Il GRIDO di Guerra - SETTEMBRE 2023
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GIUDICARE<br />
ed essere<br />
GIUDICATI<br />
C’è un’attività che ci coinvolge<br />
quoti<strong>di</strong>anamente e che esercitiamo<br />
anche con una certa sod<strong>di</strong>sfazione:<br />
giu<strong>di</strong>care gli altri.<br />
Lo facciamo tutti, continuamente, spesso<br />
in modo quasi automatico, inconsapevole.<br />
Qualche volta severamente, altre volte con<br />
magnanimità.<br />
Quello che è certo è che il nostro innato<br />
bisogno <strong>di</strong> misurare, analizzare, quantificare,<br />
esaminare e valutare l’operato degli altri non ci<br />
abbandona mai. <strong>Il</strong> modo <strong>di</strong> vestirsi, il modo <strong>di</strong><br />
parlare, il modo con cui gli altri fanno le cose<br />
sono oggetto del nostro giu<strong>di</strong>zio inappellabile,<br />
definitivo, e, soprattutto, giusto.<br />
Ma da dove viene questo bisogno <strong>di</strong><br />
catalogare gli altri?<br />
<strong>Il</strong> pensiero <strong>di</strong> fondo è profondamente<br />
egoista: riteniamo <strong>di</strong> essere noi la misura del<br />
mondo, riteniamo <strong>di</strong> avere noi le risposte giuste<br />
e <strong>di</strong> avere quin<strong>di</strong> i giusti atteggiamenti e i giusti<br />
valori.<br />
Riteniamo <strong>di</strong> avere tutte le carte in regola<br />
per stabilire quanto gli altri sbaglino a non<br />
vedere il mondo come noi o a non comportarsi<br />
come noi.<br />
Questo tipo <strong>di</strong> comportamento non è<br />
figlio dei nostri tempi, certo noi abbiamo oggi<br />
molte più occasioni per esprimere giu<strong>di</strong>zi,<br />
per mettere like, per scrivere commenti <strong>di</strong><br />
rimprovero alle foto con<strong>di</strong>vise da altri.<br />
<strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio degli e sugli altri è sempre<br />
stato un elemento sociale molto presente nella<br />
vita delle generazioni che ci hanno preceduto.<br />
La somma dei giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> approvazione o <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>sapprovazione <strong>di</strong> un villaggio, ad esempio,<br />
nei confronti dei singoli in<strong>di</strong>vidui, viene<br />
definita “pressione sociale” nell’ambito delle<br />
scienze sociali o dell’antropologia. È questa<br />
pressione sociale che porta all’uniformare i<br />
comportamenti, il linguaggio, perfino il modo<br />
<strong>di</strong> vestirsi. <strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio degli altri modella la nostra<br />
vita, come la modellava nei secoli scorsi.<br />
Anche il nostro giu<strong>di</strong>zio arriva a modellare<br />
la vita delle persone. <strong>Il</strong> giu<strong>di</strong>zio severo o troppo<br />
esigente <strong>di</strong> un genitore nei confronti dei propri<br />
figli può mo<strong>di</strong>ficare il loro atteggiamento nei<br />
confronti <strong>di</strong> loro stessi, delle proprie capacità e<br />
della possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare ciò che vogliono.<br />
Saper giu<strong>di</strong>care, però, è fondamentale<br />
per la nostra formazione e per il nostro<br />
“successo” come persone.<br />
Non per niente la maturità spesso<br />
coincide, nelle frasi <strong>di</strong> senso comune e nei mo<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>re, con la capacità <strong>di</strong> valutare correttamente<br />
le situazioni e nel saper giu<strong>di</strong>care persone ed<br />
eventi. “Ha messo giu<strong>di</strong>zio”, si sente <strong>di</strong>re <strong>di</strong><br />
una persona che finalmente ha imparato a<br />
giu<strong>di</strong>care con saggezza i propri obiettivi e le<br />
proprie possibilità. Dobbiamo sapere giu<strong>di</strong>care<br />
le intenzioni <strong>di</strong> uno sconosciuto, valutare le<br />
conseguenze <strong>di</strong> una scelta, giu<strong>di</strong>care noi stessi<br />
e le nostre capacità.<br />
Quin<strong>di</strong> il saper giu<strong>di</strong>care è una<br />
tappa fondamentale nel nostro processo <strong>di</strong><br />
formazione.<br />
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