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Vie&Trasporti n. 871 luglio 2023

Cover 20 Scania, Gruber Logistics ed Electrolux Italia insieme per un trasporto sostenibile. Tra Lombardia ed Emilia con un P25 elettrico Prova 22 Test della strada per Fiat eScudo 75 kW. Uno di famiglia Voci 8 Patrizio Ricci, presidente nazionale CNA Fita. Collaborare per un mondo migliore Anteprime 30 Ineos Grenadier. Tutto quello che si può immaginare 44 Chereau. Che freddo Attualità 6 Noleggio veicoli pesanti. L’Europa cambia le regole 12 Truck engineering. Le tante rivoluzioni rimaste sulla carta 16 Sicurezza. Più ADAS a bordo per ridurre l’incidentalità 32 I primi 50 anni di Mercedes-Benz Italia . Avanti tutta 34 Diesel o elettrico?Perché le batterie possono essere la soluzione giusta 36 Autobrennero: al via i lavori per la nuova stazione di controllo di Vipiteno 40 Inchiesta Altroconsumo. Disagi in crescendo sulle autostrade italiane 42 Dakar 2024. Al Village Iveco svelati i primi dettagli 57 Persone&poltrone 57 Si dice che... Reti&Service 49 Maison Renault. Investire sul domani 51 Diesel Technic Italia. Raddoppio 52 Pillole da Automotive Dealer Day 2023 54 Venti candeline per la rete Rhiag ‘a posto’ Rubriche 4 Diamo i numeri 46 Associazioni & dintorni. In viaggio da 60 anni 48 Il parere legale. Occhio ai segnali 56 Leggi, aziende, lavoro. È o non è lavoro? 61 Motori spenti 62 Promozioni 64 Vetrina 66 Tutte le prove

Cover
20 Scania, Gruber Logistics ed
Electrolux Italia insieme per un trasporto sostenibile. Tra Lombardia ed Emilia con un P25 elettrico

Prova
22 Test della strada per Fiat eScudo 75 kW. Uno di famiglia

Voci
8 Patrizio Ricci, presidente nazionale CNA Fita. Collaborare per un mondo migliore

Anteprime
30 Ineos Grenadier. Tutto quello che si può immaginare
44 Chereau. Che freddo

Attualità
6 Noleggio veicoli pesanti. L’Europa cambia le regole
12 Truck engineering. Le tante rivoluzioni rimaste sulla carta
16 Sicurezza. Più ADAS a bordo per ridurre l’incidentalità
32 I primi 50 anni di Mercedes-Benz Italia . Avanti tutta
34 Diesel o elettrico?Perché le batterie possono essere la soluzione giusta
36 Autobrennero: al via i lavori per la nuova stazione di controllo di Vipiteno
40 Inchiesta Altroconsumo. Disagi in crescendo sulle autostrade italiane
42 Dakar 2024. Al Village Iveco svelati i primi dettagli
57 Persone&poltrone
57 Si dice che...

Reti&Service
49 Maison Renault. Investire sul domani
51 Diesel Technic Italia. Raddoppio
52 Pillole da Automotive Dealer Day 2023
54 Venti candeline per la rete Rhiag ‘a posto’

Rubriche
4 Diamo i numeri
46 Associazioni & dintorni. In viaggio da 60 anni
48 Il parere legale. Occhio ai segnali
56 Leggi, aziende, lavoro. È o non è lavoro?
61 Motori spenti 62 Promozioni 64 Vetrina
66 Tutte le prove

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Mensile - Anno XCIV <strong>871</strong> LUGLIO<strong>2023</strong><br />

Rivista del<br />

Trailer Innovation<br />

semplicemente<br />

Elettrico<br />

Elettrificare i trasporti è possibile. Lo dimostra Gruber Logistics che<br />

ha inserito in flotta lo Scania 25 P elettrico. Nove batterie per 300 kWh<br />

ISSN 0393-8077<br />

0 0 8 7 1 ><br />

9<br />

7 7 0 3 9 3 8 0 7 7 0 8


Il traffico<br />

Editoriale<br />

Ecco il vero problema del Paese!<br />

Siamo consapevoli che la filosofia<br />

vessatoria, cara alla Ue,<br />

del ‘costringere’ piuttosto che del ‘convincere’, fa più danno che bene?<br />

No. E il PNRR ignora ostinatamente ogni logica di sviluppo<br />

e razionalizzazione del trasporto stradale e delle sue infrastrutture<br />

Questa mattina ascoltavo la radio, e un collega,<br />

seguendo una cronaca distratta e smemorata,<br />

citava la pessima condizione della nostra rete<br />

stradale e autostradale, secondo dati di una, non<br />

so, ricerca (si potrebbe raggiunge lo stesso scopo<br />

andando in giro per il G.R.A. o Milano tangenziali,<br />

tanto per non farla lunga e per spendere meno).<br />

Timoroso di inciampare sulla notizia, ecco il<br />

collegamento con ‘l’esperta’ di una<br />

autorevolissima rivista autrice dell’articolo che<br />

esordisce senza esitazioni:<br />

“il problema è il traffico!”.<br />

Meraviglioso Benigni, meraviglioso Johnny Stecchino, aveva capito tutto già trent’anni fa! Il problema<br />

dell’Italia è il traffico. Complimenti. Ed è vero, non ci sono più le mezze stagioni e io vorrei la pace nel mondo.<br />

Poi la collega aggiusta il tiro e rivela il quarto mistero di Fatima: “dopo la pandemia il traffico pesante è<br />

aumentato del 2 per cento”. Bene, bene, bene, facciamo progressi.<br />

Van elettrici Mercedes-Benz.<br />

I leader hanno una grande energia.<br />

C’è una nuova energia per il tuo business. Grazie alla loro grande autonomia, ai tempi di ricarica ridotti<br />

e a un’elevata capacità di carico, i veicoli commerciali elettrici Mercedes-Benz sono la soluzione ideale<br />

per il trasporto e la consegna merci in città e non solo. Pronto a guidare il tuo lavoro nel futuro?<br />

Facciamo mente locale, meglio. Il nostro Paese dal 1975 e fino al 2000 è stato strozzato da una legge che<br />

proibiva la costruzione di nuove autostrade, a causa ‘della crisi petrolifera’ (che però era già passata da due<br />

anni). Poi, nel 2000, in un momento di ordinaria follia, eccoci svendere quasi tutte le autostrade ai privati,<br />

contando sulla promessa che avrebbero accudito la rete come buoni padri di famiglia. Rete che negli anni<br />

Sessanta era uno splendido fiore all’occhiello e che poi è diventato l’attuale percorso da Camel Trophy.<br />

L’Europa, invidiosa del nostro potenziale distruttivo, ci dà dentro, e decide che bisogna dire basta al<br />

trasporto su gomma. Così, per decreto, sic et simpliciter, in nome di una politica di sostenibilità<br />

ambientale intrisa nell’ipocrisia più spudorata e di facciata. Ma questa è una caratteristica propria della<br />

Ue, vedi la cocciuta stupidità delle norme Euro 7, la normativa sul noleggio TIR, il bando degli idrocarburi,<br />

limitandoci al trasporto e all’automotive.<br />

Vessazioni che non hanno riscontro in nessuna parte del mondo, oltre l’Europa. E anche un convinto<br />

europeista come me alla fine deve arrendersi davanti alla logica dell’illogico. Niente PNRR per le<br />

infrastrutture stradali, chi se ne frega dello stress strutturale e del collasso delle principali via di<br />

connessione (che, volente o nolente, rimangono la spina dorsale dell’economia). Andiamo avanti così.<br />

E se Salvini pensa di aver rivoluzionato il Codice della Strada con un articolo sui caschi per i monopattini,<br />

senza occuparsi di una vera e profonda revisione di un codice rattoppato e fatiscente, siamo veramente<br />

messi male.<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 1


Sommario ISSN: 0393 - 8077<br />

8<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

Sommario<br />

12 16<br />

20 22 30<br />

n<br />

Cover<br />

20 Scania, Gruber Logistics ed<br />

Electrolux Italia insieme per<br />

un trasporto sostenibile.<br />

Tra Lombardia ed Emilia<br />

con un P25 elettrico<br />

n<br />

Prova<br />

22 Test della strada per<br />

Fiat eScudo 75 kW.<br />

Uno di famiglia<br />

n<br />

Voci<br />

8 Patrizio Ricci, presidente<br />

nazionale CNA Fita.<br />

Collaborare per un mondo<br />

migliore<br />

n<br />

Anteprime<br />

30 Ineos Grenadier.<br />

Tutto quello che si può<br />

immaginare<br />

44 Chereau. Che freddo<br />

n Attualità<br />

6 Noleggio veicoli pesanti.<br />

L’Europa cambia le regole<br />

12 Truck engineering.<br />

Le tante rivoluzioni rimaste<br />

sulla carta<br />

16 Sicurezza. Più ADAS<br />

a bordo per ridurre<br />

l’incidentalità<br />

32 I primi 50 anni di<br />

Mercedes-Benz Italia .<br />

Avanti tutta<br />

34 Diesel o elettrico?<br />

Perché le batterie possono<br />

essere la soluzione giusta<br />

36 Autobrennero: al via i lavori<br />

per la nuova stazione di<br />

controllo di Vipiteno<br />

40 Inchiesta Altroconsumo.<br />

Disagi in crescendo sulle<br />

autostrade italiane<br />

42 Dakar 2024. Al Village<br />

Iveco svelati i primi dettagli<br />

57 Persone&poltrone<br />

57 Si dice che...<br />

n<br />

Reti&Service<br />

49 Maison Renault.<br />

Investire sul domani<br />

51 Diesel Technic Italia.<br />

Raddoppio<br />

52 Pillole da Automotive<br />

Dealer Day <strong>2023</strong><br />

54 Venti candeline per la rete<br />

Rhiag ‘a posto’<br />

n<br />

Rubriche<br />

4 Diamo i numeri<br />

46 Associazioni & dintorni.<br />

In viaggio da 60 anni<br />

48 Il parere legale.<br />

Occhio ai segnali<br />

56 Leggi, aziende, lavoro.<br />

È o non è lavoro?<br />

61 Motori spenti<br />

62 Promozioni<br />

64 Vetrina<br />

66 Tutte le prove<br />

Aggiornamenti<br />

continui su<br />

www.fuoriditest.com<br />

@rivista_vt<br />

youtube.com/@Vietrasporti<br />

rivistavietrasporti<br />

@rivistavietrasporti<br />

@Vie<strong>Trasporti</strong> Magazine<br />

In allegato con Vie&<strong>Trasporti</strong><br />

l’inserto redazionale dedicato a<br />

32<br />

36<br />

42<br />

44 49 52<br />

Rivista del<br />

Trailer<br />

Innovation<br />

Stampato su carta FSC<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it<br />

Vicedirettore<br />

Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it<br />

Capo Redattore area tecnica<br />

Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Mauro Armelloni, Emilia Longoni<br />

Santiago Simonetti<br />

Collaboratori<br />

Claudia Bonasi, Carlotta Caponi, Roberta Carati,<br />

Gioia Cardarelli, Pasquale Dui, Gilberto Gabrielli,<br />

Gabriele Giacosa, Gaspare Grisotti, Rino Lo Brutto<br />

(foto), Gaia Manni, Filippo Montanari, John Next<br />

(foto), Fabrizio Parati, Eliana Puccio, Enrico Storari,<br />

Luca Visconti<br />

Segreteria<br />

Jole Campolucci jcampolucci@fiaccola.it<br />

Amministrazione<br />

Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />

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Abbonamenti<br />

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Traffico e pubblicità<br />

Giovanna Thourausch gthourasch@fiaccola.it<br />

Marketing e pubblicità (responsabile estero)<br />

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Agente<br />

Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,<br />

Veneto, Emilia Romagna (Parma e Piacenza<br />

escluse)<br />

Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572<br />

E-mail: info@ottoadv.it<br />

Mensile - LO-NO/00516/02.2021CONV<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 6479 del 6/2/1964<br />

Impaginazione e progetto grafico<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Colorshade - Via Cristoforo Colombo 7<br />

20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313<br />

21/11/1985 - ROC 32150<br />

Prezzi di vendita Italia Estero<br />

Copia singola €10,00 €20,00<br />

Abbonamento annuo €100,00 €200,00<br />

La rivista è aperta alla collaborazione di tutti coloro,<br />

tecnici, studiosi, professionisti, industriali,<br />

comunque interessati al mondo dei trasporti e<br />

della movimentazione. La responsabilità di quanto<br />

espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente<br />

agli Autori. Ma noscritti e fotografie, anche<br />

se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione<br />

totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini<br />

pubblicate su questa rivista sia in forma<br />

scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />

Foro competente Milano.<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing<br />

list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni<br />

e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />

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Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni,<br />

può far richiesta alla Casa Editrice la<br />

fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unione stampa periodica italiana.<br />

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2 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 3


Diamo i numeri<br />

12.000 EURO PER L’EURO 7<br />

a cura di<br />

Tiziana Altieri<br />

Minimo l’impatto dell’Euro 7 sui costi di produzione dei veicoli? No. Un nuovo studio di Frontier Economics<br />

commissionato da Acea, rivela un aumento dei costi diretti da 4 a 10 volte rispetto alle stime presentate dalla<br />

Commissione Europea. Per quanto riguarda auto e furgoni l’incremento sarà di circa 2.000 euro per veicolo che<br />

saliranno a 12.000 nel caso di truck e bus. Cifre lontane da quelle prospettate qualche mese fa da Bruxelles che<br />

parlava, rispettivamente, di 180-450 euro e 2.800 euro. Numeri che comprendono solo i costi diretti di produzione.<br />

L’aumento dei prezzi di listino sarebbe, quindi, probabilmente superiore. Non solo: con l’Euro 7 i consumi di<br />

carburante salirebbero del 3,5 per cento circa, aspetto ignorato nella valutazione<br />

d’impatto della Commissione. “L’industria europea - ha dichiarato Sigrid de Vries,<br />

direttore generale di ACEA - è impegnata a ridurre ulteriormente le emissioni a<br />

beneficio del clima, dell’ambiente e della salute. Tuttavia, la proposta Euro 7 non è<br />

semplicemente il modo giusto per farlo, in quanto avrebbe un impatto ambientale<br />

estremamente basso a fronte di un costo estremamente elevato. La transizione verso<br />

l’elettrificazione consentirà di ottenere maggiori benefici per l’ambiente e la salute,<br />

sostituendo al contempo i veicoli più anziani sulle strade dell’UE con modelli Euro 6/VI<br />

altamente efficienti”. Studi recenti hanno dimostrato che la sostituzione dei veicoli<br />

più anziani sulle strade dell’UE con i più recenti Euro 6/VI - insieme all’elettrificazione<br />

dei nuovi mezzi - consentirebbe di ridurre dell’80 per cento le emissioni di NOx del<br />

trasporto stradale entro il 2035 rispetto al 2020. Nello stesso periodo, gli scenari<br />

Euro 7 più severi (ovvero limiti per NOx e particelle azzerate) ridurrebbero le<br />

emissioni di NOx del trasporto stradale fino a un ulteriore 4 per cento per auto e<br />

furgoni e del 2 per i camion, rispetto agli Euro 6/VI.<br />

540 KG DI ALIMENTI<br />

Un gruppo di dipendenti Ups ha attivato<br />

una catena solidale con Banco Alimentare<br />

per supportare le comunità dell’Emilia<br />

Romagna colpite dalle alluvioni. Insieme<br />

hanno raccolto e consegnato in tre giorni<br />

53 colli per un totale di 540 kg di alimenti<br />

da centri Ups di tutta Italia. “Ringrazio<br />

Banco Alimentare per la collaborazione e<br />

tutti i dipendenti coinvolti - ha detto<br />

Francisco (Paco) Conejo, Country<br />

Manager di Ups Italia - consegnare ciò che<br />

conta è quello che facciamo ogni giorno, in<br />

situazioni di emergenza e non solo.<br />

Iniziative come quella degli UPSer per<br />

l’Emilia Romagna mostrano la qualità e il<br />

cuore delle nostre persone e sono parte del<br />

nostro impegno costante a fare sempre di<br />

più per sostenere le comunità in cui<br />

operiamo e viviamo”.<br />

8 MILIONI DI EURO<br />

Bnl Bnp Paribas ha<br />

deliberato un<br />

finanziamento, assistito<br />

dalla Garanzia Green di<br />

Sace all’80 per cento, di 8<br />

milioni di euro in favore<br />

del Gruppo Brivio&Viganò.<br />

L’operazione rientra nei<br />

finanziamenti destinati<br />

alla sostenibilità che il<br />

Gruppo bancario eroga<br />

alle imprese che intendano investire per ridurre il proprio<br />

impatto ambientale. “Brivio e Viganò Logistics - ha detto<br />

Paolo Vetta, direttore Territoriale Nord Ovest di Bnl Bnp<br />

Paribas - rientra nel novero delle aziende con cui puntiamo a<br />

creare una partnership importante e distintiva: non solo<br />

leader di settore ma anche un punto di riferimento per il<br />

nostro ‘positive banking’, la modalità di fare banca in ottica di<br />

sostenibilità che ci vede sempre più vicino alle imprese e alla<br />

filiera di territorio. L’operazione finalizzata con Sace ne<br />

testimonia l’assoluta attualità”. Gli 8 milioni saranno<br />

destinati all’incremento del parco con modelli nuovi e alla<br />

riqualificazione di un capannone industriale a Pieve<br />

Emanuele (Milano).<br />

1,3 MILIONI DI PERSONE<br />

Ogni anno, oltre 1,3 milioni di persone in<br />

tutto il mondo perdono la vita a causa di<br />

incidenti stradali e altri milioni di individui<br />

vedono le proprie vite cambiare per sempre<br />

per le conseguenze dei sinistri. Il problema<br />

è particolarmente sentito nelle città, dove la<br />

congestione stradale aumenta a causa<br />

della rapida urbanizzazione. Come porre<br />

fine a questa emergenza? La risposta arriva<br />

da Bridgestone Mobility Solutions:<br />

sbloccando il reale potenziale dei dati dei<br />

veicoli connessi. Con questi dati è<br />

possibile, infatti, evidenziare gli incroci<br />

stradali a rischio di incidenti, le aree<br />

infrastrutturali che causano frequenti<br />

congestioni del traffico e persino<br />

consentire una manutenzione stradale<br />

predittiva che può preservare vite umane,<br />

oltre a far risparmiare tempo e denaro. Con<br />

i dati insomma si può far luce sulla realtà<br />

delle nostre strade per le amministrazioni<br />

locali e le autorità stradali.<br />

78.158 LCV E 12.311 TRUCK<br />

Mercato altalenante quello dei veicoli commerciali.<br />

Maggio, stando alle stime Unrae, si è chiuso con il<br />

segno positivo: 17.446 immatricolazioni indicano una<br />

crescita del 10,3 per cento. Il cumulato dei primi<br />

cinque mesi è di 78.158 unità, +5,5 per cento su<br />

gennaio-maggio 2022. Non decollano gli elettrici,<br />

fermi al 3,6 per cento nel primo quadrimestre. Ed è<br />

ancora disponibile il 96 per cento dei fondi messi a<br />

disposizione del Governo per passare agli Lcv a<br />

emissioni zero. Per Unrae per la transizione ecologica<br />

bisogna lavorare su almeno due fronti: incentivi e<br />

infrastrutture di ricarica. Per quanto riguarda gli<br />

incentivi l’associazione propone di eliminare l’obbligo<br />

di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici; di<br />

estenderli ad alimentazioni diverse dall’elettrico<br />

(diesel compreso), a fronte di rottamazione e di<br />

consentirne l’accesso anche alle società di noleggio.<br />

Sul fronte infrastrutture, invece,<br />

Unrae ritiene necessario introdurre<br />

un credito di imposta al 50 per<br />

cento per gli investimenti privati in<br />

ricariche fast (oltre 70kW) dal<br />

<strong>2023</strong> al 2025.<br />

Altro capitolo, i veicoli industriali.<br />

Accelera a maggio il mercato:<br />

2.957 immatricolazioni indicano un<br />

+24,6 per cento rispetto allo<br />

stesso mese 2022. Nei primi<br />

cinque mesi si è raggiunta quota<br />

12.311 unità, il 12,3 per cento in<br />

1° IBRIDO PLUG-IN<br />

In Trentino è entrato in servizio il primo Scania ibrido plug-in per<br />

la raccolta rifiuti di Chiocchetti Luigi Srl, azienda con sede a<br />

Moena (Trento). Il veicolo, allestito da Autobren, effettuerà<br />

servizio, in modalità totalmente elettrica laddove necessario,<br />

come ad Appiano, Terlano e Andriano e in alcune valli della<br />

regione. Lo Scania GE281 sfrutta due motori elettrici da 230 kW<br />

in totale e un cambio a sei velocità senza frizione tradizionale.<br />

La e-machine, sia alla partenza che durante l’accelerazione,<br />

sostiene sempre il motore a combustione che quindi può<br />

essere ridimensionato nella cilindrata e nella potenza. Una<br />

soluzione che garantisce, rispetto ai propulsori tradizionali, un<br />

risparmio di carburante fino al 40 per<br />

cento nelle operazioni urbane<br />

offrendo fino a 60 chilometri di<br />

autonomia in modalità elettrica grazie<br />

a 3 batterie con una capacità di 90<br />

kWh. La ricarica può avvenire<br />

attraverso la frenata rigenerativa o a<br />

un caricatore mobile fornito da Scania<br />

che dispone di una potenza fino a 40<br />

kW, permettendo di raggiungere l’80<br />

per cento in meno di un’ora.<br />

più di gennaio-maggio dell’anno precedente. In<br />

positivo tutti i segmenti con la fascia dei 16 tons e più<br />

a +22,9 per cento, quella dei 6,01-15,99 tons a +39 e<br />

quella da 3,51 a 6 tons a +20,7. “Il risultato - ha<br />

commentato Paolo A. Starace, presidente della<br />

Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae - era<br />

pronosticabile, in virtù dell’onda lunga di consegne di<br />

ordini consistenti già acquisiti nello scorso anno e<br />

della normalizzazione delle catene di fornitura. È facile<br />

attendersi un ulteriore impulso alle immatricolazioni<br />

fino al mese di agosto, quando è prevista l’introduzione<br />

del tachigrafo smart di seconda generazione, per la<br />

quale al momento non è stata concessa alcuna<br />

deroga”. L’imminente scadenza preoccupa i costruttori:<br />

i veicoli equipaggiati con il tachigrafo di prima<br />

generazione attualmente negli stock delle reti, se non<br />

immatricolati entro il 21 agosto, dovranno essere<br />

adeguati alla nuova normativa con<br />

un aggravio di costi; dall’altro si<br />

prevede un calo dei volumi di<br />

immatricolato nell’ultimo<br />

quadrimestre. “Sarebbe auspicabile<br />

- ha concluso Starace - un’apertura<br />

da parte della Commissione<br />

Europea affinché possa essere<br />

concessa una proroga dell’entrata in<br />

vigore che consenta un passaggio ai<br />

nuovi equipaggiamenti con<br />

tempistiche coerenti con le esigenze<br />

del mercato e lo status quo”.<br />

4 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 5


Attualità<br />

Attualità<br />

Possesso vs proprietà<br />

Un noleggio<br />

piccolo piccolo<br />

Scadono ad agosto i termini per il recepimento della direttiva Ue che<br />

introduce alcune importanti (in teoria) novità sul noleggio dei mezzi<br />

pesanti. Qualche riflessione a prescindere dalle indicazioni normative<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

in collaborazione con<br />

Flotte&Finanza<br />

Fissata per il prossimo 6 agosto la scadenza<br />

dei termini per recepire la normativa<br />

europea 6 4 2022 che modifica la direttiva<br />

2006/1/CE relativa al noleggio (locazione dei veicoli<br />

da trasporto). Val la pena provare a fare chiarezza<br />

sull’argomento, che rimane spinoso e controverso<br />

e che attualmente, si immagina, è sotto<br />

la lente delle più accorte società di noleggio.<br />

Il CdS, art. 84, prevede che il noleggio senza conducente<br />

di un veicolo con oltre 6 tons di ptt possa<br />

essere sottoscritto solo tra due società iscritte<br />

all’Albo Nazionale Autotrasportatori, Albo che recentemente<br />

ha ripulito i propri elenchi eliminando<br />

le società senza veicoli. Tra queste dovrebbero<br />

figurare le società di renting, che aggiravano sin<br />

qui la norma. E anche alcuni concessionari.<br />

Nel 2006 il Parlamento europeo deliberò che<br />

gli Stati membri dovessero consentire il libero<br />

noleggio a lungo termine dei veicoli destinati<br />

al trasporto, potendo però escludere quelli conto<br />

proprio (ovvero quei veicoli che operano per<br />

società il cui trasporto non è ‘core’, ma serve<br />

per movimentare i propri prodotti).<br />

Quella del 2006 (2006/1/CE) è certamente una<br />

scarnissima quanto banale direttiva a maglia<br />

larga. In realtà, in Italia venne presentata una<br />

proposta di legge per abrogare l’art. 84, proposta<br />

che passò il voto alla Camera ma finì per<br />

arenarsi al Senato e lì morire senza gloria. Non<br />

è peregrino immaginare che in quella circostanza<br />

furono le grandi associazioni di autotrasporto<br />

a mettersi di traverso.<br />

La storia ha un seguito nel 2022. Il Consiglio<br />

d’Europa torna sull’argomento ed emana una<br />

direttiva che supera indenne prima e seconda<br />

lettura, e che deve essere recepita dagli Stati<br />

membri entro 14 mesi, appunto il 6 agosto<br />

<strong>2023</strong>. E qui val la pena leggere e interpretare il<br />

documento a dir poco arzigogolato, nello stile<br />

delle norme europee che devono dire e non dire,<br />

lasciando margini interpretativi e di applicazione.<br />

Diciamo subito, per non apparire Biancane -<br />

ve, che dubitiamo molto che ci sarà una piena<br />

e puntuale presa d’atto e applicazione della norma,<br />

ma tant’è, esiste e proviamo a darne giusta<br />

informazione.<br />

Considerazioni, premesse, capitolazioni<br />

Per prima cosa, l’Ue ricorda che la logica del noleggio,<br />

oltre a essere chiaramente consentita dalla<br />

norma di cui sopra (Considerazione 1), darebbe<br />

una grande mano allo svecchiamento del parco<br />

(Considerazione 2), pur essendo troppo vaga e<br />

permissiva per gli Stati (Considerazione 3) e limitativa<br />

in termini di confini e adottabilità della norma<br />

(Considerazioni 4 e 5), e anche illogica (stesse<br />

Considerazioni) in quanto non consente di ottimizzare<br />

i flussi di richiesta di trasporto… dopo la<br />

tirata, ecco che però si arrende davanti allo scoglio<br />

fiscale e alza bandiera bianca (Considerazione<br />

7): ognuno sulla tassazione fa di testa sua, quindi<br />

una norma univoca “non si può fare”.<br />

In un ultimo guizzo di vitalità l’Ue chiede che<br />

“almeno” per un arco di tempo limitato (30 giorni)<br />

sia consentito il transito (o cabotaggio) dei<br />

veicoli extra-Paese noleggiati. Tralasciamo le<br />

indicazioni sui registri elettronici e sul totale<br />

veicoli in flotta perché ci porterebbe al REN e<br />

quindi di nuovo all’Albo, come a Monopoli.<br />

L’Ue cerca un varco<br />

Insomma, la norma parte zoppa e vaga. Alla<br />

fine delle ‘Considerazioni’ altro lampo: “Af -<br />

finché le operazioni di trasporto per conto proprio<br />

siano effettuate con maggiore efficienza,<br />

gli Stati membri non dovrebbero più essere<br />

autorizzati a limitare la possibilità di utilizzare<br />

veicoli noleggiati”. A meno che non siano veicoli<br />

immatricolati all’estero, che avrebbero un<br />

ingiusto vantaggio fiscale, pur ammettendo<br />

che la registrazione estera in linea di principio<br />

non dovrebbe mai rappresentare una limitazione<br />

all’uso. Ergo noleggio sì, in un periodo<br />

limitato e purché si tratti di veicoli immatricolati<br />

in Italia (o all’estero ma con un massimo<br />

di permanenza sul territorio di 30 giorni), e<br />

non superino una certa percentuale sul totale<br />

flotta (25 per cento).<br />

Al punto d), però, la tagliola: limitare l’uso di tali<br />

veicoli al conto proprio e comunque per un tempo<br />

limitato, 30 giorni. Sic. I veicoli che effettuano<br />

trasporto conto terzi, cioè quelli delle società<br />

di autotrasporto, devono essere iscritti al registro<br />

nazionale (regolamento CE 1071/2009),<br />

pregiudiziale quindi torna l’iscrizione all’Albo,<br />

che così vede mantenute le sue prerogative.<br />

Per quanto riguarda l’entrata in vigore di queste<br />

disposizioni legislative, regolamentari e amministrative,<br />

il termine è appunto il 6 agosto.<br />

Riteniamo opportuno ricordare che ci siamo<br />

soffermati soltanto su alcuni aspetti della normativa,<br />

che abbiamo peraltro liberamente interpretato,<br />

da giornalisti, e non da esperti di<br />

cose di legge. Il lessico e la sintassi usati in questi<br />

casi certo non aiutano la comprensione.<br />

6 - 07 <strong>2023</strong> www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 7


