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Il GRIDO di Guerra - SETTEMBRE 2023

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È un nuovo dì,<br />

sta sorgendo il sole<br />

È tempo <strong>di</strong> cantare a Te!<br />

10000 Reasons (Bless the Lord)<br />

© 2012 Sixstepsrecords/Sparrow Records.<br />

Autori: Matt Redman, Craig Borlase<br />

Esercito della Salvezza esercito.della.salvezza SalvationArmyIT<br />

Settembre <strong>2023</strong><br />

PERIODICO DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA


QUANDO E DOVE VOLETE<br />

E TUTTE LE VOLTE CHE<br />

VOLETE<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

03magg. Samuel Walzer<br />

06<br />

08<br />

VIVENDO IN ARMONIA<br />

magg. (R) Febe Longo Pipe<br />

GIUDICARE ED<br />

ESSERE GIUDICATI<br />

Pino Paone<br />

10<br />

11<br />

GIORNATA<br />

12<br />

ten.<br />

UN'ESTATE SALUTISTA<br />

INTERNAZIONALE<br />

DI PREGHIERA<br />

HO UDITO LE LORO GRIDA<br />

STORIA DELL'ESERCITO<br />

DELLA SALVEZZA<br />

aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

04<br />

CONOSCERE...<br />

IL NUMERO 22<br />

14<br />

EDS E ME<br />

Questo mese:<br />

magg. Virginia Pavoni<br />

IL <strong>GRIDO</strong> MINI<br />

Jessica Welch<br />

15cap.<br />

Anno LXIII<br />

Numero 859<br />

Settembre <strong>2023</strong><br />

IL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />

Organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza<br />

Dir. Responsabile: ten. col. Massimo Tursi<br />

Team E<strong>di</strong>toriale: ten. aus. <strong>Il</strong>aria Castaldo, magg.<br />

Samuel Walzer, magg. Virginia Pavoni.<br />

Progetto Grafico: soldato Keimer Fernández<br />

Reg. Trib. N°8143 del 26/06/1961<br />

IBAN IT 67 S 02008 03284 000102712418<br />

DICHIARAZIONE DI MISSIONE DELL'ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

L’Esercito della Salvezza è un movimento evangelico internazionale e parte della Chiesa Cristiana<br />

universale. <strong>Il</strong> suo messaggio è fondato sulla Bibbia. <strong>Il</strong> suo ministero è motivato dall'amore <strong>di</strong> Dio. La<br />

sua missione è proclamare il Vangelo <strong>di</strong> Gesù Cristo e andare incontro ai bisogni dell'umanità senza<br />

<strong>di</strong>scriminazione.<br />

ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

Quartiere Generale Nazionale<br />

Via degli Apuli, 39 - 00185 Roma<br />

Tel. 0644740630 - Fax: 0644740640<br />

Capo del Comando: ten. col. Andrew Morgan<br />

www.esercitodellasalvezza.org<br />

Quartiere Generale Internazionale<br />

101 Queen Victoria Street, London EC4P 4EP<br />

Fondatore: William Booth<br />

Generale: Lyndon Buckingham<br />

DICHIARAZIONE D’INTENTI DEL <strong>GRIDO</strong> DI GUERRA<br />

<strong>Il</strong> Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> - contro il male e l’ingiustizia è l’organo ufficiale dell’Esercito della Salvezza.<br />

Esso è l’espressione del pensiero del nostro movimento. Pertanto ha tre obbiettivi principali:<br />

evangelizzazione, informazione sulle attività e l’Opera in Italia, informazione a livello internazionale.<br />

Questi obbiettivi saranno conseguiti me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> brevi articoli attuali e rispondenti alla<br />

nostra cultura<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato alla<br />

Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana<br />

Tutte le citazioni bibliche in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” sono dalla versione Nuova Riveduta<br />

ad eccezione dove specificato: D: Diodati; R: Riveduta; ND: Nuova Diodati; TILC: Interconfessionale; PEV: La Parola è Vita.<br />

Tutte le immagini utilizzate in questo numero de “il Grido <strong>di</strong> <strong>Guerra</strong> contro il male e l’ingiustizia” provengono da pixabay.com<br />

ad eccezione dove specificato.


EDITORIALE<br />

Quando e dove volete<br />

e<br />

tutte le volte che volete<br />

MAGGIORE<br />

Samuel Walzer<br />

CAPO DEI PROGRAMMI<br />

E UFFICIALE DEI PROGETTI<br />

Cari lettori,<br />

L'Esercito della Salvezza ha un nuovo<br />

Generale. Alla fine <strong>di</strong> maggio, il cosiddetto "Alto<br />

Consiglio" ha eletto il successore dell’uscente<br />

Brian Peddle. La scelta è caduta sul commissario<br />

Lyndon Buckingham, che è stato il Capo <strong>di</strong><br />

Stato Maggiore del precedente Generale.<br />

Potete leggere <strong>di</strong> più su Lyndon Buckingham<br />

nell'intervista a pagina 4-5.<br />

L'Esercito della Salvezza ha un nuovo<br />

Generale, sì, ma non ha un nuovo leader.<br />

Perché l'Esercito della Salvezza, compreso il suo<br />

Generale, è in ultima analisi sotto l'autorità <strong>di</strong> Dio.<br />

Anche il nuovo Generale agisce e decide nella<br />

consapevolezza che Dio è il Signore su tutto.<br />

Tutto è subor<strong>di</strong>nato a Lui e tutte le persone e le<br />

autorità umane devono rendere conto a Lui.<br />

Come il precedente Generale, anche il<br />

nuovo non si offende se non consideriamo lui ma<br />

Gesù Cristo come il nostro vero Signore. Questo<br />

Gesù ha detto ai suoi seguaci che nessuno<br />

sulla terra deve chiamarsi "Padre" nel senso <strong>di</strong><br />

un'autorità suprema: “Non chiamate nessuno<br />

qui sulla terra “Padre”, perché uno solo è vostro<br />

Padre, Dio che è in cielo.” (Matteo 23:9). Questa<br />

affermazione <strong>di</strong> Gesù non è una <strong>di</strong>chiarazione<br />

contro le gerarchie o le strutture funzionali<br />

che richiedono che alcune persone abbiano<br />

responsabilità e potere strutturale su altre. Gesù<br />

intende <strong>di</strong>re che nessun essere umano dovrebbe<br />

mai prendere il posto <strong>di</strong> Dio o esaltarsi in questo<br />

senso su altri esseri umani.<br />

Circa 3.000 anni fa Davide, il re israeliano<br />

dell'epoca, sottolineò ripetutamente che lui<br />

stesso non era il più alto, ma che aveva un Signore<br />

al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> lui che serviva e nel quale poteva<br />

confidare (ad esempio nel Salmo 21:8).<br />

Nel "Grido" leggerete contributi e articoli<br />

<strong>di</strong> persone che hanno sottomesso la propria<br />

vita all'autorità <strong>di</strong> questo Dio. Con questa rivista<br />

speriamo <strong>di</strong> darvi un'idea del modo in cui<br />

cre<strong>di</strong>amo e interagiamo con questo Signore<br />

Celeste e <strong>di</strong> come lo sperimentiamo come reale<br />

nella nostra vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Chi è il Generale, il Re o il Signore della<br />

vostra vita? Vi auguro <strong>di</strong> avere il coraggio <strong>di</strong><br />

impegnarvi in un incontro personale con questo<br />

Dio del quale possiamo leggere nella Bibbia.<br />

Potete avere un'u<strong>di</strong>enza privata con Lui quando<br />

e dove volete e tutte le volte che volete.<br />

Se Dio è il "Generale" della vostra vita, alla<br />

fine tutto andrà bene, perché, come il Salmista<br />

ha affermato, anche voi potrete <strong>di</strong>re: “Mi guiderai<br />

con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella<br />

gloria. Chi ho io in cielo fuori <strong>di</strong> te? E sulla terra<br />

non desidero che te. La mia carne e il mio cuore<br />

possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio<br />

cuore e la mia parte <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tà, in eterno." (Salmo<br />

