La Subfornitura N° 5 Ottobre 2020
La Subfornitura è una rivista pensata per ottimizzare il rapporto tra le aziende di subfornitura tecnica e i loro committenti, dedicando spazio ad offerta e domanda. Il sito web di Interprogetti Editore è gestito da Alkimedia - Web Agency Milano
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COMPONENTI<br />
consentono pressioni di esercizio più elevate.<br />
Tale configurazione viene impiegata nella<br />
laminazione a caldo ed a freddo di lamiere,<br />
nastri larghi e nastri stretti.<br />
Da quest’ultima configurazione derivano la<br />
sesta, la dodicesima e la ventesima, tutte<br />
impiegate nella laminazione a freddo di<br />
nastri larghi e nastri stretti. <strong>La</strong> dodicesima è<br />
anche detta a grappolo, mentre la ventesima<br />
viene detta anche di Sendzimir.<br />
<strong>La</strong> configurazione a planetario, infine, è<br />
tipica nella laminazione a caldo di nastri<br />
larghi e stretti con forte riduzione dello<br />
spessore. Esistono poi tecniche di laminazione<br />
speciali con assi verticali o inclinati, per<br />
la realizzazione di profilati o di tubi senza<br />
saldatura, come nel caso del laminatoio ad<br />
assi obliqui o Mannesmann, di cui in figura<br />
9 viene mostrata un’interessante estensione.<br />
Le gabbie di laminazione sono dotate,<br />
inoltre di sistemi di riposizionamento in<br />
altezza dei rulli superiori di tipo manuale,<br />
attualmente sostituiti da altri di tipo elettro<br />
meccanico ed elettro idraulico.<br />
Tali sistemi hanno la funzione di adeguare<br />
l’altezza tra i rulli secondo le prescrizioni dei<br />
passaggi successivi delle fasi di lavorazione.<br />
In figura 10 viene mostrata una interessante<br />
soluzione, con configurazione di Sendzimir.<br />
Scopo di tali azionamenti è anche quello di<br />
controllare la planarità del prodotto laminato<br />
al fine di evitare errori di lavorazione,<br />
come la disuniformità dello spessore del<br />
laminato e le criccature ai bordi. Tali errori<br />
insorgono per la natura dei carichi agenti sul<br />
rullo superiore, come mostrato in figura 11.<br />
Si consideri l’esempio mostrato nella figura<br />
precedente, riferito alla laminazione di una<br />
lastra o di una lamiera. <strong>La</strong> rigidezza del semilavorato<br />
in lavorazione fornisce una spinta<br />
diretta verso l’alto ed agente nella mezzeria<br />
del rullo, mentre lo stesso risulta vincolato<br />
alle estremità dai cuscinetti calettati nelle<br />
guarniture della gabbia.<br />
Il rullo risulta quindi soggetto ad un carico di<br />
flessione in tre punti, per cui tende a flettersi<br />
in modo da dare origine ad un laminato<br />
che è più spesso al centro e più sottile ai<br />
bordi. Poiché il volume centrale più spesso<br />
tenderà ad allungarsi di meno dei bordi<br />
più sottili, il prodotto ottenuto presenterà<br />
una parte centrale con fessurazioni e dei<br />
bordi ondulati.<br />
Generalmente, una soluzione all’insorgenza<br />
di questo fenomeno è dato dal ricorso ai<br />
rulli a botte; tali rulli, quando soggetti ad<br />
un carico flessionale a tre punti, tendono a<br />
presentare un profilo piatto, come mostrato<br />
in figura 12.<br />
Figura 13 - Giunto<br />
a denti serie BZ<br />
(fonte: https://<br />
www.rw-italia.it/)<br />
Figura 14 -<br />
Limitatore di<br />
coppia della serie<br />
ST (fonte: https://<br />
www.rw-italia.it/).<br />
Altri accorgimenti riguardano la previsione<br />
delle forze e delle deflessioni tramite<br />
simulazioni numeriche su software<br />
CAE, le quali forniscono delle previsioni<br />
attendibili nel caso in cui la laminazione<br />
riguarda lo stesso materiale, sottoposto<br />
alla stessa riduzione di sezione ad una<br />
temperatura prefissata.<br />
Gli organi di trasmissione in genere comprendono:<br />
• un volano, che ha il compito di accumulare<br />
energia cinetica per compensare<br />
il maggiore sforzo richiesto al motore<br />
elettrico in fasi quali la sbozzatura, mantenendo<br />
la velocità di rotazione dei rulli<br />
costante;<br />
• un riduttore gabbia-pignone, che ha<br />
il compito di trasmettere e distribuire<br />
(sdoppiandola) la coppia dal motore alle<br />
allunghe; in genere è formato da una<br />
serie di ingranaggi a dentatura elicoidale<br />
e talvolta corredate da coppie coniche<br />
con dentatura Gleason;<br />
• giunti ad allunga;<br />
• giunti a denti e limitatori di coppia.<br />
Essi sono compatti, precisi ed offrono un<br />
elevato livello di flessibilità. In figura 13 è<br />
mostrato un esempio di giunto a denti. In<br />
figura 14 è mostrato un limitatore di coppia<br />
del tipo impiegato in combinazione con i<br />
giunti a denti.<br />
IL RUOLO DEL FORNITORE<br />
DI COMPONENTI<br />
Un’attività complessa come la progettazione<br />
degli impianti per la laminazione<br />
dell’acciaio, può trovare un valido supporto<br />
nei fornitori di componenti. È il caso di<br />
R+W, azienda leader nella produzione di<br />
giunti e alberi di trasmissione, in grado di<br />
mettere la sua esperienza a disposizione<br />
del progettista.<br />
Nel settore degli impianti per la laminazione<br />
dell’acciaio, R+W fornisce soluzioni specifiche<br />
per le esigenze di trasmissione della<br />
coppia. Oltre ai già citati limitatori di coppia<br />
della serie ST e giunti con allunga della<br />
serie ZAL, con tubo intermedio in materiale<br />
composito in fibra di carbonio, R+W rende<br />
disponibili anche i giunti a denti della serie<br />
BZ, usati in combinazione con i giunti di<br />
sicurezza ST.<br />
38 <strong>La</strong> <strong>Subfornitura</strong> - n.5 <strong>2020</strong><br />
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