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Il GRIDO di Guerra - GENNAIO 2023

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Guidami nella tua verità e<br />

ammaestrami; poiché tu sei il<br />

Dio della mia salvezza;<br />

io spero in te ogni giorno.<br />

Salmo 25:5<br />

Gennaio <strong>2023</strong><br />

PERIODICO DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA


BUON ANNO<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

03magg. Samuel Walzer<br />

RINNOVARE IL NOSTRO<br />

PATTO COME RISOLUZIONE<br />

PER IL NUOVO ANNO<br />

04ten. col. Andrew Morgan<br />

FEDE IN<br />

AZIONE<br />

DIO È VENUTO A VISITARE<br />

LA SUA GENTE E L'HA<br />

RISCATTATA<br />

06magg. Samuel Walzer<br />

05FEDE IN AZIONE<br />

08<br />

CREDERCI<br />

soldato Antonio Casùla<br />

14<br />

CAFFÈ BIBLICO<br />

ten. Gildas Ouakatoulou<br />

10I PRIMI DUE SALMI<br />

pastore Daniele Garrone<br />

PREGHIERA PER L'INIZIO<br />

14DELL'ANNO<br />

12<br />

STORIA DELL'ESERCITO<br />

DELLA SALVEZZA<br />

ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

15IL <strong>GRIDO</strong> MINI<br />

Anno LXIII<br />

Numero 852<br />

Gennaio <strong>2023</strong><br />

IL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />

Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza<br />

Dir. Responsabile: ten. col. Massimo Tursi<br />

Team E<strong>di</strong>toriale: redattrice cap. Francesca Di<br />

Nucci, ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo, magg. Samuel<br />

Walzer, magg. Virginia Pavoni.<br />

Progetto Grafico: ten. Keimer Fernández<br />

Reg. Trib. N°8143 del 26/06/1961<br />

CCP N°85651826<br />

IBAN IT 67 S 02008 03284 000102712418<br />

DICHIARAZIONE DI MISSIONE DELL'ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

L’Esercito della Salvezza è un movimento evangelico internazionale e parte della Chiesa Cristiana<br />

universale. <strong>Il</strong> suo messaggio è fondato sulla Bibbia. <strong>Il</strong> suo ministero è motivato dall'amore <strong>di</strong> Dio. La<br />

sua missione è proclamare il Vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo e andare incontro ai bisogni dell'umanità senza<br />

<strong>di</strong>scriminazione.<br />

ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

Quartiere Generale Nazionale<br />

Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma<br />

Tel. 0644740630 - Fax: 0644740640<br />

Capo del Comando: ten. col. Andrew Morgan<br />

www.esercitodellasalvezza.org<br />

Quartiere Generale Internazionale<br />

101 Queen Victoria Street, London EC4P 4EP<br />

Fondatore: William Booth<br />

Generale: Brian Peddle<br />

DICHIARAZIONE D’INTENTI DEL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />

<strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> - contro il male e l’ingiustizia è l’organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza.<br />

Esso è l’espressione del pensiero del nostro movimento. Pertanto ha tre obbiettivi principali:<br />

evangelizzazione, informazione sulle attività e l’Opera in Italia, informazione a livello internazionale.<br />

Questi obbiettivi saranno conseguiti me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> brevi articoli attuali e rispondenti alla<br />

nostra cultura<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato alla<br />

Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

Tutte le citazioni bibliche in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” sono dalla versione Nuova Riveduta<br />

ad eccezione dove specificato: D: Diodati; R: Riveduta; ND: Nuova Diodati; TILC: Interconfessionale; PEV: La Parola è Vita.<br />

Tutte le immagini utilizzate in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” provengono da pixabay.com<br />

ad eccezione dove specificato.


EDITORIALE<br />

Buon Anno<br />

E<br />

MAGGIORE<br />

Samuel Walzer<br />

CAPO DEI PROGRAMMI<br />

UFFICIALE DEI PROGETTI<br />

Qualunque cosa accada, il vostro <strong>2023</strong> sarà un buon anno,<br />

un anno benedetto da Dio<br />

Cari lettori,<br />

Forse vi è sfuggito il "!" nel titolo. L'ho volutamente<br />

omesso.<br />

<strong>Il</strong> nuovo anno è iniziato da pochi giorni e<br />

dobbiamo concludere che non è cambiato molto,<br />

a parte la data. Solo l'anno è nuovo, tutto il resto<br />

è rimasto uguale: i problemi <strong>di</strong> questo mondo, le<br />

sfide della vita, i noiosi doveri della quoti<strong>di</strong>anità<br />

e, non da ultimo, noi stessi. La nostra personalità<br />

non è stata influenzata dal cambio d'anno e i<br />

nostri tratti caratteriali sono ancora gli stessi nel<br />

<strong>2023</strong> come lo erano nel 2022.<br />

Abbiamo forse fatto buoni propositi per il nuovo<br />

anno? Forse nel nuovo anno tutto sarà <strong>di</strong>verso,<br />

tutto sarà migliore? Forse una o l'altra guerra si<br />

fermerà finalmente? ecc.<br />

In quest'ottica, si dovrebbe forse mettere un "?"<br />

dopo il Buon Anno. Oppure, che ne <strong>di</strong>te <strong>di</strong> due<br />

punti?<br />

"Buon Anno: perché..."<br />

Sicuramente abbiamo buone ragioni per<br />

credere che sarà un buon anno nuovo, ma<br />

possiamo saperlo con certezza o possiamo solo<br />

sperare?<br />

Poiché non abbiamo il futuro nelle nostre<br />

mani, sia i due punti che il punto esclamativo<br />

rimangono pura speculazione. Però possiamo<br />

crederci, se vogliamo.<br />

Non in noi stessi, né nel destino o nell'oroscopo,<br />

ma in Dio. <strong>Il</strong> Dio eterno ha tutto nelle sue mani.<br />

Anche il nostro tempo. Anche l'anno <strong>2023</strong> e la<br />

nostra vita personale.<br />

Con questo numero del "Grido" vogliamo<br />

in<strong>di</strong>care questo Dio unico e vivente, che agisce<br />

anche nel nostro tempo e opera nella nostra<br />

vita.<br />

<strong>Il</strong> re Davide <strong>di</strong>ce nel Salmo 31:15-16: "Ma io, Signore,<br />

in te solo ho fiducia e <strong>di</strong>co sempre: Tu sei il mio<br />

Dio. <strong>Il</strong> mio futuro è nelle tue mani". Vi auguriamo<br />

<strong>di</strong> poter credere anche voi in questo Dio e <strong>di</strong><br />

affidargli tutta la vostra vita. E qualunque cosa<br />

accada, il vostro <strong>2023</strong> sarà un buon anno, un anno<br />

benedetto da Dio. In questo senso vi auguriamo<br />

con un grande punto esclamativo: Buon Anno!!!<br />

PAG. 3


Rinnovare<br />

il nostro Patto<br />

come risoluzione per il<br />

Nuovo Anno<br />

TEN. COLONNELLO ANDREW MORGAN<br />

CAPO DEL COMANDO, ITALIA & GRECIA<br />

Che Dio ci bene<strong>di</strong>ca e ci adoperi nel <strong>2023</strong>!<br />

