Jolly Roger Magazine_IV_01_gennaio 2021
Rivista online pubblicata da Edizioni Jolly Roger. Novità editoriali, interviste e notizie dal mondo di letteratura ed editoria. Download e consultazione gratuiti.
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UNO SU MILLE CE LA FA<br />
UNO SU MILLE CE LA FA<br />
FRANCO LEGNI,<br />
NICHI MORETTI E L’AMAZZONIA<br />
Uno stargate dall’editoria indipendente a Giunti<br />
per uno scrittore dall’inesauribile verve<br />
Nuova rubrica dedicata agli<br />
Autori che sono approdati alle<br />
Case Editrici blasonate.<br />
Partiamo subito alla grande,<br />
senza fare nemmeno un attimo<br />
di stretching, con un pezzo da<br />
novanta: Franco Legni, autore<br />
del romanzo Pulp “Io Nichi<br />
Moretti”, edito dalla prestigiosa<br />
Giunti di Firenze.<br />
Beccato su Whatsapp, gli chiediamo<br />
se sia disposto a concedere<br />
un’intervista per <strong>Jolly</strong><br />
<strong>Roger</strong> <strong>Magazine</strong>, e la risposta<br />
immediata “Dio bono, con<br />
grandissimo piacere” conferma<br />
la stima che nutriamo nei<br />
suoi confronti.<br />
Franco Legni scrittore, quando<br />
si è accorto di essere contenuto<br />
dentro al Franco Legni avvocato<br />
alla stregua di una matrioska?<br />
Mah, in questo paese vivere di<br />
scrittura è quasi impossibile,<br />
quindi le due figure di professionista<br />
e scrittore si devono<br />
fondere giocoforza. Forse, almeno<br />
nel mio caso è anche un<br />
bene che le due “professioni”<br />
convivano: l’avvocatura mi<br />
regala giornalmente una serie<br />
di Fabio Gimignani<br />
“... uno potrebbe<br />
pensare di essere<br />
arrivato, invece sei<br />
il solito bischero di<br />
prima”.<br />
Con questa affermazione<br />
a fare da apripista,<br />
Franco Legni<br />
si racconta a <strong>Jolly</strong><br />
<strong>Roger</strong> <strong>Magazine</strong>.<br />
Semplicità, battuta<br />
pronta e voglia di divertirsi<br />
sono le qualità<br />
che ce lo fanno<br />
amare.<br />
infinita di spunti, visto che incontro<br />
tanta gente e spesso in<br />
situazioni fuori dalla norma,<br />
quindi l’una figura completa<br />
l’altra. Se poi ci metti che il<br />
mio personaggio letterario è un<br />
avvocato, allora capisci che c’è<br />
come una saldatura fra i due<br />
mestieri. Inoltre, magari poi è<br />
un caso eh, ma il primo regalo<br />
(e credo unico) che ho fatto<br />
al mio editore, appena firmato<br />
l’accordo, fu una matrioska (di<br />
Peppa Pig, di cui loro erano editori)<br />
comprata a Praga: si vede<br />
che me la sentivo già addosso<br />
questa cosa.<br />
Qual è stato il percorso che ti<br />
ha portato alla prima pubblicazione?<br />
Un percorso affatto spontaneo.<br />
Diciamo che ho sempre avuto<br />
il sospetto di essere capace di<br />
scrivere, ma fino a quando una<br />
persona non lesse le bozze del<br />
mio manoscritto, non mi ero<br />
nemmeno posto il problema di<br />
provare a farlo pubblicare. Un<br />
testo, soprattutto il primo, è una<br />
cosa tanto intima che si ha quasi<br />
vergogna a proporlo a qualcuno,<br />
a chiedere la fatica (perché<br />
di quello si tratta) di leggerlo.<br />
Io domandai il favore a una ragazza<br />
che stavo iniziando a frequentare.<br />
Lo feci più per fare<br />
colpo che non per diventare<br />
uno scrittore, a dire il vero, ma<br />
lei fu talmente entusiasta del<br />
testo che mi convinse a finirlo<br />
e proporlo alle case editrici. Diciamo<br />