Intervista<br />

Intervista<br />

.PATRIZIO RICCI.<br />

Un mondo migliore<br />

Patrizio Ricci, già presidente nazionale<br />

di CNA Fita al secondo mandato, è stato<br />

confermato vice presidente del Comitato<br />

Centrale per l’Albo Nazionale degli<br />

Autotrasportatori lo scorso marzo, con il parere<br />

favorevole di 12 associazioni di categoria su 15.<br />

Guida anche la Ricci Snc, storica azienda<br />

di autotrasporti bergamasca.<br />

Rappresentare le varie<br />

anime del trasporto<br />

è l’obiettivo di CNA Fita<br />

che oggi conta oltre<br />

24 mila associati. A loro<br />

ha promesso più dignità<br />

anche attraverso le regole<br />

di Tiziana Altieri<br />

Presidente nazionale di CNA Fita, l’Unione<br />

dedicata ai trasporti all’interno della<br />

Confederazione Nazionale dell’Artigianato<br />

e della Piccola e Media Impresa, dal 2017<br />

(oggi è al secondo mandato), vicepresidente<br />

dell’Albo degli Autotrasportatori e imprenditore<br />

appassionato: è il profilo di Patrizio Ricci. “CNA<br />

Fita è tra le associazioni più rappresentative all’interno<br />

dell’Albo. Il mio ruolo di vicepresidente<br />

mi impone, però, di essere super partes. Non<br />

ci può essere spazio per gli estremismi quando<br />

si decide di esporsi per rappresentare una categoria<br />

che è formata da aziende che svolgono<br />

il medesimo servizio, ossia l’autotrasporto, ma<br />

con tantissime derivazioni diverse. C’è il mondo<br />

artigiano, quello industriale, quello del commercio,<br />

le cooperative, gli spedizionieri, etc. Tante<br />

anime che devono trovare la quadra e utilizzare<br />

al meglio le risorse finanziarie a disposizione”.<br />

La cifra di Patrizio Ricci è senza dubbio un grande<br />

senso di responsabilità, quello che lo ha portato<br />

a coprire un ruolo importante nel mondo<br />

dell’associazionismo senza mai trascurare<br />

l’azienda di famiglia, la Ricci, che affonda le sue<br />

radici negli anni Quaranta. Lo abbiamo incontrato<br />

per parlare di CNA Fita, di Albo ma anche<br />

di futuro dell’autotrasporto.<br />

Chi è CNA Fita oggi?<br />

“CNA Fita è tra le associazioni più rappresentative<br />

del settore con oltre 24 mila imprese iscritte<br />

inquadrabili nel campo dell’artigianato ovvero<br />

della piccola e media impresa, talvolta organizzate<br />

in forma di consorzio, talvolta di cooperativa.<br />

Portare dignità in questo mondo è il principale<br />

obiettivo che ci siamo posti all’inizio del<br />

mio mandato. Avevamo un’idea completamente<br />

diversa da chi mi ha preceduto su come dovesse<br />

essere la rappresentanza all’interno di FITA: volevamo<br />

farci portavoce sia dei monoveicolari,<br />

sia delle aziende più strutturate perché il nostro<br />

mondo è composto da queste anime, pur in<br />

continua evoluzione. Oggi forniamo risposte<br />

a tutti coloro che hanno bisogno di qualità<br />

nell’attività che stanno svolgendo: dal trasporto<br />

ATP a quello in ADR che, evidentemente, hanno<br />

esigenze diverse. Abbiamo cominciato a tessere<br />

rapporti con le altre associazioni e le confederazioni<br />

e abbiamo avviato un nuovo e positivo<br />

rapporto con UNATRAS sul quale<br />

abbiamo puntato molto perché lì c’è una grande<br />

fetta dell’universo del trasporto (riunisce<br />

Confartigianato <strong>Trasporti</strong>, Fai-Conftrasporto,<br />

CNA Fita, FIAP, SnaCasartigiani, Unitai, Legacoop<br />

e Confcooperative). Vogliamo essere percepiti<br />

come persone che sanno, di cui ci si può fidare<br />

per fare un percorso insieme, con rispetto.<br />

Fondamentale, infine, per CNA Fita il rapporto<br />

umano e con il territorio. Ovviamente abbiamo<br />

una struttura che segue le ‘partite’ nazionali ma<br />

anche 57 funzionari sparsi per tutta Italia che<br />

hanno un rapporto diretto con gli associati. Nel<br />

Consiglio Nazionale abbiamo 80 delegati, in rappresentanza<br />

di tutte le regioni”.<br />

Aziende di dimensioni diverse non<br />

hanno esigenze diverse? Come si può<br />

rappresentare tutto questo mondo?<br />

“Partiamo da una considerazione: noi non produciamo<br />

niente, spostiamo la merce di altri offrendo<br />

un puro servizio, a misura di cliente. In<br />

Italia è molto sviluppata la piccola e media industria<br />

e la risposta del mondo dell’autotrasporto<br />

è semplicemente andata in quella direzione. La<br />

prova ne è che con la crescita del mondo artigiano<br />

sono diminuiti gli operatori monoveicolari<br />

a favore di quelli con 2-5 veicoli. Oggi per noi il<br />

punto di riferimento sono i consorzi che possono<br />

avere anche 2 o 3mila camion e che hanno al<br />

loro interno aziende monoveicolari, con 2-5 veicoli<br />

ma anche con 100 e più.<br />

Il consorzio è in grado di dare risposte efficaci<br />

in tempi brevi assicurando qualità. Il perché è<br />

presto detto: il padroncino può reagire prima e<br />

meglio ai cambiamenti.<br />

Il problema è la sostenibilità finanziaria. Le banche<br />

non aiutano le aziende in un’evoluzione tecnologica<br />

che i consorzi hanno già in essere. Ne<br />

abbiamo alcuni, per esempio, che utilizzano già<br />

veicoli elettrici in ambito urbano”.<br />

Torniamo sul concetto di dignità. Cosa<br />

vuol dire per l’autotrasporto?<br />

“Nella parola dignità c’è tutto: rispetto per chi ha<br />

deciso di abbracciare il mestiere dell’autista, legalità,<br />

confronto. Dobbiamo partire dalle piccole<br />

cose per generare il cambiamento.<br />

Nei prossimi giorni partirà la campagna dell’Albo<br />

che vuole trasmettere una narrazione diversa<br />

dell’autotrasportatore per cancellare gli stereotipi.<br />

Confondiamo l’autista con il trasportatore,<br />

l’azienda con i suoi dipendenti: stanno insieme,<br />

è vero, ma non sono la stessa cosa. Dobbiamo<br />

concentraci su come si confronta l’azienda sul<br />

mercato, come si muove, sul suo approccio al<br />

green: è questo ciò che conta.<br />

E poi c’è l’altra partita fondamentale, quella delle<br />

regole. Poche e semplici ma che devono essere<br />

rispettate da tutti altrimenti non ci può essere<br />

sana concorrenza ma solo far west.<br />

Noi usiamo strutture pubbliche, viviamo di qualcosa<br />

che non è nostro (e ricordo che siamo stati<br />

l’unica associazione a costituirsi parte civile per<br />

il crollo del ponte Morandi). Rimanere all’interno<br />

di un perimetro legale consente anche di diminuire<br />

l’incidentalità con tutte le sue drammatiche<br />

conseguenze.<br />

Servono risorse finanziarie per combattere ad<br />

armi pari con le aziende estere che devono affrontare<br />

costi decisamente più contenuti dei nostri.<br />

E servono aree di sosta sicure per gli autisti<br />

e i nostri mezzi. E, ancora, abbiamo bisogno di<br />

una maggiore uniformità per quanto riguarda i<br />

regolamenti per gli accessi ai centri città: ogni<br />

comune oggi si muove in modo diverso. Milano,<br />

inspiegabilmente, ha dichiarato di voler anticipare<br />

la direttiva EU che imporrà dal 2024 ai pesanti<br />

di nuova omologazione il montaggio di sistemi<br />

che eliminino gli angoli ciechi limitando<br />

l’accesso al capoluogo, nella fascia 6-22 a chi<br />

ne è privo. Noi siamo dalla parte della sicurezza<br />

ma crediamo che non si può prescindere da un<br />

approccio multidisciplinare dato che le conseguenze<br />

degli incidenti dipendono da una lunga<br />

lista di fattori. Non basta la politica dei divieti, è<br />

necessario affrontare il problema nella sua complessità,<br />

considerando anche l’idea di intervenire<br />

al rinnovo del parco veicolare con congrui finanziamenti.<br />

Ovvio che poi, alzando l’asticella, perderemo<br />

qualcuno. Ci dispiace ma dobbiamo essere<br />

coscienti che non tutte le aziende hanno le<br />

carte in regola per continuare a operare in un<br />

mercato che evolve”.<br />

Albo degli Autotrasportatori. Nella sua<br />

forma attuale è lo strumento di cui il<br />

mondo del trasporto ha bisogno?<br />

“Innanzitutto oggi alla vicepresidenza c’è un imprenditore<br />

che paga, come ogni autotrasportatore,<br />

la quota per la sua iscrizione. È qualcosa<br />

di nuovo e non è banale, già questo indica un<br />

cambio di passo.<br />

È sufficiente quello che l’Albo fa? Sicuramente<br />

no, ma con le risorse che abbiamo è tantissimo.<br />

Io devo ringraziare il presidente Finocchi e tutto<br />

il suo team perché ci mettono l’anima. Abbiamo<br />

tutta una serie di progetti: promuovere e migliorare<br />

l’immagine dell’autotrasporto, favorire l’in-<br />

8 - 07 <strong>2023</strong><br />

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www.vietrasportiweb.it 07 <strong>2023</strong> - 9


Intervista<br />

gresso di nuove imprese, curarne la tenuta, la<br />

formazione e l’informazione, nonché svolgere<br />

funzioni di studio e di consulenza per la risoluzione<br />

delle problematiche connesse alla professione<br />

di autotrasportatore. Sta continuando anche<br />

l’operazione di pulizia che mira a cancellare<br />

le aziende che non hanno i requisiti ma è un lavoro<br />

lungo che purtroppo richiede la collaborazione<br />

delle Camere di Commercio e delle<br />

Motorizzazioni, sempre a corto di personale.<br />

L’Albo deve tornare a essere la casa degli autotrasportatori.<br />

Il grande problema è che in 10 anni<br />

abbiamo cambiato 8 ministri delle Infrastrutture<br />

e dei trasporti e ogni volta si ricomincia da capo.<br />

Non c’è continuità con il ministro che poi, alla<br />

fine, è colui che prende le decisioni”.<br />

Cosa ne pensa del Tavolo Tecnico?<br />

“Un tavolo permanente, coordinato dal capo<br />

dipartimento, che si riunisce con cadenza mensile<br />

per affrontare la lunga lista delle criticità<br />

sofferte dalle imprese di autotrasporto è estremamente<br />

utile. L’insostenibile situazione in cui<br />

versa il sistema delle revisioni che le<br />

Motorizzazioni non riescono più a garantire<br />

nei tempi corretti, la cronica carenza di conducenti,<br />

la regolamentazione dei tempi di attesa<br />

al carico e allo scarico, il rafforzamento della<br />

normativa per la certezza dei tempi di pagamento<br />

e dei costi di esercizio, le risorse per<br />

l’intermodalità Marebonus e Ferrobonus, la revisione<br />

del calendario dei divieti di circolazione<br />

sono le principali questioni, divenute improrogabili,<br />

che vengono trattate al Tavolo per dare<br />

soluzioni a domande che sono legittime. Non<br />

è una struttura ridondante perché l’Albo<br />

dell’Autotrasporto non è un luogo dove si fa<br />

politica, questo sì. Unatras che raggruppa le<br />

associazioni che insieme rappresentano il 90<br />

per cento nel mondo dell’autotrasporto, è quella<br />

che porta avanti le nostre istanze. Dopo un<br />

lavoro di smussatura degli angoli, una sorta di<br />

scrematura, parla in rappresentanza delle associazioni<br />

che sono al suo interno”.<br />

Le chiedo di vestire ora i panni dell’imprenditore.<br />

Quale futuro per il mondo<br />

dell’autotrasporto?<br />

“Come imprenditore penso di fare un lavoro bellissimo,<br />

tramandato da mio padre e da mio nonno<br />

e sono felice di vedere la continuità aziendale.<br />

In Italia abbiamo il vizio di dare gioie e dolori ai<br />

nostri figli ma noi conosciamo il bello, il buono<br />

e la famiglia.Non posso, quindi, che augurarmi<br />

un futuro dove gli autotrasportatori continueranno<br />

a essere protagonisti, a offrire il miglior servizio<br />

possibile a prezzi equilibrati. È vero che i<br />

committenti non regalano soldi ma sono pronti<br />

a spendere il giusto per un trasporto di qualità.<br />

Quali saranno le evoluzioni? I veicoli viaggeranno<br />

senza autisti? Il treno avrà la meglio sulla gomma?<br />

Dobbiamo essere attenti a dare risposte diverse<br />

da quelle a cui eravamo abituati. La pandemia<br />

ci ha insegnato che è importante farsi<br />

trovare pronti. Anche puntando sulle nuove generazioni,<br />

che hanno cento marce in più. Chi non<br />

investe sui giovani rimane indietro”.<br />

Un obiettivo che si è posto per il Suo<br />

mandato?<br />

“Lasciare l’organizzazione migliore di come l’ho<br />

trovata altrimenti fare tutto questo non avrebbe<br />

alcun senso. Credo che sia un concetto che dovrebbe<br />

imperniare tutta la nostra esistenza”.<br />

10 - 07 <strong>2023</strong>


Tecnica<br />

Tecnica<br />

Oggi il Mercedes-Benz<br />

Actros è l’unico<br />

camion che raggiunge<br />

il livello 2 di guida<br />

autonoma (qui a lato,<br />

il posto guida), cosa<br />

che testimonia il suo<br />

evoluto patrimonio<br />

tecnologico. Tuttavia<br />

lo schema costruttivo<br />

non è affatto diverso<br />

da quello di un suo<br />

avo dei primi del<br />

Novecento, come<br />

il Daimler Lastwagen<br />

del 1904 (foto<br />

in basso a sinistra,<br />

a fondo pagina).<br />

E questo<br />

vale per tutti<br />

i camion moderni.<br />

Truck engineering<br />

Sogni infranti<br />

I camion di oggi, anche i più evoluti, al di là che<br />

sono farciti di elettronica e si guidano quasi<br />

da soli, hanno in gran parte disatteso le forme e i<br />

concetti immaginati alla fine del secolo scorso.<br />

Vediamo cosa ci siamo persi per strada e perché<br />

Elettronica batte meccanica quattro a zero!<br />

Spiace doverlo ammettere, ma gli ingegneri<br />

più puri, quelli delle cose solide, hanno perso<br />

la partita con gli ‘spelafili’. O, almeno, hanno<br />

dovuto scenderci a patti, dato che 44 tonnellate<br />

non si spostano solo con un software che avrà<br />

comunque bisogno di un supporto fisico.<br />

Corsi e ricorsi storici<br />

Il risultato è che i camion odierni, anche i più sofisticati,<br />

nell’impostazione di base sono identici<br />

ai loro avi di fine Ottocento. Se vi raccontassimo<br />

di longheroni con motore e cambio allineati, assali<br />

rigidi e trazione alle ruote posteriori, il tutto governato<br />

da una cabina sovrastante, la descrizione<br />

andrebbe bene per un Mercedes-Benz Actros dei<br />

giorni nostri esattamente come per i suoi antenati<br />

Daimler! Certo è infinitamente più intelligente,<br />

ma il ‘ferro’ quello è. Con buona pace di chi, sul<br />

finire dello scorso millennio, immaginava forme<br />

e strutture avveniristiche. L’elettronica li ha resi<br />

più efficienti, più ecologici, più sicuri e più facili<br />

da guidare, al punto che l’autista può persino permettersi<br />

di togliere (per poco) le mani<br />

dal volante e il camion si governa da sé.<br />

Per ora necessitano sempre di una presenza<br />

attiva, ovvero di uno spazio abidi<br />

Carmelo Scoglio<br />

A sinistra, nel 1978 il<br />

designer tedesco Luigi<br />

Colani immaginava<br />

un abitacolo<br />

sopraelevato con<br />

accesso da una scala<br />

interna dietro;<br />

convenzionale la<br />

meccanica: prima<br />

Iveco, poi Mercedes,<br />

infine Daf. Gli stessi<br />

temi li pronevano<br />

i concept Renault<br />

Virages del ‘85 e del<br />

’88, nella foto appena<br />

sotto; però loro erano<br />

spinti da un motore<br />

sotto al pavimento<br />

di soli 9,8 litri, quando<br />

nessuno parlava di<br />

downsizing; ci stava<br />

sopra il cambio B18<br />

automatizzato, il tutto<br />

imbrigliato da un telaio<br />

in alluminio estruso<br />

e assale anteriore<br />

a ruote indipendenti.<br />

12 - 07 <strong>2023</strong><br />

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07 <strong>2023</strong> - 13


Tecnica<br />

Tecncia<br />

ABBASSO L’INDIPENDENZA Al telaio sono attaccati<br />

ancora assali rigidi, persino all’avantreno dove di ruote<br />

indipendenti se n’è sentito parlare per decenni; cavallo<br />

di battaglia della Zf per almeno tre lustri (dato che le<br />

montava sui bus), sui truck quelle dei tedeschi non ci<br />

sono arrivate mai. Per vederle adottate in serie abbiamo<br />

dovuto attendere la Volvo nel 2013 che, però, le ha già<br />

abbandonate: a meno di casi molto particolari non<br />

portano vantaggi significativi in termini di confort (la<br />

cabina non è mai rigidamente collegata al telaio), sono<br />

più pesanti e meno robuste di un assale rigido.<br />

<br />

<br />

L’ULTIMO DINOSAURO Prima dell’avvento di Iveco,<br />

Magirus viveva per conto suo e proponeva fino all’alba<br />

degli anni Ottanta addirittura dei motori V12 raffreddati<br />

ad aria. Della stessa epoca gli insoliti V10 Man e<br />

Mercedes-Benz, figli peraltro delle medesime fusioni;<br />

quello del Leone lascerà il testimone a un V8 assai<br />

meno fortunato e longevo, mentre la casa della Stella<br />

lo dismetterà assai prima per far girare i V6/V8 fino alla<br />

seconda serie dell’Actros nel 2010. L’ultimo dinosauro<br />

plurifrazionato è rimasto il V8 Scania, in un panorama<br />

ormai popolato solamente da 6 cilindri in linea, quando<br />

non addirittura da macchine elettriche asincrone trifase.<br />

<br />

<br />

<br />

tabile; però un domani, quando si potrà deliberare<br />

il livello 5, della cabina non ci sarà più bisogno.<br />

Allora sì che i camion cambieranno fisionomia.<br />

Ma fintanto che c’è...<br />

La cabina è rimasta quella degli anni Settanta<br />

nella planimetria: lato guida sopra al motore e<br />

zona notte dietro, con accesso da porte e scaletta<br />

davanti all’assale anteriore. Sono così la maggior<br />

parte dei camion europei, perché Oltreoceano<br />

tuttora dettano legge i conventional, cioè i musoni.<br />

A fondere i due mondi ci provò la Renault - non<br />

ancora Trucks, ma VI (Vehicules Industriels) - all’inizio<br />

degli anni Ottanta, dopo l’acquisizione dell’americana<br />

Mack. Con il programma Virages diede<br />

vita ai prototipi VE-10 e VE-20 che si sarebbero<br />

tramutati in serie nell’AE-Magnum, che sconvolse<br />

il paradigma del camion nel ’90: freni a disco su<br />

un avantreno avanzato e con la scaletta posteriore<br />

(croce e delizia di chi ci si doveva arrampicare),<br />

oltre al pavimento piatto. Mentre da noi impazzava<br />

l’Iveco Turbostar: un motorone e poco<br />

altro. Peraltro i VE riprendevano i concetti del designer<br />

italo/tedesco Luigi Colani che già nel 1978<br />

si cimentò con un’arditissima cabina che puntava<br />

tutto sull’aerodinamica (Cx 0,40 poi 0,38). Ma<br />

non funzionò per la pericolosità, la poca praticità<br />

e, soprattutto, per i costi industriali. Più fattibile<br />

la soluzione della zona notte traslata in alto per<br />

accorciare l’ingombro longitudinale e avere più<br />

volume di carico, a patto di usare semirimorchi<br />

specifici. Più generalista l’idea Scania di portare<br />

solo il letto principale sopra al posto guida: accadde<br />

con il lancio della serie 4 nel 1996, che aveva<br />

una specie di alcova sotto al tetto: sparì ancor<br />

prima che arrivasse la serie successiva.<br />

Scheletro formidabile<br />

Questioni ‘immobiliari’ a parte, altri componenti<br />

che si sono rivelati dei flop li potrete vedere in queste<br />

pagine. Tutti, però, attaccati a un’immutabilestruttura<br />

fatta di longheroni in ferro. Non è mai<br />

cambiata perché le sue varianti sono tali e tante<br />

(pensate solo a un trattore di linea o a un mezzo<br />

d’opera 8x8) che nessun’altra soluzione si adattarebbe<br />

così facilmente, garantendo al contempo<br />

GOMMONI Nei primi Duemila la Michelin, poi copiata da altri,<br />

cercò di sdoganare il pnuematico Super Single al posto delle<br />

gemellate: prometteva leggerezza e scorrevolezza, di fatto rendeva<br />

obbligatorio un contratto di manutenzione in caso di panne,<br />

raccomandava il controllo di pressione e, in qualche caso,<br />

l’antisbandamento Esp; oltre a causare una gestione delle gomme<br />

assai più complessa per le grandi flotte. Dopo una presenza<br />

‘dormiente’ nei listini dei costruttori (specie quelli tedeschi), c<br />

e le siamo dimenticate tutti.<br />

MANSARDATI Si<br />

può fare di tutto…<br />

purché esista già negli<br />

scaffali del magazzino.<br />

Così la Mercedes esce<br />

dal classico schema<br />

della cabina (sulla scia<br />

di un prototipo MAN<br />

e di ancor più antiche<br />

ricerche Leyland/Daf ),<br />

riposizionando la zona<br />

notte al piano rialzato<br />

e lasciando sotto<br />

l’abitacolo ribassato<br />

dell’Econic nato per<br />

la raccolta rifiuti: giova<br />

alla volumetria del<br />

semirimorchio per<br />

particolari trasporti<br />

regionali e leggeri.<br />

INTEGRALE Il motore semiorizzontale dei Renault Virages ha trovato un<br />

seguace nel Man Utx che, anche lui a fine anni Ottanta, sfruttava la variante<br />

unterflur del 6 cilindri già adottato dai bus urbani del Leone per spianare<br />

il pavimento della cabina. Qui, però, era accoppiato a un cambio/ripartitore,<br />

perché l’Utx era addirittura a trazione integrale. Oggi i veicoli di linea<br />

si accontentano di uno schema 4x2, al più assistito dalla trazione idrostatica<br />

sull’avantreno, soluzione guarda caso sdoganata proprio dalla Man e poi<br />

diffusasi su tutti gli altri marchi, a cominciare proprio dalla Renault.<br />

robustezza, resilienza e stabilità. E l’acciaio è ancora<br />

insuperabile nella produzione in grande serie<br />

a costi ragionevoli. Idem per il frazionamento dei<br />

motori, dove 6 cilindri in linea sono ormai lo schema<br />

universale: meno componenti di un V8, più<br />

facile da installare e con potenze adeguate. Se<br />

ne va così pure la ‘motodiversità’ e con gli elettrici<br />

l’appiattimento della specie sarà totale.<br />

14 - 07 <strong>2023</strong><br />

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07 <strong>2023</strong> - 15


Attualità<br />

Attualità<br />

Da sinistra a destra, una serie di situazioni dove il camion dà prova<br />

d’intelligenza. Legge i segnali dei limiti di velocità e adegua l’andatura. Se un<br />

ciclista è troppo vicino da non poter essere visto né dai vetri né dagli specchi<br />

(pur digitali), un radar sulla fiancata allerta il driver e attiva persino i freni.<br />

Monitor, telecamere e sensori completano la visione laddove le superfici<br />

vetrate non fanno arrivare lo sguardo, anche quando si aprono le porte.<br />

Fattore sicurezza<br />

Il camion<br />

salvavita<br />

L’UE vuole dimezzare il numero<br />

di morti e feriti gravi negli incidenti<br />

stradali. Per questo nei prossimi<br />

cinque anni saranno resi obbligatori<br />

nuovi sistemi di ausilio alla guida<br />

di Carmelo Scoglio<br />

Non si ferma la scia di sangue sulle strade<br />

(e le polemiche) che hanno come<br />

protagonisti principali i veicoli pesanti,<br />

mentre l’Unione europea ha l’ambizione di ridurre<br />

del 50 per cento morti e feriti gravi entro<br />

la fine di questo decennio. Ne abbiamo parlato<br />

con Enrico Pagliari, direttore automotive nell’organizzazione<br />

Aci Progei, nonché rappresentante<br />

nel board di Euro NCAP, proseguendo così<br />

il discorso iniziato sul numero scorso di Vie&trasporti.<br />

Lo scopo è capire meglio come cambie-<br />

rà la normativa dei dispositivi di sicurezza che<br />

saranno resi obbligatori per i camion nel prossimo<br />

lustro.<br />

Crash test solo per i leggeri<br />

Cominciamo dallo stato attuale che, dal 2015,<br />

vede già fra le dotazioni inderogabili l’Esp, evoluzione<br />

antisbandamento dell’Abs che da qualche<br />

decennio fortunatamente è patrimonio di<br />

ogni veicolo circolante con più di due ruote.<br />

Anche il controllore di corsia, o guardalinee Ldw,<br />

lo è diventato nello stesso momento, così come<br />

la frenata d’emergenza e le barre antiintrusione<br />

frontali e laterali. Nelle norme non si specifica<br />

se i sistemi di mantenimento della traiettoria<br />

debbano essere attivi o passivi, oppure se la<br />

frenata sarà davvero efficacie in ogni situazione.<br />

Ma Pagliari specifica che più saranno evoluti<br />

e precisi i sistemi montanti, migliore sarà ovviamente<br />

il punteggio Euro NCAP. Che per i<br />

truck non prevede prove distruttive e non è nemmeno<br />

scalato in numero di stelle, bensì in cinque<br />

livelli: da platino per il massimo a non raccomandabile<br />

per il minimo, passando per oro,<br />

argento e bronzo. Il pacchetto di misure previste<br />

si articola in 11 punti, molti dei quali già previsti<br />

16 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it 07 <strong>2023</strong> - 17


Attualità<br />

Gli undici comandamenti<br />

1. Segnale d’emergenza, è una luce flash sul retro che si accende<br />

in caso di brusco rallentamento (oltre agli stop)<br />

2. Visione posteriore con telecamere o sensori per constatare la<br />

presenza di oggetti e persone nelle vicinanze<br />

3. Sensori negli pneumatici in grado di rilevare pressioni e perdite<br />

repentine d’aria (è il Tpms)<br />

4. Riconoscimento limiti di velocità con allerta visiva e sonora,<br />

eventualmente con adeguamento automatico dell’andatura<br />

5. Visione antero/laterale con camere o sensori che rilevano altri<br />

utenti della strada in marcia<br />

6. Preavvertimento pericolo per pedoni e ciclisti nelle vicinanze<br />

alla ripartenza o alle basse velocità<br />

7. Alcolock o dispositivo antiavviamento in caso di superamento<br />

del tasso alcolemico dell’autista<br />

8. Avviso di stanchezza se si guida troppo a lungo senza pause<br />

oppure se c’è un calo d’attenzione<br />

9. Rilevamento disattenzione quando si adotta uno stile di guida<br />

inadeguato e con troppi alert<br />

10. Scatola nera rileva e registra eventi anomali, incidenti inclusi,<br />

che coinvolgono il veicolo<br />

11. Maggiore visione diretta attraverso le superfici vetrate della cabina,<br />

senza contare sull’ausilio di specchi e monitor<br />

nei cataloghi dei costruttori più evoluti. Non saranno<br />

obbligatori tutti subito, ma di una roadmap<br />

con partenza prevista nella seconda metà<br />

del 2024, salvo ritardi legati ancora al Covid o<br />

alla carenza di microchip, per arrivare nel 2029<br />

alla nuova normativa sulla visibilità diretta che<br />

implicherà quasi certamente di riprogettare tutte<br />

le cabine (salvo, forse, quella degli ultimi Daf),<br />

cosa che preoccupa non poco i costruttori.<br />

Crash test solo per i leggeri<br />

Specifica sempre Pagliari che i punti focali nelle<br />

valutazioni Euro NCAP saranno diversi, a seconda<br />

che si consideri l’ambiente urbano oppure<br />

autostradale, il controllo degli angoli ciechi<br />

e la frenata automatica d’emergenza, a tutela,<br />

rispettivamente, degli utenti deboli della strada<br />

e degli occupanti delle auto in caso di tamponamento<br />

da parte di un mezzo pesante. Ogni<br />

due anni, poi, la commissione si riunisce per<br />

valutare lo stato dell’arte delle tecnologie e per<br />

validarne di nuove man mano che i produttori<br />

monteranno componenti più evoluti. L’obiettivo<br />

è alzare sempre più l’asticella, che per il 2038<br />

vorrà dire aver salvato 25mila persone ed evitato<br />

140mila feriti gravi sulle strade dell’Unione.<br />

SIM002<br />

BLACK SIM 002<br />

DETTAGLI VIOLAZIONI LOG<br />

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SENSORE 1 15:49<br />

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aumenta la sicurezza, incrementa la produttività:<br />

qualunque sia la tua meta, la soluzione Bridgestone<br />

per la gestione del parco veicoli ti offre i dati e gli<br />

strumenti necessari per raggiungerla.<br />

Questa è una situazione tipica<br />

da autostrada, ambiente dove i camion<br />

sono chiamati a una maggior tutela<br />

degli occupanti delle auto in caso di<br />

tamponamento. Da otto anni ormai tutti<br />

i veicoli pesanti escono di fabbrica con<br />

sistemi di frenatura automatica. Non<br />

sono tutti uguali nel riconoscere cosa si<br />

trovano davanti e, comunque, nessuno<br />

di loro garantisce al 100 per cento<br />

l’evitamento dell’incidente; tuttavia<br />

anche solo minimizzare i danni è<br />

fondamentale.<br />

19.0 °C<br />

18.0 °C<br />

17.0 °C<br />

Nome<br />

Kinderzimmer<br />

Temperatura<br />

18.0 °C<br />

Notifica<br />

Allarme 1<br />

ID<br />

GENERIC 1<br />

Soglie (min/max)<br />

18.0 °C / -<br />

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18 - 07 <strong>2023</strong><br />

