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E=Economia 2
CUORE:UN OMBRELLINO CHE
CHIUDE LA STRADA ALL'ICTUS
Boston Scientific nasce negli
Stati Uniti nel 1979 ed è,
oggi, uno dei leader della
“medicina minimamente invasiva”.
L’azienda offre
un’alternativa alla chirurgia tradizionale,
sia attraverso l’innovazione scientifica e
tecnologica, che la produzione e distribuzione
in tutto il mondo di dispositivi medici.
Mauro Trucco, Vice Presidente &
General Manager Italia-Grecia-Israele
& Est Europa di Boston Scientific, illustra
la missione di questa azienda d’avanguardia.
«Nostro obiettivo primario - asserisce - è
lo sviluppo e la diffusione di procedure e
dispositivi medici di alta qualità. Per far
ciò, siamo costantemente impegnati nel
perfezionamento di prodotti la cui efficacia
e sicurezza si basino sulla ricerca e
conducano a reali benefici, comprovati
scientificamente. L'azienda - continua
Trucco - è presente nelle maggiori aree
d’interesse medico: cardiologia, vascolare
periferica, ritmo cardiaco vascolare,
endovascolare, endoscopia, urologia, salute
della donna, patologie respiratorie,
neurostimolazione, terapia del dolore cronico
e delle malattie neurodegenerative».
L’area cardiovascolare rappresenta il core
business dell’azienda e, più in particolare,
nell'ambito delle patologie stress correlate,
la fibrillazione atriale è oggetto di specifico
interesse. A questo proposito, il
Professor Luigi Padeletti, Presidente
dell’Associazione Italiana
di Aritmologia e Cardiostimolazione
(AIAC), spiega:
«la fibrillazione atriale è una patologia
che colpisce il 10% della
popolazione sopra gli 80 anni e il
4% sopra i 60. In presenza di
quest’aritmia viene persa l’attività
contrattile del cuore, ne deriva un
ristagno di sangue soprattutto in un’area
del cuore, chiamata auricola
sinistra, che ha la forma di una
piccola sacca. Questo flusso
provoca la formazione di
coaguli che, circolando nelle arterie e arrivando
al cervello, possono generare un
ictus ischemico. Il dispositivo WATCH-
MAN per la chiusura dell’auricola atriale
sinistra del cuore, la vera innovazione
promossa quest’anno da Boston Scientific,
viene impiantato in maniera permanente
e minimamente invasiva e permette la
prevenzione dell’ictus attraverso la chiusura
della fonte dei coaguli. Di questa
soluzione - continua il Professor Padeletti
- possono beneficiare tutti quei pazienti
per cui la terapia farmacologica anticoagulante
è inefficace o controindicata.
Questa, infatti, porta con sé non pochi
problemi, tra i quali un continuo rischio
di emorragia».
In merito agli indiscussi benefici di questa
tecnica è intervenuto anche il Professor
Alberto Cremonesi, Presidente della
Società Italiana di Cardiologia Invasiva
(GISE).
«Nel trattamento della fibrillazione atriale,
il gold standard della profilassi farmacologica
è rappresentato dagli anticoagulanti
orali. E' utile, tuttavia, ribadire che
il trattamento farmacologico, nella pratica
quotidiana, evidenzia non poche difficoltà
di gestione, soprattutto legate alla necessità
di prelievi di sangue per ottimizzare
il dosaggio e verificarne l’efficacia.
È noto, inoltre, che efficacia e assorbimento
del farmaco possano essere
Professor Alberto Cremonesi Professor Luigi Padeletti
CONGRESSO ESC,
AGOSTO 2012: LE NUOVE
LINEE GUIDA DELLA
SOCIETÀ EUROPEA DI
CARDIOLOGIA (ESC)
SULLA FIBRILLAZIONE
ATRIALE RACCOMANDANO
LA PROCEDURA DI
CHIUSURA DELL'AURICOLA
IN PAZIENTI CON
FIBRILLAZIONE ATRIALE AD
ALTO RISCHIO DI ICTUS E
CONTROINDICAZIONE ALLA
TERAPIA ANTICOAGULANTE
A LUNGO TERMINE.
inficiaie dall’interazione con alimenti o
altri farmaci. Problemi gestionali si evidenziano
soprattutto negli anziani, maggiormente
esposti al rischio emorragico e
di cadute accidentali e, di conseguenza, al
sanguinamento intracranico. Da questa
serie di motivazioni deriva l’interesse e
l’attesa della comunità medico scientifica
nei confronti di terapie alternative ed efficaci,
che superino queste limitazioni,
come la chiusura dell'auricola sinistra per
via percutanea».
Parliamo di una terapia la cui efficacia e
sicurezza sono comprovate da diversi studi
scientifici, promossi da Boston Scientific,
i cui risultati sono stati pubblicati su
prestigiose riviste mediche internazionali.
Bisogna poi sottolineare come l’ingresso
di questa tecnologia innovativa in Italia
possa condurre ad un reale risparmio economico
in termini di ricoveri, disabilità e
complicanze evitate, alleggerendo i costi
che gravano sul Sistema Sanitario Nazionale,
Regionale e locale. Affinché questa
innovativa modalità di prevenzione dell’ictus
possa diffondersi in maniera adeguata,
tutti gli attori del sistema sanitario - regioni,
ospedali e specialisti - devono essere
attivamente coinvolti nella sua gestione.
Infatti, oltre al cardiologo interventista ed
all’elettrofisiologo, vi sono molte altre
figure professionali che si occupano del
paziente con fibrillazione atriale, come il
cardiologo clinico, il neurologo, il nefrologo,
l’ematologo, il geriatra e il medico
di medicina generale. È molto
importante che si costituisca una
rete sinergica tra questi attori, che
graviti intorno al paziente affetto
da fibrillazione atriale cronica, con
l’obiettivo primario di prevenire
l’ictus. In definitiva, tutte le strutture
che assistono questi pazienti,
come Centri TAO e Stroke Unit, devono
essere coinvolte, informate e
formate sulla possibilità di utilizzare
un’alternativa terapeutica innovativa,
consentendone, così,
l’accesso ai pazienti che
ne possano beneficiare.
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