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Jolly Roger Magazine_IV_01_gennaio 2021

Rivista online pubblicata da Edizioni Jolly Roger. Novità editoriali, interviste e notizie dal mondo di letteratura ed editoria. Download e consultazione gratuiti.

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AUTORI JOLLY ROGER<br />

AUTORI JOLLY ROGER<br />

A me piace tantissimo leggere<br />

racconti e mi piace provare a<br />

scrivere in poche battute trame<br />

accattivanti.<br />

Quanto è cambiato il tuo modo<br />

di scrivere attraverso queste tre<br />

tappe?<br />

Destini è un romanzo breve, nel<br />

quale c’è poco spazio per le descrizioni<br />

sia dei luoghi sia dei<br />

personaggi; periodi brevi, scene<br />

incalzanti. Il Riprogrammatore<br />

lascia invece il tempo al lettore<br />

di “vedere” ciò che circonda il<br />

fatto narrato. I luoghi sono descritti<br />

in modo più dettagliato e<br />

in alcuni casi è proprio la descrizione,<br />

di un luogo o di un<br />

avvenimento, ad avere un ruolo<br />

centrale nella trama stessa del<br />

libro. Destini rappresenta il mio<br />

esordio, ho pensato spesso se<br />

adesso vorrei o potrei scriverlo<br />

in maniera diversa; mi sono risposta<br />

però che, con i suoi pregi<br />

e i suoi difetti, Destini è quello<br />

e non può essere riscritto senza<br />

snaturarlo. Da quando ho iniziato<br />

a scrivere libri ho iniziato<br />

a leggere in modo diverso e a<br />

cercare di rubare agli altri autori<br />

qualche segreto, con il Riprogrammatore<br />

credo di averlo<br />

fatto, di avere in qualche modo<br />

migliorato il mio modo di scrivere.<br />

Nei racconti ho cercato di<br />

dosare i due aspetti e tenere alta<br />

la tensione senza tralasciare le<br />

descrizioni.<br />

Quali sono state le difficoltà<br />

che hai incontrato per ogni singolo<br />

titolo?<br />

In Destini la maggior difficoltà<br />

è stata quella di far coincidere<br />

gli orari degli avvenimenti.<br />

Ogni capitolo è cadenzato da<br />

orari ben precisi e ogni singolo<br />

fatto, condiviso da più protagonisti;<br />

doveva coincidere alla<br />

perfezione, ma devo ammettere<br />

che è stata una sfida molto divertente<br />

da affrontare. Per il secondo<br />

libro, la sfida più grande<br />

era insita nell’argomento stesso,<br />

le sette sono una materia affrontata<br />

in tanti libri, film, serie<br />

TV e la difficoltà stava proprio<br />

nell’evitare di cadere nei cliché,<br />

mi sono affidata allo studio<br />

fatto durante la stesura della<br />

tesi e ho cercato di trasmettere<br />

quello che avevo imparato, romanzandolo<br />

ma non alterandolo.<br />

In Dietro le finestre la difficoltà<br />

maggiore l’ho avuta nella<br />

scelta dell’ordine dei racconti,<br />

volevo iniziare con quello che<br />

emotivamente desse la spinta a<br />

proseguire e finire con quello<br />

che lasciasse al lettore la voglia<br />

di leggermi ancora.<br />

“Destini” è la tua prima pubblicazione.<br />

Come si è realizzato<br />

il tuo sogno e cosa hai provato<br />

quando ti sei ritrovata in mano<br />

il libro stampato?<br />

Destini è nato da una sfida lanciatami<br />

da mio marito; l’ho<br />

scritto di getto e poi mi sono<br />

messa in cerca di qualcuno che<br />

lo pubblicasse. Ho inviato varie<br />

email e alcune case editrici<br />

a pagamento mi hanno risposto<br />

nel giro di poche ore (non<br />

scherzo) dicendomi che il mio<br />

libro era bellissimo e che ci credevano<br />

molto, talmente tanto<br />

da farmi offerte vantaggiosissime...<br />

con poco più di duemila<br />

euro e l’obbligo di acquisto di<br />

250 copie, mi avrebbero pubblicata.<br />

Ho resistito e poi per<br />

caso, tramite amici ho avuto il<br />

numero di cellulare di un certo<br />

Fabio Gimignani. Ricordo che<br />

nello scrivere il primo messaggio<br />

le mani mi tremavano, l’ho<br />

cancellato e riscritto non so<br />

quante volte e quando ci siamo<br />

sentiti al telefono per la prima<br />

volta, ero emozionata e nervosa<br />

come a un esame universitario.<br />

Quando ho avuto in mano<br />

la prima copia di Destini non<br />

mi sembrava vero, continuavo<br />

a guardarla e ad annusarne le<br />

pagine.<br />

Cosa piace alla Francesca Magrini<br />

lettrice? E cosa non le<br />

piace?<br />

Mi piacciono i thriller, i noir,<br />

i gialli e mi piace scoprire autori<br />

nuovi; amo parlare di libri<br />

e amo ascoltare gli altri che<br />

raccontano di quelli che hanno<br />

letto, il mio cellulare è pieno<br />

di screenshot di libri suggeriti.<br />

Cosa non mi piace? L’horror,<br />

perchè sono una gran fifona, il<br />

romance perchè mi annoia, i libri<br />

dozzinali, finti scrittori che<br />

non hanno niente da raccontare.<br />

Quali sono gli autori (nazionali<br />

o internazionali) che hanno<br />

maggiorante influenzato il tuo<br />

stile, e in che modo?<br />

Oltre ai già citati direi Marquez<br />

per i meravigliosi posti in<br />

cui mi ha portata e per le storie<br />

d’amore, spesso tragiche,<br />

che mi ha raccontato; la Allende<br />

le sue donne forti, il cibo e<br />

i profumi creoli che sembrava<br />

di assaporare; Pirandello mi<br />

ha insegnato che niente è mai<br />

come appare e che bisogna cercare<br />

cosa davvero si cela dietro<br />

le maschere che ognuno di noi<br />

porta; Verga era un antesignano<br />

dei pulp e noir: le sue tragedie<br />

e la sua crudezza mi hanno<br />

insegnato tanto, anche se l’ho<br />

capito molti anni dopo averlo<br />

letto; Carrisi per la sua capacità<br />

di creare tensione; Lucarelli<br />

perchè è il narratore perfetto.<br />

Devo molto anche a tanti giornalisti,<br />

il primissimo Travaglio<br />

per le sue frasi brevi e pungenti.<br />

Sergio Zavoli e la narrazione<br />

dei fatti nella sua “Notte della<br />

Repubblica”, Oriana Fallaci<br />

per la sua durezza e fragilità.<br />

Romanzi e racconti. Quali sono<br />

le differenze che percepisci nel<br />

tuo approccio alla scrittura per<br />

entrambi i casi?<br />

Nei romanzi penso molto di più<br />

allo sviluppo della trama, agli<br />

intrecci, ai luoghi; immagino le<br />

varie situazioni, a volte cambio<br />

la cronologia degli eventi dopo<br />

la prima stesura, mi capita di<br />

non avere una scrittura lineare,<br />

scrivo i primi capitoli e poi<br />

magari gli ultimi. Un racconto<br />

lo immagino prima tutto nella<br />

mia mente e quando sento che è<br />

pronto, mi siedo al computer e<br />

lo scrivo di getto, fino a ora non<br />

12 ANNO <strong>IV</strong> • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2021</strong> www.edizionijollyroger.it<br />

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