73:24-26).<br />

L'invito è valido!<br />

PAG. 3


Conoscere… il numero 22!<br />

<strong>Il</strong> nuovo Generale eletto, commissario Lyndon Buckingham<br />

parla con la capitana Jo Moir riguardo alla sua elezione.<br />

Kia ora! (Saluto Neozelandese) È appena stato<br />

eletto come nostro prossimo Generale. È<br />

sorpreso? È sconvolto? O è determinato?<br />

Probabilmente c'è un miscuglio <strong>di</strong> tutte<br />

queste cose. Sì, credo che nessuno si aspetti<br />

qualcosa, ma credo che tutti noi veniamo con la<br />

prospettiva <strong>di</strong> renderci <strong>di</strong>sponibili alla volontà <strong>di</strong> Dio,<br />

pronti a fare ciò che il Signore vuole che facciamo.<br />

Perciò non sono venuto con nessuno scopo finale<br />

in mente. Ma sono venuto <strong>di</strong>sposto a partecipare in<br />

qualsiasi modo fosse necessario. E quin<strong>di</strong> mi sento<br />

un po' sopraffatto, ma anche umile e grato per il<br />

sostegno dei membri dell'Alto Consiglio e per la loro<br />

approvazione.<br />

<strong>Il</strong> commissario Yusak Tampai, il cappellano<br />

dell'Alto Consiglio, aveva nella camera una ciotola<br />

dorata con le preghiere. Ed era solo un ricordo visivo<br />

<strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> Salutisti che non solo hanno pregato<br />

prima della settimana dell'Alto Consiglio, ma per<br />

tutta la sua durata.<br />

Se dovessi riflettere su un punto saliente del<br />

Consiglio, sarebbe soltanto lo spirito all'interno<br />

dell'aula, una bellissima sensazione della presenza<br />

<strong>di</strong> Dio.<br />

Sebbene mi senta sopraffatto, con tutto<br />

ciò che è accaduto, sento comunque che abbiamo<br />

permesso a Dio <strong>di</strong> rivelarci ciò che desiderava che<br />

accadesse, e noi ne siamo stati partecipi, e questo mi<br />

conforta. Ho ricevuto una meravigliosa approvazione<br />

da parte dei membri dell'Alto Consiglio e lo accolgo<br />

come un dono del Signore. E Lo servirò, e sono grato<br />

perché Bronwyn è accanto a me. Con<strong>di</strong>videremo<br />

questo ministero insieme e cercheremo <strong>di</strong> servire il<br />

Signore e l'Esercito della Salvezza. E sì, in effetti sono<br />

un po' emozionato per questa opportunità.<br />

La conosciamo come un uomo <strong>di</strong> famiglia, un<br />

papà e un nonno e, da pochissimo tempo, un<br />

nuovo nipotino. Ha avuto il tempo <strong>di</strong> collegarsi<br />

con loro? Cosa ne pensano?<br />

La cosa incre<strong>di</strong>bile è che la mia famiglia<br />

si trova a 18.000 km <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza da questo luogo.<br />

Quin<strong>di</strong> sono molto lontani, fisicamente. Ma in una<br />

piccola stanza al lato della sala ho potuto collegarmi<br />

con loro tramite FaceTime. Per loro era notte fonda,<br />

ma erano tutti svegli e abbiamo avuto l'opportunità<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con mio figlio e mia nuora, mia figlia<br />

e mio genero, e i nipoti.<br />

Ringrazio Dio per loro perché sono stati<br />

davvero positivi. Sapete, siamo già lontano dalla<br />

nostra patria dal 2013. Quin<strong>di</strong> abbiamo già compiuto<br />

un decennio. Ci hanno sostenuto così tanto<br />

nell'adempimento della chiamata <strong>di</strong> Dio per la<br />

nostra vita. E quin<strong>di</strong>, vederli sullo schermo e vederli<br />

<strong>di</strong>re: "Vai, mamma e papà!". È stato assolutamente<br />

meraviglioso.<br />

Siamo anche riusciti a sentire i genitori <strong>di</strong><br />

Bronwyn, salutisti da una vita, ora ottantenni, che<br />

erano ancora in pie<strong>di</strong> nel bel mezzo della notte,<br />

pronti a ricevere la nostra chiamata. E ovviamente,<br />

sapete, erano anche emozionati e naturalmente,<br />

molto orgogliosi.<br />

Mi parli un po' <strong>di</strong> come è giunto alla fede in Cristo<br />

e <strong>di</strong> come è stato chiamato ad essere un Ufficiale.<br />

Quando avevo circa sei o sette anni, i miei<br />

genitori mi portarono a un Congresso dell'Esercito<br />

della Salvezza. Al termine della riunione, qualcuno<br />

dalla piattaforma <strong>di</strong>sse: "Se vuoi incontrare Gesù,<br />

vieni avanti!"<br />

Così sono andato davanti, aspettandomi<br />

<strong>di</strong> incontrare Gesù. Mi inginocchiai al Banco della<br />

Grazia. Ad un certo punto sentii un braccio intorno<br />

alla mia spalla. E ho pensato, "Questo è Gesù!"<br />

Quando la persona iniziò a parlare, pensai:<br />

"Sembra mio zio Wes..." Così guardai - ed era mio<br />

zio Wes! E, sebbene avessi solo sei o sette anni,<br />

rimasi deluso, perché ero andato con l'aspettativa <strong>di</strong><br />

incontrare Gesù. E invece trovai mio zio.<br />

E così nella mia mente <strong>di</strong> ragazzino si<br />

insinuarono dei dubbi. Da quel momento in poi,<br />

sono stato un bambino che ha proseguito nei<br />

ranghi dell'Esercito e ha fatto le cose per bene.<br />

Sono <strong>di</strong>ventato un Giovane Soldato e poi un Soldato<br />

senior. Ma non credo che a quel punto avrei potuto<br />

testimoniare <strong>di</strong> aver avuto una vera e propria<br />

esperienza personale.<br />

Ma poi, il 12 agosto 1979, le cose sono<br />

cambiate; avevo 17 anni e partecipai a un Congresso<br />

giovanile. E’ stato durante quell'incontro ho<br />

realizzato che l'amore <strong>di</strong> Dio nella persona <strong>di</strong> Gesù<br />

Cristo è <strong>di</strong>ventato assolutamente vivo. Non era solo<br />

una questione <strong>di</strong> mente. Era nel mio cuore, qualcosa<br />

<strong>di</strong> emotivo. Ero pentito, <strong>di</strong>spiaciuto ma pieno <strong>di</strong><br />

gioia. Era come se <strong>di</strong>cessi: "È reale! È per me!".<br />

Così mi sono avvicinato al Banco della Grazia.<br />

Ed è stata una cosa strana. Piangevo e ridevo. Avevo<br />

tutte queste emozioni allo stesso tempo. L'amore<br />

<strong>di</strong> Dio irrompeva nel mio cuore. Ecco cosa mi era<br />

successo.<br />

E sono giunto all'esperienza della<br />

conoscenza della salvezza del Signore Gesù Cristo<br />

e, credo, a un'esperienza dello Spirito Santo. E per<br />

me è stato talmente forte che non ho aspettato <strong>di</strong><br />

essere chiamato a <strong>di</strong>ventare un Ufficiale.<br />

Prima che la riunione finisse, firmai un Patto<br />

per i can<strong>di</strong>dati che si <strong>di</strong>vide a metà: una la tieni per<br />

te e l’altra va al Segretario dei can<strong>di</strong>dati.<br />

Ho ancora quel pezzo <strong>di</strong> carta nella mia<br />

Bibbia.<br />

Uno degli aspetti più importanti del suo ruolo sarà<br />

quello <strong>di</strong> essere un'ispirazione e un'influenza. Chi<br />

l'ha influenzata?<br />

Ho avuto così tante influenze che sarebbe<br />

<strong>di</strong>fficile nominarle, ma potrei <strong>di</strong>re dei fedeli Salutisti<br />

