Apitalia 10_2023
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SPECIALE PROGETTO
FILIERA DELL’APE ITALIANA
Foto xiSerge
sulta essere una spesa energetica eccessiva in relazione
alle condizioni ambientali, per cui la deposizione
da fuco viene interrotta e spesso i fuchi
allontanati gradualmente fuori dall’alveare.
In stagioni particolarmente secche o avverse,
l’allevamento e il mantenimento dei fuchi da
parte degli alveari può essere anche anticipatamente
interrotto.
È necessario verificare la presenza di covata
maschile (telaio da fuco) negli alveari e accertarsi
che ci sia popolazione maschile all’interno
degli stessi (solitamente popolano i telai
esterni di scorte) per poter proseguire nella
produzione. Qualora, venissero a mancare
questi presupposti, la produzione va arrestata.
• Condizioni per la produzione.
Nel versante meridionale, i raccolti e le temperature
permettono di produrre anche a fine
estate (settembre), mentre per il versante settentrionale,
il mese di agosto risulta essere l’ultimo
mese idoneo agli accoppiamenti.
Tutti i processi lavorativi e produttivi sopra descritti
sono da contestualizzare all’interno di ciò che viene
definita stazione di fecondazione (S.F. in breve).
La S.F. è un areale che per condizioni climatiche
e territoriali risulta idoneo alla produzione
e moltiplicazione delle api regine.
Questa si compone di uno o più apiari di fecondazione,
dove verranno dislocati i nuclei
contenenti le vergini, e diversi apiari circostanti
contenenti alveari, i quali mediante l’apposito
telaio da fuco, produrranno i fuchi necessari per
gli accoppiamenti.
Tuttavia si parla di S.F. nel caso in cui sussistano
le condizioni per l’isolamento genetico e/o
saturazione ambientale con fuchi di origine genetica
nota; in caso contrario si parla semplicemente
di apiario di fecondazione dove le vergini
si accoppieranno con la popolazione circostante.
Quindi nello specifico l’aspetto strategico di
una stazione di fecondazione è il controllo dei
fuchi che parteciperanno all’accoppiamento.
Non potendo avere un controllo diretto sui fuchi,
il controllo va effettuato sull’appartenenza
genetica delle regine che produrranno i fuchi.
Difatti sarà compito dell’allevatore dislocare
all’interno della stazione di fecondazione (raggio
minimo 3 km) un numero proporzionato
di colonie con regine appartenenti alle linee
genetiche oggetto del piano di selezione destinate
alla produzione di fuchi.
30 | Apitalia |10/2023