Spesso all'inizio <strong>di</strong> un Nuovo Anno si fanno<br />

dei propositi. Suggerisco <strong>di</strong> non fare nuovi<br />

propositi, ma <strong>di</strong> tornare a rinnovare con<br />

nuovo slancio gli impegni presi con la<br />

Promessa del Giovane Soldato, con il Patto del<br />

Soldato senior e il Patto degli Ufficiali.<br />

Nel sottoscrivere la Promessa del Giovane Soldato,<br />

i nostri giovani <strong>di</strong>cono a Dio: “Prometto <strong>di</strong> essere<br />

un Suo <strong>di</strong>scepolo amorevole e obbe<strong>di</strong>ente e<br />

cercherò <strong>di</strong> aiutare altri a seguirLo”.<br />

Come Soldati senior, facciamo un patto con Dio<br />

e <strong>di</strong>ciamo: “Farò dei valori del Regno <strong>di</strong> Dio, e non<br />

dei valori del mondo, la norma della mia vita” e<br />

inoltre: “Promuoverò l’integrità cristiana in ogni<br />

sfera della mia vita”. Con riferimento al nostro<br />

impegno nella missione <strong>di</strong>ciamo: “Sarò fedele ai<br />

principi e agli usi dell’Esercito della Salvezza,<br />

leale ai suoi responsabili, e mostrerò lo spirito<br />

del salutismo sia in tempi <strong>di</strong> favore popolare che<br />

<strong>di</strong> persecuzione”.<br />

Gli Ufficiali sono, prima <strong>di</strong> tutto, Soldati che<br />

vivono secondo il Patto che hanno sottoscritto<br />

come Soldati. Inoltre, come Ufficiali, promettono<br />

a Dio: “Di amarlo e servirlo con tutto il mio cuore<br />

tutti i giorni della mia vita, guadagnare anime a<br />

Cristo e fare della loro salvezza lo scopo della mia<br />

vita, <strong>di</strong> avere cura dei poveri, nutrire gli affamati,<br />

vestire gli ignu<strong>di</strong>, amare i non amati ed essere<br />

amico <strong>di</strong> chi non ha amici”.<br />

All'inizio <strong>di</strong> questo Nuovo Anno, v’incoraggio<br />

a rileggere la Promessa del Giovane Soldato, il<br />

Patto del Soldato senior e, per alcuni, il Patto<br />

degli Ufficiali. Permettiamo allo Spirito Santo<br />

<strong>di</strong> focalizzare la nostra attenzione su alcuni<br />

aspetti del nostro Patto e poi deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong><br />

rinnovarlo e iniziare questo Nuovo Anno con un<br />

nuovo impegno a servire Dio in modo da essere<br />

un'"influenza trasformatrice" nel mondo che ci<br />

circonda.<br />

Che Dio ci bene<strong>di</strong>ca e ci adoperi nel <strong>2023</strong>!<br />

PAG. 4


FEDE IN<br />

AZIONE<br />

Dopo la frana a Casamicciola la Casa Vacanze Concor<strong>di</strong>a<br />

dell’Esercito della Salvezza è a <strong>di</strong>sposizione per ospitare volontari<br />

e<br />

soccorritori. Lavorando in rete<br />

con le altre realtà locali, per il<br />

reperimento e la <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>di</strong> beni <strong>di</strong> prima necessità e <strong>di</strong><br />

igiene personale, sostenendo<br />

emotivamente, spiritualmente e<br />

materialmente tutte le persone<br />

che ne avranno bisogno.<br />

Puoi sostenere questo lavoro<br />

attraverso una donazione con causale<br />

"Emergenza Ischia"<br />

In Italia e nel mondo, fin dalle sue origini l'Esercito della Salvezza<br />

ha risposto a numerosi <strong>di</strong>sastri naturali, incidenti, <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni civili<br />

e attacchi terroristici.<br />

Fornendo bevande, pasti e<br />

assistenza emotiva e spirituale ai<br />

primi soccorritori e ai sopravvissuti,<br />

cerchiamo da sempre <strong>di</strong> portare<br />

speranza e soccorso alle persone<br />

che si trovano nel mezzo <strong>di</strong><br />

situazioni estremamente <strong>di</strong>fficili.<br />

IBAN: IT 67 S020 0803 2840 0010 2712 418<br />

Foto:<br />

Copyright ANSA<br />

PAG. 5


Dio<br />

è venuto<br />

a visitare<br />

<strong>Il</strong> nuovo anno è lì davanti a noi quasi intatto. Di certo abbiamo già molti progetti in mente e<br />

abbiamo messo in agenda date importanti. Ogni anno ci sono anche delle festività cristiane<br />

ricorrenti. Vorrei descrivere qui 6 eventi biblici, che ci verranno ricordati dal calendario <strong>2023</strong>.<br />

Eventi che sono collegati tra loro e che non hanno senso da soli.<br />

Natale<br />

Solo pochi giorni fa abbiamo festeggiato il<br />

Natale. Questa festività, come molte altre, è<br />

purtroppo degenerata in un evento commerciale,<br />

dominato da ven<strong>di</strong>te speciali e da un <strong>di</strong>ffuso giro<br />

