La Torre di Veglia n 2 marzo-aprile 2024
marzo-aprile 2024
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d
Marzo• Aprile 2024
LA TORRE DI VEGLIA
PERMAFROST e
SURRISCALDAMENTO GLOBALE
incremento medio delle temperature del nostro
L’ pianeta, con il conseguente aumento di probabilità
di eventi estremi come alluvioni, grandine ed
eventi siccitosi è ormai un’evidenza inoppugnabile
e ormai sotto gli occhi di tutti. L’IPCC 1 (Gruppo intergovernativo
sul cambiamento climatico) con i suoi
sei report pubblicati dal 1990 ad oggi, imputa inequivocabilmente
la maggior parte di questo aumento
di temperature alle attività umane, imputate dell’emissione
massiccia di gas clima-alteranti, come ad
esempio anidride carbonica e metano.
Cos’è il permafrost? Il permafrost è quella porzione
di terreno permanentemente congelato in tutti
i periodi dell’anno e quindi caratterizzato da una temperatura
perennemente inferiore allo zero. Si stima
che l’estensione di questo terreno comprenda fino
al 20-25% delle terre emerse. Una delle sue funzioni
è conferire stabilità ai terreni, soprattutto nelle zone
montane. La parziale fusione del permafrost alpino
è una delle principali cause dell’incremento di frane
e debolezze strutturali della roccia che compone le
nostre montagne.
Ma perché è così importante? La fusione del
permafrost sarà uno dei grandi problemi di questo
secolo e una delle conseguenze più preoccupanti
dei cambiamenti climatici. Le ultime stime dicono
che due terzi del permafrost potrebbe scomparire
entro il 2100: questo ha la drammatica conseguenza
di liberare ciò che li sotto è rimasto intrappolato. Il
permafrost è infatti una delle poche parti del nostro
pianeta che è stata isolata dal resto del pianeta e
quindi non ha interagito con il resto di flora e fauna
(umani compresi) in un periodo compreso tra i 10
mila e il milione di anni. Di particolare preoccupazione
sono gli immensi giacimenti di metano e anidride
carbonica intrappolate nel ghiaccio, prodotti da processi
naturali, che verrebbero velocemente emessi
in atmosfera, incrementando drasticamente l’effetto
serra e quindi il surriscaldamento globale.
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Un rischio anche biologico: gas clima alternati,
minerali radioattivi e composti pericolosi non sono le
uniche “sorprese” che questo universo nascosto potrebbe
riservarci. Il permafrost è una vera e propria
“capsula del tempo”, capace di conservare perfettamente
una moltitudine di microrganismi, come virus e
batteri, potenzialmente patogeni appartenenti al passato
2 . Una recente ricerca 3 descrive come più di 100
diversi microrganismi nel profondo permafrost della
Siberia sono risultati attivi una volta scongelati e resistenti
a tutti gli attuali antibiotici. Non è escluso che
questi batteri si mescolino con l’acqua di disgelo e
creino nuovi ceppi resistenti agli antibiotici. Alcuni di
questi microrganismi si sono evoluti insieme ad animali
come bradipi giganti o mammuth e non abbiamo
idea di cosa potrebbero causare una volta rilasciati
nei nostri ecosistemi.
Nonostante la situazione preoccupante, è essenziale
comprendere le conseguenze dei cambiamenti
climatici per affrontare i problemi che noi stessi abbiamo
causato. Solo attraverso la consapevolezza
e l’azione possiamo prepararci e mitigare gli impatti
negativi di questo fenomeno globale. La fusione
del permafrost è uno dei problemi più significativi e
urgenti che dobbiamo affrontare, e la sua comprensione
è fondamentale per la nostra preparazione e
risposta alle sfide ambientali attuali.
Andrea De Nadai
1
www.ipcc.ch
2
www.esa.int: “Permafrost thaw could release bacteria and viruses”
3
: Miner, K.R., et al. Emergent biogeochemical risks from Arctic
permafrost degradation. Nat. Clim. Chang. 11, 809–819 (2021).