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Attualità<br />

Attualità<br />

Collaborazioni vincenti<br />

Essere pionieri oggi<br />

I prodotti Electrolux in Italia viaggiano a bordo<br />

dello Scania elettrico di Gruber Logistics.<br />

Forte partnership tra gli attori coinvolti<br />

di Tiziana Altieri<br />

Effettuare servizi di trasporto con veicoli<br />

elettrici è già possibile come dimostra<br />

Gruber Logistics, gigante della logistica<br />

con headquarter a Ora, in provincia di Bolzano,<br />

e 60 sedi in 11 Paesi del Vecchio Continente.<br />

Nella sua flotta, dove domina Scania, ha fatto<br />

spazio a un 25 P che viene impiegato per movimentare<br />

i prodotti di Electrolux Italia tra<br />

Lombardia ed Emilia Romagna. Una scelta condivisa<br />

con il leader degli elettrodomestici e il<br />

Grifone, tutti in prima linea nella riduzione delle<br />

emissioni di CO2 e non solo. “L’interesse verso<br />

nuovi veicoli - ha spiegato Martin Gruber, Ceo<br />

di Gruber Logistics - non è riconducibile esclusivamente<br />

ad aspetti di natura ambientale ma<br />

anche di miglioramento della vita lavorativa dei<br />

nostri autisti. I veicoli Scania sono quelli più apprezzati<br />

e il passaggio verso la mobilità elettrica<br />

agevolerà ulteriormente il loro lavoro trattandosi<br />

di mezzi che non fanno rumore e non hanno vibrazioni.<br />

Mi piace, inoltre, sottolineare che la collaborazione<br />

tra le nostre aziende non si ferma<br />

a quello che c’è oggi ma lavoriamo insieme in<br />

ambito di ricerca per lo sviluppo dei nuovi veicoli<br />

a lunghe percorrenze, sia elettrici sia idrogeno”.<br />

Decidere di mettere in servizio un veicolo elettrico<br />

per la distribuzione non è stato semplice.<br />

I costi sono ancora molto elevati e l’infrastuttura<br />

di ricarica inadeguata. Solo la consulenza degli<br />

specialisti della Casa svedese che hanno studiato<br />

target, tragitti e carichi ha reso possibile<br />

questo passo. “Le aziende e i gestori delle flotte<br />

- ha aggiunto Martin Gruber - non hanno ancora<br />

una conoscenza approfondita del prodotto elettrico.<br />

Il dialogo con Scania è stato fondamentale.<br />

Quello verso l’elettrificazione deve essere un<br />

viaggio condiviso”.<br />

Circolo virtuoso<br />

Il veicolo scelto da Gruber Logistics per effettuare<br />

i servizi per Electrolux Italia è un autotelaio<br />

Scania 25 P B6x2*4NB con cabina con tetto<br />

piatto. Il passo è di 4.750 mm.<br />

La propulsione è affidata a un’unità elettrica<br />

che eroga 230 kW di potenza e 1.300 Nm di<br />

coppia in continuo ( 295 kW e 2.200 Nm di picco).<br />

Ad alimentarlo sono le 9 batterie al litio per<br />

una capacità complessiva di 300 kWh.<br />

L’autonomia dipende dal carico e dal tipo di percorso<br />

ma si possono raggiungere i 250 chilometri.<br />

Per il pieno di energia c’è la presa CCS2<br />

fino a 130 kW di potenza massima che conasente<br />

di passare dal 20 al 100 per cento in<br />

meno di due ore. “Per Electrolux - ha affermato<br />

Marcelo Marcal, direttore della logistica degli<br />

acquisti di Electrolux Europe - scegliere partner<br />

che condividono gli stessi valori è fondamentale.<br />

Per questo è nata la collaborazione con Gruber<br />

Logistics. L’uso del veicolo elettrico Scania contribuirà<br />

notevolmente alla nostra ambizione di<br />

ridurre le emissioni del 50 per cento entro il 2025<br />

legate ai trasporti e raggiungere la neutralità del<br />

carbonio entro il 2030. Oggi passare all’elettrico<br />

è una scommessa ma è anche l’unico modo per<br />

dare avvio a un circolo virtuoso. Se aumenta il<br />

circolante a batteria cresce anche l’infrastruttura<br />

di ricarica necessaria”.<br />

Collaborare parola d’ordine anche per Paolo<br />

Carri, Marketing and Driving the Shift Director<br />

presso Scania Italia: “Lavorando insieme costruttori,<br />

fornitori di servizi di trasporto e committenti<br />

possono passare con successo alla mobilità<br />

elettrica, una delle soluzioni per il futuro.<br />

La partnership tra Scania, Electrolux e Gruber è<br />

un brillante esempio della nuova mentalità che<br />

deve muovere le aziende”.<br />

In apertura,<br />

lo Scania<br />

25 P B6x2*4NB<br />

consegnato<br />

a Gruber Logistics<br />

che lo utilizza per<br />

effettuare i servizi<br />

di trasporto per<br />

Electrolux Italia.<br />

Sotto, foto<br />

di gruppo<br />

in occasione<br />

della consegna.<br />

Sopra, Stefan Knap,<br />

Executive Director Fleet<br />

Gruber Logistics,<br />

intervenuto il giorno della<br />

consegna ufficiale.<br />

A sinistra, lo Scania<br />

elettrico utilizzato per<br />

la distribuzione<br />

in Lombardia ed Emilia<br />

Romagna e il mezzo<br />

in ribalta per il carico.<br />

20 - 07 <strong>2023</strong><br />

07 <strong>2023</strong> - 21


Prova su strada<br />

Milano<br />

P.zza Maggi<br />

km 31,0<br />

Milano<br />

V.le Fulvio Testi<br />

km 19,0<br />

Lavanderie di Segrate<br />

141 m<br />

115 m<br />

REGOLARE<br />

INTENSO<br />

CRITICO<br />

22°/27°<br />

min/max<br />

Corrente consumata = 18,280 kWh.<br />

Peso durante la prova = 3.015<br />

chilogrammi. Fabbricato in Francia.<br />

Prezzo al netto di optional e Iva,<br />

ma batteria 75 kWh inclusa,<br />

della versione L2H1: € 43.750<br />

Medie orarie & consumi<br />

Prova su strada<br />

km hh:mm km/kWh<br />

km/h (kWh/100)<br />

Lavanderie di Segrate (115 m) 27’<br />

Milano P.zza Maggi (110 m) 31,0 68,9<br />

Milano P.zza Maggi (110 m) 50’<br />

Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 19,0 22,8<br />

Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 20’<br />

Lavanderie di Segrate (115 m) 12,0 36<br />

TOTALI: 62,0 1h37’ 3,39<br />

38,3 (29,48)<br />

Statale<br />

Città<br />

Tangenziale<br />

110 m<br />

C.A.M.M.<br />

Telemetria<br />

Tara veicolo (kg)<br />

2.013<br />

1.900 2.000 2.100 2.200 2.300 2.400<br />

San Giuliano<br />

Milanese<br />

Accelerazione 0-100 km/h (secondi)<br />

veloce<br />

10’’ 20’’ 30’’ 40’’<br />

Consumo elettricità (km/kwh)<br />

basso<br />

18”,20<br />

3,39<br />

5 4 3 2<br />

lento<br />

alto<br />

Media oraria (km/h)<br />

60 50 40 30 20 10<br />

Index performance<br />

38,3<br />

337,8<br />

380 370 360 350 340 330 320 310 300 290<br />

Autonomia in base al consumo rilevato (km)<br />

242,7<br />

260 250 240 230 220 210 200 190 180 170<br />

.FIAT E-SCUDO.<br />

Tutto suo fratello<br />

Stessa cimematica del<br />

fratello minore E-Doblò<br />

per l’erede elettrico del<br />

fugace Talento, che cresce<br />

anche di peso totale<br />

a terra nel passaggio dalla<br />

versione termica a questa<br />

a batteria. Tutto per<br />

mantenere la portata.<br />

Buoni i consumi reali<br />

di Gianluca Ventura foto di John Next<br />

22 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 23


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Interni<br />

La plancia della<br />

versione elettrica<br />

dello Scudo Fiat, che<br />

rimane<br />

sostanzialmente<br />

identica a quella della<br />

versione termica,<br />

eccezion fatta per<br />

la scomparsa della<br />

cloche del cambio.<br />

Sulla prima riga,<br />

da sinistra, il cluster,<br />

quello sì differente<br />

dai diesel, e il cielo<br />

della cabina senza<br />

imperiale.<br />

Sulla riga centrale,<br />

ancora da sinistra.<br />

l’head-up display che<br />

Fiat offre in opzione<br />

il tyre-fit che si sfila<br />

da sotto il sedile<br />

di guida,<br />

il rivestimento interno<br />

della porta autista<br />

e i sedili in cabina.<br />

In basso, sempre<br />

da sinistra, il gavone<br />

ricavato sotto<br />

la seduta della<br />

panchetta,<br />

il portaoggetti fronte<br />

accompagnatori<br />

e quel particolare<br />

taglio dei finestrini<br />

che limita però<br />

il varco una volta che<br />

il vetro è abbassato.<br />

24 - 07 <strong>2023</strong><br />

Dopo la pausa rappresentata dal redivivo<br />

Talento di derivazione Renault (a tutti gli<br />

effetti un Trafic rimarchiato), la produzione<br />

dei ‘mille chili’ col badge Fiat sulla calandra<br />

torna nello stabilimento transalpino Sevel<br />

Nord di Valenciennes (ora tutto in orbita<br />

Stellantis), dove la Casa torinese e il gruppo<br />

Psa collaborano già dalla metà degli Anni ‘90.<br />

Il ritorno coincide con l’avvento della versione<br />

elettrica del nuovo Scudo, che altro non è che<br />

il conosciuto quartetto Expert/Jumpy by Psa,<br />

Vivaro by Opel e Proace by Toyota, con l’accento<br />

piemontese però.<br />

Una scelta che segue pedissequamente il programma<br />

di razionalizzazione della gamma di<br />

veicoli commerciali Stellantis e vede far pendere<br />

l’ago della bilancia pesantemente verso<br />

modelli di origine Psa: solo il grosso Ducato e<br />

il piccolo Fiorino (peraltro venduto più solo in<br />

Italia) sono eredità Fiat. Il resto sono veicoli<br />

francesi, personalizzati, rimarchiati e ribattezzati<br />

con nomi iconici del passato merci della<br />

Fabbrica Italiana Automobili Torino. Differenze<br />

sostanziali non ce ne sono e l’unica diversità<br />

sta nella rete vendita responsabile per la commercializzazione<br />

e l’assistenza. Stop.<br />

Alla guida<br />

In attesa di provare anche la versione a gasolio,<br />

ancora la più venduta di questo modello, ci dedichiamo<br />

al test di questo E-Scudo in taglia media,<br />

equipaggiato con la batteria da 75 chilowattora,<br />

quella grossa per intenderci. Una scelta<br />

secondo noi migliore, che si paga sì 5mila euro<br />

in più (praticamente 200 euro al chilowattora<br />

di accumulatore aggiunto), ma permette di avere<br />

a disposizione quell’energia utile a gestire<br />

eventuali imprevisti o a svolgere una giornata<br />

di lavoro in tutta (o quasi) tranquillità.<br />

Una scelta che si paga anche in termini di peso,<br />

che costringe i tecnici Stellantis a passare dai<br />

2.700 chili circa di massa totale delle versioni<br />

termiche agli oltre 3.000 di questa a batteria,<br />

per riuscire cosi a mantenere la portata quanto<br />

più possibile prossima alla tonnellata (che comunque<br />

qui si manca per un’ottantina di chili).<br />

Alla fine della prova a pieno carico sul nostro<br />

circuito urbano ed extraurbano, i risultati sono<br />

però confortanti, visto che l’E-Scudo stacca un<br />

3,39 chilometri per chilowattora, che se non è<br />

record di categoria poco ci manca. Si piazza,<br />

infatti, al secondo posto nella classifica dei veicoli<br />

elettrici omologhi da noi provati sul fronte<br />

del consumo puro, ma molto più indietro se si<br />

considera l’indice prestazionale elaborato da<br />

Vie&<strong>Trasporti</strong>, stante una velocità media di soli<br />

38,3 chilometri orari: penultima posizione.<br />

Dai dati rilevati si evince così che l’autonomia<br />

reale di questo veicolo s’aggira sui 242 chilometri,<br />

ossia quasi 90 in meno di quanto pro-<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

Metro & bilancia<br />

Cabina rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 720/1.630<br />

Larghezza (utile/max) 1.465/1.700<br />

Altezza interna (utile/max) 1.340/1.340<br />

Larghezza porta (utile/max) 730/920<br />

Altezza porta (utile/max) 1.210/1.310<br />

Diametro volante 380<br />

Varco tra sedile e plancia 100<br />

Vano di carico rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 2.210/2.470<br />

Larghezza (utile/max) 1.380/1.770<br />

Altezza (utile/max) 1.350/1.380<br />

Larghezza tra passaruota 1.260<br />

Altezza soglia carico posteriore 540<br />

Larghezza porta posteriore 1.260<br />

Altezza porta posteriore (utile/max) 1.220/1.280<br />

Angolo apertura porta posteriore 90°/180°<br />

Larghezza porta laterale (utile/max) 930/1.040<br />

Altezza porta laterale (utile/max) 1.240/1.300<br />

Altezza soglia carico laterale 450<br />

Ingombri dichiarati (mm)<br />

Lunghezza 4.956<br />

Larghezza 1.920<br />

Altezza massima da terra 1.890<br />

Altezza minima da terra 150<br />

Passo 3.275<br />

Sbalzo anteriore 881<br />

Sbalzo posteriore 803<br />

Carreggiata anteriore 1.627<br />

Carreggiata posteriore 1.600<br />

Diametro di volta 12.900<br />

Lunghezza utile vano di carico 2.512<br />

Larghezza vano di carico 1.628<br />

Larghezza tra passaruota 1.258<br />

Altezza vano di carico 1.397<br />

Altezza soglia carico posteriore 544<br />

Altezza soglia carico laterale 545<br />

Angolo di sbalzo anteriore (gradi)<br />

n.d.<br />

Angolo di sbalzo posteriore (gradi)<br />

n.d.<br />

Volume vano di carico m3 5,3<br />

Masse (kg)<br />

Tara (senza conducente) 2.013<br />

Massa tecnica ammissibile 1° asse 1.500<br />

Massa tecnica ammissibile 2° asse 1.800<br />

Portata utile 927<br />

Peso totale a terra 3.015<br />

07 <strong>2023</strong> - 25


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Esterni<br />

Apertura massima<br />

a 180 gradi per<br />

le porte posteriori<br />

del Fiat E-Scudo,<br />

a tutti gli effetti<br />

ennesima<br />

rietichettatura del<br />

progetto<br />

Expert/Jumpy di Psa.<br />

Sulla prima riga,<br />

da sinistra, il lato<br />

destro e l’anteriore<br />

a porte aperte.<br />

Sulla riga centrale,<br />

ancora da sinistra,<br />

il fianco guida,<br />

la presa Ccs Combo 2<br />

ritagliata nell’arco<br />

ruota anteriore<br />

sinistro e lo scavo di<br />

quello che era il tappo<br />

rifornimento nella<br />

versione a gasolio.<br />

Sulla riga in basso,<br />

sempre da sinistra.<br />

lo specchio col<br />

simbolo del sistema<br />

anti angolo cieco,<br />

lo sblocco per<br />

l’apertura a 180 gradi<br />

delle porte posteriori<br />

e l’interno del vano<br />

di carico che si può<br />

avere anche con<br />

la botola Magic Cargo<br />

opzionale nella parete<br />

divisoria retrocabina,<br />

per allungare la stiva.<br />

messo dalla Casa torinese sul ciclo Wltp, ma<br />

comunque al secondo posto dietro la distanza<br />

record effettiva di 250 chilometri percorribili<br />

dall’Id.Buzz Cargo di Volkswagen, comunque<br />

equipaggiato con una batteria ‘monstre’ con<br />

celle pouch da ben 82 chilowattora.<br />

In cabina<br />

La plancia della versione elettrica dello Scudo<br />

Fiat rimane sostanzialmente identica a quella<br />

della versione termica, eccezion fatta per la<br />

scomparsa della cloche del cambio, rimpiazzata<br />

da un selettore rettilineo, affiancato da<br />

quello dedicato alla scelta del drive mode, le<br />

modalità di marcia, selezionabili tra ‘Eco’,<br />

‘Normal’ e ‘Power’. Nel cruscotto analogico, al<br />

posto del contagiri compare un wattmetro, cui<br />

s’affiancano indicatore batteria e assorbimento<br />

climatizzatore, mentre al sistema infotainment<br />

con pannello tattile da 7 pollici (il pacchetto<br />

completo di radio Dab, Apple CarPlay, Android<br />

Auto, presa Usb-A, bluetooth e retrocamera si<br />

paga 550 euro extra) s’aggiunge una schermata<br />

relativa a flussi d’energia, dati di marcia e programmazione<br />

ricarica.<br />

Di serie vengono offerti i tre posti in cabina (sotto<br />

la panchetta degli accompagnatori c’è spazio<br />

per riporre i cavi di ricarica), ma non è contemplata<br />

l’imperiale. Il freno a mano elettrico, comandato<br />

da un tastino piazzato tra sedile conducente<br />

e panchetta presente sul veicolo in<br />

prova, fa parte di un pacchetto ‘Comfort’ da<br />

990 euro che include anche volante in pelle con<br />

comandi remoti, climatizzatore automatico<br />

bizona, accesso keyless, luci più tergicristallo<br />

automatici, fendinebbia,<br />

retrovisori a ripiegamento elettrico,<br />

vani portaoggetti chiusi in<br />

plancia e maniglie esterne verniciate<br />

in colore carrozzeria, nel<br />

caso un metallizzato da 540<br />

euro in più.<br />

Sotto & sopra<br />

Trasmissione<br />

Il veicolo monta una scatola a ingranaggi singoli dotata d’un rapporto avanti e uno in<br />

retro, con comando in console centrale . Sempre qui il selettore delle tre le modalità di<br />

marcia, selezionabili tra ‘Eco’, ‘Normal’ e ‘Power’. La trazione è anteriore. A richiesta il<br />

Grip Control a cinque posizioni (normale, neve, fango, sabbia ed Esp escluso) con<br />

rotore alla sinistra del piantone di sterzo.<br />

Sospensioni<br />

Schema a ruote indipendenti di tipo McPherson rinforzato con barra antirollio davanti<br />

e bracci oscillanti obliqui wishbone più molle elicoidali per il retrotreno, con ammortizzatori<br />

variabili asserviti al carico.<br />

Freni<br />

Impianto con dischi su tutte le ruote, autoventilati e da 304 millimetri di diametro<br />

quelli anteriori, da 290 millimetri dietro. Di serie Abs con Ebd e Brake Assist, Esp,<br />

Assistenza alle ripartenze in salita.<br />

Pneumatici<br />

Il veicolo del test monta dei cerchi in acciaio da 17 pollici con gomme Michelin Agilis<br />

215/60 R17C. L’indice di carico è 104/10s e il codice di velocità H.<br />

Design<br />

Basato sul progetto Expert/Jumpy/Proace di Psa e Toyota, il nuovo Doblò è il<br />

risultato della personalizzazione operata dal Centro stile Fiat Professional capitanato<br />

dal tedesco Nico Alexander Schminke.<br />

e-Van HIT<br />

PRESTAZIONI A CONFRONTO<br />

Modello Potenza Coppia Consumo Autonomia Velocità Acceler. Peso Index Pubbl.<br />

kW/Cv Nm km/kWh rilevata km km/h 0-100 km/h kg performance n°<br />

Fiat 100/136 260 3,39 242,7 38,3 18”,20 3.015 337,8 <strong>871</strong><br />

E-Scudo L2H1 75 kWh<br />

Mercedes-Benz 85/116 300 2,53 88,7 32,6 24”,68 3.200 301,4 848<br />

eVito Long 41 kWh<br />

Mercedes-Benz 85/116 295 3,72 223,2 42,8 23”,91 3.200 355,2 870<br />

eVito 112 Long 66 kWh<br />

Renault 57/77 225 3,37 97,8 43,9 30”,71 3.100 348,8 834<br />

Master Z.E. 33 L2H2 33 kWh<br />

Volkswagen 150/204 310 3,25 250,2 39,2 11”,09 3.000 336,0 867<br />

ID.Buzz Cargo 82 kWh<br />

L’index performance tiene conto di consumo di elettricità e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione. (*) Da 0 a 90 orari.<br />

26 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 27


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Sottopelle<br />

In alto, cofano alzato<br />

per lo Scudo elettrico,<br />

che condivide tutta la<br />

driveline elettrica col<br />

più piccolo E-Doblò,<br />

a partire dal<br />

medesimo motore<br />

anteriore.<br />

Sulla prima riga,<br />

da sinistra,<br />

la penisola sporgente<br />

dalla plancia col<br />

comando del ‘cambio’<br />

più quello del modo<br />

di guida e il rotore del<br />

grip control per<br />

scegliere tra cinque<br />

differenti settaggi di<br />

trazione.<br />

La riga centrale<br />

mostra, di nuovo<br />

da sinistra, la batteria<br />

12 Volt più la scatola<br />

fusibili nel vano<br />

motore, l’interruttore<br />

del freno a mano<br />

elettrico tra i sedili<br />

e le sospensioni<br />

anteriori a ruote<br />

indipendenti.<br />

Sulla riga in basso,<br />

sempre da sinistra,<br />

il retrotreno con molle<br />

elicoidali<br />

e il sarcofago<br />

sottoscocca ospitante<br />

le batterie di trazione.<br />

Linea esterna<br />

Non ci sono differenze tra le versioni termiche<br />

e quelle elettriche dello Scudo. Anzi no, una c’è<br />

ed è la presenza dello sportellino che nasconde<br />

la borchia di ricarica ricavato sopra il parafango<br />

anteriore sinistro, che però non fa sparire il bocchettone<br />

originariamente del gasolio nei pressi<br />

della porta guida, comunque sia tappato.<br />

Vano di carico<br />

La zona merci resta uguale a quella della versione<br />

diesel. Su questo esemplare non c’è, ma<br />

tra gli optional interessanti è possibile acquistare<br />

il sistema Magic Cargo, ossia la botola<br />

passante che permette - sollevando la seduta<br />

esterna del biposto accompagnatore - di recuperare<br />

profondità in cabina per pali, tubi o assi<br />

e anche mezzo metro cubo in volume.<br />

La meccanica<br />

E-Scudo viene venduto con due taglie di batteria<br />

sottoscocca, da 50 e 75 chilowattora di capacità,<br />

ricaricabili in alternata fino a11 chilowatt<br />

di potenza (occorre però sborsare 400 euro in<br />

più) e in continua a 100 attraverso una presa<br />

Ccs Combo 2. Stellantis punta su pacchi al nichel-manganese-cobalto<br />

raffreddati a liquido,<br />

basati su celle di fabbricazione asiatica che alimentano<br />

un motore elettrico anteriore da 100<br />

chilowatt di potenza e 260 Newtonmetro di coppia<br />

(lo stesso dell’E-Doblò), abbinato a una trasmissione<br />

monomarcia in avanti.<br />

Anche nella versione elettrica resta l’utilissimo<br />

grip control a cinque posizioni, un classico dei<br />

veicoli Psa, che consente di selezionare il tipo di<br />

terreno che di vuole affrontare tra ‘normale/asfalto’,<br />

‘neve’, ‘fango’, ‘sterrato’ ed ‘esclusione Esp’.<br />

Nutrita la schiera di Adas (ben quattordici), alcuni<br />

dei quali opzionali e inclusi in un pacchetto ‘Assist’<br />

da 1.590 euro.<br />

La piattaforma Emp2 (acronimo di Efficient<br />

Modular Platform) è quella che Stellantis utilizza<br />

per le furgonette e i ‘mille chili’ del gruppo.<br />

Nell’interasse viene piazzato il pacco batterie<br />

(foto a lato, in basso), offerto qui in due taglie,<br />

da 50 e 75 chilowattora, che alimenta il motore<br />

elettrico trasversale (foto a lato, in alto)<br />

localizzato sull’avantreno del furgone, sotto<br />

le unità di controllo e il caricatore di bordo.<br />

N.B.: tutte le prove di Vie&<strong>Trasporti</strong> sono eseguite<br />

nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test<br />

d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro,<br />

sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali<br />

le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico.<br />

Ovviamente imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere<br />

meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada,<br />

Vie&<strong>Trasporti</strong> pubblica le informazioni relative al meteo, alla temperatura<br />

ambientale e alla situazione stradale incontrate durante il test.<br />

Si ringrazia, per la gentile collaborazione, il Gruppo Centro Edile di Agrate<br />

Brianza (Mb).<br />

Sala macchine<br />

Specifiche motore<br />

Marca e modello<br />

Tipo<br />

Posizione<br />

Alimentazione<br />

Raffreddamento<br />

Peso cambio incluso (kg)<br />

Inquinanti (omologazione/sistema)<br />

Continental Psa Zk01<br />

sincrono a magneti permanenti<br />

anteriore trasversale<br />

corrente alternata<br />

ad aria<br />

n.d.<br />

Zev<br />

Prestazioni<br />

Potenza massima (kW(Cv)/giri) 100(136)/5.500<br />

Coppia (Nm/giri) 260/3.674<br />

Riserva di coppia (%) 49,6<br />

Velocità massima (km/h) 130<br />

Autonomia dichiarata ciclo Wltp (km) 329<br />

Batteria<br />

Marca e modello<br />

Samsung Sdi<br />

Tecnologia<br />

nichel-manganese-cobalto<br />

Tensione nominale (Volt) 385<br />

Capacità nominale (Ah) 187,5<br />

Energia massima complessiva (kWh) 75<br />

Soc window (kWh) 71,6<br />

Numero moduli 27<br />

Tipo celle<br />

prismatiche<br />

Numero totale celle 324<br />

Peso (kg) 534<br />

Raffreddamento<br />

a liquido<br />

Potenza di ricarica (kW)<br />

7,4 (CA) 11 (CA opz.) - 100 (CC)<br />

Tempo di ricarica completa stimato in Modo 3, Tipo 2 a 7,4 kW (h:mm) 11:20<br />

28 - 07 <strong>2023</strong><br />

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07 <strong>2023</strong> - 29


Anteprima<br />

Anteprima<br />

Consegnati in Italia i primi esemplari del<br />

fuoristrada prodotto ad Hambach. Per<br />

chi non vuole fermarsi davanti a niente<br />

di Tiziana Altieri<br />

Ineos Grenadier<br />

Ce l’ho!<br />

Partita nello stabilimento francese di<br />

Hambach la produzione in serie del<br />

Grenadier, dal nome del pub di Londra<br />

dove Sir James Ratcliffe, presidente di Ineos,<br />

seconda azienda chimica al mondo, decise nel<br />

2017 di dare vita a un fuoristrada degno del<br />

nome. “Un 4X4 senza compromessi, senza fronzoli<br />

e senza problemi, con una robustezza, una<br />

funzionalità e prestazioni fuoristrada ai vertici<br />

della categoria. Sarà al fianco di coloro che fanno<br />

affidamento sui veicoli come strumenti di lavoro,<br />

in qualsiasi situazione”. Sir Ratcliffe in<br />

Da sinistra, una vista della cabina, i comandi centrali e quelli del padiglione<br />

mutuati dal mondo aereonautico. Le cinque valvole di scarico all’interno<br />

permettono di pulire il pavimento senza danni ai rivestimenti.<br />

Ineos Automotive ha coinvolto il meglio in termini<br />

sia di professionalità, sia di partner industriali<br />

(Zf, Bmw, Magna-Steyr ).<br />

Granadier richiama gli iconici 4X4 del passato:<br />

carrozzeria squadrata per massimizzare lo spazio,<br />

ruote posizionate alle estremità del telaio<br />

per ridurre gli sbalzi, migliorare gli angoli di attacco<br />

e uscita e ottimizzare le doti in fuoristrada.<br />

In lui, però, tutto è moderno.<br />

È disponibile nelle versioni Station Wagon a cinque<br />

posti e Utility Wagon a due o a cinque posti,<br />

per il mondo del lavoro. Il modello a due posti<br />

ha un pavimento piatto integrale, un divisorio<br />

nel bagagliaio a tutta altezza e spazio per un<br />

europallet standard. I portelloni posteriori fra-<br />

zionati 30/70 agevolano carico e scarico.<br />

Dentro Grenadier predilige l’analogico e il meccanico<br />

al digitale. Con pulsanti ben distanziati,<br />

indicazioni d’uso chiare e interruttori di grandi<br />

dimensioni che si possono usare anche indossando<br />

guanti e, soprattutto, senza mai distogliere<br />

gli occhi dalla strada. Tutte le informazioni<br />

sono raccolte sul touchscreen da 12,3 pollici<br />

centrale: velocità, marcia, pressione degli pneumatici,<br />

mappe, contenuti multimediali, coordinate,<br />

angolo di sterzata, assetto del veicolo e<br />

altro ancora. Mutuati dal mondo dell’aereonautica<br />

i comandi nel padiglione: da qui si attivano<br />

le modalità Fuoristrada e Guado (la prima disabilita<br />

i sensori di parcheggio, i promemoria<br />

delle cinture di sicurezza e la funzione<br />

Start/Stop del motore, la seconda attiva il monitoraggio<br />

della temperatura del motore e disattiva<br />

la ventola), i pulsanti per i differenziali<br />

bloccabili (se previsti), le funzioni Downhill<br />

Assist e Uphill Assist e i comandi ausiliari precablati,<br />

a cui collegare accessori come verricelli<br />

o luci esterne, in opzione.<br />

Arriva ovunque<br />

Grenadier sfrutta un telaio a longheroni a sezione<br />

scatolata che offre un’eccellente rigidità.<br />

Combina un sistema di sospensioni a cinque<br />

braccetti all’avantreno e al retrotreno, un impianto<br />

frenante Brembo con dischi ventilati e pinze<br />

a due pistoncini sull’anteriore e dischi pieni sul<br />

posteriore e uno sterzo a ricircolo di sfere per<br />

adattarsi a ogni condizione. Di serie i cerchi in<br />

acciaio da 17 pollici, su richiesta quelli da 18 e<br />

quelli in lega, con pneumatici Bridgestone Dueler<br />

AT 001 All-Terrain.<br />

Sotto il cofano si nascondono due motori Bmw<br />

sei cilindri in linea da 3 litri turbocompressi: il<br />

B57 diesel e B58 benzina, ricalibrati dal team<br />

di ingegneri Ineos in collaborazione con Magna-<br />

Steyr. In abbinamento il cambio automatico a<br />

otto rapporti per entrambi le varianti.<br />

Il veicolo è disponibile solo con la trazione integrale<br />

permanente. Il cambio distribuisce coppia<br />

e potenza tramite un riduttore a due velocità ad<br />

azionamento manuale con differenziale bloccabile<br />

centrale integrato. Il rapporto delle marce<br />

ridotte di 2,5:1 assicura un maggiore controllo<br />

La carta d’identità<br />

Cognome e nome<br />

Ineos Grenadier<br />

Luogo di nascita<br />

Francia<br />

Versione<br />

Utility Wagon 2 posti<br />

Motore Bmw B58 Bmw B57<br />

Alimentazione Benzina Diesel<br />

Cilindrata cc 2.998 2.993<br />

Potenza kW (Cv)/giri 210 (286)/4.750 183 (249)/3.250<br />

Coppia massima Nm/giri 450/1.750-4.000 550/1.250-3.000<br />

Omologazione Euro 6<br />

Cambio/n°marce ZF 8HP5/8 ZF 8HP76/8<br />

Lunghezza mm 4.895<br />

Passo mm 2.922<br />

Larghezza mm 1.930<br />

Altezza mm 2.050<br />

Volume carico lt 2.088<br />

Lunghezza max vano mm 1.512<br />

Larghezza max vano mm 1.268<br />

Larghezza tra pass. mm 1.064<br />

Altezza vano mm 1.047<br />

Altezza dal suolo mm 264<br />

Angolo di attacco ° 35,5<br />

Angolo di dosso ° 28,2<br />

Capacità guado mm 800<br />

Peso totale kg 3.500<br />

Peso a vuoto kg 2.629 2.704<br />

Carico utile kg <strong>871</strong> 796<br />

Emissioni CO2 ciclo misto g/km 325 286<br />

Consumi ciclo misto/100 km 14,4 10,9<br />

durante le manovre in fuoristrada a bassa velocità.<br />

Opera in sinergia con giunti omocinetici<br />

e alberi di trasmissione realizzati dagli specialisti<br />

di Dana Spicer. In opzione due differenziali<br />

bloccabili ad azionamento elettronico con innesto<br />

interamente meccanico. Possono essere<br />

attivati in modo indipendente dal pannello di<br />

controllo nel padiglione e si disattivano automaticamente<br />

alle alte velocità.<br />

La versione Utility Wagon parte da 69.290 euro,<br />

Iva e messa su strada incluse. I primi veicoli<br />

sono stati consegnati in Italia in questi giorni e<br />

oggi l’attesa, per chi effettua un ordine presso<br />

i 12 agenti sul territorio, è di circa sei mesi (l’assistenza<br />

è affidata a 15 centri). In arrivo alla<br />

fine dell’anno la versione pick up mentre la variante<br />

elettrica, dalle dimensioni più contenute,<br />

è in programma per il 2026.<br />

Nulla è stato lasciato<br />

al caso a bordo<br />

di Grenadier. Da<br />

sinistra, il clacson toot<br />

che emette un suono<br />

‘amichevole’<br />

a un volume inferiore<br />

rispetto a quello del<br />

clacson tradizionale,<br />

comunque presente,<br />

il vano di carico della<br />

versione Utility Wagon<br />

due posti e il divisorio<br />

a tutta altezza.<br />

30 - 07 <strong>2023</strong><br />

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www.vietrasportiweb.it 07 <strong>2023</strong> - 31


