processo<br />

digitale e di un sistema<br />

di automazione facile<br />

da gestire.<br />

Il basamento macchina e la geometria<br />

della slitta dell’Hyperturn 45 G3<br />

di Emco sono stati ridisegnati per<br />

allargare il campo di lavoro e ottenere<br />

un più ampio spazio per la torretta e<br />

consentire l’integrazione di una torretta<br />

a 16 stazioni e una più ampia corsa<br />

in Y di +/- 40 mm. <strong>La</strong> macchina resta<br />

compatta, e il basamento inclinato<br />

di 72° supporta bene le richieste di<br />

ergonomia con caduta trucioli ottimale.<br />

In più, Emco offre soluzioni olistiche<br />

per l’automazione delle macchine<br />

utensili, come ad esempio “Turn/Mill<br />

Assist”, una soluzione di automazione<br />

standardizzata presentata alla EMO di<br />

Hannover. Si tratta della soluzione più<br />

compatta per il carico e lo scarico delle<br />

macchine di tornitura e fresatura Emco.<br />

Come entry-level della serie Hyperturn,<br />

il nuovo Hyperturn 45 G3 convince con<br />

la distanza tra le punte aumentata a<br />

760 mm per la lavorazione senza collisione<br />

con due torrette. L’area di lavoro<br />

ampliata offre spazio a sufficienza per<br />

l’integrazione di torrette BMT a 12 o<br />

16 stazioni. Con la sua interfaccia di<br />

precisione per il cambio utensile rapido<br />

e la trasmissione diretta per la potente<br />

fresatura di pezzi complessi, diventa<br />

una scelta eccellente. Il mandrino a<br />

trasmissione diretta raffreddato ad<br />

acqua ha una potenza di 8 kW; esso<br />

Una entry level compatta<br />

e intelligente<br />

Nella foto sopra:<br />

Hyperturn 45 G3<br />

con Turn/Mill-<br />

Assist<br />

AUTOMAZIONE FLESSIBILE<br />

Una soluzione di automazione completa<br />

di Emco offre una tecnologia<br />

sofisticata e qualità, e della filosofia<br />

dell’automazione “tutto da una singola<br />

fonte” e relativa implementazione<br />

tecnica. Turn/Mill-Assist di Emco è<br />

la soluzione completa più compatta<br />

quando si parla di carico e scarico di<br />

macchine di tornitura e fresatura Emco.<br />

Turn/Mill-Assist si distingue soprattutto<br />

per la facilità di utilizzo.<br />

Grazie al controllo intuitivo per principianti,<br />

l’utilizzatore riesce a mettersi<br />

subito al lavoro, ottimizzando l’efficompie<br />

operazioni di foratura e fresatura<br />

fino a 12.000 giri/min ed offre una<br />

coppia di 20 Nm. <strong>La</strong> stabile interfaccia<br />

BMT assicura una lunga durata degli<br />

utensili. Soprattutto, fornisce all’utilizzatore<br />

maggiori possibilità in termini<br />

di lavorazione del pezzo o incremento<br />

della produttività.<br />

Emconnect, l’assistente digitale per il<br />

controllo dei processi di produzione,<br />

è compreso nella dotazione standard<br />

della macchina. Emconnect è un assistente<br />

di processo digitale per l’integrazione<br />

completa delle applicazioni<br />

specifiche del sistema e di quelle del<br />

cliente per il controllo del flusso produttivo.<br />

Dato che le sequenze operative si<br />

concentrano sull’utilizzatore e le sue<br />

richieste, è possibile creare processi<br />

operativi più efficienti senza perdere il<br />

filo di tutte le eccezionali operatività<br />

della macchina nelle diverse modalità<br />

operative.<br />

28 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Grazie al controllo<br />

intuitivo per<br />

principianti,<br />

l’operatore può<br />

passare facilmente<br />

nella fase di<br />

implementazione,<br />

incrementando<br />

l’efficienza di<br />

processo, il<br />

rendimento e la<br />

flessibilità<br />

Questo modello<br />

è caratterizzato<br />

da due tavole<br />

di impilamento<br />

servo-controllate<br />

capaci di impilare<br />

grandi quantità<br />

sia di grezzi che di<br />

pezzi lavorati<br />

nare la soluzione con un caricatore di<br />

barre HT 45 G3 con Turn/Mill-Assist.<br />

UN DESIGN INNOVATIVO<br />

Il riposizionamento del marchio – che<br />

si riflette anche nello slogan “beyond<br />

standard” – viene ora implementato<br />

anche nel design delle macchine. Come<br />

ambasciatrici centrali del marchio, le<br />

macchine ora mostrano un nuovo look.<br />

Il miglioramento si nota in diversi cambiamenti<br />

di stile: al fine di assicurare<br />

efficacia di processo, facilità d’uso e<br />

una disposizione semplice, le aree di<br />

maggiore interazione della macchina<br />

(come l’area di lavoro) sono state evidenziate<br />

sia nel colore che nella forma.<br />

Il pannello operatore ha un’omogenea<br />

superficie in alluminio, un controllo<br />

regolabile ergonomicamente ed un’interfaccia<br />

utente intuitiva. L’alloggiamento<br />

presenta un design essenziale e<br />

preciso. Contorni semplici ed elementi<br />

di congiunzione precisi, danno al prodotto<br />

un aspetto di qualità superiore.<br />

Per tener traccia delle diverse classi di<br />

cienza, la redditività e la flessibilità.<br />

<strong>La</strong>vorare diventa effettivamente più<br />

semplice; i clienti potranno beneficiare<br />

di una maggiore durata della macchina<br />

ed avranno una soluzione estremamente<br />

flessibile grazie ad un’ampia gamma<br />

di applicazioni relative al peso e al<br />

tipo di pezzo.<br />

Con la serie Turn/Mill-Assist, Emco<br />

offre tre diversi standard di soluzioni<br />

di automazione, ognuna delle quali<br />

ha delle caratteristiche peculiari. Ogni<br />

modello – Turn/Mill-Assist Essential<br />

e Turn/Mill-Assist 200/270 – offre<br />

un’ampia gamma di robot payload,<br />

di opzioni e di espansioni di moduli.<br />

Turn/Mill-Assist è un sistema semplice<br />

e affidabile attualmente. Ecco i<br />

suoi punti di forza: è flessibile (design<br />

unico della pinza, diversi tipi di pinze,<br />

ugello dell’aria incorporato, riconoscimento<br />

pezzo; è facile da gestire e<br />

intelligente (interfaccia grafica utente<br />

intuitiva, tempi brevi di installazione e<br />

conversione, touch screen), ha grande<br />

capacità in poco spazio (nessuna griglia<br />

richiesta, impilamento del pezzo),<br />

è molto compatto.<br />

<strong>La</strong> serie Turn/Mill di Emco include<br />

un’ampia gamma di prodotti standard,<br />

opzioni standard ed espansioni<br />

modulari. Con questi componenti, ogni<br />

operatore può configurare la propria<br />

soluzione di automazione su misura:<br />

sono disponibili funzionalità aggiuntive,<br />

come unità di tornitura, dispositivi<br />

per posizionare i pezzi finiti sui pallet<br />

o un’estensione dell’asse per la movimentazione<br />

di componenti come parti<br />

di albero. È possibile anche far funzio-<br />

prodotto, i livelli di prezzo e le opzioni<br />

sono anch’essi differenziati dal design.<br />

Il valore di riconoscimento di macchine<br />

tecnologicamente avanzate ed<br />

ergonomiche è ampiamente garantito<br />

dal design della nuova famiglia di<br />

prodotti Emco.<br />

Anche il design delle macchine è pensato<br />

per trasmettere la decisione consapevole<br />

dell’azienda di andare oltre<br />

ciò che è standard e perciò rispettare<br />

il proprio impegno di qualità, massima<br />

precisione ed efficienza nelle lavorazioni<br />

di tornitura e fresatura.<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 29


MACCHINE UTENSILI<br />

del guidalama evita deviazioni<br />

della lama.<br />

Power S6 e S8 sono state progettate<br />

per lavorare con lame<br />

in metallo duro, per ottenere<br />

prestazioni elevate in termini<br />

di finitura e velocità di taglio.<br />

<strong>La</strong> velocità di taglio è variabile<br />

(da 20 a 100 mt/min). <strong>La</strong> spazzola<br />

puliscilama motorizzata<br />

tiene il dente della lama sempre<br />

pulito, prolungando la vita<br />

dell’impianto.<br />

Numerosi sono gli accessori<br />

disponibili per queste segatrici:<br />

lubrificatore minimale<br />

che deposita un sottilissimo<br />

velo d’olio direttamente sul<br />

dente della lama; riduttrice di<br />

pressione morse che modula<br />

la forza di chiusura per non<br />

deformare o segnare i materiale<br />

in taglio, consigliato<br />

soprattutto per il taglio di tubi<br />

di basso spessore o profilati<br />

in lega leggera; morse idrauliche<br />

mobili con una corsa di<br />

avanzamento di 300 mm per<br />

un posizionamento visuale di<br />

precisione della barra al taglio;<br />

tracciatore laser per una più<br />

SISTEMI DI TAGLIO<br />

Segatrici semiautomatiche su colonne per impieghi gravosi<br />

ISTech, azienda produttrice<br />

di sistemi automatizzati per<br />

il taglio dei metalli, attiva da<br />

oltre 25 anni e specializzata in<br />

soluzioni compatibili con i principi<br />

di Industria 4.0, presenta<br />

le segatrici semiautomatiche<br />

Power S6 e 68, due elementi<br />

di spicco della serie Power S.<br />

Ideali per effettuare tagli in<br />

piccole serie su materiali difficili<br />

o di grandi dimensioni,<br />

le segatrici Power S6 e S8<br />

offrono prestazioni di taglio di<br />

prim’ordine grazie alle misure<br />

lama adottate (rispettivamente<br />

77750 x 54 x 1,6 mm e 9150<br />

x 67 x 1,6 mm), al sistema di<br />

discesa su colonne e al potente<br />

gruppo motore (la potenza<br />

del motore rotazione lama è<br />

di 7,5 kW per la Power S6 e<br />

11 per la Power S8).<br />

L’arco scorre su colonne di<br />

guida cromate che rendono le<br />

macchine robuste e potenti,<br />

garantendo risultati ineccepibili<br />

anche con i materiali più<br />

duri.<br />

Un pannello di controllo con<br />

pulsanti, selettori e touch screen<br />

a colori rendono l’utilizzo<br />

facile e intuitivo. Il tendilama<br />

automatico garantisce il corretto<br />

tensionamento del nastro;<br />

il posizionamento automatico<br />

semplice tracciatura di taglio,<br />

ideale per chi taglia pezzi<br />

irregolari; evacuatore trucioli<br />

motorizzato per trasportare i<br />

trucioli fuori dall’area di lavoro;<br />

rulliere folli in struttura elettrosaldata,<br />

disponibili anche con<br />

magazzino appoggio barre.<br />

L’elevata capacità di taglio (620<br />

x 700 mm per la S6, 820 x 020<br />

mm per la S8) e la notevole<br />

stabilità (4200 kg e 6200 kg di<br />

peso rispettivamente) completano<br />

il profilo di queste robuste<br />

segatrici.<br />

Da 25 anni ISTech offre soluzioni<br />

standard e su misura<br />

per ogni esigenza di taglio dei<br />

metalli. Progettazione innovativa<br />

e flessibilità nella realizzazione<br />

permettono all’azienda<br />

di creare strumenti che si integrano<br />

bene nei cicli produttivi,<br />

offrendo elevate capacità<br />

meccaniche di taglio e contribuendo<br />

all’automazione dei<br />

processi.<br />

30 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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UTENSILI<br />

