La Torre di Veglia n 2 marzo-aprile 2024
marzo-aprile 2024
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Marzo• Aprile 2024
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LA TORRE
RE DI VEGLIA
9
Ci sono altri gruppi che semplicemente enumero e
ringrazio per il prezioso lavoro che svolgono: Ministri
della Comunione - Chierichetti - Torre di
Veglia - Gruppi delle pulizie sia dell’oratorio che
della chiesa e il gruppo che gestisce il Sangio.
Inoltre, ringrazio tutti coloro che si prestano a
leggere le letture proposte dalla Liturgia domenicale;
è un servizio importante perché leggere
bene è già un aiuto alle persone a comprendere la
Parola di Dio.
Un punto dolente ed evidente che rilevo nella nostra
Comunità è la poca partecipazione all’Eucaristia
e ai Sacramenti, soprattutto la Riconciliazione.
Credo che se ci fosse la partecipazione fedele di
tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati nei
gruppi parrocchiali avremo sempre o quasi sempre
la chiesa piena.
Se non c’è la forza che viene dall’Eucaristia la nostra
fede pian piano si spegnerà. Se non c’è amore
alla Parola di Dio, non faremo tanta strada, ma ci
fermeremo. Penso sia necessario un sussulto di coraggio,
di impegno e di visibile testimonianza: non
solo fatta di parole, ma di presenza attiva. Personalmente
guardo avanti con fiducia e speranza.
Il Parroco nonostante i vari acciacchi si impegna a
lavorare con continuità, serenità e gioia.
Un grazie di cuore a chi mi è vicino, chi concretamente
mi da un aiuto morale e materiale, certamente
senza di loro farei ben poco.
La comunità però non dipende dal Parroco ma vive
e opera per la fede e con la collaborazione di tutti.
Se tutti dessero un minimo contributo, anche materiale,
ma soprattutto di presenza e impegno anche
nelle piccole cose, la comunità sarebbe più viva e
più florida.
A tutti un grazie sincero: camminiamo ancora e
sempre insieme uniti e i frutti ci saranno.
Don Giulio
Dal Villaggio della Speranza - Dodoma - TANZANIA
Appena ricevuta l’offerta dell’instancabile gruppo
missionario l’ho inviata tramite un amico medico
al Villaggio della Speranza.
Al Villaggio vivono 150 bambini orfani malati di
AIDS. Ogni anno a Natale diamo a ciascuno
un sacchetto regalo con il proprio nome, contenente
un paio di scarpe nuove, un vestitino
nuovo, giocattoli, dolci, quaderni, matite colorate
e altre cose che abbiamo a disposizione.
Ho avuto la fortuna di partecipare a qualche
Natale alla loro gioia nell’aprire il pacco-dono,
e vedere i loro occhi brillare quando si chiamava
il loro nome: si sentivano amati e finalmente
coccolati.
Per questo voglio farvi partecipi della loro felicità
e Vi ringrazio a nome loro della vostra
generosità.
Vi auguro un 2024 ricco di serenità!
Assunta Ossi