I Tamburini di Mendrisio - Schweizer Blasmusikverband
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UNISONO 3 • 2006 Rivista ban<strong>di</strong>stica<br />
Festeggiano 35 anni <strong>di</strong> attività i <strong>Tamburini</strong> più a sud della Svizzera<br />
I <strong>Tamburini</strong> <strong>di</strong> <strong>Mendrisio</strong><br />
Quest’anno ricorre il trentacinquesimo <strong>di</strong> fondazione del Gruppo dei <strong>Tamburini</strong> della Civica Filarmonica <strong>di</strong><br />
<strong>Mendrisio</strong>. Cogliamo questa occasione per parlare dell’evoluzione del tamburo e per una chiacchierata con<br />
Andrea Bregonzio, che <strong>di</strong>rige i <strong>Tamburini</strong> da vent’anni.<br />
Lara Bergliaffa<br />
Il tamburo e la sua tecnica<br />
fanno parte della<br />
cultura d’Oltralpe. Anche<br />
i ticinesi si sono pian<br />
piano appropriati <strong>di</strong><br />
questo strumento, che<br />
coltivano con passione<br />
nonostante si tratti <strong>di</strong><br />
un’arte relativamente giovane in Ticino se<br />
confrontata con l’esperienza degli altri confederati.<br />
I <strong>Tamburini</strong> <strong>di</strong> <strong>Mendrisio</strong> in particolare<br />
sono <strong>di</strong>ventati i principali aral<strong>di</strong> <strong>di</strong> quest’arte<br />
nella vicina Italia.<br />
Le origini dei <strong>Tamburini</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Mendrisio</strong><br />
La necessità <strong>di</strong> dotare la Civica Filarmonica <strong>di</strong><br />
<strong>Mendrisio</strong> <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> <strong>Tamburini</strong> era sentita<br />
da tempo. Durante le varie trasferte effettuate<br />
dalla Civica oltre Gottardo e all’estero si<br />
era constatato che a <strong>di</strong>fferenza dei Corpi Musicali<br />
del Nord, la società <strong>di</strong> <strong>Mendrisio</strong> non<br />
poteva contare sull’apporto determinante <strong>di</strong><br />
un gruppo <strong>di</strong> <strong>Tamburini</strong> che desse, in particolar<br />
modo durante le sfilate, cadenza e <strong>di</strong>sciplina<br />
al procedere del corpo musicale.<br />
Grazie all’interessamento del signor Emilio<br />
Brilli <strong>di</strong> Lugano, appassionato cultore dell’arte<br />
del tamburo ed apprezzato istruttore del Gruppo<br />
<strong>Tamburini</strong> <strong>di</strong> Lugano, si rese possibile l’istituzione<br />
a <strong>Mendrisio</strong> <strong>di</strong> un gruppetto <strong>di</strong> giovani,<br />
i quali, grazie ad un’intensa preparazione, si<br />
presentarono per la prima volta al pubblico in<br />
occasione del Concerto <strong>di</strong> Gala dato dalla Civica<br />
il 13 <strong>di</strong>cembre 1971. I componenti del gruppo<br />
erano Edgardo Svanascini,Dario Bernasconi,<br />
Carlo Bolis, Ezio Lurà e Gianmario Lurà.<br />
Da allora l’attività del Gruppo si è sviluppata:<br />
ai primi quattro componenti se ne sono aggiunti<br />
altri, e il gruppo ha continuato senza<br />
sosta la sua attività nel corso degli anni fino a<br />
oggi. Attualmente il nucleo principale dei<br />
Sfilata della PercFest, 2005<br />
<strong>Tamburini</strong> mendrisiensi, a cui si aggiungono<br />
gli allievi a seconda della manifestazione, è<br />
formato da sei persone.<br />
Fin dalla sua fondazione il Gruppo dei <strong>Tamburini</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Mendrisio</strong> ha una sola prerogativa: quella<br />
<strong>di</strong> essere il più piccolo e modesto gruppo <strong>di</strong><br />
tutta la Svizzera, ma i suoi occhi sono puntati<br />
verso le gran<strong>di</strong> società della Svizzera che onorano<br />
l’arte del Tamburo, che fin dai tempi antichi<br />
fa parte delle tra<strong>di</strong>zioni del Paese.<br />
Un po’ <strong>di</strong> storia:<br />
il tamburo in Europa<br />
Il tamburo è <strong>di</strong> origine molto antica e fa parte<br />
degli strumenti a percussione. Già gli antichi<br />
egiziani ne facevano uso. Nel museo <strong>di</strong><br />
Alessandria sono esposti dei rilievi in pietra<br />
dell’età del regno <strong>di</strong> Persia (IV secolo a. C.)<br />
che raffigurano delle donne intente a suonare<br />
l’arpa ed il tamburo. Interessante è il fatto<br />
che a quell’epoca, in Egitto, questo strumento<br />
