Il GRIDO di Guerra - DICEMBRE 2023
- No tags were found...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Il</strong> più bel REGALO che sia<br />
stato mai DONATO è<br />
Gesù<br />
Dicembre <strong>2023</strong><br />
PERIODICO DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA
UNA BUONA NOTIZIA<br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
03Magg. Samuel Walzer<br />
IL PRIMOGENITO<br />
Tenente Colonnello<br />
06Andrew Morgan<br />
A NATALE CANTIAMO<br />
INSIEME<br />
08Canti <strong>di</strong> Natale<br />
EMMANUELE: DIO CON NOI<br />
Messaggio <strong>di</strong> Natale del Generale<br />
04Lyndon Buckingham<br />
10<br />
11<br />
ESERCITO<br />
LA STORIA DELICATA DI TRE<br />
ANIMALI IN MARCIA VERSO<br />
NATALE<br />
Franco Paone<br />
DELLA SALVEZZA<br />
& ME<br />
Antonio Casula<br />
13<br />
15Eric Noffke<br />
PIÙ VELOCI<br />
Ten. Aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
APOCALISSE 1:10-18<br />
Pillole <strong>di</strong> Nuovo Testamento Pastore<br />
12<br />
AZIONI CORAGGIOSE<br />
Ten. Aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
PROPOSTA DI LETTURA<br />
"La Buona Notizia <strong>di</strong> una Grande<br />
16Gioia - 25 Me<strong>di</strong>tazioni per l'Avvento"<br />
Anno LXIII<br />
Numero 862<br />
Dicembre <strong>2023</strong><br />
IL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />
Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza<br />
Dir. Responsabile: ten. col. Massimo Tursi<br />
Team E<strong>di</strong>toriale: ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo, magg.<br />
Samuel Walzer, magg. Virginia Pavoni.<br />
Progetto Grafico: cap. Luigi Capuano<br />
Reg. Trib. N°8143 del 26/06/1961<br />
IBAN IT 67 S 02008 03284 000102712418<br />
DICHIARAZIONE DI MISSIONE DELL'ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
L’Esercito della Salvezza è un movimento evangelico internazionale e parte della Chiesa Cristiana<br />
universale. <strong>Il</strong> suo messaggio è fondato sulla Bibbia. <strong>Il</strong> suo ministero è motivato dall'amore <strong>di</strong> Dio.<br />
La sua missione è proclamare il Vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo e andare incontro ai bisogni dell'umanità<br />
senza <strong>di</strong>scriminazione.<br />
ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
Quartiere Generale Nazionale<br />
Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma<br />
Tel. 0644740630 - Fax: 0644740640<br />
Capo del Comando: ten. col. Andrew Morgan<br />
www.esercitodellasalvezza.org<br />
Quartiere Generale Internazionale<br />
101 Queen Victoria Street, London EC4P 4EP<br />
Fondatore: William Booth<br />
Generale: Lyndon Buckingham<br />
DICHIARAZIONE D’INTENTI DEL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />
<strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> - contro il male e l’ingiustizia è l’organo uffi ciale dell’Esercito della Salvezza.<br />
Esso è l’espressione del pensiero del nostro movimento. Pertanto ha tre obbiettivi principali:<br />
evangelizzazione, informazione sulle attività e l’Opera in Italia, informazione a livello<br />
internazionale. Questi obbiettivi saranno conseguiti me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> brevi articoli<br />
attuali e rispondenti alla nostra cultura.<br />
Questo perio<strong>di</strong>co è associato alla<br />
Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />
Tutte le citazioni bibliche in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” sono dalla versione Nuova Riveduta<br />
ad eccezione dove specificato: D: Diodati; R: Riveduta; ND: Nuova Diodati; TILC: Interconfessionale; PEV: La Parola è Vita.<br />
Tutte le immagini utilizzate in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” provengono da pixabay.com<br />
ad eccezione dove specificato.
EDITORIALE<br />
Una Buona<br />
Notizia<br />
MAGGIORE<br />
Samuel Walzer<br />
CAPO DEI PROGRAMMI<br />
E UFFICIALE DEI PROGETTI<br />
Cari lettori,<br />
Quando qualcuno viene da me e mi <strong>di</strong>ce:<br />
"Ho una buona notizia!", chiedo sempre<br />
<strong>di</strong> riflesso: "È buona per te o per me?".<br />
Nel corso della mia vita, ho imparato che ciò che<br />
il messaggero considera una "buona notizia"<br />
non deve necessariamente essere buona per me<br />
o per gli altri.<br />
Come dovrebbe essere un messaggio oggi<br />
perché sia buono per te? Quale sarebbe la "buona<br />
notizia" per te nella tua situazione attuale? E<br />
quale sarebbe una buona notizia per il nostro<br />
mondo <strong>di</strong> oggi? Ogni giorno siamo sommersi<br />
da notizie provenienti da zone <strong>di</strong> guerra. I<br />
telegiornali ci mostrano catastrofi, emergenze e<br />
problemi da tutto il mondo. Ogni giorno. Sempre.<br />
Riceviamo costantemente nuove notizie su<br />
vecchi problemi. Ciò <strong>di</strong> cui tutti abbiamo bisogno<br />
e che desideriamo è una bella notizia, una novità<br />
positiva, una buona novella.<br />
<strong>Il</strong> Natale è alle porte. È una buona notizia? Se<br />
pensiamo a un appuntamento <strong>di</strong> fine anno,<br />
alle riunioni <strong>di</strong> famiglia e al buon cibo, allora<br />
questa notizia può essere buona o meno. Ma<br />
tutto questo finirà presto e tornerà la vita <strong>di</strong><br />
tutti i giorni. Eppure nel Natale si nasconde una<br />
vera e propria buona notizia per tutti. L'origine<br />
e il vero significato del Natale è l'evento della<br />
nascita <strong>di</strong> Gesù, un avvenimento storicamente<br />