Attualità<br />

di Tiziana Altieri<br />

e Gianluca Ventura<br />

Ricorrenze<br />

Ed è solo l’inizio<br />

Una vera e propria storia d’amore quella tra la Casa<br />

di Stoccarda e la Penisola dove, in 50 anni, sono stati<br />

venduti 2,5 milioni di veicoli. Il futuro nel segno del luxury<br />

Nozze d'oro tra la Casa di Stoccarda e<br />

l’Italia. Nozze festeggiate a Roma con<br />

una parata di Stelle per le vie del centro:<br />

un corteo aperto dalla mitica 300 SL coupé<br />

W198, la ‘ali di Gabbiano’, e con al suo interno<br />

i tanti modelli che hanno fatto la storia del marchio<br />

di Stoccarda come la 190, la W124, Classe<br />

G, la prima Smart, Classe V fino ad arrivare a<br />

quelli di ultima generazione, anche elettrificati.<br />

È il 18 aprile del 1973 quando a Roma,<br />

Mercedes-Benz, cavalcando l’onda del cambiamento<br />

che stava colpendo il settore della mobilità,<br />

apre una filiale, al civico 3 di via degli<br />

Abruzzi, il 75 per cento di proprietà di Casa madre<br />

e il restante 25 di Autostar. Si parte con la<br />

vendita di veicoli commerciali e industriali per<br />

poi allargare il campo alle auto. A guidarla, nelle<br />

vesti di presidente, fino al 1981 Piero Boccanelli,<br />

già a capo di Autostar, importatore di autovetture<br />

della Stella dal 1959 e artefice della rete<br />

commerciale italiana. Sono gli anni in cui<br />

Mercedes-Benz è sinonimo di privilegio ed<br />

esclusività. L’organizzazione cresce da subito<br />

così come la rete di assistenza. Nel 1978 nasce<br />

Merfina, la finanziaria captive ufficiale.<br />

Il decennio successivo è quello dei capolavori<br />

dell’italiano Bruno Sacco, a capo del centro stile,<br />

e dell’allargamento della gamma verso l’alto,<br />

con la nuova S, il Sec e la G e, soprattutto, verso<br />

il basso, con l’arrivo della ‘baby Benz’, la 190.<br />

Mercedes-Benz ora è più accessibile. La Stella<br />

triplica i volumi raggiungendo i 40mila pezzi tra<br />

auto e van nel 1989.<br />

Negli Anni ‘90 l’offerta cresce ancora. Arrivano<br />

i motori Kompressor, Slk e Clk che rinnovano il<br />

mito delle roadster e coupé. E poi Classe A,<br />

Smart, ML, Vito, Classe V e Sprinter. Profondi<br />

cambiamenti anche per l’organizzazione: i margini<br />

dei concessionari da fissi diventano variabili<br />

in funzione dei risultati, viene creato un settore<br />

dedicato alla gestione dell’usato e delle flotte<br />

e si comincia a investire somme importanti in<br />

marketing e comunicazione per rendere più desiderabili<br />

le new entry. Nel 1999 sono 80.000 i<br />

veicoli complessivamente venduti nella<br />

Penisola dove, nel 1995, si è inaugurata, in via<br />

Giulio Vincenzo Bona, sempre nella Capitale,<br />

quella che è ancora l’attuale sede di Mercedes-<br />

Benz Italia, condivisa con Mercedes-Benz<br />

Trucks.<br />

Agli inizi del terzo millennio le vendite del marchio<br />

tedesco nello Stivale raggiungono il picco. Nel<br />

2007 sono 120.000 i veicoli che la Stella piazza<br />

sul mercato grazie anche a una forte virata verso<br />

un pubblico più giovane e ampio. Gli eventi nelle<br />

concessionarie e sul territorio, anche in partnership<br />

con marchi di altri settori merceologici del<br />

lusso, arricchiscono l’appeal verso nuovi clienti.<br />

Il mondo dei gioielli, dell’enogastronomia, della<br />

moda e del fitness contribuiscono all’allure dai<br />

lanci delle nuove auto, attirando anche il pubblico<br />

femminile. E vengono sdoganati leasing e noleggio<br />

ai clienti privati. Nel 2008 arriva la crisi<br />

con il mercato auto praticamente dimezzato.<br />

Una fase difficile che viene superata grazie a<br />

prodotti dal prezzo più accessibile.<br />

Riposizionamento del marchio<br />

Il resto è storia di oggi: l’inizio dell’elettrificazione<br />

e dell’ibridazione dei modelli, il riposizionamento<br />

del marchio nel mondo luxury, i processi di digitalizzazione<br />

e la riorganizzazione della rete<br />

con la scelta di passare al contratto di agenzia.<br />

Entro il 2026 la Stella prevede che circa il 50 per<br />

cento delle vendite sarà rappresentato da vetture<br />

full electric e plug-in. Entro il 2030, punta a<br />

raggiungere quota 100 per cento di vetture elettriche,<br />

ove le condizioni di mercato lo permetteranno.<br />

Anche la strategia che vede protagonista<br />

la gamma van della Stella è sempre più<br />

proiettata verso l’elettrificazione.<br />

I festeggiamenti dei 50 anni hanno fornito anche<br />

l’occasione per un passaggio di testimone<br />

tra Radek Jelinek, dal 2018 Presidente e Ceo<br />

di Mercedes-Benz Italia, che lascia l’azienda<br />

per nuove sfide in Italia, a Marc Langenbrinck,<br />

numero uno della filiale dal 1° giugno.<br />

Originario di Friburgo, ha già coperto il medesimo<br />

ruolo in Francia e Svizzera. Membro esperto<br />

della community sales & marketing della<br />

Stella, vanta quasi 30 anni di carriera in azienda.<br />

“Sono entusiasta - ha dichiarato - di questa nuova<br />

sfida. Ho trovato un grande team. La Stella<br />

saprà ancora una volta guidare questa fase di<br />

profondo cambiamento, orientata verso la transizione<br />

ecologica e digitale”.<br />

Piattaforme<br />

nuove per i van<br />

Mercedes-Benz cala la carta del riposizionamento<br />

anche nel settore dei van, così come ha fatto nelle vetture, cercando<br />

di spingersi sempre più verso l’alto del segmento premium. A<br />

dire il vero, i furgoni con la stella a tre punte sulla calandra non sono<br />

mai stati considerati veicoli da ‘primo prezzo’ e molti - a tutte le latitudini<br />

del mondo - sono da sempre disposti a sborsare qualche soldo in più<br />

per portarsi a casa un commerciale di Stoccarda. Non solo per il blasone,<br />

ma soprattutto per l’intrinseca qualità dei prodotti (primi ad avere<br />

il common-rail, il crosswind assist e l’Esp di serie, tanto per citare alcune<br />

feature esclusive), la loro longevità, la capillare rete d’assistenza e ‘last<br />

but not least’ l’elevato valore residuo.<br />

In un settore, quello professionale, dove si bada più al sodo che alla<br />

forma, i furgoni a gasolio Mercedes-Benz sono sempre stati in vetta<br />

al mercato. Una posizione che in Germania non vorrebbero perdere<br />

neanche nella transizione verso l’elettromobilità. Da qui l’idea di<br />

alzare l’asticella verso il ‘top premium’, che avrà come capisaldi le<br />

soluzioni digitali, la customer experience (ossia risolvere i problemi<br />

in fretta e bene) e un’elettromobilità di classe superiore.<br />

Quest’ultimo fattore sintetizzato nella nuova piattaforma Van.Ea, una<br />

soluzione scalabile (perché i veicoli elettrici avranno bisogno di essere<br />

aggiornati di tanto in tanto) in arrivo a partire dal 2026, realizzata nello<br />

stabilimento polacco Mercedes-Benz di Jawor, da dove verranno in<br />

futuro tutti i furgoni a batteria fabbricati in-house della Stella. Si punta<br />

quindi a mantenere alto il tasso di fedeltà della clientela anche nel passaggio<br />

dai chetoni agli elettroni, visto che a oggi ben il 74 per cento di<br />

chi compra uno Sprinter - best seller dei furgoni Mercedes-Benz - lo ricomprerebbe<br />

di nuovo. Una fedeltà seconda solo a quella di Apple nel<br />

settore dei computer e di cui a Stoccarda sposano ora anche il modello<br />

di business, che sarà sempre più spostato verso la vendita on-line: l’obiettivo<br />

è di traslocare su Internet il 20 per cento delle vendite entro il 2026.<br />

In attesa di questo cambiamento epocale, ecco arrivare sul mercato<br />

la versione elettrica del piccolo Citan (costruito però dai francesi di<br />

Renault), in consegna dal prossimo settembre, e più in là, nella primavera<br />

del 2024, la versione cabinato dello Sprinter elettrico, equipaggiato<br />

con la nuova cinematica a trazione posteriore.<br />

Da cui in Germania ci si attende molto.<br />

Da sinistra, la prima<br />

sede di Mercedes-<br />

Benz Italia a Roma,<br />

in Via degli Abruzzi,<br />

Piero Boccanelli,<br />

presidente fino<br />

al 1981, la gamma<br />

di veicoli commerciali<br />

e industriali con i quali<br />

partì l’avventura,<br />

Bruno Sacco,<br />

designer del boom<br />

degli Anni ‘80<br />

e l’attuale sede,<br />

inaugurata nel 1995.<br />

32 - 07 <strong>2023</strong><br />

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07 <strong>2023</strong> - 33


Attualità<br />

Attualità<br />

Ricerche<br />

VS<br />

Chi vince? Uno studio della Chalmers University of Technology evidenzia<br />

che elettrificare il trasporto pesante può essere conveniente se si<br />

sceglie la batteria giusta e il prezzo della ricarica rapida è ragionevole<br />

esclusivamente presso i depositi dell'azienda,<br />

e uno con una batteria più piccola che non limita<br />

la capacità di carico, che è stato ricaricato<br />

anche lungo il tragitto.<br />

Il prezzo del diesel è stato fissato a 1,20 euro<br />

al litro (ma è ben più alto in tutto il Vecchio<br />

Continente) e il prezzo della ricarica rapida a<br />

0,17 euro per kilowattora nello scenario migliore,<br />

e a 0,40 euro in quello peggiore. Tutti i prezzi<br />

sono al netto dell'Iva. I ricercatori hanno ipotizzato<br />

che i costi legati alla manutenzione ordinaria<br />

fossero i medesimi pur sapendo che nel<br />

caso dei veicoli a batteria sono decisamente<br />

inferiori, fino a un terzo.<br />

"Lo studio - ha affermato Johannes Karlsson -<br />

ha messo in evidenza che elettrificare la propria<br />

flotta di mezzi pesanti è vantaggioso se si sceglie<br />

la batteria giusta e nel caso in cui i veicoli<br />

non viaggino sempre fino al peso massimo consentito”.<br />

Un veicolo elettrico, insomma, non vale<br />

l’altro. Per passare all’elettromobilità facendo<br />

tornare i conti bisogna optare per la batteria<br />

giusta. Le sue dimensioni devono tenere conto<br />

del tipo di carico, delle abitudini di guida e del<br />

prezzo della ricarica rapida. “Uno scenario futuro<br />

realistico - ha sottolineato il ricercatore - prevede<br />

che i mezzi pesanti abbiano batterie di dimensioni<br />

diverse in base alla missione che devono<br />

compiere e al territorio in cui si muovono".<br />

Investire in veicoli a batterie e apparecchiature<br />

di ricarica ha, ovviamente, un costo. Per far sì<br />

che l'investimento abbia un ritorno i ricercatori<br />

hanno dimostrato, in un precedente studio, che<br />

la batteria di un veicolo commerciale deve essere<br />

caricata e scaricata almeno 1.400 volte,<br />

un numero che la maggior parte dei mezzi supera<br />

nel corso della propria vita.<br />

Ora l’auspicio dei due studiosi è che i risultati<br />

accelerino la transizione dal diesel all'elettricità.<br />

La crescita della domanda porterebbe, infatti,<br />

a una riduzione dei prezzi di acquisto, oggi ancora<br />

elevatissimi, e a un’infrastruttura di ricarica<br />

pubblica più capillare che, a sua volta, renderebbe<br />

più convenienti le soluzioni dotate di piccole<br />

batterie. Lo scenario, dunque, è in rapida<br />

evoluzione. "Il nostro studio - ha concluso<br />

Anders Grauers, professore associato presso<br />

il Dipartimento di Ingegneria Elettrica di<br />

Chalmers - dovrebbe spingere le aziende a investire<br />

nella transizione che deve poter contare<br />

anche su incentivi governativi". Un tasto dolente<br />

in Italia dove lo Stato per l'acquisto di un camion<br />

elettrico mette a disposizione 24 mila euro. Una<br />

cifra decisamente inferiore a quella concessa<br />

in altri paesi visto che il loro costo è tre volte<br />

quello di un veicolo diesel.<br />

di Tiziana Altieri<br />

Il grafico in basso<br />

mette in evidenza<br />

come i veicoli elettrici<br />

possano essere più<br />

convenienti di quelli<br />

diesel, il cui costo<br />

al litro è stato fissato<br />

a 1,20 euro, ben più<br />

basso di quello<br />

attuale.<br />

Il costo delle diverse soluzioni analizzate<br />

€/kWh<br />

0,30<br />

0.05<br />

0.14<br />

0.06<br />

0.07<br />

0,32<br />

0.08<br />

0.10<br />

0.07<br />

n Diesel<br />

n Ricarica privata<br />

n Ricarica pubblica<br />

n Costo della batteria<br />

n Infrastruttura di ricarica<br />

0.05<br />

0.06<br />

0.06<br />

0.07<br />

0,24<br />

Diesel Batteria di piccole Batteria Batteria di piccole<br />

dimensioni e Fast di grosse dimensioni e Fast<br />

Charging costoso dimensioni Charging conveniente<br />

Elettrificare i veicoli commerciali pesanti<br />

impegnati nel trasporto a lungo raggio?<br />

No grazie. Troppo pesanti le batterie necessarie<br />

per garantire una ragionevole autonomia<br />

e notevole la perdita di carico utile.<br />

Insomma, un’operazione poco redditizia. Una<br />

convinzione che, però, uno studio condotto da<br />

Johannes Karlsson e Anders Grauers, della<br />

Chalmers University of Technology, in Svezia,<br />

smentirebbe. I due ricercatori hanno, infatti, dimostrato<br />

che far funzionare i veicoli pesanti<br />

con l'elettricità anziché con il diesel può essere<br />

economicamente vantaggioso. E lo hanno fatto<br />

analizzando una situazione reale. Lo studio, intitolato<br />

‘Case Study of Cost-Effective<br />

Electrification of Long-Distance Line-Haul<br />

Trucks’, è stato pubblicato sulla rivista Energies.<br />

È stato condotto in collaborazione con la<br />

Swedish Transport Administration e Volvo<br />

Trucks ed è stata finanziato dalla Swedish<br />

Transport Administration.<br />

Basato su dati reali<br />

Il modello è basato sui dati di un'azienda di trasporto<br />

di Helsingborg, città a Sud della Svezia,<br />

nella contea della Scania, i cui veicoli sono impegnati<br />

sulle lunghe distanze.<br />

"Abbiamo analizzato uno scenario in cui i mezzi<br />

- ha commentato Johannes Karlsson - percorrono<br />

in media oltre 550 chilometri, quelli che separano<br />

Helsingborg da Stoccolma. Abbiamo confrontato<br />

due soluzioni con diverse dimensioni di<br />

batteria e due possibili prezzi per la ricarica rapida.<br />

La nostra conclusione è che sembra possibile<br />

elettrificare questi trasporti con un vantaggio<br />

economico".<br />

Sotto la lente d’ingrandimento sono stati messi<br />

un veicolo dotato di batteria di grosse dimensioni<br />

il cui ‘pieno’ di energia è stato effettuato<br />

34 - 07 <strong>2023</strong><br />

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Attualità<br />

Attualità<br />

Ogni anno più di tre milioni di mezzi pesanti<br />

oltrepassano la barriera del<br />

Brennero unendo i mercati a nord e a<br />

sud del Mediterraneo. I dati confermano la<br />

sua strategicità: tra ferrovia e strada assorbe<br />

il 10,5 per cento dell’import export nazionale<br />

e lungo la sola arteria stradale viaggiano ogni<br />

anno 36,5 milioni di tonnellate di merci.<br />

Per Autobrennero garantire l’efficienza e la sicurezza<br />

della tratta rappresenta una priorità assoluta.<br />

E lo dimostra, una volta di più, con la realizzazione<br />

di una stazione di controllo per i camion<br />

proprio nei pressi della barriera di Vipiteno di cui<br />

sono partiti di recente i lavori. Una struttura che<br />

si affiancherà e potenzierà grazie alla sua collocazione<br />

cruciale, il lavoro che già si fa in quella<br />

presente nell’area di servizio Paganella est e nelle<br />

due pese, a Trento nord e a Campogalliano Ovest<br />

e che prima veniva svolto al confine da un centro<br />

mobile di revisione equipaggiato gestito dalla<br />

Motorizzazione civile con l’aiuto della Polizia<br />

stradale.<br />

Veicoli che rispettano le norme sancite dal<br />

Codice della strada sono garanzia di maggiore<br />

sicurezza per tutti i viaggiatori.<br />

Il progetto<br />

Del valore di oltre cinque milioni di euro, il progetto<br />

è stato approvato dal Consiglio di<br />

Amministrazione e prevede la costruzione di<br />

una stazione per il controllo di mezzi pesanti<br />

con massa superiore alle 7,5 tonnellate, attrezzata<br />

per le analisi di tipo tecnico e amministrativo,<br />

sul lato ovest della barriera del Brennero.<br />

La struttura sorgerà su un’area complessiva di<br />

12.000 metri quadrati, di cui 7.500 pavimentati<br />

e delimitata dai piazzali autostradali, dalla pista<br />

di entrata per la provenienza da nord nell’autoporto<br />

di Sadobre e dal rio Ridanna. I pannelli a<br />

messaggio variabile segnaleranno adeguatamente<br />

la presenza del centro di verifica indirizzandovi<br />

i mezzi pesanti. Prima di entrare nella<br />

stazione, e con l’obiettivo di rendere gli accertamenti<br />

più efficaci, al chilometro 12+200 in<br />

carreggiata sud i camion transiteranno attraverso<br />

un modulo di preselezione, capace di monitorare<br />

in modo continuo il traffico grazie alla<br />

misurazione dinamica del peso per asse, rilevando<br />

fin da subito eventuali infrazioni dei veicoli<br />

in transito: il mezzo verrà così segnalato<br />

alla stazione di controllo fissa dove sarà indirizzato<br />

per gli approfondimenti.<br />

L’edificio dove avverranno tutte le verifiche avrà<br />

una struttura portante in acciaio a pianta rettangolare<br />

di dimensioni pari a 40,56 metri di lunghezza,<br />

19 di larghezza e 10,14 di altezza al colmo<br />

entro la quale dovranno transitare i veicoli.<br />

Alcuni aspetti saranno rilevati in maniera automatica,<br />

dal superamento del limite di peso o di<br />

altezza alla presenza di una targa inserita in una<br />

di Annalia Dongilli<br />

Ufficio stampa<br />

di Autostrada<br />

del Brennero<br />

in collaborazione<br />

con leStrade<br />

La barriera del Brennero. La nuova<br />

stazione di controllo sorgerà nei pressi<br />

dell’Autoporto di Sadobre, poco<br />

distante da Vipiteno.<br />

Infrastrutture<br />

Al vostro servizio<br />

Una nuova stazione di controllo sarà realizzata nei pressi della<br />

barriera di Vipiteno. Un progetto che rientra tra le pratiche adottate da<br />

Autobrennero per garantire più efficienza e sicurezza a tutti gli utenti<br />

36 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 37


Attualità<br />

Quasi mezzo secolo di storia<br />

L’autostrada del Brennero venne pensata nel Secondo dopoguerra. La Regione Trentino Alto<br />

Adige/Südtirol e le istituzioni delle altre province attraversate diedero vita a un progetto cruciale<br />

per lo sviluppo del Paese, difendendolo con determinazione nonostante il timido sostegno<br />

dello Stato e mettendo in campo energie, risorse economiche e tecniche per portarlo a compimento<br />

oltre ogni ostacolo. Tappe fondamentali dell’impresa furono la costituzione di<br />

Autostrada del Brennero SpA il 20 febbraio 1959 e, quindi, la costruzione dell’intera opera in<br />

soli dieci anni, dal 1964 al 1974. Fino a quel momento l’unica strada disponibile sulla stessa<br />

tratta era la statale 12 dell’Abetone e del Brennero, con tutti i suoi limiti.<br />

Già nel 1984 la Società ottenne i primi utili di esercizio. Da allora, gli Enti pubblici soci di<br />

Autostrada del Brennero SpA hanno proseguito, nel solco dell’operato dei loro predecessori,<br />

a costituire una garanzia della qualità gestionale dell’infrastruttura.<br />

A22 oggi congiunge il Brennero a Modena per 314 chilometri totali, attraversando Alto Adige,<br />

Trentino, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.<br />

La transizione<br />

passa anche da noi.<br />

lista di codici inibiti o ricercati. L’area destinata<br />

ai test tecnici sarà dotata di una fossa di ispezione,<br />

di pese a pedana in modalità statica, asse<br />

per asse, di un sistema di controllo dei fumi e<br />

di un sistema per la valutazione delle frenate e<br />

dell’assetto. Una passerella sopraelevata consentirà<br />

anche di ispezionare i mezzi dall’alto.<br />

Ogni operazione verrà supportata ed assistita<br />

dal sistema informatico di cui sarà dotata l’intera<br />

struttura, così da facilitare le attività di controllo,<br />

verbalizzazione e gestione dell’intervento.<br />

All’interno è prevista la predisposizione di un<br />

corpo rettangolare a uso uffici, separato dall’area<br />

di stazionamento dei truck. Sono stati, quindi,<br />

progettati, sui due piani presenti, magazzini, una<br />

sala di ingresso, una sala d’aspetto capace di<br />

accogliere 60 persone e servizi igienici, oltre ai<br />

necessari locali a uso tecnico in maniera tale<br />

da gestire a 360 gradi le attività amministrative<br />

e tecniche correlate con i controlli.<br />

Anche dal punto di vista architettonico si è cercato<br />

di coniugare le esigenze tecniche con una<br />

cifra estetica imperniata alla sobrietà e al positivo<br />

inserimento nell’ambiente circostante: la<br />

struttura sarà costituita da muri di conglomerato<br />

cementizio e, fuori da terra, da portali in acciaio.<br />

I rivestimenti delle facciate del fabbricato<br />

saranno formati da pannelli autoportanti coibentati<br />

in lana di roccia con sistema di fissaggio<br />

a scomparsa. Gli infissi e i serramenti esterni<br />

saranno realizzati con profilati metallici di lega<br />

di alluminio anodizzato, vetri atermici. In un’ottica<br />

di sostenibilità ecologica, che impernia i<br />

progetti di Autostrada del Brennero, sulla falda<br />

di copertura della stazione esposta a sud verranno<br />

installati dei moduli fotovoltaici capaci<br />

di fornire energia pulita alla struttura.<br />

Completano il quadro delle opere in programma<br />

i lavori di adeguamento della viabilità, indispensabili<br />

per accedere alla stazione: il tratto iniziale<br />

dell’esistente pista d’entrata dell’autoporto<br />

Sadobre, per chi proviene da nord, sarà allargato<br />

mentre l’uscita dal centro sarà ricavata prevedendo<br />

una pista ulteriore, ottenuta prolungando<br />

l’esistente pensilina della barriera autostradale<br />

del Brennero.<br />

www.bfwe.it<br />

BolognaFiere Water&Energy - BFWE - è una società composta da<br />

BolognaFiere e Mirumir che si propone di contribuire alla conoscenza e<br />

alla condivisione delle tematiche connesse al valore economico e<br />

sociale dell’acqua, dell’energia e delle nuove applicazioni tecnologiche.<br />

Sono parte di BFWE 6 manifestazioni:<br />

Ricerca e innovazione, digitalizzazione e sostenibilità sono le parole<br />

chiave per BFWE. La transizione ecologica passa anche da noi.<br />

BolognaFiere, 11-13 ottobre <strong>2023</strong><br />

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA<br />

IN COLLABORAZIONE CON<br />

38 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

Via Minturno, 14 - 20127 Milano<br />

Tel. 02 4547 1111 - segreteria@mirumir.it


Attualità<br />

Attualità<br />

Inchiesta Altroconsumo<br />

Non se ne può più<br />

Tantissimi i cantieri aperti sulle autostrade italiane per rimettere<br />

in sicurezza l’infrastruttura e molti i disagi per gli utenti. Una situazione,<br />

