Three i - ViceVersaMag

A.PILON
[la lingua]
— ...ma a Toronto che lingua parlano?
il francese?...
— Idiota! parlano l'inglese, ma quante
volte te lo devo dire? a Montreal parlano il
francese...ti ho anche mostrato la carta
geografica, Toronto è nelP Ontario,
Montreal nel Quebec... e nel Quebec si
parla il francese...capito?
— Sarà un problema con quel
francese... disse preoccupato Giovanni
guardando una délie canine geografiche
sparse sul tavolo.
— Ma perché tu parli l'inglese? chiese
Antonio spazientito dando un calcio al
tavolo e facendo cadere tutte le mappe e i
disegni.
— No...io no, rispose Giovanni
guardando ottusamente Antonio.
— E allora checcazzo ti preoccupi per
il francese?... gridô disperatamente
Antonio che si avvicinô alla finestra del
piccolo appartamento in cui Don Cirillo li
aveva sistemati prima del viaggio per affari.
Guardô il grattacielo Pirelli che splendeva
nella notte, guardô anche la
Madonnina del Duomo e pensô a quanto
poteva valere.
— Lo sanno tutti che è falsa
—Come? chiese Giovanni mentre raccoglieva
le carte e i disegni sparpagliati sul
pavimento.
— Niente! idiota, niente! disse a bassa
voce Antonio pensando che questa volta
Don Cirillo era andato troppo lontano.
Non era il lavoro che lo spaventava, anche
CORRADO PAINA
Corrado, la forza dei nomi!, ha
corso il mondo. Prima V Africa poi
VAmerica del Sud, infine nel
1987, ha investito Toronto. Qui
ha continuato a correre, e a scrivere.
Non ci crederete ma il suo
primo libro, uscito nel 1995, si
intitola "Di corsa"...
se quattro contratti in tre città gli parevanoun
po' troppo, ma mettergli aile costole
il nipote Giovanni era veramente come sfidare
la sorte.
— Giovanni è un bravo ragazzo, e poi
è ubbidiente e preciso, gli aveva detto Don
Cirillo.
— Non intendo obbiettare Don
Cirillo ma, senza offesa, Giovanni non mi
sembra la persona adatta... s'era permesso
di replicare Antonio.
— Di' pure che è stupido come una
capra, non mi offendo, ma basta un solo
cervello mio caro Antonio e tu ne hai da
vendere, e poi Giovanni fa parte délia
famiglia...
— Avete ragione Voi Don Cirillo...
aveva detto a malincuore Antonio e adesso
ripensando a quel colloquio, guardava
Milano risplendere corne un aereoporto.
Antonio senti il peso délia pistola
nella tasca sinistra.
— Ce la caveremo, non ci saranno
problemi, disse Giovanni per rincuorarlo
seduto al tavolo dove aveva riposto ordinatamente
tutte le mappe geografiche e i
disegni.
Antonio toccô il calcio délia pistola e
ghignô, ma in quel mentre vide sulla facciata
del Pirellone il volto di zia Maria in
gramaglie e abbandonô il sogno tentatore
di awicinarsi amichevolmente a Giovanni,
chiedergli di portargli qualcosa da bere e
mentre questi frugava nel frigorifero,
avvitare il silenziatore alla canna délia pistola,
appoggiare il nero cilindro sulla tempia
dell'idiota e premere il grilletto.
Un gesto che certamente avrebbe fatto
incazzare Don Cirillo.
— Potevamo andare a divertirci in
qualche locale, Don Cirillo dice che
Milano è piena di modelle americane che
ci stanno... gridô Giovanni dalla cucina
distogliendo Antonio dalle sue quotidiane
meditazioni sul silenziatore.
Antonio si strinse la cintura dei pantaloni
mentre Giovanni si awicinava con
due sigarette accese in mano.
— Tieni, gli disse timidamente
Giovanni porgendogli una Marlboro accesa...
non ti preoccupare... non ci saranno
problemi... A quel punto Antonio vide due
volti sul Pirellone quello di zia Maria che
piangeva per la prematura dipartita del
figlio Giovanni e quello di Don Cirillo che
gli spiegava che a New York, a Montreal e
a Toronto c'erano alcuni concorrenti che
gli creavano qualche problemino e che
Antonio doveva risolvere tutto senza fare
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