provato. Gesù Cristo è nato. La Bibbia ci <strong>di</strong>ce<br />
che Dio si è reso visibile in Gesù ed è venuto nel<br />
nostro mondo affinché potessimo entrare in un<br />
rapporto personale con lui. E quando un angelo<br />
annunciò questo evento ai pastori <strong>di</strong> Betlemme,<br />
<strong>di</strong>sse: "Non temete, perché io vi porto la buona<br />
notizia <strong>di</strong> una grande gioia che tutto il popolo<br />
avrà". (Luca 2:10)<br />
Purtroppo, il mondo è cieco a questo evento<br />
e sordo a questo messaggio. <strong>Il</strong> mondo non<br />
è interessato a Gesù, il Salvatore. E tu? Cosa<br />
dovremmo ascoltare più che il messaggio <strong>di</strong><br />
salvezza? Cosa dovrebbe interessarci <strong>di</strong> più della<br />
buona notizia del cielo? Cosa dovrebbe essere<br />
più importante per noi della vita eterna?<br />
Questo numero de' "<strong>Il</strong> Grido" è tutto de<strong>di</strong>cato a<br />
questa buona notizia. È tutto incentrato su Gesù<br />
Cristo. Con questo numero ti invitiamo non solo<br />
a celebrare il Natale, ma a prendere sul serio<br />
Gesù e ad accettare la sua offerta <strong>di</strong> salvezza.<br />
PAG. 3
Messaggio <strong>di</strong> Natale del Generale<br />
EMMANUELE:<br />
La scena era familiare. Una strada piena<br />
<strong>di</strong> luci e decorazioni festose, musica che<br />
suonava e folle <strong>di</strong> persone che si muovevano,<br />
prendendo visione <strong>di</strong> tutti i dettagli natalizi.<br />
In fondo alla strada c'era una casa relativamente<br />
buia, con solo una piccola cassetta contenente un<br />
presepe allestito sul prato. La maggior parte delle<br />
persone non si preoccupò nemmeno <strong>di</strong> visitarla.<br />
La maggior parte pensava semplicemente che<br />
l'esposizione natalizia fosse finita prima <strong>di</strong> aver<br />
raggiunto quella casa. Ma proprio lì c'era una<br />
rappresentazione visiva del significato silenzioso<br />
del Natale. Non un'esposizione appariscente. Non<br />
un insieme <strong>di</strong> luci e suoni. Solo una tranquilla<br />
attenzione su Colui che è nato per essere il nostro<br />
Salvatore.<br />
A volte mi chiedo se sia facile per noi perdere il<br />
senso <strong>di</strong> tranquillità del Natale. Anche quando<br />
esaminiamo un solo aspetto della storia del Natale,<br />
possiamo perdere il messaggio centrale <strong>di</strong> tutto<br />
ciò. Ciascuno degli scrittori dei Vangeli presenta<br />
il Natale in modo <strong>di</strong>verso. Alcuni potrebbero <strong>di</strong>re<br />
che solo Matteo e Luca includono la storia del<br />
Natale. Ma io voglio segnalarvi che ognuno dei<br />
Vangeli riporta la sua enfasi particolare.<br />
Marco, forse il più antico dei Vangeli, non riporta<br />
storie <strong>di</strong> nascita o <strong>di</strong> infanzia. Invece, il "Natale"<br />
<strong>di</strong> Marco è incorporato nelle parole iniziali, “Inizio<br />
del vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo Figlio <strong>di</strong> Dio.” (Marco<br />
1:1). Gesù si presenta come Figlio <strong>di</strong> Dio fin<br />
dall'inizio. Questa è la buona notizia.<br />
Anche Giovanni non contiene storie <strong>di</strong> nascita o<br />
<strong>di</strong> infanzia, ma mostra il cuore del Natale che ha<br />
origine nel cuore <strong>di</strong> Dio. La Parola fatta carne ha<br />
abitato in mezzo a noi, piena <strong>di</strong> grazia e <strong>di</strong> verità.<br />
Matteo inizia con un lungo elenco <strong>di</strong> nomi<br />
nell’albero genealogico <strong>di</strong> Gesù. È facile passare<br />
sopra a questa lista e non coglierne il significato.<br />
Vi sono incluse cinque donne che hanno tutte<br />
<strong>di</strong>mostrato una fede notevole, nonostante la<br />
società le abbia giu<strong>di</strong>cate duramente. Tamar,<br />
che ingannò il suocero per provocare una<br />
gravidanza; Rahab, una prostituta che aiutò le<br />
spie israelite; Ruth, una straniera <strong>di</strong>sprezzata;<br />
Betsabea, un’adultera; e Maria, una madre non<br />
sposata. Ognuna <strong>di</strong> esse faceva parte della storia<br />
familiare <strong>di</strong> Gesù. Se in seguito si noterà che<br />
Gesù si è identificato con i peccatori, è perché<br />
questo è “nei suoi geni”. Gesù è legato a persone<br />
PAG. 4
Dio con noi !<br />
come noi che, nonostante la peccaminosità e la<br />
fragilità umana, mostrano <strong>di</strong> avere fede. Matteo<br />
fa poi il collegamento con il fatto che Gesù è<br />
l’Emmanuele - Dio con noi, nella nostra umanità.<br />
Tutto questo avviene prima ancora che appaiano<br />
i personaggi tra<strong>di</strong>zionali del Natale, i Magi. Sono<br />
venuti a cercare Colui che è nato per essere Re.<br />
In Luca gli angeli annunciano che Gesù è il<br />
Salvatore, il Cristo il Signore. Questo annuncio<br />
non viene dato al popolo come ci si aspetterebbe,<br />
ma bensì ai pastori, spesso considerati degli<br />
emarginati religiosi a causa della natura del<br />
loro lavoro. Per loro, che vivono ai margini della<br />
società, Gesù viene come Salvatore.<br />
Ciascuno dei Vangeli presenta una versione<br />
<strong>di</strong>versa del Natale. È facile per noi essere così<br />
occupati con gli abbellimenti della storia <strong>di</strong><br />
Natale. Ciò può includere cose a cui siamo<br />
abituati, che non sono nemmeno menzionate<br />
in nessuno dei Vangeli. A volte, invece, ci sfugge<br />
il nucleo centrale e silenzioso del Natale, così<br />
come viene raccontato nelle Scritture.<br />
