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PRIMO MAGGIO<br />
LAVORO.<br />
Dalle zone più disagiate<br />
un progetto di rilancio<br />
per il Paese<br />
di ALFIO MANNINO *<br />
www.diocesimazara.it<br />
n. 04 - 30 aprile <strong>2023</strong><br />
Il lavoro e la dignità delle lavoratrici<br />
e dei lavoratori<br />
sono i temi su cui vogliamo<br />
puntare i riflettori questo Primo<br />
Maggio. Ancora una volta, perché<br />
questi obiettivi caratterizzano<br />
già l’azione della Cgil, ma<br />
con la consapevolezza che ci<br />
sia tanto ancora da fare su temi<br />
che intersecano lo sviluppo sociale<br />
e civile ma anche la legalità.<br />
Perché dignità nel lavoro<br />
significa anche rispetto di leggi e<br />
contratti, significa salute e sicurezza,<br />
significa stare stabilmente<br />
Il Governo annuncia<br />
un decreto che renderà<br />
il lavoro più precario<br />
nella sfera del diritto e non del favore<br />
che alimenta soggezione,<br />
clientele, corruzione, mafia. C’è<br />
tanto da fare soprattutto qua in Sicilia,<br />
dove lavoro povero, sfruttamento<br />
precarietà imperano. E su<br />
un percorso per niente lineare e a<br />
ostacoli. Mi riferisco ai tanti ritorni<br />
indietro e alle buche create<br />
da una politica che non guarda al<br />
Mezzogiorno e ai suoi problemi,<br />
che punta a dividere il Paese con<br />
provvedimenti come l’autonomia<br />
differenziata, che sta cercando di<br />
creare ulteriore precarietà che si<br />
tradurrà in più povertà e meno diritti.<br />
Noi crediamo che il lavoro<br />
debba essere al centro di un<br />
progetto di rilancio del Paese e<br />
che questo progetto debba partire<br />
da dove c’è meno lavoro e<br />
più disagio sociale. Cioè dal<br />
Mezzogiorno e dalla Sicilia. Invece<br />
cosa fa il Governo? Annuncia<br />
per il Primo Maggio, festa dei lavoratori,<br />
quasi una beffa, un decreto<br />
che renderà il lavoro più<br />
precario. Per i contratti a termine<br />
arriva la liberalizzazione. Potranno<br />
essere stipulati senza causale,<br />
cioè senza dovere esplicitare<br />
la motivazione dell’assunzione e<br />
anche con trattativa individuale.<br />
Sarà un Far West senza possibilità<br />
di tutele, su una linea dei diritti<br />
sempre più flebile su cui le lavoratrici<br />
e i lavoratori dovranno<br />
stare in equilibrio, rinunciando a<br />
certezze in uno scenario in cui<br />
pressioni e ricatti diventano del<br />
tutto plausibili. Saremo più ricchi<br />
o più poveri? Chi trarrà vantaggi?<br />
Sarà un braccio di ferro a<br />
svantaggio dei più fragili, degli<br />
ultimi che resteranno tali. Ci saranno<br />
ricadute sui salari e sulla sicurezza,<br />
con una caduta verticale<br />
degli standard. Se aggiungiamo la<br />
riforma fiscale che vuole fare il<br />
governo, il cui cuore è la Flat tax,<br />
con l’assenza di provvedimenti<br />
che abbattano realmente il carico<br />
fiscale sul lavoro dipendente, ci<br />
rendiamo conto di una situazione<br />
Nella Regione Siciliana<br />
mancano 50 mila<br />
lavoratori<br />
che rischia di precipitare. Oggi la<br />
vera emergenza è quella salariale.<br />
In Sicilia su 5 milioni di abitanti<br />
lavorano 1,4 milioni, con uno<br />
scarto di 15 punti percentuali rispetto<br />
al Centro-Nord. E di quelli<br />
che lavorano circa un terzo sono<br />
precari , stagionali. Di fatto il differenziale<br />
del reddito pro-capite<br />
rispetto al Centro-Nord e anche<br />
alla media nazionale rimane<br />
molto alto. E questo peraltro in<br />
una regione dove il welfare non<br />
offre il supporto necessario soprattutto<br />
alle famiglie più in difficoltà,<br />
il diritto alla salute rischia<br />
di essere cosa per ricchi. Bisogna<br />
puntare sullo sviluppo dell’apparato<br />
produttivo, ma per utilizzare<br />
le risorse disponibili bisogna partire<br />
dal dare efficienza alla pubblica<br />
amministrazione. Oggi<br />
mancano all’appello nella pubblica<br />
amministrazione siciliana 50<br />
mila lavoratori. Assumerli coglierebbe<br />
un doppio obiettivo: <strong>nuovo</strong><br />
lavoro, nuove competenze per una<br />
amministrazione pubblica efficiente.<br />
* Segretario generale Cgil Sicilia<br />
8<br />
LE CRITICITÀ NEL MONDO DEL LAVORO AGGRAVANO LE CONDIZIONI DEI LAVORATORI