FORATURA<br />

Punta in metallo duro integrale<br />

Kennametal ha ampliato il suo catalogo<br />

di punte in metallo duro integrale introducendo<br />

la punta HPR, un utensile di foratura<br />

ad alte prestazioni per pezzi in ghisa.<br />

Progettata per la foratura ad alta velocità<br />

e ad avanzamenti elevati fino a 8 x D, per<br />

qualsiasi materiale della categoria ISO-<br />

K, la punta HPR fornisce un’eccellente<br />

rettilineità del foro anche ai più elevati<br />

parametri di taglio.<br />

<strong>La</strong> speciale forma della punta, una caratteristica<br />

brevettata, e l’angolo di 143°<br />

forniscono eccellenti capacità di auto<br />

centramento con una spinta ridotta, mantenendo<br />

la rettilineità del foro anche con<br />

la punta in lavorazione a parametri più<br />

elevati. Inoltre, i quattro margini offrono la<br />

massima stabilità durante l’esecuzione di<br />

forature trasversali e con uscita inclinata.<br />

Il raggio del margine esterno della punta,<br />

brevettato, migliora la durata dell’utensile<br />

e fornisce un’eccellente qualità dei fori,<br />

garantendo un intervallo di tolleranza dei<br />

fori da IT9 a IT10, eliminando efficacemente<br />

la sbavatura del pezzo in lavorazione<br />

all’uscita dal foro.<br />

“Il design della punta e la bassa spinta<br />

risultante consente agli utenti di utilizzarla<br />

in condizioni di bloccaggio non ideali, o su<br />

pareti sottili, o semplicemente quando la<br />

potenza del mandrino è il fattore limitante”,<br />

ha affermato Frank Martin, Product<br />

Manager di Kennametal.<br />

Test approfonditi hanno dimostrato che<br />

questa punta è la soluzione per affrontare<br />

queste sfide e per ottenere un’alta produttività<br />

con i pezzi in ghisa.<br />

Il rivestimento multistrato AlTiN/AlTiSiN<br />

della punta, brevettato, resiste a un’abrasione<br />

estrema e agli elevati carichi<br />

termici che incontra durante la foratura<br />

di ghisa grigia, ghisa duttile, CGI, ADI e<br />

GGG. Il nuovo rivestimento resiste anche<br />

alle inclusioni e ai pori che si incontrano<br />

comunemente in questi materiali difficili.<br />

I vani dell’elica ultra-levigati e l’ampia<br />

sezione trasversale degli stessi favoriscono<br />

un’evacuazione efficiente dei trucioli,<br />

riducono ulteriormente il calore e il conseguente<br />

shock termico.<br />

<strong>La</strong> nuova punta HPR è dotata del passaggio<br />

standard del refrigerante e di un’interfaccia<br />

MQL (lubrificazione minimale) DIN<br />

6535 e 69090-03. Con queste caratteristiche<br />

la punta eccelle nelle condizioni di lavoro<br />

a secco o in umido.<br />

“Sia che si eseguano grandi quantità di<br />

fori o che si debbano affrontare le problematiche<br />

di foratura tipiche di qualsiasi<br />

tipo di pezzo in ghisa, la punta HPR è<br />

chiaramente la soluzione”, ha commentato<br />

Frank Martin.<br />

Il raggio del margine esterno della punta,<br />

brevettato, garantisce una lunga durata<br />

dell’utensile e un’eccellente qualità del<br />

foro. Le eliche della punta hanno un’ampia<br />

sezione trasversale per un’agevole<br />

evacuazione dei trucioli. Quattro margini<br />

forniscono la massima stabilità durante le<br />

forature trasversali e le uscite inclinate.<br />

LAVORAZIONI<br />

Un’app di assistenza semplice da usare<br />

Seco Assistant mette nelle<br />

mani del cliente le informazioni<br />

sui prodotti e gli utensili<br />

di cui ha bisogno, senza dover<br />

svolgere ricerche su internet o<br />

su cataloghi, disponibili anche<br />

quando in assenza di connessione.<br />

Il calcolatore di parametri di<br />

Seco Assistant è in grado di<br />

fornire parametri per tornitura,<br />

fresatura e foratura per qualsiasi<br />

marchio, inclusi avanzamenti,<br />

velocità e tassi di asportazione.<br />

<strong>La</strong> funzione per il confronto<br />

utensili è in grado di consigliare<br />

utensili Seco e alternative agli<br />

inserti di altri produttori, mentre<br />

la funzione Suggest può aiutare<br />

a trovare i giusti utensili e strategie<br />

di taglio per lavorazioni<br />

specifiche.<br />

È possibile cercare i prodotti<br />

per articolo, numero, designazione<br />

o qualità, oppure semplicemente<br />

scansionare il codice<br />

sulla confezione.<br />

L’applicazione è sviluppata<br />

per la massima comodità e<br />

semplicità di utilizzo, grazie<br />

alle sue dimensioni ridotte e<br />

all’interfaccia pulita.<br />

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SICUREZZA<br />

INDUMENTI<br />

Tessuti protettivi contro calore e archi elettrici<br />

Nomex ® Global Portfolio, la nuova gamma<br />

di tessuti proposta da DuPont Personal Protection,<br />

permette di individuare in maniera<br />

semplice la soluzione di protezione ottimale<br />

contro i pericoli di natura termica e gli archi<br />

elettrici ai quali sono esposti i lavoratori<br />

che operano nei settori Oil & Gas, Utilities<br />

e manifatturiero.<br />

<strong>La</strong> gamma include tessuti Nomex sia nuovi<br />

sia esistenti ed è strutturata in modo da<br />

semplificare il processo di specificazione e<br />

di acquisto di dispositivi PPE grazie a tessuti<br />

classificati in base ai livelli di rischio. Per i<br />

produttori di indumenti, così come per gli<br />

utilizzatori finali, risulta molto più facile individuare<br />

la soluzione ottimale garantendo ai<br />

lavoratori, da un lato un’adeguata protezione<br />

contro fiamma e calore (FR - Flame Resistant)<br />

e contro gli archi elettrici (AR - Arc<br />

Rated), e dall’altro il comfort e la durata che<br />

si aspettano per questo tipo di indumenti.<br />

Tutte le soluzioni della gamma Nomex soddisfano<br />

le specifiche previste da standard<br />

internazionali come EN-ISO relativi all’esposizione<br />

al calore, agli archi elettrici ed altri<br />

fenomeni. Al fine di garantire che siano in<br />

grado di offrire la massima protezione, le<br />

soluzioni realizzate con il tessuto Nomex<br />

vengono collaudate utilizzando i sistemi di<br />

valutazione ThermoMan ® e ArcMan ® messi<br />

a punto dalla società. Il sistema DuPont<br />

ThermoMan è un manichino a grandezza<br />

naturale ricoperto con 122 sensori di calore<br />

e vestito con indumenti di prova che viene<br />

bruciato a temperature superiori a 1200°C<br />

in modo da garantire le migliori prestazioni<br />

nelle condizioni previste dalla simulazione.<br />

Il sistema DuPont ArcMan consente<br />

invece alla società di misurare il grado di<br />

protezione che tessuti e indumenti sono in<br />

grado di garantire contro archi elettrici che<br />

possono generare temperature che arrivano<br />

a 20.000°C.<br />

“Ogni anno, in tutto il mondo i lavoratori<br />

che operano nel settore industriale corrono<br />

il rischio di subire lesioni anche gravi<br />

provocate dal calore, dalle fiamme e dalla<br />

formazione di archi elettrici”, ha sottolineato<br />

David Domnisch, global leader di DuPont<br />

Personal Protection. “Con la nuova direzione<br />

strategica intrapresa da DuPont Personal<br />

Protection e la nostra capacità di fornire<br />

assistenza a livello globale alle aziende, ci<br />

focalizziamo sulla fornitura ai nostri clienti<br />

delle più recenti innovazioni e soluzioni di<br />

sicurezza che tengano in considerazione i<br />

pericoli intrinseci e specifici del loro settore<br />

di attività”.<br />

<strong>La</strong> gamma globale di soluzioni in tessuto<br />

Nomex rappresenta un’estensione dell’offerta<br />

di DuPont Personal Protection che<br />

risulta composta da Kevlar ® , una fibra aramidica<br />

per la protezione meccanica e al<br />

taglio; Tychem ® per la protezione dai rischi<br />

da agenti chimici liquidi e gassosi e Tyvek ®<br />

per la protezione dai rischi da particolato e<br />

spruzzi leggeri.<br />

TECNOLOGIA RFID<br />

Monitorare le temperature con etichette autoadesive<br />

Brady Corporation propone<br />

nuove etichette per temperature<br />

RFID: una soluzione a<br />

costo ridotto. Tra le applicazioni<br />

rientrano il monitoraggio<br />

ambientale, il monitoraggio<br />

di materiali e attrezzature, il<br />

monitoraggio della catena del<br />

freddo, il monitoraggio dei data<br />

center, la raccolta di dati a fini<br />

di manutenzione e sicurezza,<br />

nonché il monitoraggio di<br />

serre. Le etichette intelligenti<br />

con tecnologia RFID, sottili<br />

e flessibili, non richiedono<br />

energia né manutenzione. Le<br />

etichette sono alimentate in<br />

wireless in caso di lettura di<br />

una temperatura con un lettore<br />

RFID UHF compatibile. Le letture<br />

delle temperature possono<br />

essere automatizzate e sono<br />

prelevate da scanner su una<br />

larghezza di banda conforme<br />

a ISO 18000-63/64 e ETSI.<br />

Queste etichette sono testate<br />

per restare applicate e leggibili<br />

in presenza di caldo, freddo<br />

e sporco, sia in interni che in<br />

esterni, nonché per resistere a<br />

sostanze chimiche, detergenti,<br />

grasso, olio e combustibili.<br />

Abbinabili a una varietà di adesivi,<br />

possono aderire a superfici<br />

lisce, ruvide o verniciate a polvere,<br />

siano esse piane o curve.<br />

<strong>La</strong> soluzione completa di Brady<br />

include etichette RFID vuote o<br />

prestampate, una o più stampanti<br />

per etichette professionali,<br />

software per la creazione<br />

di etichette Brady Workstation<br />

e lettore RFID. È disponibile il<br />

supporto hardware e software<br />

per ogni componente della<br />

soluzione.<br />

32 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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MANUTENZIONE<br />