Quest’anno, forse, possiamo concentrarci<br />
<strong>di</strong> nuovo su ciò che i Vangeli ci in<strong>di</strong>cano<br />
effettivamente sulla venuta <strong>di</strong> Gesù. Colui<br />
che viene per coloro che sono peccatori ed<br />
emarginati. Colui che viene per essere Re. Colui<br />
che viene per essere l’Emmanuele, il Dio con noi.<br />
Colui che viene per essere il nostro Salvatore.<br />
Colui che esiste da tutta l’eternità.<br />
Insieme a tutte le altre cose che accadono in<br />
questo periodo dell’anno, possiamo concentrare<br />
i nostri cuori e le nostre menti sul nucleo centrale<br />
e silenzioso del Natale: la realtà <strong>di</strong> chi è Gesù. <strong>Il</strong><br />
Figlio <strong>di</strong> Dio. <strong>Il</strong> Verbo eterno fatto carne. <strong>Il</strong> nostro<br />
Re. Emmanuele. <strong>Il</strong> nostro Salvatore. Cristo il<br />
Signore.<br />
Con il compositore, <strong>di</strong>ciamo: “Vieni a noi, rimani<br />
con noi, nostro Signore Emmanuel” 1.<br />
Che Dio vi bene<strong>di</strong>ca in questo periodo natalizio e<br />
per tutto il prossimo anno.<br />
1 “O little town of Betlehem” <strong>di</strong> Phillips Brooks e Lewis Redner. Canto natalizio del 1868. (ndt)<br />
GENERALE<br />
Lyndon Buckingham<br />
PAG. 5
<strong>Il</strong> Primog<br />
Ho un fratello e una sorella più<br />
giovani <strong>di</strong> me. Sono il primogenito<br />
<strong>di</strong> mamma e papà. Crescendo ho<br />
realizzato che, essere il primogenito<br />
significava semplicemente essere il figlio<br />
più grande della nostra famiglia. Tuttavia,<br />
in alcune culture, soprattutto nelle società<br />
patriarcali, il ruolo del primogenito ha un<br />
significato sociale. <strong>Il</strong> primogenito gode <strong>di</strong><br />
alcuni privilegi e responsabilità.<br />
preminente <strong>di</strong> Gesù nella creazione <strong>di</strong> Dio,<br />
alla sua posizione superiore, al suo posto<br />
predominante, al suo status supremo.<br />
Cristo è il primogenito <strong>di</strong> tutta la creazione<br />
in quanto Figlio eterno <strong>di</strong> Dio. È nato<br />
nell’umanità come perfetto Figlio dell’uomo.<br />
“La Parola è <strong>di</strong>ventata carne e ha abitato<br />
per un tempo fra <strong>di</strong> noi” (Giovanni 1:14), che<br />
lo rende primo per importanza e per status,<br />
primogenito <strong>di</strong> tutta la creazione.<br />
In Luca 2:7 leggiamo <strong>di</strong> Maria e della nascita<br />
<strong>di</strong> Gesù Cristo. Luca racconta che “ella <strong>di</strong>ede<br />
alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò,<br />
e lo coricò in una mangiatoia, perché non<br />
c'era posto per loro nell'albergo”. All'epoca<br />
della nascita <strong>di</strong> Gesù, il fatto <strong>di</strong> essere il<br />
primogenito aveva un significato sociale.<br />
Tuttavia, invece <strong>di</strong> considerare le implicazioni<br />
culturali dello status <strong>di</strong> primogenito<br />
<strong>di</strong> Gesù per Maria, vorrei considerare il<br />
termine "primogenito" da un punto <strong>di</strong> vista<br />
teologico più ampio e interpretare il titolo <strong>di</strong><br />
“primogenito” <strong>di</strong> Gesù da una prospettiva<br />
biblica.<br />
Giovanni inizia il suo racconto evangelico<br />
affermando che: “Nel principio era la Parola,<br />
la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”<br />
(Giovanni 1:1). Gesù (la Parola) è Dio il Figlio.<br />
“Essa era nel principio con Dio” (Giovanni 1:2).<br />
Nella sua lettera alla Chiesa <strong>di</strong> Colosse,<br />
l’apostolo Paolo scrive a proposito <strong>di</strong> Gesù<br />
Cristo che: “Egli è l’immagine del Dio<br />
invisibile, il primogenito <strong>di</strong> ogni creatura”<br />
(Colossesi 1:15).<br />
Paolo non intendeva <strong>di</strong>re che la parola<br />
“primogenito” si riferisse a un momento<br />
particolare nel tempo. <strong>Il</strong> Figlio <strong>di</strong> Dio non<br />
creato è da sempre e per sempre. La parola<br />
“primogenito” si riferisce alla posizione<br />
PAG. 6
enito<br />
TENENTE COLONNELLO<br />
Andrew Morgan<br />
CAPO DEL TERRITORIO<br />
Dio Figlio non ha avuto un inizio. Non è stato<br />
creato, ma è sempre stato parte della Trinità<br />
con Dio Padre e Dio Spirito Santo. In quanto<br />
parte della Trinità, Gesù è in eterno.<br />
“Ogni cosa è stata fatta per mezzo <strong>di</strong> lei;<br />
e senza <strong>di</strong> lei neppure una delle cose fatte<br />
è stata fatta” (Giovanni 1:3). Gesù ha creato<br />
tutto e in Lui tutto si tiene insieme.<br />
Quando l’apostolo Paolo afferma<br />
giustamente che il figlio primogenito <strong>di</strong><br />
Maria, Gesù, è il primogenito <strong>di</strong> tutta la<br />
creazione, sta affermando che Gesù Cristo<br />
è il primo per importanza rispetto a tutta la<br />
sua creazione.<br />
Matteo racconta come i Magi trovarono il re<br />
appena nato. “Entrati nella casa, videro il<br />
bambino con Maria, sua madre; prostratisi,<br />
lo adorarono” (Matteo 2:11). Oggi siamo<br />
invitati ad adorare il primogenito <strong>di</strong> tutta la<br />
creazione, Gesù Cristo. “<strong>Il</strong> quale, pur essendo<br />
in forma <strong>di</strong> Dio, non considerò l’essere<br />
uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi<br />
gelosamente, ma svuotò se stesso,<br />
prendendo forma <strong>di</strong> servo, <strong>di</strong>venendo<br />
simile agli uomini; trovato esteriormente<br />
come un uomo, umiliò se stesso, facendosi<br />