che si sono interessati <strong>di</strong> me, che hanno trovato il<br />

PAG. 4


Generale<br />

Lyndon Buckingham<br />

Leader Internazionale<br />

tempo <strong>di</strong> ascoltare, che sono stati sinceri mentre<br />

crescevo, Ufficiali locali che mi hanno messo un<br />

braccio attorno alla spalla e mi hanno detto: "Forza,<br />

rimettiti in riga". Sono stati molto, molto utili nella<br />

mia formazione.<br />

Dovrei testimoniare dei miei genitori: i miei<br />

genitori Ufficiali che ci hanno amato e ci hanno<br />

istruito nelle vie del Signore. Un'influenza enorme.<br />

Sono persone che il Signore ci manda per aiutarci<br />

nel nostro cammino spirituale e nella crescita del<br />

nostro <strong>di</strong>scepolato. Ci formano, e io gliene sono<br />

grato.<br />

Ci sono state molte, molte influenze. E<br />

ringrazio Dio per ognuna <strong>di</strong> esse.<br />

Ho chiesto ad alcuni giovani del mio Corpo cosa<br />

avrebbero voluto chiedere al Generale eletto.<br />

Ecco cosa volevano sapere: cosa <strong>di</strong>rebbero i suoi<br />

insegnanti se potessero vederla ora?<br />

Non ci crederebbero! Credo che anche mio<br />

padre, se fosse ancora vivo, non ci crederebbe.<br />

Quin<strong>di</strong> penso che li avrei confusi, perché non ero un<br />

buon studente.<br />

Per forza <strong>di</strong> cose, il vostro <strong>di</strong>scorso all'Alto Consiglio<br />

viene tenuto privato. Non viene con<strong>di</strong>viso con<br />

il mondo dell'Esercito della Salvezza. Che cosa,<br />

però, vorrebbe con<strong>di</strong>videre oggi con la famiglia<br />

dell'Esercito della Salvezza?<br />

Penso che una cosa che mi sentirei davvero<br />

sicuro <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre - perché non è confidenziale<br />

- è che ho espresso il mio amore per quelle che<br />

chiamo le tre gran<strong>di</strong> idee del Movimento.<br />

Con questo intendo <strong>di</strong>re: punto uno,<br />

che siamo un popolo che ama parlare <strong>di</strong> Gesù.<br />

Desideriamo che le persone sappiano che Dio<br />

le ama e che Gesù è la prova suprema <strong>di</strong> questo<br />

amore.<br />

E quin<strong>di</strong> mi piace il fatto che l'Esercito<br />

della Salvezza abbia sempre riconosciuto la nostra<br />

responsabilità nel con<strong>di</strong>videre la buona notizia del<br />

Vangelo, che Dio li ama, che Gesù è la prova e che<br />

l'accoglienza è possibile per mezzo <strong>di</strong> lui.<br />

Desidero pregare che i Salutisti <strong>di</strong> tutto il<br />

mondo possano trovare molto naturale e facile<br />

poter parlare agli altri del proprio rapporto personale<br />

con Gesù Cristo e della trasformazione che egli ha<br />

operato nella loro vita.<br />

Questa è la grande idea <strong>di</strong> questo Movimento.<br />

Desideriamo che le persone conoscano la buona<br />

notizia che attraverso la fede in Gesù Cristo c'è una<br />

vita, c'è uno scopo, c'è speranza e c'è l'eternità. E se<br />

riuscissimo a entusiasmarci per questo, in tutto il<br />

mondo, pensate all'impatto che ciò avrebbe.<br />

Un'altra grande idea del Movimento è che<br />

pensiamo che le manifestazioni pratiche dei valori<br />

del Regno <strong>di</strong> Dio siano altrettanto efficaci che<br />

parlarne.<br />

E quin<strong>di</strong> avere le maniche rimboccate,<br />

prendersi cura dei bisognosi, aiutare i vulnerabili,<br />

essere la voce <strong>di</strong> chi non ha voce, <strong>di</strong>fendere la<br />

giustizia, seguire le situazioni in cui le persone<br />

vengono in qualche modo torturate o separate o<br />

rifiutate. Come Movimento, an<strong>di</strong>amo in quei luoghi,<br />

ci rimbocchiamo le maniche e <strong>di</strong>ciamo: "Non<br />

vogliamo solo parlare dell'amore <strong>di</strong> Dio. Desideriamo<br />

mostrarvi la zuppa, il sapone e la salvezza che è stata<br />

la nostra storia".<br />

E mi piacerebbe che i Salutisti avessero<br />

l'idea che, in realtà, possono farlo. Posso bussare alla<br />

porta <strong>di</strong> un vicino e <strong>di</strong>re: "C'è un modo per aiutarti?<br />

C'è un modo in cui posso servirti?".<br />

E la terza cosa che ho con<strong>di</strong>viso è che siamo<br />

un Movimento <strong>di</strong> santità.<br />

Pensiamo che ci sia un valore nell’essere<br />

sale e luce nel mondo. Diamo valore allo Spirito che<br />

ci abita e che ci rende puri, liberi, integri e gioiosi.<br />

E penso che quando camminiamo nello Spirito in<br />

modo tale che sia l'amore <strong>di</strong> Dio a portare frutto<br />

nella nostra vita, sottovalutiamo l'impatto e il valore<br />

che ciò ha nel mondo.<br />

Lei è il nostro primo neozelandese. Girerà il<br />

mondo facendo la storia. Cosa la entusiasma <strong>di</strong><br />

più del ruolo <strong>di</strong> Generale?<br />

Penso che sia il privilegio <strong>di</strong> essere in grado<br />

<strong>di</strong> incoraggiare, ispirare e promuovere la missione<br />

dell'Esercito della Salvezza in tutto il mondo. <strong>Il</strong><br />

mio amore per il Signore deve essere usato per<br />

comunicare con i Salutisti <strong>di</strong> tutto il mondo. Perciò<br />

credo <strong>di</strong> essere molto consapevole del fatto che<br />

mi viene concessa un'opportunità meravigliosa e<br />

privilegiata <strong>di</strong> parlare alla vita dei Salutisti <strong>di</strong> tutto il<br />

mondo della nostra missione e del nostro scopo nel<br />

mondo. E questo è un enorme privilegio.<br />

Come possiamo pregare per voi in questi giorni?<br />

Durante il benvenuto all'Alto Consiglio e<br />

l'ad<strong>di</strong>o al generale Brian Peddle e alla commissaria<br />

Rosalie Peddle, siamo stati invitati a compilare dei<br />

cartoncini <strong>di</strong> preghiera. Su uno <strong>di</strong> essi ho scritto:<br />

grazia, pace, saggezza e coraggio. Se dovessi<br />

chiedere all’Esercito della Salvezza nel mondo <strong>di</strong><br />

pregare per me e per Bronwyn, sarebbero state<br />

queste le cose. Penso che probabilmente non<br />

sia inappropriato chiedervi se poteste riservare<br />

una preghiera per la nostra famiglia, sarebbe<br />

meraviglioso.<br />

<strong>Il</strong> Generale neo-eletto,<br />

commissario Lyndon Buckingham,<br />

ha assunto l'incarico il 3 agosto,<br />

succedendo al generale Brian Peddle,<br />

che è andato in pensione.


