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Allure Magazine (3-2022)

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

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012<br />

OPINIONIST<br />

manifesto<br />

È con immenso orgoglio e amore per le fragranze<br />

che voglio presentare il manifesto della Profumeria<br />

Centrica Umana, una dichiarazione d’amore<br />

per il profumo e un grido di intenti per rendere<br />

omaggio a un’arte impercettibile agli<br />

occhi ma incredibilmente appariscente<br />

al cuore e alle emozioni.<br />

1. Tradizione Italiana<br />

Abbiamo avuto la fortuna di nascere<br />

nel paese più incredibile del mediterraneo<br />

bagnato quasi interamente<br />

dai mari, attraversato da montagne<br />

e accarezzato da colline. Caratterizzato<br />

da una biodiversità unica al<br />

mondo e padre della nascita di tutte<br />

arti. Siamo nati in un ambiente stimolante<br />

che ci sostiene attraverso<br />

un’eredità artigianale e un gusto<br />

per il bello senza eguali. Tutto<br />

questo ci ha donato materiali di qualità superiore e<br />

dotato di conseguenza a una meticolosa attenzione<br />

per i dettagli. Siamo quindi orgogliosi di trasferire<br />

questo gusto italiano di eccellenza nell’industria dei<br />

profumi, con il fine di portare la nostra visione e le<br />

nostre emozioni olfattive in giro per il mondo.<br />

2. Il design guida i dati<br />

Credo che l’industria dei profumi oggi si sia un po’<br />

smarrita su un percorso che non le appartiene, e che<br />

sia troppo concentrata sulle statistiche e su modelli<br />

analitici che sono in antitesi con l’eccitazione che<br />

dovrebbe provocare la scoperta di un nuovo profumo.<br />

Per me il futuro significa tornare a una<br />

visione più semplice e audace del processo creativo.<br />

Per creare un profumo evocativo (il più etereo degli<br />

Il mio<br />

dalla parte del profumo<br />

LUCA MAFFEI<br />

Creatore di fragranze e vincitore<br />

delle edizioni The Art and<br />

Olfaction Awards 2015 e 2016<br />

accessori moda) bisogna raccontare una storia che<br />

parli del desiderio e delle emozioni umane. Nella<br />

cultura attuale una narrazione autentica diventa la<br />

provocazione.<br />

3. Creatività scatenata<br />

Il profumo come arte e non come<br />

scienza, dialogo creativo e non analisi<br />

tra il designer e il naso, questa<br />

è la relazione più importante. Sono<br />

coloro che lavorano per nobilitare<br />

e potenziare la creatività, quelli in<br />

grado di superare la barriera del<br />

pericolo e andare oltre alla strada<br />

conosciuta per intraprendere percorsi<br />

all’apparenza più impervi e<br />

difficili, ma che porteranno alla<br />

rivelazione del messaggio olfattivo<br />

in maniera pura e istintiva.<br />

4. Audacia visionaria<br />

Sappiamo che più grande non è sempre meglio. Diamo<br />

la priorità al supporto del flusso creativo tra designer e<br />

profumiere. Il risultato? Fragranze che sono audaci,<br />

autentiche ed esprimono veramente l’identità del<br />

marchio. L’apertura mentale alla visione del futuro è<br />

un processo naturale grazie al quale siamo riusciti ad<br />

evolverci, è stato fin dalle origini il flusso del pensiero<br />

quello che ha fatto dell’essere umano spinto<br />

dall’audacia delle sue azioni.<br />

In un momento in cui tutti si interrogano sul concetto<br />

dell’intelligenza artificiale, io ribadisco che la creatività<br />

è nella testa dell’individuo e non può essere<br />

trasferita nella testa di un robot. Quindi la focalizzazione<br />

solo sull’immagine e sulle statistiche non<br />

funziona con il profumo che è totalmente l’opposto.

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