Genitori rivista Dicembre 2020
In questo numero parliamo di questo straordinario 2020: Come rinascere a un nuovo Natale? Come farlo vivere al meglio a noi e ai nostri bambini? Ne parliamo con Paolo Crepet, Maria Rita Parsi e Alberto Pellai
In questo numero parliamo di questo straordinario 2020:
Come rinascere a un nuovo Natale?
Come farlo vivere al meglio a noi e ai nostri bambini?
Ne parliamo con Paolo Crepet, Maria Rita Parsi e Alberto Pellai
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Cosa mettiamo sotto l’albero?
prosegue
“Io consiglio un
abbonamento ad una
rivista per bambini, magari
scientifica. Avrà la gioia di
riceverlo tramite la posta
ogni mese e potrà donare
le riviste “già lette” ai suoi
amici e farne beneficiare
qualcun altro!”
“Non molti realizzano che subito
dopo l’anno nuovo, inizia il secondo
quadrimestre di scuola per i
bambini. Un regalo non caotico è un
rifornimento di cose per la scuola.
Si consumano e a metà anno molti
bambini ne hanno di nuovo bisogno.
Per i miei cugini (10 e 6 anni) vado al
negozio “tutto a un euro” e compro
pacchi di matite, gomme, block notes
ecc. e in più qualche oggetto in tema
festività e li metto in una calza.”
Suggerimento:
puoi anche donare materiale scolastico
alla scuola e le maestre lo daranno agli
alunni che ne hanno bisogno.
“Noi abbiamo 3 figli. Regaliamo loro
un appuntamento, tempo individuale
con ognuno dei nostri figli. Mio marito
ne porterà uno a giocare a calcio o
qualche altra cosa per maschi di cui io
non capisco niente. Io la porto a fare
shopping per vestiti o per qualsiasi
altra cosa di cui abbia bisogno. Da
soli, solo noi due. Andiamo a pranzo
e parliamo. Ci concentriamo sugli
specifici bisogni per quel giorno.
Regalare a ognuno dei miei figli un
appuntamento con me, trovo che sia
un regalo anche per me stessa.”
“Ho una nipote che ha tutto...
veramente... quindi non è divertente
comprarle qualcosa perché stai
solo aggiungendo altra roba alla sua
collezione... Così l’anno scorso, mia
madre ed io abbiamo unito le forze
e le abbiamo regalato un giorno
dall’estetista... ha fatto la manicure,
pedicure, i capelli... è molto
femminile e ama essere curata. Con
questo regalo, stai facendo pure un
regalo di tempo (perché sarò io che la
accompagno dall’estetista e non darai
a sua mamma un’altra cosa da fare)
ed è un modo per dirle che volersi
bene è un bene.”
“Questo Natale preparerò una scatola
di ricette (comprerò la scatola e le
schede con l’indice e stamperò le
ricette). Scriverò sulle schede quelle
preferite della famiglia e ricette
semplici e veloci per i miei nipoti
di 13, 14 e 17 anni. E’ poco costoso
(stiamo in un periodo di ristrettezze a
causa del secondo figlio che arriverà
subito dopo Natale), è un dono che
viene dal cuore che continuerà a
crescere con loro per tutta la vita
e che potranno, un giorno, anche
passare ai loro figli.”
Infine, pubblichiamo
un vademecum per aiutare i nostri
bambini a fare proprie, fin da quando
sono piccoli, le norme di convivenza, di
rispetto e reciprocità:
Sei entrato in un qualsiasi posto?
Saluta, dì buongiorno o buonasera.
Vai via? Dì arrivederci.
Ti hanno fatto un favore o dato
qualcosa? Ringrazia.
Ti parlano? Rispondi.
Ti stanno parlando? Ascolta.
Hai qualcosa? Condividilo.
Non ce l’hai? Non invidiarlo.
Hai preso qualcosa che non è tuo?
Restituiscilo.
Vuoi che facciano qualcosa per te?
Chiedilo per favore.
Ti sei sbagliato? Chiedi scusa.
Maria Rita Parsi
ci guida in un viaggio introspettivo
In un momento in cui è esploso anche
il contagio emotivo, la psicoterapeuta
Maria Rita Parsi prova a pensare al
dopo. E per questo Natale ci fa due
regali: una fiaba da mettere sotto
l’Albero per i più piccoli e un nuovo
libro. Ecco il titolo: Stjepan detto Jesus,
il figlio – Il romanzo dei bambini che
vengono al mondo per salvarlo e per
salvare i loro genitori (Salani Editore).
Professoressa,
ci stanno davvero togliendo il Natale
come pensano in tanti?
«Nessuno ci sta togliendo nulla. Questa
pandemia ha, però, smascherato
tanti deficit antichi che non volevamo
vedere o sottovalutavamo. Ci sta
aprendo gli occhi: è la cartina tornasole
della malapolitica, della malasanità,
dell’incapacità globale di prevenire
i mali del mondo e programmare le
azioni per il nostro benessere.
Sulle famiglie (che purtroppo non
hanno le stesse possibilità) ricade
così il dovere di amministrare con
responsabilità e forza quanto sta
accadendo. La famiglia è il microcosmo
che deve dare l’esempio. Anche a
Natale».
Come spiegare
ai nostri figli l’impossibilità di vivere
lo scambio dei doni assieme a nonni e
cugini?
«Questo sarà un Natale da ricordare.
Dobbiamo raccontarlo, soprattutto ai
più piccoli, in forma fiabica: come è nato
questo virus, da dove è partito, come la
mascherina ha smascherato le nostre
debolezze e responsabilità.
E come ci sta dicendo cosa fare e come
proteggere gli altri.
foto credits:
Gianluca Mosti