You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N°46) ART. 1 COMMA 1. DCB BRESCIA - LE COPIE DISTRIBUITE PRESSO I LOCALI PUBBLICI E AGLI SPONSOR SONO COPIE OMAGGIO.<br />
€ 3,00<br />
Ciao Ema<br />
GRAZIE DA TUTTI NOI<br />
APRILE 2021<br />
N° 159<br />
www.bresciaup.it
2007 - 2021<br />
Ti attirerò a me,<br />
ti condurrò nel silenzio e<br />
parlerò al tuo cuore.<br />
Osea 2,26
SOMMARIO<br />
04<br />
07<br />
12<br />
14<br />
LA FOTO E LA CORNICE<br />
Massimo Lucidi<br />
ERRORI DA NON FARE QUANDO VIAGGI DA SOLA<br />
Crackita<br />
LE OPERE DELL’ARTISTA SARAH WELLINGTON<br />
Maria Verderio<br />
GALATEO DELLO SMARTPHONE<br />
Monica Saraiva<br />
19<br />
23<br />
PAOLA TURANI<br />
Maria Verderio<br />
ATLANTIDE VOLLEY<br />
Conquista i quarti play off!<br />
10<br />
26<br />
GARY CAOS - HOUSE ED ENERGIA<br />
Lorenzo Tiezzi<br />
28<br />
30<br />
SCRITTRICE DEL MESE<br />
Laura Gorini<br />
TANTE DONNE, TUTTE DIVERSE!<br />
Massimiliano Mori<br />
38<br />
43<br />
CESARE PAVESE - IERI, OGGI, DOMANI<br />
Pietro Bazzoli<br />
VERSO L’APERTURA<br />
DI HYPER PADEL<br />
32<br />
EDIL HOUSE GREEN<br />
Stefano Bertazzoni<br />
46<br />
COME ESSERE ASSERTIVI<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni<br />
34<br />
PERDITE SU INVESTIMENTI<br />
Roberto Cappiello<br />
50<br />
LE FORMULE D’OFFERTA<br />
Edward Battisti<br />
26<br />
52<br />
59<br />
I PERFORMANCE CLUB RI-APRE<br />
CON TANTE NOVITÀ<br />
NASCE IL NUOVO COMITATO<br />
SCIENTIFICO DEL MUSEO MILLE MIGLIA<br />
62<br />
MODELLA DEL MESE<br />
Camilla Trapletti<br />
64<br />
UN DOLORE PREZIOSO COME L’ORO<br />
Tuly Sigalini<br />
30<br />
66<br />
TONIFICARE L’INTERNO COSCIA<br />
Roberta Colico<br />
68<br />
UMBRIA E TOSCANA<br />
Simone Mor<br />
70<br />
LE X GIORNATE DI BRESCIA<br />
Rolando Giambelli<br />
52
BRESCIA UP, PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE<br />
LOCALE ISCRIZIONE PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA<br />
N° 37/2007 DELL’8 SETTEMBRE 2007<br />
EDITORE DUESSE ADV<br />
Manuela Prestini | info@duesseadv.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Renata Sortino<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Emanuele Zarcone | info@bresciaup.it<br />
MARKETING SPECIALIST<br />
Mauro Bonometti | maurob.bresciaup@gmail.com<br />
ASSISTENTE MARKETING<br />
Lisa Tenca | marketing@duesseadv.it<br />
PROGETTO GRAFICO<br />
DUESSE ADV | info@duesseadv.it<br />
GRAPHIC DESIGNER<br />
Federico Groppelli | groppelli.federico@gmail.com<br />
WEB & SOCIAL<br />
Selene Zarcone | marketing@duesseadv.it<br />
REDAZIONE E UFFICIO STAMPA<br />
Antonio Russo | info@bresciaup.it<br />
CREATIVE & ART DIRECTOR<br />
Federica Cocco | lafede1@hotmail.com<br />
COLLABORATORI<br />
Maria Verderio | Chicca Baroni | Edward Battisti | Rossano Caffi<br />
| Roberto Cappiello | Emanuele Lumini | Simone Mor | Laura<br />
Gorini | Caterina Musciarelli | Roberto Zarrillo | Lorenzo Tiezzi<br />
| Alessandro Arrighini | Roberta Colico | Stefano Bertazzoni<br />
| Tully Sigalini | Ricky Modena | Elisa Simeoni | Sabina Moro |<br />
Massimo Lucidi | Cesare Palazzo | Monica Saraiva<br />
PHOTOGRAPHERS<br />
Selene Zarcone | Attilio Feder | Cesare Palazzo<br />
Riccardo Guerini | StudioUp | Aldo Pagani<br />
Patrick Merighi | Filippo Venezia | Federica Scaroni<br />
STAMPA<br />
Pixartprinting<br />
REDAZIONE<br />
servizio d<br />
delivery<br />
Via Parma, 10 - Brescia<br />
Tel. 339 683 6770<br />
ABBONAMENTI<br />
www.bresciaup.it | info@bresciaup.it<br />
Scarica il modulo dal sito!
LA FOTO<br />
E LA CORNICE<br />
di Massimo Lucidi<br />
Mi piace pensare che un mensile sia una<br />
fotografia di un territorio che, su carta,<br />
sia destinata ad ingiallire. Ma coglie un<br />
attimo. E ha Valore. Informa e fa riflettere.<br />
La notizia la trovi li... la puoi rileggere.<br />
La foto bella, la carta patinata valorizza<br />
lo scatto ed emoziona. Piace. E resta<br />
un punto di riferimento da cui partire in<br />
un ragionamento, da cui alimentare un<br />
confronto nel tempo e nello spazio. I numeri<br />
di <strong>BresciaUp</strong> diretti da Emanuele Zarcone<br />
hanno il Valore di tutto questo. Non siamo<br />
pochi che conservano gelosamente le<br />
copie di una bella storia. Le copertine di<br />
protagonisti del territorio, di prodotti di<br />
eccellenza e dei compleanni memorabili<br />
del giornale: una sfida editoriale vinta ogni<br />
mese, per tanti anni.<br />
Adesso che Emanuele ci ha lasciati,<br />
distrutti dal dolore vien voglia di lasciare...<br />
lasciare ingiallire la foto. Ma non abbiamo<br />
il diritto né di lasciare, tanto meno di<br />
lasciarci andare. Emanuele ci ha lasciato<br />
la cornice, dentro la quale muoverci. E il<br />
giornale deve vivere di una sua Luce che<br />
viene dal suo ideatore. Ecco l’editore, oggi,<br />
assume il ruolo di ideatore di un progetto di<br />
comunicazione integrata che con il social<br />
e la web TV è destinato a crescere. E il<br />
destino va compreso e accettato. E l’uomo<br />
deve riconoscersi parte di un meccanismo<br />
in movimento.<br />
4<br />
BRESCIAUP
È la vita. E la vita di BresciaUP dunque<br />
è destinata a proseguire. Il numero è<br />
regolarmente stampato e già si lavora<br />
ai prossimi perché il territorio - fatto<br />
di Uomini e di Imprese, di cittadini e di<br />
professionisti - è in movimento e tante<br />
sono le storie che meritano di essere<br />
raccontate.<br />
Dunque eccovi questo numero che<br />
abbiamo chiuso con le lacrime agli occhi<br />
ma sentendo una carezza incoraggiante<br />
di Ema in queste strane giornate.<br />
Mi piace pensare che Emanuele con<br />
il suo sorriso e la sua energia non ci<br />
poteva lasciare solo fotografie che<br />
ingialliscono. Ma cornici. Da riempire.<br />
Abbiamo il giornale, il social e la web<br />
TV da riempire di “contenuti di Valore”<br />
che profumano di laboriosità bresciana<br />
e non solo. Ma “Contenuti di Valori”<br />
perché torniamo a farlo nello spirito e<br />
con il sorriso pulito e sincero di chi vive<br />
tra queste storie.<br />
Mi piace pensare (e vivere) così.<br />
Grazie Emanuele da tutti noi.<br />
5<br />
BRESCIAUP
10 ERRORI DA NON FARE<br />
QUANDO VIAGGI DA SOLA<br />
di Crackita<br />
1 – Non fare un’assicurazione di viaggio<br />
Spero che mai nessuna debba imparare<br />
sulla propria pelle l’importanza di partire con<br />
una assicurazione, che copra per lo meno<br />
le spese per l’assistenza medica, come è<br />
successo a me che, credendo di risparmiare,<br />
mi sono trovata a spendere una follia per una<br />
semplice visita.<br />
Optate per una polizza che copra<br />
completamente la spesa di un eventuale<br />
rientro sanitario in aereo. Ci sono diverse<br />
assicurazioni che propongo pacchetti per il<br />
singolo viaggio, includendo inoltre, anche<br />
lo smarrimento bagaglio e la responsabilità<br />
civile.<br />
2 – Non informarsi<br />
Partire con il visto richiesto, le vaccinazioni<br />
obbligatorie fatte entro i termini giusti, con<br />
abbastanza moneta locale, con il numero di<br />
telefono per le emergenze così come quello<br />
della ambasciata ecc., può sembrare una<br />
cosa scontata ma invece non lo è, soprattutto<br />
per chi si affida all’organizzazione fai da te.<br />
Fatte attenzione, anche se ho scelto di<br />
metterlo al secondo posto nella lista degli<br />
errori da non fare quando viaggi da sola, è<br />
importantissimo!<br />
Informatevi sul quartiere prima di prenotare<br />
l’albergo: se è sicuro e se è facilmente<br />
raggiungibile con i trasporti pubblici, o se<br />
è in ZTL e la situazione parcheggi, nel caso<br />
noleggerete un’auto.<br />
3 – Bagaglio troppo ingombrante<br />
Anche se il vostro bagaglio rispetta le misure<br />
consentite dalla compagnia aerea, può<br />
risultare scomodo e/o troppo ingombrante<br />
7<br />
BRESCIAUP
da scarrozzare, perché troppo pesante o<br />
perché avete scelto la valigia sbagliata.<br />
Scegliete il vostro zaino, borsone o trolley con<br />
attenzione, assicurandovi che sia resistente.<br />
Non c’è nulla di peggio che rimanere senza<br />
una ruota del trolley, sulle strade ciottolate di<br />
Lisbona, o strappare uno degli spallacci dello<br />
zaino, mentre state per raggiungere il rifugio,<br />
in cima alla montagna.<br />
Numero di bagagli consentiti per una<br />
viaggiatrice solitaria: 1! (A meno che non<br />
viaggiate con l’autista e il maggiordomo,<br />
in questo caso portate pure con voi anche<br />
l’armadio)<br />
4 – Arrivare di notte<br />
L’ennesimo errore che ho imparato a mie<br />
spese: il mio volo per Marrakech arrivò con<br />
quasi un’ora di ritardo, cosicché il trasferimento<br />
per il Riad che avevo prenotato non mi aspettò<br />
e, a quell’ora, trovare un taxi a prezzo onesto è<br />
pura fantascienza.<br />
Come se non bastasse, l’autista mi lasciò alle<br />
porte della Medina, e dovetti cercare da sola,<br />
al buio, il mio albergo, tra stradine labirintiche,<br />
deserte e prive di indicazioni. Credo possiate<br />
capire il disagio e fare tesoro della mia<br />
esperienza.<br />
5 – Non programmare<br />
Anche se vi piace vivere alla giornata e siete<br />
bravissime ad arrangiarvi, partire “a caso”<br />
è sempre un rischio. Stilare una bozza del<br />
viaggio, suddiviso in giorni, con ciò che volete<br />
fare e visitare in una determinata zona, vi<br />
aiuterà a rilassarvi e a non buttare via del<br />
tempo prezioso.<br />
Una volta in viaggio, potete alterare la vostra<br />
lista e i vostri piani a piacimento.<br />
6 – Mettere in mostra i vostri beni<br />
Ecco un altro degli errori da non fare quando<br />
viaggi da sola, che ho imparato a mie spese:<br />
evitate il più possibile di sfoggiare la vostra<br />
attrezzatura di valore, come macchina<br />
fotografica, smartphone e quant’altro. Questo<br />
non vuol dire che non li dovete usare ma<br />
evitate di appoggiarli sul tavolo, ad esempio<br />
quando siete in un bar o a ristorante. Vi<br />
sorprenderebbe sapere come sono veloci<br />
alcune mani ma, peggio ancora, sarebbe<br />
trovarle ad aspettarvi fuori.<br />
Per quanto riguarda i gioielli sarò breve e<br />
spietata: lasciateli a casa.<br />
7 – Sembrare perse<br />
Sembrare perse o disorientate, vi può far<br />
apparire indifese, soprattutto in certi paesi<br />
dove i mal intenzionati non aspettano altro<br />
che un turista sprovveduto, con in mano una<br />
cartina aperta e lo sguardo nel vuoto.<br />
Siate discrete: se vi siete realmente perse<br />
e dovete consultare la vostra mappa, fatelo<br />
sedute a un bar, ad esempio. Potete pure<br />
approfittare per chiedere qualche informazione<br />
al cameriere.<br />
8 – Dire che siete sole<br />
Non ve ne è alcun motivo di rendere pubblico<br />
che nessuno vi raggiungerà e che nessuno si<br />
accorgerà se non farete rientro in albergo.<br />
Capisco che viaggiare in solitaria possa<br />
essere per voi motivo di orgoglio, ma non<br />
è assolutamente necessario farlo sapere,<br />
nemmeno se qualcuno ve lo domanda<br />
apertamente.<br />
9 – Bere troppo<br />
Non è mia intenzione farvi la “maternale”, lungi<br />
da me, per carità ma, a meno che non siate<br />
nel bar del vostro albergo o in camera vostra,<br />
evitate di bere troppo.<br />
Bere rende vulnerabili e, quando poi, un<br />
bicchiere tira l’altro… peggio che mai.<br />
10 – Uscire senza documenti<br />
Questo è un errore che io stessa ho commesso<br />
spesso, per paura di perderli! Una soluzione è<br />
quella di custodire i vostri documenti al sicuro,<br />
nella cassaforte dell’albergo e tenerne con sé<br />
una copia, insieme ai numeri di emergenza e<br />
quello dell’ambasciata o consolato.<br />
Di Monica Saraiva<br />
8<br />
BRESCIAUP
La caricatura del mese<br />
Alessandro<br />
Arrighini<br />
10<br />
BRESCIAUP
11<br />
BRESCIAUP
UN RITRATTO D’AUTORE<br />
PER REGALARTI L’ETERNITÀ<br />
LE OPERE DELL’ARTISTA SARAH WELLINGTON<br />
di Maria Verderio<br />
Farsi fare un ritratto nel 2021 è come fare un<br />
salto nei secoli passati. È come scegliere di<br />
fissare un volto, uno sguardo, un attimo e far<br />
sì che viva per sempre, nell’eternità.<br />
Grazie ai ritratti eseguiti con maestria dagli<br />
artisti rinascimentali, ad esempio, ancor oggi<br />
possiamo instaurare un dialogo con dame e<br />
cavalieri che non vivono più, ma che sono<br />
rimasti impressi su una tela e dipinti come<br />
fossero reali.<br />
In un tempo di situazioni effimere e in una<br />
società definita liquida, come sembra<br />
essere questo nostro secolo, c’è chi ancora<br />
si cimenta nell’arte e, con pennello, colore,<br />
pazienza e tecnica, mette su tela immagini<br />
destinate a durare per sempre. Il ritratto,<br />
allora, torna a essere un gesto nobile,<br />
un desiderio di enfatizzare chi si ama, di<br />
dare valore a un’immagine che, altrimenti,<br />
andrebbe perduta in poco tempo.<br />
PetandPeople_magazine ci ha fatto<br />
conoscere le splendide opere di Sarah<br />
Wellington.<br />
Sarah è un’artista inglese che vive in<br />
Catalogna, Spagna. Dipinge ritratti di animali<br />
domestici su misura partendo da fotografie<br />
reali. Dipingere animali è la sua passione e<br />
ci ha confessato che spesso, quando inizia<br />
una nuova opera d’arte, di notte sogna<br />
il pet che deve ritrarre e in questo modo<br />
immagina il suo carattere, il temperamento e<br />
l’ambientazione in cui ritrarlo.<br />
Le abbiamo chiesto cosa significhi per lei<br />
12<br />
BRESCIAUP
dipingere animali e Sarah ci ha risposto:<br />
“Dipingere mi fa sentire felice e mi dà<br />
serenità. Ma l’aspetto più coinvolgente è<br />
sapere di portare gioia attraverso i ritratti<br />
nella vita di qualcuno. Voglio che i miei<br />
clienti rimangano sbalorditi e piangano di<br />
gioia quando ricevono i miei ritratti”.<br />
Giudicate voi!<br />
MARIA VERDERIO<br />
@petandpeople_magazine<br />
IL TUO<br />
INTEGRATORE<br />
CONTRO LA<br />
STANCHEZZA<br />
FISICA E MENTALE<br />
WWW. ARGIVIT.IT<br />
BRESCIAUP 57
GALATEO DELLO<br />
SMARTPHONE<br />
LE REGOLE PIÙ IMPORTANTI DA SEGUIRE<br />
di Monica Saraiva<br />
Sia benedetto lo smartphone! Oserei dire<br />
che chiunque affermi il contrario mente, sapendo<br />
di mentire: ci ha semplificato la vita,<br />
accorciato le distanze, ci è di aiuto in tante<br />
situazioni. Per molti di noi è addirittura indispensabile<br />
nonché inseparabile, il che rende<br />
necessario imparare a gestirlo.<br />
In questo articolo troverete le regole di bon<br />