ubbi<strong>di</strong>ente fino alla morte, e alla morte<br />
<strong>di</strong> croce. Perciò Dio lo ha sovranamente<br />
innalzato e gli ha dato il nome che è al <strong>di</strong><br />
sopra <strong>di</strong> ogni nome, affinché nel nome <strong>di</strong><br />
Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla<br />
terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi<br />
che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria <strong>di</strong><br />
Dio Padre” (Filippesi 2:6-11).<br />
Che in questo Natale possiamo proclamare il<br />
nome <strong>di</strong> Gesù e piegare le nostre ginocchia,<br />
riconoscendo che tutta la creazione è<br />
soggetta alla Sua autorità, in quanto<br />
primogenito <strong>di</strong> tutto il creato.<br />
Una preghiera: Gesù, riconosciamo il tuo<br />
posto <strong>di</strong> preminenza come primogenito<br />
su tutta la creazione. Grazie, Gesù, per<br />
essere venuto nel mondo, che tu hai creato,<br />
primogenito <strong>di</strong> tua madre Maria, <strong>di</strong>ventando<br />
uno <strong>di</strong> noi, pagando la pena <strong>di</strong> morte<br />
per il nostro peccato, affinché potessimo<br />
riconciliarci con te. Tu sei il primogenito <strong>di</strong><br />
tutta la creazione e davanti a te ci inchiniamo<br />
in riverente adorazione e lode. AMEN.<br />
PAG. 7
Anche quest'ANNO<br />
in FAMIGLIA<br />
VENITE FEDELI gioiosi e festanti,<br />
Venite, esultanti: è nato il Signor!<br />
<strong>Il</strong> Figlio <strong>di</strong> Dio fanciullo s'è fatto,<br />
Compiendo il riscatto dell'uom peccatore,<br />
Compiendo il riscatto dell'uom peccator.<br />
Un debol fanciullo la gente in Lui vede,<br />
Ma in Lui, per la fede, il Cristo scorgiam.<br />
L'eterna Parola in Lui s'è incarnata:<br />
Con mente umiliata, fratelli, adoriamo,<br />
Con mente umiliata, fratelli, adoriam.<br />
Gli angelici cori con giubilo santo<br />
Un fervido canto intonan lassù:<br />
“Nell'alto dei cieli sia lode al Signore;<br />
Sian pace ed amore per l'uomo quaggiù,<br />
Sian pace ed amore per l'uomo quaggiù.<br />
ARIA DEL SEC. 18° (DA UN MS. DEL 174)<br />
DIN DON SENTO DA LONTAN un suono <strong>di</strong> campane<br />
Din don splende il ciel lassù al canto celestiale<br />
GLORIA! OSANNA IN EXCELSIS!<br />
GLORIA! OSANNA IN EXCELSIS!<br />
Dopo poco assai più giù si sente risuonare<br />
“Alleluia alleluia!” la gente vuol cantare<br />
GLORIA! OSANNA IN EXCELSIS!<br />
GLORIA! OSANNA IN EXCELSIS!<br />
Innalziamo un canto allor: è nato il Redentore<br />
Con la voce e con il cuor lo<strong>di</strong>amo il Salvatore<br />
PAG. 8<br />
GLORIA! OSANNA IN EXCELSIS!<br />
GLORIA! OSANNA IN EXCELSIS!<br />
TITOLO ORIGINALE: DING DONG MERRILY ON HIGH<br />
G.R. WOODWARD<br />
BRANLE DEL 'OFFICIAL FROM THOINOT ARBEAU'S ORCHESOGRAPHIE (1588)
vi invitiamo a CANTARE<br />
nei giorni del<br />
Natale<br />
<strong>Il</strong> 1° ottobre <strong>di</strong> quest’anno, la magg. Joy Webb è stata Promossa alla Gloria. Aveva 91 anni. Nata nel 1932,<br />
era cresciuta in una famiglia cristiana e attiva dell'Esercito della Salvezza, i cui genitori erano ufficiali.<br />
Durante l'infanzia è stata circondata da un'influenza musicale, che ha portato molti frutti nella sua vita<br />
e nel suo ministero.<br />
Tra i tanti canti scritti da Joy Webb, ce ne sono anche alcuni natalizi. Riportiamo qui sotto uno <strong>di</strong> essi,<br />
tradotto in italiano<br />
NOTTE DI NATAL ... Notte <strong>di</strong> Natal …<br />
Fu una notte <strong>di</strong> splendor quando nacque Lui<br />
Sopra il fieno, nell'oscurità<br />
Nel ciel, col suo chiaror una stella c'è:<br />
in<strong>di</strong>ca la strada che conduce a Lui.<br />
E LE CAMPANE SUONANO, E TUTTI IN CIELO CANTANO<br />
PER L'EMMANUEL, RE DEL MONDO INTER<br />
E LE CAMPANE SUONANO, E TUTTI IN CIELO CANTANO<br />
PER L'EMMANUEL, RE DEL MONDO INTER<br />
I pastori accorrono per veder Gesù<br />
La cometa guida il lor cammin<br />
Nell'umil stalla Ei sta, solo un bimbo Egli è<br />
Ma nel Suo futuro la speranza c'è<br />
E LE CAMPANE SUONANO, E TUTTI IN CIELO CANTANO<br />
PER L'EMMANUEL, RE DEL MONDO INTER<br />
E LE CAMPANE SUONANO, E TUTTI IN CIELO CANTANO<br />
PER L'EMMANUEL, RE DEL MONDO INTER<br />
TITOLO ORIGINALE: A STARRY NIGHT<br />
TESTI E MUSICA JOY WEBB<br />
© 1994 SALVATIONIST PUBLISHING & SUPPLIES LTD.<br />
PAG. 9
La Storia delicata <strong>di</strong><br />
animali in marcia verso il<br />
Sono un asino da soma, oggi è stata<br />
una giornata dura <strong>di</strong> quelle che non<br />
dovrebbero mai partire, ho la schiena<br />
a pezzi. Ho trasportato tanta legna da<br />
non ricordare più quanti viaggi ho fatto. Sono<br />
stato scelto: ho un compito molto importante.<br />
Stasera, con i miei amici devo riscaldare la<br />
capanna nella quale nascerà Gesù, si, proprio<br />
Lui. Non aver trovato un posto nelle locande<br />
del paese è una vergogna. I suoi genitori<br />
hanno trovato riparo presso Betlemme,<br />
nella capanna del vecchio Abilio. Talvolta gli<br />
umani sono proprio senza cuore, non dare<br />
assistenza ad una donna in quelle con<strong>di</strong>zioni<br />
lasciando un neonato al freddo della notte è<br />
inaccettabile.<br />
Procedo con passo lento ma costante verso<br />
l’appuntamento con i miei due amici. Abbiamo<br />
una missione importante da svolgere, mi<br />
chiedo sinceramente cosa può assicurare<br />
una mucca come me? Non importa bisogna<br />
ubbi<strong>di</strong>re. Ho cercato, presso la fontana fuori<br />