dati dell’associazione alla mano, addirittura peggiore del 2021<br />

di Tiziana Altieri<br />

Non migliora la situazione sulle autostrade<br />

italiane, anzi. I numerosi cantieri disseminati<br />

lungo la Penisola, oggi ancor<br />

più che nel 2021, annus horribilis per gli utenti<br />

- molti dei quali hanno deciso di partecipare a<br />

una class action - rischiano di trasformare ogni<br />

viaggio in una vera e propria odissea. È quanto<br />

emerge dalla nuova inchiesta di Altroconsumo.<br />

Il monitoraggio è stato condotto tra il 3 e il 9<br />

aprile <strong>2023</strong> e i dati sono stati messi a confronto<br />

con quelli rilevati nel maggio di due anni fa.<br />

Seguendo il medesimo itinerario (da Milano a<br />

Pescara passando per Ancona e ritorno via<br />

Roma-Firenze e Genova), Altroconsumo ha percorso<br />

su 9 autostrade circa 1.500 chilometri,<br />

134 dei quali (poco meno del 10 per cento) con<br />

lavori in corso.<br />

Se nel 2021 in media c’era un cantiere ogni 18<br />

chilometri, nel <strong>2023</strong>, se ne è incontrato uno ogni<br />

12. Il loro numero complessivo è passato da<br />

80 a 117 e in alcuni tratti autostradali presentano<br />

una durata complessiva superiore all’anno.<br />

Preoccupante lo stato delle corsie di emergenza:<br />

120 i chilometri dove le stesse sono inaccessibili<br />

ed è, quindi, impossibile fermarsi in<br />

caso di necessità. Una situazione allarmante<br />

destinata a peggiorare nei mesi estivi quando<br />

al regolare traffico si sommerà quello dei vacanzieri.<br />

Una situazione che è il risultato di anni<br />

di mala gestione come, purtroppo, ci ha insegnato<br />

la vicenda del crollo del ponte Morandi.<br />

“Cantieri in aumento, restringimenti e conseguenze<br />

importanti su traffico e sicurezza - ha<br />

affermato Federico Cavallo, responsabile<br />

Relazioni esterne di Altroconsumo - ecco a cosa<br />

hanno portato i disinvestimenti nella manutenzione<br />

da parte di Autostrade dal 2009 al 2018.<br />

L’inversione di marcia intrapresa dalla nuova gestione,<br />

per quanto apprezzabile, si confronta ancora<br />

con la pesante eredità del passato.<br />

Cosicché i mancati interventi di ieri finiscono<br />

per comportare, oggi, un effetto accumulo lungo<br />

la rete e forti ripercussioni sugli utenti”.<br />

I cantieri insomma sono indispensabili per l’ammodernamento<br />

dell’infrastruttura ma finiscono<br />

inevitabilmente per creare disagi alla circolazione.<br />

“Proprio la mala gestione precedente - ha<br />

sottolineato Cavallo - aveva spinto Altroconsumo<br />

a lanciare una class action che conta ad<br />

oggi oltre 104 mila partecipanti: automobilisti<br />

che chiedono un ristoro dei disagi subiti fino al<br />

2021 a causa della mancata o scarsa pianificazione<br />

degli interventi di manutenzione e la conseguente<br />

riduzione della qualità del servizio.<br />

Numeri che dimostrano quanto ampia e forte<br />

sia la domanda espressa dai cittadini”.<br />

Se le lunghe code che si creano laddove ci sono<br />

lavori in corso sono un disagio per gli automobilisti<br />

impegnati in spostamenti di piacere, lo<br />

sono ancor più per chi con il mezzo, auto, veicoli<br />

commerciali e truck, ci lavora e si trova costretto<br />

a modificare i propri piani. Un notevole costo<br />

per le aziende, in particolare per chi ha fatto del<br />

trasporto il suo core business.<br />

Ecco cosa ha rilevato Altroconsumo sulle tratte<br />

percorse, uno spaccato di quella che è la situazione<br />

nazionale.<br />

Maglia nera alla Liguria<br />

Sulla A1 Milano-Bologna, 180 chilometri,<br />

ad aprile c’erano13 cantieri<br />

e circa 10 chilometri erano privi di<br />

corsia di emergenza. La A14<br />

Bologna-Pescara è stata una delle<br />

11<br />

tratte più problematiche: per quasi<br />

360 chilometri si contavano 30 cantieri<br />

(erano 23 nel 2021), in media Genova<br />

20<br />

uno ogni 12 chilometri, per un totale di<br />

circa 34 chilometri interessati da lavori<br />

stradali. La corsia di emergenza era inaccessibile<br />

per quasi 28 chilometri. La situazione più<br />

critica tra Marche e Abruzzo: su 150 chilometri<br />

quasi 17 si percorrevano su un’unica corsia.<br />

Giungendo sulla A24 (Roma-Teramo) e la A25<br />

(Torano - Pescara), erano 10 i cantieri su 200<br />

chilometri e si viaggiava per quasi 7 su una sola<br />

corsia e per 6,5 senza poter contare sulla corsia<br />

di emergenza. Di ritorno sulla A1, tra<br />

Roma e Firenze i cantieri erano 26, distribuiti<br />

in 24 chilometri con corsia di emergenza<br />

inaccessibile. Lungo la A12 Viareggio-<br />

Genova, 4 i cantieri in poco più di 80 chilometri.<br />

Per l’ultima parte del viaggio, da La Spezia a<br />

Milano, Altroconsumo ha percorso due autostrade:<br />

la A12 Viareggio-Genova verso nord<br />

e la A7 Genova-Milano. Undici i cantieri lungo<br />

la prima tratta per un totale di circa 16 chilometri<br />

con un’unica corsia e salti di carreggiata per<br />

lunghi tratti, anche all’interno di gallerie e sui<br />

viadotti, e una velocità massima di 60 chilometri/orari.<br />

Infine, la A7 da Genova a Milano: 39<br />

chilometri di lavori in corso su 120 (ben il 32<br />

per cento). A lei (ancora) la maglia nera.<br />

“Auspichiamo - ha concluso il responsabile<br />

Relazioni Esterne di Altroconsumo - che gli sforzi<br />

attuali possano portare presto al miglioramento<br />

effettivo della rete autostradale di Aspi, consentendo<br />

di guardare al futuro. Necessità non<br />

più rimandabile, questa, che deve però chiamare<br />

altrettanto in causa tutti i gestori, le Istituzioni e<br />

la Politica: tanto più in un momento in cui, tra incertezze<br />

sui fondi PNRR e nuovi progetti annunciati,<br />

l’attenzione deve rimanere alta innanzitutto<br />

nei confronti di chi, saltuariamente come<br />

ogni giorno, viaggia sulle autostrade italiane<br />

e merita di farlo con qualità e<br />

in sicurezza”.<br />

Milano<br />

13<br />

13 Bologna<br />

La Spezia<br />

14<br />

13<br />

4 23<br />

0 Firenze<br />

26<br />

Roma<br />

Tragitto percorso:<br />

1.460 km<br />

di autostrade<br />

134 km<br />

erano coperti da 117<br />

cantieri (in media un<br />

cantiere ogni 12 km)<br />

9<br />

Numero di cantieri<br />

rilevati nel 2021<br />

Numero di cantieri<br />

rilevati nel <strong>2023</strong><br />

30<br />

Ancona<br />

9<br />

10<br />

Autostrade: passano<br />

gli anni, ma i cantieri<br />

aumentano<br />

Rispetto al 2021<br />

Altroconsumo ha<br />

contato 37 cantieri<br />

autostradali in più. Le<br />

tratte peggiori sono<br />

state tre:<br />

Bologna-Pescara (A14),<br />

Viareggio-Genova (A12)<br />

Genova-Milano (A7)<br />

Pescara<br />

40 - 07 <strong>2023</strong><br />

07 <strong>2023</strong> - 41


Camion&sport<br />

ALULA<br />

Start<br />

HA’IL<br />

AL-QASSIM<br />

Camion&sport<br />

YANBU<br />

Finish<br />

MADINAH<br />

RIYADH<br />

EASTERN PROVINCE<br />

Xxxxxxxxxx<br />

La Dakar 2024<br />

al Village<br />

Reduce dalla vittoria dell’edizione <strong>2023</strong>,<br />

Iveco ospita tutti i prossimi protagonisti<br />

italiani del rally più famoso del mondo<br />

di Carmelo Scoglio<br />

La Dakar 2024 comincia a muoversi, pur<br />

se si correrà sempre a cavallo delle festività<br />

natalizie. La macchina della corsa è<br />

complicata e deve svelarsi in anticipo, così<br />

dopo le presentazioni per Francia e Spagna, la<br />

Aso, organizzazione ufficiale del rally-raid più<br />

famoso del mondo, è toccato ai team italiani<br />

(tutti, non solo camion) scoprire i dettagli della<br />

prossima 46esima edizione. A ospitare l’evento<br />

è stata Iveco, presso l’Industrial Village di Torino,<br />

vista la lunga tradizione del marchio nella competizione<br />

culminata con la vittoria nella categoria<br />

truck dello scorso anno (obiettivo peraltro<br />

centrato anche nel 2012 e nel 2016), dove il direttore<br />

di gara ed ex-concorrente David Castera,<br />

assistito da Edo Mossi ambasciatore italiano<br />

di Aso, ha presentato i dettagli della Dakar 2024<br />

al via il prossimo gennaio.<br />

La matematica non torna<br />

Circa 5.000 chilometri, tutti i Arabia Saudita come<br />

accade dal 2020, da che la Dakar è tornata da<br />

questa parte dell’Atlantico, e continuerà ad accadere<br />

almeno sino al 2029. Un percorso quasi<br />

ad anello che muoverà il 5 gennaio da Alula verso<br />

Est e Sud-Est, per poi ripiegare a Ovest fino al<br />

porto di Yambu sul Mar Rosso, 400 chilometri<br />

a sud della partenza, dopo due settimane: un<br />

prologo e 12 tappe, per un totale di 14 classifiche<br />

parziali. Il bisticcio matematico nasce dalla speciale<br />

definita 48H: nei due giorni prima del riposo<br />

i piloti si dovranno obbligatoriamente fermare<br />

dopo le 16 in uno dei 9 bivacchi leggeri previsti<br />

e si ritroveranno così sparpagliati su un percorso<br />

di quasi 600 km tutto di dune, con poche possibilità<br />

di capire o seguire le tattiche degli avversari.<br />

Il 60 per cento del percorso è inedito, percentuale<br />

che sale per le prime tre tappe del tutto nuove,<br />

e ci sarà più navigazione.<br />

Al passo coi tempi, la roadmap della Dakar ha<br />

da qualche anno imboccato la svolta green accogliendo,<br />

seppur fuori classifica, veicoli a basso<br />

impatto ambientale (ibridi ed elettrici in primis).<br />

L’edizione 2024 vedrà l’esordio di una gara nella<br />

gara, o meglio un challange riservato a questi<br />

particolari mezzi. Preso atto dell’impossibilità<br />

di giocarsela ad armi pari con i convenzionali,<br />

è stata riservata a loro la speciale classifica<br />

Dakar Future Mission 1000. I veicoli a idrogeno<br />

o a batterie si sfideranno negli ultimi 100 chilometri<br />

delle principali 10 tappe, per un totale appunto<br />

di 1000 chilometri; a stabilire la classifica<br />

finale una giuria di esperti che terranno in considerazione<br />

anche la tecnologia adottata.<br />

Nonni all’attacco, verrebbe da dire perché nella<br />

Dakar Classic ci sarà anche stavolta spazio per<br />

le vecchie glorie del passato: una gara riservata<br />

All’Iveco Motor Village di Torino c’erano tutti i team italiani<br />

iscritti alla Dakar 2024, ma a noi è sembrato giusto aprire con<br />

il camion di Bellina che ha corso lo scorso anno, un Powerstar<br />

come quello dei vincitori. In alto, la presentazione della Dakar<br />

Classic dove spicca il Daf Turbo Twin di De Rooy padre, un<br />

bimotore anni Ottanata da 1.000 cavalli che se la giocava con<br />

le Porsche nella classifica assoluta. Qui sopra, alcuni degli<br />

Iveco che hanno partecipato alle passate edizioni: c’è anche<br />

quello di Biasion. Sotto, David Castera presenta il challenge<br />

Dakar Future Mission 1000 dedicato a ibridi ed elettrici.<br />

ai veicoli che hanno corso l’eroico rally raid nelle<br />

edizioni prima del 2000. Per loro è previsto un<br />

percorso parallelo, depurato (per rispetto delle<br />

meccaniche già provate dal tempo) delle tratte<br />

più impegnative, più di regolarità che di velocità.<br />

La classifica finale sarà suddivisa tra i mezzi che<br />

almeno una vecchia Dakar l’hanno fatta davvero<br />

e altri che invece sono solamente coevi.<br />

42 - 07 <strong>2023</strong> www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 43


Allestimenti<br />

Allestimenti<br />

Chereau Inogam<br />

Custodi del freddo<br />

Siamo stati alle Officine Cailotto di Verona<br />

per scoprire i segreti del semirimorchio<br />

frigorifero di cui sono esclusivisti per l’Italia<br />

di Carmelo Scoglio<br />

Su misura del cliente, il prodotto<br />

Chereau parte dalla carrozzeria<br />

Inogam, che già è disponibile<br />

in diverse varianti dimensionali<br />

e di isolamento, per svilupparsi<br />

secondo necessità e tipologie<br />

di trasporto. Il tridem può essere<br />

Saf, Bpw o Jost. Quasi infinita<br />

la lista delle dotazioni a richiesta,<br />

fra cui la serranda posteriore<br />

che si avvolge all’esterno<br />

sul tetto.<br />

Dal 1997 chi vuole un allestimento frigo<br />

Chereau si rivolge alle Officine Cailotto,<br />

importatore esclusivo dei prodotti francesi<br />

per l’Italia, nonché distributore e centro assistenza<br />

ufficiale anche per i gruppi Thermo King che li<br />

equipaggiano (con tanto di sala prove per il rilascio<br />

delle certificazioni Atp). Siamo stati a Verona<br />

per analizzare da vicino un semirimorchio<br />

Inogam. Lo scintillio dei cerchi Alcoa Durabright,<br />

per quanto affascinante non basta, ma testimonia<br />

la cura al dettaglio del prodotto Chereau. Che<br />

si manifesta anche nelle dotazioni atte ad aumentarne<br />

la funzionalità, come i paraspigoli anteriori<br />

o i paracolpi e i fanali posteriori retrattili,<br />

eventualmente completabili con sensori e telecamera<br />

per sorvegliare l’area di manovra. Gli<br />

sganci di apertura e le relative aste restano esterne<br />

garantendo una migliore tenuta del freddo sulle<br />

porte; il disegno ricercato delle maniglie fa sì<br />

che la loro esposizione diventi quasi un’ostentazione<br />

d’orgoglio, oltre che di funzionalità. La struttura<br />

rigida del quadro posteriore, rinforzata da<br />

profili a L interni fa sì che la sigillatura di uno punti<br />

più critici della furgonatura resti inalterata nel<br />

tempo e nelle situazioni d’uso più accidentate.<br />

Attenti ai consumi<br />

Grazie all’elevata capacità di isolamento della<br />

cella, l’unità frigo è meno sollecitata e minori sono<br />

i cicli di riavvio necessari al mantenimento della<br />

temperatura. I nuovi gruppi Advancer riducono<br />

del 30 per cento i consumi e la manutenzione rispetto<br />

ai precedenti SLXi. Il motore è un 4 cilindri<br />

Yanmar, coadiuvato da pannelli solari sul tetto<br />

della stessa unità. È già disponibile la variante<br />

Hybrid che sfrutta l’energia di un motogeneratore<br />

Frigoblock, se non addirittura un’unità elettrica<br />

alimentata da fuel cell a idrogeno. Tornando coi<br />

piedi per terra, gli Chereau possono avere due<br />

spessori delle pareti, 63 o 45 millimetri, così come<br />

il tetto è da 108 o 78; invariabile il pavimento da<br />

137 millimetri. Per il massimo isolamento c’è poi<br />

l’allestimento con pannellatura sottovuoto Vip<br />

(vacuum insulated panel) con coefficiente di irradiazione<br />

k pari a 0,27 in grado di trattenere la<br />

temperatura per 24 ore senza energia esterna.<br />

Scheda tecnica<br />

Marca e modello Chereau SR 3<br />

Lunghezza esterna<br />

13.600 mm<br />

Lunghezza interna<br />

13.390 mm<br />

Larghezza interna 2.466/2.502 mm<br />

Altezza interna<br />

2.650/2.750 mm<br />

Passo ralla/1° asse<br />

6.140 mm<br />

Interassi<br />

1.310 + 1.450 mm<br />

Altezza d’aggancio da 1.130a 940 mm<br />

Possibilità di carico<br />

33 pallet<br />

Tara cassa + telaio<br />

7.200 kg<br />

Assali Saf 1° sollevabile/3° sterzante<br />

Gommatura 385/65 R 22.5<br />

Sotto la cassa isolata alloggia un telaio in acciaio<br />

Hle (ad alto limite di elasticità) verniciato e incassato,<br />

sporge di un solo centimetro nella zona del<br />

perno ralla. Accoglie un tridem su ruote invariabilmente<br />

da 22,5 pollici dotate di freni a disco con<br />

carreggiate allargate di 60 mm rispetto ai competitor.<br />

Optando per lo sterzante posteriore, l’ultimo<br />

interasse si allunga di 14 centimetri imponendo<br />

l’adozione di ulteriore paraspruzzi. Ce ne<br />

sono altri sull’esemplare qui protagonista a proteggere<br />

da polvere e pietrisco le articolazioni della<br />

sponda Dhollandia. Altro segno di attenzione.<br />

In alto, da sinistra,<br />

il gruppo Thermo King<br />

A400 modello centrale<br />

della nuova gamma<br />

Advancer. Fanali e rulli<br />

paracolpi hanno<br />

supporti incernierati<br />

che ammortizzano<br />

urti e contatti con<br />

la banchina. Per<br />

le carni appese<br />

è prevista una fascia<br />

superiore inox come<br />

il rivestimento interno<br />

delle porte per<br />

preservare la cassa<br />

dai puntoni di carico<br />

o dagli urti con ossa<br />

sporgenti.<br />

Qui a lato, in senso<br />

orario, la slitta degli<br />

attacchi al trattore<br />

e il quadro posteriore<br />

in estrusi saldati, uno<br />

dei vanti costruttivi<br />

di Chereau.<br />

Lo spessore del telaio<br />

sul collo è di 50 mm,<br />

di cui solo 10<br />

sporgenti sotto alla<br />

cassa. Sugli assali Saf<br />

sono montati dei<br />

classici 385/65 R22.5<br />

ma si può optare per<br />

i /55 o gli estremi<br />

455/45 sempre 22,5”.<br />

I paraspruzzi a tutta<br />

larghezza servono<br />

a preservare la<br />

sponda.<br />

44 - 07 <strong>2023</strong> www.vietrasportiweb.it<br />

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07 <strong>2023</strong> - 45


Associazioni&Dintorni<br />

Da 60 anni in viaggio<br />

Il 27 e 28 maggio Fai ha festeggiato a Taormina i suoi primi 60 anni.<br />

Su questo numero di Vie&trasporti proponiamo una sintesi del discorso<br />

del presidente Paolo Uggè. Le battaglie di ieri e le priorità di oggi<br />

8 - 11 MAGGIO, 2024 | fieramilano<br />

Come si fa a condensare 60 anni di impegno durante<br />

i quali abbiamo raggiunto tanti obiettivi e subito<br />

qualche sconfitta? Non siamo sempre riusciti a<br />

soddisfare totalmente le aspettative della nostra gente, e<br />

non possiamo che rammaricarcene, ma l’impegno non è<br />

mai venuto meno. E non possiamo non ricordare coloro<br />

che ci hanno lasciato. Purtroppo non sono pochi. Grazie!<br />

Molte volte mi è capitato di riflettere sul perché, dopo tanti<br />

anni siamo ancora qui e in molti nonostante i tanti momenti<br />

difficili per chi fa rappresentanza. Significa che esistono<br />

dei valori che esaltano l’essere componenti della Fai. Il primo<br />

è certamente il senso di appartenenza a una realtà in<br />

cui crediamo che ci ha sempre consentito di superare le<br />

differenze di opinioni nonostante non siano mancate le discussioni<br />

interne. Come scriveva Hemingway, “vivere significa<br />

essere apprendisti in un mestiere ove non si diventa<br />

mai maestri”.<br />

La rappresentanza non può essere vista come un sarto<br />

che confeziona vestiti su misura. È piuttosto un’entità che<br />

mette a fattore comune le diverse esigenze e prova a trovare<br />

soluzioni, magari non sempre esaustive e soddisfacenti<br />

perché frutto di mediazioni ma accettabili. Non abbiamo,<br />

nel nostro operare, mai dimenticato dove ci<br />

trovavamo e il contesto. Chi si dimentica quello che è stato<br />

rischia di ripetere gli errori.<br />

“Sempre con la schiena diritta nei confronti di tutti”: questo<br />

è stato un principio in tutta la nostra vita associativa. Un<br />

punto fermo che Fabrizio Palenzona, da presidente Fai, ci<br />

ha trasmesso e al quale abbiamo sempre cercato di attenerci.<br />

La Fai non ha mai avuto titubanze a sostenere battaglie<br />

necessarie alla categoria e all’economia del Paese.<br />

Siamo sostenitori delle reti Ten europee delle quali il Ponte<br />

è un anello importante. Tuttavia occorrerà non tralasciare<br />

il presente e nel frattempo individuare soluzioni per favorire<br />

i collegamenti della Sicilia al Continente. Le autostrade del<br />

mare vanno rifinanziate subito. Non è facile ma dobbiamo<br />

continuare a provarci. Lo dobbiamo alle nostre imprese.<br />

Più presenti sul territorio<br />

Negli ultimi dieci anni la rappresentanza del trasporto e<br />

della logistica si è indebolita. Gli incontri con il mondo politico<br />

si sono ottenuti, nella gran parte dei casi, solo dopo<br />

dichiarazioni di manifestazioni. Questo dovrebbe far comprendere<br />

quanto sia decisivo rafforzare il rapporto unitario<br />

che va difeso e sostenuto coinvolgendo la categoria anche<br />

a livello territoriale dove Fai è ben presente. Occorre sempre<br />

più sapersi collegare con gli operatori locali al fine di interpretare<br />

le loro esigenze e garantire una presenza politica<br />

sul territorio, per essere riferimento certo e rafforzare attraverso<br />

servizi adeguati, la tutela delle imprese. La diffusione<br />

delle attività della federazione deve essere trasferita<br />

sul territorio.<br />

I prossimi mesi e anni ci dovranno vedere impegnati a saper<br />

interpretare il futuro che immagino ruoterà almeno su<br />

tre grandi temi: l’internazionalizzazione e la digitalizzazione;<br />

la sicurezza, l’ambiente. Cambiamenti che richiedono un<br />

forte impegno e coinvolgimento di tutte le nostre realtà.<br />

Nel 2024 si rinnoveranno sia il Parlamento europeo che la<br />

Commissione. Penso che la Fai dovrà concentrare la propria<br />

attenzione a un tema che rischia di essere devastante<br />

se alcune teorie avranno il sopravvento. La libertà di circolazione<br />

è il decisivo ed ulteriore argomento sul quale un<br />

Paese come il nostro non può farsi mettere in disparte. Un<br />

principio che deve essere difeso a tutti i livelli.<br />

La Fai/Conftrasporto c’è e ci sarà! Guardiamo avanti non<br />

dimenticando mai che se si sono realizzate molte delle<br />

nostre idee è perché si è riusciti a coinvolgere più realtà. Il<br />

principio è uno solo al quale ispirarsi. Ricerca dell’unità<br />

possibile senza mai demordere. Un motto non nostro ma<br />

di un Papa, Giovanni XXIII. “Ut unum sint”, affinché tutti siano<br />

una cosa sola. Per rispetto di chi non si riconosce con<br />

i principi cattolici citerò anche, il più volte da me richiamato<br />

Giorgio Gaber. Un genio che vedeva il futuro con grande<br />

anticipo e che sosteneva il concetto della forza che deriva<br />

dallo stare insieme.<br />

“Un uomo che da solo grida il suo no è considerato un pazzo.<br />

Ma dieci, cento, diecimila uomini che gridano insieme lo<br />

stesso no possono cambiare il mondo!”. Questa è la Fai di<br />

ieri e di oggi. Spero, anzi ne sono più che convinto, che sarà<br />

anche quella del prossimo futuro. Grazie della vostra presenza<br />

e pazienza. Al 70esimo anniversario!<br />

In contemporanea con<br />

08·10<br />

MAGGIO<br />

2024<br />

transpotec.com<br />

46 - 07 <strong>2023</strong><br />

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Il parere legale<br />

Attualità<br />

Per evitare sanzioni<br />

L’Europa ci bacchetta e per migliorare la qualità dell’aria si interviene<br />

anche sul Codice della Strada. Possibilità di ridurre i limiti di velocità su<br />

strade e autostrade e di creare nuove zone a traffico limitato nelle città<br />

a cura di Avv. Enrico Storari, Avv. Filippo Montanari<br />

Il Decreto-legge n. 69 del 13 giugno <strong>2023</strong>, in vigore dal<br />

giorno successivo, contiene principalmente misure volte<br />

a rimediare alle procedure di infrazione in cui è incorsa<br />

l’Italia per violazioni dei trattati dell’Unione Europea.<br />

Tra queste vi è anche il superamento dei valori limite PM10,<br />

ossia delle soglie di emissioni inquinanti concordate tra<br />

gli Stati membri dalla UE. In assenza di un intervento normativo<br />

da parte del Governo, proprio in ragione della procedura<br />

di infrazione n. 2014/2147, Bruxelles potrebbe deferire<br />

il nostro Paese dinanzi alla Corte di Giustizia, con il<br />

rischio di sanzioni pecuniarie.<br />

Sono, perciò, intervenute delle modifiche al Codice della<br />

Strada che hanno interessato gli articoli 6 e 7. In particolare,<br />

tali norme, nella loro nuova formulazione, permettono<br />

alle Regioni e alle Province Autonome di Trento<br />

e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze,<br />

nonché agli Enti gestori di autostrade e strade extraurbane<br />

di ridurre i limiti di velocità per la circolazione dei<br />

veicoli nei tratti in cui il percorso stradale attraversa, o<br />

corre in prossimità, di centri urbani. La finalità dichiarata,<br />

dunque, è quella di contribuire alla diminuzione dell’inquinamento<br />

derivante dal traffico automobilistico, specialmente<br />

nei pressi delle città.<br />

Temporanee o permanenti<br />

Le modifiche non prevedono alcun obbligo, bensì la possibilità<br />

di ridurre i limiti e solo in determinati tratti di strada,<br />

cioè in quelle zone in cui ciò si renda necessario in ragione<br />

delle elevate concentrazioni di gas di scarico.<br />

Tali riduzioni potranno essere sia temporanee che permanenti,<br />

tuttavia, all’Ente proprietario o gestore dell’infrastruttura<br />

stradale è imposto l’obbligo di informare preventivamente<br />

ed adeguatamente gli automobilisti<br />

della riduzione del limite di velocità, con<br />

segnaletica visiva.<br />

Come precisato sopra, la decisione sulle<br />

eventuali riduzioni spetta alle Regioni,<br />

Province ed Enti proprietari o gestori di strade<br />

e autostrade.<br />

Quanto al controllo e all’accertamento di<br />

sanzioni in caso di violazione degli eventuali<br />

nuovi limiti di velocità, è possibile procedere<br />

alla verifica della velocità dei veicoli<br />

mediante l’uso di autovelox e strumenti simili.<br />

La violazione del neo-introdotto limite<br />

comporta l’applicazione delle sanzioni previste<br />

dall’art. 142 del Codice della Strada,<br />

ossia quelle sanzioni già previste per le<br />

normali violazioni dei limiti di velocità.<br />

Infine, sempre per finalità legate al miglioramento<br />

della qualità dell’aria, i Comuni<br />

possono stabilire, all’interno di una determinata<br />

zona a traffico limitato, diversi tempi<br />

massimi di permanenza, tra l’ingresso<br />

e l’uscita, anche differenziati per categoria<br />

di veicoli o di utenti.<br />

Inaugurazioni<br />

Maison Renault<br />

Nuova sede per la Casa francese in Italia. Un chiaro<br />

segnale della volontà di continuare a crescere nel Paese<br />

dove nel 2022 si è raggiunta la quota più alta dal 2013<br />

Un mercato strategico quello italiano per<br />

Renault Trucks, uno dei primi cinque per<br />

volumi in Europa. Oggi la Losanga nella<br />

Penisola detiene una quota del 9 per cento nel<br />

segmento degli over 16 tonnellate e punta a<br />

crescere ulteriormente. Prova ne è l’investimento,<br />

deciso tre anni fa, nella maison Renault<br />

Trucks, inaugurata a giugno a Pero, proprio laddove<br />

lo scorso anno era tornata la sede della<br />

Filiale Italiana. “La maison Renault è l’apice.<br />

Sono molto soddisfatto - ha detto Pierre Sirolli,<br />

Amministratore Delegato Renault Trucks Italia<br />

- dei risultati raggiunti in questi quattro anni in<br />

Italia. Le vendite sono aumentate del 42 per cento,<br />

il fatturato ricambi del 17, il portafoglio dei<br />

contratti manutenzione del 72 per cento.<br />

Possiamo parlare di una rinascita della Losanga<br />

che ha visto anche una trasformazione enorme<br />

del suo team. il personale è cresciuto e ben il 76<br />

per cento delle persone coprono un ruolo diverso.<br />

infine, sono stati creati due nuovi reparti allo<br />

scopo di favorire la transizione ecologica. Per<br />

noi l’elettrico rimane una soluzione chiave”.<br />

Cresciuta negli ultimi due anni anche la rete<br />

con tre nuove sedi (Cavi Diesel, Diesel Car by<br />

Finazzi e MAS) e 8 nuovi punti di assistenza<br />

(con l’obiettivo di arrivare a 14 entro fine anno).<br />

Presso la rinnovata sede, su cui appare il nuovo<br />

brand che arriverà su tutti i veicoli entro la fine<br />

dell’anno, è presente anche la divisione Used<br />

Trucks by Renault Trucks, centro nazionale<br />

dell’usato.<br />

Ricordiamo, infine, che da giugno 2021, a Pero<br />

è operativo anche il Renault Trucks Commercial<br />

Milano, centro di vendita e assistenza, per<br />

Milano, Monza e Brianza, Lodi, Pavia, Novara e<br />

Verbano-Cusio-Ossola.<br />

L’inaugurazione ufficiale ha fornito anche l’occasione<br />

per un passaggio di testimone. Dal primo<br />

<strong>luglio</strong> Sirolli tornerà a Lione e lascerà la guida<br />

della Penisola a Edouard Savelli, 52 anni, 19<br />

anni dei quali al fianco di Renault Trucks.<br />

In apertura la nuova<br />

‘maison’ Renault,<br />

a Pero, Milano.<br />

In basso, l’ingresso<br />

della Renault Trucks<br />

Commercial Milano,<br />

l’ampio piazzale con<br />

veicoli nuovi e usati<br />

e il taglio ufficiale del<br />

nastro. Il penultimo<br />

da destra è Edouard<br />

Savelli, ad di Renault<br />

Truck Italia<br />

dal 1°<strong>luglio</strong>.<br />

La rubrica dedicata alle questioni legali che interessa la filiera della distribuzione e quella della<br />

riparazione dei veicoli è curata dagli Avvocati Enrico Storari e Filippo Montanari dello Studio<br />

Macchi di Cellere Gangemi. Costituito da oltre 100 professionisti, dal 1986 fornisce servizi<br />

di eccellenza in relazione a tutti gli aspetti del diritto delle imprese e degli affari commerciali.<br />

48 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&S<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 49


