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La - Comunità Italiana

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un sondaggio commissionato<br />

per CNI (Confederação<br />

Nacional da<br />

Indústria ) tra il 5 ed<br />

il 15 Aprile ha dimostrato che<br />

in brasile gli imprenditori sono<br />

piuttosto ottimisti riguardo<br />

al futuro. l’economia brasiliana<br />

nel prossimo semestre crescerà<br />

sensibilmente benché manchi la<br />

manodopera di lavoratori qualificati<br />

a causa di un’eccessiva richiesta.<br />

Quasi il 66% della categoria<br />

imprenditoriale brasiliana<br />

prevede un ottimo andamento<br />

del mercato interno, mentre il<br />

55% ritiene che per le esportazioni<br />

ci siano buone aspettative.<br />

Il sondaggio, in realtà, risulta<br />

più articolato, ma i due<br />

dati sopracitati sono esemplificativi.<br />

Il brasile è pienamente<br />

uscito dalla crisi e riprende<br />

il cammino interrotto sul finire<br />

del 2008 con il PIl che crescerà<br />

fin quasi a toccare il 6% per<br />

l’anno 2010.<br />

la realtà e la situazione economica<br />

brasiliana, ovviamente,<br />

sono molto diverse da quelle dei<br />

paesi europei, tuttavia fa un certo<br />

effetto vedere quel 6%... Per<br />

l’Italia, ad esempio, sarebbe già<br />

una grandissima conquista riuscire<br />

a fare la metà del brasile,<br />

ma il 3% di PIl è un sogno che<br />

il belpaese coltiva da parecchi<br />

anni senza mai averlo raggiunto.<br />

Quel che è certo è che il brasile<br />

è un paese in forte espansione<br />

che si sta presentando al mondo<br />

come futuro grande protagonista,<br />

mentre l’Europa pare avere<br />

già dato il meglio di sé ed ora<br />

tende a ripiegarsi. Ci vorrà ancora<br />

del tempo…<br />

12<br />

OpiNiONE<br />

Paride Vallarelli<br />

ottimisti e<br />

pessimisti<br />

l’ottimismo della classe imprenditoriale<br />

del gigante sudamericano,<br />

perciò, non è altro che<br />

lo specchio di una condizione<br />

mutata che per il brasile significa<br />

crescita e sviluppo a tutti<br />

i livelli. gli stessi luoghi comuni<br />

che più di qualcuno in Europa<br />

nutre su questo paese, d’altra<br />

parte, sono figli della mancanza<br />

di conoscenza di quel che realmente<br />

avviene. Il brasile non è<br />

certo solo terra di forti contraddizioni<br />

e sottovalutarlo sarebbe<br />

un errore stupido.<br />

Un sondaggio di gallup Europe<br />

condotto il 10 gennaio<br />

2010, al contrario, mette in rilievo<br />

l’enorme pessimismo dei<br />

giovani italiani rispetto al futuro.<br />

siamo addirittura al 118°<br />

posto al mondo con un con un<br />

indice di ottimismo del 44%,<br />

ossia, l’esatta metà del turkmenistan,<br />

che conduce questa speciale<br />

classifica con 87% e, usandola<br />

come termine di paragone<br />

più prossimo a noi, ci ritroviamo<br />

con ben 10 punti percentuali<br />

in meno della Francia che col<br />

54% è al 71° posto (non che i<br />

cugini transalpini siano messi<br />

di tanto meglio, ma gli italiani<br />

sembrano sprofondare…).<br />

Quale commento fare? beh,<br />

non mi pare ci sia molto da dire,<br />

anche se quello italico è un popolo<br />

per tradizione più incline al<br />

pessimismo che non all’ottimismo<br />

(in quanto ad autolesionismo siamo<br />

i primi), ma a causa del periodo<br />

attuale che l’Italia sta vivendo<br />

si capisce che l’essere ottimisti è<br />

uno sforzo quasi sovrumano.<br />

la crescita del PIl vicino allo<br />

0%, le stime contraddittorie che<br />

C o m u n i t à i t a l i a n a / J u n h o 2 0 1 0<br />

continuamente vengono riviste<br />

al ribasso, l’eterna crisi politica<br />

di un paese che non riesce ad<br />

avere governi stabili, nonostante<br />

il silvio nazionale sia sempre<br />

pronto ad indossare i panni di<br />

superman, ed i recenti scandali<br />

che sembrano far ripiombare<br />

l’Italia negli anni bui di tangentopoli<br />

e Mani Pulite sono segna-<br />

li preoccupanti di un paese che<br />

non solo ha perso l’ottimismo,<br />

ma che proprio non ci crede più.<br />

Ciò lo si dice in genere per<br />

chi ha perso le speranze, ed il<br />

belpaese dà l’impressione netta<br />

di non avere altre frecce al suo<br />

arco nell’illusione che qualcosa<br />

accada… già, “Aspettando godot”<br />

verrebbe da dire e, in verità,<br />

l’attesa potrebbe essere infinita!<br />

brasile ed Italia, due paesi<br />

che si trovano su sponde opposte<br />

e, mentre il primo ride e si<br />

gode, meritatamente, un periodo<br />

di grandi soddisfazioni (di qui a<br />

pochi anni, come hanno pronosticato<br />

diversi analisti economici,<br />

il brasile diventerà la quinta<br />

potenza mondiale), l’altro piange<br />

