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Flotte&finanza 53 novembre 2019

Freedom together Corporate car sharing. Ecco perché, secondo una indagine di Flotte&finanza, 300 aziende lo hanno già scelto: viaggiare insieme è cool Circular Mobility Insieme o niente #ForumAutoMotive Il 'vuoto' della politica Noleggio On Demand Leasys CarCloud: Netflixication Speciale Corporate Car Sharing Mia, tua, sua App Sistemi paperless 4.0 Fleet management LGH per una flotta 'smart' Il pacchetto completo di Macnil Gruppo Zucchetti Mobilità Arval torna a scuola Telematica L'IoT per le flotte di Geotab Partnership e Premi LoJack-Regione Lombardia: intesa che (con)vince Il cacao meravigliaio di Evergreen e Rent2Go Future Mobility Expoweek Vista sul futuro Citytech 2019 Restiamo umani Software-as-a-Service Webfleet Solutions, chiamami col tuo nome Le auto di F&F Alfa Romeo Giulia e Stelvio Fiat 500X Sport Le prove di F&F Renault Trafic Space Class Post vendita Pit stop al Service Day Rubriche Il Pensatore Quote Rosa

Freedom together
Corporate car sharing. Ecco perché, secondo una indagine di Flotte&finanza, 300 aziende lo hanno già scelto: viaggiare insieme è cool

Circular Mobility
Insieme o niente

#ForumAutoMotive
Il 'vuoto' della politica

Noleggio On Demand
Leasys CarCloud: Netflixication

Speciale Corporate Car Sharing
Mia, tua, sua

App
Sistemi paperless 4.0

Fleet management
LGH per una flotta 'smart'
Il pacchetto completo di Macnil Gruppo Zucchetti

Mobilità
Arval torna a scuola

Telematica
L'IoT per le flotte di Geotab

Partnership e Premi
LoJack-Regione Lombardia: intesa che (con)vince
Il cacao meravigliaio di Evergreen e Rent2Go

Future Mobility Expoweek
Vista sul futuro

Citytech 2019
Restiamo umani

Software-as-a-Service
Webfleet Solutions, chiamami col tuo nome

Le auto di F&F
Alfa Romeo Giulia e Stelvio
Fiat 500X Sport

Le prove di F&F
Renault Trafic Space Class

Post vendita
Pit stop al Service Day

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Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>53</strong><br />

Novembre <strong>2019</strong><br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

CIRCULAR MOBILITY<br />

SIFÀ lancia la sfida a<br />

noleggiatori, Case, gestori<br />

ABBONATI ALLA LIBERTÀ<br />

Leasys con Amazon,<br />

la mobilità è on demand<br />

ALFA ROMEO<br />

Le novità nascoste<br />

di Giulia e Stelvio<br />

Freedom together<br />

Corporate car sharing. Ecco perché, secondo una indagine di F&F,<br />

300 aziende lo hanno già scelto: viaggiare insieme è cool


Dalla generazione di dati<br />

all’ottimizzazione delle<br />

performance aziendali<br />

TomTom Telematics è ora Webfleet Solutions<br />

VEHICLES (4/21)<br />

Region - All<br />

Search<br />

003 - Express<br />

09:<strong>53</strong>, Feroe Islands 52, 1317 HR Amsterdam, NL<br />

004 – Service<br />

09:52, Dophinstrasse 305, 1978 DL Berlin, DE<br />

005 – Express<br />

29/02, 10:16, Guillaume Frederic 26, 2020<br />

Paris, FR<br />

006 – Transport<br />

09:<strong>53</strong>, AP-7, Km 398 08088 Barcelona, ES<br />

La nostra storia è iniziata 20 anni fa e ci ha visto crescere fino a diventare<br />

un leader globale nella telematica, aiutando oltre 50.000 aziende a gestire<br />

i propri veicoli e a massimizzare la produttività. Recentemente acquisiti<br />

da Bridgestone, adesso il nostro nome cambia da TomTom Telematics a<br />

Webfleet Solutions. Il nostro obiettivo resta lo stesso: innovare la gestione<br />

delle flotte e costruire il futuro delle soluzioni per la mobilità.<br />

Let’s drive business. Further.<br />

webfleet.com


Connessa, integrata, condivisa.<br />

Ecco la nostra visione di Mobilità Intelligente.<br />

Octo Intelligent Mobility offre soluzioni end-to-end di mobilità condivisa, telematica<br />

per le flotte e servizi di gestione veicolo-conducente per operatori di vehicle sharing,<br />

aziende di noleggio e case automobilistiche.


8<br />

14<br />

20<br />

Flotte&<strong>finanza</strong><br />

<br />

Novembre <strong>2019</strong> - numero <strong>53</strong> anno 13<br />

8 Circular Mobility, sostenibilità e innovazione<br />

10 La riforma del C.d.S. a #FORUMAutoMotive<br />

12 Con Leasys CarCloud il noleggio è on demand<br />

14 Corporate Car Sharing, lo fanno in 300<br />

19 Da Alphabet il nuovo sistema Paperless 4.0<br />

20 LGH, flotta più efficiente con la smart box<br />

24 Arval insegna: la mobilità si fa in 4<br />

26 Geotab lascia la porta (del gestionale) aperta<br />

27 LoJack e Regione Lombardia: intesa vincente<br />

28 Future Mobility Expoweek, i numeri di un successo<br />

29 A Citytech il progresso è Human Centered<br />

30 Evergreen-Rent2Go, un albero per ogni auto in NLT<br />

31 TomTom o Webfleet, il prodotto non cambia<br />

32 Giulia e Stelvio si preparano al debutto<br />

34 Trafic Space Class, un nome una garanzia<br />

36 Fiat 500X Sport in Rosso Seduzione<br />

37 Campagna acquisti per Macnil-Gruppo Zucchetti<br />

38 Service Day, il post vendita ha casa a Brescia<br />

RUBRICHE<br />

4 Il Pensatore<br />

6 Quote Rosa<br />

SEGUICI SU<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi<br />

gguzzardi@fiaccola.it<br />

flotte<strong>finanza</strong>@fiaccola.it<br />

Coordinamento editoriale<br />

Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it<br />

Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it<br />

Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it<br />

Foto<br />

Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next<br />

Collaboratori<br />

Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Ottavia E. Molteni, Giacinta<br />

Moraschi, Eliana Puccio, Giorgia Rocca, Monica Schiller<br />

Amministrazione<br />

Margherita Russo - amministrazione@fiaccola.it<br />

Abbonamenti<br />

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Marketing e pubblicità (responsabile estero)<br />

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Direzione, amministrazione, pubblicità<br />

Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.<br />

20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37<br />

Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484<br />

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www.fiaccola.com<br />

Agenti<br />

Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto - Emilia<br />

Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto<br />

Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955<br />

info@ottoadv.it<br />

Trimestrale - LO/CONV/059/2010<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 786<br />