REGISTRAZIONE E ANALISI DEI DATI<br />

Soluzione avanzata per ridurre i tempi di inattività<br />

Garantire una produzione continua è un<br />

fattore chiave per il successo di un’azienda:<br />

dal singolo dispositivo alle macchine<br />

installate sulle diverse linee di produzione.<br />

Ciò può essere ottenuto in vari modi<br />

campionando e registrando i dati di produzione<br />

e di funzionamento della macchina,<br />

utilizzando questi dati in varie fasi della<br />

manutenzione: dalla manutenzione predittiva,<br />

per rilevare segni di errore in anticipo,<br />

alla manutenzione preventiva, eseguita<br />

periodicamente, e infine alla manutenzione<br />

correttiva, per la rapida risoluzione dei<br />

problemi al momento del guasto.<br />

Disporre di una soluzione di manutenzione<br />

avanzata consente al cliente di ridurre i<br />

tempi di inattività, garantendo l’efficienza<br />

degli impianti di produzione e il loro funzionamento<br />

ottimale, con conseguente riduzione<br />

dei costi operativi e di manutenzione.<br />

Da qui la necessità di sviluppare il modulo<br />

System Recorder per i PLC iQ-R di Mitsubishi<br />

Electric, con cui è possibile realizzare<br />

una soluzione di manutenzione correttiva<br />

che garantisce un’efficace ripresa delle<br />

operazioni, riducendo i tempi di inattività<br />

grazie all’ampia registrazione dei dati a<br />

livello di sistema e alle funzionalità software<br />

di analisi semplificate.<br />

Tra i vantaggi vi è l’identificazione immediata<br />

della causa dell’errore, grazie alla<br />

registrazione continua dei dati con un feed<br />

video in real time che riduce la necessità<br />

di ripetizioni multiple a causa di mancanza<br />

di elementi. Inoltre, grazie ad una<br />

comunicazione universale tra i diversi<br />

dispositivi, compresi i sistemi di controllo<br />

e di azionamento insieme alle operazioni<br />

produttive, le irregolarità tra le varie<br />

apparecchiature sono tutte collegate tra<br />

loro. Di conseguenza, l’analisi del flusso<br />

di dati semplifica la comprensione della<br />

causa principale dei guasti, mostrando la<br />

relazione tra i dispositivi e il guasto stesso.<br />

Questa nuova soluzione supporta programmi<br />

strutturati ed etichette dei dispositivi<br />

che permettono una risoluzione più<br />

semplice dei problemi ed una maggiore<br />

efficienza produttiva.<br />

Mitsubishi Electric, con un’esperienza<br />

di quasi 100 anni nella produzione, nel<br />

marketing e nella commercializzazione<br />

di apparecchiature elettriche ed elettroniche,<br />

è riconosciuta quale azienda<br />

esperta a livello mondiale. I prodotti e i<br />

componenti Mitsubishi Electric trovano<br />

applicazione in molteplici campi: informatica<br />

e telecomunicazioni, ricerca spaziale<br />

e comunicazioni satellitari, elettronica<br />

di consumo, tecnologia per applicazioni<br />

industriali, energia, trasporti e costruzioni.<br />

In linea con lo spirito del proprio corporate<br />

statement “Changes for the Better” e del<br />

proprio motto ambientale “Eco Changes”,<br />

Mitsubishi Electric ambisce a essere una<br />

primaria green company a livello globale,<br />

capace di arricchire la società attraverso<br />

la propria tecnologia.<br />

AGGIORNAMENTO<br />

Gestione da remoto basata su cloud<br />

L’aggiornamento della soluzione<br />

di manutenzione remota<br />

basata su cloud di Phoenix<br />

Contact offre numerosi miglioramenti<br />

di dettaglio ed alcune<br />

innovative funzionalità. Sulla<br />

base delle esigenze del mercato<br />

e dei clienti, la versione<br />

2.10 di mGuard Secure Remote<br />

Service (precedentemente<br />

mGuard Secure Cloud) implementa<br />

nuove funzioni ed è ora<br />

disponibile anche in Sudafrica<br />

ed in Turchia. Anche con un<br />

elevato numero di dispositivi<br />

in remoto, la migrazione ad<br />

un layout a griglia HTML5 per<br />

l’interfaccia utente della macchina<br />

e della postazione di servizio<br />

garantisce una velocità<br />

costantemente elevata per il<br />

personale dell’assistenza. Una<br />

funzione di filtro full-text permette<br />

di trovare in modo rapido<br />

e preciso oggetti come macchine<br />

e postazioni di servizio.<br />

Phoenix Contact è esperta in<br />

componenti elettronici, sistemi<br />

e soluzioni di ingegneria<br />

elettrica, elettronica e per<br />

l’automazione industriale. I<br />

servizi offerti comprendono<br />

prodotti e soluzioni per l’elettronica,<br />

l’automazione e per<br />

l’E-mobility, sistemi di gestione<br />

per le energie rinnovabili,<br />

dispositivi per quadri elettrici<br />

e siglatura industriale.<br />

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COMPONENTI<br />

LIMITATORI DI COPPIA<br />

Le imprese siderurgiche<br />

affrontano la crisi<br />

incrementando l’efficienza.<br />

Grazie anche ai fornitori di<br />

tecnologie e componenti<br />

in grado di far fronte ai<br />

carichi particolarmente<br />

gravosi che si presentano<br />

nella laminazione a freddo.<br />

di Stefano Vinto<br />

Per rispondere alle esigenze di qualità,<br />

prestazioni e tempistiche sempre più<br />

veloci della clientela, le aziende italiane<br />

impegnate nell’ambito della laminazione<br />

hanno adottato una filosofia operativa ispirata<br />

a Industria 4.0. Soprattutto in situazioni<br />

di difficoltà del mercato, gli operatori sono<br />

chiamati a ridisegnare processi e metodologie<br />

alla luce dell’innovazione tecnologica.<br />

Questo per le imprese di settore significa<br />

adottare macchinari di tecnologia avanzata<br />

realizzati con componenti meccanici<br />

di ultima generazione, ovvero concepiti in<br />

modo intelligente.<br />

È il caso di R+W che, per andare incontro<br />

alle esigenze delle aziende di avere macchinari<br />

sempre più performanti, sfrutta il più<br />

possibile la scienza dei materiali, utilizzando<br />

prodotti in grado di unire leggerezza e prestazione.<br />

Un esempio in questa direzione<br />

sono gli alberi di collegamento con tubi<br />

in materiale composito della serie ZAL di<br />

R+W, prodotti in carbonio, quindi capaci<br />

di coniugare leggerezza e rigidità. Un<br />

impianto progettato con tutta la meccanica<br />

leggera consuma meno energia ed è quindi<br />

efficiente.<br />

Un importante contributo in termini di efficientamento<br />

degli impianti lo danno anche<br />

i limitatori di coppia della serie ST di R+W:<br />

si tratta di giunti di sicurezza modulari che<br />

possono scongiurare qualsiasi fermo macchina<br />

dovuto a sovraccarichi di coppia e<br />

quindi garantire continuità nella produzione.<br />

Soluzioni innovative<br />

per una laminazione 4.0<br />

IL PROCESSO DI LAVORAZIONE<br />

<strong>La</strong> laminazione è una lavorazione per deformazione<br />

plastica, nella quale gli spessori dei<br />

semilavorati vengono ridotti e le geometrie<br />

delle sezioni trasversali trasformate in maniera<br />

significativa.<br />

Il processo di laminazione consente di ridurre<br />

lo spessore o di variare la sezione trasversale<br />

di un materiale tramite carichi di compressione<br />

esercitati da rulli. Per più del 95%<br />

del totale dei metalli ferrosi e non ferrosi<br />

e delle leghe, la laminazione costituisce il<br />

primo processo impiegato nella conversione<br />

da materiale grezzo a semilavorato o a<br />

prodotto finito.<br />

Un volume di materiale grezzo può essere<br />

laminato per ottenere semilavorati siderurgici<br />

quali i blumi, le billette e le bramme.<br />

Questi prodotti possono essere anche<br />

ottenuti direttamente per colata continua<br />

e le loro definizioni, di seguito riportate, si<br />

basano sulla norma UNI EN 10079:2007,<br />

attualmente in vigore.<br />

Un blumo è un semilavorato con spigoli<br />

arrotondati; la sua sezione è di almeno<br />

40000 mm 2 , con lato minimo di 200 mm (in<br />

caso di sezione quadrata) o con larghezza<br />

pari fino al doppio dello spessore (in caso<br />

di sezione rettangolare).<br />

Una billetta è un semilavorato con spigoli<br />

arrotondati e con sezione che va da 2500<br />

mm 2 a 40000 mm 2 . Se la sezione è quadrata,<br />

il lato è compreso tra 50 e 200 mm; se<br />

è rettangolare, il rapporto lato maggiore /<br />

lato minore è minore di 2.<br />

Una bramma è un prodotto dallo spessore<br />

pari ad almeno 50 mm e di larghezza<br />

almeno doppia rispetto allo spessore. È di<br />

sezione rettangolare con spigoli arrotondati<br />

ed il rapporto lato maggiore / lato minore è<br />

34 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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Figura 2 - Rappresentazione schematica del processo<br />