ton che riguardano il suo utilizzo, alcune facoltative,<br />
altre obbligatorie, a voi la scelta.<br />
Le 10 regole più importanti da seguire per<br />
un perfetto galateo dello smartphone.<br />
La suoneria<br />
Che bisogna tenere sotto controllo il volume<br />
della suoneria, non è di certo una novità, ma<br />
anche la scelta della stessa è importante: anche<br />
se vi viene voglia di impostare quel brano<br />
punk che tanto amate, è preferibile optare per<br />
un trillo discreto tra quelli in dotazione della<br />
casa produttrice: ricordate che less in more!<br />
A tavola<br />
Lo smartphone non deve mai essere posato<br />
sulla tavola (così come il portafogli, le chiavi,<br />
la borsetta, ecc.) sia che siate al ristorante, al<br />
14<br />
BRESCIAUP
pub o, soprattutto, a casa di qualcuno: tenete<br />
il cellulare in borsa, spento o in modalità silenzioso.<br />
Se siete in compagnia, ve lo dovete dimenticare<br />
del tutto e dedicare la vostra attenzione<br />
a chi è con voi.<br />
Se proprio dovete fare una telefonata urgente,<br />
chiedete il permesso e allontanatevi, per<br />
il minor tempo possibile, ma mai nel corso di<br />
un pranzo o di una cena.<br />
Orari<br />
Si sa – o si dovrebbe sapere – che è di cattivo<br />
gusto chiamare qualcuno al di fuori di certi<br />
orari. Nel dubbio limitatevi agli orari d’ufficio,<br />
perché a nessuno fa piacere essere disturbati<br />
prima delle 9 di mattina; nell’orario di pranzo;<br />
nell’orario di cena, o dopo cena.<br />
La regola vale sia per le telefonate che per i<br />
messaggi, in qualunque forma (Facebook, Instagram,<br />
SMS, WhatsApp…): l’avviso sonoro<br />
che ne sussegue, per chi, ahimè, non spegne<br />
il cellulare nemmeno di notte, disturberà sia il<br />
destinatario che il resto della famiglia!<br />
Luoghi pubblici<br />
La regola è trattenersi il meno possibile al<br />
cellulare, rigorosamente a bassa voce e senza<br />
agitarsi: camminare avanti e indietro per<br />
i marciapiedi, urlando frasi sconnesse, non<br />
solo vi fa sembrare fuori di testa ma anche<br />
maleducati. Stessa regola vale per l’utilizzo<br />
dello smartphone sui trasporti pubblici: telefonate<br />
brevi e a bassa voce. Nelle lunghe<br />
tratte, magari a bordo treno o in aereo, ad<br />
esempio, vi è consentito distrarvi con giochi<br />
o video, in tal caso utilizzate sempre gli auricolari.<br />
Teatro e cinema<br />
Lo smartphone va tenuto rigorosamente<br />
spento! Non è ammissibile nemmeno la vibrazione.<br />
Lo dovete letteralmente dimenticare e non<br />
cedere all’impulso di controllare se vi è arrivata<br />
qualche chiamata o messaggio, soprattutto<br />
quando le luci della sala sono spente,<br />
15<br />
BRESCIAUP
perché la luminosità dello schermo abbaglia<br />
e disturba chi siede dietro di voi.<br />
Stesse regole valgono nel corso di manifestazioni<br />
sportive, il che comporterebbe il rischio<br />
di innervosire lo sportivo, mentre sta<br />
per fare un matchpoint!<br />
Vivavoce<br />
Le telefonate in vivavoce sono accettabili in<br />
appena due situazioni: quando siete alla guida<br />
o quando siete a casa. In pratica, solo se<br />
siete da soli.<br />
Se vi capiterà di dover fare una telefonata<br />
in vivavoce mentre non siete soli, magari in<br />
auto, comunicatelo immediatamente al vostro<br />
interlocutore, in modo che sappia che<br />
non siete l’unica persona ad ascoltare ciò<br />
che sta per dirvi.<br />
Video-chiamate<br />
Bellissimo strumento in grado di accorciare<br />
le distanze, permettendovi di parlare guardando<br />
negli occhi parenti, fidanzato/a, ecc.,<br />
magari mentre siete in vacanza. Però fate attenzione<br />
a non far comparire in video il vicino<br />
d’ombrellone, sempre per una questione di<br />
privacy. In ogni caso, è sempre preferibile utilizzare<br />
gli auricolari, magico strumento che<br />
eviterà di far sapere i fatti vostri e del vostro<br />
interlocutore, a tutto il vicinato.<br />
Se invece siete voi ad aver ricevuto un messaggio<br />
vocale, se non siete soli e non volete<br />
aspettare, allontanatevi oppure utilizzate gli<br />
auricolari, anche per una per questione di<br />
privacy verso il mittente.<br />
Immortalare tutto<br />
Perché? Oltre al fatto che voler documentare<br />
qualunque cosa, comporti osservare il mondo<br />
da un piccolo schermo (scelta personale,<br />
esclusa dal contesto di quest’articolo), ci<br />
sono occasioni dove è davvero di cattivo gusto<br />
farlo:<br />
Matrimoni: c’è già un fotografo, pagato, che<br />
riprenderà l’intera cerimonia. Dalle mille foto<br />
scattate, saranno gli sposi a scegliere, con<br />
cura, quali desiderano rendere pubbliche e,<br />
le vostre, non sono di sicuro fra queste: non<br />
è la vostra festa quindi tenete lo smartphone<br />
in tasca.<br />
Concerti: alzare il vostro smartphone per riprendere<br />
lo spettacolo, vi farà diventare 50<br />
cm più alti, e ciò toglierà la visione ad altri.<br />
Godetevi il momento, piuttosto.<br />
Avete sicuramente capito il concetto. Utilizzate<br />
sempre il buon senso.<br />
Insistenza<br />
Avete chiamato qualcuno che non vi ha risposto?<br />
Se è il caso, lasciate un messaggio<br />
in segreteria o spedite un messaggio di testo<br />
anticipando il motivo della vostra chiamata.<br />
Non insistete nel richiamare: il destinatario<br />
vedrà il vostro tentativo di chiamata e ve la<br />
restituirà appena vorrà e/o gli sarà possibile<br />
farlo.<br />
Messaggi vocali<br />
Evitate il più possibile l’invio di messaggi audio:<br />
chi li riceve potrebbe non essere nella<br />
condizione di ascoltarli, perché in compagnia,<br />
al lavoro, e via dicendo.<br />
16<br />
BRESCIAUP
17<br />
BRESCIAUP
18<br />
BRESCIAUP
L’INFLUENCER HA ANNUNCIATO DI<br />
ASPETTARE IL SUO PRIMO FIGLIO<br />
DAL MARITO RICCARDO SERPELLINI<br />
IL LORO PERCORSO È STATO TORTUOSO, MA CE L’HANNO FATTA!<br />
di Maria Verderio<br />
Spesso e volentieri, la maternità viene data<br />
come un diritto, come qualcosa di scontato a<br />
cui, prima o poi, tutte le donne devono arrivare.<br />
Ma non sempre è così e ce lo ha raccontato la<br />
bellissima Paola Turani, influencer e modella.<br />
L’annuncio è arrivato attraverso le pagine di<br />
Instagram e Paola ha scritto, tra le altre cose:<br />
“Le cose più belle si fanno attendere, forse un<br />
po’ troppo” facendo intuire che dietro a questa<br />
notizia ci sono stati momenti piuttosto difficili<br />
da capire e superare.<br />
La sua gravidanza è arrivata inattesa dopo<br />
anni di tentativi e dopo una dolorosa diagnosi<br />
di infertilità. “Vi racconto la nostra storia”, ha<br />
scritto commossa la Turani “perché dell’infertilità<br />
si parla sempre poco, perché siamo<br />
in tanti a soffrire per un sogno che fa fatica a<br />
realizzarsi. Nel 2013 io e Ricky ci siamo sentiti<br />
pronti a provare ad avere un figlio, senza fretta.<br />
Ci siamo detti: “Vediamo cosa succederà!”.<br />
Ma gli anni passavano e il bimbo non arrivava<br />
mai. Ci sono stati mesi in cui mi sentivo più<br />
suscettibile e soffrivo; mesi, invece, in cui non<br />
ci pensavo”.<br />
La coppia ha poi deciso di affidarsi a una clini-<br />
19<br />
BRESCIAUP
ca per tutti gli esami del caso: “Purtroppo ci è<br />
stato diagnosticato un problema (non entrerò<br />
nei dettagli, scusate): concepire naturalmente<br />
per noi sarebbe stato molto ma molto improbabile.<br />
Quasi impossibile. Sono stati mesi duri,<br />
è stata una botta psicologica. Quante lacrime<br />
ho versato”.<br />
Poi, il miracolo: “è successo qualcosa che ha<br />
dell’incredibile. Proprio nel mese in cui dovevamo<br />
iniziare la procreazione medico assistita<br />
io sono rimasta incinta, naturalmente. Questa<br />
notizia ha spiazzato tutti, medici compresi,<br />
eravamo increduli ma di una felicità che è impossibile<br />
spiegare a parole! È successo così,<br />
dopo 8 anni. Mi piace chiamarlo: il nostro piccolo<br />
grande miracolo. Dopo tanta sofferenza è<br />
arrivata la nostra gioia”.<br />
20<br />
BRESCIAUP
21<br />
BRESCIAUP
22<br />
BRESCIAUP
ATLANTIDE VOLLEY<br />
CONQUISTA I QUARTI PLAY OFF!<br />
Dopo avere blindato l’ottavo posto al termine<br />
della stagione regolare con una convincente<br />
prestazione di chiusura contro Cantù, la Gruppo<br />
Consoli Centrale del Latte McDonald’s<br />
Brescia ha iniziato lunedì 29 marzo la serie<br />
che concede il pass per la Superlega e ha superato<br />
il primo scoglio, eliminando agli Ottavi<br />
la BCC Castellana Grotte, compagine mai<br />
battuta in campionato nei due anni di A2 in cui<br />
le formazioni si sono incrociate, e ostica contendente<br />
nella sfida verso la massima serie.<br />
Il primo passo Brescia lo ha fatto vincendo<br />
Gara 1 con il migliore scarto tra le mura amiche<br />
del Centro sportivo San Filippo e preparando<br />
il terreno per il colpaccio, portato a<br />
termine il giorno di Pasqua in terra pugliese.<br />
Nel match d’esordio dei Play Off, gli atleti di<br />
coach Zambonardi hanno dato vita ad una<br />
partita intensa, affrontata con sicurezza e<br />
senza cali di tensione, dimostrando proprio<br />
nei momenti più delicati il sangue freddo necessario<br />
a portare a casa il risultato con un<br />
3-0 che ha di certo sorpreso gli uomini di coach<br />
Gulinelli, gruppo solido e molto fisico che<br />
nell’incontro di andata della Regular Season<br />
al San Filippo era stato capace di rimontare<br />
lo svantaggio e andare a vincere al tie break.<br />
Il sigillo all’impresa è stato però messo domenica<br />
4 aprile, quando, nonostante la lunga<br />
trasferta e l’avvio fulminante dei pugliesi, i Tucani<br />
hanno saputo cambiare marcia, limando<br />
gli errori e prendendo in mano la partita dal<br />
secondo set, fino al 1-3 finale che vale il passaggio<br />
ai Quarti senza bisogno della “bella”.<br />
Dopo avere sfatato il tabù del derby contro Bergamo,<br />
finalmente conquistato a fine febbraio<br />
per la prima volta in sette anni, la Consoli Centrale<br />
McDonald’s si trova ora di nuovo faccia<br />
a faccia con la Agnelli Tipiesse per la sfida al<br />
meglio delle tre partite che vale la semifinale.<br />
23<br />
BRESCIAUP
La contesa si apre l’11 aprile alle 19 a Cisano,<br />
mentre mercoledì 14 i Tucani saranno i padroni<br />
di casa di gara 2, alle 18 al San Filippo.<br />
Eventuale Gara 3 si giocherà il 18 aprile.<br />
Un finale di stagione degno del livello agonistico<br />
che questo campionato ha saputo<br />
offrire, nonostante tutte le difficoltà legate<br />
alla pandemia affrontate da società e atleti.<br />
Un orgoglio per Brescia essere ancora tra gli<br />
otto migliori sodalizi della A2 di quest’anno<br />
e un altro passo verso l’Olimpo che coach<br />
Zambonardi si augura di poter raggiungere<br />
con il suo famelico e sorprendente gruppo.<br />
Bergamo parte ovviamente favorita, ma<br />
Brescia non cederà le armi senza lottare!<br />
I match dei Tucani si possono seguire in live<br />
streaming sul canale You Tube di Lega Volley e<br />
sul sito www.atlantidepallavolobrescia.it, sezione<br />
DIRETTA TV. I link utili sono comunicati<br />
anche attraverso i canali social della squadra.<br />
24<br />
BRESCIAUP
25<br />
BRESCIAUP
GARY CAOS<br />
HOUSE ED ENERGIA<br />
di Lorenzo Tiezzi<br />
È molto difficile condensare in poche righe<br />
tutta l’energia di Gary Caos, dj producer bolognese<br />
conosciuto in tutto il mondo o quasi per<br />
la sua house. La sua musica è più conosciuta<br />
di lui, il che per un dj non è mica un male.<br />
Tra i suoi remix più importanti c’è quello di Ray<br />
Charles - “Hit The Road Jack”. Tra i suoi tanti<br />
dischi più importanti c’è quello con giamaicano<br />
Gary Nesta Pine. Per Gary e il collega Lopez<br />
ha cantato “Love Love Love”, per Bob Sinclar<br />
“Love Generation”.<br />
Come vedi la situazione del clubbing all’estero<br />
e in Italia?<br />
Non suono spesso all’estero perché sono una<br />
superstar... lo faccio perché con la mia musica<br />
riesco a far passare una bella serata ai clubber.<br />
Proprio quando sono in giro per il mondo vedo<br />
grandi differenze tra la nostra scena e quella<br />
dei paesi in cui le disco sono sempre piene. Prima<br />
di tutto in Italia, probabilmente, dovremmo<br />
ripartire dalla qualità, dalla varietà e dal comunicare<br />
bene ciò che si propone.<br />
Noi italiani abbiamo il mito di Ibiza...<br />
Ed è giusto che sia così. Però, probabilmente,<br />
parliamo solo di locali come l’Ushuaia, a cui è<br />
giusto ispirarsi.<br />
Ma la forza della Isla è che accanto alle grandi<br />
disco ci sono decine di piccoli club, con ottimi<br />
dj, ognuno con il suo sound. Sicuramente<br />
ogni staff ed ogni locale, durante la settimana,<br />
promuove ogni serata, non solo quelle con le<br />
superstar. Troppo spesso ci dimentichiamo che<br />
anche in italia il pubblico potrebbe aver voglia<br />
di scoprire nuove sonorità. Se i locali propon-<br />
26<br />
BRESCIAUP
gono sempre le stesse cose, semplicemente,<br />
quel pubblico sta a casa o va al ristorante.<br />
Stai producendo nuova musica?<br />
Non mi fermo mai, neppure in questo periodo<br />
difficile. Il mio più recente singolo l’ho prodotto<br />
con Kide (IT). Si chiama “She Drives Me” ed è<br />
una cover di un brano pop ma decisamente sofisticato<br />
come “She Drives me Crazy” dei Fine<br />
Young Cannibals. E’ un pezzo che mi piaceva<br />
molto quando uscì e ci siamo molto divertiti a<br />
trasformarlo in un brano da ballare oggi... e tra<br />
i tanti progetti, c’è una canzone slap house che<br />
uscirà su una label italiana di riferimento a fine<br />
aprile 2021... non posso ancor adire altro, ma è<br />
un progetto importante.<br />
Ti stai dedicando anche ad altri progetti?<br />
Il periodo di lockdown ha generato tante collaborazioni<br />
interessanti... e io credo molto nelle<br />
collaborazioni che uniscono gli artisti. Ad esempio,<br />
c’è Party Virtuale. L’idea è di Franky Chiappinelli,<br />
che ha coinvolto tanti ragazzi in gamba<br />
e ha iniziato questo nuovo web format nel web<br />
poi sono poi entrato a far parte anche io. Nel<br />
tempo la trasmissione che è diventata anche un<br />
podcast radiofonico... e poi mi hanno coinvolto<br />
anche nel nuovo corso di una storica radio<br />
bolognese, Punto Radio, l’emittente lanciata da<br />
Vasco Rossi. Farò due ore dalle 10 a mezzanotte,<br />
due ore di musica da club. Sarà un programma<br />
poco parlato con tanti dj internazionali e non... e<br />
si chiamerà Punto Caos.
