musica, vino & tram - Urban
musica, vino & tram - Urban
musica, vino & tram - Urban
- TAGS
- musica
- vino
- tram
- urban
- urbanmagazine.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
illustarzione: Gabriella Giandelli<br />
LIBRI<br />
LOVE STORY<br />
CON PANTERA<br />
Una giovane eco-guerriera, un ragazzo, un cane, una misteriosa<br />
gatta nera che tutti cercano. Storia d’amore in forma di giallo<br />
Esce nella collana Stile Libero<br />
Noir, viene definito thriller, scivola<br />
lentamente nella notte più<br />
cupa, cita il Mastino dei<br />
Baskerville di Conan Doyle (siamo<br />
peraltro al centenario della<br />
pubblicazione di quel capolavoro),<br />
ha lo stesso titolo d'una<br />
storia di Edgar Allan Poe, il suo<br />
autore, Martyn Bedford, è noto<br />
per aver dato alle stampe romanzi<br />
di genere, però questo<br />
Black cat è innanzitutto, potentemente,<br />
una storia d'amore di<br />
rara bellezza.<br />
Una storia d'amore che fa paura,<br />
certo.<br />
C'è dentro tanto. C'è una protagonista<br />
femminile ventenne,<br />
Chloe Fortune, che è un'eco-<br />
guerriera, una che ha vissuto<br />
sugli alberi e nelle grotte per<br />
opporsi alla costruzione di una<br />
tangenziale (e piace davvero<br />
immaginarsela a Goteborg o a<br />
Genova, lei, bellissima, con tutti<br />
quei dreadlocks). È una rabdomante,<br />
una mezza strega, e,<br />
poiché deve dimenticare il<br />
compagno di lotte che l'ha lasciata,<br />
si ferma in una cittadina<br />
di campagna e trova lavoro come<br />
cameriera.<br />
C'è un ragazzo, Ethan Gray, che<br />
ha un'ossessione e vive nei boschi,<br />
in una roulotte, col suo<br />
dolcissimo cane Erica, e in paese<br />
lo chiamano l'Eremita. È un<br />
personaggio misterioso, silenziosissimo,<br />
al limite della para-<br />
Se dopo l'11 settembre sentite il<br />
bisogno di saperne di più sulla<br />
capitale dell'immaginario occidentale,<br />
ecco arrivare in libreria una<br />
storia di Manhattan fra il 1840 e<br />
il 1863. Una "storia informale della<br />
malavita", scritta nel 1928. Una<br />
galleria di tagliagole e delinquenti<br />
come raramente si sono visti, e<br />
noia, ma anche terribilmente<br />
affascinante nella sua cocciuta<br />
volontà di imbattersi nella<br />
Bestia.<br />
E c'è l'animale. C'è lei, sì, the<br />
Black cat, la Pantera, la gatta<br />
nera grossa come un labrador,<br />
feroce come un puma, altrimenti<br />
davvero non si spiegano<br />
quelle terribili uccisioni di bestiame.<br />
E poi c'è chi l'ha vista.<br />
E c'è chi le dà la caccia. E c'è<br />
una brughiera, e luoghi significativi<br />
- dalle rovine infestate<br />
di fantasmi fino al cromlech dei<br />
Dodici Apostoli - e siepi, circoli,<br />
foglie, versi, freddo, graffi,<br />
tracce, resti, corpi, buio pieno<br />
di vita e di morte. Pietre colossali<br />
e pietre da pendolino.<br />
Vene d'acqua sotterranee.<br />
Gallerie.<br />
Dov'è la Gatta? Dove sta conducendo<br />
quei due ragazzi appostati<br />
nei campi? Soprattutto,<br />
cos'è? Un'apparizione soprannaturale,<br />
o un richiamo a qualcosa<br />
di antichissimo, o il simbolo<br />
del male, o una suggestione<br />
collettiva (come non<br />
pensare alle numerose pantere<br />
che ogni tanto spuntano anche<br />
nei nostri boschi, subito riprese<br />
dalle cronache locali, come<br />
non riandare alla Pantera del<br />
'91? Quella che era diventata il<br />
nome per un guizzo di movimento,<br />
all'inizio partiva proprio<br />
da una bestia avvistata e mai<br />
catturata, braccata dalla forestale<br />
e dai giornalisti), o la<br />
morte.<br />
C'è una scrittura tesa e una capacità<br />
di racconto che cresce<br />
pagina dopo pagina, con alcuni<br />
dei dialoghi fra i due compagni<br />
assolutamente convincenti, e<br />
saggi silenzi. Il disagio fisico è<br />
reso in modo superbo, così come<br />
la paura e il mistero.<br />
Qualche lungaggine sulla questione<br />
della rabdomanzia (lì<br />
forse si sentono troppo meccanicamente<br />