<strong>di</strong> denaro. In realtà, però, il Natale è l'evento in cui<br />

celebriamo Dio che si fa uomo in Gesù. In Lui, il<br />

Dio invisibile si è reso visibile. È venuto nel mondo<br />

per prendere su <strong>di</strong> sé la colpa dell'umanità e per<br />

subire la punizione al nostro posto. Ecco perché il<br />

Natale non ha senso da solo. <strong>Il</strong> Natale ha bisogno<br />

<strong>di</strong> una continuazione...<br />

Venerdì Santo<br />

Quando Gesù morì sulla croce, <strong>di</strong>sse: "Tutto è<br />

compiuto". Ciò riguarda <strong>di</strong>versi aspetti: Gesù<br />

ha compiuto l'opera <strong>di</strong> salvezza. Egli ha pagato<br />

per la colpa dell'umanità morendo sulla croce,<br />

fornendo così la giustizia richiesta da Dio. Gesù<br />

non ha semplicemente offerto un sacrificio, ma<br />

è <strong>di</strong>ventato lui stesso un sacrificio. Essendo egli<br />

stesso senza peccato, è stato il sacrificio perfetto<br />

e, quin<strong>di</strong>, ha compiuto il sacrificio definitivo. I<br />

sacrifici prescritti nell'Antico Testamento per<br />

il perdono dei peccati sono stati compiuti da<br />

Gesù. Non è più necessario sacrificare animali in<br />

sostituzione, perché Gesù lo ha fatto una volta<br />

per tutte. Attraverso la fede in lui e l'opera <strong>di</strong><br />

redenzione, chiunque lo voglia può ricevere il<br />

perdono <strong>di</strong> Dio ed essere riscattato dalla morte.<br />

Ma questa salvezza non avrebbe avuto effetto se<br />

Gesù fosse rimasto nel sepolcro. <strong>Il</strong> Venerdì Santo<br />

ha bisogno <strong>di</strong> una continuazione...<br />

Pasqua<br />

A Pasqua ricor<strong>di</strong>amo il fatto che Gesù è<br />

risorto ed è vivo. Non si tratta <strong>di</strong> una semplice<br />

affermazione <strong>di</strong> cristiani <strong>di</strong>sperati. Infatti, i primi a<br />

testimoniare la risurrezione furono i soldati romani<br />

che erano stati inviati a guar<strong>di</strong>a del sepolcro. Gli<br />

avversari <strong>di</strong> Gesù li pagarono per affermare che<br />

i suoi <strong>di</strong>scepoli avevano rubato il corpo. Quin<strong>di</strong>,<br />

anche loro credevano alla risurrezione! Gli ultimi<br />

a crederci sono stati, tra tutti, i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Gesù.<br />

Non si aspettavano la risurrezione, né la ritenevano<br />

possibile. Solo quando il Signore risorto apparve<br />

loro in carne e ossa, capirono che Gesù aveva<br />

vinto la morte e che, attraverso <strong>di</strong> lui, ci sarebbe<br />

stata la risurrezione per tutti coloro che vivono<br />

con Gesù. Ma se Gesù fosse rimasto sulla terra, la<br />

sua risurrezione non ci avrebbe portato davvero<br />

più lontano. La Pasqua ha bisogno <strong>di</strong> una<br />

continuazione...<br />

Ascensione<br />

In Italia, l'Ascensione non è una festa ufficiale,<br />

ma fa parte della serie <strong>di</strong> questi 6 eventi biblici che<br />

sono collegati tra loro. La Bibbia descrive come<br />

Gesù sia "asceso" al cielo sotto gli occhi dei suoi<br />

<strong>di</strong>scepoli e sia, quin<strong>di</strong>, scomparso dalla loro vista.<br />

A Natale è successo il contrario: Gesù è apparso<br />

visibilmente. Ora è tornato da dove era venuto: non<br />

in un vuoto misterioso, ma nella gloria <strong>di</strong> Dio, quella<br />

gloria che aveva lasciato per <strong>di</strong>ventare uomo. Con<br />

il suo ritorno - o ascensione - Gesù ha reso reale ciò<br />

che aveva detto davanti a Ponzio Pilato, ossia che il<br />

suo regno non è <strong>di</strong> questo mondo. Questo mondo,<br />

per quanto bello, non è la destinazione <strong>di</strong> Gesù, né<br />

<strong>di</strong> coloro che lo seguono. L'Ascensione ci ricorda<br />

che chi crede in Gesù, vive unito a lui e lo segue,<br />

lo seguirà anche dopo la morte in questo regno<br />

e nella gloria <strong>di</strong> Dio. Prima della sua ascensione,<br />

tuttavia, Gesù <strong>di</strong>sse ai suoi <strong>di</strong>scepoli che presto<br />

avrebbero ricevuto la potenza <strong>di</strong> Dio. Questo è<br />

accaduto a Pentecoste....<br />

PAG. 6


la sua<br />

gente<br />

e l'ha riscattata” E UFFICIALE DEI PROGETTI<br />

MAGGIORE<br />

Samuel Walzer<br />

CAPO DEI PROGRAMMI<br />

Pentecoste<br />

La Pentecoste ci ricorda che i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong> Gesù<br />

in quel giorno furono riempiti <strong>di</strong> Spirito Santo<br />

in modo speciale. In Gesù, Dio ha preso forma<br />

umana per un tempo limitato, ma Dio è Spirito. <strong>Il</strong><br />

Dio eterno e onnipotente è presente e conosciuto<br />

personalmente nello Spirito Santo ancora oggi.<br />

Si è reso evidente nell'evento della Pentecoste,<br />

operando in modo speciale sui <strong>di</strong>scepoli. Erano<br />

pieni <strong>di</strong> un potere soprannaturale (<strong>di</strong>vino).<br />

Questo potere si è manifestato, ad esempio, nel<br />

coraggio <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>care il messaggio <strong>di</strong> Gesù in<br />

pubblico, poco dopo la sua crocifissione o anche<br />

in vari tipi <strong>di</strong> doni che i seguaci <strong>di</strong> Gesù hanno<br />

improvvisamente ricevuto.<br />

La Pentecoste realizzò così la promessa biblica<br />

che Dio avrebbe un giorno effuso il suo Spirito<br />

su tutti i popoli: giovani e anziani, uomini e<br />

donne, semplici e colti (Gioele 1:1-2). Poiché Dio<br />

ha reso il suo Spirito accessibile a tutti gli uomini,<br />

non abbiamo più bisogno <strong>di</strong> una terza persona<br />

che faccia da me<strong>di</strong>atore tra lui e noi. Attraverso<br />

lo Spirito Santo abbiamo accesso <strong>di</strong>retto a Dio.<br />

Questa promessa si è realizzata quasi 2000 fa. Ma<br />

la Bibbia promette anche che Gesù stesso tornerà<br />

un giorno. Questo ci porta all'ultimo evento...<br />

Avvento<br />

Avvento deriva dal latino adventus, che significa<br />

"arrivo". In realtà, si tratta <strong>di</strong> adventus Domini,<br />

che significa "venuta del Signore" e si riferisce<br />

alla stagione in cui il cristianesimo si prepara alla<br />

festa della nascita <strong>di</strong> Gesù Cristo (Natale). Allo<br />

stesso tempo, l'Avvento ci ricorda che ci è stata<br />

promessa la seconda venuta <strong>di</strong> Gesù Cristo. Si<br />

tratta, quin<strong>di</strong>, del sesto evento biblico. È biblico<br />

perché è annunciato nella Bibbia, ma è ancora<br />

davanti a noi. Gesù tornerà un giorno, con un<br />

obiettivo e uno scopo ben precisi: prenderà con<br />

sé tutti coloro che crederanno in lui, vivranno<br />

con lui e lo seguiranno – sia coloro che in<br />

quel momento sono ancora vivi sia coloro che<br />

saranno già morti. Egli porterà poi a compimento<br />

il piano onnicomprensivo <strong>di</strong> Dio, giu<strong>di</strong>cando il<br />