ANTONELLA ROSSETTI<br />
SCRITTRICE E DONNA MOLTO SOLARE E CURIOSA<br />
di Laura Gorini<br />
Risale al 2019 la pubblicazione di un libro per<br />
bambini che vede come indiscusso protagonista<br />
un personaggio a dir poco meraviglioso:<br />
si tratta de L’Ocone Giovanni. Uno<br />
squisito libricino, davvero coloratissimo,<br />
pubblicato per la Tomolo-EdiGio’.<br />
Giovanni è un’oca molto particolare,<br />
decisamente curvy, che adora bere<br />
moltissima acqua. E nel farlo rumoreggia<br />
parecchio. Ed a causa di ciò<br />
che molte persone, soprattutto quelle<br />
più snob, tendono a denigrarlo ed allontanarsi<br />
da lui. Ma anche quando un<br />
suo caro amico glielo svelerà, lui non<br />
cambierà affatto atteggiamento. E sarà<br />
proprio grazie alla sua amata acqua<br />
che Giovanni, detto Giovannone per<br />
via della sua mole, riuscirà a “spiccare<br />
il volo”.<br />
È una donna molto solare, simpatica e spiritosa,<br />
Antonella Rossetti, oltre che particolarmente<br />
curiosa. Una donna che ha cercato<br />
di mantenere ben vivo in sé il meraviglioso<br />
fanciullino di pascoliana memoria. Non per<br />
nulla ama dedicarsi nel tempo libero alla stesura<br />
di racconti e storie per bambini e ragazzi<br />
che possono anche contare sulla presenza<br />
di stupende illustrazioni, realizzate da grandi<br />
professionisti del settore.<br />
Classe 1964, adora passeggiare all’aria aperta,<br />
immersa nella natura, andare in bicicletta<br />
e praticare nordic walking.<br />
Il suo esordio nel mondo delle letteratura è<br />
avvenuto nel 2017, quando ha pubblicato Le<br />
Scarpe Pazzerelle con Giovanelli Edizioni.<br />
Altro protagonista molto amato dai<br />
bambini è un bimbo dai capelli rossi,<br />
davvero delizioso, che abbiamo avuto<br />
modo di conoscere grazie alla lettura<br />
de Alfredino e La Magia Del Bosco,<br />
pubblicato nel 2019 per Tomolo-Edi-<br />
Gio’ Edizioni.<br />
Alfredino ama molto la natura e il pomeriggio,<br />
visto che spesso gli amici non possono<br />
fargli compagnia e che i suoi familiari sono<br />
via per lavoro, dopo aver fatto i compiti, adora<br />
trascorrere molti momenti all’aria aperta.<br />
E sarà proprio una sua passeggiata nel suo<br />
adorato bosco a fargli scoprire qualcosa di<br />
molto pericoloso. Ma poi uno splendido gufo,<br />
che appare anche in copertina, lo aiuterà a<br />
salvarsi.<br />
E poi rieccolo un altro bel bambino, sempre<br />
dai capelli rossi, che riuscirà a risolvere un<br />
vero e proprio enigma ne Il Mistero Delle Parole<br />
Scomparse, pubblicato anch’esso dalla<br />
Tomolo-Edigio’, realtà editoriale che ha anche<br />
pubblicato la meravigliosa antologia Andrà<br />
Tutto Bene, alla quale Antonella ha collaborato<br />
con il racconto La Pallina Birichina.<br />
28<br />
BRESCIAUP
29<br />
BRESCIAUP
BRESCIA<br />
Love & Sex<br />
TANTE DONNE,<br />
TUTTE DIVERSE!<br />
di Massimiliano Mori<br />
Ci eravamo lasciati lo scorso numero, dopo<br />
aver parlato della sindrome da spogliatoi,<br />
con una riflessione: anche le ragazze confrontano<br />
le loro parti intime. Purtroppo,<br />
molto spesso, da questi confronti possono<br />
nascere paure, sofferenze e insicurezze.<br />
Da dove arrivano questi sentimenti e sensazioni<br />
negative?<br />
La risposta è simile a quella che abbiamo<br />
visto per il pubblico maschile. Il genere<br />
umano soffre di questa strana pulsione che<br />
lo porta a categorizzare tutto. Una delle<br />
categorie che va sempre per la maggiore<br />
è quella della normalità. Tutto quello che<br />
non rientra nei canoni di questa categoria<br />
viene poi etichettato come diverso, non<br />
normale, sbagliato. Essere etichettati in<br />
questo modo fa male e può far soffrire tanto<br />
una persona.<br />
Non mi stancherò mai di ripetere che nessuno<br />
dovrebbe mai sentirsi sbagliato per<br />
quello che è o per come è fatto.<br />
Se però esiste un concetto di normalità,<br />
ci saranno quindi anche dei criteri per potervi<br />
accedere. Come si definisce allora la<br />
forma normale della vulva, cioè l’insieme<br />
delle strutture esterne visibili dei genitali<br />
femminili?<br />
Molto semplice come risposta, non si definisce<br />
perché non c’è! Al mondo ci sono<br />
30<br />
BRESCIAUP
circa 3,64 miliardi di donne, ognuna di<br />
esse avrà la propria vulva, con il proprio<br />
aspetto, la propria struttura e il proprio<br />
colore.<br />
Questa cosa però molte donne non la sanno,<br />
pensano ci siano degli standard cui<br />
dover appartenere e aspirare. Un primo<br />
problema lo crea la scarsa, se non assente,<br />
educazione sessuale. I libri di anatomia<br />
mostrano sempre una sola immagine<br />
di genitali femminili e non mostrano quasi<br />
mai le variabili possibili. Per stare bene<br />
con sè stessi e vivere al meglio la propria<br />
sessualità, il primo passo è conoscere<br />
come siamo fatti e osservare attentamente<br />
il nostro corpo.<br />
Un secondo problema è creato dalla pornografia,<br />
che mostra e impone modelli<br />
estetici. In questo caso la ragazza può<br />
vivere il disagio confrontandosi direttamente<br />
con le attrici o viverlo quando è il<br />
partner a fare questo paragone (fidatevi<br />
ci sono partner che, in maniera poco delicata,<br />
questa cosa la fanno notare, e la<br />
sottolineano anche).<br />
Ricordatevi che le uniche a poter giudicare<br />
la vostra vulva siete voi, consapevoli<br />
ora che non ci sono forme migliori di altre<br />
e modelli da perseguire. Non siate troppo<br />
critiche con voi stesse soprattutto se,<br />
come abbiamo visto, queste critiche non<br />
hanno delle solide fondamenta su cui appoggiarsi.<br />
Per sensibilizzare su questo argomento<br />
alcune donne si sono impegnate<br />
attivamente in campagne informative tra<br />
cui la ginecologa Stephanie Romero che<br />
ha pubblicato una lista di sei macro categorie<br />
di forme di vulve, tutte combinabili<br />
poi tra di loro, per dimostrare come quasi<br />
tutte le forme, le dimensioni e i colori siano<br />
normali. Anche l’arte ha voluto affrontare<br />
questo tema con alcune interessanti<br />
opere come, per esempio, Great Wall of<br />
Vagina composta da 400 calchi di gesso<br />
di altrettante vulve creata dall’artista Jamie<br />
McCartney. L’obiettivo è proprio quello<br />
di mostrare la diversità dei vari corpi<br />
e sottolineare che la vera normalità sta<br />
nell’essere tutti differenti.<br />
Un altro problema nasce dal confronto<br />
con le amiche, soprattutto con le amiche<br />
che non conoscono e ignorano le differenze<br />
di ogni donna, esaltando magari se<br />
stesse perché più vicine al “modello ideale”.<br />
Ovvio che la ragazza che nel gruppo<br />
avrà una vulva dall’aspetto differente vivrà<br />
con frustrazione la cosa, nella speranza<br />
che non venga anche derisa per le sue disuguaglianze.<br />
Quando il disagio provato dal proprio<br />
aspetto diventa insostenibile, alcune ragazze<br />
possono ricorrere alla chirurgia<br />
estetica per modificare l’aspetto della<br />
propria vulva. Negli ultimi anni, negli Stati<br />
Uniti, questo tipo di operazioni è aumentato<br />
del 39%.<br />
Per le domande, necessità o consulenze<br />
private:<br />
3207521466<br />
morimassimiliano89@gmail.com<br />
www.dottmassimilianomori.it<br />
e dottmassimilianomori<br />
G massimilianomoridott<br />
31<br />
BRESCIAUP
EDIL HOUSE GREEN<br />
IL NUOVO FORMAT TELEVISIVO BY DUESSEADV<br />
di Stefano Bertazzoni<br />
Casa: costruzione eretta dall’uomo per propria<br />
abitazione. È questo il significato che il vocabolario<br />
Treccani adduce al termine, ma in realtà è<br />
molto di più. È il luogo in cui la persona inizia a<br />
definirsi, in cui si sente al sicuro e contenuta. È<br />
sicurezza, espressione di sé, ma è anche spazio<br />
vitale, da vivere soli o in compagnia, imparando<br />
a condividere gli spazi con qualcuno.<br />
Gli inglesi, sapientemente, hanno ideato<br />
due termini per indicare la propria dimora.<br />
Il primo è “house” con il quale viene indicata<br />
l’abitazione fisica, mentre con il termine<br />
“home” si vuole indicare quel luogo dove<br />
ci si sente a casa, attribuendo un significato<br />
più profondo ed intriso di emozioni proprie<br />
di chi vive un determinato contesto.<br />
Da più di un anno le nostre abitazioni hanno<br />
rappresentato per noi un punto fisso. Prima<br />
dell’avvento della pandemia da Covid-19, infatti,<br />
dai più erano vissute quasi come un mero<br />
dormitorio, un luogo dove trascorrere la notte.<br />
La colazione al bar, i pranzi di lavoro e le cene<br />
al ristorante, hanno portato a vivere sempre<br />
meno la propria abitazione, relegandola ad<br />
una sorta di “hotel”. Ma è durante la pandemia<br />
che, invece, costretti a rimanere barricati nelle<br />
nostre residenze, si è riscoperto il sapore dello<br />
stare a casa, del sentirsi a casa. My home,<br />
inglese docet. Ma non per tutti è stato così.<br />
Il godersi appieno quello spazio passa dal<br />
disporre di un’abitazione definita, ben curata<br />
ed arredata come piace a ciascuno di noi.<br />
Ma, diciamo la verità, quanti possono godere<br />
di tale privilegio? L’abitazione è quel luogo,<br />
quando ci si torna la sera, dove volersi rilassare<br />
anche solo godendosi la vista della stessa,<br />
lasciando fuori dalla porta i pensieri e le<br />
preoccupazioni di lavoro e/o di studio. Quel<br />
luogo dove finalmente riposarsi, dopo una<br />
32<br />
BRESCIAUP
giornata impegnativa, diventa un imperativo.<br />
Ma se non si dispone di uno spazio a sé<br />
famigliare, piacevole, allora viverla diventa<br />
deludente, quasi sofferente. Ma un rimedio<br />
c’è, e si chiama ristrutturazione.<br />
Partendo proprio da questo assunto,<br />
DUESSEADV, ha ideato il programma Edil<br />
House Green, un nuovo format televisivo<br />
destinato proprio ai professionisti e agli<br />
amatori delle ristrutturazioni. House, perché<br />
è dall’abitazione fisica che bisogna partire<br />
per realizzare la casa dei propri sogni, la<br />
propria home. Green, perché il pianeta è la<br />
nostra casa, e di esso dobbiamo avere rispetto.<br />
“There is not a planet B” è la frase più<br />
ricorrente che abbiamo visto sui cartelli retti<br />
da migliaia di ragazzi durante gli scioperi<br />
per il clima. Seppur le mie vedute sono lontane<br />
dal radicalismo ambientale che hanno<br />
animato quelle piazze e quei giovani, quella<br />
frase è particolarmente evocativa nel definire<br />
l’importanza di un’attenzione maggiore<br />
al pianeta terra, di un’attenzione maggiore<br />
verso politiche industriali che guardino al rispetto<br />
ambientale, di un’attenzione maggiore<br />
verso la nostra casa. Edil House Green.<br />
Edil House Green sarà condotta dal sottoscritto,<br />
Stefano Bertazzoni, con la conduttrice<br />
Sara Zanetti, e tratterà, come primo argomento,<br />
il tema del superbonus 110% nella<br />
sua interezza, da come si è sviluppata la<br />
legge, alla determinazione dei capisaldi. La<br />
norma sarà spiegata dai numerosi esperti<br />
che prenderanno parte al programma. Non<br />
solo la parte giuridica, la trasmissione tratterà<br />
anche dell’approccio corretto e dei vantaggi<br />
del SuperBonus 110%, dell’efficienza<br />
della casa, della casa Green, dell’ambiente e<br />
delle tematiche ambientali. Il ruolo dell’amministratore,<br />
il Sisma Bonus, l’EcoBonus e<br />
molto altro.<br />
Il difficile mondo dell’edilizia, fatto (anche)<br />
di imbrigli giuridici, sarà semplificato e reso<br />
alla portata di tutti grazie ai nostri esperti,<br />
ospiti in studio e in collegamento. Che tu sia<br />
un amatore, un professionista o un semplice<br />
curioso, daremo una risposta anche a te.<br />
Edil House Green è visibile sul canale 231<br />
del digitale terrestre e sul canale 810 di Sky.<br />
Buona visione.