di laminazione a caldo<br />

Figura 1 - Rappresentazione schematica dei processi di produzione<br />

di semilavorati e prodotti finiti<br />

compreso tra 2 e 4. Come mostrato in seguito,<br />

le bramme vengono laminate a caldo per<br />

l’ottenimento di piastre, lamiere e nastri. Le<br />

piastre hanno uno spessore maggiore di 6<br />

mm, mentre quello delle lamiere e dei nastri<br />

varia da 0.1 a 6 mm.<br />

Una variante di tale prodotto è la bramma<br />

piatta, di spessore pari ad almeno 50 mm, di<br />

larghezza doppia rispetto allo spessore ma<br />

con rapporto lato maggiore / lato minore<br />

superiore a 4.<br />

Il metallo viene fatto passare tra due rulli<br />

che ruotano in senso opposto, posizionati<br />

ad una distanza tale da consentire un’apertura<br />

dall’altezza inferiore allo spessore<br />

del metallo in ingresso.<br />

Poiché i rulli ruotano a una velocità periferica<br />

superiore alla velocità di traslazione del<br />

metallo in arrivo, l’attrito che insorge lungo<br />

l’interfaccia di contatto fa sì che il metallo<br />

venga spinto in avanti.<br />

Il metallo viene così schiacciato e si allunga<br />

per compensare la diminuzione dello spessore<br />

e dell’area della sezione trasversale.<br />

Il processo di laminazione presenta due<br />

varianti fondamentali: la laminazione a caldo<br />

e la laminazione a freddo.<br />

Nella laminazione a caldo, rappresentata<br />

schematicamente in figura 2, il controllo<br />

della temperatura è fondamentale per l’esecuzione<br />

corretta del processo, analogamente<br />

a tutte le altre lavorazioni ad elevati regimi<br />

termici.<br />

Il materiale di partenza dovrebbe essere<br />

riscaldato ad una temperatura uniforme.<br />

Infatti, se la temperatura non è uniforme,<br />

anche la successiva deformazione presenterà<br />

delle distorsioni localizzate.<br />

In caso di alti volumi di produzione, la laminazione<br />

a caldo è successiva ad un processo<br />

di produzione per colata continua. I processi<br />

Figura 3 -<br />

Rappresentazione<br />

schematica di<br />

un impianto di<br />

laminazione<br />

Figura 4 -<br />

Realizzazione di<br />

una gabbia di<br />

laminazione filo<br />

(fonte:<br />

http://www.<br />

unigensteel.<br />

comR+W -<br />

laminatoi.doc)<br />

Figura 5 - Guarnitura con sistema di bilanciamento idraulico<br />

(fonte: http://www.unigensteel.com)<br />

di laminazione a caldo terminano, generalmente,<br />

quando la temperatura è maggiore<br />

di un valore compreso tra 50 ed i 100°C<br />

della temperatura di ricristallizzazione del<br />

materiale sottoposto a laminazione.<br />

<strong>La</strong> laminazione a freddo può essere impiegata<br />

nella produzione di lamiere, nastri,<br />

barre e altri profilati con alti livelli di finitura<br />

superficiale e dalle dimensioni accurate.<br />

Le lamiere laminate a freddo e i nastri<br />

possono essere realizzati tenendo presente<br />

accorgimenti di finitura diversi, come<br />

la laminazione di superficie e quelle dette<br />

ad un quarto di durezza, a mezza durezza<br />

e a durezza completa.<br />

Un metallo sottoposto a laminazione<br />

di superficie subisce ad una riduzione<br />

compresa tra lo 0,5% e l’1% in modo da<br />

ottenere una superficie liscia e uno spessore<br />

uniforme, rimuovendo (o riducendo)<br />

il fenomeno del punto di snervamento<br />

ed evitando l’insorgenza delle bande di<br />

Luders. Il materiale ottenuto sarà così<br />

caratterizzato da un buon livello di duttilità<br />

che lo rende adatto a successive<br />

lavorazioni a freddo.<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 35


COMPONENTI<br />

Figura 7 - Calibri ripartiti e calibri compenetranti<br />

Le lamiere e i nastri sottoposti alle laminazioni<br />

a un quarto di durezza, a mezza<br />

durezza e a durezza completa, presentano<br />

una riduzione dello spessore fino al 50%,<br />

potendo così raggiungere punti di snervamento<br />

maggiori, maggiore direzionalità<br />

delle caratteristiche meccaniche e minore<br />

duttilità.<br />

Le caratteristiche dei materiali ottenuti con le<br />

lavorazioni indicate, in termini di incremento<br />

di resistenza e di livello di finitura superficiali,<br />

fanno sì che la laminazione costituisca un<br />

processo alternativo all’estrusione o alle<br />

lavorazioni su macchine utensili.<br />

Le deformazioni che entrano in gioco nel<br />

processo di laminazione a freddo risultano<br />

contenute, mentre i carichi agenti sui<br />

rulli sono di notevole entità. Ciò determina<br />

un approccio diverso alla progettazione<br />

dei sistemi di movimentazione, dovendo i<br />

componenti di trasmissione funzionare in<br />

condizioni gravose.<br />

I PRINCIPALI COMPONENTI DI UN<br />

IMPIANTO DI LAMINAZIONE<br />

Un impianto di laminazione, schematicamente<br />

mostrato in figura 3, è fondamentalmente<br />

costituito dai treni di laminazione,<br />

Figura 6 -<br />

Guarnitura<br />

con sistema di<br />

raffreddamento<br />

ad acqua (fonte:<br />

http://www.<br />

unigensteel.com)<br />

Figura 8 - Principali configurazioni di un impianto di laminazione<br />

la soluzione mostrata in figura 5, che sistemi<br />

di raffreddamento in ambiti di impiego estremamente<br />

gravosi e per laminatoi a caldo<br />

di grandi dimensioni, come la soluzione<br />

mostrata in figura 6.<br />

Generalmente, un rullo di laminazione<br />

presenta una parte centrale che agisce<br />

direttamente con il materiale durante la<br />

laminazione), dei perni su cui vengono calettati<br />

i cuscinetti alloggiati nelle guarniture e<br />

delle predisposizioni per gli accoppiamenti<br />

cinematici con i giunti con allunga.<br />

<strong>La</strong> forma dei rulli di laminazione risulta<br />

diversa a seconda delle sezioni di passaggio,<br />

per cui si possono avere rulli lisci (per la<br />

laminazione di lamiere e nastri) e rulli scanalati<br />

(per la laminazione di barre e profilati).<br />

In merito alla seconda tipologia di rulli,<br />

impiegati nella produzione dei profilati strutdai<br />

forni di riscaldo (nel caso di laminazione<br />

a caldo) e dai dispositivi accessori.<br />

I treni di laminazione sono a loro volta<br />

composti da: una o più gabbie di laminazione;<br />

dagli organi di trasmissione; dagli<br />

azionamenti elettrici e dai relativi sistemi<br />

di controllo.<br />

Le gabbie di laminazione costituiscono l’intelaiatura<br />

nella quale sono alloggiati i rulli<br />

di laminazione; sono generalmente formate<br />

da robusti montanti in acciaio lavorato per<br />

fusione ed irrigidite da traverse opportunamente<br />

dimensionate. In figura 4 è mostrata<br />

la realizzazione di una gabbia di laminazione<br />

filo. Gli stessi rulli sono poi dotati di cuscinetti,<br />

opportunamente calettati alle estremità. I<br />

cuscinetti vengono poi alloggiati in apposite<br />

sedi dette guarniture, che possono integrare<br />

sia sistemi di bilanciamento idraulico, come<br />

36 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


Figura 9 - <strong>La</strong>minatoio ad assi obliqui o Mannesmann (fonte: https://www.epo.org/)<br />

turali, risulta di particolare interesse l’attività<br />

di calibratura. Quest’attività consiste nello<br />

studio dei canali di laminazione sui rulli (detti<br />

calibri) per la realizzazione delle sezioni dei<br />

profilati, in modo da stabilirne la corretta<br />

progressione durante le fasi successive di<br />

laminazione.<br />

I calibri possono essere ripartiti (nei quali<br />

la sezione media del profilato si trova in<br />

corrispondenza della linea individuata dai<br />

punti di contatto dei risalti dei rulli) o compenetranti<br />

(nei quali la sezione di laminazione<br />

si trova da una parte rispetto alla linea<br />

individuata dai suddetti punti di contatto),<br />

come mostrato schematicamente in figura 7.<br />

È evidente come la corretta scelta degli<br />

accoppiamenti cinematici tra motore e<br />

gabbie di laminazione dotate di rulli scanalati<br />

sia fondamentale per garantire sia<br />

il livello qualitativo della produzione che la<br />

protezione degli azionamenti. Le principali<br />

configurazioni di un impianto di laminazione<br />

sono date dalla disposizione dei rulli nella<br />

gabbia di laminazione. Le soluzioni più<br />

Figura 10 -<br />

Gabbia di<br />

laminazione con<br />

configurazione<br />

Sandzimir (fonte:<br />

https://www.<br />

arvedi.it)<br />

Figura 11 - Carichi<br />

agenti sul rullo<br />

di laminazione<br />

e sua inflessione<br />

Figura 12 -<br />

Impiego dei rulli<br />

di laminazione<br />

a botte<br />

adottate sono mostrate in figura 8.<br />

<strong>La</strong> configurazione duo può essere reversibile<br />

e non reversibile; quella reversibile viene<br />

impiegata nella sbozzatura dei lingotti e per<br />

profilati di grosso spessore, mentre la non<br />

reversibile viene usata raramente.<br />

Nella configurazione trio, il materiale da<br />

laminare viene introdotto nello spazio fra il<br />

rullo inferiore e quello medio; viene poi afferrato<br />

e sollevato per rientrare nella gabbia di<br />

laminazione in senso inverso, passando tra il<br />

rullo medio e quello superiore. Questa configurazione<br />

viene impiegata sia nei laminatoi<br />

sbozzatori che in quelli per la produzione<br />

di profilati.<br />

Di questa configurazione esiste anche una<br />

variante con rullo mobile (laminatore di<br />

<strong>La</strong>uth), impiegata nella laminazione a caldo<br />

di lamiere dallo spessore medio e grosso<br />

e, più raramente, sottile. <strong>La</strong> configurazione<br />

doppio duo (o di Dowlais) consiste in due<br />

duo montati in successione, con il secondo<br />

posizionato ad un’altezza superiore al primo<br />

per ottenere un percorso del materiale simile<br />

a quello che si ha nel trio. Tale configurazione<br />

è impiegata nella laminazione a caldo di<br />

sezioni leggere e medie.<br />

<strong>La</strong> configurazione quarto è composta da<br />

quattro rulli sovrapposti; quelli mediani<br />

sono rulli di lavoro (in quanto operano la<br />

laminazione) ed essendo di diametro ridotto<br />

rendono la lavorazione più rapida, mentre i<br />

rulli esterni hanno la funzione di appoggio e<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 37