del 22/12/2006 - ROC 32150<br />

Prezzi di vendita Italia Estero<br />

Copia singola ............................€ 10,00........€ 20,00<br />

Abbonamento annuo..................€ 60,00......€ 150,00<br />

Grafica<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Tep Srl<br />

Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza<br />

Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 -<br />

vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985<br />

La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />

firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e<br />

perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale<br />

di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su<br />

questa rivista sia in forma scritta che su supporti<br />

magnetici, digitali, ecc.<br />

Foro competente Milano<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />

esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni e<br />

non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento<br />

UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri<br />

ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />

Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

ISSN 2039 - 571X<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 15132


TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

CONTENTI<br />

VOI<br />

Pensavamo che il concetto<br />

di auto aziendale e di noleggio<br />

a lungo termine fosse ormai<br />

sdoganato da stereotipi e luoghi<br />

comuni.<br />

Invece il Governo, acutamente,<br />

ci riporta a una interpretazione<br />

vetero-bolscevica per la quale<br />

non si capisce bene se i nostri<br />

governanti sono solo ignoranti<br />

o anche in malafede.<br />

Resta il solenne dubbio:<br />

ci sono o ci fanno?<br />

Al momento di andare in stampa non è<br />

ancora chiaro che fine farà la mega<br />

tassa sulle auto aziendali. Pare che<br />

dopo una parabola ascendente volta a punire<br />

quei mentecatti che noleggiano Porsche in<br />

Germania per essere fiscalmente trasparenti<br />

(uno dei primi articoli di questa rivista, giuro,<br />

dieci anni fa), ne sia seguita una<br />

discendente, (forse) fino alla totale<br />

cassazione. Poco male, potremmo dire con<br />

Shakespeare “Molto rumore per nulla”.<br />

E invece no.<br />

Perché anche se così fosse, e non ne abbia<br />

alcuna certezza al momento di scrivere<br />

queste note, resta il fatto che tutto il settore,<br />

vuoi per incapacità, per immaturità, per<br />

menefreghismo o ancora meglio per sagace<br />

opportunismo, non è stato capace di<br />

trasmettere al legislatore e all’utenza una<br />

immagine efficace del settore stesso.<br />

Alla pari dei prìncipi dell’ipocrisia, ovvero i<br />

costruttori di automobili, che preferiscono<br />

fare harakiri sul diesel piuttosto che<br />

combattere insieme, i brand del noleggio, del<br />

finance, del leasing e dello sharing, tutti<br />

insieme come i gattopardi, sciacalli e leoni di<br />

Tomasi di Lampedusa preferiscono finire<br />

sottoterra piuttosto che dedicarsi a una<br />

comunicazione/informazione veritiera di ciò<br />

che realmente è e può rappresentare il<br />

noleggio per la mobilità e la sostenibilità.<br />

A riviste come questa, che parla chiaramente<br />

e seriamente di vizi, difetti, errori e omissioni,<br />

si continua a preferire una comunicazione<br />

bacchettona e omologata, ubbidiente e<br />

servile.<br />

Questi sono i risultati. La differenza tra<br />

Giornalismo e informazione di regime sta<br />

tutta lì.<br />

Contenti voi.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3


IL PENSATORE<br />

LINFA VITALE PER LA CRESCITA DEL PAESE<br />

Franco Fenoglio<br />

A nome di Scania come di Unrae, chiede di “definire una politica<br />

industriale e sociale del settore dell’autotrasporto e sostenere in<br />

modo strutturale gli investimenti in mezzi di ultima generazione”<br />

a cura di Roberta Carati<br />

Ospitare in questa rubrica Franco<br />

Fenoglio, presidente e AD di<br />

Italscania e presidente della<br />

Sezione Veicoli Industriali di Unrae, ci<br />

permette di affrontare subito il nodo<br />

mai sciolto del noleggio veicoli pesanti<br />

(e altri temi che ci stanno a cuore).<br />

F&F Perché in Italia continua a<br />

essere vietato?<br />

››‰ Il noleggio può rappresentare<br />

un’opportunità per il futuro. Va però<br />

evidenziato che il settore dei veicoli<br />

industriali è estremamente articolato: le<br />

case costruttrici come Scania non<br />

vendono solo un prodotto ma una vera<br />

e propria soluzione di trasporto pensata<br />

su misura per il singolo cliente, che<br />

include il veicolo e un universo di<br />

servizi. In questo scenario, la relazione<br />

tra i costruttori di veicoli industriali e le<br />

aziende di trasporto è ancora di<br />

fondamentale importanza.<br />

F&F La classe politica guarda<br />

all’auto come a un bancomat. Va<br />

meglio al settore truck?<br />

››‰ Assolutamente no. Siamo in totale<br />

assenza di una politica strutturale di<br />

sostegno al trasporto.<br />

Il mercato è in costante calo da luglio, il<br />

<strong>2019</strong> si avvia a una chiusura negativa<br />

con conseguenze gravissime in termini<br />

di sicurezza e sostenibilità del settore.<br />

Le case hanno investito ingenti somme<br />

nello sviluppo tecnologico del prodotto,<br />

tanto da essere oggi in grado di offrire<br />

sul mercato veicoli all’avanguardia.<br />

Ad oggi però questo sforzo tecnologico<br />

non è sfruttato a dovere, il parco<br />

italiano risulta essere tra i più datati<br />

d’Europa: il 59,9 per cento dei veicoli in<br />

circolazione è ante Euro 4, l’età media è<br />

di 13,8 anni. L’autotrasporto deve<br />

essere un tema di massima priorità per<br />

la classe politica, la quale ha la<br />

responsabilità di mettere in atto una<br />

politica che garantisca lo sviluppo<br />

efficiente, sicuro e sostenibile del<br />

sistema di trasporto nel nostro Paese.<br />

F&F Tanti i giovani disoccupati ma<br />

si fa fatica a trovare un under 24<br />

che desideri diventare autista di<br />

truck. Come risolvere il problema?<br />

››‰ Secondo una stima, nei prossimi 5<br />

anni l’Italia avrà bisogno di circa 20.000<br />

autisti e 5.000 meccanici. In questo<br />

scenario Unrae con il Comitato Centrale<br />

dell’Albo degli Autotrasportatori ha<br />

promosso un progetto per promuovere<br />

e valorizzare la professione di<br />

conducente di veicoli per il trasporto di<br />

merci, con l’intenzione di far recuperare<br />

competitività all’autotrasporto italiano e<br />

nel contempo di offrire ai giovani<br />

concrete possibilità di acquisire i titoli<br />

necessari per praticare la professione di<br />

autista. Questo però non basta, è<br />

necessario ridare la giusta dignità al<br />

sistema trasporto italiano per poter<br />

avvicinare i giovani a questo mondo.<br />

F&F “Non vedremo camion senza<br />

conducente fino al 2030, ma<br />

vedremo la guida autonoma prima<br />

sul camion che sull’auto”. Perché?<br />

››‰ La tecnologia a guida autonoma è<br />

un’area che sta facendo importanti<br />

progressi, un’area in cui Scania si è<br />

contraddistinta per aver dato vita al<br />

primo progetto di platooning di veicoli<br />

industriali a Singapore un paio di anni<br />

fa. Stiamo procedendo a vele spiegate<br />

verso il sistema di trasporto intelligente<br />

del futuro, nel quale i veicoli a guida<br />

autonoma svolgeranno un ruolo chiave.<br />

Abbiamo da poco presentato due<br />

veicoli concept, due importanti novità a<br />

guida autonoma che proiettano il futuro<br />

nel presente, mostrandoci cosa sia<br />

veramente possibile realizzare con la<br />

tecnologia attualmente disponibile.<br />

F&F Premio ‘Ralla d’Oro <strong>2019</strong>’, ‘CEO<br />

dell’anno Innovazione Automotive’<br />

nel 2018, ‘Personaggio dell’anno<br />

2017’... Fenoglio asso pigliatutto?<br />

››‰ Sono molto onorato di aver<br />

ricevuto questi riconoscimenti, devo<br />

ammettere che lavoro con grande<br />

passione da oltre 50 anni. Il trasporto di<br />

beni e persone è la linfa vitale della<br />

crescita economica e dello sviluppo<br />

sociale del nostro Paese, credo sia una<br />

grande fortuna ma anche una grande<br />

responsabilità lavorare in un settore che<br />

svolge un ruolo fondamentale nella vita<br />

di ciascuno di noi.<br />

4 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.com


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QUOTE<br />

ROSA<br />

ALTO DI GAMMA<br />

È roba (anche) da donne<br />

Chi l’ha detto che l’auto grande debba essere destinata<br />

al maschio della famiglia? Nessuno, eppure pare che sia<br />

proprio così. Ma qualcosa potrebbe presto cambiare<br />

di Tiziana Altieri<br />

tu hai la patente?” È una<br />

giornata di <strong>novembre</strong> e mi<br />

“Scusa,<br />

trovo all’Aeroporto di Bari.<br />

Sono qui per il lancio di una vettura.<br />

Tra gli ospiti riconosco solo qualche<br />

collega, gli altri - mi spiegano gli<br />

organizzatori - non si occupano<br />

abitualmente di automotive ma di<br />

lifestyle, ecco perché non li ho mai<br />

incrociati. Proprio come Angela, quella<br />

che mi ha rivolto una strana domanda a<br />

una presentazione di auto. “Sì, ce l’ho”.<br />

“Ma sai anche guidare?”. Rifletto<br />

qualche secondo. A parte il figlio<br />

(Giorgio ha cinque anni e probabilmente<br />

non riesce a valutare il mio stile, lui di<br />

me si fida a prescindere) e la mamma<br />

(a una certa età farsi scarrozzare pare<br />

che sia comunque meglio) gli altri,<br />

marito in primis, non sembrano<br />

particolarmente felici di sedere alla mia<br />

destra in auto. “Non mi definirei un asso<br />

del volante, però sì guido. Perché?”.<br />

“Io guido poco e comunque mai auto<br />

così grandi. Non ho l’occhio, non so se<br />

ne sono capace”.<br />

Ed ecco svelato<br />

l’arcano.<br />

La verità è che<br />

A lasciarmi a noi ‘angeli del<br />

perplessa, però, è focolare’ viene<br />

il fatto che molte affidata la<br />

delle giornaliste piccola di casa.<br />

del lifestyle<br />

Ma perché?<br />

sembrano versare<br />

nelle medesime condizioni.<br />

Provare per credere<br />

Altro che uguaglianza. Le donne non<br />

hanno ancora le stesse opportunità<br />

degli uomini, nemmeno al volante.<br />

Nella gran parte delle famiglie l’auto<br />

‘grande’, quella più comoda, quella<br />

destinata agli spostamenti più lunghi,<br />

è ancora esclusivo appannaggio del<br />

maschio, che pensa di essere l’unico a<br />

possedere le capacità per condurla.<br />

A noi angeli del focolare non rimane<br />

che accontentarci della piccola, quella<br />

che non richiede un occhio<br />

particolarmente ‘lungo’, quella che si<br />

parcheggia facilmente e che se anche<br />

si pigia troppo l’acceleratore non<br />

raggiunge velocità elevate.<br />

E il risultato è che ancora troppe<br />

rappresentanti del genere femminile si<br />

sentono a disagio<br />

nel mettersi alla<br />

guida di quella<br />

che considerano<br />

una grande<br />

macchina (anche<br />

se poi quella in<br />

questione<br />

decisamente troppo grande non è).<br />

La presentazione dura una giornata e<br />

mezza, abbiamo la possibilità di<br />

macinare chilometri su strade da<br />

cartolina. Le auto sono piacevoli da<br />

guidare, incollate all’asfalto, dotate di<br />

ogni sistema di sicurezza. Ritrovo le<br />

colleghe alle partenze. “Ho guidato!”,<br />

grida Angela. “È stato fantastico. Altro<br />

che la mia scatolina. Da domani a<br />

casa si cambia...”. Sorrido. Ecco, forse<br />

la rivoluzione comincia da qui.<br />

6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


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IL CICLO DELLA<br />

MOBILITÀ<br />

TEMPO DI LETTURA:<br />

6 minuti<br />

CIRCULAR MOBILITY<br />

Insieme o niente<br />

C’è ‘Il ciclo della mobilità tra sviluppo sostenibile e<br />

innovazione’ al centro dell’evento in cui SIFÀ ha<br />

raccolto intorno a un tavolo rappresentanti delle<br />

istituzioni e imprenditori che operano nel pubblico e<br />

nel privato. Perché l’azione può essere solo corale<br />

di Roberta Carati<br />

Carrozze e omnibus trainati da cavalli, tramways<br />

elettrici e a vapore, automobili-omnibus (da cui autobus)...<br />

Mobilità di altri tempi, quella ritratta nelle<br />

foto in bianco e nero, da non rimpiangere ma con un indubbio<br />

merito: la sostenibilità. E sostenibile vuole essere,<br />

quasi due secoli dopo, la mobilità immaginata da Paolo<br />

Ghinolfi. Da lui come da altri, ma l’amministratore delegato<br />

di SIFÀ ha il merito di aver immaginato anche un percorso<br />

per realizzarla che chiama in causa tutti gli attori della filiera.<br />

Circular Mobility, così si chiama, è stato al centro di un convegno<br />

a fine ottobre a Reggio Emilia che ha visto i partecipanti<br />

confrontarsi con franchezza e convenire su verità<br />

inconfutabili. Per esempio Ghinolfi: “Il noleggio a lungo<br />

termine favorisce il mercato dell'usato perché giovane,<br />

manutenuto. Le amministrazioni si limitano a chiudere al<br />

diesel e incentivano chi la macchina la sostituisce lo stesso”.<br />

Luca Dondi (Nomisma): “Le flotte diffondono le buone<br />

pratiche, sono uno strumento importante del cambiamento.<br />

Indietro non si torna”. Fabrizio Togni(BPER Banca): “Il car<br />

sharing preoccupa il petroliere più dell’elettrico”. Filippo Di<br />

Gregorio (Unindustria Reggio Emilia): “Non sarà un processo<br />

on-off per spegnere diesel o benzina ma un percorso”.<br />

Fabio Teti (TPER): “Vorremmo integrare car sharing,<br />

taxi ed NCC. Dobbiamo offrire più soluzioni”. Stefano<br />

Sordelli (Volkswagen Group Italia): “Il futuro resta l’elettrico,<br />

che non vuol dire averlo domani. Bisogna avere una visione”.<br />

8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


IL CICLO DELLA<br />

MOBILITÀ<br />

F&F Paolo Ghinolfi, che cos’è Circular Mobility?<br />

››‰ Un marchio coniato da SIFÀ per quello che vuole essere<br />

un contenitore di idee, oltre che di aziende, sul tema<br />

della mobilità. Se vogliamo parlare veramente di sviluppo<br />

sostenibile, di responsabilità sociale di impresa, tutti noi<br />

attori della filiera - dal progettista al costruttore, dal concessionario<br />

al noleggiatore - dobbiamo provare a lavorare<br />

non in parallelo ma in modo congiunto. Fare ognuno il proprio<br />

pezzettino pensando ‘solo’ alla propria azienda difficilmente<br />

porterà alla creazione di un percorso virtuoso.<br />

F&F Dove porterà questo percorso virtuoso?<br />

››‰ A dare risposte che abbiano fondamento scientifico<br />

a domande, per esempio, sull’evoluzione tecnologica: “È<br />

vero che non vale più la pena comprare veicoli diesel perché<br />

non sarà più l’alimentazione del futuro? Sarà tutto elettrico?<br />

Sarà anche ibrido?”. Ecco, vogliamo dare risposte vere in<br />

controtendenza rispetto a dichiarazioni che troppo spesso<br />

sono opportunistiche o slogan da campagna elettorale.<br />

F&F La primissima sfida da affrontare?<br />

››‰ Il rinnovo del parco circolante. Ci sono sulle strade<br />

venti milioni di automobili a emissioni Euro 0, Euro 1, Euro<br />

2, Euro 3, di persone che non si possono permettere una<br />

macchina nuova e che troverebbero nel nostro usato ex<br />

noleggio a lungo termine la risposta alle loro esigenze di<br />

mobilità sostenibile a costi estremamente contenuti.<br />

Anziché incentivare la rottamazione con tremila euro da<br />

utilizzare per comprare biglietti del trasporto pubblico, il<br />

governo dovrebbe permettere di usare quei soldi per ridurre<br />

il costo di acquisto di un’automobile usata, Euro 6, con, tra<br />

l’altro, un effetto immediato di riduzione delle emissioni.<br />

Interessa anche a noi<br />

Il tema della mobilità sostenibile in generale ed elettrica in particolare interessa<br />

anche le aziende dotate di una flotta (l’83% su un campione di 200), a dispetto<br />

di numeri che raccontano di una presenza ancora esigua di veicoli ibridi o<br />

elettrici (solo il 17% ne annovera almeno uno). Superiore la quota di chi - pur<br />

in assenza di un parco in noleggio o di proprietà - utilizza un veicolo ibrido<br />

(21%) o uno elettrico (10%) per gli spostamenti aziendali o per lo svolgimento<br />

dell’attività lavorativa. Risulta dalla Survey sulle Imprese realizzata da Nomisma<br />

nell’ambito dell’Osservatorio sulla Mobilità Smart&Sostenibile e presentata<br />

da Silvia Zucconi, responsabile Market Intelligence & Consumer Insight.<br />

Il ricorso a veicoli ad alimentazione ‘verde’ è sorretto in prima battuta da motivazioni<br />

ambientali (30%) ed economiche - legate a costi e offerte vantaggiose<br />

per l’acquisto o il noleggio a lungo termine (16%) e a ridotti costi chilometrici<br />

(12%). Contribuiscono anche incentivi, detrazioni e agevolazioni quali esenzione<br />

dal pagamento del bollo e parcheggi gratuiti (importanti per il 24% del<br />

campione) e l’impatto positivo sull’immagine aziendale (10%).<br />

Fattori che potrebbero fare cambiare idea alle imprese che oggi non utilizzano<br />

veicoli ibridi o elettrici sono invece principalmente<br />

l’abbattimento dei costi di<br />

acquisto o di noleggio a lungo termine<br />

(22%), gli incentivi e le detrazioni per l’acquisto<br />

(18%), il miglioramento delle prestazioni<br />

del veicolo (15%).<br />

F&F SIFÀ nell’era della Mobilità Circolare?<br />

››‰ Il nostro impegno è rifiutarci di vendere al nostro cliente<br />

un prodotto che non sia coerente con questa impostazione.<br />

I costruttori lo sappiano: non compreremo veicoli che non<br />

rispondano a certi requisiti di compatibilità ambientale.<br />

Il Teatro Valli di Reggio Emilia<br />

sede, lo scorso 29 ottobre,<br />

di ‘Circular Mobility - Il ciclo<br />

della mobilità tra sviluppo<br />

sostenibile e innovazione’.<br />

All’incontro organizzato da<br />

SIFÀ e BPER Banca hanno<br />

partecipato Paolo Ghinolfi<br />

(SIFÀ), Fabrizio Togni (BPER<br />

Banca), Filippo Di Gregorio<br />

(Unindustria Reggio Emilia),<br />

Stefano Sordelli (Volkswagen<br />

Group Italia), Fabio Teti (TPER).<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 9


SICUREZZA<br />

STRADALE<br />

#FORUMAUTOMOTIVE<br />

Il ‘vuoto’ della politica<br />

Mentre soggetti diversi si impegnano a garantire<br />

l’incolumità di chi circola su strada, manca ancora<br />

un tassello: la riforma del Codice della Strada<br />

Sul <strong>2019</strong> non possiamo in alcun modo contare.<br />

Stante l’interruzione anticipata dell’esperienza di<br />

governo Lega-Cinque Stelle la scorsa estate, e il<br />

blocco della revisione del testo di riforma in aula in attesa<br />

dei pareri annunciati dal ministero dell’Economia e delle<br />

Finanze, sotto l’albero non ci sarà il nuovo Codice della<br />

Strada impacchettato e approvato.<br />

‘I (soliti) ritardi della politica’, verrebbe da commentare,<br />

ed è infatti così che #ForumAutoMotive ha chiamato<br />

uno dei talk show dell’incontro autunnale del movimento<br />

d’opinione promosso e presieduto dal giornalista Pierluigi<br />

Bonora. Una mattinata di lavori che è valsa a mettere in<br />

luce tutte le criticità che discendono dall’appoggiarsi a<br />

un documento che data addirittura 1992 e che quindi<br />

non tiene in alcun conto l’evoluzione in corso nel settore<br />

della mobilità. Scenario che invece conoscono bene sia<br />

l’On. Giuseppe Donina, relatore del testo di (parziale) ridi<br />

Ottavia E. Molteni<br />

forma del Codice della Strada, sia l’On. Paolo Gandolfi,<br />

‘padre’ della legge sull’omicidio stradale, novità introdotta<br />

nell’ordinamento giuridico nel marzo 2016 il cui effetto<br />

di deterrenza, per ammissione stessa di chi ne ha seguito<br />

e sostenuto l’iter, ha funzionato meno rispetto alle attese.<br />

Una legge ‘spuntata’<br />

Vi è forse un difetto di comunicazione alle spalle di questo<br />

apporto poco incisivo nei confronti di quella che<br />

Giordano Biserni (Presidente di ASAPS) ha definito nella<br />

stessa occasione la “Sbornia del Terzo Millennio”, ossia<br />

la distrazione causata dall’uso di smartphone e tablet,<br />

da sommarsi all’utilizzo di alcol e droghe.<br />

Se ai fattori citati si aggiunge l’impossibilità per le forze<br />

di controllo di essere ovunque e in qualsiasi momento;<br />

che solo tre comportamenti pericolosi alla guida possono<br />

essere rilevati da remoto (eccesso di velocità, transito<br />

con semaforo rosso e ingresso in Zone a Traffico<br />

Limitato), mentre tutti gli altri presuppongono l’accertamento<br />

‘de visu’; che correttivi possono essere operati<br />

soltanto per quanto riguarda le lesioni gravi e che sembra<br />

sempre mancare un particolare che impedisce di andare<br />

10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


SICUREZZA<br />

STRADALE<br />

CODICE DELLA STRADA:<br />

I NUMERI DEL D.LGS 285<br />

• 1992: anno di approvazione<br />

• 245: articoli, divisi in 7 Titoli<br />

• 408: articoli Regolamento<br />

• 19: Appendici inserite<br />

sino in fondo (applicazione complicata, non solo quando<br />

si parla dei colpevoli accertati di un omicidio stradale),<br />

ecco che si capisce come la situazione sia rimasta preoccupante.<br />

Tanto più che il meccanismo della “non esclusiva<br />

responsabilità”, come sottolineato sempre da Biserni,<br />

sta depotenziando il reato, dal momento che le condanne<br />

stanno tornando sotto ai tre anni.<br />

Di qui la proposta, avanzata da più di uno dei relatori di<br />

giornata, di snellire il testo del riformando Codice della<br />

Strada, inserendovi le norme principali riguardanti gli<br />

aspetti comportamentali e demandandone l’applicazione<br />

a regolamenti, sui quali è più facile e veloce intervenire.<br />

Il riconoscimento per l’impegno sul tema<br />

Il Prefetto Roberto Sgalla (già<br />

Direttore Centrale delle Specialità della<br />

Polizia di Stato) è il profilo selezionato<br />

da DEKRA per l’edizione annuale<br />

del suo Road Safety Award. Il premio<br />

è stato consegnato al termine dell’appuntamento<br />

con #ForumAutoMotive.<br />

“In Italia”, ha dichiarato il Prefetto,<br />

“manca una visione globale sul tema<br />

della sicurezza stradale, ci si muove solo sulla base di fasi emergenziali<br />

e della ricerca di consenso. Serve una nuova Legge Delega che consenta<br />

di arrivare a un nuovo Codice della Strada tarato sulle nuove forme di mobilità<br />

e micromobilità. Vanno riviste le pene, garantendone la certezza, prevedendo,<br />

soprattutto, la sospensione della patente per i più comuni comportamenti<br />

di colpevole distrazione alla guida legati all’uso degli smartphone.<br />

Solo così si potranno contrastare seriamente i numeri già oggi allarmanti<br />

di 600 pedoni e 350 ciclisti morti ogni anno, senza contare le 3.300 vittime<br />

degli oltre 172mila incidenti sulle nostre strade, con costi sociali conseguenti,<br />

insopportabili, di 17 miliardi di euro”.<br />

Il ruolo della tecnologia<br />

A #ForumAutoMotive l’On. Donina ha parlato di un calo<br />

degli agenti, arrivando a sollecitare il Governo sulla necessità<br />

di maggiori pattuglie, forze in campo, veicoli di<br />

servizio e dotazioni tecnologiche.<br />

Proprio quest’ultimo aspetto può dare una mano, sul<br />

lato del driver (sistemi di assistenza alla guida), così<br />

come di chi è delegato a controllare il rispetto delle leggi<br />

della strada (kit Street Control), ma non bisogna dimenticare<br />

che esistono leggi immutabili della fisica che neppure<br />

la più avanzata tra le tecnologie può cancellare,<br />

come sottolineato da Michele Crisci (Presidente e AD<br />

Volvo Cars Italia).<br />

Per Gabriele Allievi (AD Bosch Italia) servono formazione<br />

e sensibilizzazione all’uso delle tecnologie, dal momento<br />

che la causa degli incidenti rimane legata all’uomo.<br />

Le categorie danneggiate<br />

Accanto al settore del trasporto professionale, che dovrebbe<br />

vedere riconosciuto, in caso di crash, lo status<br />

di infortunio sul lavoro, con un lavoro ‘ad hoc’ compiuto<br />

nelle aziende, anche il mondo del noleggio ha chiesto a<br />

gran voce di intervenire quanto prima sul testo del Codice<br />

della Strada, in particolare su quell’Art. 196 che postula<br />

il principio di solidarietà tra trasgressore, utilizzatore e<br />

società di noleggio, ma che sempre più è avversato da<br />

sentenze della Corte di Cassazione. Nel suo intervento,<br />

Pur se licenziato già nel luglio scorso dalla Commissione Trasporti della Camera,<br />

è ancora fermo il testo di riforma del Codice della Strada di cui è relatore<br />

l’On. Giuseppe Donina (al centro tra l’On. Paolo Gandolfi a sinistra e Pierluigi Bonora).<br />

Pietro Teofilatto (Direttore Sezione NLT di Aniasa) ha<br />

posto l’attenzione sull’aumento vertiginoso delle infrazioni<br />

non immediatamente contestabili, che rischiano di affossare<br />

un settore che vede circolare 1.100.000 veicoli<br />

per 5.500.000 contratti e 30 miliardi di chilometri annui.<br />

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NOLEGGIO<br />

ON DEMAND<br />

TEMPO DI LETTURA:<br />

6 minuti<br />

LEASYS CARCLOUD<br />

NETFLIXICATION<br />

Termine quasi impronunciabile ma che rende bene<br />

la tendenza ad abbonarsi: a Sky, a Spotify, a Netflix,<br />

appunto. Con Leasys e Amazon, anche alla mobilità<br />

di Giorgia Rocca<br />

Amazon perché il cliente la conosce e si fida; perché<br />

la collaborazione funziona benissimo su vari<br />

fronti da anni (per esempio, Be Free lanciata sulla<br />

piattaforma di e-commerce ha portato alla vendita di<br />

13mila giorni di noleggio); perché l’accesso è semplice,<br />

rapido, sicuro. Dunque Amazon “un driver fondamentale”,<br />

spiega Giacomo Carelli, Ceo & General Manager Fca<br />

Bank Group, “nella promozione di Leasys CarCloud”.<br />

Milano, Le Village, 21 ottobre <strong>2019</strong>. Fca Bank e la sua<br />

controllata Leasys presentano l’innovativa formula di abbonamento<br />

automotive ispirata alla subscription economy,<br />

un modello che privilegia la libertà di muoversi al veicolo<br />

di proprietà. Chiarissimo il claim: ‘Abbonati alla Libertà’.<br />

Libertà di scegliere in ogni momento in tutta Italia il mezzo<br />

più funzionale e adatto alle diverse situazioni - l’utilitaria<br />

per la mobilità urbana o il fuoristrada e l’auto familiare<br />

per le gite fuori porta durante i weekend o in vacanza -<br />

promuovendo al contempo uno stile di vita più sostenibile<br />

sia a livello economico sia ambientale.<br />

Soluzioni per il cliente privato<br />

Due pacchetti a canone mensile fisso interscambiabili<br />

per un totale di sette modelli, Leasys CarCloud è una soluzione<br />

dedicata ai liberi professionisti e ai clienti privati,<br />

(anche giovani che abbiano la patente da almeno un<br />

anno). Target, quest’ultimo, che Leasys sta coccolando<br />

da tempo. “L’utenza privata”, conferma Alberto Grippo,<br />

Ceo Leasys, “è quintuplicata in tre anni, con tassi di<br />

crescita una volta e mezza superiori a quelli del<br />

settore” grazie a una serie di proposte che vanno<br />

sotto il nome di Come Nuovo (cinquemila le vetture<br />

usate rinoleggiate ogni anno, con circa il<br />

20 per cento di sconto rispetto al canone<br />

di un mezzo nuovo), Noleggio Chiaro<br />

(per conoscere fin da subito il prezzo di<br />

acquisto dell’auto a fine noleggio), Be<br />

Free (formula che permette di restituire<br />

l’auto quando si vuole, con un pacchetto<br />

di servizi ampliabile secondo necessità),<br />

12


NOLEGGIO<br />

ON DEMAND<br />

Oggi guido la 500, domani la Wagon, dopodomani...<br />

Libero di cambiare idea, e macchina, con i pacchetti Leasys CarCloud: CarCloud 500 (che<br />

comprende Fiat 500, 500L, 500X e Wagon) a 249 euro al mese e CarCloud Renegade &<br />