Pubbliredazionale<br />

Attualità<br />

Cooperiamo?<br />

L’obiettivo di Digital Trucks è soddisfare pienamente ogni cliente con<br />

un percorso condiviso. Un team di professionisti per costruire il domani<br />

Digital Trucks, Digitalizzazione e Servitizzazione. In questo<br />

trinomio si coagula la nostra missione: essere riconosciuta<br />

come azienda capace di innovare attraverso la competenza<br />

digitale e la servitizzazione di cui molto si parla.<br />

La nostra capacità di analisi del mercato e delle sue continue<br />

trasformazioni è generata dal team di esperti che<br />

compongono il nostro organico che giornalmente si interfaccia<br />

con la clientela attraverso l’assistenza online<br />

per la soluzione di problematiche diagnostiche o applicative<br />

degli strumenti diagnostici. Grazie alla nostra competenza<br />

possiamo esplorare in profondità temi specifici<br />

relativi alla progettazione di nuovi spazi di lavoro in officina,<br />

razionalizzare la gestione dello stock dei ricambi,<br />

oppure valutare la fornitura e gli investimenti delle attrezzature<br />

per creare nuovi servizi. Le aziende con le<br />

quali collaboriamo sono quelle che condividono la nostra<br />

filosofia del servizio.<br />

Prepararsi al futuro<br />

L’avvento della digitalizzazione che si è imposta sul mercato<br />

del trasporto attraverso i sistemi di geo-localizzazione<br />

e la trasmissione delle informazioni sul funzionamento<br />

del mezzo, che può essere interrogato da remoto e fornire<br />

una diagnosi sul suo stato di salute, ha purtroppo evidenziato<br />

che questo processo, non ha ancora trovato il suo<br />

giusto utilizzo, a causa della scarsa conoscenza e competenza<br />

degli addetti del settore. È in questo specifico<br />

contesto che la nostra organizzazione ha delineato il modus<br />

operandi con il mercato, delineando un netto confine<br />

tra Collaborazione & Cooperazione con il Cliente.<br />

Nel porci sul mercato, abbiamo inteso stabilire un rapporto<br />

con il nostro Cliente che non fosse incentrato sulla<br />

Foto di gruppo in occasione dell'accordo tra Digital Trucks e<br />

Vamag, azienda leader nel settore deelle attrezzature per la<br />

revisione dei veicoli leggeri e pesanti.<br />

mera transazione tra due soggetti che operano in un determinato<br />

ambito e svolgono attività che sono assimilabili<br />

tra di loro. Il nostro intento è stato quello di stabilire<br />

un rapporto di Cooperazione che ha un significato ben<br />

più complesso, essendo un percorso atto al raggiungimento<br />

di un fine comune per il conseguimento, senza<br />

intermediari, di uno scopo di reciproca soddisfazione. I<br />

risultati che abbiamo conseguito in questi anni lo attestano.<br />

Cooperare significa per noi analizzare le varie implicazioni<br />

che la transizione digitale porterà nelle aziende. In<br />

questo percorso abbiamo avuto modo di intrecciare un<br />

proficuo rapporto di collaborazione con Vamag, azienda<br />

leader nel settore delle attrezzature per la revisione dei<br />

veicoli leggeri e pesanti. L’interazione tra le due aziende<br />

si poggia sul progresso della digitalizzazione che Vamag<br />

ha messo in atto attraverso il processo di accettazione<br />

dinamica del veicolo e delle linee di revisione a piastre.<br />

Lo stato dell’arte<br />

L’universo delle officine italiane è ancora lontano dal definirsi<br />

digitalizzato: secondo una recente ricerca di mercato<br />

circa il 30 per cento dei service post-vendita non ha<br />

un sito web e il 10 per cento pensa che non sia utile per<br />

il proprio business. Non solo: tra coloro che lo hanno, il<br />

55 per cento non ha ancora predisposto un servizio di<br />

prenotazione online. Solo il 29 per cento del campione<br />

ha dichiarato di aver stabilito un budget per la strategia<br />

digitale dell’azienda. Ecco come questa ricerca ha trovato<br />

terreno fertile nella nostra proposta, avendo messo a disposizione<br />

dei nostri interlocutori idonei strumenti atti<br />

all’analisi delle competenze delle risorse presenti in organico<br />

e percorsi formativi mirati per colmare le lacune<br />

tecniche e gestionali.<br />

Nel caso della mancanza di risorse specifiche si ricorre<br />

alla creazione di percorsi di formazione mirati attraverso<br />

delle Academy specifiche, utilizzando i fondi (Formatemp).<br />

Un’opportunità per creare dei percorsi mirati per inserire<br />

nuove risorse sul mercato del lavoro e colmare il gap tar<br />

domanda e offerta.<br />

Il mercato ci ha premiati, permettendo alla nostra azienda<br />

di continuare a crescere ad espandere le sue attività.<br />

Siamo particolarmente orgogliosi delle relazioni che abbiamo<br />

intrapreso con i nostri fornitori che fondano la loro<br />

relazione sulle stesse nostre logiche di mercato e in particolare<br />

con la Vamag che ci ha riconosciuti come distributore<br />

preferenziale dei loro prodotti per il settore del veicolo<br />

industriale sul territorio nazionale, affiancandoli nella<br />

distribuzione installazione assistenza tecnica e formazione<br />

sulle linee revisioni previste nelle nuove direttive ministeriali.<br />

50 - 07 <strong>2023</strong> www.vietrasportiweb.it<br />

Diesel Technic Italia<br />

Raddoppio<br />

Inaugurata ad Aversa la nuova sede dell’azienda<br />

specializzata nella distribuzione di ricambi e accessori<br />

per truck e lcv. I tempi di consegna al Sud si accorciano<br />

Diesel Technic Italia, azienda specializzata<br />

nella distribuzione di ricambi e accessori<br />

per veicoli commerciali, ha inaugurato<br />

una nuova sede nel nostro paese che va ad aggiungersi<br />

a quella di Verona, attiva dal 2016.<br />

Ora tocca al Sud. La struttura si trova, infatti, in<br />

Campania, a Gricignano di Aversa (CS), all’interno<br />

del Centro Logistico. Punta a soddisfare<br />

i bisogni della clientela del Meridione e delle<br />

grandi isole garantendo tempi di consegna più<br />

rapidi. La nuova sede si trova in una zona particolarmente<br />

comoda per la movimentazione<br />

dei mezzi ed è provvista di un’area coperta di<br />

notevoli dimensioni per lo stoccaggio delle parti<br />

e degli accessori contraddistinti dei marchi DT<br />

Spare Parts e Siegel Automotive. Già oggi gestisce<br />

13.000 codici ricambi per veicoli commerciali<br />

leggeri, truck, rimorchi ed autobus ma<br />

in un prossimo futuro arriverà a ben 25.000.<br />

Tutti distinti da un ottimo rapporto qualità prezzo<br />

e coperti da una garanzia di 24 mesi nel caso<br />

della gamma marchiata DT Spare Parts.<br />

Walter Schiavi, direttore generale di<br />

Diesel Technic Italia: “La crescita,<br />

dalla nostra fondazione, è stata costante,<br />

con incrementi del fatturato<br />

a doppia cifra e con tanti servizi<br />

alla clientela. La parte del mercato<br />

del Sud Italia è molto importante<br />

e l’apertura della seconda sede si<br />

colloca perfettamente all’interno della nostra<br />

strategia, volta a potenziare ulteriormente la nostra<br />

capillarità”.<br />

E Carlo Pietropaolo, direttore commerciale di<br />

Diesel Technic Italia, ha aggiunto: “Presso la nuova<br />

sede è possibile effettuare ordini ogni giorno:<br />

fino alle 18.30 per spedizioni tramite corriere e<br />

fino alle 19.00 per il ritiro presso il deposito.<br />

Rispetto al passato, per Sicilia e Calabria, i tempi<br />

di consegna si riducono a 24 ore. Per la Puglia,<br />

è ora disponibile il servizio ‘Same Day Delivery’,<br />

già attivo nel Nord e Centro Italia, con consegna<br />

garantita in giornata per gli ordini effettuati entro<br />

le ore 10.50. La disponibilità di prodotti è sempre<br />

più estesa e i tempi di consegna più celeri”.<br />

Gli ordini sono sempre gestiti tramite la piattaforma<br />

Partner Portal .partnerportal.dieseltechnic.com).<br />

Walter Schiavi,<br />

direttore generale<br />

di Diesel Technic<br />

Italia. In alto, immagini<br />

della nuova sede<br />

di Gricignano<br />

di Aversa (Cosenza).<br />

Sotto, alcuni dei<br />

prodotti a marchio DT<br />

Spare Parts e Siegel<br />

Automotive.<br />

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07 <strong>2023</strong> - 51


Eventi<br />

Automotive Dealer Day <strong>2023</strong><br />

Lo sai?<br />

Numeri da record per la 21° edizione della<br />

kermesse dedicata alla distribuzione, organizzata<br />

da Quintegia. Oltre 5.500 gli operatori del settore<br />

che si sono ritrovati all’interno della Fiera di Verona,<br />

dal 16 al 18 maggio, per ascoltare i workshop<br />

in programma e visitare gli stand dei 90 espositori<br />

da 6 Paesi. Come sempre tante idee e dritte per migliorare<br />

da subito la reddittività in salone come in officina<br />

di Tiziana Altieri<br />

PAROLE E PAROLE<br />

Ogni comportamento è correlato a un mix<br />

chimico all’interno del corpo. Per<br />

concludere con successo una trattativa di<br />

vendita bisogna creare quello giusto nel<br />

cliente. Ne è convinto Paolo Borzacchiello,<br />

esperto di intelligenza linguistica e<br />

interazioni umane, che al pubblico di ADD<br />

ha fornito qualche dritta. “Assicuratevi<br />

innanzitutto che il cliente sia vivo! Per<br />

convincerlo ad acquistare serve la sua<br />

attenzione. Catturiamola differenziandoci:<br />

no a frasi come “La nostra azienda nasce<br />

nel….”,”Siamo i leader di mercato…”. Parliamo<br />

piuttosto di avversione alla perdita,<br />

problemi… e senza nessun sorriso!<br />

Dobbiamo guadagnare la fiducia<br />

dell’interlocutore. La verità non si<br />

argomenta: “Sinceramente...”, “Se devo dire<br />

la verità...” vanno messe al bando meglio un,<br />

“Ho capito perfettamente”. Stimoliamo,<br />

infine, il suo entusiasmo usando verbi di<br />

azione. Prendetevi cura delle vostre parole e<br />

le vostre parole si prenderanno cura di voi”.<br />

L’USATO GIUSTO<br />

Riflettori puntati sull’usato<br />

all’ultima edizione di ADD.<br />

Il perché è presto detto:<br />

la diffusione del<br />

modello di agenzia da<br />

una parte (non ha<br />

ancora coinvolto il<br />

mondo truck ma quello<br />

dei veicoli commerciali sì)<br />

e l’aumento seppure ancora<br />

lieve delle vendite di mezzi<br />

elettrici dall’altra, costringono gli operatori a cercare<br />

nuove fonti di business. E l’usato, se ben gestito, può<br />

dare parecchie soddisfazioni. Ecco qualche dritta. Nel<br />

proprio stock è importante avere il modello giusto al<br />

prezzo giusto. Non ci si può quindi certo accontentare<br />

delle permute. Per gli acquisti bisogna sfruttare tutti i<br />

canali: aste on-line, portali B2B. Il listino va ritoccato<br />

settimanalmente: meglio marginare meno che trovarsi<br />

un veicolo che invecchia nel piazzale. Serve un<br />

approccio omni-channel: il consumatore deve avere la<br />

possibilità di scegliere tra on-line (sul sito farà ricerca,<br />

guarderà video, leggerà recensioni) e off-line (dove i più<br />

preferiscono finalizzare l’acquisto). Bisogna collaborare:<br />

i dati di parte terze sono indispensabili per comprendere<br />

il mercato e valutare correttamente quello che c’è nel<br />

proprio stock. “Disponibilità e professionalità - ha<br />

ricordato Luca Montagner, Senior Advisor di Quintegia -<br />

sono parole chiave quando parliamo di usato. A fare la<br />

differenza, infatti, è la presenza del veicolo giusto in loco<br />

e la capacità del venditore di proporlo. Ricordate poi che il<br />

cliente dell’usato è sempre più interessato ai servizi<br />

addizionali, in particolare ai pacchetti di manutenzione”.<br />

COSA CAMBIERÀ<br />

Se l’Europa non farà passi<br />

indietro sul Regolamento<br />

che, di fatto, vieta la<br />

vendita di auto e veicoli<br />

commerciali benzina e<br />

diesel dal 2035 una<br />

crescita del parco elettrico<br />

è inevitabile. Meglio, dunque,<br />

prepararsi ad assistere questi<br />

veicoli che fra una decina di<br />

anni potranno avere un peso<br />

rilevante. L’investimento per le officine? Circa<br />

50mila euro. Attenzione: la spesa per la<br />

manutenzione e l’assistenza con la diffusione<br />

dei veicoli lettrici è destinata a diminuire. fatta<br />

100 oggi si ridurrebbe a 65. Per rimanere sul<br />

mercato, quindi, sarà necessario dotarsi di<br />

attrezzature connesse per gestire i dati a<br />

distanza e presidiare il business dei pneumatici.<br />

L’AI È CON NOI<br />

“Quello che fino a sei mesi fa sembrava fantascienza<br />

oggi è realtà”. L’oggetto è Chat GPT e le parole sono<br />

di Marco Marlia, Ceo e Co-Founder MotorK.<br />

“L’intelligenza artificiale - ha continuato - avrà un<br />

impatto importante su tutte le industry e anche la<br />

distribuzione automotive sarà coinvolta in maniera<br />

significativa. Per primi abbiamo sviluppato soluzioni<br />

digitali integrate che hanno rivoluzionato il settore:<br />

abbiamo deciso di accelerare ulteriormente i nostri<br />

investimenti puntando su soluzioni automotive first<br />

basate sull’intelligenza artificiale, continuando ad<br />

anticipare i trend e sfruttando il potenziale dell’AI per<br />

rispondere alle esigenze dei nostri clienti e far loro da<br />

guida in un nuovo ecosistema”.<br />

Nel piano di MotorK rientra il lancio di Tech LABS, il<br />

progetto con cui l’azienda intende porsi come hub di<br />

ricerca e sviluppo d’avanguardia tecnologica per la<br />

scena automotive europea. Un’iniziativa che si<br />

inserisce nel piano di R&D su cui l’azienda ha<br />

investito nel 2022 il 37 per cento del fatturato, per<br />

sviluppare e implementare nuove tecnologie in<br />

grado di migliorare l’esperienza clienti rendendola<br />

più fluida e personalizzata, ottimizzare le operazioni,<br />

ridurre i costi e facilitare i processi di lavoro dei<br />

concessionari.<br />

SOSTENIBILISSIMI<br />

Sbagliato vedere la sostenibilità soltanto in relazione<br />

all’ambiente. Emanuele Zanotto, di Quintegia, chiarisce che<br />

“per essere volano di crescita ci sono altri due aspetti<br />

ugualmente importanti, sociali (componente che necessita di<br />

specifici progetti di engagement verso la propria struttura e il<br />

territorio) e di governance (componente che deve prevedere<br />

maggiori investimenti in termini di strumenti di gestione)”.<br />

Convincente la testimonianza di Iolanda<br />

Riolo, titolare dell’omonimo Gruppo, che<br />

nella sua Palermo ha dato vita a una<br />

serie di iniziative solidali, “non<br />

necessariamente legate al nostro<br />

business”. Quanto ad Autotorino, il<br />

direttore generale Stefano Martinalli<br />

preannuncia per il 2024 un bilancio di<br />

sostenibilità in linea con “un approccio<br />

di restituzione al territorio: il 30% del<br />

nostro budget è destinato a progetti di<br />

riabilitazione sociale o ambientale”.<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service<br />

52 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 53


Attualità<br />

I 20 anni del brand<br />

Tutto a posto<br />

In apertura Federica<br />

Bertoldi, responsabile<br />

comunicazione LQV<br />

Rhiag alla festa per<br />

i 20 anni del brand<br />

‘a posto’ presso<br />

Garage Italia, a Milano.<br />

Dall’alto, Frédéric<br />

Servajean,<br />

responsabile Network<br />

Officine, Marzia<br />

Castellani, direttore<br />

commerciale e la<br />

dimostrazione live dei<br />

nuovi smart glasses.<br />

Festeggiati a Milano i due decenni di attività del network<br />

che ha puntato su qualità dei ricambi e formazione del<br />

personale di officina. E nel futuro ancora più tecnologia<br />

La rete di officine ‘a posto’ Rhiag ha festeggiato<br />

i suoi primi 20 anni. Era il 2003 quando<br />

il gruppo Rhiag, tra i protagonisti europei<br />

della distribuzione B2B di parti di ricambio<br />

per auto e veicoli industriali e leader nel mercato<br />

italiano dell’aftermarket indipendente, dal 2016<br />

parte di LKQ Europe, annunciò il primo progetto<br />

di affiliazione officine: il network multimarca ‘a<br />

posto’, appunto. Nel nome una promessa: quella<br />

di riconsegnare il veicolo, auto o lcv, in ottime<br />

condizioni’, pronto a tornare su strada in totale<br />

sicurezza.<br />

In due decenni LKQ Rhiag nella Penisola ha dato<br />

vita a un esteso network riparativo, affiancando<br />

ad ‘a posto’ altre due reti multimarca: DediCar e<br />

Officina N°1. Complessivamente sono più di<br />

1.900 le officine affiliate, 4.500 i meccanici formati<br />

all’anno e 60 gli accordi con flotte di noleggio<br />

a breve e lungo termine nonché private. “La<br />

rete ‘a posto’ Rhiag - ha dichiarato Federica<br />

Bertoldi, responsabile comunicazione - nasceva<br />

in un contesto di mercato in grande trasformazione<br />

per effetto dell’evoluzione tecnologica delle<br />

vetture e della legge BER che liberalizzava il mercato<br />

della riparazione. Da allora i nostri valori non<br />

sono cambiati, ma siamo evoluti e oggi il marchio<br />

‘a posto’ è accompagnato da un nuovo payoff -<br />

I professionisti dell’auto - che ben rappresenta i<br />

tratti distintivi del network, pronto ad affrontare<br />

una nuova rivoluzione dell’automotive”. Gli affiliati<br />

ad ‘a posto’ sono, infatti, professionisti attrezzati<br />

per effettuare interventi su tutti i modelli di vet-<br />

tura, anche durante il periodo di garanzia, dotati<br />

di strumenti di diagnosi all’avanguardia e impegnati<br />

in un programma di formazione tecnica<br />

continua che punta a consentire loro di mettere<br />

mani anche sui modelli di ultima generazione<br />

e su quelli che verranno, ibridi ed elettrici inclusi.<br />

“La strategia del network - ha sottolineato Marzia<br />

Castellani, direttore commerciale - è oggi a tutti<br />

gli effetti un progetto di integrazione di filiera che<br />

ci consente di portare valore a tutti gli operatori<br />

dell’aftermarket distributivo e riparativo con focus<br />

sull’utente finale sia esso un privato o un intermediario”.<br />

Il bello della realtà aumentata<br />

“Quest’anno - ha concluso Frédéric Servajean,<br />

responsabile Network Officine - è stata lanciata<br />

la nuova area tecnica che comprende una banca<br />

dati tecnici, un servizio di richiesta dati mancanti<br />

e un’assistenza tecnica premium, a cui si affianca<br />

il servizio innovativo di diagnosi remota LKQ<br />

Remote Support”. L’evento si è concluso con<br />

una dimostrazione live del nuovo servizio: gli<br />

smart glasses che sfruttano la realtà aumentata<br />

per trasformare gli occhi del meccanico in<br />

quelli del tecnico. Uno strumento di assistenza<br />

da remoto che il riparatore può utilizzare quando<br />

si trova ad affrontare guasti particolarmente<br />

complessi. In pochi minuti si stabilisce un collegamento<br />

video con l’assistenza tecnica LKQ<br />

Rhiag e si viene guidati passo-passo in tutte le<br />

operazioni fino alla risoluzione del problema.<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&S<br />

54 - 07 <strong>2023</strong><br />

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Leggi, aziende, lavoro<br />

È o non è lavoro?<br />

Nella terza puntata quali momenti<br />

rientrano nel computo delle ore<br />

complessive e le eventuali deroghe<br />

a cura di Pasquale Dui<br />

Cominciamo questa terza puntata con la definizione<br />

di orario di lavoro: si intende qualsiasi periodo in<br />

cui il lavoratore è al lavoro, a disposizione del datore<br />

di lavoro e, pertanto, soggetto al suo potere direttivo, nell’esercizio<br />

della sua attività o delle sue funzioni.<br />

Ne consegue che è da considerarsi orario di lavoro l’arco<br />

temporale trascorso dal lavoratore medesimo all’interno<br />

dell’azienda nello svolgimento di attività prodromiche ed<br />

accessorie allo svolgimento, in senso stretto, delle mansioni<br />

affidategli, se il datore di lavoro non prova che egli<br />

sia libero di autodeterminarsi o non sia assoggettato al<br />

potere gerarchico. Sono compresi nell’orario di lavoro i periodi<br />

in cui i lavoratori sono obbligati a essere fisicamente<br />

sul luogo indicato dal datore di lavoro e a tenersi a disposizione<br />

di quest’ultimo per poter fornire la loro opera in<br />

caso di necessità.<br />

Ecco le fattispecie particolari esaminate dalla legge, dalla<br />

giurisprudenza e dalla prassi amministrativa.<br />

Vestizione e svestizione (c.d. tempo tuta): il datore di lavoro<br />

impone ai propri dipendenti di indossare una divisa aziendale<br />

e disciplina tempo e luogo di esecuzione dell’operazione<br />

(così come il c.d. tempo di percorrenza dallo spogliatoio<br />

al reparti). Viene considerata orario di lavoro.<br />

Tempo impiegato dal luogo di raduno (c.d. punto di raccolta),<br />

solitamente dalla sede legale o dal magazzino al<br />

luogo di lavoro, se funzionale alla prestazione. Viene considerato<br />

orario di lavoro.<br />

Reperibilità (ad esempio, tempo in cui il lavoratore si trova<br />

nella propria abitazione, ma disponibile alla chiamata del<br />

datore in caso di necessità). Non viene considerato orario<br />

di lavoro.<br />

Riposo intermedio. Non viene considerato orario di lavoro.<br />

Tempo impiegato per recarsi al lavoro e per il ritorno. Non<br />

viene considerato orario di lavoro, salve diverse e migliori<br />

previsioni dei contratti collettivi.<br />

Soste di lavoro di durata compresa tra i 10 minuti e le 2<br />

ore, durante le quali non è richiesta alcuna prestazione.<br />

Non sono considerate orario di lavoro.<br />

Soste di lavoro (anche se di durata superiore ai 15 minuti)<br />

concesse all’operaio nei lavori molto faticosi allo scopo<br />

di rimetterlo in condizioni fisiche idonee per riprendere il<br />

lavoro. Sono considerate orario di lavoro.<br />

Tempo impiegato giornalmente dal lavoratore per raggiungere<br />

la sede di lavoro durante la trasferta. Non sono<br />

considerate orario di lavoro.<br />

Pause (ad esempio, pausa pranzo di 30 minuti). Non sono<br />

considerate orario di lavoro.<br />

Organizzazione dell’orario di lavoro<br />

La legge ammette qualsiasi accordo tra le parti finalizzato<br />

all’organizzazione dell’orario di lavoro, sempre che siano<br />

rispettati i limiti di durata. Nella pratica, peraltro, i criteri generali<br />

della distribuzione dell’orario sono stabiliti dai contratti<br />

collettivi, che normalmente pongono limiti e vincoli procedurali<br />

all’esercizio del potere datoriale di stabilire o modificare<br />

i regimi di orario.<br />

I contratti collettivi stipulati a livello nazionale con le organizzazioni<br />

sindacali comparatamente più rappresentative<br />

possono derogare alle disposizioni di legge in materia di:<br />

pause; riposo giornaliero: durata settimanale dell’orario di<br />

lavoro; organizzazione del lavoro notturno.<br />

In assenza di specifiche disposizioni nei contratti collettivi<br />

nazionali, le deroghe possono essere stabilite nei contratti<br />

collettivi territoriali o aziendali stipulati con le organizzazioni<br />

sindacali comparativamente più rappresentative sul piano<br />

nazionale (art. 17, comma 1, d.lgs. 66/2003).<br />

L’eventuale deroga può essere ammessa solo a condizione<br />

che al lavoratore siano accordati periodi equivalenti di riposo<br />

compensativo o, quando ciò sia oggettivamente impossibile,<br />

sia concessa una protezione appropriata (art. 17, comma 4,<br />

d.lgs. 66/2003). Nel rispetto dei limiti fissati dalla legge e dal<br />

contratto collettivo, il datore di lavoro può regolamentare la<br />

distribuzione giornaliera e settimanale dell’orario, concordando<br />

con i lavoratori la distribuzione dell’orario di lavoro che<br />

meglio risponde alle esigenze concrete delle parti: collocazione<br />

della prestazione nell’arco della giornata e della settimana,<br />

durata delle pause, utilizzo dei riposi settimanali, etc.<br />

La rubrica è curata da Pasquale Dui,<br />

Avvocato in Milano - Professore a<br />

contratto di diritto del lavoro - Revisore<br />

legale e Giornalista pubblicista.<br />

Il truck fuel cell è qui<br />

Toyota Motor Europe e VDL pronte entro<br />

l’estate con il primo camion a idrogeno<br />

Toyota Motor Europe (TME), società che sovrintende alla commercializzazione<br />

di veicoli, parti e accessori Toyota, Gazoo Racing e Lexus, nonché<br />

alle operazioni di produzione e ingegneria di Toyota in Europa, è<br />

pronta a entrare nel Vecchio Continente con autocarri pesanti a idrogeno<br />

grazie alla collaborazione con l’olandese VDL Groep. Una cooperazione<br />

che mira ad accelerare la decarbonizzazione del settore della logistica<br />

stradale, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di Toyota<br />

Europe di una strategia completamente neutrale dal punto di vista delle<br />

emissioni di carbonio entro il 2040.<br />

VLD costruirà il primo camion a Fuel Cell entro l’estate, seguito da altri<br />

veicoli che saranno prodotti e valutati sulle rotte logistiche dell’azienda<br />

giapponese nell’autunno di quest’anno. Il progetto consentirà di comprendere<br />

il reale potenziale di questi mezzi ed, eventualmente, di apportare<br />

i necessari correttivi.<br />

“VDL Special Vehicles- ha dichiarato Hans Bekkers, direttore commerciale<br />

di VDL Special Vehicles - crede in un futuro a emissioni zero per mezzi<br />

leggeri e pesanti, sia su strada che fuori strada. Siamo quindi estremamente<br />

orgogliosi di collaborare con Toyota Motor Europe a questo progetto tecnologico<br />

innovativo, che ci consentirà di espandere le nostre attività nel<br />

settore dei trasporti elettrici a idrogeno.”<br />

Due i principali vantaggi dei sistemi a idrogeno rispetto ai propulsori elettrici:<br />

la massa ridotta che permette di aumentare il carico utile e la possibilità<br />

di effettuare rifornimento in tempi rapidi, poco superiori a quelli<br />

necessari per il diesel.<br />

“Siamo entusiasti - ha aggiunto Leon Van Der Merwe, VP Supply Chain<br />

Toyota Motor Europe - di iniziare questo progetto con VDL Groep, perché<br />

ci permetterà di decarbonizzare ulteriormente il trasporto a lungo raggio<br />

della nostra componentistica, dei veicoli e delle parti di ricambio. Gli autocarri<br />

pesanti rimarranno un pilastro importante della nostra strategia<br />

multimodale e l’introduzione di mezzi a emissioni zero, dotati dei nostri<br />

moduli a Fuel Cell Toyota, avrà un forte impatto sulla riduzione complessiva<br />