lacrime amare pensando alle difficoltà<br />

continue e alla mancanza<br />

di fiducia nel poter risollevarsi e<br />

prosperare in un futuro prossimo.<br />

Di recente mi è capitato di<br />

avere un importante incontro<br />

con chi conosce bene la realtà<br />

delle aziende italiane che lavorano<br />

e fanno affari in brasile. Pur<br />

essendo il nostro paese ancora<br />

tra i leader tanto da rimanere comunque<br />

un punto di riferimento<br />

importante nell’America latina,<br />

negli ultimi anni al sistema Italia<br />

è mancato il coraggio di investire<br />

in brasile. “se sapesse – mi<br />

sono sentito dire - la difficoltà<br />

di coinvolgere le aziende italiane<br />

ad investire in brasile… sembrano<br />

non accorgersi che per uscire<br />

dalla grave crisi che colpisce<br />

l’Europa bisogna avere il coraggio<br />

anche di investire in paesi<br />

come il brasile che rappresentano<br />

il futuro.”<br />

già, parole che sottoscrivo<br />

in pieno, ma penso anche che<br />

l’instabilità politica dell’Italia<br />

impegnata in dure contrapposizioni<br />

interne sia gravemente<br />

dannosa poiché non permette<br />

al paese di avere un progetto<br />

lungimirante che guardi verso<br />

il mondo globale, piuttosto che<br />

arroccarsi a difesa del proprio<br />

piccolo feudo. Dal brasile abbiamo<br />

molto da imparare in questo<br />

periodo, poiché qui ci sono fermento,<br />

entusiasmo e grande volontà<br />

di crescere come nazione<br />

tutti assieme, todos juntos!<br />

punti di<br />

discussione<br />

Commissione Parlamentare di Cooperazione Italia-Brasile dibatte,<br />

a Brasília, su temi come quello della semplificazione di legalizzazioni<br />

per documenti pubblici, energia alternativa e turismo sessuale<br />

ampliare il dibattito su come<br />

viene trattata la donna,<br />

sullo sfruttamento di<br />

minorenni e sul turismo<br />

sessuale fanno parte dell’ordine<br />

del giorno della Commissione Parlamentare<br />

di Cooperazione Italiabrasile.<br />

I problemi sono stati<br />

messi in enfasi tra i 13 di essi,<br />

discussi nella terza riunione del<br />

gruppo che ha avuto luogo il mese<br />

scorso a brasília. l’incontro è<br />

stato presieduto da Maurizio lupi<br />

e Marco Aurélio spall Maia, ambedue<br />

vice presidenti delle Camere<br />

dei Deputati dei rispettivi Paesi.<br />

secondo il documento siglato<br />

dai deputati i parlamentari<br />

Divulgação<br />

Firma della dichiarazione<br />

Brasile-Italia<br />

si sono impegnati a elaborare e<br />

inoltrare misure legislative. Ricardo<br />

barros, Arlindo Chinaglia,<br />

Alceni guerra, Paulo Henrique<br />

lustosa, Nelson Marquezelli, Antonio<br />

Carlos Pannunzio, Marinha<br />

Raupp, Ricardo tripoli e Angelo<br />

Vanhoni sono stati i politici<br />

Sílvia Souza<br />

rappresentanti del brasile. Oltre<br />

a Maurizio lupi, per l’Italia hanno<br />

partecipato i deputati Fabio<br />

Porta, lino Duilio, barnara saltamartini,<br />

Domenico scilipoti e<br />

gabriele toccafondi.<br />

È stato sottoposto ad analisi<br />

anche l’accordo di cooperazione<br />

firmato ad aprile negli stati Uniti<br />

tra il brasile e l’Italia dal presidente<br />

luiz Inácio lula da silva<br />

e o premier silvio berlusconi.<br />

Uno dei punti di grande interesse<br />

è quello sullo sviluppo di una<br />

politica energetica che metta a<br />

disposizione sempre più risorse<br />

di fonti rinnovabili, specialmente<br />

quella eolica, fotovoltaica e le<br />

politica<br />

biomasse, favorendo l’uso delle<br />

rispettive tecnologie e adottando<br />

le dovute misure normative<br />

nei due Paesi.<br />

Anche Fabio Porta ha messo<br />

in enfasi l’importanza di uno<br />

degli aspetti di quell’accordo,<br />

ossia quello che permetterà la<br />

semplificazione di legalizzazioni<br />

su documenti pubblici. secondo<br />

il deputato, che è vice presidente<br />

del Comitato Permanente per<br />

gli Italiani nel Mondo, si tratta<br />

di una rivendicazione importante<br />

che, se sarà corrisposta, “servirà<br />

per semplificare i processi<br />

di cittadinanza italiana, che oggi<br />

si accumulano in lunghe file<br />

nei consolati”.<br />

Come succede sempre, è stato<br />

ricordato anche il “caso battisti”.<br />

la questione è ancora ferma<br />

in attesa di una decisione finale,<br />

che sarà presa dal presidente<br />

lula.<br />

— Malgrado questo episodio<br />

il brasile e l’Italia continuano<br />

molto uniti — osserva Fabio Porta,<br />

deputato italiano per il PD.<br />

la riunione di parlamentari è<br />

risultato di un protocollo firmato<br />

nel gennaio 2002. la prossima riunione<br />

del gruppo è prevista per<br />

il 2012.

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