COMPONENTI<br />

consentono pressioni di esercizio più elevate.<br />

Tale configurazione viene impiegata nella<br />

laminazione a caldo ed a freddo di lamiere,<br />

nastri larghi e nastri stretti.<br />

Da quest’ultima configurazione derivano la<br />

sesta, la dodicesima e la ventesima, tutte<br />

impiegate nella laminazione a freddo di<br />

nastri larghi e nastri stretti. <strong>La</strong> dodicesima è<br />

anche detta a grappolo, mentre la ventesima<br />

viene detta anche di Sendzimir.<br />

<strong>La</strong> configurazione a planetario, infine, è<br />

tipica nella laminazione a caldo di nastri<br />

larghi e stretti con forte riduzione dello<br />

spessore. Esistono poi tecniche di laminazione<br />

speciali con assi verticali o inclinati, per<br />

la realizzazione di profilati o di tubi senza<br />

saldatura, come nel caso del laminatoio ad<br />

assi obliqui o Mannesmann, di cui in figura<br />

9 viene mostrata un’interessante estensione.<br />

Le gabbie di laminazione sono dotate,<br />

inoltre di sistemi di riposizionamento in<br />

altezza dei rulli superiori di tipo manuale,<br />

attualmente sostituiti da altri di tipo elettro<br />

meccanico ed elettro idraulico.<br />

Tali sistemi hanno la funzione di adeguare<br />

l’altezza tra i rulli secondo le prescrizioni dei<br />

passaggi successivi delle fasi di lavorazione.<br />

In figura 10 viene mostrata una interessante<br />

soluzione, con configurazione di Sendzimir.<br />

Scopo di tali azionamenti è anche quello di<br />

controllare la planarità del prodotto laminato<br />

al fine di evitare errori di lavorazione,<br />

come la disuniformità dello spessore del<br />

laminato e le criccature ai bordi. Tali errori<br />

insorgono per la natura dei carichi agenti sul<br />

rullo superiore, come mostrato in figura 11.<br />

Si consideri l’esempio mostrato nella figura<br />

precedente, riferito alla laminazione di una<br />

lastra o di una lamiera. <strong>La</strong> rigidezza del semilavorato<br />

in lavorazione fornisce una spinta<br />

diretta verso l’alto ed agente nella mezzeria<br />

del rullo, mentre lo stesso risulta vincolato<br />

alle estremità dai cuscinetti calettati nelle<br />

guarniture della gabbia.<br />

Il rullo risulta quindi soggetto ad un carico di<br />

flessione in tre punti, per cui tende a flettersi<br />

in modo da dare origine ad un laminato<br />

che è più spesso al centro e più sottile ai<br />

bordi. Poiché il volume centrale più spesso<br />

tenderà ad allungarsi di meno dei bordi<br />

più sottili, il prodotto ottenuto presenterà<br />

una parte centrale con fessurazioni e dei<br />

bordi ondulati.<br />

Generalmente, una soluzione all’insorgenza<br />

di questo fenomeno è dato dal ricorso ai<br />

rulli a botte; tali rulli, quando soggetti ad<br />

un carico flessionale a tre punti, tendono a<br />

presentare un profilo piatto, come mostrato<br />

in figura 12.<br />

Figura 13 - Giunto<br />

a denti serie BZ<br />

(fonte: https://<br />

www.rw-italia.it/)<br />

Figura 14 -<br />

Limitatore di<br />

coppia della serie<br />

ST (fonte: https://<br />

www.rw-italia.it/).<br />

Altri accorgimenti riguardano la previsione<br />

delle forze e delle deflessioni tramite<br />

simulazioni numeriche su software<br />

CAE, le quali forniscono delle previsioni<br />

attendibili nel caso in cui la laminazione<br />

riguarda lo stesso materiale, sottoposto<br />

alla stessa riduzione di sezione ad una<br />

temperatura prefissata.<br />

Gli organi di trasmissione in genere comprendono:<br />

• un volano, che ha il compito di accumulare<br />

energia cinetica per compensare<br />

il maggiore sforzo richiesto al motore<br />

elettrico in fasi quali la sbozzatura, mantenendo<br />

la velocità di rotazione dei rulli<br />

costante;<br />

• un riduttore gabbia-pignone, che ha<br />

il compito di trasmettere e distribuire<br />

(sdoppiandola) la coppia dal motore alle<br />

allunghe; in genere è formato da una<br />

serie di ingranaggi a dentatura elicoidale<br />

e talvolta corredate da coppie coniche<br />

con dentatura Gleason;<br />

• giunti ad allunga;<br />

• giunti a denti e limitatori di coppia.<br />

Essi sono compatti, precisi ed offrono un<br />

elevato livello di flessibilità. In figura 13 è<br />

mostrato un esempio di giunto a denti. In<br />

figura 14 è mostrato un limitatore di coppia<br />

del tipo impiegato in combinazione con i<br />

giunti a denti.<br />

IL RUOLO DEL FORNITORE<br />

DI COMPONENTI<br />

Un’attività complessa come la progettazione<br />

degli impianti per la laminazione<br />

dell’acciaio, può trovare un valido supporto<br />

nei fornitori di componenti. È il caso di<br />

R+W, azienda leader nella produzione di<br />

giunti e alberi di trasmissione, in grado di<br />

mettere la sua esperienza a disposizione<br />

del progettista.<br />

Nel settore degli impianti per la laminazione<br />

dell’acciaio, R+W fornisce soluzioni specifiche<br />

per le esigenze di trasmissione della<br />

coppia. Oltre ai già citati limitatori di coppia<br />

della serie ST e giunti con allunga della<br />

serie ZAL, con tubo intermedio in materiale<br />

composito in fibra di carbonio, R+W rende<br />

disponibili anche i giunti a denti della serie<br />

BZ, usati in combinazione con i giunti di<br />

sicurezza ST.<br />

38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


COMPONENTI<br />

CONNETTORI ELETTRICI<br />

Riparatori di potenza per il cablaggio di quadri di comando<br />

Con l’obiettivo di ampliare la propria offerta e consolidare<br />

il proprio orientamento al cliente e alle sue esigenze,<br />

Cembre lancia la gamma di ripartitori di potenza DBlock.<br />

DBlock è una gamma completa di ripartitori, unipolari e<br />

multipolari, compatti e facili da installare, la soluzione specifica<br />

per il cablaggio di quadri di comando e distribuzione.<br />

<strong>La</strong> nuova gamma arricchisce il catalogo di ripartitori Cembre,<br />

punto di riferimento in Europa nel proprio settore, che<br />

comprende la linea Z-DP.<br />

I ripartitori DBlock sono installabili su guida DIN da 35 mm<br />

o su pannelli tramite viti. Gli ingressi e le uscite distribuiscono<br />

i conduttori in modo omogeneo ed ordinato, rendendo<br />

più agevole il cablaggio e gli eventuali successivi<br />

interventi su tutte le fasi.<br />

Cembre, acronimo di Costruzioni Elettromeccaniche Bresciane,<br />

è produttore esperto in Italia e tra i maggiori in<br />

Europa di connettori elettrici, utensili da compressione e<br />

taglio, prodotti per il settore ferroviario, sistemi di identificazione<br />

ed etichettatura.<br />

Il vasto know-how nel campo dei connettori elettrici,<br />

l’attività di ricerca e sviluppo e la continua innovazione<br />

nelle tecnologie di produzione consentono a Cembre di<br />

rispondere rapidamente alle aspettative di un mercato<br />

sempre più esigente in termini di qualità e in cerca di<br />

prodotti affidabili, durevoli e sicuri.<br />

Oltre alla qualità, l’ampia gamma di prodotti, la capillare<br />

ed efficiente rete di vendita internazionale<br />

e la forte attenzione alle<br />

esigenze dei clienti rappresentano<br />

i punti di forza del Gruppo<br />

Cembre e garantiscono<br />

un vantaggio competitivo<br />

significativo in un mercato<br />

globale in continua<br />

evoluzione.<br />

MOVIMENTAZIONE<br />

Riduttori per trasportatori a nastro<br />

I riduttori ortogonali a due stadi<br />

MaxxDrive ® di Nord Drivesystems<br />

sono adatti per i sistemi trasportatori<br />

a nastro in applicazioni pesanti<br />

nel settore della movimentazione<br />

di materiali sfusi. Essi sono disponibili<br />

in sette taglie per potenze da<br />

50 a 1.500 kW con coppie erogate<br />

da 15 a 75 kNm.<br />

I riduttori hanno un’elevata capacità<br />

di carico termico senza<br />

raffreddamento esterno. Essi<br />

mantengono in funzione i sistemi<br />

trasportatori anche nelle condizioni<br />

più severe assicurando<br />

un flusso regolare dei materiali.<br />

Grazie a un robusto design con<br />

alettature, a ventilatori assiali e<br />

coperchi a guida d’aria ottimizzati,<br />

non è richiesto un raffreddamento<br />

addizionale. Grossi cuscinetti<br />

a rulli ed elevate distanze fra<br />

i centri aumentano la capacità<br />

di carico e la vita di servizio dei<br />

componenti. <strong>La</strong> gamma di potenze<br />

e velocità è stata concepita<br />

per i settori industriali dove sono<br />

richiesti bassi rapporti di velocità<br />

insieme a potenze elevate. È il<br />

caso, per esempio, delle soluzioni<br />

nelle industrie dei materiali sfusi e<br />

dei minerali, dove sono richieste<br />

soluzioni particolarmente robuste<br />

che siano resistenti alla sporcizia<br />

e affidabili in condizioni operative<br />

severe. Per queste applicazioni,<br />

sono necessari speciali concetti<br />

di tenuta che richiedono il minimo<br />

di manutenzione possibile. Inoltre,<br />

i sistemi di azionamento devono<br />

funzionare senza raffreddamento<br />

esterno.<br />

Il sistema modulare combinato<br />

di Nord Drivesystems si basa su<br />

una gamma completa di inverter,<br />

motori e riduttori, nonché di<br />

accoppiamenti sistemi di frenatura,<br />

ciascuno con un’ampia varietà<br />

di opzioni e caratteristiche. Che<br />

si tratti di sistemi trasportatori a<br />

nastro, miscelatori, mulini, tamburi<br />

di selezione o frantumatori,<br />

i riduttori industriali MaxxDrive<br />

consentono la trasmissione di<br />

coppie elevate e si distinguono<br />

nelle applicazioni pesanti da oltre<br />

dieci anni. In generale, Nord produce<br />

motoriduttori per sistemi trasportatori<br />

orizzontali e verticali in<br />

una carcassa monoblocco che<br />

consente forze trasversali e coppie<br />

elevate. Ciò vale anche per i<br />

riduttori industriali che raggiungono<br />

i 250.000 Nm, richiesti dove le<br />

inclinazioni del trasportatore sono<br />

molto ripide e dove è necessario<br />

trasportare elevate quantità di<br />

materiali. L’offset fra gli assi degli<br />

alberi permette un design molto<br />

compatto e l’uso di cuscinetti a<br />

rulli più grossi, che assicurano<br />

una vita dei cuscinetti più lunga.<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 39