mondo e re<strong>di</strong>mendo per sempre tutti coloro che<br />

crederanno in lui.<br />

Ve<strong>di</strong>amo, quin<strong>di</strong>, che tutte queste festività<br />

sono collegate tra loro e non hanno senso<br />

singolarmente. In questi eventi ve<strong>di</strong>amo il piano<br />

<strong>di</strong> Dio per noi uomini. Mentre iniziamo il nuovo<br />

anno e riempiamo le nostre agende con tutti<br />

gli appuntamenti possibili, consideriamo anche<br />

queste festività e soprattutto il loro significato:<br />

Dio ha un piano <strong>di</strong> salvezza. Un uomo chiamato<br />

Zaccaria una volta <strong>di</strong>sse: "Lodato sia il Signore, Dio<br />

d'Israele, perché è venuto a visitare la sua gente<br />

e l'ha riscattata. Egli sta per mandarci un potente<br />

Salvatore (...) proprio come promise tanto tempo<br />

fa per mezzo dei suoi santi profeti" (Luca 1:68-70).<br />

Queste feste non servono a mantenere le<br />

tra<strong>di</strong>zioni e a compiere atti rituali, ma a prendere<br />

Dio sul serio, a credere alla sua Parola e a seguire<br />

Gesù. Allora ci renderemo conto che il regno <strong>di</strong><br />

Dio non è <strong>di</strong> questo mondo e che questo mondo<br />

non è la nostra destinazione finale. Così la Bibbia<br />

ci apre gli occhi, al <strong>di</strong> là delle circostanze, delle<br />

crisi <strong>di</strong> questo mondo e dei limiti dell'essere<br />

umano, sul regno <strong>di</strong> Dio, che - come Gesù - può<br />

non essere visibile per noi, ma esiste comunque<br />

nella realtà. In questo senso, auguro a tutti noi un<br />

nuovo anno benedetto!


TESTIMONIANZA<br />

Crederci!<br />

SOLDATO<br />

Antonio Casùla<br />

Nessuno può accedere al Regno <strong>di</strong> Dio<br />

se non nasce <strong>di</strong> nuovo<br />

CORPO DI FIRENZE<br />

La mia vita spirituale è stata superficiale<br />

per molti anni. Vengo da una famiglia <strong>di</strong><br />

tra<strong>di</strong>zione cattolica: battezzato e cresimato<br />

due volte perché i documenti si erano persi<br />

e senza <strong>di</strong> essi non potevo sposarmi in chiesa.<br />

Devo essere sincero: questo rito, così come molti<br />

altri, non mi ha svelato alcun mistero spirituale<br />

e il mio rapporto con la chiesa è venuto ancora<br />

meno.<br />

Purtroppo molte cose hanno procurato<br />

incertezze nella mia vita: licenziato dopo ventitré<br />

anni <strong>di</strong> lavoro mi sono ritrovato <strong>di</strong>soccupato, il<br />

matrimonio è andato a rotoli e per mia scelta<br />

ho preferito andarmene. Per un po’ ho dormito<br />

per strada, poi un vecchio datore <strong>di</strong> lavoro mi ha<br />

concesso <strong>di</strong> dormire nel suo ufficio per un paio<br />

<strong>di</strong> mesi.<br />

In seguito sono andato a vivere da mio fratello<br />

sposato e con due figli. Purtroppo ho cominciato<br />

a bere, a fumare, con continui mal <strong>di</strong> testa che<br />

combattevo con degli antidolorifici che mi hanno<br />

rovinato lo stomaco.<br />

Un giorno, mentre vagavo per Roma, incontrai un<br />

vecchio amico e gli raccontai la mia situazione.<br />

Mi <strong>di</strong>ede il numero <strong>di</strong> telefono dei Servizi Sociali<br />

del Comune <strong>di</strong> Roma <strong>di</strong>cendomi che, in un modo<br />

o in un altro, mi avrebbero aiutato. Dopo vari<br />

colloqui mi fu concesso vitto e alloggio presso<br />

il Centro <strong>di</strong> Accoglienza dell'Esercito della<br />

Salvezza, dove mi trovai subito a mio agio.<br />

Ho iniziato a fare volontariato nella mensa della<br />

struttura, restandoci per circa un<strong>di</strong>ci anni. Nel<br />

complesso vi è anche una Sala <strong>di</strong> culto (messa):<br />

ogni tanto andavo allo stu<strong>di</strong>o biblico del martedì<br />

dove si gustava un buon caffè, si ascoltava<br />

una spiegazione <strong>di</strong> un passo biblico e ognuno<br />

con<strong>di</strong>videva il proprio pensiero.<br />

Un giorno notai la croce senza Gesù e chiesi<br />

spiegazioni: l'ufficialessa mi spiegò che sarebbe<br />

stato un controsenso, dato che Gesù era morto<br />

ma era anche risorto e, quin<strong>di</strong>, non poteva più<br />

essere sulla croce. Se uno “rinasce” non deve<br />

stare più sulla croce. La parola "rinato" mi colpì<br />

molto e dopo qualche tempo lo ricollegai a ciò<br />

che Gesù <strong>di</strong>sse a Nicodemo, che nessuno può<br />

accedere al Regno <strong>di</strong> Dio se non nasce <strong>di</strong> nuovo<br />

(Giovanni 3). Questo mi fece riflettere sul mio<br />

rapporto con Gesù Cristo, un rapporto che, in<br />

realtà, non c'era mai stato.<br />

Ho iniziato a frequentare la chiesa, e tutto ciò<br />

che ascoltavo mi sembrava così logico e giusto!<br />

Poi, però, mi sono allontanato per un po' <strong>di</strong> tempo.<br />

Un giorno, mentre ero in mensa, il Direttore mi<br />

portò due camicie con il logo dell’Esercito della<br />

Salvezza e mi <strong>di</strong>sse: "Questo è un regalo per te,<br />

mettile sempre quando sei in mensa.” Rimasi<br />

senza parole; ringraziai e, da quel giorno, le<br />

indosso ancora e ne sono fiero!<br />

In seguito arrivarono nuovi Ufficiali che furono<br />

molto gentili nei miei confronti. Questa gentilezza<br />

mi incoraggio, tanto che ripresi a frequentare la<br />

chiesa, sempre con la mia camicia bianca.<br />

Mi sono affezionato a queste persone, con le<br />

quali posso esprimermi e che, con la calma <strong>di</strong> un<br />

padre o una madre, mi danno i consigli giusti.<br />

All’Esercito si canta e si loda il Signore tutti<br />

insieme. E questo modo <strong>di</strong> parlare con Dio, con<br />

Gesù e lo Spirito Santo mi ha avvicinato sempre<br />

più al Signore anche perché da tempo sentivo<br />

una voce che mi <strong>di</strong>ceva: "Avvicinati a Me e starai<br />

bene, anche con tutte le tue preoccupazioni!”<br />

In seguito, ho deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare Aderente, poi<br />

