NEB - notizie emilbanca - Dicembre 2023

BANCA
LA COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE È NATA QUASI 20 ANNI FA
ANCHE EMIL BANCA MERITA
IL PREMIO EUBIOSIA DI ANT
La Banca ha ricevuto il riconoscimento dedicato a chi, ogni anno,
consente di offrire assistenza medico-specialistica a 10 mila malati
di tumore e migliaia di visite di prevenzione oncologica gratuite
di GIULIANA BRAIDO
Eubiosia come dignità della vita. Questo
pensiero di Franco Pannuti, fondatore
di ANT, la più grande realtà italiana
per l’assistenza domiciliare gratuita ai
malati di tumore, è il principio fondamentale
che ispira l’operato della Fondazione
da 45 anni.
Lo scorso 16 novembre si è tenuta la
quindicesima edizione del riconoscimento
intitolato proprio a Pannuti che la
Fondazione ANT Italia ONLUS destina
ai propri grandi sostenitori, tra i quali c’è
anche Emil Banca da quasi 20 anni. Sin
da allora il nostro sostegno non è mai
venuto meno, non si è mai interrotta la
collaborazione per le visite di prevenzione
ai Soci e tanti progetti e iniziative
sono stati realizzati insieme.
Il premio costituisce un momento dedicato
proprio a chi, ogni anno, consente
di offrire assistenza medico-specialistica
a 10mila malati di tumore e migliaia di
visite di prevenzione oncologica alla cittadinanza.
In questa occasione, la Presidente
Raffella Pannuti ha ripercorso i
momenti più salienti dell’anno e mostrato
i numeri più densi di
significato dal Bilancio
Sociale. Fra tutti, grazie
a quanto donato
dalle imprese che affiancano
Ant (1,1 milioni
di euro nel 2022)
sono stati assistiti gratuitamente
a domicilio
e in hospice 10.857
malati (oltre 150 mila
dal 1985 a oggi) e realizzato
14.290 visite di
diagnosi precoce (circa
257.000 dal 2004).
Numeri che non hanno bisogno di commento
perché parlano da soli.
Ma parole importanti sono state spese
anche dall’economista e statistico Enrico
Giovannini, che ha aiutato i presenti a
capire lo stato dell’arte della rincorsa italiana
ai Goal dell’Agenda2030. Un quadro
tutt’altro che roseo perché il nostro
Paese è proprio fuori linea rispetto ai 17
Obiettivi che si è impegnato a raggiungere.
Addirittura, per sei Obiettivi la situazione
è peggiorata rispetto al 2010.
Ed è proprio per questo che un esempio
di collaborazione così virtuosa tra aziende
e terzo settore, all’insegna di uno sviluppo
più equo e solidale, merita di essere
riconosciuto.
“Anche in oncologia bisogna saper infondere
amore: i malati ci chiedono di
non essere lasciati soli e di non soffrire
– diceva il professor Pannuti – ANT è
nata proprio per rispondere, con amore,
al richiamo della sofferenza e diffondere
quel principio dell’Eubiosia, intesa come
insieme di qualità che conferiscono dignità
alla vita, dal primo fino all’ultimo
respiro”.
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