dal villaggio, <strong>di</strong> darmi una sciacquata per<br />
togliere <strong>di</strong> dosso un po' <strong>di</strong> olezzo <strong>di</strong> stalla. Devo<br />
presentarmi nella mia forma migliore. Prima<br />
<strong>di</strong> partire dalla stalla il mormorio era forte,<br />
ascoltavo le anziane del gruppo comunicare<br />
animatamente tra <strong>di</strong> loro, si in<strong>di</strong>gnavano<br />
muggendo <strong>di</strong> fronte alla maleducazione degli<br />
esseri umani. Ricordo <strong>di</strong>stintamente la voce<br />
<strong>di</strong> mia madre sussurrare delicatamente<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo della sorella: sono in pena per<br />
questo bambino, speriamo bene.<br />
<strong>Il</strong> sole è ancora alto quando il mio padrone<br />
decide <strong>di</strong> lavare accuratamente il mio vello<br />
<strong>di</strong> pecora facendolo <strong>di</strong>ventare bianco come<br />
neve. Ci chiama per nome, li ricorda tutti,<br />
uno ad uno. Riconosco la sua voce tra mille,<br />
sempre gentile con noi. Quando vaghiamo nei<br />
pascoli, non ci stacca gli occhi <strong>di</strong> dosso teme<br />
che ci possiamo perdere. Ha ragione, deve<br />
essere guar<strong>di</strong>ngo frenando la spensieratezza<br />
della nostra gioventù, <strong>di</strong>mentichiamo troppo<br />
spesso i nostri compiti. <strong>Il</strong> padrone è un buon<br />
pastore perché non abbandona mai le pecore.<br />
Oggi, pero, non si può sbagliare. Insieme agli<br />
altri amici dobbiamo dare tutta l’assistenza<br />
necessaria affinché questa notte risplenda<br />
per l’Eternità.<br />
Proce<strong>di</strong>amo felici e sicuri verso la capanna,<br />
è tutto pronto, quasi. La culla, ancora vuota<br />
è in trepidazione per accogliere. <strong>Il</strong> tempo si<br />
sta per compiere, l’umanità perduta avrà il<br />
suo Redentore, Gesù il Signore.<br />
Dobbiamo provare le posizioni per l’ultima<br />
volta per non sbagliare, menomale che il<br />
nostro regista è bravissimo.<br />
Guar<strong>di</strong>amo gli esseri umani accorsi alla<br />
grotta, secondo noi non capiscono fino in<br />
fondo chi hanno <strong>di</strong> fronte, ci fanno quasi<br />
tenerezza.<br />
Quando la stella illumina la capanna, Gesù,<br />
guarda i presenti e li ama, non potrebbe<br />
essere altrimenti.<br />
Franco Paone
&me<br />
Antonio Casula<br />
Soldato Corpo <strong>di</strong> Firenze<br />
1. Qual è stato il tuo primo contatto con<br />
l’Esercito della Salvezza?<br />
A Roma quando ero ospite del Centro Sociale<br />
Virgilio Paglieri dell'Esercito della Salvezza<br />
2 Cosa ti ha fatto decidere <strong>di</strong> frequentare<br />
l’Esercito?<br />
<strong>Il</strong> fatto che c’è un rapporto paritario e <strong>di</strong> rispetto<br />
reciproco che si instaura tra chi frequenta e il<br />
Responsabile della comunità.<br />
3. Che lavoro fai?<br />
Sono pensionato e, come Soldato (membro)<br />
dell'EdS, collaboro alle varie attività.<br />
4. Qual è la cosa più interessante del tuo lavoro?<br />
E la più frustrante?<br />
La cosa più interessante è che posso esprimere<br />
liberamente il mio pensiero rispettando le<br />
opinioni altrui. La più frustrante è constatare che<br />
il rapporto dell'essere umano nei confronti <strong>di</strong> Dio<br />
e la chiesa è cambiato e ci si sente impotenti non<br />
facendo mai abbastanza per riportare le persone<br />
al nostro Signore Gesù Cristo.<br />
5. Cosa vorresti cambiare dell’Esercito?<br />
Gli Ufficiali dell'Esercito della Salvezza ricevono<br />
degli Or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Marcia, ossia cambiano dopo un<br />
certo periodo la loro sede operativa; ecco… vorrei<br />
che fossero lasciati più a lungo possibile per<br />
portare a termine un qualsiasi progetto.<br />
6. Quale potrebbe essere il motto della tua<br />
vita?<br />
Ama Dio e lui continuerà ad amare te!<br />
7. Se potessi avere una scorta illimitata <strong>di</strong><br />
qualcosa, cosa vorresti?<br />
Pazienza, e tanta, in un mondo che va a rotoli!<br />
8. Cosa ti piace fare nel tempo libero?<br />
Quello che mi piace (e lo faccio già) è leggere la Bibbia<br />
e poi scrivere le mie riflessioni su quanto ho letto.<br />
9. Qual è il tuo versetto preferito?<br />
“A che serve, fratelli miei, <strong>di</strong>re che avete fede e<br />
siete cristiani, se non lo provate con i fatti? Come<br />
può una fede del genere salvare qualcuno?” (La<br />
Bibbia, Giacomo 2:14 – La Parola è Vita)<br />
10. Qual è il tuo canto cristiano preferito?<br />
Ne ho molti, ma quello che più mi rispecchia<br />
è l'inno 150 - “Questo è sempre il canto mio, il<br />
Signore mi salvò”!<br />
11. Se potessi eliminare una cosa dal mondo,<br />
quale sarebbe?<br />
Sono tante le cose che vorrei eliminare ma in<br />
particolare è la pedofilia e l'arrogante falsità <strong>di</strong> chi<br />
governa questo mondo.<br />
12. Se potessi incontrare un personaggio<br />
storico, quale sarebbe?<br />
Sicuramente Sandro Pertini, un uomo politico<br />
<strong>di</strong> grande valore, e come Presidente della<br />
Repubblica ha saputo <strong>di</strong>rigere i politici della sua<br />
epoca e a far rispettare gli italiani.<br />
13. A parte la Bibbia, quale libro vorresti avere<br />
su un’isola deserta?<br />
"L'Isola del tesoro".<br />
14. Qual è il consiglio migliore che tu abbia mai<br />
ricevuto?<br />
Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.<br />
15. Qual è la cosa più preziosa che possie<strong>di</strong>?<br />
L'amore <strong>di</strong> Gesù che mi ha risollevato dai<br />