Vivendo<br />

in<br />

Armonia<br />

MAGGIORE (R)<br />

Febe Longo Pipe<br />

Chi ha la sana abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> leggere<br />

la Parola <strong>di</strong> Dio, non solo per lavoro<br />

(o per pre<strong>di</strong>carla) ma per sentire<br />

effettivamente cosa il Signore ha da<br />

<strong>di</strong>rci in quel particolare giorno o momento della<br />

nostra vita, constaterà o avrà constatato che il<br />

Signore veramente manda la sua Parola con uno<br />

scopo preciso – può essere per incoraggiamento,<br />

riprensione, o per aiutarci a riflettere sul nostro<br />

stato.<br />

Beh! Recentemente questo è avvenuto anche<br />

a me. Fin dalla mia adolescenza, grazie a un<br />

gruppo giovanile che frequentavo, ci sono dei<br />

versetti biblici che hanno dato una <strong>di</strong>rezione alla<br />

mia vita. Sono come pietre miliari che, <strong>di</strong> tanto in<br />

tanto, riappaiono a rinfrescarmi la memoria. Sono<br />

convinta che è opera dello Spirito Santo.<br />

Bene, uno <strong>di</strong> questi versetti è dal Salmo 37 versetto<br />

4: “Pren<strong>di</strong> il tuo <strong>di</strong>letto nell’Eterno, ed Egli ti darà<br />

quello che il tuo cuore desidera”.<br />

In altre parole, fai del Signore la cosa più importante<br />

della tua vita con piacere, e Lui ti darà quello che il<br />

tuo cuore desidera.<br />

Detto così sembra che il Signore sia il “genio della<br />

lampada” che esau<strong>di</strong>sce ogni tuo desiderio, ma<br />

non è così; è soltanto vivendo una vita in stretto<br />

contatto con il Signore, con il nostro modo <strong>di</strong><br />

pensare e <strong>di</strong> essere, che i nostri desideri saranno<br />

anche in armonia con i Suoi e, al posto <strong>di</strong> essere<br />

vaghi e campati per aria, saranno attualizzati<br />

proprio perchè cerchiamo <strong>di</strong> fare la Sua volontà.<br />

Come giovane adolescente, il mio desiderio era<br />

quello <strong>di</strong> cambiare il mondo – <strong>di</strong> fare qualcosa <strong>di</strong><br />

completamente nuovo nella mia vita – lasciare un<br />

segno!<br />

Ma poi si arriva ad un certo punto in cui si guarda<br />

in<strong>di</strong>etro, si tirano le somme e non sempre i conti<br />

tornano. Si tenderebbe a scoraggiarsi, a vedere<br />

forse che non solo i desideri non si sono avverati,<br />

ma anche non ci sono neanche più, e una vita<br />

senza desideri è una vita vuota, scialba.<br />

Ma se il nostro <strong>di</strong>letto, il nostro piacere continua a<br />

essere quello <strong>di</strong> camminare con il Signore, anche<br />

se, in apparenza, il bilancio è in rosso, nella Sua<br />

economia non è così poiché Lui ci <strong>di</strong>ce nella sua<br />

Parola:<br />

“Poichè egli ha riposto in me il suo amore, io<br />

lo libererò e lo eleverò in alto al sicuro, poichè<br />

conosce il Mio nome” (Salmo 91:14).<br />

PAG. 6


"<br />

Custo<strong>di</strong>sci il tuo cuore<br />

più <strong>di</strong> ogni altra cosa,<br />

poiché da esso provengono<br />

le sorgenti della vita "<br />

"<br />

Proverbi 4:23


GIUDICARE<br />

ed essere<br />

GIUDICATI<br />

C’è un’attività che ci coinvolge<br />

quoti<strong>di</strong>anamente e che esercitiamo<br />

anche con una certa sod<strong>di</strong>sfazione:<br />

giu<strong>di</strong>care gli altri.<br />

Lo facciamo tutti, continuamente, spesso<br />

in modo quasi automatico, inconsapevole.<br />

Qualche volta severamente, altre volte con<br />

magnanimità.<br />

Quello che è certo è che il nostro innato<br />

bisogno <strong>di</strong> misurare, analizzare, quantificare,<br />

esaminare e valutare l’operato degli altri non ci<br />

abbandona mai. <strong>Il</strong> modo <strong>di</strong> vestirsi, il modo <strong>di</strong><br />

parlare, il modo con cui gli altri fanno le cose<br />

sono oggetto del nostro giu<strong>di</strong>zio inappellabile,<br />

definitivo, e, soprattutto, giusto.<br />

Ma da dove viene questo bisogno <strong>di</strong><br />

catalogare gli altri?<br />

<strong>Il</strong> pensiero <strong>di</strong> fondo è profondamente<br />

egoista: riteniamo <strong>di</strong> essere noi la misura del<br />

mondo, riteniamo <strong>di</strong> avere noi le risposte giuste<br />

e <strong>di</strong> avere quin<strong>di</strong> i giusti atteggiamenti e i giusti<br />

valori.<br />

Riteniamo <strong>di</strong> avere tutte le carte in regola<br />

per stabilire quanto gli altri sbaglino a non<br />

vedere il mondo come noi o a non comportarsi<br />

come noi.<br />

Questo tipo <strong>di</strong> comportamento non è<br />

figlio dei nostri tempi, certo noi abbiamo oggi<br />

molte più occasioni per esprimere giu<strong>di</strong>zi,<br />

per mettere like, per scrivere commenti <strong>di</strong><br />

rimprovero alle foto con<strong>di</strong>vise da altri.<br />

<strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio degli e sugli altri è sempre<br />

stato un elemento sociale molto presente nella<br />

vita delle generazioni che ci hanno preceduto.<br />

La somma dei giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> approvazione o <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sapprovazione <strong>di</strong> un villaggio, ad esempio,<br />

nei confronti dei singoli in<strong>di</strong>vidui, viene<br />

definita “pressione sociale” nell’ambito delle<br />

scienze sociali o dell’antropologia. È questa<br />

pressione sociale che porta all’uniformare i<br />

comportamenti, il linguaggio, perfino il modo<br />

<strong>di</strong> vestirsi. <strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio degli altri modella la nostra<br />

vita, come la modellava nei secoli scorsi.<br />

Anche il nostro giu<strong>di</strong>zio arriva a modellare<br />

la vita delle persone. <strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio severo o troppo<br />

esigente <strong>di</strong> un genitore nei confronti dei propri<br />

figli può mo<strong>di</strong>ficare il loro atteggiamento nei<br />

confronti <strong>di</strong> loro stessi, delle proprie capacità e<br />

della possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare ciò che vogliono.<br />

Saper giu<strong>di</strong>care, però, è fondamentale<br />

per la nostra formazione e per il nostro<br />

“successo” come persone.<br />

Non per niente la maturità spesso<br />

coincide, nelle frasi <strong>di</strong> senso comune e nei mo<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>re, con la capacità <strong>di</strong> valutare correttamente<br />

le situazioni e nel saper giu<strong>di</strong>care persone ed<br />

eventi. “Ha messo giu<strong>di</strong>zio”, si sente <strong>di</strong>re <strong>di</strong><br />

una persona che finalmente ha imparato a<br />

giu<strong>di</strong>care con saggezza i propri obiettivi e le<br />

proprie possibilità. Dobbiamo sapere giu<strong>di</strong>care<br />

le intenzioni <strong>di</strong> uno sconosciuto, valutare le<br />

conseguenze <strong>di</strong> una scelta, giu<strong>di</strong>care noi stessi<br />

e le nostre capacità.<br />

Quin<strong>di</strong> il saper giu<strong>di</strong>care è una<br />

tappa fondamentale nel nostro processo <strong>di</strong><br />

formazione.<br />

PAG. 8


<strong>Il</strong> nostro innato bisogno<br />

<strong>di</strong> misurare, analizzare,<br />

quantificare, esaminare e<br />

valutare l’operato degli altri<br />

non ci abbandona mai.<br />

Pino Paone<br />

Eppure nelle parole <strong>di</strong> Gesù c’è un chiaro<br />

ammonimento riguardo proprio al giu<strong>di</strong>care gli<br />

altri. La morale cristiana (e anche <strong>di</strong> altre filosofie<br />

o religioni) è piena <strong>di</strong> riferimenti all’abuso che si<br />

può fare <strong>di</strong> questo atteggiamento.<br />

Gesù stesso ci invita a non giu<strong>di</strong>care,<br />

perché giu<strong>di</strong>cando ci sottoponiamo al giu<strong>di</strong>zio<br />

anche degli altri.<br />

Ma perché non dobbiamo giu<strong>di</strong>care?<br />

Innanzitutto perché siamo, nei confronti<br />

della morale, delle leggi, della volontà <strong>di</strong> Dio e<br />

del Suo piano, tutti uguali.<br />

Siamo tutti ugualmente manchevoli e<br />

quin<strong>di</strong> impossibilitati a lanciare neppure un<br />

sassolino nei confronti <strong>di</strong> nessun altro. Se quin<strong>di</strong><br />