delle emissioni di carbonio della nostra logistica.”<br />

Secondo la Casa giapponese, che fornisce a VDL i moduli fuel cell, questi<br />

camion giocheranno un ruolo<br />

chiave nella crescita del più<br />

ampio ecosistema europeo<br />

dell’idrogeno generando<br />

una sana dinamica di domanda<br />

e offerta di questo<br />

combustibile. Il proficuo ciclo<br />

di feedback stimolerà<br />

lo sviluppo di un’infrastruttura<br />

sostenibile, che potrà<br />

essere utilizzata anche da<br />

altri veicoli, consentendo<br />

al contempo l’emergere di<br />

nuove soluzioni di<br />

mobilità.<br />

Si dice che<br />

&<br />

PERSONE<br />

POLTRONE<br />

n Pasquale Russo, 49 anni, di Napoli, è<br />

il nuovo presidente di Conftrasporto,<br />

Confederazione del mondo dei trasporti,<br />

della logistica e della mobilità, aderente<br />

a Confcommercio. Lo ha eletto<br />

all’unanimità l’Assemblea della<br />

Confederazione, che si è svolta a Roma<br />

lo scorso 7 giugno. Russo ha iniziato il<br />

suo percorso all’interno della Fai, la<br />

Federazione degli Autotrasportatori<br />

Italiani, alla fine degli anni ‘90, per poi<br />

assumere l’incarico di segretario<br />

generale di Conftrasporto nel 2003 e,<br />

negli ultimi anni, di presidente di<br />

Confcommercio Campania. Succede a<br />

Paolo Uggè, che continua a rivestire il<br />

ruolo di presidente della Fai e diventa<br />

Past President di Conftrasporto, con<br />

diritto di voto. “Il mio obiettivo sarà quello<br />

di continuare a sostenere il ruolo<br />

associativo e politico di Conftrasporto -<br />

ha detto Pasquale Russo al suo<br />

insediamento - tra prossimi i nodi da<br />

sciogliere, la riforma del sistema<br />

portuale, il nuovo regolamento sulle<br />

concessioni demaniali portuali,<br />

l’attraversamento dei valichi alpini e il<br />

grande tema delle infrastrutture”.<br />

n Dal 1° <strong>luglio</strong> Edouard Savelli, 52 anni,<br />

da 30 anni nel mondo dell’autotrasporto,<br />

19 dei quali con la Losanga, è il nuovo<br />

amministratore delegato di Renault<br />

Trucks Italia. Succede a Pierre Sirolli,<br />

che ha accettato nuove sfide a Lione.<br />

n Alessandro De Martino,<br />

amministratore delegato di Continental<br />

Italia per quanto riguarda il business<br />

pneumatici per 16 anni, assumerà il<br />

ruolo di Head of BestDrive Francia dal 1°<br />

settembre <strong>2023</strong>.<br />

n John Bolla è il nuovo presidente di<br />

UPS Healthcare. Succede a Wes<br />

Wheeler che ha annunciato il<br />

pensionamento. Bolla è entrato in UPS<br />

ad aprile 2022 come responsabile della<br />

logistica e della distribuzione healthcare<br />

a livello globale, gestendo con successo<br />

le attività in America, Europa e Asia-<br />

Pacifico-Medio Oriente e Africa.<br />

56 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 57


Si dice che<br />

Si dice che<br />

Un’app per guidare i soccorsi<br />

Emergency Response Guide di Volvo Group sfrutta<br />

la Realtà aumentata per intervenire in sicurezza<br />

Ti taglio ancora un 2 per cento<br />

Il nuovo sistema Cruise Control con Predizione Attiva per<br />

cambi Opticruise anticipa ogni mossa per ridurre i consumi<br />

Mettere in sicurezza un veicolo elettrico in caso<br />

di incidente richiede procedure diverse da quelle<br />

necessarie per i mezzi diesel o benzina.<br />

Particolare attenzione è richiesta dai sistemi<br />

ad alta tensione che alimentano i veicoli pesanti.<br />

Per venire in aiuto ai soccorritori Volvo Group<br />

lancia Emergency Response Guide, disponibile<br />

per il download gratuito dagli store Android e<br />

Apple. Un’app a Realtà aumentata che utilizzando<br />

una combinazione di connettività, fotocamera,<br />

sensori, modelli 3D e sovrapposizioni<br />

offre informazioni sulla posizione di cavi ad alta<br />

tensione, pacchi batteria e altri componenti<br />

chiave, nonché istruzioni dettagliate su come<br />

interrompere in sicurezza l’alimentazione del<br />

veicolo elettrico in caso di emergenza.<br />

“Vogliamo fornire informazioni ai primi soccorritori,<br />

in modo che a loro volta possano prepararsi<br />

per il passaggio generale verso il trasporto elettrico<br />

e al cambiamento del loro lavoro - afferma<br />

Anna Wrige Berling, Traffic and Product Safety<br />

Director presso Volvo Trucks - questa app è un<br />

uso davvero prezioso della Realtà Aumentata:<br />

ancora una volta, ciò dimostra come la tecnologia<br />

è una parte essenziale della nostra missione generale<br />

di sicurezza come qualsiasi altra”.<br />

Emergency Response Guide fornisce informazioni<br />

sulla sicurezza per tutti i marchi di veicoli<br />

pesanti di Volvo Group, tra cui Volvo Trucks,<br />

Renault Trucks e Mack Trucks.<br />

Continuare a ridurre i consumi di carburante è<br />

l’obiettivo degli ingegneri Scania. L’ultimo step<br />

è un aggiornamento del sistema CCAP (Cruise<br />

Control con Predizione Attiva) per cambi<br />

Opticruise che promette un taglio del 2 per cento<br />

su percorsi con topografia ondulata mantenendo<br />

inalterata la velocità media.<br />

La nuova versione, introdotta a giugno <strong>2023</strong>,<br />

sarà disponibile su tutti i veicoli Scania con<br />

cambio G25 e G33 di nuova produzione e potrà<br />

essere installata anche su quelli con cambio<br />

G25 o G33 di ultima generazione già sul mercato<br />

presso le officine autorizzate Scania. Per<br />

ottenere questi risultati è stata aumentata la<br />

capacità di calcolo, sono stati adottati algoritmi<br />

ancora più intelligenti e sono state ottimizzate<br />

le mappe digitali. Con il nuovo CCAP l’esperienza<br />

di guida è ulteriormente migliorata con modalità<br />

di performance più flessibili, adattamento<br />

dinamico alle condizioni reali della strada e del<br />

traffico, maggior utilizzo dell’Eco-roll. La modalità<br />

Economy può essere impostata come<br />

modalità di performance predefinita alla partenza.<br />

“Con questa introduzione abbiamo reso<br />

lo Scania Opticruise e il nostro sistema di predizione<br />

attiva ancor più intelligenti, - ha affermato<br />

Stefan Dorski, Senior Vice President and Head<br />

of Scania Trucks - clienti o autisti potranno definire<br />

con grande precisione il comportamento<br />

del loro veicolo, scegliendo se dare priorità all’ottimizzazione<br />

del consumo carburante o ad<br />

una velocità media più elevata”.<br />

58 - 07 <strong>2023</strong><br />

La logistica passa agli elettrici<br />

Lettera di intenti tra Duvembeck e Man Truck & Bus.<br />

Centoventi eTrucks in flotta entro il 2026<br />

Duvembeck, fornitore di servizi per Volkswagen<br />

Group Logistics, ha firmato una lettera di intenti<br />

con Man Truck & Bus per acquistare 120<br />

eTrucks entro il 2026. Si tratta di trattori per semirimorchi<br />

ribassati con un’altezza utile di tre<br />

metri, ideali per la logistica automotive. I primi<br />

arriveranno in flotta nel 2024.<br />

“Siamo molto lieti della fiducia del nostro partner<br />

di lunga data Duvenbeck - ha detto Friedrich<br />

Baumann, Executive Board Member for Sales<br />

and Customer Service di Man Truck & Bus - con<br />

la trazione elettrica, abbatte le emissioni di CO2<br />

rendendo la logistica dei nostri clienti più rispettosa<br />

del clima. Così Volkswagen Group Logistics<br />

contribuisce alla rivoluzione delle trazioni nel<br />

trasporto merci”. I Man eTruck, veicoli completamente<br />

elettrici, inizialmente potranno essere<br />

caricati con un massimo di 375 kW (standard<br />

di ricarica CCS 2), ma in futuro si affideranno<br />

alla ricarica megawatt con una capacità fino a<br />

un megawatt per pit stop più rapidi. La propulsione<br />

è fornita dal motore sincrono che eroga<br />

una potenza di 330 kW, mentre l’assieme motore-cambio<br />

centrale a quattro marce la trasferisce<br />

all’asse motore. “L’obiettivo della nostra<br />

strategia ‘goTOzero’ - ha aggiunto Simon Motter,<br />

responsabile della logistica del Gruppo<br />

Volkswagen - è la logistica sostenibile e per raggiungerlo<br />

abbiamo bisogno di partner innovativi<br />

che, insieme a noi, siano all’avanguardia nell’utilizzo<br />

delle nuove tecnologie”.<br />

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Si dice che<br />

Si dice che<br />

Temperatura sotto controllo<br />

Con la soluzione Webfleet Cold Chain il monitoraggio<br />

è continuo. Dedicata a chi effettua trasporti ATP<br />

Webfleet, la soluzione di Bridgestone per la gestione<br />

del parco veicoli, presenta Webfleet Cold<br />

Chain. Un sistema di monitoraggio della temperatura<br />

in tempo reale che aiuta le flotte che<br />

effettuano trasporti a temperatura controllata<br />

a mantenere la qualità e la sicurezza del loro<br />

carico. Ogni anomalia viene, infatti, immediatamente<br />

segnalata per intervenire rapidamente<br />

ed evitare danni. Con Webfleet Cold Chain è poi<br />

possibile fornire, al momento della consegna,<br />

la prova della costante regolarità della temperatura<br />

evitando anche possibili contestazioni.<br />

"Siamo orgogliosi di aiutare le flotte di trasporto<br />

a proteggere le merci, prevenire i costi e soddisfare<br />

i loro clienti - ha commentato Taco van<br />

der Leij, Vice President di Webfleet Europe -<br />

Webfleet Cold Chain fornisce alle flotte a temperatura<br />

controllata gli strumenti e le informazioni<br />

di cui hanno bisogno per avere successo.<br />

La nostra soluzione semplifica notevolmente il<br />

rispetto delle normative e il mantenimento di<br />

standard sempre più elevati. E tutto avviene attraverso<br />

un’unica piattaforma".<br />

La soluzione per la catena del freddo di<br />

Webfleet è adatta a qualsiasi semirimorchio,<br />

autocarro a cassone rigido o furgone purché<br />

questi veicoli siano dotati di dispositivi di refrigerazione<br />

e utilizzati per mantenere il carico a<br />

temperature corrette.<br />

La nuova soluzione Webfleet Cold Chain è in linea<br />

con il Bridgestone E8 Commitment.<br />

La prima gigafactory Stellantis<br />

L’impianto francese sarà operativo da fine anno. Si parte con<br />

13 gigawattora ma si punta ad arrivare a 40 entro il 2030<br />

Stellantis, insieme a TotalEnergies e Mercedes-<br />

Benz, ha inaugurato a giugno, a Billy-Berclau<br />

Douvrin (Francia), la gigafactory di Automotive<br />

Cells Company (ACC) per la produzione di batterie.<br />

È la prima delle tre previste in Europa e<br />

sarà operativa entro la fine dell’anno. Con una<br />

capacità produttiva iniziale di 13 gigawattora<br />

(GWh), destinata ad aumentare fino a 40 entro<br />

il 2030, l’impianto realizzerà batterie agli ioni di<br />

litio ad alte prestazioni con un’impronta di CO2<br />

minima. La gigafactory contribuirà all’obiettivo<br />

di Stellantis di raggiungere una capacità produttiva<br />

di 250 GWh in Europa entro il 2030 che<br />

diventeranno 400 GWh grazie alle altre duegigafactory<br />

situate in Nord America e ai contratti<br />

di fornitura.<br />

Considerando che la chimica delle batterie è in<br />

continua evoluzione, Stellantis sta esplorando<br />

tutte le tecnologie disponibili per rispondere<br />

alle esigenze diversificate della clientela e assicurare<br />

una mobilità non solo pulita, ma anche<br />

sicura e accessibile. Si guarda soprattutto alla<br />

tecnologia delle batterie a stato solido di<br />

Factorial e al litio-zolfo di Lyten.<br />

Oltre alla produzione di batterie, Stellantis, ACC,<br />

l’Union des industrie et métiers de la métallurgie,<br />

lo Stato e la regione hanno creato il Battery<br />

Training Center di Douvrin come parte del programma<br />

di riqualificazione e aggiornamento<br />

professionale. Grazie a un corso di 400 ore, i<br />

dipendenti di Stellantis acquisiranno nuove<br />

competenze nella produzione di batterie, consentendo<br />

alla regione Hauts-de-France di svolgere<br />

un ruolo da protagonista in un settore cruciale<br />

per la transizione verso l’elettrificazione.<br />

Colonia culla delle elettriche<br />

Inaugurato il nuovo Electric Vehicle Center. Un impianto<br />

carbon neutral con una capacità di 250mila veicoli anno<br />

Acceleratore sull’elettrico in casa Ford. Con un<br />

investimento di ben due miliardi di dollari l’Ovale<br />

Blu a riconvertito lo storico stabilimento di<br />

Colonia per dare vita all’Electric Vehicle Center,<br />

inaugurato lo scorso giugno. Un impianto dedicato<br />

alla produzione della nuova generazione<br />

di veicoli elettrici. Il sito si estende su un’area<br />

di 125 ettari ed è dotato di una nuova linea di<br />

produzione, assemblaggio di batterie e attrezzature<br />

e automazione all’avanguardia, che consentiranno<br />

una capacità produttiva annuale di<br />

oltre 250.000 veicoli. Si partirà con Explorer.<br />

Si tratta del primo impianto di assemblaggio a<br />

emissioni zero di Ford che punta a raggiungere<br />

la neutralità carbonica in Europa entro il 2035.<br />

“L’apertura dell’Electric Vehicle Center di Colonia<br />

- ha dichiarato l’Executive Chair di Ford, Bill Ford<br />

- sancisce l’avvio di una produzione sostenibile<br />

per la costruzione di veicoli elettrici in Europa.<br />

Questo impianto sarà uno dei più efficienti e responsabili<br />

dal punto di vista ambientale. Sono<br />

entusiasta di continuare a lavorare per un futuro<br />

a zero emissioni per i nostri figli e i nostri nipoti”.<br />

Tutta l’elettricità e il gas naturale necessari per<br />

il funzionamento del sito sono carbon neutral,<br />

in quanto si tratta di elettricità e biometano certificati<br />

al 100 per cento. Il fornitore locale di<br />

energia compenserà le emissioni corrispondenti<br />

per conto di Ford.<br />

“L’Electric Vehicle Center - ha aggiunto il<br />

Cancelliere tedesco Olaf Scholz - rappresenta<br />

un nuovo inizio ed è il più grande investimento<br />

nella storia dell’azienda presso lo stabilimento<br />

Ford di Colonia. È una buona notizia per Colonia,<br />

MOTORI SPENTI<br />

Luglio<br />

per l’industria automobilistica in Germania, per<br />

la mobilità elettrica e per il futuro”. Ancora più<br />

stretto, dunque, il rapporto tra l’Ovale blu e<br />

Colonia dove dal 1930 sono state prodotte oltre<br />

18 milioni di auto.<br />

L’implementazione di macchine ad autoapprendimento,<br />

di sistemi di trasporto autonomi e di<br />

gestione dei big data in tempo reale a Colonia<br />

hanno consentito di migliorare i tempi aumentando<br />

la qualità del prodotto finito.<br />

Ford sta inoltre facendo un ulteriore passo<br />

avanti per supportare - e non sostituire - l’eccellenza<br />

umana. Nuovi robot cognitivi e collaborativi<br />

e soluzioni di realtà aumentata supporteranno<br />

i dipendenti e aumenteranno l’efficienza<br />

e lo scambio di dati con altri stabilimenti per<br />

condividere le esperienze in tempo reale.<br />

Agosto<br />

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />

1 2 3 4 3 5 4 6 1<br />

7 8 9 10 11 3 12 4 13 1<br />

14 15 1 16 17 18 19 2 20 1<br />

21 22 23 24 25 26 2 27 1<br />

28 29 30 31<br />

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />

1 2 2 1<br />

3 4 5 6 7 8 2 9 1<br />

10 11 12 13 14 15 2 16 1<br />

17 18 19 20 21 3 22 2 23 1<br />

24 25 26 27 28 3 29 2 30 1<br />

31<br />

1 dalle ore 7,00 alle ore 22,00 - 2 dalle ore 8,00 alle ore 16,00 - 3 dalle ore 16,00 alle ore 22,00<br />

4 dalle ore 8,00 alle ore 22,00<br />

La limitazione interessa, fuori dai centri abitati, i veicoli e le combinazioni di veicoli adibiti<br />

al trasporto di merci aventi massa complessiva massima autorizzata superiore alle 7,5 tonnellate<br />

60 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 61


Promozioni<br />

Promozioni<br />

di Roberta Carati<br />

Con Nissan<br />

Il leasing è Easy<br />

Daf<br />

Aggiornamenti<br />

Tasso 0 per 36 mesi con un contratto di leasing<br />

finanziario in caso di acquisto di un veicolo nuovo;<br />

al termine dei pagamenti previsti, il cliente<br />

deciderà se restituire il veicolo oppure esercitare<br />

l’opzione di acquisto/riscatto. E continua la campagna<br />

di aggiornamenti gratuiti per tutti i veicoli<br />

della gamma: per verificare la disponibilità, basta<br />

inserire nell’apposito modulo online gli ultimi 8<br />

caratteri del numero di telaio.<br />

Ford<br />

Leasing<br />

Fino al 31 <strong>luglio</strong>, con Leasing Fiditalia, Transit<br />

Courier Trend 1.5 TDCi 75 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong><br />

è offerto a 129 euro al mese per 60 mesi, anticipo<br />

2.839 euro, tasso fisso del 2,95% (in alternativa,<br />

noleggio a lungo termine a 389 euro al<br />

mese per 48 mesi/60.000 km).<br />

Transit Connect Trend 200 L1 1.5 EcoBlue 100<br />

Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.25 è proposto a 144 euro<br />

al mese per 60 mesi, anticipo 5.053 euro, tasso<br />

fisso del 2,95% (in alternativa, NLT a 455 euro<br />

al mese per 48 mesi/80.000 km).<br />

Transit Van Trend 290 L2H2 EcoBlue 130 Cv<br />

Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.5 è offerto a 239 euro al mese<br />

per 60 mesi, anticipo 4.136 euro, tasso fisso del<br />

2,95% (in alternativa, noleggio a lungo termine<br />

a 577 euro al mese per 48 mesi/100.000 km).<br />

Transit con Cassone Fisso Trend 350 L3<br />

EcoBlue 130 Cv Euro 6.2 Trazione Anteriore<br />

MY<strong>2023</strong>.5 è proposto a 279 euro al mese per<br />

60 mesi, anticipo 4.193 euro, tasso fisso del<br />

2,95% (in alternativa, NLT a 655 euro al mese<br />

per 48 mesi/100.000 km).<br />

Nuovo Transit Custom Van Trend 280 L1H1<br />

EcoBlue 136 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.75 è offerto<br />

a 199 euro al mese per 60 mesi, anticipo 3.950<br />

euro, tasso fisso del 2,95% (in alternativa, noleggio<br />

a lungo termine a 484 euro al mese per<br />

48 mesi/80.000 km).<br />

Nuovo Tourneo Custom Titanium 320 L1<br />

EcoBlue 136 Cv Euro 6.2 MY<strong>2023</strong>.75 è proposto<br />

a 279 euro al mese per 60 mesi, anticipo 4.678<br />

euro, tasso fisso del 2,95% (in alternativa, NLT<br />

a 668 euro al mese per 48 mesi/80.000 km).<br />

Transit con Cassone Ribaltabile Trend 350 L2<br />

EcoBlue 130 Cv Euro 6.2 Trazione Posteriore<br />

RG MY<strong>2023</strong>.5 è offerto a 319 euro al mese per<br />

60 mesi, anticipo 4.479 euro, tasso fisso del<br />

2,95% (in alternativa, noleggio a lungo termine<br />

a 729 euro al mese per 48 mesi/100.000 km).<br />

Nuovo Ranger Cabina Singola XL 2.0 EcoBlue<br />

170 Cv 4x4 MY<strong>2023</strong> è proposto a 259 euro al<br />

mese per 60 mesi, anticipo 7.320 euro, tasso<br />

fisso del 2,95% (in alternativa, NLT a 574 euro<br />

al mese per 48 mesi/100.000 km).<br />

Le promozioni sono tutte Iva esclusa.<br />

Iveco<br />

Ecosmart<br />

Acquistando un S-Way Fuel Hero con motore<br />

Cursor 13 da 490 cavalli, è incluso nel prezzo<br />

il nuovo corso di guida Iveco Ecosmart, che coniuga<br />

un training personalizzato con tre mesi<br />

di monitoraggio garantito dal servizio<br />

Professional Fuel Advising. Per attivare la promo<br />

- su un minimo di cinque e un massimo di<br />

quindici veicoli per cliente - è necessario sottoscrivere<br />

un contratto di connettività e avere installato<br />

a bordo una Connectivity Box Iveco e<br />

l’opzionale DSE per la trasmissione dei dati.<br />

Sull’S-Way, Iveco propone la soluzione finanziaria<br />

Flexway con cui rimodulare il piano finanziario<br />

mantenendo invariati tasso e durata.<br />

Sino al 31 <strong>luglio</strong>, inoltre, Daily in pronta consegna<br />

è proposto in leasing al tasso dell’1,99%<br />

con terzo anno di garanzia estesa a 99 euro<br />

(contratto XXL, durata 36 mesi, per veicoli con<br />

percorrenza annua massima di 30.000 km oppure<br />

un massimo di 90.000 km totali).<br />

MAN<br />

Ricambi<br />

Sino alla fine dell’anno, per i veicoli immatricolati<br />

da più di cinque, con MAN Lion Plus sconti fino<br />

al 27% sugli ammortizzatori, fino al 30 su cristalli,<br />

filtri, parti frizione, parti motore, soffietti,<br />

fino al 32 su parti impianto frenante e fino al<br />

40% sui fluidi. Solo presso la rete MAN.<br />

Nissan<br />

Leasing<br />

Sino al 30 settembre, Nuovo Townstar Van L1<br />

130 Cv Acenta è proposto in leasing a 220 euro<br />

al mese per 48 mesi, anticipo di 5.419 euro, riscatto<br />

a 5.401, Tan 5,99%, Taeg 9,00%; nella<br />

versione EV Van L1 Acenta, canone a 260 euro<br />

al mese per 60 mesi, anticipo di 8.012 euro, riscatto<br />

a 7.681; Tan 4,99%, Taeg 6,60%. Infine,<br />

Nuovo Townstar L1 130 Cv N-Connecta è offerto<br />

in leasing a 269 euro al mese per 36 mesi,<br />

anticipo di 12.166 euro, rata finale di 11.060,<br />

Tan 7,49%, Taeg 9,26%.<br />

Primastar Van L1H1 27 Q 110 Cv Acenta Work<br />

è proposto in leasing a 279 euro al mese per<br />

59 mesi, anticipo di 6.237 euro, riscatto a 5.650;<br />

Tan 7,99%, Taeg 10,11%.<br />

Interstar Van L1P1H1 110 Cv Acenta è offerto<br />

a 279 euro al mese per 48 mesi, anticipo di 7.957<br />

euro, riscatto a 7.487; Tan 4,99%, Taeg 6,95%.<br />

Iva, messa su strada, Ipt e contributo Pfu esclusi.<br />

Piaggio<br />

Convenzioni<br />

Grazie alla convenzione rinnovata con Confcommercio<br />

Imprese, fino al 31 dicembre le<br />

aziende aderenti beneficeranno di uno sconto<br />

complessivo o supervalutazione dell’usato del<br />

valore di 1.000 euro + Iva per l’acquisto di un<br />

veicolo della gamma Porter NP6. Inoltre, se già<br />

in possesso di un commerciale Piaggio, potranno<br />

usufruire dell’estensione di sei mesi della<br />

garanzia sul veicolo nuovo acquistato.<br />

Renault<br />

Leasing<br />

Fino al 31 <strong>luglio</strong>, Nuovo Trafic FG L1H1 T27<br />

Start dCi 110 è offerto a 310 euro al mese per<br />

35 mesi, Tan 4,99%, Taeg 7,49%, anticipo di<br />

9.533 euro, riscatto a 7.613.<br />

Nuovo Kangoo Van Blue dCi 95 è offerto a 220<br />

euro al mese per 47 mesi, Tan 4,99%, Taeg<br />

7,40%, anticipo di 5.905 euro, riscatto a 5.765.<br />

Express Van Blue dCi 95 è proposto a 170 euro<br />

al mese per 47 mesi, Tan 4,99%, Taeg 7,55%,<br />

anticipo di 6.362 euro, riscatto a 6.306.<br />

Zoe Van E-Tech 100% Electric Equilibre R110<br />

è offerta a 330 euro al mese per 35 mesi, Tan<br />

4,99%, Taeg 7,43%, anticipo di 7.229 euro, riscatto<br />

a 6.960 euro.<br />

Infine, Kangoo Van E-Tech 100% Electric Start<br />

EV45 11Kw è proposto a 260 euro al mese per<br />

59 mesi, Tan 4,99%, Taeg 6,59%, anticipo di<br />

5.523 euro, riscatto a 7.084.<br />

Iva, messa su strada, Ipt e contributo Pfu esclusi.<br />

Scania<br />

Assistenza<br />

Per i truck con oltre 36 mesi di vita ecco SE-<br />

NIOR, il piano di manutenzioni S, M, L raggruppate<br />

in pacchetti da 2, 3 o 4 ispezioni.<br />

Per l’intera durata del contratto - 12 mesi per 2<br />

ispezioni, 12 o 24 mesi per 3/4 ispezioni - sconto<br />

del 20% sugli interventi di officina e sui ricambi.<br />

Tra i pacchetti attualmente in vigore:<br />

Alternatore, Ammortizzatore telaio, Batteria,<br />

Bronzine, Cinghia e tendicinghia, Compressore,<br />

Cuscinetto ruota, Essiccatore, Freni, Frizione,<br />

Gancio di traino, Motorino, Parabrezza, Pompa<br />

acqua, Radiatore, Ralla, Retarder, Revisione leva<br />

frizione, Revisione scambiatore, Soffietti telaio,<br />

Sospensioni cabina, Sterzo, Turbo.<br />

In abbinamento alla manutenzione, con il contratto<br />

SENIOR si può scegliere tra 4 soluzioni<br />

di riparazioni in garanzia a prezzo fisso:<br />

Garanzia Centraline (motore, cambio, coordinatore),<br />

Garanzia SCR (su pompa, dosatore,<br />

sensori Nox, sensore pressione differenziale),<br />

Garanzia DPF (sostituzione filtro DPF), e<br />

Garanzia Driveline (componenti della catena<br />

cinematica - motore, cambio, differenziale, retarder<br />

- bagnati d’olio).<br />

62 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

07 <strong>2023</strong> - 63


Un libro a bordo<br />

ARIA DI MONTAGNA<br />

Regala all’olfatto un<br />

sentore balsamico di<br />

pino cui si aggiungono<br />

note di resina per<br />

richiamare alla mente gli<br />

inverni frizzanti e le gite<br />

estive tra i boschi: è il<br />

nuovo Arbre Magique<br />

Pop Ice Pine. Il<br />

profumo solido è<br />

dotato di una clip che<br />

permette di<br />

agganciarlo a qualsiasi cruscotto.<br />

Grazie alla forma ‘a radiatore’, con 14<br />

spicchi tridimensionali, è in grado di<br />

rilasciare il profumo in modo ultra<br />

performante fino a 30 giorni. È<br />

proposto a 4.84 euro, Iva inclusa.<br />

Titolo: Trasporto Merci:<br />

l’uomo al centro del trasporto<br />

sostenibile<br />

L’amico degli<br />

autotrasportatori<br />

Autori: Giorgia Volta, Paolo<br />

Volta<br />

Editore: Franco Angeli<br />

Anno: 2022<br />

Prezzo: € 18,00 (eBook € 14,99)<br />

Il trasporto merci è una attività derivata che nasce per<br />

soddisfare il consumatore spesso volubile e<br />

capriccioso, le cui scelte hanno e avranno sempre più<br />

conseguenze tangibili e rilevanti sull’intero<br />

ecosistema. Per gli economisti, però, il trasporto non<br />

assume mai una posizione di primo piano nonostante<br />

il ruolo fondamentale nello sviluppo dei mercati e<br />

della ricchezza. Questo volume curato da Giorgia<br />

Volta e Paolo Volta analizza questo pensiero e<br />

l’evoluzione nel tempo del comportamento del<br />

consumatore. La dinamica demografica è una delle<br />

sfide più importanti, assieme a quella ecologica.<br />

L’uomo e la società richiedono una sempre maggiore<br />

attenzione all’ambiente, tuttavia il consumatore non si<br />

comporta di conseguenza. L’equilibrio fra crescita<br />

della popolazione, sfruttamento delle risorse naturali<br />

ed educazione del consumatore vedono l’uomo al<br />

centro, motore di un trasporto sostenibile.<br />

64 - 07 <strong>2023</strong><br />

In vetrina<br />

E IL VEICOLO TORNA NUOVO<br />

Arexons ha lanciato sul mercato la nuova linea Car Care Pro che<br />

sfrutta la tecnologia alle nanoparticelle di ceramica per far<br />

tornare a splendere interni ed esterni dei veicoli. Per il prelavaggio<br />

ci sono Waterfall, per la rimozione di macchie calcaree,<br />

Cyclone, per i residui ferrosi, e Tzunami, per i depositi diffusi<br />

(insetti, moscerini, resina e annerimenti). A Vortex, è, invece,<br />

affidato il lavaggio: è uno shampoo con cera carnauba che<br />

deterge ed esalta la lucentezza della carrozzeria. La lucidatura è<br />

affidata a Thunder, che ripristina la trasparenza dei fari, Meteor,<br />

una cera liquida che rimuove imperfezioni di vernice e gomme,<br />

Volcano, che elimina graffi superficiali, e Storm, che elimina graffi<br />

e rigature moderate. Per la rifinitura, infine, ci sono Big Bang per<br />

vetri e plastiche, Geyser, una schiuma detergente tessuti con<br />

effetto antimacchia e antiodore e Supernova, che protegge, lucida<br />

e deterge superfici in pelle e similpelle, lucida i cruscotti e rinnova<br />

le plastiche interne. Per chi è molto esigente.<br />

AL FRESCO IN CABINA<br />

Con le temperature in salita libera l’acquisto di un<br />

frigorifero per il vostro truck non è più rinviabile.<br />

Nel catalogo Dometic ce n’è per tutte le esigenze.<br />

Se lo spazio a bordo non abbonda si può optare<br />

per il modello CoolMatic CD 30 a cassetto da 30<br />

litri. Profondo 730 mm, alto 250 e largo 440 mm<br />

pesa poco più di 19 kg. Il gruppo refrigerante può<br />

essere montato a lato del frigorifero (destra o<br />

sinistra) e fino a 1,5 metri di distanza.<br />

Si sblocca e apre con un solo movimento.<br />

Per la regolazione della temperatura c’è il<br />

termostato a variazione continua. Funziona a 12<br />

e 24 Volt ed è dotato di protezione contro le<br />

sottotensioni per la batteria del veicolo. Di colore<br />

bianco, è proposto a 849 euro, Iva inclusa.<br />

Ulteriori info su www.dometic.com.<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

C’È CHI CONTINUA A CREDERE<br />

NEL VALORE DELLA STAMPA<br />

Grazie


Archivio<br />

TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />

Citroën Berlingo BlueHDi 100 S&S E6<br />

km/l 12,81 (l/100km 7,80) - adblue% 18,96<br />

km/h 48,6 - kg 1.970 - index 484,3 V&T 795<br />

Citroën Jumpy 2.0 HDi 136 Fap E4<br />

km/l 8,79 (l/100km 11,38) - km/h 51,0<br />

kg 2.930 - index 460,1 V&T 714<br />

Dacia Dokker Focaccia pick-up 1.5 dCi 90 Cv E6b<br />

km/l 14,18 (l/100km 7,05) - adblue% --<br />

km/h 47,4 - kg 1.950 - index 509,2 V&T 828<br />

Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3<br />

kg 1.960 - index 533,1 V&T 766<br />

Dacia Logan Pick Up 1.5 Dci E4<br />

km/l 13,72 (l/100km 7,30) - km/h 37,4<br />

kg 1.940 - index 475,9 V&T 738<br />

Fiat Doblò Cargo 95 EcoJet E6b<br />

km/l 15,30 (l/100km 6,54) - adblue% --<br />

km/h 49,7 kg 2.070 - index 525,1 V&T 810<br />

Fiat Doblò Cargo 1.3 Multijet II 66 kW Euro 5+<br />

km/l 14,47 (l/100km 6,90) - km/h 48,9<br />

kg 2.070 - index 516,1 V&T 794<br />

Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5<br />

km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56<br />

kg 2.375 - index 496,9 V&T 756<br />

Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5<br />

km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8<br />

kg 2.400 - index 497,5 V&T 757<br />

Fiat Doblò Cargo XL 2.0 Mjet Power E5<br />

km/l 12,52 (l/100km 7,99) - km/h 49,7<br />

kg 2.500 - index 499,4 V&T 775<br />

Fiat Fiorino Cargo 1.3 Mjet 16v E4<br />

km/l 17,22 (l/100km 5,81) - km/h 49,3<br />

kg 1.870 - index 539,8 V&T 716<br />

Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5<br />

km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8<br />

kg 1.780 - index 533,1 V&T 749<br />

Fiat Talento 125 EcoJet E6<br />

km/l 7,54 (l/100km 13,27) - adblue% 2,199<br />

km/h 41,7 - kg 2.900 - index 418,0 V&T 825<br />

Ford Fiesta Van 1.4 Tdci E4<br />

km/l 13,2 (l/100km 7,57) - km/h 38,8<br />

kg 1.560 - index 475,7 V&T 733<br />

Ford Transit M 280 2.2 TDCi E4<br />

km/l 10,56 (l/100km 9,47) - km/h 35,9<br />

kg 2.880 - index 441,2 V&T 709<br />

Ford Transit Connect 1.6 Tdci 115 E5<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 51,4<br />

kg 2.350 - index 507,0 V&T 779<br />

Ford Transit Connect 1.5 Tdci E6d-Temp<br />

km/l 12,18 (l/100km 8,21) - adblue% 10,071<br />

km/h 51,8 - kg 2.240 - index 490,5 V&T 838<br />

Ford Transit Courier 1.5 Tdci E5<br />

km/l 14,28 (l/100km 7,00) - km/h 49,7<br />

kg 1.790 - index 516,1 V&T 788<br />

Ford Transit Courier 1.5 Tdci 100 Cv E6d-Temp<br />

km/l 14,60 (l/100km 6,85) - adblue% -<br />

km/h 48,9 - kg 1.800 - index 517,2 V&T 841<br />

Ford Transit Custom 300 2.0 Tdci E6<br />

km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 7,970<br />

km/h 50,6 - kg 3.000 - index 475,7 V&T 823<br />

Ford Transit Custom 310 2.2 TDCi E5<br />

km/l 10,17 (l/100km 9,83) - km/h 48,6<br />

kg 3.100 - index 471,5 V&T 770<br />

Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv E6<br />

km/l 10,84 (l/100km 9,22) - km/h 50,5<br />

kg 2.860 - index 475,5 V&T 802<br />

Ford Transit Custom Trail 340 L1H1 E6D-Temp<br />

km/l 10,51 (l/100km 9,51) - adblue% 7,157<br />

km/h 48,2 - kg 3.400 - index 466,1 V&T 855<br />

Hyundai H-1 2.5 CRDi Vgt E4<br />

km/l 9,92 (l/100km 10,08) - km/h 48,9<br />

kg 3.210 - index 469,3 V&T 720<br />

Mercedes-Benz Citan 109 Cdi E5<br />

km/l 14,98 (l/100km 6,67) - km/h 51,4<br />

kg 1.960 - index 526,9 V&T 769<br />

Mercedes-Benz Citan 111 Cdi E6<br />

km/l 13,70 (l/100km 7,29) - km/h 51,8<br />

kg 1.950 - index 516,2 V&T 806<br />

Mercedes-Benz Citan 112 Cdi Long E6D<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - adblue% 10<br />