Compass a 349. Ci si iscrive su Amazon versando un’una tantum di 199 euro per il pack<br />

500, che diventano 249 per il pack Renegade & Compass, e si attiva il proprio account<br />

su carcloud.leasys.com. A quel punto, cliente registrato, entro 48 ore potrà già mettersi<br />

al volante del veicolo scelto. Il canone di abbonamento include cambi illimitati presso<br />

tutti i 200 Leasys Mobility Store convenzionati (che vuol dire, per esempio, decidere di<br />

guidare una 500 oggi e, dopodomani, optare per una Wagon), 1.500 chilometri al mese<br />

(a meno che non si interrompa il servizio quelli non utilizzati si accumuleranno sul<br />

mese successivo), garanzia illimitata, manutenzione, sostituzione pneumatici e assicurazione<br />

kasko con franchigie; in più, al momento dell’iscrizione, l’abbonato riceverà<br />

un anno di Amazon Prime e Prime Video. La gestione di prenotazioni, cambio macchina,<br />

uscita, servizi aggiuntivi (come la kasko senza franchigie, il cambio pack, la seconda guida, la<br />

consegna del veicolo direttamente al proprio domicilio) avverrà da un’area riservata. Quella stessa dove, pagando 99<br />

euro, il cliente potrà valutare di cambiare pack e passare da 500 a Renegade & Compass e viceversa in qualsiasi momento.<br />

Il customer journey di Leasys CarCloud è completamente digitale ed è stato pensato ‘a portata di smartphone’.<br />

Jeep Miles (il prodotto in modalità pay-per-use), U-GO<br />

(sharing peer to peer che aiuta il cliente a ridurre il costo<br />

del canone mensile condividendo la propria vettura)...<br />

Per non dire dei Leasys Mobility Store, “200 One Stop<br />

Shop disseminati sul territorio nazionale con una flotta<br />

di 7.000 vetture che nel 2020”, annuncia Grippo, “saranno<br />

400 per un totale di 12.500 veicoli noleggiabili a breve o<br />

medio termine o disponibili in car sharing”.<br />

400 Leasys Store, per servirvi<br />

I Mobility Store sono un elemento centrale della soluzione<br />

Leasys CarCloud, perché è in un Mobility Store che fisicamente<br />

avverrà il ritiro dell’auto prescelta - con 48 ore<br />

di preavviso obbligatorie per avere la certezza di disporre<br />

di quel modello - ed è sempre in un Mobility Store, non<br />

necessariamente lo stesso, che avverrà la riconsegna.<br />

I Leasys Store disporranno di diverse colonnine di ricarica<br />

per i clienti dell’ibrido e dell’elettrico. “Leasys CarCloud”,<br />

chiosa Giacomo Carelli, “nasce infatti anche in preparazione<br />

alla rivoluzione elettrica che avverrà il prossimo<br />

anno, quando Fiat e Jeep lanceranno i nuovi modelli<br />

Plug-In Hybrid, Mild Hybrid e quando verrà introdotta sul<br />

mercato la tanto attesa Fiat 500 elettrica”.<br />

Due dei sette modelli della<br />

flotta Leasys CarCloud.<br />

Sotto, da sinistra, il Ceo<br />

Leasys Alberto Grippo,<br />

il Ceo & General Manager<br />

Fca Bank Group Giacomo<br />

Carelli, ancora Carelli che<br />

scherza con Ale & Franz,<br />

testimonial del nuovissimo<br />

servizio destinato a privati<br />

e partite Iva, e per finire<br />

il celebre duo comico sulla<br />

ancor più celebre panchina.<br />

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<strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 13


MOBILITÀ<br />

AZIENDALE<br />

CORPORATE RA<br />

CAR SHARING<br />

Mia, tua, sua<br />

Saving,<br />

welfare, e,<br />

corporate ora<br />

responsibility. Risponde<br />

a questi tre principi ip<br />

i il crescente gradimento delle<br />

aziende, 300 quelle ufficialmente censite, verso<br />

la mobilità condivisa. Ma perché funzioni davvero,<br />

si impone l’uso massiccio della telematica<br />

a cura di<br />

Davide Gibellini<br />

Sebbene con accezioni diverse e talvolta non pienamente<br />

appropriate, il Corporate Car Sharing è<br />

diventato uno dei termini più diffusi nei convegni<br />

e nelle agende dei fleet manager. Il numero di aziende<br />

che hanno adottato una forma evoluta e automatizzata<br />

di condivisione è in forte crescita.<br />

Non esistono statistiche o database disponibili, tuttavia<br />

GR ADVISORY - società indipendente leader nella ricerca<br />

nella consulenza in ambito mobilità aziendale - ha realizzato<br />

una mappatura specifica grazie alla quale è possibile<br />

affermare con certezza che oltre 300 aziende italiane<br />

hanno già implementato una soluzione di sharing<br />

abilitata dalla telematica.<br />

Il Corporate Car Sharing associa ai vantaggi tradizionali<br />

della condivisione (risparmi attraverso la riduzione dei<br />

mezzi il maggiore uso) un nuovo ventaglio di benefici<br />

per l’azienda (semplificazione dei processi di prenotazione<br />

e utilizzo, controllo dello stato del veicolo, moni-<br />

toraggio del reale utilizzo, ripartizione rt<br />

izione dei costi per centro<br />

aziendale, possibilità di azioni di ottimizzazione grazie<br />

alla presenza di dati completi e aggiornati) e per il dipendente<br />

(nuove forme di mobilità aziendale, maggiore fruibilità<br />

grazie alla app e alla smaterializzazione della chiave,<br />

possibilità di utilizzo privato, welfare).<br />

Un progetto di condivisione della flotta è relativamente<br />

semplice da realizzare nella sua forma base ma piuttosto<br />

complesso se spinto alla sua massima potenza: integrazione<br />

con i sistemi aziendali, addebiti per centro di<br />

costo, monitoraggio delle attività aziendali (per le flotte<br />

tecniche), integrazione con il flusso della trasferta e della<br />

nota spese, addebiti sul cedolino del dipendente per<br />

l’eventuale utilizzo privato.<br />

Ci sono diverse tipologie di soggetti che possono guidare<br />

il progetto e supportare l’azienda: produttori di software<br />

per la condivisione, aziende di telematica, noleggiatori<br />

e società di car sharing.<br />

Ciò è sintomatico del fatto che le esigenze di servizio<br />

sono varie e le soluzioni disponibili - in termini di asset,<br />

piattaforme, logiche di servizio - possono essere configurate<br />

partendo da approcci differenti, a testimonianza<br />

del dinamismo e interesse per queste soluzioni.<br />

Al fleet manager interessato a valutare il Corporate Car<br />

Sharing proponiamo sei tappe fondamentali per questo<br />

viaggio all’insegna della sharing mobility.<br />

14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


MOBILITÀ<br />

AZIENDALE<br />

Tecnologia telematica<br />

L’auto condivisa esiste da sempre nelle aziende. Le auto<br />

‘bianche’ sono state sempre presenti e a disposizione<br />

di gruppi di dipendenti la cui attività professionale richiedesse<br />

spostamenti. Già negli anni 80 e 90 si parlava di<br />

auto in pool (‘il flottino’) o car pooling. Gestione delle<br />

chiavi in un quadro oppure segreteria con funzioni di<br />

smistamento, ma grande manualità e disservizi. È solo<br />

con l’avvento delle black box che l’utilizzo condiviso dei<br />

mezzi aziendali è diventato simile a quello del car sharing<br />

pubblico presente nelle principali città.<br />

Il Corporate Car Sharing nasce solo negli ultimi anni e si<br />

sviluppa portando in azienda quanto serviva per superare<br />

i tradizionali limiti dell’auto condivisa: facilità di utilizzo,<br />

garanzia<br />

della disponibilità, monitoraggio del veicolo e<br />

degli utilizzi, controllo e corretta allocazione dei costi.<br />

Quasi il 90 per cento delle flotte superiori a 30 unità di-<br />

spone di una o più vetture destinate a un utilizzo condi-<br />

viso. Nella maggior parte dei casi, però, i processi più<br />

importanti (prenotazione, presa e riconsegna delle chiavi,<br />

verifica dello stato d’uso, controllo dei chilometraggi, ve-<br />

rifica dell’effettivo utilizzatore) sono attività svolte ancora<br />

in modo manuale o, addirittura, non vengono fatte.<br />

Esiste quindi, secondo Andrea Cariddi, Country Director<br />

Italy di Axodel, un ampio spazio di miglioramento che<br />

sta guidando il forte sviluppo dello sharing nelle flotte<br />

aziendali. Questo spiega il riscontro importante ottenuto<br />

dai noleggiatori che hanno colto questi segnali per tempo.<br />

È il caso di ALD Automotive Italia, che ha lanciato il<br />

car sharing aziendale due anni fa ottenendo un riscontro<br />

importante: la ‘flotta condivisa’ supera già le duemila<br />

auto circolanti.<br />

Davide Gibellini è fra i principali esperti<br />

e ricercatori di auto aziendale in Italia.<br />

Dopo diverse esperienze manageriali<br />

presso importanti aziende multinazionali,<br />

dirige dal 2008 GR ADVISORY, società<br />

leader nella ricerca, consulenza e advisory<br />

in ambito mobilità aziendale<br />

Grandi aziende e grandi città?<br />

La presunta equazione Corporate Car<br />

Sharing a beneficio della mobilità di<br />

grandi aziende è molto limitativa.<br />

Nei grandi territori urbani i gradi di libertà<br />

e la disponibilità dell’offerta si<br />

ampliano: “In Italia”, ci dice Andrea Leverano, Regional<br />

Operations Director South West di SHARE NOW, “operiamo<br />

su quattro grandi città (Milano, Roma, Torino e<br />

Firenze) con tremila veicoli e vediamo interesse alla nostra<br />

offerta Corporate sia da parte del titolare di singola<br />

partita iva sia da parte della grande azienda che non<br />

vuole addossarsi costi fissi e di gestione”.<br />

“Le aziende più ricettive”, testimonia Marco Girelli,<br />

Direttore Sales&Marketing di Alphabet, “appartengono<br />

al terziario avanzato che richiede un forte presidio del<br />

mercato (ad esempio consulenza aziendale, bancaria,<br />

assicurativa) o a settori con forte presenza di interventi<br />

tecnici e manutentivi. La maggiore propensione al<br />

Corporate Car Sharing è correlata alla numerosità dei<br />

dipendenti più che alla numerosità dei veicoli in flotta:<br />

rileviamo infatti maggiore apertura e interesse nelle<br />

aziende con oltre 500 dipendenti”.<br />

Tuttavia, il tessuto imprenditoriale italiano è principalmente<br />

composto da PMI ubicate in aree extraurbane.<br />

E ci sono operatori che hanno la capacità (e la missione)<br />

Dalla nascita del Corporate Car Sharing alla sua evoluzione attuale grazie alla tecnologia telematica<br />

Anni 90<br />

Anni 2000<br />

Oggi<br />

AUTO IN CONDIVISIONE CAR POOLING CORPORATE CAR SHARING<br />

PRENOTAZIONE<br />

Cartacea<br />

E-mail – Modulo web<br />

App<br />

ACCESSO ALL’AUTO<br />

GESTIONE OPERATIVA<br />

CONTROLLO VEICOLO<br />

UTILIZZO PERSONALE<br />

Consegna manuale<br />

delle tramite addetto<br />

Manuale<br />

Armadio chiavi<br />

con codice<br />

Manuale<br />

Key-less<br />

Abilitata dalla telematica<br />

(servizio in outsourcing)<br />

Limitato o Assente Manuale Automatico<br />

Non possibile<br />

Non possibile<br />

Possibile e accessibile<br />

da tutti i dipendenti<br />

Fonte: GR ADVISORY<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 15


MOBILITÀ<br />

AZIENDALE<br />

di centrare proprio questo<br />

obiettivo. “Abbiamo<br />

realizzato un vero e proprio<br />

servizio di car sharing chiavi in<br />

mano”, testimonia Augusto De Castro,<br />

Consigliere Delegato di E-Vai (FNM Group), “per le aziende<br />

e per i comuni dei territori a bassa e media intensità<br />

abitativa. Attiva già dal 2011, E-Vai è il primo operatore<br />

di mobilità condivisa ed ecologica: una flotta di 200<br />

veicoli a basso impatto ambientale (95 per cento elettriche,<br />

5 per cento ibride), oltre 50.000 iscritti al servizio<br />

e 110 E-Vai Point in Lombardia con possibilità di sosta<br />

e ricarica gratuita. Favoriamo un profilo di utilizzo orientato<br />

alla intermodalità: consentiamo ai nostri utenti di<br />

prendere e lasciare l’auto negli aeroporti o nelle stazioni<br />

viaggiando nella regione”.<br />

Non solo (e non tanto) per ridurre i costi<br />

“Le aziende che scelgono di modernizzare il proprio modello<br />

di mobilità ispirandosi alla condivisione”, sostiene<br />

Cariddi (Axodel), “approfittano<br />

della tele-<br />

ENRICO MARCHETTI<br />

“In caso di uso<br />

matica per ridurre e razionalizzare<br />

il numero<br />

privato del veicolo,<br />

il pagamento è<br />

complessivo dei veicoli<br />

condivisi, magari of-<br />

digitale e avviene<br />

in automatico,<br />

contestualmente alla frendo anche l’estensione<br />

della fruizione a<br />

chiusura del viaggio”<br />

utenti ai quali prima<br />

l’accesso non era consentito, aggiungendo<br />

l’indubbio beneficio della semplificazione<br />

della prenotazione e della<br />

accresciuta disponibilità”. La questione<br />

dell’efficienza e del controllo è sempre<br />

sentita. La spesa per le diverse forme<br />

di mobilità aziendale è elevata, frammentata<br />

in diverse aree aziendali e<br />

spesso non conosciuta. Il beneficio<br />

diretto sui costi non sembra essere<br />

la principale motivazione.<br />

ROBERTO BORDIN<br />

“Il grosso sono<br />

veicoli tradizionali,<br />

ma su flotte già<br />

attive abbiamo<br />

esteso il Corporate<br />

Car Sharing a veicoli<br />

elettrici e ibridi”<br />

“Una soluzione completa capace<br />

di semplificare e migliorare<br />

il monitoraggio, esternalizzare<br />

la gestione operativa,<br />

ridurre i costi per la trasferta<br />

e offrire uno strumento di welfare”<br />

è la chiave di volta, chiosa<br />

Girelli (Alphabet).<br />

“In base alla nostra esperienza”,<br />

ribadisce De Castro (E-Vai), “la dimensione aziendale<br />

ha poca importanza, conta di più la sensibilità ai<br />

temi della responsabilità sociale: riduzione delle emissioni<br />

ed ecosostenibilità”. Quale è il vero grado di innovazione<br />

che l’azienda vuole sperimentare nella mobilità?<br />

Associare il concetto di sharing economy al<br />

proprio brand aziendale è un cambio di paradigma, significa<br />

“concepire l’auto non più come benefit ma come<br />

mezzo per spostarsi oltre che una proposta di welfare<br />

ai propri dipendenti di mobilità sostenibile”.<br />

Non si tratta di una visione futura ma di una realtà già<br />

applicabile, come testimonia l’esperienza di alcune<br />

aziende nostre Clienti, ad esempio Copying e Agesp.<br />

Il tutto è rafforzato dal trend crescente di aziende che<br />

utilizzano l’introduzione dello sharing evoluto per favorire<br />

l’ingresso nel parco di vetture a basso impatto ambientale.<br />

Oltre a operatori che nascono con questo specifico<br />

DNA (E-Vai vanta già una flotta composta al 95 per cento<br />

di autovetture elettriche) la strada verso il green sembra<br />

essere già una realtà.<br />

“La maggior parte delle soluzioni offerte negli ultimi anni<br />

coinvolge veicoli tradizionali, ma di recente, su flotte già<br />

attive, abbiamo esteso il Corporate Car Sharing a veicoli<br />

elettrici e anche ibridi” ci conferma Roberto Bordin, Smart<br />

Mobility Product Owner di Targa Telematics. “Ci sono<br />

aziende che mostrano grande sensibilità verso l’alimentazione<br />

elettrica, integra Leverano (SHARE NOW), e per<br />

noi che offriamo servizi di mobilità nelle grandi città è un<br />

segnale importante di switch per la nostra flotta futura”.<br />

Corporate vs Retail? - Modi di utilizzo<br />

L’intersezione delle offerte dei diversi operatori sta creando<br />

sovrapposizione tra modelli di utilizzo codificati<br />

(free floating, station-based, multi-station) e convergenza<br />

tra soluzioni Retail e Business. Nel Corporate Car Sharing<br />

convivono i diversi modelli: dalla modalità multi-station<br />

del bancario (dalla filiale A alla filiale B con sosta intermedia<br />

presso un cliente) al free-floating ‘circoscritto’ all’interno<br />

di determinate aree per società aeroportuali o<br />

grandi impianti produttivi o logistici, al pieno free-floating<br />

16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


MOBILITÀ<br />

AZIENDALE<br />

Le aziende protagoniste di questa inchiesta e le loro soluzioni di Corporate Car Sharing<br />

