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Il Sudafrica sull’orlo di
un’epidemia di diabete
Il Sudafrica, la «nazione arcobaleno», è un paese multiculturale
con circa 49 milioni di abitanti (dati del 2009).
Dall’8 al 10% della popolazione sudafricana è affetta da
diabete. Cifre e rilevazioni esatte sul numero di persone
affette da diabete e sui costi delle terapie relative
non sono disponibili. In particolare nelle aree rurali la
diffusione del diabete di tipo 2, collegata all’aumento
del sovrappeso, ha raggiunto dimensioni epidemiche.
Il gruppo più colpito è la comunità indiana.
Organizzazioni private come Kids and Care e Youth With
Diabetes sono impegnate in una campagna di informa -
zione sul diabete, rivolta soprattutto a bambini e
adolescenti, avente lo scopo, tra gli altri, di favorire la
diagnosi precoce al fine di ridurre il numero di decessi,
di promuovere la raccolta di fondi e di favorire lo
scambio di esperienze.
www.kidsandcare.co.za
www.youthwithdiabetes.com
Segal: Tutte le possibilità terapeutiche
conosciute sono disponibili in
Sudafrica: il fattore decisivo è se la
persona colpita abbia o meno un’assicurazione
sanitaria. Dato che questo
si verifica solo per un sesto circa della
popolazione, la maggior parte degli
abitanti si affida al servizio sanitario
nazionale. In teoria, insulina e strisce
reattive per la misurazione della
glicemia sono accessibili a tutti gli
abitanti del Sudafrica.
Prisma: In Svizzera, diversi studi hanno dimostrato
che esiste un legame tra una maggiore
frequenza di misurazione ed il miglioramento
delle condizioni dei diabetici...
Segal: …a patto che le misurazioni
siano interpretate correttamente e
vengano presi i provvedimenti neces-
sari. Sì, anche noi abbiamo notato il
fenomeno e stiamo cercando di ottenere
gli strumenti finanziari necessari.
Attualmente, la maggior parte dei
diabetici di tipo 2 non riceve alcuna
striscia reattiva, mentre i sudafricani
con diabete di tipo 1 hanno diritto ad
un massimo di 50 strisce al mese.
Prisma: In Svizzera, numerose associazioni
e organizzazioni si impegnano
fortemente in iniziative volte a ridurre il
rischio di diabete attraverso la prevenzione.
Vi sono sforzi analoghi in Sudafrica?
Segal: Spesso le idee dei responsabili
di governo, che vanno in questa direzione,
sono valide: ciò che manca
è l’applicazione concreta. Pare che la
salute della popolazione non sia una
delle priorità del nostro governo.
Herag_90x134mm_1.ps 06.03.2007 10:38 Uhr Seite 1
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Prisma: All’inizio ha menzionato il fatto
che, accanto alla classica medicina occidentale,
sono diffusi diversi metodi di
cura tradizionali...
Segal: In Sudafrica pozioni e miscele di
erbe sono molto diffuse. Dovete sapere
che nel paese praticano oltre 200 000
guaritrici e guaritori, i cosiddetti Nyangas
e Sangomas, i quali, ovviamente,
«curano» anche il diabete… Se vogliamo
veramente migliorare la terapia del
diabete in Sudafrica, dobbiamo prendere
a bordo tali «colleghi», che devono
essere informati sul diabete abbastanza
bene per poter formulare una diagnosi
corretta ed essere convinti che i casi di
diabete debbano essere di competenza
della medicina classica. Questo richiederà
anni, oltre che mezzi economici
sulla cui reperibilità avanzo molti dubbi.
Il diabete nel paese che ospiterà i prossimi mondiali
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