Recluta e infine Soldato.<br />

La mia vita trasformata mi ha fatto riallacciare<br />

i rapporti con mia moglie e con mio figlio con il<br />

quale non parlavo da otto anni.<br />

Oggi sono un Soldato dell'Esercito della<br />

Salvezza e ne sono fiero: indosso con orgoglio<br />

la mia uniforme, mi sento utile al mio prossimo<br />

come <strong>di</strong>ce Gesù: "Ama il tuo prossimo come<br />

te stesso". Inoltre posso testimoniare che mi<br />

sento veramente rinato: non bevo e non fumo<br />

più ormai da anni e questo lo devo al Signore,<br />

nonché alla persone illuminate che Dio ha messo<br />

sulla mia strada, che mi hanno aiutato e che mi<br />

vogliono bene. Ringrazio il Signore per la sua<br />

protezione da ogni male e tentazione.<br />

PAG. 8


Questo<br />

libro della legge<br />

non si allontani<br />

mai dalla tua bocca,<br />

ma me<strong>di</strong>talo,<br />

giorno e notte;<br />

abbi cura <strong>di</strong><br />

mettere in pratica<br />

tutto ciò che<br />

vi è scritto;<br />

poiché allora<br />

riuscirai in tutte<br />

le tue imprese,<br />

allora prospererai."<br />

Giosuè 1:8


I Primi Due<br />

Sono all’inizio per essere – insieme, non uno senza l’altro – una sorta <strong>di</strong><br />

prologo a tutta la raccolta<br />

I primi due Salmi sono molto <strong>di</strong>versi tra<br />

loro, ma non a caso hanno rispettivamente<br />

il numero uno e il numero due, cioè c’è una<br />

ragione per questa loro posizione iniziale:<br />

sono all’inizio per essere – insieme, non<br />

uno senza l’altro – una sorta <strong>di</strong> prologo a<br />

tutta la raccolta. Dal Salmo successivo si<br />

sviluppa la preghiera <strong>di</strong> Israele, con cui si<br />

dà voce a tutti gli aspetti dell’esperienza<br />

del popolo <strong>di</strong> Dio: la lode al Signore, la<br />

riconoscenza per i suoi doni, la fiducia che<br />

in lui si ripone; il lamento per i patimenti<br />

che si soffrono, la denuncia delle cattiverie<br />

<strong>di</strong> cui si è oggetto, persino la protesta<br />

perché Dio sembra lontano; la riflessione<br />

sulla vita …<br />

All’inizio però, ci sono proprio il Salmo 1 e<br />

il Salmo 2. <strong>Il</strong> primo ha un intento <strong>di</strong>dattico,<br />

lo si vede dalla contrapposizione <strong>di</strong> due<br />

vie e dall’invito implicito a scegliere quella<br />

buona, il cammino guidato dalla “legge”,<br />

l’istruzione <strong>di</strong> Dio. <strong>Il</strong> secondo era in origine<br />

un componimento per l’intronizzazione<br />

del re, “adottato” da Dio come figlio e<br />

sorretto dalle sue promesse <strong>di</strong> vittoria<br />

contro i nemici. Ora però sono affiancati,<br />

e sappiamo che questo accostamento<br />

è avvenuto in un tempo in cui il re era<br />

scomparso da tempo, e che quello che era<br />

stato detto per il sovrano veniva ora riferito<br />

al re che ancora non c’era, al messia che<br />

sarebbe venuto.<br />

Questo prologo del Salterio non è solo<br />

realizzato accostando due Salmi. Ci sono<br />

anche almeno tre punti <strong>di</strong> contatto legati<br />

alle stesse espressioni. Due si colgono<br />

anche in italiano, il terzo è offuscato nelle<br />

nostre traduzioni.<br />

I due Salmi si aprono e si chiudono,<br />

rispettivamente, con una promessa (1:1 e<br />

2:13), anzi una “beatitu<strong>di</strong>ne”, una promessa<br />

<strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione, anzi <strong>di</strong> felicità, “beato chi<br />

…”. <strong>Il</strong> destinatario <strong>di</strong> questa promessa è<br />

qualcuno che deve scegliere tra la via <strong>di</strong><br />

chi pensa solo ad affermarsi, senza criteri,<br />

senza riguar<strong>di</strong>, senza scrupoli, ai danni del<br />

prossimo (1:1) e la via <strong>di</strong> chi si fa guidare<br />

dalla “legge del Signore”, dall’istruzione<br />

che viene dalla Scrittura. È però anche<br />

qualcuno che vive in un mondo dominato<br />

dai propositi deliranti degli imperi che<br />

nessuno sembra poter impe<strong>di</strong>re e confida<br />

nel Signore, anzi in lui “trova rifugio” (2:12).<br />

Scegliere “la buona parte”, <strong>di</strong>ssociarsi<br />

e sperare, vedere il mondo dal punto <strong>di</strong><br />

vista dei piani <strong>di</strong> Dio: “beato” chi riesce a<br />

vivere così.<br />

Sull’istruzione <strong>di</strong> Dio che lo ha avvinto (in<br />

essa ha “il suo <strong>di</strong>letto”), il Salmista “me<strong>di</strong>ta<br />

giorno e notte” (1:2). Anche i potenti della<br />

terra “me<strong>di</strong>tano” (2:1). L’uso dello stesso<br />

verbo per descrivere la pietà del giusto<br />

e i progetti degli imperi, ci <strong>di</strong>ce qualcosa<br />

sulla profon<strong>di</strong>tà della “me<strong>di</strong>tazione”,<br />

quando gli imperi me<strong>di</strong>tano, progettano,<br />

<strong>di</strong>scutono, elaborano, tramano,<br />

programmano, pianificano. Me<strong>di</strong>tare<br />

sulla Scrittura non vuol semplicemente<br />

PAG. 10


Salmi<br />

Daniele Garrone<br />

BIBLISTA E PASTORE<br />

<strong>di</strong>re lasciarsi trasportare dai pensieri, ma<br />

leggere e rileggere, interrogare, pregare,<br />

riflettere, collegare, lasciar decantare,<br />

tornare a leggere, magari mandare a<br />

memoria… Qualcosa <strong>di</strong> molto più concreto<br />

<strong>di</strong> quello che oggi inten<strong>di</strong>amo per me<strong>di</strong>tare<br />