io sono il primo a non essere perfetto non posso<br />

ragionevolmente pretendere la perfezione dagli<br />

altri.<br />

Ma c’è anche un altro motivo, molto<br />

più profondo e molto più umano: ogni volta<br />

che sentenziamo un giu<strong>di</strong>zio su qualcuno, ci<br />

trasformiamo in persone che creano una o varie<br />

storie che possono essere ben <strong>di</strong>stanti dalla<br />

realtà sulla quale le abbiamo inventate. Senza<br />

rendercene conto, ipotizziamo ciò che accade<br />

nella vita <strong>di</strong> un’altra persona. Commettiamo<br />

l’errore <strong>di</strong> completare un’informazione che non<br />

conosciamo con una storia inventata da noi. Ci<br />

sbagliamo senza esserne coscienti.<br />

Perché lo facciamo?<br />

In modo consapevole o inconsapevole,<br />

abbiamo bisogno <strong>di</strong> sentirci migliori degli altri<br />

o <strong>di</strong> manifestare il nostro rifiuto <strong>di</strong>nanzi ad<br />

un determinato atteggiamento. Giu<strong>di</strong>cando,<br />

chiu<strong>di</strong>amo però le porte dell’empatia ed al<br />

contatto profondo con gli altri e quin<strong>di</strong> ci<br />

esponiamo al loro giu<strong>di</strong>zio il quale, a sua volta,<br />

sarà basato sui nostri stessi principi sbagliati:<br />

sarà incompleto e fortemente egoistico.<br />

<strong>Il</strong> risultato <strong>di</strong> questo modo <strong>di</strong> porsi<br />

verso gli altri è la chiusura. Ci chiu<strong>di</strong>amo nel<br />

nostro mondo che riteniamo perfetto e sicuro<br />

e rifiutiamo i mon<strong>di</strong> espressi dagli altri e dalle<br />

loro scelte.<br />

Più giu<strong>di</strong>chiamo e più ci sentiamo soli,<br />

pensando magari: “gli altri non sanno cosa provo<br />

e cosa sto passando”. Forse, però, se ci calassimo<br />

nel punto <strong>di</strong> vista degli altri, saremmo più pronti<br />

a capirli e, probabilmente, concederemmo loro<br />

l’opportunità <strong>di</strong> capirci, invece che giu<strong>di</strong>carci.<br />

Come uscire da questo loop infinito <strong>di</strong><br />

giu<strong>di</strong>zio e <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne reciproci?<br />

Chiedendo, domandando il perché <strong>di</strong> certe<br />

azioni o <strong>di</strong> certi atteggiamenti. F o r s e<br />

potremo scoprire che non sono così lontani<br />

dalle nostre esperienze e potremo perfino<br />

capire perché gli altri agiscono come agiscono.<br />

Anche Gesù si sedeva ad osservare la vita<br />

degli altri, fermo ad aspettare per sapere quello<br />

che succedeva. Solo dopo agiva.<br />

Mostriamo anche noi il nostro interesse<br />

per gli altri. Cerchiamo una spiegazione, se ne<br />

sentiamo il bisogno, esercitando pazienza per<br />

aspettare fino a quando potremo sapere ed<br />

accettare.


Durante i mesi estivi, l'Esercito della Salvezza ha organizzato campi e altre<br />

attività per bambini in varie località. Alcune erano ancora in svolgimento<br />

al momento <strong>di</strong> andare in stampa. Ecco due resoconti rappresentativi <strong>di</strong><br />

tutte le attività:<br />

Dal 26 giugno all'8 luglio si è svolta la Colonia Marina per bambini dai 6-13 anni presso la Casa<br />

Vacanze “Concor<strong>di</strong>a” a Forio d’Ischia. <strong>Il</strong> tema <strong>di</strong> quest’anno è stato “Un’estate da RE”, 11 giorni<br />

durante i quali i nostri bambini hanno ascoltato i punti salienti della storia del Re Davide,<br />

raccontata in modo <strong>di</strong>vertente immedesimandosi nei panni dei vari personaggi presenti nella<br />

sua vita. (1 Samuele 16 – 1 Re 1) I bambini sono rimasti sempre molto attenti al racconto, ponendo domande<br />

e riepilogando gli eventi dei giorni precedenti, “lamentandosi” però dell’interruzione, come si suol <strong>di</strong>re “sul<br />

più bello” della storia narrata a episo<strong>di</strong>, concludendo con l’ormai famosa frase: “…VE LO DICO DOMANI!”<br />

Durante le giornate i bambini si sono <strong>di</strong>vertiti andando al mare e avendo <strong>di</strong>verse attività in struttura,<br />

non sono mancati giochi d’acqua e serate speciali come quella passata cenando in spiaggia e la talent<br />

night nella quale i partecipanti (e lo staff con Gioca Jouer) si sono messi in gioco mostrando agli altri le<br />

loro abilità nel canto, danza, ginnastica e recitazione! L’ultima sera si è conclusa con una festa all’aperto<br />

con cena a buffet (come sempre tutto preparato dai mitici cuochi) a base <strong>di</strong> rustici, pizzette, pop corn e<br />

patatine, dolci e l’immancabile gelato! La serata è proseguita con musica, balli e tanto <strong>di</strong>vertimento! Come<br />

per gli altri anni è stata composta una canzone sul tema, per la quale è stata effettuata la registrazione<br />

au<strong>di</strong>o e video dove i ragazzi hanno potuto sperimentare, se pure in piccolo, come vengono effettuate le<br />

riprese su un set cinematografico (Ciak compreso!).<br />

Non sono mancate anche piccole <strong>di</strong>savventure, sempre tutte mitigate nonché risolte dall’eccezionale staff<br />

e ovviamente grazie alla presenza e alle bene<strong>di</strong>zioni del nostro Signore, che ci ha guidato e ispirato in<br />

questa fantastica avventura.<br />

Ringraziamo Dio per la sua opera attraverso tutta l'équipe, dal cuoco al <strong>di</strong>rettore, e confi<strong>di</strong>amo che lo<br />

Spirito continui a coltivare i semi che sono stati piantati. Che sia stata davvero un'estate da figli del Re! Ci<br />

ve<strong>di</strong>amo alla prossima Colonia.”<br />

Davide Caupano<br />

Coor<strong>di</strong>natore Territoriale della Gioventù<br />

Nei mesi <strong>di</strong> luglio e agosto abbiamo organizzato settimanalmente una mattina de<strong>di</strong>cata ai bambini<br />

dai 4 ai 10 anni. Con l’aiuto dei monitori abbiamo realizzato un programma vario molto gra<strong>di</strong>to<br />

ai bambini che hanno partecipano. <strong>Il</strong> programma è stato <strong>di</strong>viso in alcuni momenti specifici:<br />

accoglienza/benvenuto seguita da alcuni cantici coinvolgenti per bambini con animazione, un<br />

momento <strong>di</strong> preghiera, con<strong>di</strong>visa con tutti i partecipanti, sotto forma <strong>di</strong> gioco e in cui tutti noi abbiamo<br />

pregato per un soggetto specifico “estratto” tra quelli scritti sui cartoncini colorati; giochi con musica per<br />

socializzare. <strong>Il</strong> momento della lezione biblica è stato denominato “il panino del cuore” a cui seguiva “vola con<br />

la fantasia”, ossia il lavoretto manuale <strong>di</strong> pittura sul tema della lezione. Abbiamo avuto anche un momento<br />

ricreativo in cui i bambini hanno fatto merenda e giocato liberi ma sempre sotto la nostra sorveglianza.<br />