PERDITE SU INVESTIMENTI<br />
E CAUSE ‘FACILI’<br />
LE TRAPPOLE NELLE PROMESSE DEI TANTI<br />
‘PIRANHA’ DEI RISARCIMENTI<br />
di Roberto Cappiello<br />
Si è sviluppato un vero e proprio business del<br />
contenzioso. In troppi promettono risarcimenti<br />
rapidi e sicuri, ma la realtà presenta poi il conto.<br />
Passata la “sbornia” dell’usura e<br />
dell’anatocismo, con danni a carico dei poveri<br />
clienti, molti dei soggetti responsabili dei<br />
disastri nei tribunali di tutta Italia con cause<br />
perse e (per le vertenze più strampalate)<br />
sanzioni per lite temeraria, si sono riciclati nel<br />
settore degli investimenti finiti male, anche<br />
in questo caso promettendo soluzioni rapide<br />
e favorevoli. La spinta è venuta dall’avvio, ad<br />
inizio 2017, dell’operatività dell’Arbitro per le<br />
Controversie Finanziarie presso la Consob.<br />
Oramai esiste una vera e propria categoria,<br />
definibile nei “piranha del contenzioso”. Non<br />
appena una società finisce in default, infatti,<br />
spuntano immediatamente fuori avvocati,<br />
comitati, sindacati, sedicenti esperti di ogni<br />
genere, singoli o in abbinamento tra loro,<br />
che non si fanno scrupoli nel proporsi come<br />
“salvatori della Patria”. Non mancano società<br />
a loro dire “specializzate nel recupero perdite<br />
da investimenti”. Il fenomeno è esploso negli<br />
ultimi anni, e sta assumendo proporzioni<br />
molto gravi.<br />
Anche stavolta iniziano ad emergere i<br />
danni provocati da questi pseudo-esperti<br />
34<br />
BRESCIAUP
accalappia-clienti. Nella Decisione n. 3416<br />
dell’8 febbraio 2021 l’Acf fa una disamina<br />
interessantissima del metodo di lavoro:<br />
“Preliminarmente il Collegio non può esimersi dal<br />
fare proprio il rilievo del resistente circa la prassi<br />
del patrocinatore dei ricorrenti di proporre i<br />
ricorsi innanzi a quest’Arbitro utilizzando un<br />
modello standardizzato di contestazioni, non<br />
raramente avulse dalla fattispecie concreta<br />
oggetto di scrutinio, o comunque continuando<br />
a riproporre prospettazioni in diritto – come<br />
quella riguardante l’applicabilità della disciplina<br />
dell’offerta fuori sede anche alle operazioni di<br />
investimento concluse tramite la piattaforma<br />
di internet banking – non conferenti e senza<br />
neppure proporre argomenti nuovi che possano,<br />
se del caso, giustificare la loro risottomissione<br />
al giudizio del Collegio nella prospettiva di<br />
provocare un mutamento nell’interpretazione.<br />
(L’offerta tramite internet banking non è fuori<br />
sede, bensì a distanza, n.d.a.).<br />
Sotto questo profilo non può, dunque, che<br />
concordarsi con l’osservazione che un simile<br />
modus procedendi andrebbe evitato non solo<br />
per assicurare la migliore funzionalità del<br />
sistema, ma anche e soprattutto perché esso<br />
finisce per nuocere, piuttosto che giovare,<br />
proprio a fini di tutela degli interessi degli<br />
stessi risparmiatori”.<br />
In poche parole, il Collegio accusa l’anonimo<br />
(per sua fortuna) “esperto” di usare moduli<br />
standard contenenti anche affermazioni fuori<br />
tema, oltre che ad inventarsi violazioni che non<br />
esistono.<br />
Occorre quindi prestare molta attenzione al<br />
soggetto cui ci si affida e soprattutto diffidare<br />
da chi propone soluzioni sicure e rapide perché<br />
la realtà arriva poi a presentare il conto, che<br />
può essere molto salato. Basti ricordare che<br />
una delle aziende più attive era la bresciana<br />
SDL, ora in concordato preventivo ed i cui<br />
precedenti amministratori si trovano sotto<br />
processo a Brescia per truffa.<br />
Roberto Cappiello,<br />
Consulente Aduc Brescia
Ode al Giappone<br />
Giappone e<br />
l’Oriente,<br />
Van Gogh e<br />
l’arte giapponese.<br />
Quella forza che<br />
tutto comprende che<br />
tutto prende.<br />
L’esercizio e lo studio,<br />
l’alfabeto e la scrittura,<br />
la carta e la stampa,<br />
l’inchiostro nero e<br />
la sottolineatura.<br />
L’incisività e la testimonianza,<br />
il segno, il segno deciso, comprensivo,<br />
la contemplazione che<br />
si fa azione.<br />
Che potenza, che forza,<br />
l’arte, la scrittura.<br />
All’improvviso l’ispirazione!!!<br />
Giappone luogo geografico<br />
in una canzone,<br />
un nostro luogo,<br />
luogo dell’anima.<br />
Il Giappone è un luogo mitico,<br />
una meta,<br />
uno stato mentale.<br />
È uno dei luoghi dove<br />
risiede l’emozione,<br />
la nostra emozione.<br />
Il Giappone è<br />
un luogo dell’essere,<br />
dell’anima.<br />
Vi sono luoghi dove<br />
le verità si danno appuntamento,<br />
dove tutte le verità si danno appuntamento.<br />
Emanuele Dall’Asta<br />
36<br />
BRESCIAUP
CARTONGESSO DA INTERNI ED ESTERNI, PROGETTAZIONE<br />
E CONSULENZA, INTONACI, CAPPOTTI, PAVIMENTI TECNICI<br />
Via Guido Rossa n 33, 25060 Cellatica (BS)<br />
www.neweffesrl.it
CESARE PAVESE<br />
IERI, OGGI, DOMANI (Parte2)<br />
Intervista di Pietro Bazzoli a Silvia Boggian<br />
project manager della fondazione Cesare Pavese<br />
Il museo pavese è nato in seno alla Fondazione,<br />
nel 2019. Da cosa è nata l’esigenza<br />
di musealizzare una figura come quella di<br />
Pavese, andando oltre la letteratura? Quale<br />
l’offerta per il pubblico e per chi si ha tratto<br />
insegnamento dalle parole di Pavese?<br />
Cosa possono offrire i moderni strumenti<br />
(video, installazioni interattive e simili) per<br />
interpretare una figura chiave della letteratura<br />
italiana come Cesare Pavese?<br />
Il museo pavesiano è nato in risposta ad<br />
un’esigenza culturale di tipo didattico per le<br />
crescenti richieste da parte delle scuole (secondaria<br />
inferiore e superiore). Si è sentita la<br />
necessità di trovare una nuova metodologia<br />
di racconto, narrazione e divulgazione dell’eredità<br />
umana e culturale di Cesare Pavese.<br />
Un approccio diverso e alla portata di un target<br />
di pubblico più giovane; una necessità di<br />
“svecchiare” la figura di Pavese, toglierlo dalle<br />
vecchie teche impolverate e dall’alone di<br />
negatività e tristezza che si è sedimentata intorno<br />
a lui negli anni.L’utilizzo di installazioni<br />
moderne è risultato efficace per coinvolgere<br />
maggiormente i ragazzi offrendo loro stimoli,<br />
chiavi di lettura e farli poi dunque interagire.<br />
38<br />
BRESCIAUP
Il mondo odierno è di gran lunga diverso<br />
da quello in cui era immerso Pavese,<br />
eppure molti dei suoi scritti sono tuttora<br />
contemporanei. Qual è il contributo che<br />
un maestro del suo calibro può ancora<br />
dare alle prossime generazioni? E quali<br />
elementi in particolare della visione di<br />
Pavese possono essere considerati “contemporanei”<br />
in un mondo come quello attuale?<br />
Esiste ancora, nel contesto globale,<br />
un senso di appartenenza alla propria<br />
terra?<br />
Per la sua epoca Pavese è stato estremamente<br />
moderno e innovativo, forse troppo,<br />
e per questo non compreso e apprezzato<br />
del tutto. Le sue tematiche erano, sono e resteranno<br />
sempre moderne e attuali, ora più<br />
che mai; pensiamo al ritorno al paese natale,<br />
alla ricerca di quel passato che aveva lasciato<br />
e che non ha più ritrovato, alla ricerca<br />
dunque delle proprie origini, della propria<br />
identità, dell’amore.<br />
Marcello Fois - Pavese Festival 2020<br />
Ph. Andrea Icardi<br />
Il mestiere di vivere, Lavorare stanca,<br />
La luna e i falò e gli altri grandi titoli di<br />
Cesare Pavese sono senza dubbio capolavori<br />
della letteratura italiana e, non a<br />
caso, molte penne hanno visto in Pavese<br />
un maestro. Qual è la lezione “pavesiana”<br />
per chi si approccia alla scrittura oggi?<br />
Pavese ha sempre ricercato uno stile asciutto,<br />
scarno, disadorno ed essenziale. E questo<br />
vale sia per la lingua italiana che per<br />
la lingua anglo-americana, di cui ricercava<br />
lo slang; voleva uno stile vicino alla lingua<br />
parlata. La sua scrittura risulta ancora oggi<br />
molto attuale.<br />
Nelle sue opere c’è molto di lui, ci sono i<br />
luoghi e le persone realmente esistite; ma<br />
non è stato uno scrittore attirato dalla rappresentazione<br />
della realtà, ma dalla condensazione<br />
del reale in immagini assolute,<br />
compiendo così un gesto poetico per eccellenza.<br />
Davide Boosta Dileo - Pavese Festival 2020<br />
Ph. Andrea Icardi<br />
39<br />
BRESCIAUP
Citando Pavese: “Perdono tutti e a tutti<br />
chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi<br />
pettegolezzi”. In una realtà dove esistono le<br />
“Fake news”, dove ogni notizia è distorta e<br />
continuamente messa in discussione, che<br />
valore assume questa importanza frase?<br />
Quale sarebbe, oggi, la parola di Pavese?<br />
Pavese ancora oggi chiederebbe perdono. E<br />
noi tutti dovremmo imparare a perdonarlo,<br />
per il suo gesto estremo, per essere stato debole,<br />
inquieto, per non essere stato capace di<br />
trovare sé stesso, per il “malessere di vivere”<br />
innato in lui.<br />
Ma dovremmo anche imparare a comprenderlo<br />
ed apprezzare il valore che ci ha lasciato<br />
con e attraverso le sue opere.<br />
Ancora oggi, e forse più che mai, ci chiederebbe<br />
di “non fare troppi pettegolezzi”. Per<br />
scoprire tutte le altre novità, vi invitiamo a<br />
seguire i nostri canali: sito web (www.fondazionecesarepavese.it),<br />
Facebook, Instagram,<br />
il canale YouTube e ad iscrivervi alla nostra<br />
Newsletter.<br />
Call per artisti Ph. Edmon Kaceli<br />
Laboratorio di fotografia stenopeica<br />
40<br />
BRESCIAUP
La vignetta del mese<br />
Riky<br />
Modena<br />
41<br />
BRESCIAUP
42<br />
BRESCIAUP
VERSO L’APERTURA DI<br />
HYPER PADEL<br />
Siamo quasi giunti al traguardo, il centro Hyper<br />
Padel si inaugurerà nel mese di maggio.<br />
Aprirà i battenti all’interno del centro sportivo<br />
acquatico Tibidado in via Aldo Moro 18 a<br />
Concesio.<br />
Il progetto nasce a settembre del 2019 dalla<br />
volontà di tre amici Fabio, Maurizio e Dario<br />
che da giocatori ed appassionati di questo<br />
sport decidono di dar vita ad un nuovo centro<br />
Padel condividendo i valori sani dell’aggregazione,<br />
della competizione e del rispetto. Durante<br />
il percorso si sono aggiunti al progetto<br />
anche Francesco, Stefano, Alberto e Marco.<br />
Ad oggi siamo in 7 a portare avanti questa entusiasmante<br />
iniziativa sportiva.<br />
rallentato il percorso verso l’apertura di Hyper<br />
Padel, ma la determinazione e la caparbietà<br />
dei soci ed amici hanno fatto la differenza nel<br />
raggiungimento dell’obiettivo.<br />
Quindi eccoci pronti all’inaugurazione di<br />
Hyper Padel; un centro all’avanguardia per<br />
questo magnifico sport con due campi coperti<br />
(struttura permanente alta 11 metri apribile sui<br />
quattro lati fino a un’altezza di 5 metri) ed un<br />
campo scoperto adiacente.<br />
A completamento di Hyper Padel, abbiamo<br />
attrezzato un bellissimo spazio polifunzionale<br />
Con Oscar, uno dei titolari del centro Tibidabo,<br />
si è trovato un accordo per convertire l’area di<br />
un campo da tennis in ben 3 campi da padel.<br />
Il delicato momento che stiamo vivendo e le<br />
lungaggini burocratiche hanno notevolmente<br />
43<br />
BRESCIAUP
per accogliere i nostri ospiti al meglio, il tutto<br />
inserito nella suggestiva cornice delle piscine<br />
e del ristorante, la cui incantevole terrazza affaccia<br />
direttamente sui campi da gioco.<br />
Un fiore all’occhiello quindi, dove sarà possibile<br />
divertirsi, condividere emozioni e tornare alla<br />
spensieratezza che tanto ci sta mancando.<br />
Cos’è il padel?<br />
Il padel è uno sport piuttosto recente che negli<br />
ultimi anni ha avuto una diffusione notevole.<br />
Sempre più appassionati si raccolgono<br />
attorno a questo sport, sia uomini che donne,<br />
grazie anche al fatto che è relativamente semplice<br />
per i principianti, immediato da giocare e<br />
molto divertente.<br />
È molto adatto anche ai bambini, per questo<br />
è nostra intenzione avviare una scuola padel<br />
qualificata, che possa essere un’opportunità<br />
per più piccoli di formarsi come nuove leve<br />
per il futuro.<br />
Mentre in Italia, infatti, si sta arrivando solo<br />
ora alla formazione di circuiti qualificati e ad<br />
un numero considerevole di tesserati, in Spagna<br />
il padel rappresenta da tempo il secondo<br />
sport nazionale, con circa quattro milioni di<br />
giocatori.<br />
Hyper Padel, si pone la missione di darvi tutti<br />
gli strumenti necessari per far crescere in voi<br />
la passione per il padel, circondati da un ambiente<br />
positivo, conviviale e professionale.<br />
Il Padel è una derivazione dal gioco del tennis<br />
ed ha affinità anche con il beach tennis e<br />
lo squash. La racchetta non ha le corde ma<br />
ha un piatto solido con dei fori proprio come<br />
quella del beach tennis.<br />
Il campo (20 metri di lunghezza per 10 di larghezza)<br />
è diviso da una rete alta 88 cm. e recintato<br />
da pareti di vetro e grate di acciaio sui<br />
quattro lati.<br />
Si gioca in coppia e il punteggio è lo stesso<br />
del tennis, la pallina invece è leggermente più<br />
sgonfia.<br />
Il gioco a parete, consentito dopo il primo rimbalzo<br />
a terra, è la peculiarità che rende questo<br />
sport unico ed entusiasmante.<br />
Vi aspettiamo tutti all’ Hyper Padel Club di<br />
Concesio, presso il centro Tibidabo.<br />
Follow us on IG: @hyperpadel and FB: Hyper<br />
Padel.<br />
44<br />
BRESCIAUP
45<br />
BRESCIAUP
FARSI RISPETTARE SENZA<br />
ESSERE AGGRESSIVI:<br />
COME ESSERE ASSERTIVI<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />
Una definizione di assertività<br />
L’assertività è la capacità di riconoscere ed<br />
esprimere le proprie emozioni, difendere i<br />
propri diritti, manifestare i propri bisogni e i<br />
propri pensieri o critiche in modo adeguato.<br />
Il termine assertività è riferibile alla modalità<br />
con cui tutto ciò viene comunicato.<br />
La persona assertiva non utilizza modalità<br />
di evitamento e di cammuffamento delle proprie<br />
emozioni o delle critiche che desidera<br />
muovere. Non gira intorno alle opinioni che<br />
vuole esprimere; le esprime, senza assecondare<br />
e senza sottomettersi ai desideri dell’altro,<br />
il che non significa non rispettarlo!<br />
Spesso si crede che la persona assertiva sia<br />
una persona di facciata, una persona calma<br />
che non mostra emozioni negative e aggressive.<br />
In realtà, queste emozioni le prova... con<br />
la differenza che saprà gestirle ed esprimerle<br />
in maniera adeguata attraverso la comunicazione<br />
verbale.<br />
Le tre modalità comunicative: assertività,<br />
aggressività e passività.<br />
In quale modalità comunicativa ti riconosci?<br />