… pensarci un po’ sopra, magari rilassandosi<br />

...<br />

Chi ha scelto la via dell’istruzione <strong>di</strong> Dio<br />

era, al suo tempo, nel suo stesso popolo,<br />

marginale, circondato da persone <strong>di</strong><br />

successo a qualunque costo o <strong>di</strong>sposte<br />

al compromesso. I piani degli imperi<br />

sembravano non incontrare ostacoli. I due<br />

Salmi accostati ribaltano questa prospettiva.<br />

La “via degli empi va in rovina” (così<br />

andrebbe tradotto Salmo 1:6), mentre sul<br />

cammino del giusto c’è la prospettiva <strong>di</strong><br />

essere come un albero trapiantato in un<br />

terreno ben irrigato. Degli imperi è detto<br />

che su <strong>di</strong> loro incombe il fallimento delle vie<br />

che intraprendono ignorando che il regno<br />

è <strong>di</strong> Dio: sul loro cammino, vanno in rovina<br />

(2:12).<br />

Anche noi viviamo in un mondo – tanto<br />

più <strong>di</strong> questi tempi – in cui sembra che<br />

prevalgano i piani degli imperi <strong>di</strong> turno,<br />

ma anche noi abbiamo l’istruzione <strong>di</strong> Dio.<br />

Anche noi il prologo del Salterio accoglie<br />

con le sue promesse. Così facendo ci invita<br />

a continuare a leggere le Scritture e a fare<br />

nostre le preghiere che seguono, dal Salmo<br />

3 al 150.<br />

PAG. 11


a<br />

ANTONIETTA<br />

Franza<br />

Ringrazio Dio perché oggi i miei figli e i miei nipoti sono<br />

credenti. Ai giovani desidero consigliarli <strong>di</strong> accettare il Signore<br />

e <strong>di</strong>ventare figliuoli <strong>di</strong> Dio, Colui che li guida e li protegge.<br />