Alphabet Axodel ALD E-VAI SHARENOW Targa Telematics<br />

Azienda<br />

Soluzione<br />

Corporate<br />

Car Sharing<br />

nelle città in cui l’utente può<br />

usare la stessa auto a fini personali<br />

(account retail) o aziendali<br />

(account business).<br />

“Al mattino vai con il trasporto<br />

pubblico, ma la sera torni a<br />

casa con l’auto in sharing. Il<br />

servizio è congruo anche in<br />

ottica di fringe benefit. Il dipendente<br />

non ha più un’auto riservata in città ma la<br />

trova vicino a casa, questo è lo scambio. E l’azienda<br />

risparmia su taxi e costi fissi”, asserisce Leverano<br />

(SHARE NOW). “Nasciamo in ambito B2C ma stiamo<br />

sperimentando maggiore profittabilità nel B2B. Minor<br />

rischio, maggiori ricavi per noleggio e utilizzi più estesi,<br />

con attività operative simili. Cambiano modalità di pagamento<br />

e rendicontazione. I migliori testimonial per<br />

il B2B sono i privati che confermano nel contesto aziendale<br />

le loro esperienze positive di uso privato”.<br />

“Il dipendente”, aggiunge Enrico Marchetti, Client<br />

Development Sales Manager di ALD, “ può infatti utilizzare<br />

il veicolo anche per i propri spostamenti privati riportandolo<br />

poi al punto di partenza. Inoltre, grazie alla<br />

funzionalità Multiparking, sarà possibile aprire e chiudere<br />

i viaggi in altri parcheggi, privati o pubblici, opportunamente<br />

selezionati dall’azienda in base alle proprie esigenze<br />

di mobilità, quali ad esempio stazioni o aeroporti.<br />

L’uso per spostamenti business non genera alcun costo<br />

per il driver mentre, in caso di uso privato, il pagamento<br />

è digitale e avviene in automatico, contestualmente alla<br />

chiusura del viaggio”.<br />

“Essere disposti ad abbandonare la proprietà del veicolo<br />

a favore della disponibilità di forme di mobilità consente<br />

l’accesso a soluzioni innovative in cui andare oltre il concetto<br />

stesso di Car Sharing. Prenoti il mezzo che vuoi<br />

MARCO GIRELLI<br />

“La maggiore<br />

propensione allo<br />

sharing è correlata<br />

alla numerosità<br />

dei dipendenti più<br />

che a quella<br />

dei veicoli in flotta”<br />

dove vuoi, dopo l’utilizzo è a disposizione di altri” ribadisce<br />

De Castro (E-VAI). “Molti Comuni hanno l’obiettivo di togliere<br />

mezzi dalle strade. Le ZTL nascono anche dall’impossibilità<br />

di offrire spazio fisico per muoversi e parcheggiare,<br />

oltre che dalla maggiore attenzione per la<br />

disponibilità e la salute del verde. La condivisione è l’unica<br />

risposta possibile”.<br />

Un maggior numero di utenti, siano essi Corporate o<br />

Retail, garantirebbe a tutti una maggiore accessibilità,<br />

una maggiore qualità e certezza di presenza della flotta.<br />

Taboo infranti<br />

Il Corporate Car Sharing può consentire di rivedere o<br />

rompere le regole di utilizzo dei veicoli aziendali condivisi.<br />

La barriera tra veicoli destinati alla mobilità aziendale e<br />

mobilità personale diventa più<br />

labile. A fine giornata, se l’azien-<br />

ANDREA CARIDDI<br />

“Le aziende<br />

‘approfittano’ della<br />

telematica per<br />

ridurre e<br />

razionalizzare il<br />

numero complessivo<br />

dei veicoli condivisi”<br />

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MOBILITÀ<br />

AZIENDALE<br />

ANDREA LEVERANO<br />

“Vediamo interesse<br />

alla nostra offerta<br />

Corporate sia da<br />

parte del titolare<br />

di singola partita iva,<br />

sia da parte della<br />

grande azienda”<br />

AUGUSTO DE<br />

CASTRO<br />

“Molti Comuni<br />

hanno l’obiettivo di<br />

togliere mezzi dalle<br />

strade. L’unica<br />

risposta possibile<br />

è la condivisione”<br />

da lo consente, il veicolo usato per gli spostamenti lavorativi<br />

può essere utilizzato per tornare a casa o per<br />

altri tragitti personali. “Di solito non ci facciamo carico<br />

della gestione economica, ma rendiamo disponibili all’azienda<br />

le ripartizioni di consumi, chilometri e tempo<br />

utilizzo, tra uso aziendale e personale: l’azienda poi provvede<br />

al settlement, direttamente nel cedolino oppure<br />

con addebito nel borsellino welfare”, ci testimonia Bordin<br />

(Targa Telmatics).<br />

Una ulteriore e più estesa modalità di condivisione è<br />

stata realizzata da E-Vai con alcuni importanti Comuni<br />

lombardi. Un servizio di car sharing per i propri dipendenti<br />

con utilizzo (fuori dall’orario lavorativo) aperto ai cittadini<br />

e a chi necessita di muoversi nel territorio comunale: di<br />

fatto un servizio corporate esteso a privati. In questi casi<br />

è direttamente l’operatore a farsi carico di ogni operatività<br />

gestionale, tecnica e amministrativa, inclusi la fatturazione<br />

e l’incasso, con relativa retrocessione (revenue<br />

sharing) al Comune stesso.<br />

La riduzione dei costi passa anche per la semplificazione.<br />

“La gestione self è importante”, spiega Bordin (Targa<br />

Telmatics): “Il driver ha libertà di gestirsi e prenotare<br />

quando vuole e non necessariamente davanti al computer,<br />

ma anche da<br />

una app. Non è più necessaria<br />

un’organizzazione<br />

a supporto.<br />

Anche la consuntivazione<br />

per centro di costo<br />

è una funzione<br />

standard della nostra piattaforma,<br />

che consente al fleet manager<br />

di avere informazioni oggettive<br />

e immediate. Il prossimo<br />

step è fornire una soluzione di<br />

mobilità aziendale che va oltre<br />

il car sharing, integrando altri<br />

servizi come il car pooling, il<br />

bike sharing, la disponibilità di<br />

colonnine di ricarica elettrica e di altre forme di mobilità<br />

non aziendali, ad esempio l’utilizzo dei taxi. Tutto ciò<br />

permetterà al mobility manager di comprendere che, se<br />

in una sede la richiesta di taxi è elevata, forse la disponibilità<br />

di un’auto aggiuntiva potrebbe consentire dei risparmi.<br />

Abbiamo portato la democrazia in alcuni luoghi<br />

periferici minori”, continua Bordin, “dove l’auto condivisa<br />

era nei fatti ad uso esclusivo: la telematica rende evidente<br />

l’utilizzo improprio o l’inutilità di alcuni mezzi”.<br />

E la sostenibilità economica?<br />

“Senza investimenti iniziali o vincoli temporali”, rimarca<br />

Girelli (Alphabet), “anche una piccola flotta, attraverso<br />

un canone mensile, può beneficiare di un servizio evoluto<br />

di Car Sharing” ottenendo diversi benefici, anche economici.<br />

Ciononostante, la barriera culturale talvolta è<br />

più forte anche di un progetto ecologico ed economicamente<br />

sostenibile. “Le nostre soluzioni di car sharing<br />

elettrico presentano un ritorno sull’investimento certo<br />

e relativamente veloce”, afferma De Castro (E-Vai).<br />

“L’investimento (che spesso è una sostituzione di mezzi<br />

vetusti e sottoutilizzati con alimentazione tradizionale)<br />

ha un ritorno riconducibile a tre determinanti principali:<br />

riduzione del parco, maggiore utilizzo dei mezzi, riduzione<br />

dei consumi”.<br />

Gli step del Corporate Car Sharing<br />

• ACCESSO PIATTAFORMA<br />

• PRENOTAZIONE AUTO (con conferma immediata)<br />

• RITIRO AUTO NEL PARCHEGGIO E AVVIO VIAGGIO<br />

• APERTURA E CHIUSURA AUTO (App o badge aziendale)<br />

• RICONSEGNA AUTO<br />

• DATI VIAGGIO<br />

• FATTURAZIONE (in caso di utilizzo personale)<br />

• SEGNALAZIONE RITARDO<br />

• FEEDBACK CONDIZIONI AUTO<br />

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APP<br />

SISTEMA PAPERLESS 4.0<br />

Io ti conosco<br />

Gestire i documenti da remoto e senza carta, ma<br />

semplicemente con una App per il riconoscimento<br />

facciale. È l’ultima sfida lanciata da Alphabet<br />

Alphabet lancia il nuovo sistema Paperless 4.0 che<br />

rivoluzionerà la Customer Experience dei propri<br />

clienti, dando ancora più valore alla partnership con<br />

i concessionari del Gruppo BMW e con la rete dei broker.<br />

La soluzione Paperless 4.0, tramite un’innovativa App, permetterà<br />

ai clienti di registrare la propria identità attraverso<br />

il riconoscimento facciale e di gestire da remoto, in modo<br />

semplice e veloce, l’intero processo di firma digitale.<br />

Il progetto è partito a giugno e sta già raccogliendo i primi<br />

consensi. Spiega Marco Girelli, Sales & Marketing Director<br />

di Alphabet: “Il riconoscimento facciale da remoto, tramite<br />

un video-selfie, è una modalità approvata a livello legislativo<br />

e già utilizzata in altri ambiti commerciali, come la telefonia.<br />

Noi siamo stati i primi ad adottare questo<br />

sistema in campo automotive, e questo allarga<br />

enormemente la platea commerciale<br />

dei nostri partner”.<br />

La soluzione proposta è attualmente la più<br />

avanzata presente sul mercato, e Alphabet<br />

è la prima società nel settore automotive a<br />

operare con questo esclusivo strumento<br />

che unisce efficienza e una Customer<br />

Experience innovativa e completamente digitale.<br />

Come funziona<br />

La procedura consente al cliente di creare il proprio profilo<br />

digitale (profilo univoco) senza l’intervento di un operatore,<br />

grazie all’identificazione semi-automatizzata tramite App.<br />

L’innovazione è il riconoscimento facciale dei tratti somatici<br />

rilevati attraverso un breve video personale.<br />

“Questo è molto utile anche per supportare le vendite tramite<br />

il canale web”, sottolinea Marco Girelli. “Ad esempio,<br />

un potenziale cliente che vede un’offerta interessante sul<br />

sito di uno dei nostri partner commerciali, può contattare<br />

il venditore, inviare via mail i documenti per la valutazione<br />

del credito e, a seguito dell’accettazione del credito, autocertificarsi<br />

attraverso l’App dedicata al fine di far partire la<br />

sua registrazione digitale e poter apporre la sua firma elet-<br />

Già oggi un cliente<br />

su tre sceglie la<br />

soluzione Paperless<br />

4.0, che gli permette,<br />

tra l’altro, di firmare<br />

il contratto da casa,<br />

anche al di fuori<br />

degli orari di lavoro.<br />

tronica qualificata sui documenti<br />

contrattuali, il tutto<br />

senza doversi recare<br />

fisicamente presso un<br />

punto vendita. La convalida<br />

digitale ha la durata di un anno, e con la stessa convalida<br />

è possibile stipulare anche più contratti nel corso<br />

dell’anno di validità. Così un venditore bravo e determinato<br />

ha davanti a sé un mondo nuovo, un nuovo modo di relazionarsi<br />

con il cliente, che abbatte i tempi, rende i processi<br />

più efficienti e incrementa le opportunità commerciali”.<br />

La firma digitale è già una realtà per Alphabet da circa un<br />

anno. La soluzione Paperless 4.0 viene scelta da un cliente<br />

su tre, con l’obiettivo di arrivare al 100 per<br />

100 dei contratti perfezionati con firma elettronica<br />

qualificata. Questo consente un alleggerimento<br />

in termini di carta e burocrazia,<br />

con la possibilità per il cliente di firmare il<br />

documento anche fuori da orari di ufficio e<br />

comodamente da casa.<br />

Alphabet, ancora una volta, con le sue soluzioni<br />

Paperless vuole avere un ruolo da pioniere<br />

nel mercato premium della mobilità e tracciare una<br />

nuova via tecnologica che permetterà alla società del<br />

Gruppo BMW di crescere insieme ai propri partner negli<br />

obiettivi comuni, mantenendo quello spirito innovativo<br />

che da sempre la contraddistingue.<br />

L’approccio di Alphabet, caratterizzato dalla dematerializzazione<br />

dei documenti e dall’archiviazione digitale, non<br />

solo porta vantaggi in termini di sostenibilità ambientale,<br />

ma anche di una maggiore produttività. Con Paperless,<br />

infatti, i documenti elettronici sono processati attraverso<br />

un sistema di gestione che consente un utilizzo, un’organizzazione<br />

e un’archiviazione più efficace ed efficiente.<br />

“La digitalizzazione”, conclude Girelli, “evita anche il problema<br />

di eventuali firme non conformi ed elimina il problema<br />

di possibili truffe, grazie a importanti procedure di<br />

controllo del sistema di firma digitale”.<br />

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SMART<br />

CITY<br />

FLEET MANAGEMENT EN<br />

DI LGH<br />

Per una flotta ‘smart’<br />

Linea Group Holding,<br />

utility<br />

ty<br />

del Gruppo A2A,<br />

nell’efficientare fi<br />

la propria pri<br />

flotta ha scelto di renderla<br />

rl<br />

anche pronta per le sfide del futuro: r : grazie r a<br />

Wheeliot è oggi i pronta a operare nelle smart citiesi i<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


SMART<br />

CITY<br />

A fianco, un Iveco Eurocargo 120-220L<br />

della Linea Gestioni all’uscita dal deposito<br />

di Cremona. A destra, la centralina Wheeliot.<br />

Gestire in modo efficiente una flotta di differenti tipologie<br />

di veicoli e di attrezzature è un compito<br />

complesso. È il problema affrontato - e risolto -<br />

con successo da Linea Group Holding (LGH), utility nata<br />

nel 2006 dall’alleanza strategica di cinque aziende, Aem<br />

Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi, Cogeme Rovato, Scs<br />

Crema. LGH si occupa di progettazione, realizzazione e<br />

gestione degli impianti di recupero, trattamento e smaltimento<br />

rifiuti (Linea Ambiente), di servizi di raccolta, trasporto<br />

e smaltimento rifiuti (Linea Gestioni), di tecnologie<br />

smart&green per promuovere un modello di crescita sostenibile<br />

per il territorio (Linea Green) e di distribuzione di<br />

gas e di energia elettrica (LD). LGH, che vede dal 2016<br />

A2A - prima multiutility del Paese - al 51% del proprio capitale<br />

sociale, serve un bacino di oltre un milione di abitanti<br />

in circa 250 comuni nelle province del sud est della<br />

Lombardia (Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi e Pavia).<br />

Linea Group Holding gestisce una flotta eterogenea di<br />

1.500 unità, composta da veicoli per l’igiene urbana (circa<br />

700 mezzi allestiti con compattatori o spazzatrici stradali),<br />

oltre 160 mezzi per la rete gas, 190 veicoli dedicati al settore<br />

delle bio-masse e altri 300-340 mezzi (soprattutto autovetture<br />

e commerciali leggeri) fra settore ambientale, corporate<br />

e fringe-benefit. In tutto, si tratta di poco meno di<br />

1.300 asset. Partendo dal 2009, il Gruppo ha implementato<br />

una serie di piani per l’efficientamento della flotta basati<br />

su tre pilastri: la semplificazione dei rapporti interni per velocizzare<br />

i processi decisionali e migliorare la qualità dei<br />

servizi offerti, l’ottenimento di economie di scala attraverso<br />

la riduzione del numero di contratti in essere, e l’innovazione<br />

di Gianenrico Griffini<br />

Claudio Sanna,<br />

Amministratore<br />

Delegato di LGH.<br />

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<strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21