Concludevamo con “la musica delle meraviglie”, momento in cui si potevano scegliere le canzoncine a<br />

piacere oppure giocare liberamente fino all’arrivo dei genitori/nonni. <strong>Il</strong> tutto si è svolto in un locale a<strong>di</strong>bito<br />

ai bambini con palloncini, poster, adesivi adatti a loro. Siamo stati felicissimi <strong>di</strong> fare quest’attività perché<br />

abbiamo avuto la possibilità <strong>di</strong> parlare dell’amore <strong>di</strong> Gesù sia ai bambini che ai monitori attraverso le<br />

varie attività. Si è creato un ambiente famigliare in cui si è trasmesso l’amore <strong>di</strong> Dio. I bambini tornavano<br />

sempre con entusiasmo tanto che alcuni piangevano alla fine della mattinata perché sarebbero voluti<br />

rimanere oltre l’orario.<br />

Da quando abbiamo iniziato a svolgere questa attività (ossia nell’arco degli anni), alcuni dei bambini sono<br />

cresciuti e oggi sono loro che fanno parte dello staff e ci aiutano volentieri, <strong>di</strong>vertendosi e imparando <strong>di</strong><br />

più sull’amore <strong>di</strong> Dio.<br />

PAG. 10<br />

Un'estate Salutista!<br />

Dario Grappone<br />

Responsabile del Corpo <strong>di</strong> Catania


HO<br />

UDITO<br />

“<br />

GIORNATA INTERNAZIONALE DI PREGHIERA<br />

PER LE VITTIME DEL TRAFFICO UMANO<br />

24 <strong>SETTEMBRE</strong> <strong>2023</strong><br />

LE LORO GRIDA<br />

ESODO 2:24<br />

“<br />

PERCHÉ DOMENICA 24 <strong>SETTEMBRE</strong> È SPECIALE?<br />

L’Esercito della Salvezza è profondamente<br />

impegnato a combattere la Schiavitù Moderna e<br />

alla Tratta <strong>di</strong> esseri umani. Abbiamo un mandato<br />

teologico e storico.<br />

Cre<strong>di</strong>amo che la preghiera sia fondamentale ed<br />

è un modo unico in cui l’Esercito della Salvezza<br />

spera in un mondo libero dallo sfruttamento.<br />

La Schiavitù Moderna e la Tratta <strong>di</strong> esseri umani<br />

nascono come conseguenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni<br />

economiche, sociali, culturali e legali che creano<br />

uno stato <strong>di</strong> vulnerabilità.<br />

L’Esercito della Salvezza è attivo nella lotta alla<br />

Schiavitù Moderna e alla Tratta <strong>di</strong> esseri umani.<br />

“Schiavitù Moderna” è un termine-ombrello che<br />

include la Tratta <strong>di</strong> esseri umani a scopo sessuale,<br />

il traffico d’organi, le pratiche <strong>di</strong> sfruttamento del<br />

lavoro, lavoro minorile e matrimonio precoce e<br />

forzato. Essa coinvolge non solo gli in<strong>di</strong>vidui, ma<br />

anche sistemi sociali ed economici.<br />

L’Esercito della Salvezza crede nei principi biblici<br />

del valore intrinseco e uguale <strong>di</strong> tutte le persone e<br />

del prendersi cura del prossimo. Lo sfruttamento<br />

delle persone mercifica e <strong>di</strong>sumanizza gli in<strong>di</strong>vidui<br />

che sono trafficati, ricompensa la <strong>di</strong>sumanità dei<br />

trafficanti e indebolisce il tessuto morale, sociale<br />

ed economico della società. L’Esercito della<br />

Salvezza si oppone all’abuso <strong>di</strong> potere perpetrato<br />

contro altri esseri umani e tipico della Schiavitù<br />

Moderna e della Tratta <strong>di</strong> esseri umani.<br />

È necessario fermare la Schiavitù Moderna e la<br />

Tratta <strong>di</strong> esseri umani. Tutti hanno la responsabilità,<br />

sia in<strong>di</strong>viduale sia istituzionale, <strong>di</strong> adoperarsi<br />

per la liberazione delle persone che sono state<br />

assoggettate. É necessario stabilire meccanismi<br />

legali e sociali in grado <strong>di</strong> fermare la Schiavitù e<br />

la Tratta e portare le persone responsabili davanti<br />

alla giustizia.<br />

La Dichiarazione delle Nazioni Unite, conosciuta<br />

come il Protocollo <strong>di</strong> Palermo, definisce la Tratta <strong>di</strong><br />

esseri umani nel seguente modo:<br />

“Tratta <strong>di</strong> persone” in<strong>di</strong>ca il reclutamento,<br />

trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere<br />

persone, tramite la minaccia o l’uso della forza o<br />

<strong>di</strong> altre forme <strong>di</strong> coercizione, <strong>di</strong> rapimento, frode,<br />

inganno, abuso <strong>di</strong> potere o <strong>di</strong> una posizione <strong>di</strong><br />

vulnerabilità o tramite il dare o ricevere somme<br />

<strong>di</strong> danaro o vantaggi per ottenere il consenso <strong>di</strong><br />

una persona che ha autorità su un’altra a scopo <strong>di</strong><br />

sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, come<br />

minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui<br />

o altre forme <strong>di</strong> sfruttamento sessuale, il lavoro<br />

oi servizi forzati, la Schiavitù o pratiche analoghe,<br />

l’asservimento o il prelievo <strong>di</strong> organi ...<br />

L’Organizzazione Internazionale del lavoro, Agenzia<br />

delle Nazioni Unite, definisce il lavoro forzato come<br />

ogni “Lavoro e servizio che si esige da un in<strong>di</strong>viduo<br />

sotto la minaccia <strong>di</strong> una pena qualsiasi e per la<br />

quale il suddetto in<strong>di</strong>viduo non si è offerto <strong>di</strong> sua<br />

piena volontà”.<br />

Secondo il Rapporto Global Estimate of Modern<br />

Slavery (Stima globale della Schiavitù Moderna)<br />

pubblicato da Walk Free, dall’Organizzazione<br />

Internazionale del Lavoro e dall’OIM (Organizzazione<br />

delle Nazioni Unite per le Migrazioni), 1 persona su<br />

150 è vittima della Schiavitù Moderna e della Tratta<br />

<strong>di</strong> esseri umani, ovvero quasi 50 milioni <strong>di</strong> persone<br />

che oggi vivono in qualche forma <strong>di</strong> Schiavitù<br />

Moderna.<br />

<strong>Il</strong> lavoro forzato interessa 27,6 milioni <strong>di</strong> persone, i<br />

matrimoni forzati 22 milioni <strong>di</strong> persone.<br />

Queste nuove cifre mostrano un incremento <strong>di</strong><br />

circa 10 milioni <strong>di</strong> uomini, donne e bambini rispetto<br />

alle stime precedenti, pubblicate nel 2017.<br />

Stiamo rispondendo attivamente alla Schiavitù<br />

Moderna e alla Tratta <strong>di</strong> esseri umani in 108<br />

Paesi, attraverso le nostre otto aree d’azione<br />

principali: Preghiera, Prevenzione, Partecipazione,<br />

Protezione, Perseguimento, Partnership, Politica e<br />

Prova.<br />

Ogni Territorio/Paese ha un referente impegnato a<br />

far crescere il lavoro <strong>di</strong> sensibilizzazione in queste<br />

aree e vi invitiamo a unirvi alla risposta.<br />

La Schiavitù Moderna e la Tratta <strong>di</strong> esseri umani si<br />

sta sviluppando sempre <strong>di</strong> più. Quanta sofferenza<br />

e quanto dolore producono?<br />

Faresti qualcosa anche tu per fermare queste<br />

azioni criminali?<br />

PAG. 11


Marie<br />

Petitpierre<br />

(1885-1969)<br />

Dopo la formazione a Londra, fu inviata in Italia,<br />

prima in Piemonte, poi a Firenze e infine a<br />

Faeto (FG). Tornò a Firenze tra il 1925-1926 come<br />

Responsabile della Formazione dei Cadetti e poi<br />

partì in missione a Trieste, per tornare a Faeto e,<br />

infine, a Napoli (1926-1928). Al suo ritorno in Svizzera,<br />

fu responsabile della Scuola <strong>di</strong> Formazione per<br />

Ufficiali dell'Esercito della Salvezza a Berna. Dopo<br />

aver de<strong>di</strong>cato la sua vita a Dio, Marie Petitpierre<br />

morì il 1° novembre 1969 a Saint-Aubin.<br />

Marie Petitpierre visse per <strong>di</strong>eci anni (1912-<br />

1922) a Faeto, in provincia <strong>di</strong> Foggia (oggi con<br />

poco più <strong>di</strong> 600 abitanti), dove si confrontò con le<br />

dure con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita dei conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> montagna.<br />

