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immissioni ittiche - Provincia di Firenze

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Y<br />

PIANO PER LA PESCA N ELLE ACQUE INTERNE<br />

la naturale evoluzione delle vocazioni <strong>ittiche</strong> che si susseguono lungo l’asta flu-<br />

viale, in funzione del variare dei parametri chimico-fisici e delle caratteristiche<br />

morfologiche della stessa.<br />

Numerosi sono in letteratura scientifica i tentativi <strong>di</strong> restituire sotto forma <strong>di</strong><br />

classificazione omogenea tale variazione spaziale nella <strong>di</strong>stribuzione<br />

dell’ittiofauna. La Regione Toscana con la L.R. 7/2005, ripercorrendo<br />

l’esperienza maturata con la precedente L.R. 25/84, ha operato una sintesi dei<br />

più noti meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> classificazione delle vocazioni <strong>ittiche</strong>, prevedendo una zona-<br />

zione fluviale in tre classi:<br />

-zona a salmoni<strong>di</strong>;<br />

-zona a ciprini<strong>di</strong>;<br />

-zona <strong>di</strong> foce o ad acque salmastre, ovvero specchi lacustri naturali o artificiali<br />

<strong>di</strong> rilevante superficie.<br />

Tale sud<strong>di</strong>visione, necessariamente schematica, pur concedendo qualcosa sotto<br />

l’aspetto del dettaglio, costituisce un accettabile compromesso tra esigenze <strong>di</strong><br />

semplificazione gestionale e capacità descrittiva dell’ambiente.<br />

Tale impostazione della zonazione ittica rappresenta la maglia su cui in<strong>di</strong>vidua-<br />

re la programmazione delle modalità gestionali relative ai vari settori <strong>di</strong> inter-<br />

vento.<br />

L’assetto della classificazione dei corpi idrici gestiti con finalità alieutiche, ap-<br />

provato dalla Regione Toscana ai sensi della L.R. 25/84 con Del. C.R. n. 36 del<br />

28/01/1986, prevedeva per la provincia <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> uno sviluppo <strong>di</strong> 1.586 km <strong>di</strong><br />

acque classificate a ciprini<strong>di</strong> e 579 km <strong>di</strong> acque classificate a salmoni<strong>di</strong>.<br />

Tale <strong>di</strong>stribuzione delle vocazioni <strong>ittiche</strong>, essendone l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> esclusi-<br />

va competenza regionale, non presentava le dovute caratteristiche <strong>di</strong> elasticità<br />

gestionale ed aggiornamento sulla base delle esperienze e dei dati raccolti dalle<br />

Province. Lo stesso meccanismo <strong>di</strong> attribuzione dei finanziamenti regionali sulla<br />

base dello sviluppo del reticolo fluviale nelle varie province in funzione della<br />

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