Quale stile comunicativo utilizzi prevalentemente?<br />
Il comportamento assertivo si può immaginare<br />
come a metà strada tra l’essere passivo<br />
e l’essere aggressivo:<br />
• Il comportamento passivo è orientato ai<br />
bisogni dell’altro, estromettendo i propri. Può<br />
essere pensato come un adeguamento alle<br />
opinioni e ai desideri degli altri, ad esempio,<br />
46<br />
BRESCIAUP
il fatto di non riuscire ad esprimere mai la<br />
propria idea per paura di essere giudicati o<br />
far rimanere male l’altra persona, può essere<br />
pensato come un modo passivo di porsi.<br />
• Il comportamento aggressivo, invece, è<br />
orientato ai propri bisogni, escludendo quelli<br />
degli altri. Tutti noi abbiamo avuto il collega<br />
di lavoro che non ha mai tempo per fare un<br />
favore o che non si fa riguardo a parlare in<br />
modi un po’ troppo “sentiti”, o ancora, all’amico<br />
che deve sempre decidere dove andare,<br />
senza mai abbassarsi.<br />
Questi due comportamenti sono antagonisti<br />
perché rimandano al quesito: “Chi è più importante<br />
di chi?”. Per il passivo è più importante<br />
l’altro mentre per l’aggressivo se stesso.<br />
L’assertivo, invece, non si chiede chi è più<br />
importante ma mette entrambi sullo stesso<br />
piano, pensando che entrambi i bisogni (di<br />
sé e quelli dell’altro) siano ugualmente importanti.<br />
Un assertivo si esprime il più delle volte<br />
parlando in prima persona, utilizzando il<br />
pronome “io” (non il “tu”, che suona più come<br />
un’accusa ed è più che altro teso a far sentire<br />
in colpa l’altro o attaccarlo). Un assertivo potrebbe<br />
comunicare la propria arrabbiatura dicendo:<br />
“Ieri mi sono sentito a disagio, quando<br />
hai alzato la voce”, oppure potrebbe esprimere<br />
una sua convinzione dicendo: “Credo che<br />
sia meglio rimandare a domani l’appuntamento”<br />
o ancora “Mi piacerebbe che la prossima<br />
volta questa situazione non si verifichi più”.<br />
Non dimentichiamoci che l’assertività può<br />
essere sviluppata in diversi campi (lavoro/<br />
studio, famiglia, amici, amore, ecc.) e che<br />
gli stili comunicativi non sono assoluti, in<br />
quanto una persona può comunicare in maniera<br />
diversa a seconda dei campi considerati<br />
(ad esempio una persona può essere più<br />
passiva a lavoro ma assertiva in relazione di<br />
coppia). Chiaramente le modalità comunicative<br />
possono anche risentire dei vari contesti<br />
e delle posizioni ricoperte. È normale che una<br />
persona possa essere più passiva nel contesto<br />
lavorativo, se ricopre una posizione di subordinazione,<br />
oppure, essere più assertiva se<br />
si occupa di gestire un team di lavoro.<br />
In realtà esisterebbe un quarto stile comunicativo:<br />
il passivo-aggressivo, vale a dire,<br />
una persona che tende a mascherare le proprie<br />
reali intenzioni e i propri sentimenti, per<br />
lo più di rabbia. Inizialmente queste persone<br />
sembrano essere passive poiché tendono a<br />
non comunicare direttamente come si sono<br />
sentite, ma in un successivo momento potrebbero<br />
“vendicarsi” dai torti subiti in modo<br />
indiretto, mettendo in atto comportamenti<br />
ostili non necessariamente visibili. Un esem,<br />
47<br />
BRESCIAUP
prendendo sempre in riferimento il contesto<br />
lavorativo, potrebbe essere quello di un<br />
collega che non sapendo rispondere ad una<br />
nostra osservazione, sparla successivamente<br />
alle nostre spalle.<br />
Come si sviluppa l’assertività?<br />
1) Bisogna innanzitutto apprendere a distinguere<br />
lo stile assertivo da quello aggressivo<br />
e passivo.<br />
2) Per poi arrivare a conoscere le cause e le<br />
convinzioni che sono alla base dei comportamenti<br />
non assertivi. Ad esempio, il passivo<br />
potrebbe pensare che se non compiace gli altri<br />
non verrà accettato (convinzione) e quindi<br />
avere la tendenza a non parlare per evitare un<br />
possibile giudizio negativo (comportamento).<br />
Dobbiamo sempre considerare che è il pensiero<br />
a creare il successivo comportamento<br />
(pensiero → comportamento).<br />
3) Apprendere i diritti assertivi e i loro limiti<br />
Smith, delinea 10 diritti affermativi, che possono<br />
essere riassunti in:<br />
1. Hai il diritto di essere il solo giudice di te<br />
stesso.<br />
2. Hai il diritto di non giustificare il comportamento,<br />
dando agli altri spiegazioni o scuse.<br />
3. Hai il diritto di valutare e decidere se farti<br />
carico di trovare una soluzione ai problemi<br />
degli altri.<br />
4. Hai il diritto di cambiare idea.<br />
5. Hai il diritto di commettere errori, accettando<br />
di esserne responsabile.<br />
6. Hai il diritto di dire “non lo so”.<br />
7. Hai il diritto di sentirti libero dall’approvazione<br />
delle persone con cui entri in relazione.<br />
8. Hai il diritto di apparire illogico nel prendere<br />
decisioni.<br />
9. Hai il diritto di dire “non capisco”.<br />
10. Hai il diritto di non essere perfetto.<br />
4) Applicare nei rapporti di tutti i giorni le<br />
abilità precedentemente acquisite in quanto<br />
non possiamo dirci assertivi se poi non<br />
agiamo nel pratico.<br />
Se questo articolo ti è stato utile ma non è<br />
sufficiente per aiutarti a sviluppare la tua assertività,<br />
tieni a mente che esiste la possibilità<br />
di attivare un percorso di crescita personale<br />
con un professionista del campo psicologico,<br />
al fine di apprendere e mettere in pratica<br />
questa abilità nei vari settori della tua vita.<br />
Dott.ssa Elisa Simeoni Psicologa<br />
Tel: 320 7011095<br />
Ig: @psicologia_benessere_<br />
48<br />
BRESCIAUP
49<br />
BRESCIAUP
LE FORMULE<br />
D’OFFERTA<br />
di Edward Battisti<br />
Le formule di offerta, rappresentano una costante<br />
nelle iscrizioni dei templi e monumenti,<br />
ed avevano essenzialmente lo scopo di permettere<br />
al defunto, chiamato il giustificato, di<br />
partecipare alle offerte presentate sempre a<br />
nome del sovrano e che venivano fatte alle<br />
varie divinità, il che evidenzia l’importanza<br />
del sovrano come divino intermediario tra i<br />
vivi ed i morti e quindi come intercessore tra<br />
i defunti e le divinità stesse.<br />
Le offerte avevano anche una funzione per<br />
così dire, personale, in questo caso riguardavano<br />
aspetti più privati e familiari del defunto.<br />
Si trattava di offerte, potremmo dire tradizionali,<br />
quali cibo come oche o anatre raffigurate<br />
sempre cotte, o ancora buoi, pesci, bevande<br />
quali la birra, vestiti come il lino, vasi di<br />
alabastro, accompagnate da diversi formulari<br />
celebrativi.<br />
Le offerte erano generalmente dedicate al<br />
principale dio dell’Oltretomba, Osiride, ma<br />
anche Anubi era spesso menzionato, ed erano<br />
divise sostanzialmente in tre parti: l’offerta<br />
al dio o agli dei, l’invocazione di offerta vera<br />
e propria, ed il ricevente dell’offerta, ovvero il<br />
defunto.<br />
Le offerte al dio, partivano con una frase classica<br />
stereotipata, ovvero “una offerta che il re<br />
da (a)”, hetep- di-nesew, htp-offerta, di-dare,<br />
nesw re, presente in tutte le invocazioni, seguiva<br />
poi il nome del dio e la lista delle varie<br />
offerte su menzionate, come uccelli, pollame,<br />
abiti, pane, bovini, vasi, abiti etc. spesso anche<br />
numerati con il simbolo mille o un migliaio.<br />
Sovente le invocazioni specifiche, si chiudevano<br />
con una formula più generica, quale “ed<br />
ogni cosa buona e giusta”, che in sostanza<br />
50<br />
BRESCIAUP
chiudeva il completo inventario, la<br />
parte finale riguardava invece il defunto,<br />
che riceveva l’offerta e che veniva<br />
nominato insieme ad un titolo.<br />
La formula di offerta compare per la<br />
prima volta, nelle false porte dell’Antico<br />
Regno (2686-2181a.c), ma fu poi<br />
ufficializzata e confermata nei periodi<br />
successivi, ed anche nel periodo tolemaico.<br />
Spesso il formulario prevedeva che<br />
anche il visitatore pronunciasse la<br />
formula di offerta, affinchè questa si<br />
materializzasse per il defunto e potesse<br />
rendere più agevole il suo accesso<br />
nella Duat od Oltretomba.<br />
Come detto il dio principalmente evocato<br />
nelle offerte era Osiride, chiamato<br />
anche il Khentimentiu, ovvero il primo<br />
degli occidentali, con riferimento<br />
ai defunti uniti nel sole che tramonta<br />
e le cui tombe erano rivolte ad Occidente.<br />
Khentimentiu era un’antica divinità<br />
canina, il cui culto fu poi soppiantato<br />
dal famoso Anubi-Anpu, signore della<br />
terra sacra, che guidava le cerimonie<br />
di sepoltura ed assisteva all’imbalsamazione<br />
del cadavere.<br />
Altra divinità funeraria canina era<br />
Upuaut, una sorta di Anubi, la cui<br />
funzione era quella di “aprire la via”<br />
al defunto e guidarlo nella Duat proteggendolo<br />
dalle insidie del serpente<br />
Apopis.<br />
Il riferimento di queste divinità funerarie<br />
al cane o meglio allo sciacallo,<br />
era legato al fatto che questi animali<br />
si cibano di carogne, il colorito delle<br />
divinità appare peraltro nerastro e<br />
quindi di colore più scuro rispetto alla<br />
realtà del manto di questi animali, ma<br />
qui il colore ha lo scopo di rappresentare<br />
la terra fertile e scura del Nilo,<br />
con evidente riferimento alla capacità<br />
di rinascere.
SI RIPRENDE<br />
I PERFORMANCE CLUB RI-APRE<br />
CON TANTE NOVITÀ<br />
Seppur in una situazione di attuale difficoltà, I<br />
performance Club, si presenta con rinnovata<br />
fiducia al 2021 riprendendo il percorso delle<br />
proprie attività.<br />
Dopo un lungo periodo di semi chiusura della<br />
location e lo stop di quasi tutte le attività conviviali,<br />
finalmente si riapre per poter dare vita<br />
alla mission del Club.<br />
Questa associazione “atipica” ma vincente,<br />
tra imprenditori e professionisti, ha la finalità<br />
di sviluppare valore e voglia di fare.<br />
Abbiamo oggi più che mai desiderio di convivialità,<br />
di riscoprire il piacere di trovarsi attorno<br />
ad un tavolo condividendo i sapori della<br />
cucina, un semplice scambio di opinioni o<br />
essenzialmente condividendo un po’ di spensieratezza<br />
che ci è tanto mancata.<br />
In I performance Club, tutto questo sarà presto<br />
nuovamente possibile!<br />
All’interno del nostro Club si coltiva un pensiero<br />
ottimista, grazie anche ad una rete di<br />
soci diventati poi amici, che hanno saputo<br />
portare nel gruppo il proprio bagaglio di<br />
esperienza e conoscenza, creando valore aggiunto.<br />
Condividere una prospettiva ottimista è<br />
una formula vincente; spesso proprio dietro<br />
eventi negativi, come quello che l’Italia o meglio<br />
il mondo sta affrontando, si nascondono<br />
opportunità ed occasioni o semplicemente<br />
riflessioni favorevoli.<br />
Il club è tutto questo: condivisione, ottimismo,<br />
valore, resilienza, confronto costruttivo,<br />
convivialità, matching, amicizia e tanto altro.<br />
Tutta questa rete di positività crea maggiore<br />
qualità, ci apre molte più possibilità, specialmente<br />
outcome positivi e la condivisione di<br />
questo mood ci permette di esser più risolutivi<br />
verso la realtà che ci circonda.<br />
Abbiamo bisogno di ricominciare, di riprendere<br />
in mano la normalità delle nostre vite<br />
e in virtù di questo I performance Club ha<br />
deciso di riaprire le porte alla nuova ed interessante<br />
programmazione il 3 maggio, ovviamente<br />
rispettando le norme vigenti.<br />
52<br />
BRESCIAUP
Queste sono le parole del presidente Fabio<br />
Manna che non ha mai abbandonato il suo<br />
entusiasmo.<br />
Al presidente Fabio Manna domandiamo:<br />
come vorrà impostare la programmazione dei<br />
prossimi mesi e quali modifiche apporterà?<br />
Fabio Manna:<br />
“Come già affermato a dicembre su questa rivista,<br />
quest’anno abbiamo potenziato il canale<br />
web, non perdendo di vista gli obiettivi del<br />
Club; la nostra programmazione raggiungerà<br />
sempre di più la piattaforma social pur rimanendo<br />
presenti con alcuni modelli conviviali<br />
consolidati (i nostri cavalli di battaglia): Mangiaparole<br />
e Speed Matching.<br />
Abbiamo pianificato nei prossimi mesi, nello<br />
specifico tra maggio e luglio, ben quattro<br />
eventi; dei veri e propri salotti pomeridiani,<br />
presso la location Atena Restaurant, con super<br />
ospiti, quali: il Prof. Giuliano Noci, il Giornalista<br />
Stefano Salvi, il Giornalista Scrittore<br />
e conduttore televisivo Tony Capuozzo e la<br />
Giornalista e inviata di guerra Chiara Giannini.<br />
Il club in questi mesi è stato solo apparentemente<br />
in pausa, perché concretamente non<br />
ha mai smesso di creare contenuti interessanti<br />
in vista della riapertura.<br />
La voglia di rincontrarci va ovviamente di<br />
pari passo con l’attenzione verso la sicurezza<br />
e il rispetto delle normative; proprio in virtù<br />
di questo, ho scelto l’Atena Restaurant come<br />
luogo più idoneo per svolgere queste attività.<br />
Sono convinto e fiducioso sul fatto che l’aumento<br />
dei vaccini e della prudenza porteranno<br />
un miglioramento della situazione generale<br />
per poi avviarci alla tanto attesa e meritata<br />
ripresa.”<br />
Sul web cosa prevede di fare?<br />
Fabio Manna:<br />
“Partirà a fine aprile, con periodicità trimestrale,<br />
la nuova rivista del nostro Club che si<br />
chiamerà IpC Magazine.<br />
Sarà un vero e proprio strumento di comunicazione<br />
a tutto tondo, dove la collaborazione<br />
tra giornalisti e i soci del club, nonché professionisti<br />
ed imprenditori di settori trasversali,<br />
sarà la ricetta “perfetta”.<br />
IpC Magazine sarà suddiviso in diverse aree,<br />
ad esempio: area giuridico/fiscale, area food<br />
& beverage, area aziendale, area culturale e<br />
tante altre… parleremo di sport, moda, turismo<br />
e tantissimi altri contenuti interessanti”<br />
Il vostro format televisivo IpC Focus, che ci ha<br />
tenuto compagnia nel lockdown 2020 riprenderà?<br />
Fabio Manna:<br />
“Sarò sincero, questo format è stato prodotto<br />
in via sperimentale l’anno scorso, abbiamo<br />
trasmesso il talk sui canali web cercando di<br />
coinvolgere i nostri soci e non solo; devo ammettere<br />
che è stata un’esperienza costruttiva<br />
oltre che molto piacevole e sicuramente ho<br />
intenzione di farlo riprendere ma per il prossimo<br />
anno.<br />
Il Club, oggi come oggi, ha delle priorità, prima<br />
su tutte la riorganizzazione con nuove<br />
attività di sviluppo commerciale e pertanto<br />
ho ritenuto necessario slittare il modello IpC<br />
Focus.”<br />
Cosa intende per priorità?<br />
Fabio Manna<br />
“Tutti abbiamo il bisogno imminente di riprenderci<br />
da questa grave crisi, non solo<br />