era essenzialmente suonato da donne. Le<br />
sue membrane non venivano fatte vibrare<br />
con le bacchette, ma a colpi <strong>di</strong> mani e persino<br />
<strong>di</strong> pie<strong>di</strong>. Anche nell’Asia orientale, in Persia<br />
e nel Tibet il tamburo era già conosciuto.<br />
Dall’Oriente, il tamburo o tamburello fece la<br />
sua apparizione in Europa sulla fine del Me<strong>di</strong>oevo.<br />
Venne introdotto nelle milizie europee<br />
dagli Arabi, al tempo della loro dominazione<br />
in Spagna. Nell’esercito francese i<br />
tamburini apparvero verso la metà del secolo<br />
XIV e sostituirono quasi dappertutto le<br />
trombe. In seguito il loro impiego fu generalizzato<br />
e regolato da appositi organici: così<br />
nel secolo XVII in ogni reggimento <strong>di</strong> fanteria<br />
esisteva un certo numero <strong>di</strong> tamburini comandati<br />
da un graduato chiamato «tamburo<br />
maggiore». Anche nei reggimenti <strong>di</strong> dragoni<br />
c’erano tamburini che battevano il tamburo,<br />
sia a cavallo che a pie<strong>di</strong>. Nel secolo XVII i tamburi<br />
formavano gruppi separati nelle musiche<br />
reggimentali militari.<br />
Dato il suo carattere puramente ritmico l’uso<br />
primitivo del tamburo era limitato a scopi militari;<br />
tuttavia nel corso del tempo lo strumento<br />
ha avuto uno sviluppo considerevole<br />
in tutta la musica strumentale ed ha acquistato<br />
un valore coloristico prima sconosciuto.<br />
Il tamburo in Svizzera …<br />
La Svizzera, una modesta federazione <strong>di</strong> piccoli<br />
stati, più tar<strong>di</strong> una vera confederazione, è<br />
Notte della Batteria, 2002<br />
situata nel cuore dell’Europa. La sua missione<br />
fu quella <strong>di</strong> custode degli importanti colli<br />
del massivo centrale delle Alpi, regione ove<br />
nascono i gran<strong>di</strong> fiumi le cui acque corrono<br />
nel mare del Nord, nel Me<strong>di</strong>terraneo e nel<br />
Mar Nero. Dal punto <strong>di</strong> vista culturale e musicale,<br />
la Svizzera si trova in un punto in cui s’incontrano<br />
e si incrociano <strong>di</strong>verse correnti artistiche<br />
provenienti principalmente da tre<br />
culture: germanica, francese e italiana. Il ruolo<br />
e l’importanza dell’importazione culturale<br />
per la formazione dell’arte in Svizzera è pertanto<br />
in<strong>di</strong>scutibile, ed è certo che il maggiore<br />
incremento alla <strong>di</strong>vulgazione del tamburo<br />
debba essere attribuito alla Francia.<br />
Luigi XIV e Napoleone I sono ritenuti i più importanti<br />
artefici della <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> questo<br />
strumento. Al tempo <strong>di</strong> Luigi XIV si ebbero frequenti<br />
relazioni con la Francia ed oltre 30000<br />
soldati svizzeri servirono sotto le ban<strong>di</strong>ere francesi.<br />
Letruppe francesi, sotto l’impero <strong>di</strong> Napoleone<br />
I, invasero la Svizzera nel 1798, <strong>di</strong>ffondendo<br />
ulteriormente la pratica del tamburo.<br />
… e in Svizzera il tamburino<br />
L’arte <strong>di</strong> suonare il tamburo si è <strong>di</strong>ffusa per<br />
regioni, in particolare Basilea, Lucerna, Berna<br />
Neuchâtel, Zurigo, San Gallo, Sciaffusa, Vallese.<br />
La regione che <strong>di</strong>mostra maggior attaccamento<br />
a questo genere <strong>di</strong> musica è certamente<br />
Basilea. Le marce basilesi si<br />
<strong>di</strong>stinguono per il loro ritmo marcato e <strong>di</strong>namico<br />
e tuttavia armonizzato da una dolce battuta.<br />
Questa impronta, caratteristica dei tamburini<br />
<strong>di</strong> Basilea, rappresenta tutto un passato<br />
<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni e vita popolare. Qualsiasi manifestazione<br />
popolare deve essere vissuta al suono<br />
dei tamburi e dei pifferi. Il coronamento<br />
dell’attività annuale è il Carnevale <strong>di</strong> Basilea<br />
che senza tamburi e pifferi è impensabile.<br />
In Svizzera i tamburini assunsero cariche cantonali<br />
e comunali, come messaggeri in caso<br />
d’incen<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> inondazione, oppure per annunciare<br />
al popolo speciali avvenimenti. Nel<br />
più vecchio protocollo della Landsgemeinde<br />
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