che sulle prime fui felice<br />
del risultato, per motivi meno<br />
nobili che non quelli del fuoco<br />
sacro della scrittura, ecco.<br />
E poi l’incontro con Giunti.<br />
Questa ce la devi raccontare<br />
per bene, e con dovizia di particolari,<br />
anche scabrosi se possibile.<br />
Mah, quella è stata la cosa che<br />
mi ha permesso di realizzare<br />
un sogno, lo dico senza mezzi<br />
termini. Prima di Giunti ho<br />
pubblicato per due case editrici<br />
e la seconda, la “Curiosando”,<br />
pubblicava me e i giornalini<br />
con gli annunci delle prostitute.<br />
C’era un clima bellissimo<br />
e familiare e ogni volta che si<br />
comparavano i dati di vendita<br />
e ti trovavi “ingarellato” con la<br />
trans di Pontassieve o la maggiorata<br />
di Figline, era battaglia<br />
vera. E se vincevi… poi in libreria<br />
non avevi paura nemmeno<br />
di Salinger. Tuttavia dopo<br />
due libri in editoria indipendente<br />
e con un lavoro impegnativo,<br />
stavo accantonando le velleità<br />
letterarie e la chiamata della<br />
casa editrice arrivò inaspettata.<br />
Tanto inaspettata che mi ero<br />
convinto che fosse uno scherzo<br />
architettato dai miei amici<br />
(gente che aveva dato prova di<br />
avere i mezzi per fare scherzi<br />
anche più feroci) e fino alla<br />
firma del contratto non ci ho<br />
creduto… anzi alla signora che<br />
mi porse l’atto chiesi proprio:<br />
“Non è uno scherzo, vero?” lei<br />
mi guardò e sorrise.<br />
Se poi mi chiedi come fecero<br />
a scegliermi, ti dico che anche<br />
quando pubblicavo in editoria<br />
indipendente non mi sentivo<br />
meno bravo o meno scrittore<br />
di ora, quindi il mio prodotto<br />
lo promuovevo di continuo. Un<br />
libraio iniziò a vendere questi<br />
libri e vide che riscuotevano<br />
successo e da lì è cominciato<br />
tutto: banalmente dal basso e<br />
ne vado fierissimo.<br />
L’unico tentennamento lo ebbi<br />
un attimo prima che mi contattassero<br />
da Giunti: ero tornato<br />
da un viaggio folle in Amazzonia<br />
e mi dissi: “basta stronzate,<br />
cerchiamo di crescere”. Mi<br />
contattarono che ero arrivato da<br />
poche ore a casa e non avevo<br />
ancora finito di svuotare la valigia.<br />
L’infanzia lì ha reclamato il<br />
suo ruolo e mi ha fatto ricevere<br />
quella telefonata.<br />
Come ci si sente a essere pubblicati<br />
da una Major, e cosa significa<br />
a livello di impegni?<br />
È una sensazione strana, perché<br />
uno potrebbe pensare di<br />
essere arrivato, invece sei il<br />
solito bischero di prima e anzi,<br />
è proprio lì che la strada inizia<br />
a farsi in salita. Gli impegni<br />
sostanzialmente uno come me<br />
che viene dal nulla se li crea da<br />
solo: la casa editrice ti mette in<br />
vendita ovunque (e la figata è<br />
questa, perché quando ti vedi in<br />
vetrina alla Mondadori in piazza<br />
duomo a Milano, per fare un<br />
esempio, ti prende uno sturbo<br />
se non stai calmo) e ti aiuta, ma<br />
non è che stiano aspettando te<br />
per lavorare. L’editoria oggi ha<br />
ritmi frenetici e i libri durano<br />
tre o quattro mesi, poi si passa<br />
ai successivi. In quei mesi devi<br />
dare il meglio, fissare presentazioni,<br />
intessere rapporti per i libri<br />
successivi, far funzionare un<br />
18 ANNO <strong>IV</strong> • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2021</strong> www.edizionijollyroger.it<br />
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