SOFTWARE<br />

MISURAZIONE 3D<br />

Controllo automatizzato della qualità dimensionale<br />

Creaform, esperta in soluzioni di misurazione<br />

3D, ha annunciato l’ultima versione della sua<br />

gamma R-Series, tra cui il nuovo MetraSCAN-<br />

R BLACK|Elite e l’aggiunta di quattro diversi<br />

modelli per la macchina di misurazione a<br />

scansione CUBE-R 3D. Creaform ha inoltre<br />

lanciato il modulo software per ambiente<br />

gemello digitale VXscan-R, che completa la<br />

suite di soluzioni automatizzate di controllo<br />

qualità chiavi in mano dell’azienda.<br />

Dotato di 45 linee laser blu per un’area di<br />

scansione ad alta densità, produce fino a<br />

1.800.000 misurazioni al secondo e genera le<br />

mesh in tempo reale. Un’accuratezza di 0,025<br />

mm (0,001 pollici) in condizioni di officina,<br />

indipendentemente da instabilità, vibrazioni e<br />

variazioni termiche. Una risoluzione di misurazione<br />

di 0,025 mm (0,0009 pollici), che genera<br />

scansioni dettagliate indipendentemente<br />

dalla superficie, dal taglio, dalla geometria o<br />

dal tipo di lamiera.<br />

VXscan-R consente agli utenti di tutti i livelli<br />

di programmare facilmente e rapidamente i<br />

percorsi del robot e di ottimizzare il campo<br />

visivo del sistema robotico. Acquisisce dati<br />

di misurazione 3D affidabili su superfici lucide<br />

e con variazioni di riflettività, su parti di<br />

dimensioni diverse con un’ampia varietà di<br />

geometrie.<br />

È possibile integrare il CUBE-R (offerto in 16<br />

configurazioni) e il MetraSCAN-R BLACK|Elite,<br />

in una cella di misurazione personalizzata,<br />

costruita secondo le specifiche esigenze<br />

del cliente. Le opzioni includono diversi tipi<br />

di involucri di sicurezza, carichi utili e configurazioni<br />

di protezione.<br />

Le soluzioni ottimizzate di controllo qualità di<br />

Creaform possono essere utilizzate da professionisti<br />

con poche conoscenze di metrologia.<br />

Il MetraSCAN-R BLACK|Elite è compatibile<br />

con i principali software di metrologia, consentendo<br />

un’ottimale integrazione all’interno<br />

di qualsiasi tipo di flusso di lavoro.<br />

“I produttori sono tenuti a ottenere risultati<br />

rapidi, accurati e ripetibili, ora più che mai.<br />

Le soluzioni automatizzate di controllo qualità<br />

di Creaform consentono ai produttori di<br />

aumentare la loro produttività”, ha affermato<br />

Jérôme-Alexandre <strong>La</strong>voie, Product Manager<br />

di Creaform. ”Identificando e affrontando i<br />

problemi di qualità più rapidamente sulla base<br />

di analisi statistiche, misure correttive possono<br />

essere adottate in modo più proattivo,<br />

in modo da mitigare i costi di qualità totale<br />

(TCO) e i richiami”.<br />

SCAMBIO DATI<br />

Facilitare il collegamento dei PLC alle applicazioni IoT<br />

Softing Industrial ha rilasciato la versione<br />

v1.20 di edgeConnector Siemens. Il modulo<br />

software si basa sulla tecnologia dei container<br />

e facilita il collegamento dei PLC di Siemens<br />

alle applicazioni IoT industriali. Oltre a<br />

Simatic S7-1200 e S7-1500, la nuova versione<br />

supporta anche i PLC Simatic S7-300/400.<br />

edgeConnector Siemens permette l’accesso<br />

ai dati dei controllori logici programmabili<br />

(PLC) Simatic S7-1200 e S7-1500, inclusi i<br />

blocchi di dati ottimizzati. <strong>La</strong> versione v1.20<br />

supporta inoltre i PLC della famiglia Simatic<br />

S7-300/400. Le applicazioni client hanno<br />

accesso ai dati tramite lo standard di interoperabilità<br />

OPC UA. Il prodotto può essere<br />

configurato localmente tramite un’interfaccia<br />

web integrata o da remoto tramite<br />

un’interfaccia REST. Il modulo si integra con<br />

Azure IoT Edge e AWS IoT Greengrass ed<br />

è disponibile tramite repository online come<br />

Docker Hub.<br />

I vantaggi per gli utenti includono la versatilità<br />

di implementazione e la facilità di<br />

utilizzo, grazie alla virtualizzazione e alla<br />

tecnologia dei container. Vengono resi<br />

disponibili preziosi dati di processo e di<br />

macchina per applicazioni IoT innovative<br />

senza la necessità di effettuare modifiche<br />

alla configurazione del PLC o della rete di<br />

automazione. Funzioni di sicurezza avanzate<br />

come la gestione del diritto di accesso per<br />

le singole applicazioni client aumentano la<br />

sicurezza della soluzione.<br />

“edgeConnector Siemens è la prima espansione<br />

strategica della nostra serie di prodotti<br />

dataFEED, che include la virtualizzazione e<br />

la tecnologia dei container”, ha commentato<br />

Wolfgang Wende, Senior VP Sales di Softing<br />

Industrial. “Sfrutta la vasta esperienza di<br />

Softing con la connettività brownfield e la<br />

tecnologia OPC UA e la rende disponibile per<br />

architetture IoT nuove ed efficienti”.<br />

40 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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MECCANICI<br />

Fastening Systems<br />

www.forbo-siegling.it<br />

ICF - Rivista dell'Industria Chimica<br />

e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />

Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />

esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />

settori di riferimento, rappresenta uno<br />

strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />

una presentazione completa dell'innovazione<br />

tecnologica ad essi dedicata.<br />

Tecnologie Alimentari, la rivista<br />

tecnico-scientifica di riferimento per<br />

i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />

innovazioni, con i contributi dei massimi<br />

esperti dei diversi comparti del<br />

settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />

per ottenere l'eccellenza<br />

del prodotto alimentare.<br />

<strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong>, la rivista che presenta<br />

l'attuale realtà della lavorazione<br />

per conto terzi, i cui protagonisti<br />

hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />

e collaborano con il<br />

committente per la messa a punto<br />

del prodotto finito.<br />

<strong>La</strong> Plastica Oggi e Domani rivista<br />

dedicata al settore materie plastiche<br />

che fornisce, un’informazione esaustiva<br />

sulle nuove tecnologie, i materiali<br />

e le applicazioni.<br />

icf<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

Italia: o spedizione ordinaria 40,00 €<br />

o contrassegno 43,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 58,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />

o contrassegno 65,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />

o contrassegno 65,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />

Nome ..............................................................................................<br />

Cognome........................................................................................<br />

Ditta/ente ........................................................................................<br />

Via...................................................................................................<br />

Città ...............................................................................................<br />

Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />

Tel. ..................................................................................................<br />

e-mail .............................................................................................<br />

Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />

ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />

ed alla comunicazione degli stessi.<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Modalità di pagamento:<br />

o Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />

o Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />

o Carta di credito:<br />

o<br />

o<br />

Scadenza ..................................................................................<br />

Italia: o spedizione ordinaria 45,00 €<br />

o contrassegno 48,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 60,00 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />

n. carta<br />

Titolare carta .............................................................................<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Servizio abbonamenti<br />

Interprogetti Editori Srl - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Tel/fax +39 039 5153705 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com


AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

TEST, MEASUREMENT,<br />

ANALISI DATI<br />

HBK decide di espandersi<br />

anche nel nostro paese<br />

con la creazione di nuove<br />

sedi e un bagaglio di<br />

conoscenze sul controllo<br />

e la misura che sono da<br />

sempre “nel suo DNA”.<br />

di Eva De Vecchis<br />

HBK è una “power house globale”,<br />

secondo la definizione del suo presidente<br />

Joe Vorih. <strong>La</strong> Hottinger, Brüel<br />

& Kjær vanta infatti un’ampia offerta nel<br />

mondo della misura, che spazia dal mondo<br />

fisico dei sensori e dei sistemi di acquisizione<br />

per attività di T&M al mondo digitale della<br />

simulazione, dei software di modellazione<br />

e di analisi. Con le sue soluzioni hardware<br />

e software HBK da la possibilità ai propri<br />

clienti di essere più efficaci, riducendo il<br />

time-to-market dei prodotti, per raggiungere<br />

il mondo dell’innovazione e consolidare la<br />

propria posizione in un mercato globale<br />

sempre più competitivo. Da quest’anno HBK<br />

diventa anche italiana, con l’apertura di sedi<br />

HBK Italy sparse su buona parte del territorio<br />

nazionale, l’azienda vuole espandere il suo<br />

supporto alle aziende di vari comparti e<br />

offrire soluzioni per prove e misure che<br />

coprano tutto il ciclo di vita dei prodotti,<br />

incorporando il mondo fisico dei sensori e<br />

dei test al mondo digitale della simulazione,<br />

del software di modellazione e di analisi.<br />

UNA REALTÀ DALLE RADICI<br />

ANTICHE<br />

<strong>La</strong> realtà HBK ha radici antiche. L’azienda<br />

fiorisce in seguito al processo di fusione<br />

tra le società HBM Hottinger Baldwin Messtechnik<br />

GmbH – fondata in Germania nel<br />

1950 e poi estesa a livello globale che si<br />

occupa di sensori, trasduttori, estensimetri,<br />

amplificatori, sistemi di acquisizione dati<br />

impiegati in prove e misure – e la Brüel &<br />

Kjaer Sound & Vibration Measurement A/S<br />

Arriva in Italia il futuro delle<br />

soluzioni di misura<br />

Nella foto sopra:<br />

il team di HBK<br />

Italia<br />

nata in Danimarca nel 1942 e diventata<br />

negli anni esperta in produzione di software<br />

di analisi dei dati, strumenti e apparecchiature<br />

per misurare vibrazioni e rumore,<br />

sensori e trasduttori, sistemi di test e taratura<br />

nonché punto di riferimento in applicazioni<br />

industriali e ambientali.<br />

“HBK è l’unione di due ditte storiche Bruel<br />

& Kjæe HBM e così nel 2018 abbiamo<br />

deciso di unire queste 2 forze per creare<br />

HBK. Ormai siamo una power house globale,<br />

siamo in tutti i paesi importanti per l’industria<br />

(più di 50) e contiamo più di 3.000<br />

impiegati”, ha commentato il presidente<br />

Joe Vorih, HBK. Entrambe le aziende inoltre,<br />

fanno parte del gruppo Spectris plc.<br />

“<strong>La</strong>voro da più di 4 anni in Spectris”, ha<br />

aggiunto Vorih. “Da 2 anni sono presidente<br />

HBK. Spectris l’anno scorso ha fatturato<br />

1,8 miliardi di euro per un totale di oltre<br />

7.500 impiegati in tutto il mondo e la soddisfazione<br />

di avere una grande storia alle<br />

spalle, poiché l’azienda è stata fondata nel<br />

1915. Il controllo e la misura sono quindi<br />

nel nostro DNA”.<br />

<strong>La</strong> creazione di HBK nasce dalla visione<br />

strategica di offrire ai clienti soluzioni che<br />

integrino in modo organico le misure sperimentali<br />

con il mondo della simulazione. Con<br />

la sua gamma di sensori, strumenti, software<br />

e servizi di ingegneria HBK aiuta i propri<br />

clienti a trasformare i dati in informazioni<br />

che consentono loro di prendere decisioni<br />

fondamentali per ottimizzare il ciclo di vita<br />

dei prodotti.<br />

I campi di applicazione HBK sono numerosi:<br />

dai centri di ricerca scientifica, come istituti<br />

metrologici nazionali e università, ai vari<br />

42 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com


comparti dell’industria che necessitano di<br />

eseguire misure, prove e analisi in ambito<br />

sperimentale o produttivo, senza dimenticare<br />

il settore civile, con il monitoraggio<br />

ambientale e delle strutture.<br />

“Abbiamo clienti in tutto il mondo che<br />

affrontano sfide molto importanti e che<br />

si occupano di sicurezza, prodotti smart,<br />

ecologici, veloci e funzionali”, ha dichiarato<br />

Vorih. “Per noi di HBK l’obiettivo principale<br />

è proprio quello di aiutarli a rendere questi<br />

prodotti il più efficaci possibili. <strong>La</strong> nostra<br />

mission è creare un sistema di strumenti<br />

e software per accelerare lo sviluppo di<br />

prodotti più efficaci ed ecologici, e aiutare<br />

i clienti che devono integrare dei sensori nei<br />

loro prodotti in modo sempre più efficace e<br />

all’avanguardia”.<br />

“Il mondo del testing, per esempio, sta<br />

cambiando rapidamente e sebbene i test<br />

fisici siano ancora importanti, la simulazione<br />

sta acquisendo sempre più importanza<br />

fondamentale: se unissimo questi due processi<br />

potremmo rivoluzionare il modo di<br />

sviluppare nuovi prodotti per i nostri clienti.<br />

Noi siamo qui per risolvere proprio questa<br />

sfida: simulazione da un lato e test di misura<br />

dall’altro per creare prodotti che siano davvero<br />

importanti per il mondo del futuro”.<br />

DIVERSE SEDI SUL TERRITORIO<br />

ITALIANO<br />

A luglio di quest’anno è nata<br />

HBK Italy per fornire le competenze<br />

dei Product Physics<br />

Experts ai propri clienti nel<br />

campo delle misure meccaniche.<br />

Le sedi sono dislocate su<br />

buona parte del territorio italiano:<br />

Torino, Roma, Bologna,<br />

Udine, Bari.<br />

HBK Italy Srl può contare<br />

sul contributo di una equipe<br />

esperta e dinamica composta<br />

da 27 persone, alcune delle<br />

quali operano dalla sede di<br />

Milano, mentre altre sono<br />

dislocate sul resto dello stivale<br />

per garantire massima<br />

vicinanza ai clienti. Un team<br />

competente che all’occorrenza<br />

coinvolge anche gli specialisti<br />

della casa madre o di altre filiali<br />

nel mondo per soddisfare le<br />

esigenze di aziende ed enti che operano in<br />

Italia ma che necessitano di essere seguiti<br />

per le loro applicazioni su scala globale.<br />

“Il nostro settore non è un settore tipicamente<br />

femminile ma lo sta diventando<br />

sempre più. Ad oggi il 30% sono donne<br />

mentre il 70% sono uomini. Cerchiamo<br />

inoltre di promuovere il Work Life balance”,<br />

ha commentato Gian Luca Marengo, Sales<br />

Manager e CdA HBK Italy. “I principali comparti<br />

in cui operiamo sono: automobilistico<br />

(Fiat, Alfa Romeo, Renault etc.), trasporti,<br />

macchine agricole, costruzioni, aerospazio,<br />

ricerca scientifica, sistemi di test, macchine<br />

controllo produzione, sistemi di pesatura”.<br />

Head Torso<br />

Simulator<br />

SOLUZIONI PRATICHE PER PROVE<br />

E MISURE<br />

Per fare un esempio concreto di quali siano i<br />

vantaggi pratici dell’integrazione di prodotti<br />

e competenze HBK, si può pensare ad un<br />

compito specifico come quello di misurare gli<br />

stati tensionali e vibrazionali agenti su componenti<br />

e strutture, per determinare i limiti<br />

di resistenza statica e fatica per conoscere<br />

la vita dell’oggetto sottoposto alla prova. In<br />

questo caso tipo, la soluzione HBK è quella<br />

di proporre dei sensori di deformazione,<br />

carico (HBM), accelerometri (B&K), sistemi<br />

di acquisizione dati (HBM e B&K) e software<br />

di analisi (nCode); oltre ad un eventuale<br />

servizio di Engineering qualora necessario<br />

(HBM/B&K).<br />

Stessa cosa vale per chi ha necessità di<br />

misurare la potenza elettrica, di rumore<br />

e di vibrazioni su sistemi di trasmissione<br />

elettriche e inverter complessi per l’industria<br />

automobilistica, aerospaziale e dell’energia.<br />

Qui la proposta di HBK è, per esempio, il<br />

prodotto Electric Power Testing con soluzioni<br />

eDrive e sensori di coppia, corrente,<br />

microfoni, accelerometri.<br />

“Noi in pratica, ci occupiamo di questo:<br />

fornire la sensoristica e gli strumenti per<br />

affrontare prove di questo tipo”, ha aggiunto<br />

Marengo. “Questo è stato possibile solo<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 43


AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

grazie alle lunghe tradizioni che abbiamo<br />

alle spalle, non solo quelle di realtà come<br />

HBM o Bruel & Kjæe ma anche come Prenscia,<br />

che si occupa di software tecnologici<br />

e servizi di ingegneria per determinare affidabilità,<br />

durata e prestazioni di componenti<br />

e strutture”.<br />

Insomma, HBK Italy è un’azienda completa<br />

in grado di offrire un insieme organico di<br />

soluzioni per prove e misure che coprano<br />

tutto il ciclo di vita dei prodotti, incorporando<br />

il mondo fisico dei sensori e dei test<br />

al mondo digitale della simulazione, del<br />

software di modellazione e di analisi.<br />

LE SFIDE DEL PRESENTE<br />

In questo periodo di tensioni economiche<br />

HBK, come molte altre realtà ha bisogno di<br />

trovare la propria dimensione migliore per<br />

andare avanti con sicurezza e determinazione,<br />

senza però scordare di guardarsi intorno<br />

e pensare a come potrà essere il futuro.<br />

“Ogni mese io e altri leader della Spectris<br />

organizziamo incontri virtuali per parlare<br />

proprio delle attuali sfide economiche che<br />

crescono a causa delle tensioni commerciali<br />

tra i vari paesi”, ha dichiarato Vorih. “Un<br />

buon modo per andare avanti senza troppi<br />

Joe Vorih,<br />

presidente di HBK<br />

Gian Luca<br />

Marengo, Sales<br />

Manager e<br />

membro del Cda<br />

di HBK Italy<br />

rischi è quello di avere una base di fabbricazione<br />

nei diversi continenti che ci permetta di<br />

essere bilanciati per le sfide future visto che<br />

nessuno di noi sa, appunto, cosa succederà.<br />

Cina e USA, i due colossi, nonostante tutte<br />

le tensioni presenti hanno bisogno l’uno<br />

dell’altro ed essere ben preparati e bilanciati<br />

è fondamentale per rispondere alle esigenze<br />

dei nostri clienti in tutto il mondo”.<br />

E come non parlare della situazione Covid-<br />

19, del modo in cui HBK vuole soddisfare i<br />

bisogni delle aziende italiane in attesa della<br />

possibile ripartenza.<br />

L’utilizzo dei metodi a distanza e la digitalizzazione<br />

sono al primo posto per assicurare<br />

una costante vicinanza al cliente, ma c’è<br />

dell’altro.<br />

“Siamo stati vicini ai nostri clienti nei mesi<br />

critici ma questa tendenza continuerà anche<br />

ora, in questa nuova fase”, ha commentato<br />

Gian Luca Marengo. “Tutti si sono accorti dei<br />

benefici del digitale e molti di loro sanno<br />

di poterci raggiungere con più facilità e in<br />

tempi più brevi: per aiutarli penso che adesso,<br />

ancora più di prima, dovremmo essere<br />

capaci di proporre soluzioni soprattutto<br />

attraverso la parte “application”, fornendo<br />

personale altamente specializzato per applicazioni<br />

di nicchia: competenze che spesso le<br />

aziende da sole non riescono a garantire”.<br />

Per guardare al futuro invece, e rifacendosi ai<br />

paradigmi 4.0 e IoT, che sono le due nuove<br />

richieste da parte di chi deve applicare i<br />

dispositivi all’interno di un ambiente industriale,<br />

HBK ha deciso di puntare sugli Smart<br />

Sensors: adesso, costruendo un sistema di<br />

misura per una macchina, ad esempio, possono<br />

servire anche un centinaio di sensori<br />

collegati in un modo digitale e wireless.<br />

HBK vuole spingersi verso questa direzione<br />

e capire fino a che punto sia possibile usare<br />

queste tecnologie smart per i sensori e, così,<br />

non smettere mai di crescere.<br />

ANCHE PER USO OUTDOOR<br />

Armadi compatti in poliestere<br />

Rittal sta sostituendo la precedente serie KS con<br />

i nuovi armadi compatti AX Plastic e ridefinendo<br />

così la tecnologia degli armadi compatti in plastica.<br />

Lo sviluppo si basa sulla tecnologia Rittal<br />

già utilizzata per gli armadi in lamiera d’acciaio<br />

verniciata e possono essere utilizzati per semplificare<br />

e accelerare notevolmente i processi di<br />

produzione nella realizzazione di quadri elettrici<br />

e di comando. Ora, per la prima volta, anche gli armadi in poliestere<br />

(GRP) sfruttano il concetto della piattaforma unica. Questa è una situazione<br />

molto vantaggiosa per tutti i costruttori di impianti: il risultato è<br />

una tecnica di installazione che consente la massima semplificazione,<br />

velocità e libertà di progettazione, soddisfacendo ogni requisito di<br />

massima sicurezza e resistenza agli agenti esterni. Indipendentemente<br />

che siano installati in modo sicuro in un edificio industriale o esposti<br />

al vento e agli agenti atmosferici esterni, i nuovi armadi compatti AX<br />

Plastic Rittal possono resistere a lungo senza alterare il grado di protezione<br />

e garantire massima affidabilità e funzionamento ai componenti<br />

installati all’interno<br />

I nuovi armadi compatti AX Plastic sono perfettamente<br />

adatti all’uso esterno grazie a una<br />

plastica rinforzata con fibre di vetro (poliestere<br />

GRP) e con una resistenza ai raggi UV sette volte<br />

superiore alla serie precedente e, per questo<br />

motivo, hanno un rating UL F1 (UL 746C). Un<br />

listello di protezione dalla pioggia, integrata sui<br />

bordi superiore e inferiore della porta, protegge<br />

la guarnizione da polvere e acqua quindi la<br />

custodia è doppiamente protetta.<br />

Grazie al doppio isolamento in classe II fino a<br />

1000 V CA si garantisce una maggiore protezione.<br />

Il doppio isolamento e il grado di protezione<br />

fino a IP66 o NEMA 4X restano intatti anche se la cassetta è cablata.<br />

Grazie al design intelligente dell’armadio, l’installazione interna non crea<br />

problemi e non influisce sull’area della custodia incapsulata. L’armadio<br />

compatto AX Plastic inoltre è approvato UL 508A e con classe di resistenza<br />

al fuoco UL94 V-0.<br />

Gli installatori di quadri elettrici ne beneficeranno fin dall’inizio, grazie<br />

