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ANNO 5
NUMERO 15
www.calcioinrosa.it
PAGINA
11
info@calcioinrosa.it
perché arriva una palla o due, è difficile
anche a livello psicologico».
La squadra adesso gira, peccato però
per alcuni infortuni. Quanto ti manca
la tua spalla, Tramonti?
«Elena è stata una sorpresa perché
all’inizio della scorsa stagione giocava
poco. È stata provata poi in tutti i ruoli
e quest’anno è diventata una pedina
importante, di tanta qualità, inamovibile
in mezzo al campo e, soprattutto, una
giocatrice forte nelle palle aeree (compensava
perché è un mio limite). Manca
e si sente, è un reparto dove abbiamo
molte ragazze, ma con poca esperienza».
Chi è Priscilla Del Prete extra calcio e
cosa vedi nel tuo futuro?
«Non avendo potuto portare a termine
gli studi perché dovevo viaggiare molto,
mi sono organizzata per conciliare lavoro
e calcio. Ho sempre lavorato nell’ambito
tessile e nella lavorazione della
pelle e, tra allenamenti e gioco, posso
dire che attualmente sono al 100% sul
campo. Sto investendo molto su me
stessa per quanto riguarda il mio ruolo
da allenatrice: sto facendo un percorso
formativo e tanta gavetta. Un allenatore
che viene dal calcio giocato può portare
tanta esperienza in più ma inevitabilmente,
a livello di gestione delle
persone che hai davanti, cambia tutto.
Riguardo questo sto imparando tanto
ad Empoli ed è vero quando dicono che
è più facile gestire un gruppo di ragazzi
rispetto ad uno di ragazze. Renzo
Ulivieri mi ha insegnato molto a livello
tecnico/tattico, ma a Pontedera, essendo
un gruppo consolidato e affiatato da
diversi anni, l’abbiamo facilitato tanto
nella gestione gruppo/spogliatoio».