SMART<br />

CITY<br />

tecnologica. Un processo, questo, pensato per fornire<br />

maggiori e più dettagliate informazioni al sistema centralizzato<br />

di fleet management. Su queste e altre problematiche<br />

e sulle soluzioni messe in campo da LGH, Flotte&<strong>finanza</strong><br />

ha intervistato l’Amministratore Delegato Claudio<br />

Sanna e il Fleet Manager di LGH Michele Antolini.<br />

Michele Antolini,<br />

Fleet Manager<br />

di LGH.<br />

F&F Come avete affrontato le problematiche di gestione<br />

della flotta? Da che punto siete partiti?<br />

››‰ Claudio Sanna: Avevamo una serie di dati di base,<br />

deducibili dai report periodici sul parco-mezzi, dalle fatturazioni<br />

e dalle consuntivazioni. Si trattava, però, di informazioni<br />

insufficienti, soggette a errore umano.<br />

Il primo passo è consistito nell’installare a bordo dei<br />

mezzi dei tradizionali sistemi di geo-localizzazione. Sono<br />

veicoli (circa 700 adibiti a compiti di igiene urbana), dislocati<br />

in cinque macro-aree. Tutto ciò non ci bastava.<br />

Volevamo anche esaminare lo stile di guida dei conducenti,<br />

sia per aiutare i driver nel loro lavoro quotidiano,<br />

sia per migliorare il livello di sicurezza su strada, tenendo<br />

conto che, nell’arco di un anno, accumuliamo una percorrenza<br />

totale di circa 30 milioni di chilometri.<br />

C’era, infine, l’esigenza di avere un riscontro puntuale<br />

sulla qualità del servizio, di ottimizzare e razionalizzare<br />

la flotta, di ridurre i costi totali d’esercizio (TCO), di analizzare<br />

la mobilità aziendale (TCM) e, in prospettiva, di<br />

trasformare i nostri mezzi in hub mobili per l’integrazione<br />

dei dati provenienti da differenti fonti.<br />

F&F Quali sono stati i passi successivi? Quali device<br />

sono arrivati dopo i geo-localizzatori?<br />

››‰ Michele Antolini: Abbiamo montato geo-localizzatori<br />

più avanzati dal punto di vista tecnologico e telecamere<br />

intelligenti. Ma si trattava, comunque, di dispositivi<br />

scollegati. Sono stati anche inseriti sistemi per l’analisi<br />

Come è dislocata la flotta LGH in Italia<br />

Oltre un milione di cittadini serviti (circa 250 comuni)<br />

dello stile di guida e tecnologie per il controllo dei rifornimenti<br />

di carburante (benzina e gasolio).<br />

Nel 2017, dopo aver analizzato le problematiche, abbiamo<br />

cercato sul mercato un partner che ci seguisse e portasse<br />

a compimento il nostro piano di efficientamento della<br />

flotta. Un partner disposto anche a lavorare su volumi<br />

contenuti, poiché si trattava di installare circa 1.400 sistemi<br />

in tutto. Lo abbiamo trovato in MGH-SYSTEMS<br />

ITALIA, che ci ha supportato nel processo di dematerializzazione<br />

e digitalizzazione della manutenzione predittiva.<br />

Nel maggio dello scorso anno è arrivato il via libera per<br />

la stipula del contratto di fornitura e, nell’aprile di quest’anno,<br />

sono arrivati i primi 200 kit da installare sui veicoli.<br />

Poiché la nostra è una flotta eterogenea e complessa, sono<br />

state scelte due tipologie di Wheeliot: la versione Full destinata<br />

ai veicoli con allestimenti più complessi, utilizzati<br />

per le missioni di igiene urbana, e la versione Lite per i mezzi<br />

di minore complessità, come i commerciali leggeri.<br />

Più in dettaglio, Wheeliot Full, che è in grado di interfacciarsi<br />

con il linguaggio standard al quadro di comando degli allestimenti<br />

installati sui mezzi, è basata su un sistema satellitare<br />

Gps. Quest’ultimo permette la gestione e il monitoraggio<br />

in tempo reale della flotta, registrando su cloud<br />

localizzazione itinerario, soste, velocità e percorrenze.<br />

Quando il veicolo è in rimessa, Wheeliot dispone di una<br />

connettività wifi per il download dei dati. Una telecamera,<br />

anch’essa collegata a Wheeliot insieme a un accelerometro,<br />

fornisce la registrazione video in caso di collisione (da<br />

30 secondi prima dell’urto a 30 secondi dopo il sinistro).<br />

Un cruscotto a disposizione del fleet manager visualizza<br />

Sopra, un Iveco Eurocargo della LGH dotato di Wheeliot<br />

durante un turno di lavoro. A fianco, la dislocazione della<br />

flotta della LGH utilizzata per la raccolta e il trasporto dei<br />

rifiuti urbani. I servizi vengono erogati su un territorio di<br />

circa un milione di abitanti in oltre 250 comuni.<br />

22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


SMART<br />

CITY<br />

su una mappa digitale i veicoli in sosta, quelli in movimento<br />

e i relativi percorsi, mentre report dettagliati consentono<br />

di tenere sotto controllo i costi (consumi di ciascun veicolo)<br />

e alcuni parametri critici. Fra questi, i periodi di motore acceso,<br />

la velocità, il livello del carburante, i tempi di percorrenza,<br />

la velocità media e l’andamento nel tempo della velocità.<br />

Ma Wheeliot può fare molto di più. È in grado, per<br />

esempio, nel caso dei veicoli adibiti alla raccolta dei rifiuti<br />

di riconoscere (mediante un tag RFID e la tecnologia NFC,<br />

Near Field Communication) i cassonetti lavorati (WIP,<br />

work in progress) e di ricostruire la giornata lavorativa.<br />

A oggi, abbiamo installato Wheeliot su tutti i veicoli pesanti<br />

per l’igiene ambientale. Il prossimo step riguarderà i compattatori<br />

stazionari endotermici ed elettrici, le autovetture<br />

e i furgoni della business line Gestioni. Infine, saranno<br />

coinvolti i veicoli leggeri delle altre società del Gruppo.<br />

F&F Su quali dati provenienti dai veicoli vi state focalizzando<br />

in prima battuta?<br />

››‰ Michele Antolini: Se parliamo del settore fleet, siamo<br />

partiti da informazioni molto semplici: il regime motore,<br />

i consumi istantanei, i profili di velocità, l’utilizzo delle pedane<br />

da parte del personale e l’impiego della presa di<br />

forza per azionare l’allestimento. Ma ci sono tante altre<br />

informazioni interessanti. Per esempio, la pressione idraulica<br />

dell’impianto a bordo delle spazzatrici stradali. In quest’ambito<br />

è importante, per ragioni di sicurezza e di immagine<br />

del servizio, interrompere da remoto il flusso<br />

idraulico in caso di anomalie o di perdite del fluido.<br />

La composizione della flotta aziendale<br />

ACQUISTO LEASING NOLEGGIO TOTALE<br />

STRUMENTALE (comm. e truck) ✔ ✔ ✔ 1.054<br />

POOL ✔ ✔ 180<br />

FRINGE BENEFIT - - 64<br />

TOTALE 1.098 33 167 1.298<br />

F&F Quali progetti avete per il futuro?<br />

››‰ Claudio Sanna: Nell’analisi dello stile di guida dei<br />

conducenti non ci accontentiamo di prendere in considerazione<br />

i parametri tradizionali, come le accelerazioni,<br />

le decelerazioni, il rateo di imbardata. Stiamo, infatti, attivamente<br />

lavorando con un ateneo per definire nuovi parametri<br />

di valutazione. Sono parametri che tengono conto<br />

del tasso di stress dell’operatore ma, anche, dei fattori<br />

atmosferici. Il primo è cruciale, considerando l’elevato<br />

numero di prese per turno di lavoro di un addetto a un<br />

compattatore, per evitare eventuali infortuni sul lavoro o<br />

situazioni di pericolo per gli altri utenti della strada. D’altro<br />

canto, anche le condizioni climatiche influenzano il livello<br />

di sicurezza, soprattuto se abbinate alla stanchezza.<br />

I nostri veicoli, grazie a Wheeliot, sono oggi protagonisti<br />

della sfida delle smart cities.<br />

Sezione del cruscotto di controllo<br />

In alto a sinistra,<br />

una spazzatrice<br />

elettrica di<br />

LGH in azione<br />

a Cremona.<br />

A destra, un Isuzu<br />

allestito con<br />

compattatore.<br />

La tabella illustra<br />

la composizione<br />

della flotta LGH.<br />

Sotto, l’interfaccia<br />

grafica del<br />

software utilizzato<br />

dall’operatore.<br />

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LABORATORIO<br />

ITALIA<br />

LA MOBILITÀ SI FA IN 4<br />

Arval torna a scuola<br />

Sicurezza, sostenibilità, tecnologia, condivisione.<br />

Su questi pilastri si regge una nuova idea di mobilità,<br />

disegnata per i piccoli, capace di parlare ai grandi<br />

di Giacinta Moraschi<br />

Ci ricordano di allacciare le cinture, ci ammoniscono<br />

di non andare troppo forte, ci vietano di leggere<br />

i messaggini anche se siamo fermi al semaforo...<br />

Magari domani neppure guideranno, anche se di sicuro<br />

si muoveranno, ma certo oggi i bambini sanno come si<br />

deve stare in macchina, e l’educazione stradale l’hanno<br />

imparata senza andare a scuola guida.<br />

Gli alunni delle primarie, “i decisori del futuro” nella definizione<br />

di Alessia Pedersini, Marketing, Communication<br />

& CSR Director di Arval Italia, sono i destinatari de ‘La mobilità<br />

si fa in 4’, iniziativa promossa dall’azienda specializzata<br />

nel noleggio di flotte aziendali che in poco meno<br />

di due anni di attività ha toccato 1.200 scuole di tutta<br />

Italia e coinvolto oltre 50.000 bimbi tra i 6 e i 10 anni.<br />

‘La Mobilità si fa in 4’ - quattro come i pilastri su cui poggia<br />

e cioè sicurezza, sostenibilità, tecnologia e condivisione<br />

- è un viaggio alla scoperta di soluzioni innovative di trasporto<br />

come il car sharing e il car pooling, di veicoli ad<br />

alto contenuto tecnologico come le auto a guida autonoma,<br />

di stili che si possono adottare già oggi per vivere<br />

le città in modo più sicuro e green.<br />

All’interno di laboratori animati da personale qualificato<br />

i bambini sperimentano, attraverso quiz, giochi e altre attività<br />

manuali, i corretti comportamenti da attuare a favore<br />

di una mobilità sostenibile. Per esempio, rispondendo<br />

correttamente ad alcune domande, guadagnano tasselli<br />

di cartoncino colorato per costruire auto futuristiche nate<br />

dalla loro fantasia. O ancora, programmano e comandano,<br />

grazie a un semplice PC, un vero e proprio robot Rover<br />

M-Bot utile a far capire come le nuove tecnologie favoriscono<br />

una maggiore sicurezza sulla strada. Nelle scuole<br />

frequentate dai loro figli sono spesso presenti gli stessi<br />

collaboratori di Arval come Ambassador dell’azienda.<br />

24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


LABORATORIO<br />

ITALIA<br />

Bambini delle elementari alle prese con<br />

il kit didattico. In due anni, raccontati<br />

online su https://lamobilitasifain4.it,<br />

sono state coinvolte nel progetto 1.200<br />

scuole di tutta Italia per oltre 50.000<br />

alunni. Di rilievo il ruolo dei collaboratori<br />

di Arval, che partecipano ai laboratori<br />

organizzati nelle scuole dei loro figli in<br />

qualità di Ambassador dell’azienda.<br />

“Muoviamo duecentomila auto, abbiamo una grande responsabilità<br />

nell'insegnare la sicurezza stradale; è confortante<br />

che l’80 per cento delle maestre ci abbia detto<br />

che i bambini si mostrano più sensibili dopo aver partecipato<br />

ai laboratori”, ha sottolineato Alessia Pederzini,<br />

motore di questo progetto “che abbiamo lanciato in Italia<br />

perché l’Italia è il nostro laboratorio per l’innovazione”.<br />

Lavoro di squadra<br />

Significativo, in questo senso, che la presentazione del<br />

progetto alla stampa abbia dato il la a una discussione<br />

più ampia sulla mobilità del futuro e il ruolo dell’educazione<br />

scolastica. Accanto ad Alessia Pedersini il presidente<br />

dell’Unione Nazionale Consumatori<br />

Massimiliano Dona, il maestro e blogger<br />

de ‘Il Fatto Quotidiano’ Alex Corlazzoli, e la<br />

diciottenne esperta di robotica Valeria<br />

Cagnina, la più giovane tra le 50 donne riconosciute<br />

come le più influenti in Italia in<br />

ambito tech, premiate con l’Inspiring Fifty.<br />

Alessia Pedersini:<br />

“L’Italia è il nostro<br />

laboratorio per<br />

l’innovazione.<br />

I bambini di domani<br />

forse nemmeno<br />

guideranno, però<br />

si muoveranno”.<br />

Intervistati da Federico Luperi, direttore Innovazione dell’agenzia<br />

di stampa AdnKronos, hanno fornito spunti di<br />

riflessione conditi da una certa vis polemica.<br />

Alex Corlazzoli: “In Italia abbiamo fallito sul mobility manager<br />

scolastico, che era stato previsto per legge; avrebbe<br />

dovuto coordinare gli spostamenti casa-scuola, favorire<br />

l’uso della bicicletta o comunque mezzi a basso impatto.<br />

Quante scuole lo hanno nominato? Io non ne conosco”.<br />

Massimiliano Dona: “Si tornerà a insegnare educazione<br />

civica, che io leggo educazione al consumo per deformazione<br />

professionale. Siamo consumatori anche senza portafoglio,<br />

consumiamo aria, pubblicità... L'educazione civica<br />

va fatta a tutti i livelli, non si finisce mai di imparare”.<br />

Valeria Cagnina: “La tecnologia cambierà<br />

le città, la convivenza uomo-macchina autonoma,<br />

per esempio, sarà difficile. Ma la<br />

robotica può aiutare quando si parla di mobilità,<br />

sarà presente nelle città del futuro.<br />

Imparare a utilizzarla è una cosa che va fatta<br />

fin da piccoli”. Arval insegna.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 25


PRODOTTO<br />

TELEMATICA AUTO<br />

IoT per le Flotte<br />

Un unico ambiente gestionale di riferimento, dove<br />

integrare servizi telematici interni ed esterni: così<br />

Geotab supporta l’attività dei fleet manager<br />

Per Geotab<br />

la posizione degli<br />

OEM (Original<br />

Equipment<br />

Manufacturer)<br />

assumerà in<br />

qualche anno una<br />

posizione<br />

prevalente.<br />

Al contrario,<br />

l’incidenza<br />

del settore<br />

dell’aftermarket<br />

finirà per<br />

assottigliarsi.<br />

Nel viaggio di Flotte&<strong>finanza</strong> alla scoperta di<br />

Geotab, da poco presente anche in Italia con<br />

l’ufficio inaugurato a Roma, abbiamo potuto<br />

contare come guida sull’Ing. Fabio Saiu (foto), Country<br />

Manager Italy e Leasing and Renting European Director<br />

della società.<br />

F&F Che cosa vi caratterizza?<br />

››‰ Sicuramente l’univocità del nostro<br />

prodotto. La raccolta dei dati avviene infatti<br />

attraverso un unico dispositivo, un<br />

dongle OBD, che lascia sempre disponibile<br />

la porta legata alla diagnostica di<br />

bordo per eventuali interventi in officina.<br />

Il connettore, che può essere occultato,<br />

non richiede il taglio o la riconnessione<br />

dei cavi del veicolo. Per la sua installazione<br />

utilizza componenti certificati per<br />

il settore automotive.<br />

Le API di Geotab sono pubbliche, presenti<br />

all’interno del sito aziendale.<br />

Inoltre, i video tutorial disponibili sulla pagina Youtube<br />

ufficiale spiegano passo passo come integrare soluzioni<br />

L’impegno per la normalizzazione dei dati<br />

A livello internazionale, dove opera da inizio nuovo secolo (la sua fondazione<br />

è avvenuta nel 2000 in Nord America), Geotab non ha bisogno di presentazioni.<br />

Con una decina di uffici nei sei continenti, solida realtà e punto di<br />

riferimento globale nello sviluppo e nell’offerta di soluzioni telematiche<br />

per la gestione delle flotte aziendali connesse e per l’analisi dei dati, ha già<br />

visto oltre 40.000 clienti in tutto il mondo affidarsi alla sua soluzione webbased<br />

flessibile e scalabile.<br />

Geotab, che recentemente ha acquisito la società di ingegneria spagnola<br />

Intendia, è legata da una collaborazione strategica con Vodafone Business,<br />

grazie alla quale è nato lo strumento Vodafone Business Fleet Analytics.<br />

hardware e software all’interno della nostra piattaforma.<br />

Ogni player ha la possibilità di integrare i servizi telematici<br />

già in uso con altri forniti da noi.<br />

F&F Come vi ponete sul mercato?<br />

››‰ L’offerta di un Software Development Kit (SDK), di<br />

Input Output Expanders (IOX) e la possibilità di aggiungere<br />

servizi senza limitazione alcuna (Add-on) contraddistinguono<br />

la soluzione di Geotab rispetto a qualsiasi<br />

altro pacchetto in commercio.<br />

L’integrazione/ampliamento delle funzionalità passa<br />

anche attraverso uno spazio virtuale - Marketplace - creato<br />

dall’azienda, dove chi implementa soluzioni hardware<br />

e software può metterle a disposizione e rivenderle in<br />

forma diretta, godendo di una immediata visibilità.<br />

F&F Qual è il vostro rapporto con i<br />

costruttori automotive?<br />

››‰ È molto chiaro, impostato su una<br />

strategia ‘neutral vehicle’. Siamo pertanto<br />

impegnati a sviluppare una piattaforma<br />

in grado di raccogliere i dati da varie fonti,<br />

al fine di normalizzarli/standardizzarli<br />

cercando, laddove possibile, di erogare<br />

lo stesso livello di servizio di cui il cliente<br />

godrebbe montando il nostro dispositivo<br />

di bordo. Vi sono differenze tra come le<br />

Case costruttrici campionano i dati acquisiti<br />

attraverso i sensori. Occorre invece<br />

fare in modo che il fleet manager possa<br />

collezionare i dati e avere le stesse<br />

tipologie di servizi, pur usufruendo di OEM di tipo diverso.<br />

F&F Che cosa accade in caso di flotta eterogenea<br />

con veicoli anche a noleggio?<br />

››‰ Nel caso in cui non ci sia già in uso una piattaforma<br />

gestionale titolare interna, tenuto conto che le società<br />

ne abbinano solitamente una propria, il fleet manager è<br />

costretto a passare da un supporto all’altro.<br />

F&F Geotab è attenta e impegnata sulla mobilità<br />

elettrica. Ci spiega in quali termini?<br />

››‰ Il tool che forniamo ai gestori di flotte aziendali consente<br />

anche di analizzare i contenuti di un’eventuale<br />

transizione dei veicoli del parco dall’alimentazione a<br />

combustibile fossile alla trazione a batteria, verificando<br />

anche quale tipologia di mezzo a zero emissioni può essere<br />

presa in considerazione. Parliamo dell’Electric<br />

Vehicle Suitability Assessment.<br />

26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


PARTNERSHIP<br />

E PREMI<br />

LOJACK E REGIONE LOMBARDIA<br />

Intesa che<br />

(con)vince<br />

Grazie all’apporto al progetto ‘Move-IN’, la società<br />

del Gruppo CalAmp ha conquistato un ‘Le Fonti<br />

Award’ come ‘Soluzione Telematica dell’Anno’<br />

In meno di un mese dal lancio,<br />

sono stati quasi 5.000 gli automobilisti<br />

iscritti e più di 2.300 le<br />

black box attivate. Il progetto sperimentale<br />

MoVe-IN di Regione<br />

Lombardia, che vede Lojack partner<br />

ufficiale, non poteva partire meglio.<br />

Una decisa accelerazione dovrebbe<br />

arrivare ora anche dall’accordo siglato con Palazzo<br />

Marino, in base al quale la deroga chilometrica (percorrenza<br />

massima annua all’interno di zone soggette a restrizioni<br />

sulla circolazione) è stata allargata anche all’Area<br />

B di Milano (per maggiori informazioni su MoVe-IN si può<br />

consultare la pagina internet dedicata: https://www.movein.regione.lombardia.it/movein/#/index).<br />