Mi chiamo Antonietta Franza e sono<br />

nata a Faeto il 25 marzo 1932. Sono<br />

stata sempre agricoltrice. Mia<br />

madre era <strong>di</strong> fede cattolica, mio<br />

padre non era religioso. I miei nonni paterni<br />

erano gli unici evangelici nella famiglia.<br />

Mia madre morì in giovane età e per questo<br />

motivo rimasi a vivere con i nonni paterni.<br />

Mio nonno fu uno dei primi convertiti <strong>di</strong><br />

Faeto insieme alle famiglie Mastri, Tangi,<br />

Figliola e Montanaro.<br />

Da bambina, alcune cugine <strong>di</strong> mia madre<br />

mi <strong>di</strong>cevano che non dovevo ascoltare la<br />

nonna perché: “I vangelisti tenevano la<br />

scomunica”. Arrivata a 19 anni non sapevo<br />

se ero evangelica o se ero cattolica. Ma in<br />

chiesa cattolica non ci andavo!<br />

“Se <strong>di</strong>venti evangelista non ti sposi più”<br />

oppure “se ti sposi in chiesa evangelica non<br />

verremo al tuo matrimonio” queste erano<br />

le cose che mi venivano dette dalle parenti<br />

<strong>di</strong> mia madre e io, che quell’epoca non<br />

capivo nulla, accettai <strong>di</strong> sposarmi in chiesa<br />

cattolica, ma quei parenti non vennero lo<br />

stesso.<br />

Avevo delle zie suore che un giorno presero<br />

me e mia sorella e, <strong>di</strong> nascosto dalla nonna,<br />

ci portarono a fare la prima comunione. Ci<br />

spaventavano e quando stavamo con loro,<br />

durante l’ora della scuola domenicale, ci<br />

tenevano chiuse in casa per penitenza.<br />

Tante volte penso: “Signore, ma non potevo<br />

capire allora quello che ho capito dopo?”<br />

Se così fosse stato avrei chiaramente detto<br />

ai quei parenti: “Di voi non me ne importa<br />

nulla. Mi sposo nella chiesa dei miei nonni<br />

che mi hanno cresciuta e solo a loro <strong>di</strong>co<br />

grazie!”<br />

Del Corpo <strong>di</strong> Faeto ricordo che, quando<br />

durante la guerra chiusero la chiesa, furono<br />

portate via tutte le Bibbie e andarono<br />

a bruciarle al cimitero. Avevo otto anni.<br />

Quando i Carabinieri e il vigile giravano per<br />

le case per sequestrare le Bibbie, mia nonna<br />

andava a casa <strong>di</strong> altre sorelle e pregavano.<br />

<strong>Il</strong> vigile sapeva che il vicinato era evangelico<br />

e spesso veniva a casa e chiedeva: “Figliò,<br />

tua nonna dove sta?” “E che ne so io<br />

dove sta mia nonna?” “E tiene i cantici?”<br />

(l’innario.) “E che ne so io? Io non so niente”.<br />

“Allora salgo e vengo a vedere”. “Tu non sali<br />

perché qui non c’è nessuno, noi siamo sole,<br />

siamo tutti bambini e tu ci fai paura”. Allora<br />

lui ci minacciava per spaventarci e <strong>di</strong>ceva:<br />

“Voi andate all’inferno, poi i carabinieri vi<br />

vengono a prendere…” In paese avevano<br />

persino composto una canzoncina per<br />

insultarci.<br />

All’inizio degli anni ‘40 una mia zia stava<br />

molto male. Alcuni paesani mandarono<br />

il prete <strong>di</strong>cendogli che voleva confessarsi<br />

prima <strong>di</strong> morire; ma non era vero e quando<br />

il prete arrivò a casa, mia zia gli <strong>di</strong>sse: “Mi<br />

sono confessata al Signore, ho messo la<br />

mano all’aratro e lo tirerò fino alla fine.<br />

Anche nelle prove, io rimango fedele,<br />

quin<strong>di</strong> non perdere tempo”.<br />

Quando morì, aspettavamo che venisse<br />

l’Ufficiale da Roma perché la nostra chiesa<br />

era chiusa. Venne il briga<strong>di</strong>ere Baldassare<br />

Vinti, ma il vicinato non gli fece fare il culto.<br />

Vinti si impose e <strong>di</strong>sse che non sarebbe<br />

ripartito finché non gli facevano leggere<br />

almeno un versetto. Così gli fecero leggere<br />

solo un versetto e poi lo scortarono fino a<br />

Savignano.<br />

Una delle giornate memorabili fu<br />

quando una delle piazze del mio Paese<br />

fu intitolata al Fondatore dell’Esercito<br />

della Salvezza, William Booth e una strada<br />

a un’ufficialessa, Marie Petitpierre. In<br />

quell’occasione, tutto il paese partecipò, ma<br />

PAG. 12


a<br />

TENENTE AUS.<br />

<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

RESPONSABILE DEL CORPO<br />

DI FORIO D’ISCHIA<br />

STORIA DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

purtroppo è sempre così: quando si tratta <strong>di</strong><br />

feste, Faeto partecipa, ma poi la domenica<br />

nessuno viene in chiesa.<br />

Eppure, a Faeto, la cultura è arrivata grazie<br />

a Marie Petitpierre, che visse nel nostro<br />

Paese dal 1912. Aveva fondato un asilo, una<br />

scuola <strong>di</strong> cucito, una <strong>di</strong> musica e dava<br />

lezioni d’inglese a coloro che speravano<br />

<strong>di</strong> emigrare. I faetani hanno imparato a<br />

leggere e a scrivere grazie a lei.<br />

I Paesi vicini non ne hanno mai voluto<br />

sapere del Vangelo. I nostri rapporti sono<br />

stati sempre con l’Esercito della Salvezza <strong>di</strong><br />

Ariano Irpino.<br />

Da sposata andai a vivere a Segezia e gli<br />

Ufficiali venivano a fare il culto presso una<br />

famiglia <strong>di</strong> credenti. Anche i miei suoceri<br />

e tre cognate frequentavano le riunioni<br />

in questa casa. È stato allora che, piano<br />

piano, ho capito come dovevo servire il<br />

Signore. Eravamo circa venti persone che si<br />

riunivano settimanalmente. Purtroppo, non<br />

ci sono state altre conversioni se non la mia,<br />

<strong>di</strong> mia figlia Tonia e <strong>di</strong> mia cognata Sandra.<br />

Negli anni 1953-54, gli Ufficiali prendevano<br />

il bus per venire a Faeto; scendevano alla<br />

stazione <strong>di</strong> Savignano-Greci, poi prendevano<br />

il treno e scendevano ad una stazione qui<br />

vicino, e poi venivano a pie<strong>di</strong> fino al Paese.<br />

Ringrazio Dio perché oggi i miei figli<br />

e i miei nipoti sono credenti. Ai giovani<br />

desidero consigliarli <strong>di</strong> accettare il Signore<br />

e <strong>di</strong>ventare figliuoli <strong>di</strong> Dio, Colui che li<br />

guida e li protegge.<br />

Questa testimonianza è stata raccolta in<br />

casa <strong>di</strong> Antonietta Franza a Borgo Segezia<br />

(FG) il 4/12/10 a cura <strong>di</strong> Dario De Pasquale e<br />

adattata per il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> dalla tenente<br />

ausiliaria <strong>Il</strong>aria Castaldo.<br />

Infografia:<br />

1.- Giorno dell'inaugurazione della Piazza William Booth a Faeto (FG)<br />

2.- Antonietta Franza giovane<br />

PAG. 13


CAFFÈ BIBLICO<br />

CERCHI un Miracolo?<br />

Se accadesse un miracolo nella tua vita, saresti per sempre<br />

riconoscente a Dio?<br />

L’essere umano è sempre in attesa <strong>di</strong><br />

avvenimenti straor<strong>di</strong>nari ma, anche se tali<br />

avvenimenti si verificano, se ne <strong>di</strong>mentica<br />

subito e torna a cercare a l t r i<br />

avvenimenti straor<strong>di</strong>nari.<br />

Nella Bibbia troviamo <strong>di</strong>versi<br />

avvenimenti straor<strong>di</strong>nari, miracoli<br />

<strong>di</strong> Dio realizzati per mezzo dei suoi<br />

servi, umani come noi: guarigione,<br />

liberazione dai demoni,<br />

separazione del mare… la lista è<br />

lunghissima. Certo, coloro che<br />

avevano assistito a questi miracoli,<br />

ne rimanevano impressionati,<br />

almeno per qualche tempo.<br />

Anche se siamo consapevoli della<br />

potenza <strong>di</strong> Dio e <strong>di</strong> quanto sia bello<br />

essere servitori <strong>di</strong> un Dio vivente…<br />

nonostante i miracoli, la gente<br />

continuava (e continua) a commettere<br />

crimini, a vivere pienamente nei propri peccati,<br />

o ad<strong>di</strong>rittura a mandare al rogo coloro che avevano<br />

compiuto dei miracoli. Mentre era sulla terra, Gesù<br />

faceva tanti miracoli pubblicamente ma, dopo<br />

averlo accolto trionfalmente in Gerusalemme al<br />

TENENTE<br />

Gildas Ouakatoulou<br />

RESPONSABILE DEL CENTRO VIRGILIO<br />

PAGLIERI E FORESTERIA ROMA<br />

grido <strong>di</strong>: “Osanna! Benedetto colui che viene nel<br />

nome del Signore”, quella stessa gente griderà in<br />

seguito: “Crocifiggilo!”.<br />

Vorrei fare una domanda a te che<br />

stai leggendo questo breve testo:<br />

“Se accadesse un miracolo nella<br />

tua vita, saresti per sempre<br />

riconoscente a Dio o farai come<br />

quelle persone che ho appena<br />

citato?”<br />

Desidero rivelarti una cosa<br />

meravigliosa: tu sei un miracolo<br />

<strong>di</strong> Dio! Questa mattina ti sei<br />

alzato; poteva succederti <strong>di</strong><br />

tutto mentre dormivi, ma eccoti<br />

sveglio!<br />

E dunque, contempla la natura:<br />

c’è un fiore che si schiude, gli uccelli<br />

che volano, il vento che soffia, c’è il<br />

sole, piove, senti il suono delle acque che<br />

scorrono ...<br />

Per questi semplici motivi, dovresti essere<br />

riconoscente a Dio per ciò che sei! Riconoscente<br />

perché Lui Egli è il tuo Dio!<br />

Amen<br />

Preghiera per l'inizio dell'anno<br />

<strong>Il</strong> tempo vola e i nostri giorni correranno anche nel nuovo anno. Allora perché non<br />

fermarsi consapevolmente, fare una pausa e prendere coscienza <strong>di</strong> chi ci regala i nostri<br />

giorni e quin<strong>di</strong> la nostra vita? <strong>Il</strong> testo che segue è una preghiera. Vi invitiamo a fare <strong>di</strong><br />

queste parole la vostra preghiera personale per l'inizio dell'anno:<br />

O Eterno Creator,<br />

D’un anno nuovo ancora<br />

Nel tuo paterno amor<br />

Ci fai vedere l’aurora<br />

Rimani a noi vicin,<br />

Ravvina in noi la fé<br />

Insegnaci il cammin<br />

Che sol ne adduce a Te.<br />

Sia pien quest’anno ancor<br />

Di tua benevoleza,<br />

Accor<strong>di</strong>ci, o Signor,<br />

Bontà, virtù, sapienza.<br />

La voce <strong>di</strong> Gesù<br />

Ne insegna ad ascoltar<br />

Che pace a noi quaggiù<br />

La croce sa donar.<br />

I giorni sai contar<br />

Del mio pellegrinaggio,<br />

Quest’anno, può segnar<br />

La fine del mio viaggio<br />

Se tale è il tuo voler,<br />

Son pronto ad ubbi<strong>di</strong>r,<br />

Che del tuo sommo ver<br />

Nel ciel potrò gioir<br />

PAG. 14<br />

Autore: Johann Crüger, 1647<br />

(Dal Libro dei canti dell'Esercito della Salvezza, n. 323)