economica e bisogna farlo affrontando scelte<br />
importanti, guardando al futuro.<br />
Tutti abbiamo bisogno di riprenderci quello<br />
che abbiamo perso, di recuperare il tempo<br />
perduto.<br />
In una fase così delicata penso sia ancor più<br />
importante coltivare i nostri valori e la qualità<br />
delle nostre relazioni.<br />
La mia mission quest’anno, in qualità di presidente,<br />
sarà quella di valorizzare e potenziare<br />
al massimo le relazioni sia tra i contatti del<br />
Club sia con associazioni/categorie esterne.<br />
Devo cercare di far ritrovare a tutti la voglia di<br />
fare fronte comune e differenziare il proprio<br />
business.<br />
È importantissimo creare collaborazioni, sinergie<br />
e con questo spirito aperto alle “contaminazioni”<br />
si possono creare reti di impre-<br />
53<br />
BRESCIAUP
sa di eccellenza.<br />
Per dare maggiore senso di appartenenza,<br />
saranno sviluppati nuovi modelli conviviali e<br />
di confronto.”<br />
Crede che usciremo da questa crisi?<br />
Fabio Manna<br />
“Sono certo che nel giro di un anno ritorneremo<br />
alla nostra normalità, certamente cambiati,<br />
con più consapevolezza ma sicuramente<br />
con tantissima voglia di riscatto e carica<br />
nell’affrontare il futuro.<br />
Purtroppo questa crisi ha portato e porterà<br />
tante perdite nella nostra imprenditoria e<br />
pertanto avremo certamente una situazione<br />
generale di maggiore povertà nella popolazione<br />
e di conseguenza minori consumi nelle<br />
aree non primarie.<br />
Credo nella capacità degli imprenditori italiani<br />
di reagire alle difficoltà e sono certo che<br />
avremo, già da fine anno, una vera ricrescita<br />
del PIL e ci sarà un incremento importate<br />
dell’esportazione di tutti i prodotti di eccellenza<br />
del Made in Italy.<br />
Il MADE IN ITALY oggi e per il futuro sarà il<br />
nostro vero carburante, quindi dobbiamo essere<br />
pronti a sostenere la domanda dall’estero<br />
e per essere competitivi dobbiamo sviluppare<br />
cooperazioni e sinergie.<br />
Questo è il vero scoglio da superare nell’imprenditoria<br />
italiana, creare fronte comune per<br />
raggiungere obiettivi che da soli non potremmo<br />
mai raggiungere.”<br />
Quali sono stati i suoi maggiori traguardi nel<br />
club in questi circa 5 anni?<br />
Fabio Manna<br />
“Tanti traguardi ma soprattutto tante opportunità<br />
di conoscere persone con storie e progetti<br />
diversi, pronte al dialogo, seppur inizialmente<br />
con diffidenza ma che poi col tempo<br />
si è dissolta, lasciando spazio a rapporti di<br />
fiducia e stima.<br />
Nel nostro club sono avvenute tantissime<br />
connessioni in questi 5 anni, molte sono durature,<br />
abbiamo analizzato dei progetti ed alcuni<br />
li abbiamo sviluppati.<br />
Ma il vero traguardo è la conoscenza di nuove<br />
persone e realtà che non avrebbero potuto<br />
mai incontrarsi senza il club, persone e realtà<br />
che si sono confrontati ed hanno valorizzato<br />
le proprie esperienze e per alcuni è stata la<br />
chiave vincente per sviluppare nuovi canali<br />
di business.<br />
Questo è il vero obiettivo del nostro club: le<br />
sfide penso che si vincano con l’apporto di<br />
diversi attori che collaborano alla crescita<br />
e allo sviluppo di un obiettivo comune, che<br />
possa esser business o amicizia.<br />
Devo ovviamente sempre ringraziare tutti i<br />
nostri soci che giorno dopo giorno arricchiscono<br />
l’anima e la mente del nostro club.<br />
Un grande valore aggiunto è dato anche dai<br />
nostri testimonial, ovvero:<br />
Giuliano Noci, Toni Capuozzo, Stefano Salvi,<br />
Chiara Giannini.<br />
Ci può anticipare qualche indiscrezione riguardo<br />
nuovi sviluppi del club?<br />
Fabio Manna<br />
“Oggi più che mai, la protezione della natura,<br />
la tutela dell’ambiente e la necessità di modificare<br />
i nostri stili di vita a favore di una cultura<br />
sostenibile, sono argomenti all’ordine del<br />
giorno. Il Club quest’anno si affiancherà concretamente<br />
all’associazione no profit WWF.<br />
Siamo già partiti con alcune comunicazioni<br />
di raccolta per il WWF Italia e credo che<br />
IpC potrà dare una mano significativa sui vari<br />
progetti per la salvaguardia della fauna e flora<br />
del nostro territorio.<br />
Saluto i lettori della rivista BresciaUP ed auguro<br />
a tutti una ripresa piena di opportunità.”<br />
Fabio Manna<br />
Via Parma, 10 Brescia<br />
FB: I Performance Club IG: iperformanceclub<br />
Mail: info@iperformanceclub.it<br />
54<br />
BRESCIAUP
ALCUNI SOCI DEL CLUB<br />
Seticrei: è una giovane realtà operante nel settore della cosmesi naturale e al<br />
tempo stesso performante nata da una problematica epidermica della fondatrice.<br />
Ognuno di noi si può ricreare partendo dalla consapevolezza di ciò che ogni<br />
giorno utilizza per la propria beauty routine.<br />
ZETA rent: noleggio breve-medio-lungo termine di furgoni e auto.<br />
Farwel: è una start up innovativa dedita al settore del welfare aziendale, in<br />
particolare è la prima società specializzata nel “personal welfare”.<br />
Centro ufficio: soluzioni hardware, software e archiviazione documentale.<br />
Atlantide Pallavolo Brescia: è la principale società di volley maschile della<br />
provincia di Brescia. Milita nel campionato di Serie A2 da sette anni e anche nella<br />
stagione in corso ha conquistato la possibiltà di disputare i play off promozione.<br />
Il settore giovanile ad oggi vanta ben 32 squadre iscritte ai campionati federali<br />
e ai corsi di minivolley, per un totale di 600 tesserati. Grazie ai social, e alle<br />
piattaforme digitali comunica quotidianamnete con i propri tifosi con interviste,<br />
video e le partite di campionato in diretta.<br />
Piramisgroup: analizziamo e sviluppiamo progetti, atti a supportare le aziende<br />
ad operare meglio e più velocemente, sfruttando le potenzialità dei servizi di<br />
rete fissa, mobile, connettività e delle prestazioni digitali, sempre comprensivi di<br />
assistenza e aggiornamenti.<br />
cinzia.crestani@piramisgroup.com<br />
Atena Restaurant: a pochi minuti dal centro di Brescia in una dimensione<br />
parallela in cui lasciarsi travolgere dalle emozioni che i sapori sanno regalare ai<br />
palati.<br />
Francehopital:<br />
I prodotti di FH sono ricchi e variegati, a seconda della loro funzione: dai<br />
carrelli di reparto (distribuzione dei farmaci, cambio biancheria al letto e igiene<br />
del paziente, carrelli di emergenza, ecc.) alle attrezzature in acciaio inossidabile<br />
per le sale operatorie, dalle colonne di trasporto a diversi sistemi di scaffalature<br />
e armadi. Un’ ampia offerta che continua a crescere ancora oggi, con molte<br />
innovazioni.
Mariacristina Treccani: Progettazione in architettura d’interni, design e<br />
comunicazione.<br />
www.mariacristinatreccani.it<br />
EDUCASH: il primo educatore in finanza d’impresa che con linguaggio e<br />
strumenti semplici EDUCA l’imprenditore a diventare padrone dei propri<br />
numeri, per far crescere il proprio CASH FLOW. Il percorso prevede 3 prodotti<br />
separati e sequenziali: CONOSCO i miei numeri + COMPRENDO i miei<br />
numeri + CRESCO con i miei numeri.<br />
Podere Cavaga: Siamo esperti cultori della tradizione vitivinicola della<br />
Franciacorta e internazionale. Utilizziamo materie prime e trattamenti naturali<br />
nel pieno rispetto del patrimonio vitivinicolo per garantire prodotti capaci di<br />
regalare emozioni uniche. Degustazioni, experience lab, eventi e tanto altro.<br />
Visita il nostro sito www.cavaga.it<br />
Riva Gruppo Immobiliare: Iniziative e sviluppi immobiliari in Brescia dal<br />
1950.<br />
Protech: Garanzia e Innovazione in materia di “Sicurezza sul lavoro”.<br />
Nasce il 23 Giugno del 2011 a Brescia grazie alla competenza, la conoscenza e<br />
la passione di Alessandro Civetta e Matteo Boniotti con l’obiettivo di dare una<br />
risposta concreta in merito alla sicurezza sul lavoro con un approccio innovativo.<br />
Il nostro metodo di lavoro rivoluzionario ci ha permesso di ottenere da subito<br />
grandi consensi presso il nostro mercato di riferimento, partito dalla provincia<br />
di Brescia nel 2011 e che oggi copre anche Bergamo e Cremona.<br />
Assistiamo le piccole e medie imprese a rispondere agli adempimenti di legge<br />
contenuti nel DLgs. 81/08 in materia di Sicurezza sul Lavoro.<br />
VPP: Carta da parati personalizzata, interior design, grandi formati, allestimenti<br />
P.O.P. , decorazione di vetrine.<br />
Sito internet : www.vpp.it<br />
Antica Masseria del Fano: un luogo magico e incontaminato, immerso nel<br />
paesaggio meraviglio del Salento, dove potrai ritrovare pace e serenità.<br />
Con la stessa cura rivolta ai nostri ospiti, si coltivano 1500 piante di olivi secolari;<br />
tra il mare e la terra nascono i nostri prodotti esclusivi, tra i quali si annovera<br />
un prestigioso olio extra vergine d’oliva... Per saperne di più visita il nostro sito:<br />
www.anticamasseriadelfano.it
Perla del Garda: la nostra filosofia di produzione del vino si basa su un principio<br />
fondamentale: il vino si comincia a fare in vigna! La raccolta a mano dei grappoli<br />
d’uva, da agosto a novembre, e la vinificazione a caduta rappresentano i due<br />
pilastri del nostro metodo di produzione. La cantina è un luogo di ricerca e<br />
attenzione costante per materie prime di qualità, curate con rispetto e attenzione.<br />
Per conoscere meglio i nostri prodotti e prenotare una visita, consulta il sito<br />
www.perladelgarda.it<br />
Ovdamatic: 45 anni di esperienza nella ristorazione automatica di piccole<br />
e grandi realtà aventi la necessità di vere e proprie aree ristoro attrezzate e<br />
personalizzate. Perché scegliere Ovdamatic? Perché e’ tecnologia, è ambiente, è<br />
alimentazione consapevole ed è affidabile.<br />
Se sei interessato visita il nostro sito www.ovdamatic.com<br />
Illy Shop - Brescia via Crocifissa di Rose 78<br />
Una boutique dove puoi trovare tutti i prodotti del Gruppo Illy caffe,<br />
capsule Ipso, cialde compatibili Nespresso, macchine di caffè, prodotti cioccolato<br />
Domori, confetture Agrimontana e the prestigiosi di una azienda francese<br />
Damann Freres.<br />
Coop IL: La IL società cooperativa nata nel 2012 è una società di servizi, si<br />
occupa della gestione totale o parziale di aziende in più settori merceologici.<br />
Attualmente esplica la sua attività prettamente sulle province di Brescia, Mantova<br />
e Bergamo.<br />
Il nostro punto di forza, rispetto ai competitors, è la possibilità di investire risorse<br />
economiche e fisiche insieme al cliente per nuovi progetti o rivedere l’esistente<br />
per migliorare la performance e quindi ridurre i costi fissi e variabili.<br />
Per informazioni scrivere all’indirizzo mail: acquisti@coopil.it<br />
Società ILS srl: nata nel 2002 si occupa di attività di analisi dei processi<br />
produttivi e non produttivi.<br />
La ILS si avvale di una esperienza ventennale in più settori, opera prettamente<br />
in tutto il nord Italia.<br />
Per informazioni scrivere all’indirizzo mail: info@ilsgroup.it<br />
ITA.CA<br />
ONLUS Soc. Coop Sociale<br />
Itaca: Pulizie civili ed industriali, sanificazioni e disinfezioni, gestione di<br />
linee produttive, gestione stabilimenti di produzione e confezionamento,<br />
piccole manutenzioni, vigilanza non armata, gestione di centri di raccolta,<br />
gestione di Poli Logistici.
MUSEO MILLE MIGLIA<br />
Museo<br />
Visitate il Museo Mille Miglia e farete un “viaggio nel tempo” alla<br />
scoperta della “corsa più bella del mondo”, attraverso l’esposizione<br />
di auto da collezione, oggetti, abbigliamento e filmati dell’epoca.<br />
Ristorante & Bar<br />
Nella Taverna Mille Miglia potrete assaporare i gusti ed i sapori<br />
classici della buona cucina, in un’atmosfera tranquilla e familiare.<br />
L’ambiente riservato ed accogliente della Taverna Mille Miglia è<br />
ideale per pranzi e cene private o aziendali.<br />
Sale Meeting<br />
Il Museo offre inoltre sale per meeting per CDA, incontri direzionali,<br />
convention, eventi e business room. Nella stupenda cornice di un<br />
monastero del 1.008.<br />
MUSEO<br />
Tel. 030 3365631<br />
TAVERNA<br />
Tel. 030 3365680<br />
Viale della Bornata, 123 - S.Eufemia - Brescia<br />
segreteria@museomillemiglia.it - www.museomillemiglia.it<br />
ADV_Museo 1000Miglia A4.indd 1 19/01/18 09:46
La consegna delle chiavi dell’edificio del futuro Museo da parte del Comune di Brescia ai soci fondatori, si riconoscono<br />
da destra: il socio fondatore Enzo Cibaldi, Giacomo Bontempi presidente ACI Brescia, il socio fondatore<br />
Vittorio Palazzani, Luigi Agostini Segretario Comunale, l’architetto Graziano Piovanelli responsabile degli immobili<br />
comunali e l’architetto Lucio Moro progettista del restauro immobiliare (1999).<br />
NASCE IL NUOVO COMITATO SCIENTIFICO DEL<br />
MUSEO MILLE MIGLIA<br />
Obiettivi: riprendere e aggiornare il percorso<br />
dei “padri fondatori”, realizzare un<br />
museo diffuso per rendere la Freccia Rossa<br />
patrimonio condiviso di cultura e guardare<br />
al traguardo del Patrimonio Culturale Immateriale<br />
dell’Unesco.<br />
È fresco di nomina il Comitato scientifico<br />
del «Museo Mille Miglia – Città di Brescia»,<br />
composto da figure di esperti in vari settori,<br />
dalla museologia alla storia, dall’automobilismo<br />
all’archivistica: Maria Bussolati, Bruno<br />
Ferrari, Paolo Mazzetti, Francesca Morandini<br />
ed Elena Pala.<br />
Il Comitato ha ben chiare le «mille miglia»<br />
culturali da percorrere e punta in queste settimane,<br />
che separano dalla Mille Miglia 2021,<br />
ad aggiornare e ripristinare il percorso museale<br />
secondo gli intenti dei soci fondatori,<br />
tra cui spiccano Enzo Cibaldi e Vittorio Palazzani.<br />
Gli obiettivi sono: da un lato recuperare<br />
e portare avanti quelli che erano già<br />
vent’anni fa gli intenti dei soci fondatori del<br />
Museo, vale a dire realizzare un “museo non<br />
tradizionale”; un’esigenza, questa, ancor più<br />
valida ai nostri giorni in cui la pandemia ha<br />
cambiato completamente il modo di fruire<br />
degli spazi espositivi. Dall’altro lato, il Museo<br />
mira a dare il proprio contributo all’interno<br />
di quel progetto più ampio volto a rendere<br />
la gara Freccia Rossa un patrimonio condiviso<br />
di cultura - non solo automobilistica, ma<br />
anche materiale - per tutti i bresciani, specie<br />
per i giovani, e al tempo stesso a conseguire<br />
l’obiettivo di fregiarsi del titolo di Patrimonio<br />
Culturale Immateriale dell’Unesco.<br />
59<br />
BRESCIAUP
Era il 10 dicembre 1996 – quest’anno ricorre<br />
il 25° di fondazione – quando venne istituita<br />
l’Associazione Museo della Mille Miglia<br />
Città di Brescia. Il nuovo sodalizio vedeva<br />
allineati l’ACI Brescia e 21 imprenditori appassionati<br />