Ad aver aderito alla proposta, lanciata per tenere sotto<br />

controllo nel territorio di competenza le emissioni dei<br />

veicoli più inquinanti (Euro 0 benzina e diesel, Euro 1/2/3<br />

con serbatoio a gasolio), sono perlopiù driver privati, ma<br />

non mancano, seppure in misura decisamente residuale,<br />

società che al momento non possono provvedere alla<br />

sostituzione del proprio parco circolante con soluzioni<br />

a minor impatto ambientale.<br />

Un riconoscimento immediato<br />

Scelta mediante procedura ad evidenza pubblica da<br />

Regione Lombardia, LoJack fornisce e installa a bordo<br />

dei veicoli degli utenti iscritti al progetto<br />

MoVe-IN le scatole nere per il<br />

monitoraggio di percorsi, percorrenze<br />

e stile di guida.<br />

Un impegno che è valso alla società<br />

del Gruppo CalAmp il titolo di<br />

‘Soluzione Telematica’ del <strong>2019</strong> per<br />

la sezione Mobility dei ‘Le Fonti<br />

Awards’. Maurizio Iperti, amministratore delegato di<br />

LoJAck, ha parlato di MoVE-IN come di un “progetto di<br />

mobilità eco-sostenibile, destinato a diventare una best<br />

practice a livello nazionale”.<br />

La mobilità ‘alternativa’ che piace<br />

Nella foto di sx:<br />

Raffaele Cattaneo<br />

(assessore<br />

all’Ambiente e<br />

Clima di Regione<br />

Lombardia) con<br />

il Governatore<br />

Attilio Fontana.<br />

Sopra: Massimo<br />

Braga, Maurizio<br />

Iperti e Mara<br />

Capelli di LoJack.<br />

Accanto a LoJack, premiata dalla giuria dei ‘Le Fonti Awards’ con la motivazione<br />

di “essere una realtà innovativa nel campo della mobilità”, “fornire<br />

soluzioni all’avanguardia” ed “essere partner della Regione Lombardia nel<br />

progetto MoVe-IN”, la categoria ‘Mobility’ ha visto trionfare, nel corso della<br />

stessa serata di premiazione presso Palazzo Mezzanotte a Milano, BMW<br />

Milano (Retail Automotive), gli svizzeri di Qooder (Innovazione Mobility<br />

Scooter), Maggiore (Innovazione & Leadership Autonoleggio Privati e Pmi)<br />

e Hurry! Italia (Innovazione Automotive).<br />

Andrea Castronovo, presidente e amministratore delegato di Alphabet<br />

Italia Fleet Management, si è visto riconoscere il titolo di CEO dell’Anno.<br />

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EVENTI<br />

FUTURE MOBILITY EXPOWEEK<br />

Vista sul futuro<br />

2.500 accessi, 13 convegni e 3 conferenze nazionali,<br />

143 relatori, 119 tra sostenitori e partner. I numeri<br />

dell’evento torinese sono i numeri di un successo<br />

Sostenibilità, combustibili e trazioni alternative, infrastrutture<br />

integrate, mobilità sempre più social e<br />

condivisa, veicoli intelligenti e autonomi, design e<br />

materiali, componentistica avanzata, pagamenti per i servizi<br />

di mobilità, mobilità come servizio, nuovi modelli di<br />

business che attraggono gli incumbents e i newcomers.<br />

I temi al centro della seconda edizione di Future Mobility<br />

Expoforum a Torino hanno convinto 2.500 persone, tanti<br />

sono stati gli accessi alla due giorni che ha accolto gli<br />

operatori di tutte le filiere industriali e di servizio del trasporto<br />

di persone e merci.<br />

Le sale del Centro Congressi Lingotto hanno ospitato<br />

13 convegni e 3 conferenze nazionali animati da 143 relatori.<br />

“L’evento”, ha commentato a bilancio Carlo Silva,<br />

presidente di Clickutility Team e co-fondatore della manifestazione,<br />

“si è confermato come il più completo palcoscenico<br />

e sede di incontro e confronto per aziende,<br />

istituzioni ed enti di ricerca che operano con l’obiettivo<br />

di una mobilità del futuro smart, intesa come sostenibile,<br />

accessibile, efficiente ed efficace”.<br />

Progetti a partire dal presente<br />

Future Mobility Expoforum è stata teatro dell’approfondimento<br />

sulle tematiche più calde della mobilità futura<br />

e del confronto serrato su come realizzarla partendo dal<br />

presente: veicoli sostenibili, con particolare attenzione<br />

alla mobilità elettrica in tutte le sue forme; logistica intelligente<br />

e sostenibile in ambiente urbano; smart road e<br />

smart traffic; mobilità come servizio, tra cui le varie forme<br />

di sharing; smart city sicura e resiliente; auto connesse;<br />

sicurezza stradale; infrastrutture e logistica a medio e<br />

lungo raggio con un focus sul Piemonte come ponte tra<br />

Mediterraneo ed Europa.<br />

Le conferenze nazionali, che hanno riconosciuto il ruolo<br />

innovativo e di sperimentazione di Torino nella Future<br />

Mobility, hanno interessato urban air mobility, guida autonoma<br />

e micromobilità.<br />

“22 sostenitori e 97 partner”, ha sottolineato Simona<br />

Sandrini, Event Manager di GL events, co-fondatrice della<br />

manifestazione, “hanno contribuito alla realizzazione di<br />

Future Mobility Expoforum, due giorni che hanno registrato<br />

la presenza qualificata delle autorità pubbliche<br />

ad ogni livello, dalle amministrazioni locali, in particolare<br />

quelle di Torino e Piemonte, al Parlamento Europeo, segno<br />

della grande rilevanza di questi argomenti per il<br />

futuro delle città”.<br />

28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


EVENTI<br />

CITYTECH<br />

Restiamo<br />

umani<br />

Il progresso in chiave Human Centered, finalizzato<br />

a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dell’uomo.<br />

All’evento milanese nasce la Super Smart Society<br />

Sono state due giornate intense quelle della settima<br />

edizione di Citytech, evento conference + exhibition<br />

nel segno delle tecnologie legate alla mobilità che<br />

si è tenuto il 20 e 21 <strong>novembre</strong> presso il Milano Luiss<br />

Hub. Promosso dal Comune e patrocinato dai ministeri<br />

dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, dalla Regione<br />

Lombardia e dall’Agenzia per l’Italia Digitale, “un appuntamento<br />

come quello di Citytech”, ha esordito Marco<br />

Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici, “è importante<br />

perché aiuta a far circolare idee e buone pratiche<br />

e allarga i punti di vista”.<br />

Super Smart Society<br />

Il Forum si è aperto con la sessione istituzionale ‘Super<br />

Smart Society - Come l’utilizzo consapevole delle tecnologie<br />

dà vita alla città 5.0’.<br />

“La Super Smart Society”, ha chiarito Emilia Garito, Ceo<br />

di Quantum Leap IP e moderatrice della sessione, “si<br />

basa sulla soddisfazione di reali bisogni e si esprime in<br />

maniera esaustiva nel concetto giapponese di Society<br />

5.0, una società tecnologicamente avanzata - Augmented<br />

Human Society - in cui il progresso èprogettato in chiave<br />

Human Centered, ovvero pensato per migliorare le condizioni<br />

di vita e di lavoro dell’uomo. Di certo, in questo<br />

contesto, un ruolo importante lo giocano soprattutto le<br />

industrie, la ricerca scientifica e naturalmente le istituzioni,<br />

le quali possono, meglio di altri, interpretare e proporre<br />

le esigenze del cittadino, facendole percepire globalmente<br />

e localmente come le nuove strade su cui costruire<br />

una relazione domanda-offerta che sia virtuosa, e soprattutto<br />

che possa essere risolutiva delle problematiche<br />

economiche e sociali”.<br />

Urban Air Mobility<br />

Considerata da molti come la prossima frontiera dell’innovazione<br />

nel settore dei trasporti, la Urban Air Mobility<br />

vede Milano tra le città più idonee a ospitare nuovi servizi<br />

di mobilità aerea. Lo rivela uno studio di Nexa Advisors<br />

che ha preso in esame 74 città nel mondo, secondo cui<br />

il capoluogo lombardo è 27esimo per potenziale, naturalmente<br />

candidato ad attrarre l’innovazione tecnologica di<br />

questo specifico settore. Se ne riparlerà a Citytech 2020.<br />

Istantanee da<br />

Citytech, evento<br />

che si è tenuto il<br />

20 e 21 <strong>novembre</strong><br />

presso il Milano<br />

Luiss Hub, spazio<br />

polifunzionale<br />

della Luiss<br />

Business School<br />

nell’Innovation<br />

District milanese<br />

di Porta Nuova.<br />

Conference +<br />

exhibition la<br />

formula di questa<br />

settima edizione.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 29


PArTNErShIP<br />

UN ALBERO PER OGNI AUTO IN NLT<br />

Cacao meravigliao<br />

Sono già 200 gli alberi del cacao<br />

piantati da Evergreen in Camerun.<br />

Rent2Go è partner del progetto<br />

Non bastava l’efficienza. Per la selezione e gestione<br />

dei centri convenzionati abilitati a effettuare interventi<br />

sulle vetture della flotta, Rent2Go voleva<br />

attenzione all’ambiente. E così la scelta della società di<br />

noleggio a lungo termine a diretta emanazione della concessionaria<br />

Autotorino è caduta su Evergreen. “Eravamo<br />

alla ricerca di un partner capace di guardare alla sostenibilità<br />

come valore imprescindibile oltre alla qualità del<br />

servizio”, ha spiegato Andrea Carbutti, General Manager<br />

di Rent2Go, “ed Evergreen ci è sembrata una scelta naturale<br />

come gli alberi del progetto di forestazione”.<br />

Già, perché la particolarità della società di Scandicci è<br />

proprio il progetto ‘Le auto si trasformano in alberi’ realizzato<br />

attraverso la piattaforma Treedom, secondo cui<br />

per ogni auto noleggiata a lungo termine attraverso<br />

Evergreen e utilizzata per i servizi di car replacement e<br />

rent-a-car saràpiantato un albero. Ad oggi, la Foresta<br />

Evergreen conta 200 piante del cacao in Camerun che<br />

garantiscono l’assorbimento di 11.000 kg di CO 2 .<br />

I termini dell’accordo<br />

In virtù della partnership con Rent2Go, Evergreen fornisce<br />

a circa 700 punti noleggio presso officine, carrozzerie<br />

e centri multiservizi vetture a condizioni dedicate da utilizzare<br />

per il servizio di car replacement, la possibilità di<br />

riparare le auto di Rent2Go, la geo-localizzazione della<br />

propria struttura con aggiornamento in tempo reale della<br />

disponibilità̀di vetture sostitutive, l’accesso al sistema<br />

di gestione informatizzato dei verbali di noleggio e dei<br />

preventivi di riparazione per le auto Rent2Go, l’accesso<br />

a tutti i servizi amministrativi accessori.<br />

Le officine che intendano aderire al network possono<br />

autocandidarsi inviando una mail a<br />

convenzionirent2go@evergreenrent.it.<br />

Qui sotto, la procedura<br />

in cinque step.<br />

LA CONVENZIONE STEP BY STEP<br />

• VISITA IN OFFICINA (del personale incaricato)<br />

Ha lo scopo di verificare la struttura, visionare le attrezzature e<br />

gli spazi, valutare l’immagine e la rispondenza alle necessità.<br />

• COMPILAZIONE SCHEDA<br />

La scheda censimento officina è una check list appositamente<br />

pensata per verificare e annotare le caratteristiche<br />

strutturali tecniche e di servizio dell’officina candidata.<br />

• CONVENZIONAMENTO (Servizi e vetture)<br />

Se ritenuta idonea, la struttura può essere convenzionata<br />

e fornire ufficialmente i servizi di riparazione e vetture sostitutive,<br />

oltre a disporre di una o più auto a noleggio per il servizio<br />

di car replacement (Il convenzionamento può essere sottoscritto<br />

anche unicamente per la fornitura di servizi di riparazione.)<br />

• ATTIVAZIONE SU PORTALE<br />

Per ogni struttura convenzionata verrà creata una<br />

scheda contenente tutti i dati censiti, geolocalizzazione<br />

e le relative credenziali di accesso.<br />

• FORMAZIONE (Processi e strumenti)<br />

Ogni struttura convenzionata riceverà uno Starter Pack e<br />

sarà contattata per una sessione telefonica di formazione.<br />

30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong><br />

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SOFTWARE<br />

AS A SERVICE<br />

WEBFLEET SOLUTIONS<br />

Chiamami col tuo nome<br />

Bridgestone ha rilevato TomTom<br />

Telematics poi acquisita da Webfleet<br />

Solutions. La logica è sempre win-win<br />

Efficacia, efficienza, versatilità e facilità d’uso erano<br />

le parole d’ordine di Webfleet Solutions quando<br />

ancora si chiamava TomTom Telematics. Ad acquisizione<br />

avvenuta Marco Federzoni, Senior Sales<br />

Director, ne aggiunge una quinta: accessibilità. “La piattaforma<br />

web based di Webfleet”, spiega, “è ora accessibile<br />

e utilizzabile in maniera ancora più semplice anche<br />

su smartphone e tablet, per andare incontro alle esigenze<br />

di fleet manager sempre più multitasking”.<br />

F&F Qualcosa è cambiato?<br />

››‰ In termini di funzionalità e obiettivi , l’acquisizione non<br />

ha cambiato nulla. Continuiamo a offrire la nostra soluzione<br />

per la gestione della flotta e proseguiamo nella costante<br />

ricerca di un’analisi dei dati sempre più performante e veloce,<br />

al fine di offrire sia ai fleet manager che ai<br />

driver un’esperienza ogni giorno migliore.<br />

F&F Qual è il valore aggiunto di Bridgestone,<br />

che lo scorso aprile ha rilevato<br />

TomTom Telematics?<br />

››‰ Aver affiancato alla nostra soluzione un<br />

marchio leader come Bridgestone ci ha consentito<br />

di accedere in maniera ancora più rapida e<br />

incisiva non solo al mercato della navigazione<br />

destinata all’automotive ma anche a segmenti<br />

più verticali come quello dei trasporti pesanti,<br />

del trasporto di persone e del Service & Maintenance.<br />

La sinergia è stata naturale, ci siamo trovati<br />

subito in sintonia e siamo certi<br />

che diventeremo sempre più complementari,<br />

in una logica che è win-win<br />

già dagli albori.<br />

F&F L’approccio è più orientato al consumatore<br />

azienda o c’è (ancora) spazio<br />

per il ‘Signor Rossi’?<br />

››‰ La nostra tecnologia nasce per risol-<br />

vere i problemi delle persone. È proprio questo che ci permette<br />

di gestire aziende dotate di migliaia di mezzi, mantenendo<br />

sempre un eccellente livello in termini di risultati.<br />

Il ‘Signor Rossi’ per noi non è e non sarà mai un numero.<br />

E ci interessa permettergli di raggiungere la sua destinazione<br />

con tempi certi, nella massima sicurezza e riducendo<br />

al minimo ogni tipo di stress. Il fatto di riuscire a far collimare<br />

questi obiettivi con un’ottimizzazione delle risorse<br />

aziendali ci riempie di orgoglio, perché contribuiamo a migliorare<br />

l’ecosistema aziendale nella sua globalità.<br />

F&F Di TomTom Telematics Webfleet era la soluzione<br />

regina. Quali altri prodotti arricchiscono l’offerta<br />

alle aziende per la gestione della flotta?<br />

››‰ Ovviamente tutto ruota ancora attorno a Webfleet, la<br />

cui caratteristica principale è quella di essere in costante<br />

evoluzione. Abbiamo implementato l’offerta estendendola<br />

alla gestione degli assetcome i rimorchi, i mezzi da lavoro<br />

e quelli agricoli. La possibilità di integrare in totale sicurezza<br />

il nostro SaaS con software di terze parti, unitamente all’utilizzo<br />

degli hardware Driver Terminal<br />

Pro e Link, consente di elevare all’ennesima<br />

potenza le capacità di Webfleet, e<br />

con esse quelle del numero crescente<br />

di aziende che ci scelgono nel mondo.<br />

Marco Federzoni<br />

è Senior Sales<br />

Director Webfleet<br />

Solutions.<br />

Qui sotto alcuni<br />

dispositivi con cui<br />

il fleet manager<br />

può accedere alla<br />

piattaforma webbased<br />

di Webfleet.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 31


LE AUTO<br />

DI F&F<br />

ALFA ROMEO GIULIA E STELVIO<br />

Le novità nascoste<br />

Si preparano al debutto le ammiraglie del Biscione<br />

MY2020, che offrono ancor più comfort e sistemi di<br />

sicurezza evoluti per continuare a piacere alle flotte<br />

di Tiziana Altieri<br />

In apertura, Giulia<br />

e Stelvio Model<br />

Year 2020.<br />

Il Suv è primo nella<br />

sua categoria<br />

nel canale fleet.<br />

Grazie alle novità<br />

tecnologiche, Alfa<br />

Romeo è riuscita a<br />

migliorare<br />

ulteriormente<br />

il valore residuo<br />

delle sue<br />

ammiraglie.<br />

Stanno per debuttare sul mercato Alfa Romeo Giulia<br />

e Stelvio Model Year 2020. Vetture che mantengono<br />

inalterata la loro linea così come i propulsori<br />

(da 160 a 280 Cv per Stelvio e da 136 a 280 Cv per Giulia),<br />

ma che fanno passi avanti sul fronte della qualità degli<br />

interni, della tecnologia di bordo grazie ai nuovi sistemi<br />

Adas che consentono di approdare a un livello 2 di guida<br />

autonoma, e della connettività con un’interfaccia uomomacchina<br />

ridisegnata. Rivisti anche gli allestimenti, che<br />

attingono alle denominazioni storiche dei modelli del<br />

Biscione: immediatamente sopra gli entry level si colloca<br />

il Super, sulla base del quale vengono realizzate le versioni<br />

Business per le flotte. La gamma si sviluppa poi nel senso<br />

dell’eleganza con la Ti (Turismo Internazionale) o della<br />

sportività con le versioni Sprint, Veloce e, per Giulia, Veloce<br />

Ti. Per le Quadrifoglio MY2020 bisognerà attendere il<br />

nuovo anno. Si amplia infine l’offerta di colori per la carrozzeria<br />

con l’Ocra GT Junior e il Rosso 6C Villa d’Este,<br />

disponibili da metà2020. Obiettivo: farsi ancora più spazio<br />

nel mondo business, che già oggi rappresenta il 40<br />

per cento della clientela Alfa Romeo.<br />

A portata di sguardo<br />

Una nuova consolle centrale, completamente ridisegnata<br />

per accogliere vani portaoggetti più ampi e il wireless<br />

charger, caratterizza i MY 2020, che propongono anche<br />

una nuova leva del cambio con firma tricolore alla base<br />

del selettore. Di serie ora il nuovo schermo Tft da 7 pollici<br />

al centro del quadro strumenti e il display centrale da 8,8<br />

pollici con grafica personalizzabile, ora touchscreen.<br />

Più comfort quindi, grazie alle info a portata di sguardo, e<br />

più sicurezza. Sui MY 2020 compaiono il Lane Keeping<br />

Assist che interviene attivamente riportando il veicolo in<br />

corsia in caso di superamento involontario della carreggiata,<br />

l’Active Blind Spot Assist che monitora gli angoli ciechi posteriori<br />

e applica una correzione sullo sterzo per evitare<br />

32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong>


LE AUTO<br />

DI F&F<br />

INTERNI Ancora più confortevoli le due ammiraglie del Biscione grazie a una<br />