Scriveva alla sua famiglia nel <strong>di</strong>cembre 1912,<br />

"Secondo l'ultimo censimento, 270 famiglie <strong>di</strong><br />

Faeto sono emigrate in America. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

buona parte della popolazione del villaggio, che<br />

conta appena 4.000-5.000 abitanti. Ma quando<br />

si vedono queste montagne brulle (il villaggio si<br />

trova in Puglia a 820 metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne), questa<br />

terra dura e piena <strong>di</strong> pietre, questi uomini e<br />

queste donne che faticano dalla mattina alla<br />

sera per raccogliere un pò <strong>di</strong> mais e <strong>di</strong> patate alla<br />

fine dell'estate, si può capire perché siano tentati<br />

da una vita più facile".<br />

terreno era <strong>di</strong>fficile per i Salutisti in Italia perché,<br />

oltre alle reazioni che la militanza dell'Esercito<br />

della Salvezza poteva provocare, i parroci non<br />

erano <strong>di</strong>sposti a cedere al Protestantesimo, che<br />

era una forte minoranza in Italia. Nonostante la<br />

libertà <strong>di</strong> culto, le tensioni rimasero alte e le riunioni<br />

dell'Esercito della Salvezza erano spesso chiassose.<br />

Marie Petitpierre scrisse dei Protestanti italiani:<br />

"Sono spesso delusa dalle chiese evangeliche<br />

italiane. Si preoccupano più <strong>di</strong> combattere il clero<br />

cattolico che il peccato, e questo ha rovinato la<br />

causa del Vangelo". (7 novembre 1913).<br />

A Faeto l’Esercito della Salvezza aprì una<br />

scuola serale che accoglieva giovani analfabeti che<br />

volevano partire per l’America. Marie Petitpierre<br />

sottolinea anche che "Fu soprattutto quando<br />

molti emigranti furono arruolati nell'Esercito<br />

americano e quando il governo statunitense inviò<br />

un sussi<strong>di</strong>o alle loro famiglie, la maggior parte<br />

delle quali era rimasta in Italia, che l'aiuto degli<br />

Ufficiali fu prezioso: la gente si rivolgeva a loro per<br />

tutta la corrispondenza in inglese...".<br />

Anche se molte persone non volevano<br />

compromettersi venendo nella Sala dell'Esercito<br />

della Salvezza, partecipavano alle riunioni all'aperto<br />

da lontano. Tuttavia, l'Esercito della Salvezza svolse<br />

la propria missione aprendo un asilo per i bambini<br />

i cui genitori lavoravano nei campi.<br />

I<br />

l<br />

PAG. 12


"Abbiamo sentito la vicinanza<br />

del roveto ardente. Abbiamo<br />

visto qualcosa <strong>di</strong> quel fuoco<br />

nello sguardo profondo della<br />

Colonnella, uno sguardo che<br />

leggeva le anime..."<br />

TENENTE AUS.<br />

<strong>Il</strong>aria Castaldo<br />

RESPONSABILE DEL CORPO<br />

DI ATENA LUCANA<br />

STORIA DELL’ESERCITO DELLA SALVEZZA<br />

Ogni giorno ne venivano accolti un centinaio;<br />

venivano istruiti e tenuti occupati con giochi,<br />

storie e canti. Oltre a creare un'orchestra e una<br />

banda <strong>di</strong> ottoni, venne aperta una scuola <strong>di</strong> cucito.<br />

Tutte queste attività motivarono il progetto <strong>di</strong><br />

Marie Petitpierre <strong>di</strong> raccogliere 30.000 franchi in<br />

Svizzera per acquistare una casa e trasformarla<br />

in un nuovo asilo. A tal fine, nel 1919 re<strong>di</strong>ge un<br />

opuscolo da <strong>di</strong>ffondere tra i potenziali donatori.<br />

Durante la I guerra, ebbe aiuti governativi per<br />

nutrire i figli dei soldati al fronte.<br />

Fu trasferita da Faeto nel marzo 1922 lasciando,<br />

come <strong>di</strong>chiarò il briga<strong>di</strong>ere Frank Barrett, Capo<br />

per l’Italia dell’epoca “un Corpo con 80 soldati e<br />

circa la metà del Paese nominalmente Salutista”.<br />

Infatti, l’unico luogo che, in Italia, abbia strade<br />

intitolate a personaggi che hanno fatto la storia<br />

dell’Esercito della Salvezza è Faeto, che ha una Via<br />

Marie Petit Pierre, un Largo Raffaella Final<strong>di</strong>, una<br />

Via Michele Mastri e una Piazza William Booth.<br />

Marie Petitpierre fece parte del gruppo<br />

che, il 15 novembre 1920, si recò ad Atena Lucana<br />

(SA) per conoscere Francesco Gaimari e il gruppo<br />

Salutista che aveva formato.<br />

Marie Petitpierre era sensibile alla miseria,<br />

che cercava <strong>di</strong> alleviare, e ai contrasti sociali.<br />

Era in<strong>di</strong>gnata per il <strong>di</strong>vario tra i ricchi turisti che<br />

venivano a visitare Firenze e gli abitanti dei<br />

quartieri <strong>di</strong>sagiati: "C'è un grande contrasto tra<br />

questi ricchi che girano per la città in macchina<br />

e si rimpinzano nei gran<strong>di</strong> ristoranti a suon <strong>di</strong><br />

musica, e i poveri dei quartieri poveri che visitiamo<br />

regolarmente. Che miseria in quelle strade povere,<br />

che puzza e che storie tristi" (24 aprile 1926).<br />

Portare avanti il lavoro in Italia era <strong>di</strong>fficile.<br />

Tornando nel 1931 nel Piemonte valdese, dove<br />

aveva iniziato il suo lavoro in Italia vent'anni prima,<br />

Marie Petitpierre osservò amaramente gli abitanti:<br />

"Oggi, ahimè, la tiepidezza si è impossessata <strong>di</strong><br />

molti <strong>di</strong> loro; la mondanità ha trovato la sua<br />

strada in queste valli remote e la gioventù del<br />

XX secolo non possiede più la fede robusta dei<br />

suoi antenati. L'Esercito della Salvezza dovrebbe<br />

quin<strong>di</strong> aggiungere i suoi sforzi a quelli degli altri<br />

cristiani per strappare le anime al mondo e al<br />

peccato".<br />

<strong>Il</strong> 3 settembre 1940, durante un giro<br />

d'ispezione in Italia, trascorse tre settimane in<br />

prigione assieme ad altri colleghi perché il regime<br />

fascista accusò l'Esercito della Salvezza britannico<br />

<strong>di</strong> lavorare per i servizi segreti.<br />

Al suo funerale, il 3 novembre 1969, il pastore<br />

Robert Chevaley <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> lei: "Abbiamo sentito<br />

la vicinanza del roveto ardente. Abbiamo visto<br />

qualcosa <strong>di</strong> quel fuoco nello sguardo profondo<br />

della Colonnella, uno sguardo che leggeva le<br />

anime. Lo abbiamo percepito nelle intonazioni<br />

vibranti della sua voce (...) <strong>Il</strong> Dio <strong>di</strong> Marie Petitpierre<br />

era il Dio che sonda i cuori e le menti (e rivela) la<br />

vanità dell'uomo naturale, l'indegnità dell'essere<br />

<strong>di</strong> carne e sangue (...) Sapeva come conficcare il<br />

coltello nell'ascesso, ma conosceva anche l'arte <strong>di</strong><br />

fasciare le ferite".<br />

Fonti:<br />

Armistead D. Cristiani in <strong>di</strong>visa Un secolo <strong>di</strong> storia dell'Esercito della<br />