di automobili storiche, nonché<br />
da quel momento finanziatori del costituendo<br />
Museo. «Illustrammo il nostro audace<br />
progetto – raccontano Cibaldi e Palazzani<br />
– all’allora sindaco di Brescia Mino Martinazzoli.<br />
L’idea iniziale era di realizzare il museo in<br />
un capannone nella zona industriale di proprietà<br />
del socio fondatore Luigi Maffinelli,<br />
un impresario edile di allora. Con Giuseppe<br />
Desenzani e Sergio Moreschi mi recai da<br />
Martinazzoli per chiedere il cambiamento<br />
della destinazione d’uso dell’immobile. Con<br />
nostra grande sorpresa il sindaco si entusiasmò<br />
a tal punto all’idea che decise di<br />
concederci in locazione l’ex monastero di<br />
Sant’Eufemia. Potevamo puntare all’obiettivo<br />
di ristrutturazione degli spazi muovendoci<br />
in un contesto totalmente privato oppure<br />
cercare una sinergia con le istituzioni pubbliche.<br />
Puntammo alla seconda opzione: la Mille<br />
Miglia è un patrimonio culturale non soltanto<br />
per gli appassionati di automobilismo,<br />
ma dell’intera città. L’obiettivo – continuano<br />
i due soci fondatori – era di offrire alla cittadinanza<br />
un nuovo polo espositivo dalla promettente<br />
denominazione “Museo della Mille<br />
Miglia – Città di Brescia”. Il nostro disegno<br />
era di ristrutturare l’immobile valorizzandone<br />
gli aspetti architettonici storico-artistici<br />
originari. Quanto al percorso museale, era<br />
nostro fermo intendimento quello di renderlo<br />
interattivo in modo che il visitatore non<br />
si sentisse un mero spettatore, favorendo<br />
largo pubblico». Un intento, questo, che il<br />
nuovo Comitato scientifico ha fatto proprio<br />
e intende rendere operativo entro il mese di<br />
giugno.<br />
60<br />
BRESCIAUP
61<br />
BRESCIAUP
Modella del mese<br />
CAMILLA TRAPLETTI<br />
62<br />
BRESCIAUP
PHOTOGRAPHER<br />
CESARE PALAZZO<br />
HAIR STYLIST<br />
HAIRCONCEPT 10H<br />
AGENZIA<br />
DEEVA<br />
63<br />
BRESCIAUP
UN DOLORE PREZIOSO COME L’ORO<br />
di Tuly Sigalini<br />
In Giappone quando si rompe un vaso non si<br />
buttano i cocci, si ripara rimettendo insieme i<br />
pezzi, incollandoli con oro fuso in modo che,<br />
quando il vaso è ricomposto, le “ferite” brillino.<br />
Così facendo si valorizza ogni singola crepa<br />
attraverso un procedimento sofisticato che<br />
prende il nome di “Kintsugi”, che significa “riparare<br />
con l’oro”.<br />
Ogni oggetto ritrova l’unicità e diventa speciale<br />
per l’intreccio casuale e unico della molteplicità<br />
delle proprie ferite. L’imperfezione di<br />
queste diventa perfezione, bellezza esteriore<br />
ed interiore, un elemento da valorizzare, invece<br />
che da nascondere. Per i giapponesi, quindi,<br />
quando qualcosa si rompe, si spacca, si<br />
lacera, racconta una storia, diventa più bello,<br />
più prezioso, più raro, unico.<br />
La bellezza del difetto, che impreziosisce ciò<br />
che era già bello ...<br />
La nostra cultura ci abitua a nascondere le nostre<br />
ferite, il nostro dolore, per non riviverlo,<br />
per dimenticare. La filosofia occidentale considera<br />
le cicatrici un qualcosa da eliminare, da<br />
nascondere, da cancellare, come qualcosa di<br />
disarmonico che rovina la figura, che non va<br />
mostrato: un punto debole invece che un punto<br />
di forza.<br />
Ma la ferita non deve essere una colpa, qualcosa<br />
di cui vergognarsi, bensì un simbolo, uno<br />
stemma da portare con fierezza.<br />
Il dolore fa parte della nostra vita, ci segna e ci<br />
insegna, ci dice che siamo vivi, che esistiamo,<br />
che stiamo vivendo ciò che respiriamo. Quante<br />
volte ci siamo persi nella sofferenza, feriti<br />
dai sentimenti, dai sogni infranti e dalle delusioni,<br />
abbiamo pensato di smettere di credere,<br />
di lottare e poi siamo invece rinati e apprezzato<br />
la vita anche per quello che la rende difficile,<br />
ma comunque meravigliosa.<br />
Le ferite ci hanno reso ciò che siamo, temprando<br />
il nostro coraggio e la nostra forza e<br />
in questa epoca narcisistica, nella quale tutto<br />
quello che non è bello, perfetto, sano, deve<br />
esser buttato nel cestino, sembra non ci sia<br />
più spazio per il dolore, per la malattia ed il<br />
disagio.<br />
Mai come in questo periodo è attuale l’immagine<br />
della sofferenza che ci forgia, rimettere<br />
insieme i nostri pezzi con l’oro della rinascita<br />
ci renderà come quel vaso, preziosi a noi stessi<br />
e agli altri e saremo più belli di prima!<br />
64<br />
BRESCIAUP
Tutti i tuoi dati<br />
Sempre al Sicuro.<br />
SAFEBOX è un esclusivo servizio I-SERVICE, che risponde ai principali<br />
problemi di sicurezza ed integrità del perimetro digitale della vostra azienda<br />
4Tb<br />
FUNZIONE DI FILE SERVER DATI AZIENDA E/O PERSONALI<br />
Uno spazio di 4 TB in rete locale per ospitare il Vs. archivio<br />
ACCESSO AI DATI CON IL CELLULARE e TABLET QUANDO E DOVE VUOI<br />
Tramite APP è possibile interrogare l’intero archivio<br />
ADEGUAMENTO ALLE NUOVE NORMATIVE GDPR<br />
Crittografia e protezione dei dati ai sensi della nuova normativa europea<br />
BACKUP AUTOMATICO DEI COMPUTER<br />
Qualsiasi cosa accada ai Vs. PC o MAC con safebox avete la possibilità di ripristinare interamente un backup<br />
antecedente ad un crash o ad un attacco informatico<br />
NESSUN RISCHIO VIRUS INFORMATICI<br />
Ogni file viene accuratamente scansionato prima del salvataggio in un ambiente esterno e di seguito archiviato<br />
STORICO DELLE MODIFICHE DEI FILE FINO A 3 MESI<br />
Possibilità di ripristino delle modifiche dei 3 mesi antecedenti<br />
TUTTO IL CONTENUTO SALVATO ANCHE IN CLOUD<br />
Una copia dei dati viene salvata in cloud<br />
I DATI SONO SALVATI AUTOMATICAMENTE SU 2 HARD DISK LOCALI<br />
La ridondanza dei dati consente una integrità costante con nr. 2 dischi sostituibili a caldo<br />
MANUTENZIONE SEMPRE INCLUSA / ASSISTENZA REMOTA<br />
* L’ immagine potrebbe non corrispondere al prodotto installato, i prezzi si intendono iva esclusa<br />
I-SERVICE s.r.l. | Via Degli Incisori,1 | 25127 Brescia (BS) | T +39 0302077667 | www.i-service.net<br />
65<br />
BRESCIAUP
GLI ESERCIZI TOP PER<br />
RASSODARE E TONIFICARE<br />
L’INTERNO COSCIA<br />
di Roberta Colico<br />
Capire come rassodare e tonificare interno<br />
coscia e quindi i muscoli adduttori, quelli<br />
che compongono quest’area particolarmente<br />
critica, non è semplice. Molte donne si curano<br />
molto di glutei ed esterno coscia e tendono<br />
a dimenticare questa zona, che specialmente<br />
con l’avanzare dell’età è una delle prime a<br />
cedere se non supportata dal giusto tono muscolare.<br />
Diciamoci le cose come stanno: rassodare<br />
l’interno coscia in due settimane, in una settimana<br />
o pochi giorni è praticamente impossibile.<br />
Tuttavia, camminando, adottando un<br />
giusto regime alimentare per dimagrire laddove<br />
è necessario ed eseguendo con costanza<br />
specifici esercizi per rassodare l’interno<br />
coscia è possibile vedere dei miglioramenti.<br />
Cominciamo col dire che non è possibile snellire<br />
esclusivamente l’interno coscia, ma che<br />
è fondamentale, qualora sia necessario puntare,<br />
a un dimagrimento globale, ossia a una<br />
perdita generale di massa grassa. Ne deriva<br />
che valgono i classici consigli: bisogna bere<br />
molta acqua (almeno 1,5/2 l al giorno) e seguire<br />
un’alimentazione sana ed equilibrata,<br />
bilanciando tra loro i macronutrienti, dai carboidrati<br />
alle proteine.<br />
Quali sono gli esercizi più efficaci per riuscire<br />
nell’intento?<br />
Per quanto riguarda l’attività fisica, sono tanti<br />
gli esercizi per interno coscia da fare in palestra<br />
o a casa così come è possibile migliorare<br />
la condizione generale delle gambe camminando<br />
a ritmo sostenuto almeno mezz’ora<br />
al giorno.<br />
66<br />
BRESCIAUP
1. GLI ESERCIZI PER INTERNO COSCIA<br />
DA SDRAIATI E DA SEDUTI (SEMPLICI E<br />
VELOCI)<br />
Tra gli esercizi per rassodare l’interno coscia<br />
ce ne sono molti da poter fare a terra, in<br />
posizione sdraiata su un semplice tappetino.<br />
Per esempio, per rassodare glutei e interno<br />
coscia ti consiglio l’esercizio che si ispira<br />
alla posizione della rana.<br />
Si parte da sdraiati in posizione prona (a<br />
pancia in giù). Da questa posizione bisogna<br />
premere l’uno contro l’altro i talloni. Sentirai<br />
subito tensione ai muscoli adduttori e anche<br />
ai glutei. Ripetere più volte questo semplice<br />
esercizio aiuta a migliorare il tono muscolare<br />
dell’interno coscia.<br />
2. GLI ESERCIZI PER L’INTERNO COSCIA<br />
CON ELASTICI (FACILI ED EFFICACI)<br />
I più efficaci sono sicuramente gli esercizi<br />
per interno coscia con elastico, da poter<br />
fare anche a terra. In posizione supina, poggia<br />
la schiena a terra e alzate le gambe, posizionando<br />
una banda elastica all’altezza dei<br />
polpacci. Apri e chiudi le gambe, mantenendole<br />
sempre in tensione. Sentirai lavorare i<br />
muscoli adduttori, che bruceranno tantissimo!<br />
Puoi sostituire agli elastici le cavigliere<br />
come resistenza. Oppure, sdraiati su un fianco<br />
con una delle due gambe stese e l’altra<br />
con ginocchio piegato posizionato al di sopra.<br />
Concentrati sulla gamba stesa e iniziate<br />
ad alzarla e abbassarla per allenare l’interno<br />
coscia.<br />
utile solo per esterno coscia, abduttori e glutei,<br />
ma anche per l’interno coscia.<br />
In particolare, è molto efficace il sumo squat,<br />
una variante del classico squat che prevede<br />
le gambe più divaricate, quasi ad assumere<br />
la posizione tipica dei lottatori di sumo!<br />
Proprio come per lo squat classico, l’esercizio<br />
vuole che ci si abbassi portando il sedere<br />
all’indietro e tenendo le ginocchia ben rivolte<br />
verso l’esterno. Eseguire 3-4 serie di questo<br />
esercizio per 10/12 ripetizioni, aiutandosi se<br />
si è già allenate con un carico (anche delle<br />
bottiglie d’acqua vanno benissimo), ci consente<br />
di tonificare e rassodare l’interno coscia<br />
nel giro di qualche settimana.<br />
Anche gli affondi laterali per interno coscia<br />
sono un vero e proprio toccasana. Per<br />
eseguirli correttamente, bisogna partire in<br />
posizione eretta e fare questo movimento:<br />
aprite la gamba destra, appoggiando il piede<br />
lateralmente e piegando il ginocchio, mentre<br />
la gamba sinistra rimane estesa.<br />
Facendo leva sul gluteo si risale in posizione<br />
eretta, richiudendo i piedi e facendo lo<br />
stesso movimento anche con il lato sinistro.<br />
Anche in questo caso è bene fare più serie<br />
da svariate ripetizioni per rendere l’esercizio<br />
davvero efficace.<br />
Facebook: @MensSanaGluteiUP<br />
Instagram: @_gluteiup_fit_<br />
YouTube: @Glutei Up ! Fitness<br />
www.menssanagluteiup.it<br />
Passiamo adesso a un esercizio da fare comodamente<br />
seduti, a terra oppure su una<br />
sedia. Tenendo la schiena ben dritta, posizionate<br />
una palla morbida da pilates (in alternativa<br />
va benissimo anche un cuscino) tra<br />
le due cosce e stringete più forte che potete.<br />
Anche questo movimento aiuta molto la tonificazione<br />
degli adduttori.<br />
3. SUMO SQUAT E AFFONDI LATERALI<br />
(I MIGLIORI TRA GLI ESERCIZI PER<br />
RASSODARE E TONIFICARE L’INTERNO<br />
COSCIA)<br />
Sappiamo tutte che lo squat è uno degli<br />
esercizi più completi per allenare la parte<br />
inferiore del corpo. Fare squat a casa non è<br />
67<br />
BRESCIAUP
UMBRIA E TOSCANA<br />
OLTRE L’ORIZZONTE<br />
di Simone Mor<br />
Come si suol dire:” un bel gioco duro poco “.<br />
Nel nostro caso, una bella vacanza, anche se<br />
di una sola settimana, è stata per noi intensa e<br />
ricca di momenti, avventure, incontri.<br />
È giunto il momento di rientrare nei ranghi e<br />
rimettere la bussola verso la direzione “casa”.<br />
Così è, che al mattino del 12 Agosto, smontiamo<br />
il nostro accampamento allestito presso il<br />
Camping Badiaccia sul lago Trasimeno, che ci<br />
ha ospitato magnificamente per 7 giorni.<br />
Dopo avere salutato tutti, ci mettiamo in sella<br />
per quella che sarà una lunga giornata in<br />
moto. Ci rimane però ancora un piccolo borgo<br />
da visitare. Lo abbiamo tenuto per l’ultimo<br />
giorno, perché in fondo volevamo che anche<br />
questa giornata di rientro fosse dedicata ancora<br />
alla vacanza e quindi lasciare che i sogni<br />
continuassero il loro corso.<br />
Una volta rientrati a casa, ritornerà la routine,<br />
e quindi vogliamo sfruttare ogni attimo<br />
di questo breve ma ricchissimo momento di<br />
spensieratezza. Il borgo mancante della lista è<br />
Paciano, classificato come uno dei borghi più<br />
belli d’Italia. La descrizione di questo paese, è<br />
talmente ben presentata nel sito dei Borghi,<br />
che merita di essere trascritta tale e quale<br />
com’è:<br />
Paciano: il genius loci<br />
Paciano, piccolo comune in provincia di Perugia,<br />
sorge sul monte Petrarvella, a 391 metri<br />
sul livello del mare. Classificato tra i borghi<br />
medievali più belli d’Italia, fonda il proprio concetto<br />
di valorizzazione sull’amore, il rispetto e<br />
la cura del proprio paesaggio olivicolo, sulla<br />
partecipazione attiva dei suoi nemmeno mille<br />
abitanti, consapevoli dell’importanza della<br />
sua tutela, l’attivazione di progetti virtuosi di<br />
forme di sviluppo economico nel rispetto delle<br />
68<br />
BRESCIAUP
tradizioni e delle tipicità, del paesaggio e delle<br />
sue peculiarità. Un paesaggio che è insieme<br />
naturale e fortemente umano, che conserva<br />
ancora una sua connotazione rurale, espressione<br />
delle relazioni tra il presente e le forme<br />
ereditate del passato; ricco di memorie, di<br />
beni artistici e peculiari caratteristiche paesaggistiche.<br />
Tratto dal sito: I borghi più belli d’Italia<br />
Tra le altre cose Paciano è gemellato con un<br />
paese della Francia: Fointanes de Bourgogne,<br />
una meta che ci siamo segnati per una prossima<br />
epica vacanza. Non c’è che dire, Paciano<br />
così come tanti altri borghi di questo territorio<br />
è proprio uno “stargate”.<br />
Chi passa oltre le porte principali si ritrova immediatamente<br />
catapultato nel medioevo.<br />
Ma il tempo scorre. Sono già le dieci e noi<br />
siamo ancora in terra Umbra, e considerando<br />
che abbiamo ancora circa 500 km da fare per<br />
rientrare è meglio non fare troppe soste. La<br />
road map del ritorno prevede di passare per<br />
Umbertide, Città di Castello, Sansepolcro,<br />
Pennabilli, San Marino, e poi autostrada<br />
direzione Bologna.<br />
Quindi le prime tre ore circa, che poi diventeranno<br />
quattro abbondanti, saranno su statale<br />
valicando alcuni passi appenninici con paesaggi<br />
