immissioni ittiche - Provincia di Firenze

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PIANO PER LA PESCA N ELLE ACQUE INTERNE
provinciale da avviare all’accrescimento naturale potrà inoltre dare garanzie in
termini qualitativi non sempre riscontrabili nel novellame acquistato sul mercato.
L’impiego di questa metodologia si inserisce in una sorta di naturale prolungamen-
to delle potenzialità produttive del centro ittico di Tosi, attualmente strutturato e-
sclusivamente per consentire la produzione di novellame, fornendo il naturale
contesto di accrescimento ed ambientamento naturale del materiale prodotto.
Tale indirizzo potrà consentire a livello locale il raggiungimento di una parziale
emancipazione della politica dei ripopolamenti ittici dal materiale di provenienza
extraprovinciale anche per i salmonidi di taglia, avendo già ottenuto la completa
indipendenza produttiva sugli stadi giovanili.
In questa forma di gestione la ricerca della qualità, o quantomeno il contenimento
della deriva genetica che si produrrebbe dal ripetuto ricorso a novellame acquistato
sul mercato nazionale, spinge ad indirizzarsi su materiale prodotto in proprio in in-
cubatoio a partire da riproduttori selvatici o quantomeno selezionati a monte.
L’attuale assenza in provincia di Firenze di impianti di acquacoltura per la produ-
zione di ciprinidi porta a limitare l’ambito di applicazione dell’accrescimento natu-
rale nelle Z.d.P. agli avannotti di trota fario prodotti nell’impianto provinc iale.
La gestione dei ciprinidi, per la già menzionata potenzialità riproduttiva delle spe-
cie, può condursi direttamente mediante la traslocazione di riproduttori prelevati in
natura in corsi d’acqua naturali idonei.
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