REVISTA CONNESSIONE - V edição / Abril 2021
Revista “Connessione” é um projeto da “Radio Connessione” e da produtora cultural, rádio e editora SELIGANAMUSICA. Através das páginas da Revista “Connessione” temos um compromisso com todos vocês de expandir e fomentar informações sobre a cultura e conhecimento. Sabemos que existem muitas revistas circulando e não queremos que a Revista “Connessione” seja só mais uma no mercado. Queremos que a nossa revista possa sempre fazer a diferença com conteúdos que deixem os nossos leitores sempre informados. A Revista “Connessione” tem suas páginas escritas por pessoas de diversos lugares como: Brasil, Japão, Itália, França, com o objetivo de fazer a união entre as pessoas de vários países e mostrar a cultura e a vivência de cada uma delas. m nossa quinta edição a capa vem homenageando o artista Nelson Sargento. Nas páginas de 22 à 27 da nossa revista, tanto em português como em italiano, vamos falar um pouco sobre esse grande artista do Rio de Janeiro. SELIGA! Se você desejar aparecer em nossa revista como capa, ou até mesmo como um publicitário, basta entrar em contato nos telefones brasileiros 75 98863-7010 / 75 98868-8945. Nossa revista está aqui para mostrar teu trabalho. Então se você tem um talento que ajuda na construção de um mundo melhor vem com a gente, pois aqui você tem total liberdade de expressão e visualização.
Revista “Connessione” é um projeto da “Radio Connessione” e da produtora cultural, rádio e editora SELIGANAMUSICA.
Através das páginas da Revista “Connessione” temos um compromisso com todos vocês de expandir e fomentar informações sobre a cultura e conhecimento.
Sabemos que existem muitas revistas circulando e não queremos que a Revista “Connessione” seja só mais uma no mercado. Queremos que a nossa revista possa sempre fazer a diferença com conteúdos que deixem os nossos leitores sempre informados.
A Revista “Connessione” tem suas páginas escritas por pessoas de diversos lugares como: Brasil, Japão, Itália, França, com o objetivo de fazer a união entre as pessoas de vários países e mostrar a cultura e a vivência de cada uma delas.
m nossa quinta edição a capa vem homenageando o artista Nelson Sargento.
Nas páginas de 22 à 27 da nossa revista, tanto em português como em italiano, vamos falar um pouco sobre esse grande artista do Rio de Janeiro.
SELIGA!
Se você desejar aparecer em nossa revista como capa, ou até mesmo como um publicitário, basta entrar em contato nos telefones brasileiros 75 98863-7010 / 75 98868-8945.
Nossa revista está aqui para mostrar teu trabalho. Então se você tem um talento que ajuda na construção de um mundo melhor vem com a gente, pois aqui você tem total liberdade de expressão e visualização.
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
za dei detenuti fa il giro tondo”. Arrivo sempre in anticipo
per accertarmi che tutte le persone inserite in
danzaterapia vengano chiamate dallo scrivano: detenuto
scelto dall’ispettore per svolgere svariati compiti
all’interno del reparto, e soltanto lui, insieme ai ragazzi
delle pulizie, hanno il privilegio di aver le loro celle
aperte durante tutta la giornata, tutti gli altri del sesto
raggio protetto passano ventidue ore al giorno chiusi.
La popolazione del sesto raggio - area protetta - era
varia: latino-americani, italiani, individui di origine
medio-orientale, rumeni, sud-est asiatici, di religioni
diverse come musulmani, cristiani e la presenza a
“tratti” comica dei travestiti. Con il tempo ho guadagnato
fiducia e potevo camminare con libertà lungo il
corridoio del sesto raggio, ho sentito le loro storie, ho
fatto amicizie vere, ho imparato il gergo carcerario.
Nel condividere il “setting” di danzaterapia mi sono
addentrato nei vari misteri che accompagnano la vita
nel carcere e su quanto di negativo subisce un corpo
incarcerato: gravi disturbi del comportamento, quadri
depressivi, rischio di suicidio, AIDS, la sessualità
devastata e non vissuta, in alcuni casi irriconoscibile.
Ma la danza, un istinto innato che appartiene dalle
origini, è in grado di attingere alle risorse integre
dell’essere umano per quanto questo possa trovarsi in
situazioni di estremo degrado fisico, psichico o sociale.
Il mio compito, nel mio lavoro al interno del carcere,
non era giudicare la scheda penale di nessuno dei
detenuti. Ti sono giudici, avvocati, medici psichiatrici
e poliziotti, la dentro il mio intento era danzare la
vita insieme a loro. La mia scelta era la musica, l’utilizzo
della voce, la scelta delle parole con cui guidare
il percorso, ascoltare la loro storia e secondo Maria
Fux diventare un ponte per attingere alle risorse sane
dell’individuo.
Importante capire che nel percorso di danzaterapia
il “Setting” è lo spazio di creazione e che nella metodologia
Fux non è più unicamente il luogo in cui si
tengono gli incontri: diventa parte dell’esperienza, il
modo di gestire quello spazio interno che nel percorso
in carcere, ad esempio, diventa un luogo di accoglienza
e non più di punizione. Nel percorso di danzaterapia
ogni elemento acquista un valore simbolico e
emotivo in questo modo anche poetico e come nel teatro
le parole che se fa suono-voce ritrova la sua natura
indicativa ed espressiva dando sensi a ogni oggetto
e materiali usato nel metodo Fux come: la seggiola, il
giornale, la carta crespa, il tamburo, la pelle, le diapositive,
il palloncino, elastico, la stoffa, stoffa a sacco, il
bastone, ecc.. Sono alcuni degli elementi stimoli usati
nell’attività.
Cos’è la libertà? Sarebbe quella di andare a testa dritta
ed emozionarsi quando leggi o senti una musica
che tocca i nostri vissuti. Sarebbe quell’opportunità di
cogliere le sfumature nelle cose come in una poesia,
come un colore che si trasforma quando decidi di modificare
lo sguardo. Sarebbe quella di sentire il proprio
ritmo e sincronizzarlo con il tempo dentro e fuori di
te. Di vivere il tuo passato come dei ricordi da raccontare,
libertà di guardare il proprio futuro come a uno
spazio ancora da scoprire ed entusiasmarsi nell’attesa.
Ma anche libertà di scandire delle parole dimenticando
l’ambiente in cui ti trovi ma soprattutto sentendo
la loro forza. Parole come: amore, terra, ninna nanna,
cultura, affetto, desiderio, brividi, commozioni, grande,
mi piace, mi voglio bene.
La danzaterapia di Maria Fux è una verità perciò non
è un percorso breve né semplice; a volte è difficile da
proporre ma necessaria per regalare del benessere
quando tutto appare difficile: danziamo quando un
famigliare del detenuto no c’è più, quando portano le
foto dei suoi bambini e iniziano a piangere, quando
vengono a sapere che un detenuto si è ucciso. Quando
ci salutiamo per le ferie d’agosto e al momento del difficile
ricominciare del lungo inverno.
Toni Julio
6 5