fallimenti che la vita a volte ci mette davanti.<br />
PAG. 11
AzioniCoraggiose<br />
Tutti conosciamo la tristissima fiaba della<br />
piccola fiammiferaia… o no?<br />
Hans Christian Andersen scrisse <strong>di</strong> questa<br />
bambina proveniente da una famiglia povera<br />
e costretta a vendere fiammiferi a Capodanno,<br />
senza scarpe, intirizzita nelle strade deserte a<br />
causa del freddo pungente.<br />
La bambina accende alcuni fiammiferi nel vano<br />
tentativo <strong>di</strong> riscaldarsi e, alla fine, muore <strong>di</strong> freddo<br />
e viene ritrovata l’indomani dai passanti.<br />
In quest’ultimo numero de <strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong><br />
del <strong>2023</strong> vorrei raccontarvi la storia <strong>di</strong> alcune<br />
fiammiferaie <strong>di</strong> fine ‘800 a Londra, che<br />
cominciarono a scioperare a causa della<br />
mancanza <strong>di</strong> sicurezza sul lavoro, salari miseri<br />
e gravi conseguenze sulle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute<br />
per l’inalazione <strong>di</strong> fosforo bianco, che provocava<br />
la necrosi della man<strong>di</strong>bola. I primi sintomi <strong>di</strong><br />
questa terribile malattia erano mal <strong>di</strong> denti e<br />
sintomi influenzali e quin<strong>di</strong>, quando qualche<br />
ragazza lamentava dolori ai denti, veniva<br />
imme<strong>di</strong>atamente licenziata.<br />
L’idea <strong>di</strong> aprire una fabbrica <strong>di</strong> fiammiferi che<br />
non mettesse a rischio le lavoratrici ebbe origine<br />
da Frank Smith, un membro dell’Esercito della<br />
Salvezza in contatto con il movimento operaio<br />
ra<strong>di</strong>cale, il quale fu nominato <strong>di</strong>rettore dell'Opera<br />
Sociale dell’Esercito della Salvezza nel 1890.<br />
La fabbrica fu aperta a Londra nel 1891 sotto il<br />
commissario Elijah Cadman, che quell'anno<br />
aveva sostituito Smith come <strong>di</strong>rettore dell'Opera<br />
Sociale. I fiammiferi erano prodotti in con<strong>di</strong>zioni<br />
approvate dai sindacati e senza l'uso <strong>di</strong> sostanze<br />
chimiche pericolose.<br />
I fiammiferi <strong>di</strong>vennero presto oggetto <strong>di</strong> una<br />
campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione dei consumatori<br />
dell'Esercito della Salvezza. La stampa salutista<br />
sosteneva che nessun membro, conoscendo<br />
gli orrori della sudorazione e della man<strong>di</strong>bola,<br />
avrebbe dovuto usare altri tipi <strong>di</strong> fiammiferi,<br />
inclusi quelli prodotti in altri Paesi, come la Svezia<br />
o la Germania, in parte perché la loro provenienza<br />
non poteva essere garantita e in parte perché si<br />
sosteneva che la concorrenza straniera avrebbe<br />
aumentato la pressione sui lavoratori inglesi.<br />
Sebbene il benessere dei lavoratori fosse un<br />
argomento importante, i fiammiferi erano anche<br />
pubblicizzati come più sicuri per l'utente rispetto<br />
agli onnipresenti fiammiferi "strike anywhere".<br />
Praticamente ogni numero della Darkest<br />
England Gazette (pubblicazione dell’Esercito)<br />
conteneva almeno una pubblicità dei fiammiferi<br />
salutisti.<br />
Questo fu il primo passo per promuovere ambienti<br />
lavorativi più sicuri per gli operai e l’innalzamento<br />
degli standard <strong>di</strong> vita per l’intera industria.<br />
Sulla scatola <strong>di</strong> fiammiferi, che si chiamavano<br />
“Lights in the darkest England” (Luci<br />
nell’Inghilterra più oscura) si poteva leggere<br />
questo:<br />
Perché dovreste comprare i fiammiferi<br />
dell’Esercito?<br />
1. Per aumentare i salari dei <strong>di</strong>pendenti delle<br />
fabbriche <strong>di</strong> fiammiferi.<br />
2. Per lottare contro lo sfruttamento.<br />
3. Per aiutare i poveri a mantenersi attraverso il<br />
lavoro.<br />
PAG. 12
Più<br />
Veloci<br />
TENENTE AUS.<br />
<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />
RESPONSABILE DEL CORPO<br />
ATENA LUCANA<br />
STORIA DELLʼESERCITO DELLA SALVEZZA<br />
In un Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> del 1886, William Booth<br />
scriveva:<br />
Dicono che an<strong>di</strong>amo troppo veloci! ... Ai nostri<br />
nemici non piace la nostra velocità e i nostri<br />
amici ne hanno paura. … Se si lamentassero<br />
che non an<strong>di</strong>amo abbastanza veloci, potrei<br />
capirli.… Se i nostri amici si riunissero e <strong>di</strong>cessero:<br />
"Perché non aumentate la velocità? … avete<br />
un modo meraviglioso <strong>di</strong> raggiungere le<br />
masse. Avete realizzato ciò che nessun'altra<br />
organizzazione ha fatto. Potete adattarvi a<br />
tutti i popoli, Paesi e climi. Perché non andate<br />
avanti più velocemente? Perché non addestrate<br />
più cadetti, non inviate più ufficiali, non date<br />
la caccia a più peccatori, ubriaconi e donne<br />
depravate? Andate più veloci, fate più strada!".<br />
Mi sembra che questo sarebbe il modo naturale<br />
<strong>di</strong> parlare sia per i nemici che per gli amici. Ma<br />
no! <strong>Il</strong> grido non è "Vai più veloce!", ma "Vai troppo<br />
veloce!". Cosa vogliono <strong>di</strong>re?<br />
Possiamo andare troppo veloci, miei compagni,<br />
nel salvare le anime? … Nessun soldato<br />
dell'Esercito della Salvezza farebbe una domanda<br />
del genere.<br />
Alcuni ci avvertono: "Ma la grande velocità<br />
comporta dei pericoli". Forse, ma non è detto; e<br />