rivisitazione degli interni. In alto, da sinistra, il nuovo touchscreen da 8,8 pollici<br />

con grafica personalizzabile, il volante che accoglie le nuove funzionalità e il tunnel<br />

centrale con wireless charger per la ricarica degli smartphone senza fili.<br />

Condividere con I-Link<br />

collisioni, l’Active Cruise Control che regola automaticamente<br />

la velocitàdel veicolo in funzione di quello che precede,<br />

il Traffic Sign Recognition che riconosce i segnali<br />

stradali riportandoli sul display, e il Traffic Jam Assist abbinato<br />

all’Highway Assist che supervisionano anche la<br />

guida laterale, mantenendo la vettura al centro della corsia<br />

in condizioni di traffico intenso o in autostrada. Previsto<br />

anche il Driver Attention Assist che monitora la sonnolenza<br />

del conducente allertandolo in caso di necessità.<br />

Tutti i servizi che vuoi<br />

Le ammiraglie MY2020 sono equipaggiate con Alfa<br />

Connected Services, strumento che offre connettività di<br />

bordo avanzata e una serie di servizi utili. Tanti i pacchetti<br />

disponibili: My Assistant offre la chiamata SOS in caso<br />

di emergenza; My Car consente di tenere sotto controllo<br />

il suo stato di salute; My Remote comprende diversi servizi<br />

Dopo U-Go by Leasys (piattaforma di condivisione che oggi conta cinquemila<br />

utenti in Italia) è la volta di I-Link, pensata per soddisfare i clienti Alfa Romeo<br />

con l’attitudine sì alla condivisione, ma solo con una comunità ristretta di persone.<br />

Con I-Link è infatti possibile condividere Giulia o Stelvio con una community<br />

formata da un massimo di dieci persone, senza bisogno di scambiarsi<br />

le chiavi, grazie all’utilizzo della app dedicata (My Remote), attraverso la quale<br />

è possibile anche geolocalizzare la vettura, aprirla, metterla in moto e chiuderla.<br />

Il player, l’intestatario del noleggio, crea il suo gruppo, proprio come avviene<br />

con WhatsApp, e può decidere di condividere con gli altri membri che utilizzano<br />

l’auto anche la spesa del canone mensile. L’app, in base al tempo di utilizzo,<br />

calcola il rimborso che ogni membro deve riconoscere.<br />

I-Link by Leasys arriveràsul mercato italiano il prossimo marzo e poi negli<br />

altri Paesi europei. Obiettivo nella Penisola: 10mila utenti nel primo anno.<br />

tra cui la possibilità di controllare a distanza via smartphone/smartwatch<br />

alcune funzionalità della vettura<br />

(apertura/chiusura porte, lampeggio luci), di localizzarla<br />

e essere avvisati nel caso non siano rispettati i parametri<br />

impostati; My Navigation comprende le applicazioni per<br />

la ricerca della destinazione e dei Point of Interest e gli<br />

avvisi in tempo reale sulle condizioni traffico, meteo e autovelox;<br />

My Wi-Fi permette di condividere la connessione<br />

internet tra più dispositivi a bordo e My Theft Assistance<br />

avvisa il proprietario in caso di tentato furto. C’è, infine,<br />

My Fleet Manager, ad hoc per la gestione delle flotte.<br />

SISTEMI DI SICUREZZA È soprattutto dal punto di<br />

vista della sicurezza che Giulia e Stelvio fanno<br />

importanti passi avanti rispetto al passato. Da<br />

sinistra, l’Active Cruise Control che regola la<br />

velocità in funzione del traffico, il Traffic Sign<br />

Recognition che riconosce i segnali stradali, l’Active<br />

Blind Spot Assist che evita sorpassi pericolosi<br />

e il radar installato nella parte alta del parabrezza.<br />

<strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 33


LE PROVE<br />

DI F&F<br />

RENAULT TRAFIC SPACE CLASS<br />

SPAZIALE<br />

Le dimensioni non riescono a celare le suo origini ‘commerciali’,<br />

ma una volta a bordo, grazie anche al potente motore 2 litri<br />

abbinato al cambio automatico, si dimenticano<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Renault Trafic Space Class<br />

Allestimento<br />

Intens<br />

Luogo di nascita<br />

Francia<br />

Alimentazione<br />

diesel<br />

Cilindrata cm 3 1.997<br />

Potenza kW(Cv)/giri 125 (170)/3.500<br />

Coppia Nm/giri 380/1.500<br />

Omologazione Euro 6<br />

Cambio/n° marce automatico Edc/6<br />

Consumo combinato l/100 6,2<br />

Emissioni CO 2 g/km 162<br />

Lunghezza mm 5.399<br />

Passo mm 3.498<br />

Larghezza mm 1.956<br />

Altezza mm 1.971<br />

Prezzo euro<br />

32.446,20 + Iva<br />

On line<br />

www.renault.it<br />

di Monica Schiller<br />

34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong><br />

Renault Trafic Space Class nella versione passeggeri 8 posti,<br />

caratterizzato esternamente dagli elementi stilistici in ‘Nero<br />

Brillante’ come il supporto calandra, il retrovisore<br />

e le maniglie. A destra, una vista del posteriore con il grande<br />

sportello basculante che richiede ampi spazi di manovra.


LE PROVE<br />

DI F&F<br />

Se non fosse per l’altezza - si sfiorano i due metri<br />

rendendo di fatto impossibile l’accesso a molti<br />

parcheggi multipiano e sotterranei - la sensazione<br />

sarebbe quella di essere a bordo di una vettura estremamente<br />

confortevole, con tanto spazio per le persone<br />

(fino a 8, conducente incluso) e gli oggetti al seguito.<br />

Benvenuti a bordo del nuovo Renault Trafic Space Class,<br />

il veicolo derivato dal commerciale francese destinato<br />

appunto al trasporto passeggeri. Un veicolo ideale come<br />

shuttle per l’universo turistico ma anche per un utilizzo<br />

promiscuo lavoro/famiglia, perché con l’ultimo, recentissimo<br />

restyling ha guadagnato ulteriore comfort.<br />

Noi lo abbiamo testato nella versione long (5.399 millimetri<br />

di lunghezza, 1.971 di altezza e 1.956 di larghezza)<br />

con 8 posti, spinto dal motore più potente della gamma,<br />

quello da 125 kW (170 Cv), nell’allestimento top, l’Intens.<br />

Rifiniture da alto di gamma<br />

Firma luminosa C-Shape che incarna l’identità della gamma<br />

Renault, nuovi proiettori Full Led più tecnologici e<br />

performanti, cerchi diamantati ed elementi stilistici ‘Nero<br />

Brillante’ (supporto calandra, retrovisore, protezione e<br />

maniglie esterne), caratterizzano il veicolo esternamente.<br />

Ma è dentro che si notano maggiormente le differenze<br />

rispetto al passato, con le sellerie in pelle, il volante in<br />

pelle e inserti cromati, la moquette sul pianale e, soprattutto,<br />

una nuova plancia più moderna. Al centro della<br />

quale spicca il sistema di navigazione Media Nav compatibile<br />

con Apple Car Play e Android Auto.<br />

I passeggeri sono suddivisi su tre file, uno accanto al conducente,<br />

tre nella prima panchetta e tre nella seconda<br />

INTERNI La nuova plancia di Trafic Space Class nero carbone con inserti satinati,<br />

il volante a quattro razze con comandi integrati, il quadro strumenti di semplice<br />

lettura con display centrale che trasmette le info principali, la leva del cambio<br />

automatico Edc, il sistema Media Nav che grazie alla compatibilità con Apple Car<br />

Play e Android Auto può dialogare con lo smartphone e le due panchette posteriori,<br />

poggiate su binari per la massima flessibilità.<br />

(entrambe removibili al bisogno dalla rotaia che garantisce<br />

massima flessibilità nell’utilizzo degli spazi), alle quali si<br />

accede attraverso le grandi porte scorrevoli laterali, piuttosto<br />

pesanti. A loro disposizione sei luci individuali a<br />

Led al soffitto, una presa da 220 volt (300 watt), due porte<br />

Usb e fino a quattro tasche a rete e due a soffietto. Due<br />

le prese di areazione per la zona posteriore, che può contare<br />

anche su comandi dedicati per la regolazione della<br />

temperatura. Gli oggetti al seguito trovano spazio nel<br />

vano bagagli, protetto da una paratia che ne rende invisibile<br />

il contenuto a occhi indiscreti. Non proprio pratica<br />

la scelta del portellone posteriore vetrato basculante, impossibile<br />

da aprire se non si hanno ampi spazi di manovra.<br />

Eccellenti le prestazioni del motore top di gamma, il 2.0<br />

l dCi con turbocompressore a geometria variabile da<br />

125 kW (170 Cv) e 380 Nm di coppia massima, conforme<br />

alle norme Euro 6d-temp via Scr. In abbinamento la nuova<br />

trasmissione automatica Getrag a doppia frizione Edc<br />

6, comandata dalla leva, che garantisce una risposta pulita<br />

e rapida al passaggio di rapporto, facendo dimenticare<br />

di essere a bordo di un ‘derivato’.<br />

Ricca la dotazione di sicurezza di nuovo Trafic con, tra<br />

l’altro, controllo dinamico della traiettoria Esp, Hill Start<br />

Assist. Competitivo il prezzo: la versione testata è proposta<br />

a 32.446 euro, Iva esclusa.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 35


LE AUTO<br />

DI F&F<br />

FIAT 500X SPORT<br />

La sportiva<br />

Già prodotta in oltre 500mila unità, 500X continua<br />

a cavalcare il successo proponendosi anche<br />

come crossover sportivo. Non solo all’apparenza<br />

La famiglia 500X si allarga con il lancio della versione<br />

Sport, presentata presso il Centro Tecnico<br />

Federale di Coverciano, Casa del Calcio Azzurro.<br />

“Un crossover sportivo - ci ha spiegato Alessandro<br />

Grosso, responsabile fleet & business sales Fca, Emea<br />

region - che si rivolge alla fascia alta di 500X: entry manager,<br />

quadri super, società di consulenza e servizi e<br />

professionisti, tra i 25 e i 40 anni. Ci aspettiamo, in particolare,<br />

un’ottima accoglienza sui mercati svizzero, tedesco,<br />

francese e spagnolo. Una vettura che gioca un<br />

ruolo importante nel mantenimento della leadership nel<br />

segmento in Italia e della top ten in Europa”. Anche a<br />

Fiat 500X Sport si può accedere attraverso le proposte<br />

di noleggio a lungo termine Leasys.<br />

Fino a 150 Cv di potenza massima<br />

500X Sport ‘indossa’ la nuova livrea esclusiva Rosso<br />

Seduzione, impreziosita da una serie di dettagli grigio<br />

titanio quali le maniglie, gli inserti sul paraurti anteriore,<br />

la modanatura frontale, le calotte degli specchi retrovisori<br />

e la maniglia del portellone. Di serie, le minigonne laterali<br />

e gli archi sui passaruota in tinta carrozzeria, il paraurti<br />

posteriore stile diffusore, il doppio scarico cromato e i<br />

gruppi ottici Full Led.<br />

500X Sport non si ferma all’apparenza. Si caratterizza,<br />

infatti, per un esclusivo assetto sportivo che nasce da<br />

una riduzione di 13 mm dell’altezza da terra, rispetto alle<br />

versioni Urban e Cross, e dall’adozione, a richiesta, dei<br />

nuovi pneumatici 225/40 con prestazioni sportive accoppiati<br />

a cerchi in lega da 19 pollici.<br />

Per prestazioni al top, in sala macchine arriva il 1.3 FireFly<br />

Turbo da 150 Cv abbinato al cambio automatico a doppia<br />

frizione, in alternativa ai propulsori a benzina 1.0 FireFly<br />

Turbo da 120 Cv e ai turbodiesel Multijet 1.3 da 95 Cv e<br />

1.6 da 120 Cv, comunque disponibili. Attraverso una regolazione<br />

specifica degli ammortizzatori e delle sospensioni<br />

anteriore e posteriore con l’utilizzo della tecnologia<br />

FSD (Frequency Selective Damping), la versione da 150<br />

Cv garantisce una migliore tenuta di strada anche a velocità<br />

elevate, grande maneggevolezza e totale sicurezza,<br />

senza compromettere il comfort.<br />

La nuova 500X Sport si inserisce in una<br />

fascia di mercato in crescita in Europa,<br />

che vale circa 500mila unità annue.<br />

Da sinistra, la plancia in grigio titanio<br />

con il quadro strumenti con elementi rossi<br />

e il volante sportivo in techno-pelle tagliato<br />

in basso,le rifiniture in alluminio,<br />

la pedaliera sportiva sempre<br />

in alluminio e i tappetini<br />

con cuciture specifiche,<br />

il doppio scarico cromato<br />

e i cerchi da 19 pollici.<br />

36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


SERVIZI<br />

EVOLUTI<br />

Particolare del dispositivo GT Alarm<br />

Fleet e, sotto, i possibili impieghi in una<br />

flotta di vetture, veicoli commerciali,<br />

mezzi pesanti oltre i 35 quintali.<br />

FLEET MANAGEMENT<br />

Tuttofare<br />

Localizzazione, sicurezza, gestione dei<br />

mezzi aziendali. Pacchetto completo<br />

con Macnil Gruppo Zucchetti<br />

Servizi evoluti di fleet management per la localizzazione,<br />

sicurezza e gestione dei mezzi aziendali.<br />

Dove ‘evoluti’ è l’aggettivo che fa la differenza.<br />

Siamo in casa Macnil, azienda informatica pugliese del<br />

Gruppo Zucchetti, che con l’acquisizione del marchio GT<br />

Alarm nel 2016 si è affermata nei mercati strategici degli<br />

antifurti satellitari, delle scatole nere per le compagnie assicurative,<br />

del parking system, degli antifurti domestici e,<br />

appunto, della gestione e controllo delle flotte. Strategici<br />

in questo senso gli ultimi acquisti dei soci titolari Nicola<br />

Lavenuta e Mariarita Costanza: GuardOne Italia e KFT Spa.<br />

Con le sue soluzioni, l’armata Macnil è in grado di gestire<br />

tutte le tipologie di mezzi aziendali, controllare il carburante<br />

riducendo i rischi di prelievi, visualizzare l’esatta posizione<br />

dei mezzi, ottimizzare soste e percorsi, proteggere i veicoli<br />

dai furti grazie a importanti sistemi di sicurezza e, ultimo<br />

ma non ultimo, programmare manutenzioni e scadenze.<br />

Per molti, praticamente per tutti<br />

Con i servizi di fleet management di Macnil èpossibile<br />

memorizzare giornalmente percorsi, soste e velocità, consultare<br />

report avanzati (grazie anche allo scarico dati tachigrafo<br />

da remoto), risparmiare sensibilmente sui costi<br />

aziendali. Inoltre, una piattaforma web user friendly garantisce<br />

le integrazioni con i software by Zucchetti ‘Infinity<br />

ZCarFleet’ e ‘Infinity ZTravel’. Per tutte queste caratteristi-<br />

che, le soluzioni Macnil si prestano a un utilizzo da parte<br />

di aziende di diverse categorie merceologiche: dai trasporti<br />

all’edilizia, dal noleggio agli istituti di vigilanza, dai servizi<br />

Ho.Re.Ca e Gdo ai servizi ecologici.<br />

In particolare, per i parchi auto in pool, l’integrazione del<br />

software ZCarFleet permette di aprire e mettere in moto<br />

il veicolo con il solo badgeaziendale. Più comodo di cosi...<br />

Campagna acquisti<br />

KFT Spa e GuardOne Italia - la prima con sede a Merone (Co) e l’altra a Burago<br />

di Molgora (Mb), entrambe fondate dalla Famiglia Meroni - sono state acquisite<br />

da Macnil con l’obiettivo di ampliare la propria offerta di soluzioni IT e consolidarsi<br />

nel settore degli antifurti satellitari e delle Scatole Nere 4.0.<br />

Da 40 anni sul mercato dei sistemi di telecontrollo elettronici, KFT Spa progetta,<br />

realizza e commercializza sistemi GPS based in una trentina di Paesi<br />

in tutto il mondo. GuardOne Italia - 20mila impianti installati, una centrale<br />

operativa H24 che assicura un pronto ed efficace intervento in caso di furto<br />

e rapina, 12.000 aziende clienti - ha maturato oltre 20 anni di esperienza<br />

nella progettazione di servizi di sicurezza e di<br />

fleet management.<br />

Rilevando il 100 per 100 del capitale sociale delle<br />

due aziende lombarde, Macnil ha raddoppiato<br />

la sua forza in termini di presenza sul territorio<br />

nazionale, fatto crescere il numero complessivo<br />

dei dipendenti da 70 a 150, e incrementato il fatturato<br />

a quota 20 milioni di euro.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 37