davvero unici. Carichi come muli, percorriamo<br />
questo itinerario, con la sensazione<br />
che ogni chilometro percorso è un tratto di<br />
strada che ci allontana dalla vacanza vissuta.<br />
Brutta cosa la nostalgia, in particolare per chi<br />
vive di ricordi.<br />
Ma come ogni viaggio che si rispetti, si incontrano<br />
sempre nuove situazioni che ci meravigliano,<br />
e quindi appena dopo Sansepolcro, ci<br />
troviamo di fronte ad uno spettacolo di paesaggio.<br />
Da sopra una collina ci viene incontro<br />
una maestosa distesa d’acqua azzurra che altro<br />
non è che il lago artificiale di Montedoglio.<br />
Non possiamo fare a meno di fermarci per fare<br />
le ultime foto ricordo.<br />
La vista di questo lago che si confonde con<br />
il cielo è contemplativa, tanto che il nostro<br />
sguardo si perde per alcuni minuti oltre l’orizzonte,<br />
come a cercare altre mete, altre destinazioni<br />
per vivere ancora nuove magiche<br />
emozioni.<br />
LAMPS!!! Alla prossima.<br />
69<br />
BRESCIAUP
LE X GIORNATE DI BRESCIA<br />
E LA LEGIONE CAMOZZI DA BERGAMO,<br />
TRUCIDATA NELLA CASA CALDERA<br />
di Rolando Giambelli<br />
172 ANNI FA, LE X GIORNATE DI BRESCIA<br />
AVEVANO GIA’ SANCITO PER SEMPRE LA<br />
FRATELLANZA DI SANGUE FRA BERGAMO<br />
E BRESCIA, LE DUE EROICHE CITTA’ CHE<br />
ACCOMUNATE, IERI COME OGGI, IN UN ME-<br />
DESIMO GLORIOSO ANCHE SE DOLOROSO<br />
DESTINO, SONO STATE PROCLAMATE IN-<br />
SIEME “CAPITALI ITALIANE DELLA CULTU-<br />
RA 2023”.<br />
OLTRE ALLA STRENUA LOTTA COMUNE<br />
CONTRO IL CORONAVIRUS VA DUNQUE RI-<br />
CORDATO IL SACRIFICIO DELLA LEGIONE<br />
CAMOZZI GIUNTA DA BERGAMO, CITTÀ DI<br />
PATRIOTI, IN SOCCORSO DEI BRESCIANI E<br />
CHE FU TRUCIDATA A TRADIMENTO DAGLI<br />
AUSTRIACI NELL’ULTIMA TRAGICA NOT-<br />
TE DI INUTILE RESISTENZA, DEL 1° APRI-<br />
LE 1849, NELLA CASA DI VIA TORRICELLA,<br />
DOVE FINI’ NEL SANGUE, LA DECIMA TRA-<br />
GICA GIORNATA DI BRESCIA<br />
Se proprio in questi giorni noi potessimo con<br />
una macchina del tempo, tornare indietro di<br />
172 anni fino al Marzo 1849 a Brescia, ci troveremmo<br />
nel bel mezzo della ribellione del<br />
Popolo Bresciano contro l’oppressore austriaco<br />
che, iniziata il 23 Marzo, finirà il 1° <strong>Aprile</strong><br />
nel sangue, con la tragica e pur gloriosa resa<br />
dei nostri antenati contro un nemico ben più<br />
forte e spietato che varrà a Brescia il Titolo di<br />
“Leonessa d’Italia”, dopo dieci terribili giornate<br />
di strenua ed impari lotta ai piedi del nostro<br />
Castello e di eroica resistenza per le vie della<br />
città fin dentro le case.<br />
È con particolare passione che, proprio di questi<br />
tempi bui ed incerti, con l’epidemia di Covid<br />
in corso che da fra Bergamo, Brescia e dintorni<br />
ha già fatto più vittime delle X Giornate, ma con<br />
la speranza di rivedere presto la luce… che mi<br />
sono messo a scrivere di questi fatti che sembrano<br />
tanto lontani e dei quali ho l’impressione<br />
70<br />
BRESCIAUP
che se ne parli sempre di meno! Io, al contrario,<br />
li rievoco ogni anno nei miei pensieri,<br />
avendo vissuto, fin dalla nascita, i primi cinque<br />
anni della mia infanzia nella casa di via<br />
Torricella di Sopra 1, detta “Casa Caldera” che,<br />
demolita nel 1977, fu il luogo preciso in cui si<br />
conclusero nel sangue le X Giornate di Brescia<br />
nella notte del 1° <strong>Aprile</strong> 1849 con l’eccidio<br />
della valorosa Legione Camozzi giunta segretamente<br />
da Bergamo in soccorso ai Bresciani<br />
in lotta, comandata dallo stesso Gabriele Camozzi,<br />
ma che fu tradita per la delazione fatta<br />
agli Austriaci dall’infame spia Patuzzi, che li<br />
guidò fino alla casa. Sbucarono infatti, all’improvviso<br />
dalle tenebre, i 500 soldati tirolesi<br />
armati fino ai denti che vi irruppero facendo<br />
una strage e i Legionari bergamaschi che non<br />
furono subito trucidati nella “Casa Caldera”<br />
ed i loro corpi gettati nel pozzo che si trovava<br />
sotto il portico vicino all’ingresso, furono fatti<br />
prigionieri e giustiziati poco dopo nelle fosse<br />
del Castello!<br />
Gabriele Camozzi, riuscì a salvarsi miracolosamente<br />
con pochi superstiti nascondendosi<br />
La casa Caldera di Via Torricella di sopra 1 a Brescia<br />
fu abbattuta nel 1977<br />
sotto gli archi del Ponte delle Grotte sul fiume<br />
Mella, mentre vi passava il 3° Corpo d’Armata<br />
Austriaco.<br />
Questo tragico episodio delle XGiornate, oltre<br />
che riassunto nelle poche parole scolpite<br />
sulla pietra della lapide che una volta era fissata<br />
sulla facciata della Casa Caldera, dove<br />
si svolse il dramma, fu raccontato da Achille<br />
Beltrami e pubblicato il 19 Febbraio 1904 sul<br />
quotidiano La Provincia di Brescia, lo storico<br />
La lapide di marmo per ricordare le vittime dell’agguato austriaco durante le 10 Giornate di Brescia che rimase sulla<br />
facciata della casa, dove io vissi i primi sei anni di vita e che io vidi fino a quando la casa venne demolita e fu poi<br />
ricollocata su una stele di cemento posta nei pressi di dove sorgeva<br />
71<br />
BRESCIAUP
giornale sostenuto da Giuseppe Zanardelli<br />
che fu attivo dal 1870 fino al 1926.<br />
Nel corso degli anni ho, infatti, cercato di<br />
recuperare tutto ciò che potesse servire a<br />
ricordarmi meglio quegli storici eventi anche<br />
incuriosito dai racconti di mia madre<br />
e di mio padre che sapevano dell’accaduto<br />
e che avevo intercettato, ancora bambino<br />
e non senza un brivido di paura, passando<br />
vicino a quel pozzo che ricordo tuttora perfettaMENTE!<br />
Così come ricordo da sempre quella lapide<br />
che, essendo ancora troppo piccolo, non sapevo<br />
leggere, ma che vedevo ogni volta che<br />
tornavo a casa dall’”asilo infantile” situato ad<br />
Urago, che raggiungevo ogni giorno percorrendo<br />
da solo, fin da piccolissimo, la dritta<br />
Via della Chiesa che all’epoca attraversava<br />
un bel tratto di aperta campagna, oggi ricoperta<br />
di case e condominii!<br />
Ora, ripassando per quella Via Torricella<br />
dove dal 1977 quella casa non esiste più, ma<br />
al contrario, I miei ricordi sono più vivi che<br />
mai, c’è ancora quella lapide rimontata su un<br />
muretto di pietra, in ricordo della Strage dei<br />
Patrioti Bergamaschi, guidati da Gabriele<br />
Camozzi a cui il Comune di Brescia ha dedicato<br />
una via cittadina.<br />
Alla luce di tutto ciò, auspico personalmente,<br />
da entusiasta sostenitore di entrambe le due<br />
nostre Città di Brescia e di Bergamo, Capitali<br />
italiane della Cultura, che nel 2023 si potrà<br />
celebrare insieme il 174° anniversario delle X<br />
Giornate di Brescia, con Bergamo, facendo<br />
anche il gemellaggio fra la Rocca di Bergamo<br />
in città Alta ed il Castello di Brescia, due<br />
luoghi entrambi protagonisti, insieme e contemporaneamente,<br />
nello storico evento!<br />
N.B. lo stesso Sindaco di Bergamo, Giorgio<br />
Gori, con grande generosità sostenne il Castello<br />
di Brescia, dando il suo voto personale<br />
per la sua proclamazione a “Luogo del Cuore<br />
FAI”<br />
Il ponte delle Grotte sul Fiume Mella sotto il quale<br />
si salvò miracolosamente Gabriele Camozzi con i<br />
superstiti dell’agguato in casa Caldera<br />
72<br />
BRESCIAUP
73<br />
BRESCIAUP
Piatto del mese<br />
Piatti tipici, novità, classici rivisitati, piatti dello chef, verranno a rotazione ogni mese messi<br />
sotto giudizio da noi, per assicurarvi che quando si mangia non si scherza.<br />
TOUR del<br />
Gnocchi alla mediterranea<br />
con pomodoro e basilico<br />
Ingredienti:<br />
500g DI GNOCCHI DI PATATE<br />
400g DI POMODORI<br />
200g DI MOZZARELLA<br />
2 SPICCHI D’AGLIO<br />
OLIO<br />
SALE Q.B.<br />
PARMIGIANO GRATTUGIATO<br />
FOGLIE DI BASILICO FRESCO<br />
Procedimento<br />
Per prima cosa, lavare ed asciugare i pomodori, inciderli leggermente uno per uno<br />
e farli sbollentare in abbondante acqua per qualche minuto. Scolarli e lasciarli<br />
raffreddare, una volta freddi pelarli uno per uno, tagliarli a filetti ed eliminare i semi.<br />
In un tegame, far imbiondire i due spicchi d’aglio, aggiungere i filetti di pomodoro<br />
precedentemente tagliati e lasciar cuocere per 10 minuti, con l’aggiunta di un pizzico di sale.<br />
Una volta insaporito il tutto, togliere dal fuoco e tritare il sugo ottenuto.<br />
Seguici su<br />
Se hai preso nota dei nostri voti o ti è venuta fame puoi considerarti già parte di queste visite a sorpresa! Quale sarà<br />
il prossimo piatto vittima del nostro tour? Seguici sul profilo instagram @BRESCIAUP, tieni controllate le nostre<br />
stories, se saremo in un ristorante che già conosci avrai la possibilità di dare il tuo giudizio, votando! A PRESTO!<br />
74<br />
BRESCIAUP
75<br />
BRESCIAUP
Cocktail del mese<br />
BELLA MORA<br />
DESCRIZIONE:<br />
Bella Mora è un cocktail con base di<br />
Piero Dry Gin, Semplice, equilibrato<br />
ed allo stesso tempo affascinante,<br />
per un risultato morbido, aromatico,<br />
dolce e amaro<br />
INGREDIENTI<br />
• - Piero Dry Gin<br />
• - Succo di limone<br />
• - Succo di lime<br />
• - Sciroppo alle more homemade<br />
• - Tintura al pepe sichuan<br />
• - Ginger Ale<br />
Anche delivery sul sito:<br />
www.pierodrygin.com<br />
attesa: 8<br />
qualità: 9<br />
presentazione: 10<br />
cordialità: 9<br />
accoglienza: 7<br />
il voto del nostro lettore: 9<br />
Seguici su<br />
SEGUICI SUL PROFILO INSTAGRAM @BRESCIAUP, TIENI CONTROLLATE LE NOSTRE STORIES, SE SAREMO IN<br />
UN LOCALE CHE GIÀ CONOSCI AVRAI LA POSSIBILITÀ DI DARE IL TUO GIUDIZIO, VOTANDO!<br />
76<br />
BRESCIAUP
78<br />
BRESCIAUP
OROSCOPO<br />
ARIETE<br />
L’Ariete si sentirà come rinato. <strong>Aprile</strong> ti<br />
donerà una carica di energia mentale.<br />
Probabilmente proverai a raggiungere i<br />
tuoi obiettivi sia nella vita personale che<br />
nella carriera. Mercurio ti aiuterà a definire<br />
chiaramente i tuoi obiettivi e i modi per<br />
realizzarli. È un ottimo momento per iniziare<br />
a frequentare un corso e organizzare<br />
incontri di una certa importanza.<br />
CANCRO<br />
I nati del Cancro dovranno avere un<br />
maggiore controllo su sé stessi. Sarai<br />
incline all’irascibilità sia al lavoro che a<br />
casa. Ciò avrà un impatto significativo<br />
sulle tue relazioni con i colleghi. Dato che,<br />
probabilmente, non sarai molto socievole,<br />
chi non ti conosce potrebbe scambiare<br />
questo atteggiamento per un tratto<br />
distintivo della tua personalità. La lettura<br />
può aiutarti a calmarti.<br />
TORO<br />
La vita dei Tori sarà piena di positività in<br />
molti aspetti dell’esistenza, soprattutto<br />
nelle relazioni che saranno influenzate da<br />
Venere. Dopo una considerevole pausa,<br />
la tua sessualità si risveglierà e il tuo<br />
partner, indubbiamente, lo apprezzerà.<br />
Tuttavia, fai attenzione a non essere troppo<br />
appassionato in quanto potresti persino<br />
scoraggiarlo.<br />
LEONE<br />
un mese di indipendenza e cambiamento<br />
per i nati del Leone. Che si tratti di un<br />
cambiamento nel tuo atteggiamento, nello<br />
stile di vita, al lavoro o nel tuo aspetto<br />
esteriore, ti gioverà tantissimo. Ma questo<br />
comporterà anche alcuni aspetti negativi.<br />
Vorrai liberarti dei tuoi obblighi attuali<br />
e goderti la tua libertà. In seguito, però,<br />
potresti pentirti di tali cambiamenti.<br />
GEMELLI<br />
Sarà un periodo di litigi per il segno dei<br />
Gemelli. Di chiunque si tratti, discuterai<br />
sulle piccole cose e, in seguito, potresti<br />
pentirtene. Oltre ai conflitti, ripenserai<br />
anche ai vecchi torti del passato. Non<br />
dovresti combattere questi sentimenti, ma<br />
piuttosto cercare di analizzarli e imparare<br />
da essi.<br />
VERGINE<br />
È possibile che qualcuno di speciale appaia<br />
nella tua vita e te ne innamori a prima vista.<br />
Anche se, probabilmente, non riuscirai<br />
a smettere di pensare a questa persona,<br />
dovresti lasciare che le cose seguano il loro<br />
corso, senza affrettare nulla.<br />
Questo mese, l’ottimismo ti accompagnerà.<br />
Ti sveglierai con entusiasmo e gestirai tutte<br />
le responsabilità con facilità e umorismo.<br />
79<br />
BRESCIAUP
BILANCIA<br />
I nati della Bilancia saranno in cima al<br />
mondo ad aprile. Tutto funzionerà in<br />
armonia a casa e al lavoro. Inoltre, sarà<br />
un ottimo momento per fare una breve<br />
vacanza. Prova a pensare a un viaggio di<br />
famiglia per alcuni giorni. I tuoi genitori,<br />
in particolare, lo apprezzerebbero perché<br />
ultimamente non hai trascorso molto tempo<br />
con loro.<br />
CAPRICORNO<br />
Dimenticare il lavoro sarà una sfida per i nati<br />
del Capricorno ad aprile. La tua vita sarà<br />
incentrata sul lavoro e, che ti piaccia o no,<br />
non riuscirai a smettere di pensare ai tuoi<br />
doveri anche a casa. Tuttavia, grazie al fatto<br />
che la maggior parte delle persone nate<br />
sotto questo segno sono molto metodiche,<br />
non sarà un problema per loro trovare il<br />
tempo per la famiglia e gli amici.<br />
SCORPIONE<br />
I nati dello Scorpione saranno irrequieti e<br />
intraprendenti. In qualche modo, sarai incline<br />
alla gelosia, assumendo comportamenti<br />
vendicativi, a causa dell’influsso di Marte.<br />
Non ti sentirai completamente te stesso,<br />
quindi pensa attentamente alle tue azioni e<br />
a cosa le provoca.<br />
Poiché le tue reazioni a qualsiasi<br />
cambiamento non saranno molto positive,<br />
la cosa migliore da fare è evitarlo.<br />
ACQUARIO<br />
Gli appartenenti al segno dell’Acquario<br />
saranno molto indaffarati questo mese. Il<br />
tuo impegno tenderà ad essere superiore<br />
alle tue solite prestazioni e otterrai<br />
successo: questa potrebbe essere un’ottima<br />
opportunità per chiedere un aumento di<br />
stipendio o per ottenere un beneficio per<br />
i dipendenti, che ti era stato negato in<br />
passato.<br />
SAGITTARIO<br />
Cerca di trascorrere più tempo possibile con<br />
i tuoi figli, ma d’altra parte, non dimenticare<br />
nemmeno il tuo partner. Puoi anche provare<br />
a invitare i tuoi genitori o un fratello in un<br />
viaggio, dato che è passato un po’ di tempo<br />
da quando avete trascorso dei momenti<br />
insieme.<br />
I Sagittari saranno inclini alla malinconia,<br />
che non avrà una causa specifica e, quindi,<br />
nessuna soluzione.<br />
PESCI<br />
i Pesci sembreranno persone diverse<br />
a causa dell’influsso di Mercurio. Da<br />
un lato, le tue capacità comunicative<br />
miglioreranno straordinariamente, il che<br />
potrà avvantaggiarti in molti modi, ma<br />
farà nascere in te anche la tentazione<br />
di manipolare gli altri. Non solo le tue<br />
intenzioni potrebbero sfuggirti di mano,<br />
ma potrebbero anche venire alla luce,<br />
allontanando molti dei tuoi cari.