Intimo più mare n° 227 | Settembre 2022

osservatorio
OSCALITO
il senso di precarietà portato dal Covid ha fatto
rivalutare le coccole per il corpo. Per quanto
riguarda i dettaglianti, molti si trovavano già in
una situazione non facile così il 2020 è stato un
ulteriore colpo basso. Quelli che sono rimasti
però si stanno ulteriormente specializzando,
richiedono articoli sempre più funzionali,
vorrebbero e avrebbero bisogno di velocità
di risposta da parte di tutti gli operatori del
settore. Oggi trend e fenomeni sono improvvisi
e spesso non prevedibili. Ci vuole capacità di
modificarsi seguendo le nuove esigenze. La
nostra organizzazione si è rimodellata per essere
più snella. C'è voglia di novità, anche nel settore
intimo e mare. Le aziende si stanno organizzando
per produzioni più vicine che portano maggiore
velocità nella risposta alle richieste. Tutti stanno
pagando care le problematiche dei produttori
asiatici. Il consumo sceglie anche la via del web,
per l'impatto immediato della proposta vista
e comprata ma anche perché, proprio a causa
del lockdown, ci siamo tutti abituati a ricevere
subito a casa quello che vediamo online. Bisogna
quindi accelerare le dinamiche di tutta la filiera
per adeguarsi a questi nuovi tempi. Le linee
continuative sono molto importanti e in quel
caso la consumatrice è ancora più esigente,
anche per il basico, dove cerca vestibilità
premium, tessuti confortevoli, prodotti più
tecnici e funzionali. Sta registrando molto
successo anche la linea per l'allattamento per
l'attenzione a comfort e rifiniture.
Nel beachwear non sono più presenti i grandi
numeri degli anni scorsi. Oggi un costume
venduto a 120 € al pubblico è già troppo caro,
mentre in passato si vendevano senza problemi
anche modelli a 200 €. La consumatrice vuole
cambiare speso outfit anche in spiaggia e
preferisce comprare un costume in più ma meno
costoso. Abbiamo consolidato le nostre posizioni
sul beachwear con due linee coerenti con la
corsetteria Bestform. La collezione mare Cherry
Beach (più giovane) corrisponde alla corsetteria
di Variance. Il nostro portafoglio di brand e di
prodotti è orientato verso un determinato target
di consumatrice. Cerchiamo di darle quello che
cerca nel nostro core business, cioè la grande
vestibiltà, sia nella corsetteria che nel costume
da bagno, perché anche al mare la consumatrice
vuole sentirsi a proprio agio.
DARIO CASALINI (OSCALITO)
Dal 2019 a oggi
è cambiata poco
la propensione al
rischio, sia in termini
di moda che di
stagionalità. Negozi
e consumatori
fanno molta più
attenzione a
contenuti come
qualità e durata
nel tempo del
prodotto. Questo
atteggiamento
andrebbe
accelerato perché
non è sostenibile
un sistema dove un prodotto invecchia in 2 mesi.
Bisogna iniziare a prendersi delle responsabilità,
cambiare un po' le cose e rallentare l'ansia
di cambiamento. Per questo atteggiamento
abbiamo riscontro sull'e-commerce: siamo
premiati e ascoltati dal consumatore finale,
soprattutto il più giovane, mentre i negozi
fisici hanno un target di età più alta e questo
comportamento d'acquisto procede più
lentamente. Spero comunque tantissimo che
si sviluppi. Comprare meno e meglio è l'unica
via d'uscita alla situazione mondiale. Dobbiamo