POST<br />

VENDITA<br />

SERVICE DAY<br />

Pit<br />

stop<br />

Sosta obbligata per<br />

meccanici e carrozzieri,<br />

addetti ai ricambi e<br />

responsabili post vendita. Alla<br />

due giorni firmata AsConAuto-Quintegia, tanti<br />

spunti per performare meglio. Eccone alcuni<br />

di Roberta Carati<br />

e Tiziana Altieri<br />

Solo per educazione, credo, gli ospiti in sala sono rimasti<br />

seduti composti, perché il Guido Meda che<br />

faceva su e giù sul palco era lo stesso che gli appassionati<br />

di MotoGP sentono su Sky intimare il “Tutti in<br />

piedi sul divano!”. Con la differenza che il team della sua<br />

‘telecronaca’ non era quello di Marquez, “prototipo del campione<br />

che ha portato una leadership nel suo gruppo stimolandolo<br />

a essere efficiente e reattivo come lo è lui”, ma<br />

l’officina che si è occupata della sua auto.<br />

Siamo a ‘Service Day’ a Brescia, e il giornalista chiude con<br />

Andrea De Adamich la due giorni dedicata al post vendita.<br />

Un evento che ha fatto centro per la seconda volta, quasi<br />

raddoppiando i numeri dell’edizione <strong>2019</strong>.<br />

Fortemente voluto da AsConAuto e organizzato in collaborazione<br />

con Quintegia, “Service Day <strong>2019</strong>”, aveva detto<br />

il presidente nazionale AsConAuto, Fabrizio Guidi, “si presenta<br />

ancora più ricco, con più aziende sponsor, oltre 40,<br />

e più workshop, ben 22. Qui dove il service è protagonista<br />

si è data appuntamento l’élite delle 37mila aziende italiane<br />

che si occupano di autoriparazione”. Aziende che, nell’invito<br />

di Leonardo Buzzavo, presidente di Quintegia, devono “spostare<br />

il focus ed essere non più o non solo autoriparatori<br />

ma partner per la mobilità”, sapendo che “fiducia batte comodità<br />

e prezzo” e che “la strada per migliorare le proprie<br />

performance è quella di offrire più servizi aggiuntivi”.<br />

Le regole trasversali a qualunque tipologia di business le<br />

hanno invece dettate Mario Isola, Head of F1 e Car Racing<br />

Pirelli, secondo cui “il team di successo è quello che lavora<br />

in perfetta sincronia”; e Rudi Zerbi, conduttore tv che gioca<br />

la carta dell’ascolto: “Ascoltare il cliente e le sue esigenze<br />

vuol dire guadagnare vantaggio sulla concorrenza”.<br />

Ma quanto mi costi?<br />

Non si capacita, il fiscalista Giacomo Jannotta, “che un concessionario possa non<br />

sapere quanto gli costa un’ora di manodopera nella sua officina. Si lavora al buio, invece<br />

serve una base scientifica, una registrazione di dati aziendali che, analizzati, conduca<br />

al processo decisionale”. Con il contratto dei metalmeccanici, un operaio che prende<br />

1.823 euro lordi all’azienda ne costa 2.576. Considerati gli operai parzialmente produttivi,<br />

gli apprendisti, il personale totalmente improduttivo, perché “tutto concorre al costo<br />

della manodopera”, applicando una tariffa oraria di 48 euro, il margine è di 16,98 euro,<br />

pari al 35,37 per cento. Calcoli riferiti nel workshop ‘Prezzi e volumi più alti: gli spazi di manovra per le tariffe e per il canale flotta’, che sono il<br />

pane quotidiano di Stefano Rasotto, AD di Rasotto Group di Dueville (Vi). Nato come officina nel 1963 su iniziativa del padre Orlando, il gruppo<br />

è cresciuto fino a diventare una holding: in Centro Servizi Auto Rasotto, Rasotto Flotte, Rasotto Carrelli Elevatori Srl, lavora un centinaio di<br />

persone. Lo slogan scelto da Stefano Rasotto è “distinguersi per non estinguersi”, l’obiettivo per quest’anno sono “10 milioni di euro di fatturato”.<br />

38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


POST<br />

VENDITA<br />

Fuga da ‘Aziendatraz’<br />

“Chiediti se negli ultimi cinque anni la tua vita è migliorata,<br />

se il lavoro ti sta rendendo libero o schiavo. Fai quello<br />

che i tuoi clienti non fanno, fuggi da Aziendatraz!”.<br />

Finale in crescendo con Fabrizio Cotza, mentore di<br />

Imprenditori Sovversivi, che ha avviato con i carrozzieri<br />

in sala i 4 motori del successo: “Pianificazione, Efficienza,<br />

Innovazione, Strategia”. La Pianificazione è “la parte<br />

più noiosa del lavoro”, ma è anche quella che mette in<br />

moto il circolo virtuoso attraverso la ricerca e lo sviluppo,<br />

il controllo di gestione, il marketing, le visite commerciali,<br />

la formazione, il coinvolgimento dei collaboratori.<br />

Il secondo motore è l’Efficienza, ovvero: selezione e delega,<br />

cultura aziendale, organizzazione interna, lotta agli<br />

sprechi, relax creativo. Un aspetto, quest’ultimo, che a<br />

volte accende il terzo motore, l’Innovazione (“le migliori<br />

idee si hanno fuori dall’azienda. Ma innovare non vuol<br />

dire rivoluzionare, basta differenziarsi in un dettaglio”).<br />

Alla fine, è questione di Strategia (“attento a dove ti posizioni,<br />

se una cosa costa molto l’aspettativa del cliente<br />

è alta”), perché “quello che conta non è il fatturato ma<br />

gli utili, cioè quello che ti rimane in tasca”.<br />

Trovare talenti (e tenerli)<br />

Come trovare i collaboratori giusti e come<br />

riuscire a tenerli in azienda? Lo hanno spiegato<br />

Fabrizio Gerli, Direttore Cà Foscari<br />

Competency Centre, e Antonio Benvenuti,<br />

Ceo di Future Drive, società di consulenza.<br />

Il primo è tornato sui concetti già espressi<br />

in occasione di Dealer Day. “Non abbiate<br />

fretta, un inserimento sbagliato comporta<br />

una serie di costi, e prestate molta attenzione alla ‘candidate experience’.<br />

Bisogna fare branding non solo dei prodotti/servizi offerti ma anche di noi<br />

come potenziali datori di lavoro interessanti per attrarre le migliori risorse.<br />

Infine, per individuare la persona giusta sondate le competenze trasversali<br />

utilizzando la tecnica predittiva che si basa sul fatto che il miglior indicatore<br />

del comportamento futuro è il nostro comportamento passato”.<br />

Antonio Benvenuti si è soffermato, quindi, sulle figure oggi decisive nelle<br />

aziende che si occupano di service e su come non lasciarsele scappare.<br />

“Abbiate un approccio strategico alla gestione delle risorse umane. Create<br />

un’immagine aziendale coerente con l’identità di impresa e ben distinta<br />

da quella dei competitor, attraverso la quale attrarre e fidelizzare talenti.<br />

Ricordate che ci sono figure chiave per le concessionarie e il service che<br />

stanno cambiando pelle. L’accettatore, per esempio, è sempre più un commerciale,<br />

mentre quello del service manager è diventato un ruolo commerciale<br />

e manageriale, dovete esserne consapevoli quando effettuate<br />

una ricerca. E visto che queste figure scarseggiano, una volta nella squadra<br />

sappiate valorizzarle per non perderle. Come? Non solo con strumenti tangibili<br />

- benefit e riconoscimenti economici - ma anche con quelli intangibili<br />

- formazione, partecipazione, gestione delle responsabilità - che aumentano<br />

il valore del contratto psicologico”.<br />

Più fatturato con il cliente soddisfatto<br />

L’aumento della soddisfazione del cliente finale fa aumentare i margini di<br />

guadagno. Parola di Luca Montagner di Quintegia ICDP. Ma attenzione, non<br />

è detto che la soddisfazione dell’automobilista sia proporzionale alla qualità<br />

del lavoro eseguito. Oggi il 65 per cento della clientela vuole consegnare e<br />

ritirare l’auto al di fuori degli orari di lavoro (non serve ingrandire la struttura<br />

ma piuttosto sfruttare maggiormente i locali e i macchinari presenti con più<br />

turni di lavoro). Più di un cliente su due vuole prenotare i tagliandi online (la<br />

prenotazione telefonica non piace perché limitata agli orari di apertura).<br />

Sempre secondo gli studi di Quintegia, molti automobilisti sono potenzialmente<br />

interessati a servizi aggiuntivi al tagliando come igienizzazione dell’abitacolo,<br />

ricarica dell’aria condizionata e<br />

sostituzione delle spazzole tergicristallo.<br />

Perché non offrirli?<br />

Marketing digitale<br />

Da Giorgio Soffiato, di Quintegia Academy, alcune dritte<br />

per incrementare il lavoro in officina suddividendo l’attività<br />

di marketing digitale in sei canali (e ricordando che è<br />

meglio fare poco ma fare bene): ottimizzazione del sito<br />

web aziendale, inserimento di contenuti interessanti per<br />

l’automobilista e non autoreferenziali, creazione di un<br />

database clienti dettagliato per pianificare al meglio i lavori,<br />

generazione di traffico attraverso i<br />

social con templates e gestione integrata<br />

dei contenuti. E ancora: avere coscienza<br />

della visibilità del proprio sito, lavorare<br />

per migliorarne il posizionamento, delegare<br />

eventuali azioni promozionali.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 39


0 15:13 Pagina 1<br />

Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>53</strong><br />

Novembre <strong>2019</strong><br />

TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

QUOTE<br />

ROSA<br />

CONTENTI<br />

VOI<br />

Pensavamo che il concetto<br />

di auto aziendale e di noleggio<br />

a lungo termine fosse ormai<br />

sdoganato da stereotipi e luoghi<br />

comuni.<br />

Invece il Governo, acutamente,<br />

ci riporta a una interpretazione<br />

vetero-bolscevica per la quale<br />

non si capisce bene se i nostri<br />

governanti sono solo ignoranti<br />

o anche in malafede.<br />

Resta il solenne dubbio:<br />

ci sono o ci fanno?<br />

A<br />

l momento di andare in stampa non è<br />

ancora chiaro che fine farà la mega<br />

tassa sulle auto aziendali. Pare che<br />

dopo una parabola ascendente volta a punire<br />

quei mentecatti che noleggiano Porsche in<br />

Germania per essere fiscalmente trasparenti<br />

(uno dei primi articoli di questa rivista, giuro,<br />

dieci anni fa), ne sia seguita una<br />

discendente, (forse) fino alla totale<br />

cassazione. Poco male, potremmo dire con<br />

Shakespeare “Molto rumore per nulla”.<br />

E invece no.<br />

Perché anche se così fosse, e non ne abbia<br />

alcuna certezza al momento di scriveree<br />

queste note, resta il fatto che tutto il settore,<br />

vuoi per incapacità, per immaturità, per<br />

menefreghismo o ancora meglio per sagace<br />

opportunismo, non è stato capace di<br />

trasmettere al legislatore e all’utenza a una<br />

immagine efficace del settore stesso.<br />

Alla pari dei prìncipi dell’ipocrisia, ovvero i<br />

costruttori di automobili, che preferisconorisco<br />

fare harakiri sul diesel piuttosto che<br />

combattere insieme, i brand del noleggio, del<br />

finance, del leasing e dello sharing, tutti<br />

insieme come i gattopardi, sciacalli alli e<br />

leoni di<br />

Tomasi di Lampedusa preferiscono finire<br />

sottoterra piuttosto che dedicarsi a una<br />

comunicazione/informazione veritiera di ciò<br />

che realmente è e può rappresentare entar il<br />

noleggio per la mobilità e la sostenibilità.<br />

A riviste come questa, che parla chiaramente<br />

e seriamente di vizi, difetti, errori rori e omissioni,<br />

si continua a preferire una comunicazione<br />

bacchettona e omologata, ubbidiente e<br />

servile.<br />

Questi sono i risultati. La differenza tra<br />

Giornalismo e informazione di regime sta<br />

tutta lì.<br />

Contenti voi.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>novembre</strong> e <strong>2019</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong>- 3<br />

CIRCULAR MOBILITY<br />

SIFÀ lancia la sfida a<br />

noleggiatori, Case, gestori<br />

ABBONATI ALLA LIBERTÀ<br />

Leasys con Amazon,<br />

la mobilità è on demand<br />

ALFA ROMEO<br />

Le novità nascoste<br />

di Giulia e Stelvio<br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Freedom together<br />

Corporate car sharing. Ecco perché, secondo una indagine di F&F,<br />

300 aziende lo hanno già scelto: viaggiare insieme è cool<br />

Chi l’ha detto che l’auto grande debba essere destinata<br />

al maschio della famiglia? Nessuno, eppure pare che sia<br />

proprio prio così. Ma qualcosa potrebbe presto cambiare<br />

“S<br />

ALTO<br />

DI GAMMA<br />

È roba (anche) da donne<br />

di Tiziana Altieri<br />

cusa, tu hai la patente?” È una<br />

giornata di <strong>novembre</strong> e mi<br />

trovo all’Aeroporto di Bari.<br />

Sono qui per il lancio di una vettura.<br />

Tra gli ospiti riconosco solo qualche<br />

collega, gli altri - mi spiegano gli<br />

organizzatori ori - non si occupano<br />

abitualmente te di automotive ma di<br />

lifestyle, ecco perché non li ho mai<br />

incrociati. Proprio come Angela, quella<br />

che mi ha rivolto una strana domanda a<br />

una presentazione di auto. “Sì, ce l’ho”.<br />

“Ma sai anche guidare?”. Rifletto<br />

qualche secondo. A parte il figlio<br />

(Giorgio ha cinque anni e<br />

probabilmente<br />

non riesce a valutare il mio stile, lui di<br />

me si fida a prescindere) e<br />

la mamma<br />

(a una certa età farsi scarrozzare pare<br />

che sia comunque meglio)<br />

gli altri,<br />

marito in primis, non sembrano<br />

particolarmente felici di sedere alla mia<br />

destra in auto. “Non mi definirei un asso<br />

del volante, però sì guido. Perché?”.<br />

“Io guido poco e comunque mai auto<br />

così grandi. Non ho l’occhio, non so se<br />

ne sono capace”.<br />

Ed ecco svelato<br />

l’arcano.<br />

A lasciarmi<br />

perplessa, però, è<br />

il fatto che molte<br />

delle giornaliste<br />

del lifestyle<br />

sembrano versare<br />

nelle medesime condizioni.<br />

Provare per credere<br />

La verità è che<br />

a noi ‘angeli del<br />

focolare’ viene<br />

affidata la<br />

piccola di casa.<br />

Ma perché?<br />

Altro che uguaglianza. Le donne non<br />

hanno ancora le stesse opportunità<br />

degli uomini, nemmeno al volante.<br />

Nella gran parte delle famiglie l’auto<br />

‘grande’, quella più comoda, quella<br />

destinata agli spostamenti più lunghi,<br />

è ancora esclusivo appannaggio del<br />

maschio, che pensa di essere l’unico a<br />

possedere le capacità per condurla.<br />

A noi angeli del focolare non rimane<br />

che accontentarci della piccola, quella<br />

che non richiede un occhio<br />

particolarmente ‘lungo’, quella che si<br />

parcheggia facilmente e che se anche<br />

si pigia troppo l’acceleratore non<br />

raggiunge velocità elevate.<br />

E il risultato è che ancora troppe<br />

rappresentanti del genere femminile si<br />

sentono a disagio<br />

nel mettersi alla<br />

guida di quella<br />

che considerano<br />

una grande<br />

macchina (anche<br />

se poi quella in<br />

questione<br />

decisamente troppo grande non è).<br />

La presentazione dura una giornata e<br />

mezza, abbiamo la possibilità di<br />

macinare chilometri su strade da<br />

cartolina. Le auto sono piacevoli da<br />

guidare, incollate all’asfalto, dotate di<br />

ogni sistema di sicurezza. Ritrovo le<br />

colleghe alle partenze. “Ho guidato!”,<br />

grida Angela. “È stato fantastico. Altro<br />

che la mia scatolina. Da domani a<br />

casa si cambia...”. Sorrido. Ecco, forse<br />

la rivoluzione comincia da qui.<br />

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