anche se fosse, mi rifiuto <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire la velocità<br />
per evitare il rischio. Se vale la pena fare questa<br />
cosa, facciamola con tutte le nostre forze. Si <strong>di</strong>ce:<br />
"Ma se si va avanti <strong>di</strong> questo passo, arriverà il<br />
crollo". Ebbene, forse arriverà. Forse Dio lascerà<br />
che il <strong>di</strong>avolo e coloro che lo aiutano <strong>di</strong>struggano<br />
l'Esercito della Salvezza. Hanno “<strong>di</strong>strutto” Gesù<br />
Cristo. Ci furono calunnie, sommosse e ferite che<br />
terminarono con la crocifissione. Allora un gran<br />
numero <strong>di</strong> persone guardò e <strong>di</strong>sse: "Ve l'avevo<br />
detto!". Anche se <strong>di</strong>struggeranno l'Esercito della<br />
Salvezza, ci sarà un gran numero <strong>di</strong> persone che<br />
guarderà e <strong>di</strong>rà la stessa cosa. …<br />
La salvezza viaggia forse veloce come il peccato?<br />
Guardate come si <strong>di</strong>ffonde la malvagità. Si tratta<br />
<strong>di</strong> un fuoco <strong>di</strong> prateria che <strong>di</strong>vora tutto ciò che lo<br />
precede. La salvezza tiene il passo con la nostra<br />
popolazione in continua crescita?<br />
ANDIAMO PIÙ VELOCI! Dobbiamo aumentare la<br />
velocità se vogliamo stare al passo con i desideri<br />
del Cuore Onnipotente dell'Amore che vuole che<br />
tutti gli uomini siano salvati. Dobbiamo andare più<br />
veloci se vogliamo partecipare all'adempimento<br />
delle profezie. Leggete il sessantesimo capitolo<br />
<strong>di</strong> Isaia e pensate alla velocità che si deve<br />
raggiungere prima che tutto ciò si realizzi. …<br />
Compagni, il Generale ha dato l'or<strong>di</strong>ne a ogni<br />
Paese, a ogni Divisione, a ogni Corpo e a ogni<br />
soldato <strong>di</strong> avanzare. <strong>Il</strong> ritmo del passato non deve<br />
essere uno standard per il futuro. Dobbiamo<br />
andare più veloci. Ostacoli, <strong>di</strong>fficoltà e nemici<br />
saranno spazzati via davanti a noi, e le bocche<br />
<strong>di</strong> coloro che ci condannano saranno chiuse per<br />
sempre davanti al Signore.<br />
"I vostri giorni al meglio non possono essere<br />
molto lunghi, quin<strong>di</strong> usateli al meglio delle<br />
vostre capacità per la gloria <strong>di</strong> Dio e il beneficio<br />
della vostra generazione".<br />
William Booth<br />
PAG. 13
Apocalisse<br />
“Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e u<strong>di</strong>i <strong>di</strong>etro a me una voce potente come il suono <strong>di</strong><br />
una tromba, che <strong>di</strong>ceva: - Quello che ve<strong>di</strong>, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a<br />
Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sar<strong>di</strong>, a Filadelfia e a Lao<strong>di</strong>cea. - Io mi voltai per vedere chi mi stava<br />
parlando. Come mi fui voltato, vi<strong>di</strong> sette candelabri d'oro e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile<br />
a un figlio d'uomo, vestito con una veste lunga fino ai pie<strong>di</strong> e cinto <strong>di</strong> una cintura d'oro all'altezza<br />
del petto. <strong>Il</strong> suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana can<strong>di</strong>da, come neve; i suoi occhi erano<br />
come fiamma <strong>di</strong> fuoco; i suoi pie<strong>di</strong> erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace,<br />
e la sua voce era come il fragore <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> acque. Nella sua mano destra teneva sette stelle; dalla<br />
sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in<br />
tutta la sua forza. Quando lo vi<strong>di</strong>, cad<strong>di</strong> ai suoi pie<strong>di</strong> come morto. Ma egli pose la sua mano destra<br />
su <strong>di</strong> me, <strong>di</strong>cendo: - Non temere, io sono il primo e l'ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo<br />
per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti”.<br />
La visione del Cristo Glorificato, con cui si apre<br />
il libro dell’Apocalisse, vuole impressionarci,<br />
coinvolgendoci nello stato d’animo del<br />
veggente Giovanni. Le variopinte immagini,<br />
tratte dall’Antico Testamento, che compongono<br />
questo elaborato mosaico, vogliono dare vita a<br />
un’esplosione <strong>di</strong> luci, suoni e colori, per evocare<br />
in noi il sentimento <strong>di</strong> stupore, per non <strong>di</strong>re<br />
<strong>di</strong> smarrimento, che ha colto Giovanni: come<br />
resistere impassibili <strong>di</strong> fronte alla gloria <strong>di</strong> Dio,<br />
una gloria che non è possibile immaginare o a<br />
descrivere, se non attraverso delle impressioni?<br />
La rappresentazione del Glorificato ci porta<br />
lontano dagli stereotipi su Gesù a cui oggi siamo<br />
abituati, rimandandoci piuttosto all’iconografia<br />
me<strong>di</strong>evale del Cristo onnipotente, che deriva<br />
principalmente dall’Apocalisse. Siamo infatti<br />
assuefatti ad immagini confortanti, rassicuranti: il<br />
bambino che nasce in una stalla, il profeta ispirato<br />
che pre<strong>di</strong>ca alle folle, animato da un irresistibile<br />
amore per un’umanità perduta, affettuosa guida<br />
<strong>di</strong> gregge <strong>di</strong>sperso e spaventato… Tutto questo<br />
è biblicamente corretto, naturalmente, ma allo<br />
stesso tempo è anche unilaterale: non vi sembra<br />
Non temere, io sono<br />
il primo e l'ultimo,<br />
e il vivente.