a una costruzione interna studiata nei minimi dettagli. Il rapido<br />

assemblaggio è assicurato dalla presenza di numerosi tasselli di montaggio<br />

all’interno dell’armadio. Ciò consente di fissare rapidamente e<br />

direttamente gli accessori come chassis e guide Din su svariati punti<br />

all’interno dell’armadio.<br />

44 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

INNOVAZIONE APERTA<br />

Una piattaforma che porta in azienda le idee dei giovani universitari<br />

Entra nel vivo Innoway, l’innovation experience<br />

in cui Gefran, multinazionale italiana<br />

specializzata nella progettazione e produzione<br />

di sensori, sistemi e componenti per<br />

l’automazione, mette a disposizione degli<br />

studenti universitari budget, risorse e knowhow<br />

per trasformare un’idea brillante in un<br />

progetto concreto. L’annuncio dei primi due<br />

progetti che potranno accedere all’esclusivo<br />

programma di innovazione è stato dato<br />

nel corso di un evento digitale dal titolo<br />

“Innovazione sotto pressione” al quale sono<br />

intervenuti Giorgio Metta, direttore scientifico<br />

dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Paolo<br />

Nespoli, astronauta, ingegnere<br />

e astrofotografo e Fabrizio Sala,<br />

vicepresidente di Regione Lombardia.<br />

Presentata nel giugno<br />

2019, Innoway è stata la prima iniziativa<br />

ad essere ospitata, anche<br />

con il supporto di Finlombarda,<br />

da Open Challenge, la sezione<br />

della piattaforma partecipativa<br />

regionale Open Innovation creata<br />

per raccogliere soluzioni di innovazione<br />

aperta ai bisogni delle<br />

imprese di ogni settore.<br />

“Sono orgoglioso che nella nostra<br />

piattaforma Open Innovation sia<br />

emersa l’idea vincente di questi<br />

studenti che permetterà a un’azienda prestigiosa<br />

di sviluppare due progetti innovativi.<br />

È la dimostrazione di come sia fondamentale<br />

legare le eccellenze del territorio con il<br />

mondo universitario per favorire la collaborazione,<br />

creare lavoro e generare sviluppo”,<br />

ha spiegato Fabrizio Sala, vicepresidente di<br />

Regione Lombardia. “Ricerca e Innovazione<br />

si confermano, ancora una volta, punti<br />

centrali e fondamentali per il nostro futuro”.<br />

<strong>La</strong> sfida proposta da Gefran, intitolata Smart<br />

processes for a Smarter factory, ha riguardato<br />

due aree: energy saving (soluzioni hardware<br />

o algoritmi per ottimizzare i consumi<br />

elettrici negli impianti industriali) e predictive<br />

maintenance (creazione di una rete diffusa di<br />

sensori, applicati su macchinari distinti, per<br />

raccogliere dati finalizzati alla manutenzione<br />

predittiva degli impianti).<br />

I due progetti scelti sono caratterizzati da<br />

un elevato livello tecnico e d’innovazione e<br />

prevedono l’integrazione di nuove modalità<br />

di auto-diagnostica per sensori di pressione<br />

e per sensori di posizione lineari.<br />

Con l’accesso a Innoway, gli studenti universitari<br />

che fanno parte dei team selezionati<br />

potranno vivere una vera e propria<br />

experience di innovazione: avranno a disposizione<br />

un budget a copertura dei costi di<br />

sviluppo del progetto, libero accesso ai<br />

laboratori dell’azienda e, soprattutto, la<br />

possibilità di lavorare al fianco del team<br />

R&D di Gefran con l’obiettivo di vedere<br />

realizzata la propria idea.<br />

“<strong>La</strong> cultura dell’innovazione<br />

è un componente<br />

essenziale della nostra<br />

identità”, ha dichiarato<br />

Marcello Perini, amministratore<br />

delegato di Gefran.<br />

“Innoway nasce da questa<br />

identità e, al tempo stesso,<br />

dalla volontà di esplorare<br />

fonti di innovazione esterne<br />

ed integrarle con risorse<br />

e competenze interne,<br />

con l’obiettivo di sviluppare<br />

nuovi spazi di vantaggio<br />

competitivo”.<br />

TOUCH SCREEN CAPACITIVO<br />

Addio agli interruttori esterni sulle HMI<br />

Le tipiche funzioni di operatività<br />

di macchina sono ora<br />

incorporate direttamente sugli<br />

schermi dei pannelli tattili B&R<br />

e attivabili con uno sfioro del<br />

cristallo. Ciò elimina la necessità<br />

di interruttori hardware<br />

e non lascia alcuna possibilità<br />

allo sporco di annidarsi<br />

o di infiltrarsi nel dispositivo.<br />

I pannelli sono quindi ideali<br />

per ambienti con i più severi<br />

requisiti igienici.<br />

Su richiesta del cliente, B&R<br />

offre tutte le varianti di HMI<br />

con touch screen capacitivo<br />

proiettato con sottili scanalature<br />

che fungono da guide<br />

tattili. Le guide, realizzate su<br />

progetto, possono essere di<br />

qualsiasi forma e dimensione,<br />

consentendo di realizzare<br />

cursori e manopole di ogni tipo<br />

nell’applicazione HMI.<br />

In questo modo si può sfruttare<br />

l’intera superficie dello<br />

schermo e rendere l’interazione<br />

comoda e intuitiva. Le<br />

guide tattili brevettate da B&R<br />

consentono di utilizzare l’interfaccia<br />

anche senza guardarla<br />

direttamente, così come accadeva<br />

con i controlli esterni. Gli<br />

operatori possono “sentire” il<br />

controllo con le dita e svolgere<br />

tutte le operazioni necessarie<br />

guardando altrove, di solito<br />

direttamente la macchina.<br />

Le guide ergonomiche per le<br />

dita sono profonde circa un<br />

millimetro e possono avere<br />

una finitura opaca o lucida. I<br />

tasti e le manopole realizzati<br />

attraverso queste sottili scanalature<br />

che guidano il movimento,<br />

non si consumano mai.<br />

I pannelli sono disponibili nelle<br />

dimensioni da 5” a 24” come<br />

semplici unità di visualizzazione<br />

o Panel PC.<br />

www.interprogettied.com n.5 <strong>2020</strong> - <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> 45


AUTOMAZIONE/STRUMENTAZIONE<br />

ARCHIVIAZIONE DATI<br />

Monitoraggio dei dispositivi IoT<br />

<strong>La</strong> crescita dei dispositivi IoT<br />

pone una nuova sfida: come<br />

gestire e monitorare in modo<br />

efficace un gran numero di<br />

dispositivi connessi a cui<br />

potrebbe essere difficile accedere<br />

quando sono installati in<br />

luoghi remoti e distribuiti in<br />

un’area molto estesa?<br />

Per rispondere a questa domanda,<br />

Innodisk, azienda esperta<br />

nel campo dei sistemi di archiviazione<br />

dati per applicazioni<br />

industriali, ha unito la sua esperienza<br />

con quella degli specialisti<br />

delle tecnologie elettroniche<br />

embedded, DFI, per offrire ai<br />

suoi clienti l’avanzato sistema<br />

di gestione remota RemoGuard<br />

di DFI. DFI si unisce alla sempre<br />

più ampia rete di partner che<br />

incorporano la tecnologia Innodisk<br />

all’interno dei loro prodotti<br />

per fornire una soluzione di<br />

memorizzazione e archiviazione<br />

completa basata sulle soluzioni<br />

IoT di Innodisk.<br />

Grazie all’integrazione delle tecnologie<br />

di gestione dual-band<br />

iCAP e InnoAGE di Innodisk<br />

con il design hardware di DFI,<br />

RemoGuard può ridurre i costi<br />

del personale di manutenzione e<br />

i tempi di risposta, oltre a prevenire<br />

i tempi di inattività del servizio,<br />

grazie a funzionalità quali<br />

il monitoraggio in tempo reale e<br />

il ripristino immediato dei dati.<br />

<strong>La</strong> piattaforma di gestione cloud<br />

di Innodisk, iCAP, consente di<br />

accedere facilmente a funzioni<br />

di monitoraggio e controllo di<br />

dispositivi locali e remoti.<br />

InnoAGE SSD è la soluzione<br />

di Innodisk per l’archiviazione<br />

su memoria flash abilitata<br />

alla gestione fuori banda, compatibile<br />

con Microsoft Azure<br />

Sphere. InnoAGE consente la<br />

gestione multifunzionale, l’analisi<br />

intelligente dei dati e gli<br />

aggiornamenti del firmware, la<br />

sicurezza dei dati e il controllo<br />

da remoto attraverso.<br />

FABBRICA 4.0<br />

Robot collaborativi con interfaccia ergonomica<br />

Fanuc presenta la nuova famiglia di robot<br />

collaborativi CRX. Le applicazioni di movimentazione,<br />

assemblaggio, ispezione, pallettizzazione<br />

e l’asservimento macchina<br />

troveranno un prezioso collega nei cobot<br />

CRX, che si presta al montaggio su sistemi<br />

a guida automatica AGV per lo spostamento<br />

di pezzi tra stazioni di montaggio e l’approvvigionamento<br />

smart dei magazzini.<br />

Sono due i modelli disponibili: CRX-10iA e<br />

CRX-10iA/L, entrambi 6 assi con capacità di<br />

carico al polso di 10 kg e sbraccio di mm<br />

1.249/1.418 (L).<br />

Il footprint ridotto con peso di soli 40 kg e il<br />

design sottile ne consentono l’installazione<br />

in qualsiasi contesto (a terra, a soffitto e<br />

a parete). <strong>La</strong> versione a braccio lungo si<br />

presta all’impiego in spazi confinati. CRX<br />

non richiede alcuna specifica superficie<br />

per procedere al suo posizionamento e il<br />

controllore è alimentato da una normale<br />

alimentazione monofase (200-240V).<br />

CRX è anche rapido da integrare poiché<br />

dispone di semplici software di plug in<br />

per installare le interfacce di utilizzo delle<br />

periferiche quali ad esempio pinze, telecamere<br />

ecc. Sono disponibili<br />

varie opzioni quali sistemi<br />

di visione (iRVision) e<br />

sensori di forza (FS-15iA),<br />

oltre ad un set di funzioni di<br />

Intelligenza Artificiale per<br />

massimizzare l’efficienza<br />

operativa.<br />

Alla base è presente un<br />

indicatore LED che permette<br />

di conoscere in un<br />

attimo lo stato in cui si<br />

trova il robot (operativo /<br />

in standby / in modalità collaborativa<br />

o standard), così<br />

da agevolare l’interazione<br />

con gli operatori.<br />

L’interfaccia con il robot<br />

è costituita da un tablet Teach Pendant<br />

touchscreen equipaggiato con penna capacitiva,<br />

pratico da maneggiare grazie alla<br />

robusta maniglia posta sul retro. <strong>La</strong> programmazione<br />

è rappresentata come una<br />

timeline, dove è possibile trascinare icone<br />

che individuano i diversi elementi riferiti al<br />

movimento, rendendo di fatto immediata la<br />

comprensione anche per gli utenti meno<br />

esperti.<br />

Inoltre, è possibile insegnare al robot le<br />

traiettorie da compiere accompagnandone<br />

i movimenti con la guida a mano, salvando<br />

sul tablet le diverse posizioni con la funzionalità<br />

drag&drop. CRX è un prodotto “out of<br />

the box”: in poco meno di un’ora è possibile<br />

infatti installare, avviare e far eseguire al<br />

cobot il suo primo task.<br />

46 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />

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Pag. 10<br />

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Macchine utensili:<br />

la ripresa nel 2021<br />

Pag. 34<br />

COMPONENTI<br />

Soluzioni innovative per<br />

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Pag. 42<br />

STRUMENTAZIONE<br />

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N. 5 - OTTOBRE <strong>2020</strong><br />

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DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Eva De Vecchis (e.devecchis@interoprogettied.com)<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

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APSTI 24<br />

ARON 18<br />

ASSINDUSTRIA VENETOCENTRO 15<br />

B&R 45<br />

BRADY 32<br />

CARBOTEMPRA 19<br />

CEMBRE 39<br />

CHIARI BRUNO 1<br />

CISCO 18<br />

CREAFORM 40<br />

DFI 46<br />

DUPONT 32<br />

E.ON 26<br />

EMCO 28<br />

EURAL GNUTTI 1A COP., 6<br />

F.LLI LOCATELLI 23<br />

FANUC 46<br />

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GEFRAN 45<br />

GEIKO TAIKISHA 22<br />

HBK 42<br />

HEXAGON 9<br />

HOFFMANN GROUP 5<br />

INNODISK 46<br />

INNOVUP 24<br />

INTERPROGETTI EDITORI 41, 47<br />

INTERROLL 24<br />

ISTECH 30<br />

ITALIA STARTUP 24<br />

KENNAMETAL 31<br />

LUBRILOG 16<br />

MADE 18<br />

MEC-NOVA<br />

MECFOR<br />

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MITSUBISHI ELECTRIC 33<br />

MOLLIFICIO GARDESANO 3<br />

MOLLIFICIO LOMBARDO 17<br />

MORETTI 15<br />

NORD DRIVESYSTEMS 39<br />

OYLO 22<br />

PHOENIX CONTACT 16, 33<br />

R+W 34<br />

RITTAL 19<br />

ROCKWELL AUTOMATION 22<br />

SECO 31<br />

SIEMENS 40<br />

SOFTING INDUSTRIAL 40<br />

TOTAL 16<br />

UCIMU 10<br />

YASKAWA 16<br />

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Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC)<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax +39 039 5153705<br />

www.interprogettied.com<br />

© Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

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Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00<br />

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Una copia € 8,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è<br />

assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive<br />

modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST<br />

Certificazione Stampa Specializzata Tecnica<br />

Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010<br />

Direttore responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 2/11/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

Via Milano, 5 - 20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche<br />

informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del<br />

trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - Via Statale 39 - 23888 <strong>La</strong> Valletta Brianza (LC).<br />

Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti<br />

alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione<br />

delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile.<br />

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rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.<br />

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