L’A B C della Salvezza…<br />

- DIO TI AMA (GIOVANNI 3:16)<br />

X- HAI PECCATO (ROMANI 3:23: “TUTTI HANNO PECCATO……”)<br />

+- GESÙ È MORTO PER TE (1 PIETRO 3:18)<br />

La Bibbia in un anno…<br />

A Gennaio leggi:<br />

✅ Settimana 1: La Creazione: Genesi 1-2:24<br />

✅ Settimana 2: <strong>Il</strong> peccato: Genesi 3<br />

✅ Settimana 3: Caino e Abele: Genesi 4:1-16<br />

Sogna in grande! Cosa vuoi vivere nel <strong>2023</strong>?<br />

UN POSTO DA VISITARE:<br />

UN PIATTO DA ASSAGGIARE:<br />

UN LIBRO DA LEGGERE:<br />

UN HOBBY DA PROVARE:<br />

UN’AVVENTURA DA OSARE:<br />

UNA PAURA DA SUPERARE<br />

UN SOGNO DA REALIZZARE<br />

UNA PREGHIERA DA PREGARE<br />

“Chiunque crede e <strong>di</strong>ce che<br />

Gesù è il Figlio <strong>di</strong> Dio, Dio<br />

vive in lui ed egli vive in<br />

Dio.”<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

_________________________<br />

1 Giovanni 4:15<br />

La mia amicizia con Gesù….<br />

CIAO, SONO SAMUELE ED HO 11 ANNI.<br />

AMO DIO PERCHÉ LUI È IL MIO SALVATORE.<br />

Un versetto da memorizzare…<br />

DA PICCOLO MI PIACEVA MOLTO FREQUENTARE LA SCUOLA DOMENICALE E<br />

ASCOLTARE LE STORIE DELLA BIBBIA. LA MIA STORIA PREFERITA ERA "DAVIDE<br />

E GOLIA", DOVE DAVIDE PICCOLO COM'ERA È RIUSCITO A SCONFIGGERE IL<br />

GIGANTE GOLIA CON L'AIUTO DI DIO. COSÌ HO CAPITO CHE SE CONFIDO<br />

IN DIO, COME DAVIDE, POSSO AFFRONTARE QUALSIASI PROBLEMA. DUE<br />

ANNI FA HO DECISO DI DIVENTARE GIOVANE SOLDATO E SONO FELICE DI<br />

AVERE GESÙ COME MIO AMICO, LUI MI PROTEGGE ED È SEMPRE CON ME.<br />

✅ Settimana 4: L’arca <strong>di</strong> Noé: Genesi 6-7:5<br />

✅ Settimana 5: La torre <strong>di</strong> Babele:<br />

Un messaggio per te…<br />

ALL’INIZIO DI QUESTO NUOVO<br />

ANNO LA MIA PREGHIERA PER TE,<br />

CARO LETTORE O CARA LETTRICE, È<br />

CHE TU POSSA IMPARARE A CONOSCERE<br />

E AMARE GESÙ ANCORA DI PIÙ!<br />

QUALE SARÀ LA ROTTA PER IL TUO <strong>2023</strong>? NESSUNO<br />

PUÒ SAPERLO SE NON GESÙ. DA PARTE TUA, CI SONO<br />

TRE COSE CHE TI INCORAGGIO A FARE:<br />

TRASCORRI TEMPO CON GESÙ (LEGGENDO LA BIBBIA,<br />

PASSEGGIANDO E CHIACCHIERANDO CON LUI,…),<br />

METTILO AL PRIMO POSTO NELLA TUA VITA E CERCA<br />

DI FARE LA SUA VOLONTÀ IN OGNI SITUAZIONE.<br />

TRA GLI ALTI E BASSI DEL <strong>2023</strong> UNA COSA È CERTA:<br />

GESÙ SARÀ LA TUA COSTANTE; AMICO,<br />

SALVATORE, MAESTRO E BUON PASTORE.<br />

TI LASCIO CON DUE VERSETTI INCORAGGIANTI DA<br />

CERCARE! SPERO T’INCORAGGINO!<br />

PROVERBI 3:6 E SALMO 37:4.<br />

BUON <strong>2023</strong>! CHE IL SIGNORE TI BENEDICA!<br />

CAPITANA JESSICA WELCH<br />

COORDINATRICE PER LA GIOVENTÙ<br />

Immagine <strong>di</strong> fondo: Freepik.com


DESCRIZIONE<br />

La cultura moderna vorrebbe farci credere<br />

che ognuno <strong>di</strong> noi ha un'anima gemella, che<br />

il romanticismo è la chiave per un matrimonio<br />

riuscito, che il nostro coniuge è funzionale alla<br />

nostra autorealizzazione, che il matrimonio non<br />

è necessariamente "finché morte ci separi", ma<br />

solamente fintanto che i nostri bisogni vengono<br />

sod<strong>di</strong>sfatti, e che, quando insorgono serie<br />

<strong>di</strong>vergenze, la soluzione migliore è il <strong>di</strong>vorzio.<br />

Secondo la Bibbia, tutti questi assunti<br />

contemporanei non colgono l'essenza<br />

del matrimonio. In quest'opera Timothy<br />

Keller, insieme a Kathy, sua moglie da oltre<br />

quarant'anni, scava in profon<strong>di</strong>tà restituendo un<br />

quadro del matrimonio tratto dalle pagine della<br />

Scrittura che non idealizza né rifiuta l'istituzione<br />

matrimoniale, ma rimanda al rapporto fra Dio e<br />

l'uomo.<br />

<strong>Il</strong> risultato è una visione del matrimonio<br />

straor<strong>di</strong>nariamente realistica e priva <strong>di</strong><br />

sentimentalismi, ma nel contempo bella,<br />

convincente e ricca <strong>di</strong> speranza.<br />

Questo libro, dunque, è per tutti: per le coppie<br />

collaudate e per i novelli sposi, per chi stia<br />

prendendo in considerazione il matrimonio e<br />

per i single; in definitiva, per chiunque desideri<br />

imparare ad amare in modo più profondo e<br />

sperimentare la presenza <strong>di</strong> Dio nel proprio<br />

matrimonio.<br />

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