Salvezza tra gli italiani (1887-1987), Clau<strong>di</strong>ana, 1987<br />

https://archivesdelavieor<strong>di</strong>naire.ch/<br />

Immagini provenienti dall'archivio <strong>di</strong> Vito Liotino


&me<br />

Virginia Pavoni<br />

Maggiore<br />

Responsabile del<br />

Corpo <strong>di</strong> Firenze<br />

1. Qual è stato il tuo primo contatto con<br />

l’Esercito della Salvezza?<br />

A Bobbio Pellice nel 1977 come monitrice in una<br />

colonia.<br />

2 Cosa ti ha fatto decidere <strong>di</strong> frequentare<br />

l’Esercito?<br />

La mia Chiesa <strong>di</strong> origine era lontana da<br />

dove abitavo e sarebbe stato <strong>di</strong>fficile poterla<br />

frequentare, la Sala dell'Esercito della Salvezza<br />

era "la porta accanto!".<br />

3. Che lavoro fai?<br />

Ufficiale dell'EDS<br />

4. Qual è la cosa più interessante del tuo lavoro?<br />

E la più frustrante?<br />

Poter essere a contatto con le persone. E la più<br />

frustrante? Quando le cose non vanno come<br />

vorrei.<br />

5. Cosa vorresti cambiare dell’Esercito?<br />

Nulla in particolare.<br />

.<br />

6. Quale potrebbe essere il motto della tua<br />

vita?<br />

Un versetto biblico: "Basta a ciascun giorno il suo<br />

affanno".<br />

7. Se potessi avere una scorta illimitata <strong>di</strong><br />

qualcosa, cosa vorresti?<br />

Acqua.<br />

8. Cosa ti piace fare nel tempo libero?<br />

Leggere, ascoltare musica e lavoro a maglia.<br />

9. Qual è il tuo versetto preferito?<br />

"Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica".<br />

Filippesi 4:13<br />

10. Qual è il tuo canto cristiano preferito?<br />

Ne ho molti ma per ragioni <strong>di</strong> risposta ne scelgo<br />

solo uno. <strong>Il</strong> suo titolo è: "10000 ragioni"<br />

11. Se potessi eliminare una cosa dal mondo,<br />

quale sarebbe?<br />

Ci sono molte cose che vorrei eliminare ma due<br />

in particolare sono la cattiveria e l'egoismo.<br />

12. Se potessi incontrare un personaggio<br />

storico, quale sarebbe?<br />

Eleonor Roosevelt, <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>trice dei <strong>di</strong>ritti umani.<br />

13. A parte la Bibbia, quale libro vorresti avere<br />

su un’isola deserta?<br />

Una biografia <strong>di</strong> un personaggio storico.<br />

14. Qual è il consiglio migliore che tu abbia mai<br />

ricevuto?<br />

Se vuoi fare pace con qualcuno fai il primo passo.<br />

15. Qual è la cosa più preziosa che possie<strong>di</strong>?<br />

L'amore della mia famiglia .<br />

PAG. 14


Un messaggio per te…<br />

Aiuta Davide a trovare Golia:<br />

IL PASTORE LOUIE GIGLIO HA SCRITTO<br />

IN UN LIBRO:<br />

"QUALUNQUE SIA IL GIGANTE CONTRO<br />

CUI STIAMO COMBATTENDO E QUALSIASI LA SUA<br />

GRANDEZZA, NON È PIÙ GRANDE DI GESÙ”.<br />

IMMAGINA IL PICCOLO DAVIDE (PROBABILMENTE 1,50M),<br />

DAVANTI AL GIGANTE GOLIA (2,30M). È UN PO’ COME SE<br />

TU TI TROVASSI DAVANTI AL GIOCATORE DI BASKET<br />

MICHAEL JORDAN!<br />

A VOLTE LE NOSTRE DIFFICOLTÀ POSSONO SEMBRARE<br />

GRANDI E IMPONENTI COME UN MICHAEL JORDAN O UN<br />

GOLIA. PROBLEMI A SCUOLA, PREOCCUPAZIONI, PERIODI<br />

PESANTI… IN QUEI MOMENTI VOGLIAMO RICORDARE CHE:<br />

1. GESÙ HA LA VITTORIA<br />

2. LA LODE (CANTARE AL SIGNORE) È LA NOSTRA ARMA<br />

3. GESÙ CI INVITA A PORRE LA NOSTRA FIDUCIA IN LUI<br />

IMPARA A PREGARE PER I 'GOLIA' DELLA TUA VITA. E NON<br />

TEMERE, GESÙ HA LA VITTORIA!<br />

PREGO PER TE! UN CARO SALUTO!<br />

CAPITANA JESSICA WELCH,<br />

COORDINATRICE PER LA GIOVENTÙ<br />

La Bibbia in un anno…<br />

A settembre leggi:<br />

✅ Settimana 18: La storia <strong>di</strong> Davide e Goliat”1 Samuele 1:17<br />

✅ Settimana 19: La storia <strong>di</strong> Davide e Gionatan: 1 Samuele 20<br />

✅ Settimana 20: Saul rincorre Davide: 1 Samuele 24<br />

✅ Settimana 21: Elia sul Monte Carmelo: 1 Re 18<br />

Colora e memorizza questo versetto:<br />

“Ma anche se affrontiamo<br />

tutte queste cose la vittoria<br />

schiacciante è nostra, grazie<br />

a Cristo…” Romani 8:37<br />

✅ Settimana 22: La storia <strong>di</strong> Giona: Giona 1-2<br />

La mia amicizia con Gesù….<br />

CIAO! MI CHIAMO SAMUEL, HO 14 ANNI E FREQUENTO IL LICEO.<br />

COME TUTTI, ANCHE IO HO DEI GIORNI IN CUI MI SENTO UN PO’ GIÙ, MA QUANDO MI<br />

SUCCEDE ALLORA PRENDO LA BIBBIA E INIZIO A LEGGERE.<br />

MI FA STARE BENE PARLARE CON GESÙ, È QUALCUNO A CUI AFFIDARSI, A CUI DIRE “AIUTAMI A<br />

SUPERARE QUESTO MOMENTO”.<br />

HO CONOSCIUTO GESÙ ATTRAVERSO LA MIA FAMIGLIA, MA COL PASSARE DEL TEMPO HO<br />

INIZIATO AD AVERE UN RAPPORTO PERSONALE CON LUI; È PROPRIO QUESTO RAPPORTO E<br />

QUESTA FEDE CHE MI FANNO AFFIDARE AL SIGNORE OGNI GIORNO E MI PERMETTONO DI<br />

ANDARE AVANTI QUANDO CI SONO DIFFICOLTÀ DA AFFRONTARE, MA ANCHE QUANDO NON<br />

CE NE SONO. PERCIÒ SONO GRATO POICHÉ IL MIO SALVATORE È SEMPRE CON ME, CON NOI !<br />

OGNI GIORNO!


DESCRIZIONE<br />

NON ANDARE DOVE TI PORTA IL CUORE<br />

Perché le vie <strong>di</strong> Dio sono migliori delle<br />

nostre<br />

Segui il tuo cuore è una vera e propria<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> fede che sentiamo tutti i<br />

giorni in libri, film e canzoni.<br />

Ma il nostro cuore spesso ci inganna.<br />

Errori e delusioni sono l'amaro frutto delle<br />

scelte che facciamo quando ci illu<strong>di</strong>amo<br />

<strong>di</strong> sapere sempre cos’è meglio per noi.<br />

Abbiamo bisogno <strong>di</strong> essere guidati<br />

dall’unica persona che sa davvero cos'è<br />

meglio per noi: Dio.<br />

Attraverso 31 me<strong>di</strong>tazioni tratte dalla<br />

Bibbia questo libro ci aiuterà a riallineare<br />

la bussola del cuore.<br />

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