1:10-18<br />
Eric Noffke<br />
BIBLISTA E PASTORE<br />
un Gesù un po’ troppo addomesticato ai nostri<br />
gusti contemporanei? Se è vero che egli fu il<br />
Buon Pastore, è anche vero che in quella persona<br />
semplice ma autorevole noi incontriamo il<br />
Signore del mondo, il giu<strong>di</strong>ce universale, l’unica<br />
forma visibile che Dio ha voluto donarci per<br />
conoscerlo. Contemplare l’immagine del Cristo<br />
onnipotente è in<strong>di</strong>spensabile, per capire il Gesù<br />
umiliato sulla croce. L’uno non ha senso senza<br />
l’altro.<br />
Per noi donne e uomini prigionieri del Male,<br />
quest’affermazione è <strong>di</strong> importanza primaria. La<br />
consapevolezza che il crocifisso e il Glorificato<br />
sono la stessa persona ci permette <strong>di</strong> ricevere<br />
e <strong>di</strong> portare al mondo un annuncio <strong>di</strong> speranza<br />
autentica ed efficace. "Io sono il primo e<br />
l’ultimo", <strong>di</strong>ce il Risorto al veggente: in altre<br />
parole, a me appartiene l’ultima parola, e questa<br />
è una parola <strong>di</strong> vita. Di fronte alla gloria <strong>di</strong> Dio,<br />
le miserie umane crollano e il Male è sconfitto,<br />
proprio come Giovanni sviene <strong>di</strong> fronte alla<br />
manifestazione dell’Agnello <strong>di</strong> Dio. Quando il<br />
Signore si mostra nella sua gloria, noi veniamo<br />
meno; ma non restiamo a terra, senza forze, come<br />
morti. Gesù tende la mano a Giovanni e gli <strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> non avere paura. Perché per lui e per noi tutto<br />
quello splendore si traduce in amore, in salvezza,<br />
e quin<strong>di</strong> in speranza che avvolge la nostra vita<br />
recandoci conforto e nuove energie.<br />
E pensare che per molto meno, cioè per la violenza<br />
degli esseri umani, noi restiamo troppo spesso<br />
prostrati e timorosi… Eppure nell’annuncio del<br />
Gesù che nasce, del Dio che si fa vicino nella sua<br />
gloria, noi dovremmo trovare il coraggio <strong>di</strong> chi<br />
sa chi è colui che veramente ha l’ultima parola.<br />
Se questa appartiene a Dio, e per noi è così,<br />
come possiamo non alzarci in pie<strong>di</strong> e prendere<br />
posizione contro il male che ci circonda, contro<br />
la violenza e l’ingiustizia, contro l’oppressione<br />
e la povertà? <strong>Il</strong> Natale che presto festeggeremo<br />
ci invita proprio a guardare a quel bambino<br />
che nasce in umili con<strong>di</strong>zioni nella periferia del<br />
mondo e vedere in lui il Signore del mondo,<br />
colui che ha in mano il destino dell’umanità,<br />
che allunga la mano verso <strong>di</strong> noi e ci invita a<br />
non temere e a vivere la nostra vocazione con<br />
coraggio. Nel paradosso dell’evangelo della<br />
croce e della glorificazione del Risorto sta la forza<br />
<strong>di</strong> una Parola in grado <strong>di</strong> cambiare le vite e <strong>di</strong><br />
trasformare il creato.
PROPOSTA DI LETTURA<br />
DESCRIZIONE<br />
L’Avvento esiste per adorare Gesù. È un periodo <strong>di</strong><br />
tempo per preparare i nostri cuori alla gloria del giorno<br />
<strong>di</strong> Natale mentre celebriamo la venuta dell’eterno Dio<br />
nella nostra fragile umanità.<br />
Queste venticinque me<strong>di</strong>tazioni <strong>di</strong> John Piper<br />
hanno l’obiettivo <strong>di</strong> aiutarci a porre Cristo al centro<br />
dell’Avvento.<br />
Quale ricca bene<strong>di</strong>zione poterci fermare per <strong>di</strong>eci<br />
minuti e leggere questi pensieri sulla nascita del<br />
nostro Signore Gesù, riposarci, gioire, adorare e<br />
ripartire incoraggiati!<br />
PREZZO: 5,00€<br />
www.clcitaly.com<br />
RITAGLIA E CONSEGNA QUESTO BUONO IN UNA LIBRERIA CLC<br />
E AVRAI UNO SCONTO DEL 5% SULL’ACQUISTO DEL LIBRO:<br />
“LA BUONA NOTIZIA DI UNA GRANDE GIOIA” COSA ASPETTI!!!<br />
ORA<br />
VIENI A TROVARCI NELLA SEGUENTE SEDE<br />
LO TROVI ANCHE SU FACEBOOK<br />
https://www.facebook.com/il<strong>GRIDO</strong><strong>di</strong><strong>Guerra</strong>