le fonti, citate in coda<br />
fra i ringraziamenti) e strane,<br />
ma in fondo non sgradevoli<br />
né stonate, inserzioni di interviste<br />
e testimonianze che cominciano<br />
a preannunciare -<br />
con la campanella dei tempi<br />
verbali che diventano all'infinito<br />
- il dramma a cui non v'è<br />
scampo.<br />
Un romanzo riuscito che attualizza<br />
in grande stile una lezione<br />
del passato e che ha il pregio<br />
di provocare emozioni forti<br />
senza dover ricorrere all'antropofagia<br />
o all'infanticidio.<br />
Buona letteratura, non monnezzoni.<br />
SILVIA BALLESTRA<br />
Black cat<br />
Martyn Bedford<br />
Einaudi, 274 pagine, 16.000 lire.<br />
CATTIVISSIMI A NEW YORK CITY<br />
Storia di New York<br />
e di tagliagole, di<br />
poveri e violenti.<br />
Da qui Scorsese ha<br />
tratto il suo film. Ma<br />
non erano tutti belli<br />
e dannati come Di<br />
Caprio. Solo dannati<br />
LE GANG DI NEW YORK<br />
Herbert Asbury<br />
Garzanti, 420 pp., 35.000 lire<br />
come non si vedranno più ("Non<br />
ci sono più i gangster di una volta",<br />
non poteva non iniziare così<br />
la prefazione di Gabriele<br />
Romagnoli). Ecco la gloriosa<br />
Bowery (sostrato di quella del<br />
wild side calpestato da Lou<br />
Reed), i bordelli da marinai<br />
dell'Alienista di Caleb Carr, gli infernali<br />
e fatiscenti casamenti zeppi<br />
d'ogni sorta di dannato corroso<br />
dalla povertà. E la zona dove<br />
sorgerà Battery Park, le battaglie<br />
con la polizia, i pirati fluviali, i lottatori<br />
di strada che diventano leggende,<br />
le donnone banditesse, i<br />
pappa, le puttane, i drogati, i politicanti<br />
che prontamente abbracciano<br />
le bande dei delinquenti rimanendo<br />
intrecciati per sempre…<br />
Una storia del crimine con tanto<br />
di tariffario, corredata di foto e illustrazioni,<br />
da cui Scorsese ha<br />
tratto il film con Di Caprio.<br />
DA LEGGERE<br />
Il nuovo Irving<br />
alle prese con le<br />
donne (ma senza<br />
una mano) e un<br />
noir che arriva<br />
dal Grande Nord<br />
LA QUARTA MANO<br />
John Irving<br />
Rizzoli<br />
376 pp., 32.000 lire<br />
Vadano pure sul sicuro i numerosi<br />
aficionados di Irving,<br />
la sua griffe è una garanzia.<br />
La verve è quella di sempre,<br />
per non parlare del sapiente<br />
inanellarsi delle situazioni<br />
tragicomiche. Il mezzobusto<br />
e playboy Wallingford, durante<br />
un servizio in India,<br />
perde la mano fra le fauci di<br />
un leone da circo: da qui<br />
parte un intreccio comprensivo<br />
di trapianto e rigetto,<br />
caroselli di amanti, una critica<br />
(soft) al mondo dell'informazione,<br />
il tutto sotto il solito,<br />
stupitissimo, sguardo di<br />
Irving di fronte alle donne.<br />
Temute, adorate, raccontate<br />
con insuperabile ironia.<br />
Grandiosa la scena di sesso<br />
con Angie. È il solito Irving,<br />
alla fine, dove “solito” è un<br />
complimento per chi sa come<br />
può trovarsi spiazzato il<br />
lettore di fronte alle giravolte<br />
della <strong>tram</strong>a. Però il libro<br />
precedente, Vedova per un<br />
anno, aveva un altro spessore.<br />
Succede anche ai migliori.<br />
LA RETE A MAGLIE<br />
LARGHE<br />
Hakan Nesser<br />
Guanda, 252 pp., 26.000 lire<br />
Un noir (che ha talmente<br />
successo da diventare una<br />
serie) scritto da uno svedese?<br />
C'è già la notizia! E il libro?<br />
C’è pure quello, decisamente<br />
gradevole.<br />
Tradotto da Guanda, ecco<br />
infatti il romanzo d'esordio<br />
(scritto nel 1993) di Hakan<br />
Nesser. E si tratta d'un buon<br />
poliziesco, avvincente, secco,<br />
bello scabrosetto. A<br />
tratti sembra di riconoscere<br />
la livida luce dei serial nordici<br />
televisivi (il buon vecchio<br />
Derrick e certi scenari<br />
del commissario Rex), ma<br />
qui siamo più su e c'è scrittura,<br />
cosa che accade sempre<br />
più spesso nei romanzi<br />
considerati “di genere”. Con<br />
un bel personaggio, Van<br />
Veeteren, malinconico e<br />
umanissimo.<br />
URBAN 47