km/h 47,1 - kg 2.020 - index 486,1 V&T 856<br />

Mercedes-Benz Vito 111 Cdi E5b+<br />

km/l 10,76 (l/100km 9,29) - km/h 48,57<br />

kg 2.800 - index 478,2 V&T 790<br />

Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5<br />

km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9<br />

kg 2.800 - index 464,5 V&T 763<br />

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6<br />

km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 3,188<br />

km/h 48,9 kg 2.800 - index 477,4 V&T 809<br />

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6d-Temp<br />

km/l 10,44 (l/100km 9,58) - adblue% 12,183<br />

km/h 46,4 kg 2.800 - index 454,8 V&T 846<br />

Mercedes-Benz Vito 115 Cdi City E4<br />

km/l 9,34 (l/100km 10,71) - km/h 29,6<br />

kg 2.800 - index 407,8 V&T 724<br />

Mercedes-Benz Vito 116 Cdi Long E6d-temp<br />

km/l 10,76 (l/100km 9,29) - adblue% 16,230<br />

km/h 52,3 - kg 2.800 - index 467,5 V&T 853<br />

Nissan Interstar dCi 120 E4<br />

km/l 8,37 (l/100km 11,95) - km/h 47,4<br />

kg 3.290 - index 446,3 V&T 717<br />

Nissan Nv 200 1.5 dCi E4<br />

km/l 12,55 (l/100km 7,94) - km/h 49,7<br />

kg 2.015 - index 500,2 V&T 735<br />

Nissan Nv 250 L1 95 Cv E6d-Temp<br />

km/l 15,14 (l/100km 6,60) - adblue% 6,627<br />

km/h 47,8 – kg 1.980 – index 512,9 V&T 845<br />

Nissan Nv 300 dCi 120 E6b<br />

km/l 10,60 (l/100km 9,44) - adblue% 5,155<br />

km/h 47,4 – kg 2.800 – index 467,6 V&T 811<br />

Nissan Primastar 115 Dci E4<br />

km/l 12,00 (l/100km 8,33) - km/h 49,3<br />

kg 2.720 - index 493,2 V&T 711<br />

Opel Vivaro 2.0 Cdti 120 E4<br />

km/l 10,28 (l/100km 9,73) - km/h 50,5<br />

kg 2.770 - index 477,4 V&T 725<br />

Peugeot Bipper 1.4 Hdi 70 Cv E4<br />

km/l 16,63 (l/100km 6,01) - km/h 49,7<br />

kg 1.830 - index 536,3 V&T 727<br />

Peugeot Boxer 333 2.2 HDi 130 E5<br />

km/l 9,76 (l/100km 10,24) - km/h 47,45<br />

kg 3.250 - index 463,8 V&T 787<br />

Peugeot Expert Standard 2.0 BlueHdi 150 Cv E6b<br />

km/l 10,19 (l/100km 9,81) - adblue% 6,937<br />

km/h 51,4 kg 2.730 - index 470,0 V&T 807<br />

Peugeot Partner 1.6 Hdi 90 Cv E4<br />

km/l 12,35 (l/100km 8,09) - km/h 54,1<br />

kg 2.270 - index 508,4 V&T 731<br />

Peugeot Partner 1.6 E-Hdi 90 Cv E5<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 45,7<br />

kg 2.170 - index 492,3 V&T 772<br />

Piaggio Porter EcoPower 1.3 16V Bi-Fuel E4<br />

km/l 7,92 (l/100km 12,62) - km/h 35,7<br />

kg 1.580 - index 409,8 V&T 730<br />

Piaggio Porter Maxxi D120 E5<br />

km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6<br />

kg 2.200 - index 485,8 V&T 748<br />

Piaggio Porter NP6 LR HD Top Gpl E6D<br />

km/l 6,94 (l/100km 14,41) - km/h 40,3<br />

kg 2.800 - index 408,9 V&T 862<br />

Renault Express Van 1,5 Blue dCi 95 E6d-Temp<br />

km/l 14,90 (l/100km 6,71) - adblue% 5,797<br />

km/h 44,4 - kg 2.000 - index 502,2 V&T 858<br />

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1<br />

kg 2.260 - index 508,9 V&T 756<br />

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 105 Cv E4<br />

km/l 13,71 (l/100km 7,29) - km/h 50,1<br />

kg 2.010 - index 511,9 V&T 726<br />

Renault Kangoo Exp Compact 1.5 dCi 86 E4<br />

km/l 13,60 (l/100km 7,35) - km/h 50,6<br />

kg 1.770 - index 512,2 V&T 736<br />

Renault Kangoo Express New 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 15,46 (l/100km 6,47) - km/h 54,65<br />

kg 1.940 - index 527,5 V&T 774<br />

Renault Kangoo Van 1.5 Blue dCi 95 Cv<br />

km/l 14,06 (l/100km 7,11) - adblue% 9,576<br />

km/h 45 - kg 2.027 - index 492,8 V&T 865<br />

Renault Trafic 1.6 dCi 120 Energy E5<br />

km/l 11,83 (l/100km 8,45) - km/h 48,6<br />

kg 2.750 - index 489,7 V&T 782<br />

Renault Trafic Energy dCi 170 Edc E6D-Temp<br />

km/l 10,32 (l/100km 9,69) - adblue% 5,020<br />

km/h 49,7 - kg 2.900 - index 470,0 V&T 844<br />

Toyota Proace 1.6D 115 Cv S&S E6<br />

km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 13,158<br />

km/h 49,3 - kg 2.600 - index 460,0 V&T 803<br />

Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion E6<br />

km/l 16,88 (l/100km 5,92) - adblue% 6,57<br />

km/h 50,1 - kg 1.970 - index 533,9 V&T 792<br />

Volkswagen Caddy Cargo 2.0 Tdi Scr Dsg E6d<br />

km/l 14,85 (l/100km 6,73) - adblue% 7,225<br />

km/h 57,1 - kg 2.250 - index 533,0 V&T 850<br />

Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5<br />

km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7<br />

kg 2.260 - index 489,9 V&T 750<br />

Volkswagen Transporter T6 2.0 Tdi 4Motion E6<br />

km/l 10,72 (l/100km 9,33) - adblue% 5,214<br />

km/h 50,1 - kg 2.780 - index 475,4 V&T 804<br />

Volkswagen Transporter 6.1 2.0 Tdi E6d-Temp<br />

km/l 13,32 (l/100km 7,51) - adblue% 5,181<br />

km/h 47,8 - kg 2.800 - index 497,4 V&T 835<br />

Effedi Gasolone Fd 35 E4<br />

km/l 9,51 (l/100km 10,52) - km/h 38,1<br />

kg 3.230 - index 436,3 V&T 713<br />

Fiat Ducato 35 2.2 Multijet 3 180 E6d<br />

km/l 9,86 (l/100km 10,14) - adblue% 8,629<br />

km/h 39,54 - kg 3.500 - index 434,2 V&T 861<br />

Fiat Ducato 35 2.3 Multijet 2 140 At9 E6d-temp<br />

km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 8,097<br />

km/h 44,7 - kg 3.500 - index 455,0 V&T 852<br />

Fiat Ducato Multijet 115 E5<br />

km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4<br />

kg 3.430 - index 473,1 V&T 753<br />

Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5<br />

km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6<br />

kg 3.460 - index 467,5 V&T 761<br />

Fiat Ducato Multijet 160 E4<br />

km/l 8,81 (l/100km 11,35) - km/h 45,7<br />

kg 3.410 - index 447,9 V&T 722<br />

Fiat Ducato Multijet 180 E5+<br />

km/l 8,97 (l/100km 11,15) - km/h 47,8<br />

kg 3.500 - index 455,0 V&T 789<br />

Fiat Ducato 140 Natural Power E6<br />

km/kg 8,70 (kg/100km 11,49) - km/h 48,57<br />

kg 3.450 - index 453,5 V&T 797<br />

Ford Transit 140 T350 Awd E4<br />

km/l 7,53 (l/100km 13,28) - km/h 54,2<br />

kg 3.480 - index 449,5 V&T 744<br />

Ford Transit 155 Cv 350 E5+<br />

km/l 8,71 (l/100km 11,47) - km/h 46,0<br />

kg 3.420 - index 447,4 V&T 784<br />

Ford Transit 350 2.0 Tdci EcoBlue Hybrid L3H3 E6d-temp<br />

km/l 12,88 (l/100km 7,76) - adblue% 9,398<br />

km/h 49,7 - kg 3.500 - index 493,6 V&T 842<br />

Ford Transit 350 trail 2.0 Tdci Awd E6d-temp<br />

km/l 7,78 (l/100km 12,86) - adblue% 5,673<br />

km/h 52,72 - kg 3.500 - index 441,5 V&T 849<br />

Iveco Daily 35S21 E5<br />

km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31<br />

kg 3.485 - index 409,0 V&T 755<br />

Iveco Daily 35S15 E5<br />

km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68<br />

kg 3.510 - index 463,7 V&T 767<br />

Man TgE 3.140 E6b<br />

km/l 9,34 (l/100km 10,70) - adblue% 11,818<br />

km/h 47,8 - kg 3.500 - index 444,5 V&T 839<br />

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi E6c<br />

km/l 9,32 (l/100km 10,73) - adblue% 4,080<br />

km/h 47,8 - kg 3.500 - index 454,3 V&T 832<br />

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi 4x4<br />

km/l 8,41 (l/100km 11,89) - adblue% 6,956<br />

km/h 45,3 - kg 3.500 - index 432,6 V&T 812<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

66 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it 07 <strong>2023</strong> - 67


Archivio<br />

TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi Long Ta Tp E6c<br />

km/l 8,57 (l/100km 11,66) - adblue% 3,336<br />

km/h 46,7 - kg 3.500 - index 442,9 V&T 821<br />

Mercedes-Benz Sprinter 315 Cdi E4<br />

km/l 8,19 (l/100km 12,21) - km/h 45,7<br />

kg 3.520 - index 439,7 V&T 710<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5<br />

km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8<br />

kg 3.520 - index 451,5 V&T 743<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Ngt E4<br />

km/kg 10,85 (kg/100km 9,22) - km/h 35,9<br />

kg 3.480 - index 444,2 V&T 732<br />

Mercedes-Benz Sprinter 319 Cdi E6<br />

km/l 8,38 (l/100km 11,93) - adblue% 2,852<br />

km/h 47,1 - kg 3.500 - index 441,9 V&T 776<br />

Nissan Cabstar 35.11 E4<br />

km/l 8,65 (l/100km 11,56) - km/h 38,3<br />

kg 3.620 - index 426,6 V&T 721<br />

Nissan Nv 400 F35.13 E5<br />

km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15<br />

kg 3.450 - index 457,1 V&T 758<br />

Renault Mascott 150.35 DXi E4<br />

km/l 6,61 (l/100km 15,13) - km/h 48,9<br />

kg 3.470 - index 424,0 V&T 719<br />

Renault Master dCi 165 Energy E5b+<br />

km/l 8,40 (l/100km 11,89) - km/h 47,81<br />

kg 3.470 - index 447,8 V&T 791<br />

Renault Master dCi 180 Energy L3H2 E6d-Temp<br />

km/l 9,90 (l/100km 10,10) - adblue% 4,817<br />

km/h 47,1 - kg 3.500 - index 458,9 V&T 840<br />

Renault Master R3500 150 dCi E5<br />

km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7<br />

kg 3.500 - index 432,9 V&T 740<br />

Renault Maxity 130.35/5 DXi E4<br />

km/l 7,67 (l/100km 13,04) - km/h 41,7<br />

kg 3.690 - index 422,9 V&T 712<br />

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi L3 H3 E6<br />

km/l 9,65 (l/100km 10,36) - adblue% 10,329<br />

km/h 51,8 kg 3.500 - index 459,6 V&T 813<br />

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi 4Motion E6<br />

km/l 6,94 (l/100km 14,40) - adblue% 9,459<br />

km/h 48,2 kg 3.500 - index 412,5 V&T 822<br />

Daf Lf 45.210 E5<br />

km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341<br />

km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738<br />

Man TgL 8.180 C E6<br />

km/l 6,38 (l/100km 15,68) - adblue% 1,305<br />

km/h 65,7 - kg 7.470 - index 450,1 V&T 776<br />

Man TgL 12.220 Eev<br />

km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000<br />

km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740<br />

Man TgM 18.280 BL E4<br />

km/l 4,81 (l/100km 20,79) - adblue% 0,000<br />

km/h 60,3 kg 17.800 - index 412,7 V&T 715<br />

Man TgM 18.290 BL Lx Eev<br />

km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000<br />

km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745<br />

Mitsubishi Fuso Canter 7C18 E4<br />

km/l 6,72 (l/100km 14,88) - adblue% 0,000<br />

km/h 60,9 - kg 7.740 - index 449,8 V&T 718<br />

Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5<br />

km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997<br />

km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722<br />

Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5<br />

km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337<br />

km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744<br />

Scania P 230 Cp 16 L E5<br />

km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000<br />

km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747<br />

Volvo FE 320 L3H1 E5<br />

km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496<br />

km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725<br />

Volvo FL 210<br />

km/l 5,62 (l/100km 17,79) - adblue% 5,285<br />

km/h 68,4 - kg 11.940 - index 432,0 V&T 786<br />

Volvo FL 240 L E4<br />

km/l 5,45 (l/100km 18,35) - adblue% 4,997<br />

km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 719<br />

Fiat E-Doblò Maxi<br />

km/kwh 4,06 (kwh/100 24,63) - km/h 42,8<br />

kg 2.300 - index 363,1 V&T 868<br />

Fiat eDucato Mh2 79 kWh<br />

km/kwh 2,37 (kwh/100 42,10) - km/h 38,0<br />

kg 3.500 - index 308,4 V&T 859<br />

Fiat E-Scudo 75 kWh<br />

km/kwh 3,39 (kwh/100 29,48) - km/h 38,3<br />

kg 3.015 - index 337,8 V&T <strong>871</strong><br />

Ford E-Transit 350 L3H2 68 kWh<br />

km/kwh 2,96 (kwh/100 33,73) - km/h 35,1<br />

kg 3.500 - index 319,5 V&T 864<br />

Mercedes-Benz eSprinter 312 Ta 47 kWh<br />

km/kwh 2,31 (kwh/100 43,34) - km/h 40,4<br />

kg 3.500 - index 310,8 V&T 860<br />

Mercedes-Benz eVito Long<br />

km/kwh 2,53 (kwh/100 39,47) - km/h 32,6<br />

kg 3.200 - index 301,4 V&T 848<br />

Mercedes-Benz eVito Long 60 kWh<br />

km/kwh 3,72 (kwh/100 26,85) - km/h 42,8<br />

kg 3.200 - index 355,2 V&T 870<br />

Nissan e-Nv200<br />

km/kwh 3,62 (kwh/100 27,63) - km/h 38,9<br />

kg 2.200 - index 344,5 V&T 786<br />

Peugeot Partner Full Electric<br />

km/kwh 4,52 (kwh/100 22,09) - km/h 48,6<br />

kg 2.160 - index 385,2 V&T 785<br />

Renault Kangoo Express Z.E. Zev<br />

km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9<br />

kg 2.100 - index 370,9 V&T 760<br />

Renault Kangoo Express Z.E. 33<br />

km/kwh 4,58 (kwh/100 21,81) - km/h 39,6<br />

kg 2.130 - index 367,2 V&T 847<br />

Renault Kangoo Van E-Tech Electric L1 45 kWh<br />

km/kwh 3,40 (kwh/100 29,40) - km/h 37,2<br />

kg 2.230 - index 335,4 V&T 869<br />

Renault Master Z.E. 33 L2H2<br />

km/kwh 3,37 (kwh/100 29,63) - km/h 43,8<br />

kg 3.100 - index 348,8 V&T 834<br />

Saic Motor Maxus eDeliver 3<br />

km/kwh 3,23 (kwh/100 30,95) - km/h 40,9<br />

kg 2.460 - index 339,0 V&T 857<br />

Volkswagen e-Crafter 35 L3H3<br />

km/kwh 3,06 (kwh/100 32,71) - km/h 41,3<br />

kg 3.500 - index 335,3 V&T 830<br />

Volkswagen ID.Buzz Cargo<br />

km/kwh 3,25 (kwh/100 30,76) - km/h 39,2<br />

kg 3.000 - index 336,0 V&T 867<br />

Fiat Fullback 2.4d 4Wd E5b<br />

km/l 6,74 (l/100 14,84) - km/h 49,5<br />

kg 2.910 - index 427,4 V&T 805<br />

Ford Ranger Raptor E6C<br />

km/l 6,42 (l/100 15,57) - adblue% 13,575<br />

km/h 45,8 kg 3.150 - index 390,4 V&T 837<br />

Ford Ranger Super Cab 2.2 TDCi E5B<br />

km/l 7,57 (l/100 13,20) - km/h 51,3<br />

kg 3.300 - index 443,9 V&T 801<br />

Ford Ranger 2.0 Tdci 170 Cv Wolftrak doppia cabina E6d<br />

km/l 7,24 (l/100 13,80) - adblue% 17,347<br />

km/h 56,0 kg 3.270 - index 419,2 V&T 866<br />

Isuzu D-Max 1.9d Solar Supernova E6b<br />

km/l 7,33 (l/100 13,63) - adblue% -<br />

km/h 51,3 kg 3.000 - index 440,4 V&T 818<br />

Mercedes-Benz X 250d 4Matic E6b<br />

km/l 7,35 (l/100 13,60) - adblue% 3,623<br />

km/h 58,3 kg 3.250 - index 449,5 V&T 817<br />

Mercedes-Benz X 350d 4Matic E6b<br />

km/l 6,48 (l/100 15,42) - adblue% 10,046<br />

km/h 60,8 kg 3.250 - index 427,3 V&T 829<br />

Nissan Navara Np300 2.3 dCi 4WD E5<br />

km/l 7,93 (l/100 12,60) - km/h 45,3<br />

kg 2.960 - index 435,4 V&T 798<br />

Renault Alaskan 2.3 dCi 160 E6b<br />

km/l 7,67 (l/100 13,04) - adblue% 4,320<br />

km/h 60,0 - kg 3.050 - index 456,5 V&T 827<br />

Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5<br />

km/l 9,53 (l/100 10,49) - km/h 58,3<br />

kg 2.950 - index 485,7 V&T 768<br />

Toyota Hilux 3.0 D-4D E4<br />

km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3<br />

kg 2.720 - index 448,3 V&T 755<br />

Volkswagen Amarok V6<br />

km/l 7,68 (l/100 13,01) - adblue% 18,40<br />

km/h 55,3 kg 2.920 - index 454,0 V&T 808<br />

Bremach T-Rex 60 E4<br />

km/l 6,42 (l/100 km 15,56) - adblue% 0,000<br />

km/h 41,2 - kg 6.000 - index 403,3 V&T 734<br />

Mercedes-Benz Unimog U 20 E5<br />

km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521<br />

km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756<br />

Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5<br />

km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577<br />

km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757<br />

Astra Hd8 84.44 E5<br />

km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654<br />

km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729<br />

Mercedes-Benz Actros 4148 K E5<br />

km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148<br />

km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717<br />

Renault Trucks Kerax 500.40 E5<br />

km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931<br />

km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e<br />

Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5<br />

km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083<br />

km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e<br />

Renault Trucks Kerax 520.40 E5<br />

km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223<br />

km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749<br />

Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5<br />

km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833<br />

km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728<br />

Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5<br />

km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453<br />

km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735<br />

Daf Cf 440 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,57 (l/100km 28,00) - adblue% 2,974<br />

km/h 70,7 - kg 43.860 - index 390,0 V&T 794<br />

Daf Cf 85.460 E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166<br />

km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716<br />

Daf Xf 440 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,53 (l/100km 28,32) - adblue% 4,589<br />

km/h 70,7 - kg 43.810 - index 383,9 V&T 803<br />

Daf Xf 480 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,80 (l/100km 26,32) - adblue% 5,019<br />

km/h 69,4 - kg 43.800 - index 389 V&T 826<br />

Daf Xf 105.460 Space Cab E5<br />

km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250<br />

km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704<br />

Daf Xf 105.460 Space Cab E6<br />

km/l 3,37 (l/100km 29,71) - adblue% 2,938<br />

km/h 71,4 - kg 43.830 - index 385,0 V&T 780<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

68 - 07 <strong>2023</strong><br />

www.vietrasportiweb.it<br />

www.vietrasportiweb.it 07 <strong>2023</strong> - 69


Archivio<br />

TUTTE LE PROVE V&T CAMION&LCV<br />

Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev<br />

km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178<br />

km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764<br />

Daf XG+ 480 FT E6<br />

km/l 4,30 (l/100km 23,25) - adblue% 2,554<br />

km/h 69,1 - kg 43.750 - index 409,0 V&T 861<br />

Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev<br />

km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494<br />

km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752<br />

Iveco Stralis As 440S56T/P E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490<br />

km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4 V&T 723<br />

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P E6<br />

km/l 3,58 (l/100km 27,94) - adblue% 8,633<br />

km/h 68,5 - kg 43.800 - index 369,3 V&T 770<br />

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P Fep E6<br />

km/l 3,59 (l/100km 27,87) - adblue% 7,371<br />

km/h 72,6- kg 43.800- index 379,4 V&T 788<br />

Iveco Stralis Np Hi-Way As440S46 T/P Lng E6<br />

km/kg 4,21 (kg/100 23,76) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,1 - kg 43.800 - index 413,1 V&T 821<br />

Iveco Stralis Xp Hi-Way As 440S48T/P E6<br />

km/l 3,85 (l/100km 25,94) - adblue% 7,073<br />

km/h 70,5 - kg 43.750- index 385,8 V&T 813<br />

Iveco S-Way AS440S48 T/P E6 D<br />

km/l 4,06 (l/100km 24,61) - adblue% 7,123<br />

km/h 69,6 - kg 43.700- index 390,7 V&T 843<br />

Iveco S-Way AS440S46 T/P Lng E6 D<br />

km/kg 4,43 (kg/100km 22,57) - adblue% 0,0<br />

km/h 70,3 - kg 43.580 - index 420,3 V&T 845<br />

Man TgX 18.440 XLX Eev<br />

km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773<br />

km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758<br />

Man TgX 18.480 XXL Eev<br />

km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922<br />

km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748<br />

Man TgX 18.480 XXL E6<br />

km/l 3,34 (l/100km 29,87) - adblue% 3,217<br />

km/h 73,2 - kg 43.400 - index 385,9 V&T 778<br />

Man TgX 18.500 XXL E6c<br />

km/l 4,02 (l/100km 24,82) - adblue% 4,901<br />

km/h 70,5 - kg 43.870 - index 397,5 V&T 827<br />

Man TgX 18.500 XLX EL 3 E6c<br />

km/l 3,66 (l/100km 27,33) - adblue% 4,017<br />

km/h 71,2 – kg 43.800 – index 390,3 V&T 811<br />

Man TgX 18.510 GM E6d<br />

km/l 4,42 (l/100km 22,68) - adblue% 5,978<br />

km/h 73,6 - kg 43.470 - index 409,3 V&T 857<br />

Man TgX 18.680 XXL E5<br />

km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042<br />

km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721<br />

Mercedes-Benz Actros 1845 Ls StreamSp E6<br />

km/l 3,86 (l/100km 25,90) - adblue% 3,130<br />

km/h 69,0 - kg 44.360 - index 395,5 V&T 775<br />

Mercedes-Benz Nuovo Actros 1845 LS PPC E6d<br />

km/l 3,98 (l/100km25,10) - adblue% 4,561<br />

km/h 71,7 - kg 43.000 - index 398,7 V&T 836<br />

Mercedes Actros 1848 Ls Ms E5<br />

km/l 3,28 (l/100km 30,49) - adblue% 5,537<br />

km/h 67,6 - kg 44.000 - index 368,5 V&T 709<br />

Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5<br />

km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278<br />

Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730<br />

Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5<br />

km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533<br />

km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707<br />

Mercedes Actros 1851 Ls GigaSpace E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 2,400<br />

km/h 70,2 - kg 43.700 - index 386,6 V&T 771<br />

Mercedes Actros 1853 Ls Ppc GigaSpace E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 4,273<br />

km/h 72,8 - kg 43.700 - index 386,2 V&T 800<br />

Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229<br />

km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736<br />

Renault Magnum 460 Dxi E5<br />

km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000<br />

km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706<br />

Renault Magnum 500 Dxi E5<br />

km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566<br />

km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718<br />

Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5<br />

km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814<br />

km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724<br />

Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029<br />

km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737<br />

Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev<br />

km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142<br />

km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759<br />

Renault Premium Route 450 Dxi E5<br />

km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941<br />

km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708<br />

Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5<br />

km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184<br />

km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739<br />

Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567<br />

km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751<br />

Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,65 (l/100km 27,39) - adblue% 6,499<br />

km/h 72,6 - kg 43.490 - index 384,2 V&T 795<br />

Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,61 (l/100km 27,67) - adblue% 6,165<br />

km/h 67,6 - kg 43.850 - index 377,2 V&T 820<br />

Renault T 460 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,65 (l/100km 27,36) - adblue% 8,182<br />

km/h 74,5 - kg 43.920 - index 381,4 V&T 783<br />

Renault Trucks T 480 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,89 (l/100km 25,70) - adblue% 8,152<br />

km/h 70,3 - kg 43.800 - index 383,4 V&T 847<br />

Renault T 480 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,80 (l/100km 26,31) - adblue% 7,431<br />

km/h 70,9 - kg 43.900 - index 383,8 V&T 835<br />

Renault T 480 Turbocompound E6<br />

km/l 4,25 (l/100km 23,51) - adblue% 4,853<br />

km/h 70,0 - kg 43.850 - index 402,9 V&T 867<br />

Renault T 520 High Maxispace E6<br />

km/l 3,56 (l/100km 28,08) - adblue% 9,233<br />

km/h 70,5 - kg 43.850 - index 369,2 V&T 815<br />

Renault T 520 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,76 (l/100km 26,53) - adblue% 8,593<br />

km/h 76,2 - kg 43.680 - index 385,9 V&T 790<br />

Scania 540 S Active Prediction E6 D<br />

km/l 3,72 (l/100km 26,88) - adblue% 8,315<br />

km/h 70,73 - kg 43.900 - index 378,0 V&T 852<br />

Scania G410 Active Prediction E6<br />

km/l 3,49 (l/100km 28,59) - adblue% 5,280<br />

km/h 71,0 - kg 43.800 - index 381,1 V&T 777<br />

Scania G410 Cg20n Ap E6<br />

km/l 3,84 (l/100km 26,01) - adblue% 9,400<br />

km/h 71,9 - kg 43.800 - index 380,0 V&T 825<br />

Scania G480 Highline Ecolution E5<br />

km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889<br />

km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767<br />

Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5<br />

km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732<br />

Scania R450 Active Prediction E6<br />

km/l 4,03 (l/100km 24,75) - adblue% 8,469<br />

km/h 69,6 - kg 43.700 - index 386,1 V&T 812<br />

Scania R450 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,74) - adblue% 7,843<br />

km/h 73,9 - kg 43.850 - index 375,7 V&T 792<br />

Scania R480 La Mna Highline E4<br />

km/l 2,87 (l/100km 34,84) - adblue% 0,000<br />

km/h 65,3 - kg 44.160 - index 370,0 V&T 705<br />

Scania R480 La Mna Highline E5<br />

km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726<br />

Scania R480 La Mna Topline Ap E6<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,22) - adblue% 3,042<br />

km/h 67,7 - kg 43.900 - index 377,7 V&T 765<br />

Scania R490 La Mna Topline Ap E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 4,986<br />

km/h 72,6 - kg 43.580 - index 380,6 V&T 781<br />

Scania R500 Active Prediction E6<br />

km/l 3,89 (l/100km 25,69) - adblue% 9,285<br />

km/h 69,6 - kg 43.750 - index 378,9 V&T 819<br />

Scania R500 La Mna Highline E5<br />

km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937<br />

km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710<br />

Scania R520 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,14 (l/100km 31,83) - adblue% 3,040<br />

km/h 73,9 - kg 44.080 - index 380,5 V&T 787<br />

Scania R560 La Mna Topline E5<br />

km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142<br />

km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720<br />

Scania R560 La Mna Highline Ap E5<br />

km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075<br />

km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763<br />

Scania R580 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,14 (l/100km 31,86) - adblue% 3,881<br />

km/h 71,6 - kg 43.750 - index 374,7 V&T 779<br />

Scania R590 Active Prediction E6<br />

km/l 3,66 (l/100km 27,31) - adblue% 8,671<br />

km/h 70,96 - kg 43.800 - index 375,3 V&T 858<br />

Scania R730 La Mna Highline E5<br />

km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261<br />

km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741<br />

Scania R730 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,25 (l/100km 30,80) - adblue% 4,554<br />

km/h 73,9 - kg 43.680 - index 379,1 V&T 785<br />

Scania S 500 Active prediction E6<br />

km/l 3,88 (l/100km 25,77) - adblue% 6,907<br />

km/h 69,4 - kg 43.800 - index 385,7 V&T 817<br />

Scania S 650 Active prediction E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 8,512<br />

km/h 74,6 - kg 43.700 - index 374,2 V&T 839<br />

Scania S 730 Active Prediction E6<br />

km/l 3,44 (l/100km 29,10) - adblue% 6,213<br />

km/h 68,7 - kg 43.500 - index 373,0 V&T 808<br />

Scania S 770 Active Prediction Euro VI E<br />

km/l 3,16 (l/100km 31,64) - adblue% 12,174<br />

km/h 72,6 - kg 43.900 - index 344,6 V&T 856<br />

Scania Super 500 S Active Prediction Euro VI D<br />

km/l 3,95 (l/100km 25,34) - adblue% 9,038<br />

km/h 72,1 - kg 43.800 - index 385,0 V&T 863<br />

Volvo Fh 460 Globetrotter I-See E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 7,709<br />

km/h 70,0 - kg 43.420 - index 368,9 V&T 806<br />

Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745<br />

km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754<br />

Volvo Fh 540 Globetrotter XL Dual Clutch E6<br />

km/l 3,23 (l/100km 30,94) - adblue% 8,601<br />

km/h 74,62 - kg 43.440 - index 364,6 V&T 791<br />

Volvo Fh 16-660 Globetrotter XL E4<br />

km/l 2,85 (l/100km 35,09) - adblue% 3,079<br />

km/h 68,8 - kg 44.060 - index 363,6 V&T 712<br />

Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5<br />

km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521<br />

km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

70 - 07 <strong>2023</strong><br />

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07 <strong>2023</strong> - 71


9<br />

ISSN 0393-8077<br />

7 7 0 3 9 3 8 0 7 7 0 8<br />

0 0 8 7 1 ><br />

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