17.08.2015 Views

Abbonamento

pag. 5 Auguri a don Mario e a don Davide pag. 6 Un saluto a don ...

pag. 5 Auguri a don Mario e a don Davide pag. 6 Un saluto a don ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

“Per un giornosolo buone notizie”La società di oggi, o meglio,i mezzi d’informazioneche ci circondano ci hannoabituato a ricevere prettamentesolo cattive notizie.Di certo, dal punto di vistadelle vendite dei quotidiani,la notizia scabrosa, quellache scuote gli animi, favendere molto di più dellabuona notizia. Anche quotidianamente,ascoltando unqualsiasi telegiornale, restoallibita per le interviste effettuateall’ennesimo parenteche ha perso la personacara in un incidente o comunquein una circostanzatragica. Fermo restandoche mi chiedo che desideriouna persona possa averedi apparire in televisionea parlare, e soprattutto conquale coraggio e sensibilitàalcuni giornalisti ponganole scomode domande,la cosa che fa più pensare èche alla fine, noi, quelle rispostele vogliamo e desideriamopercepire ad ognicosto la sofferenza, averei dettagli, tutti, anche i piùscabrosi. Ogni avvenimentoè ormai diventato fontedi spettacolo, motivo perdimenticare la morale e lasensibilità che dovrebbe circondaredeterminati avvenimentiper divenire unasemplice cosa: la notizia.Essere informati, conoscereil mondo che ci circonda,quello che avviene, è certamenteun diritto come lo è,costituzionalmente garantito,il diritto di cronaca, specificazionedella più generalelibertà di manifestazionedel pensiero.Quello che voglio esprimerenon costituisce una criticaai mass-media, quanto piuttostola disapprovazione adun generico modo di vederela vita, ormai così radicatonel nostro quotidianoda sembrare la regola, unalegge non scritta. Si è moltopiù colpiti ed interessatidalle cattive notizie, manon solo sui giornali e intelevisione, ma anche nellavita quotidiana, nella nostrapiccola comunità, nellapropria cerchia di amici econoscenti. Le notizie ovviamentesono molto menocomplicate e viaggiano, inveceche sulla carta stampatao via etere, di boccain bocca e capita spessoche ognuno poi ci aggiungaqualcosa di suo, un piccolodettaglio che renda lasituazione più interessante,ma che a volte, spessoanzi spessissimo, stravolgecompletamente il vero ereale accadimento. Così cisi ritrova a parlare dell’ennesimomatrimonio fallitocon doverosi particolari sulgiorno del trasferimento diuno dei coniugi con le valigiealla mano, oppure dellamorte per una “brutta malattia”di un conoscente, diun parente di parenti, di unamico di un amico e non cisi ferma mai a riflettere sullasofferenza, sulle lacrimeversate, sul dolore provatodai protagonisti della nostrastoria. Il problema temo siaquesto: non è una storiellasentita, non è una leggendametropolitana è la vitavera, reale, è la disgraziaaccaduta ad una personache alla fine non abita poitanto lontano da noi.La società ci ha forse abituatia non dare più pesoalla sofferenza altrui, o forseabbiamo talmente paura diprovare dolore che il fattoche lo provino altri sembraquasi sollevarci. Vorrei perun giorno solo buone notizie,o comunque che prevalgail rispetto per la sofferenzadi chi si trova a viverepersonalmente la cattivanotizia. Io voglio regalarti la mia vita.Chiedo tu cambi tutta la mia vita, ora.Ti do questa notizia in conclusione.Notizia è l’anagramma del mio nome, vedi.E so che serve tempo, non lo nego.Anche se in fondo tempo non ce n’è, ma se...Cerco lo vedo.L’amore va veloce e tu stai indietro.Se cerchi mi vedi.Il bene più segreto sfugge all’uomoche non guarda avanti, mai(“Alla mia età” - Tiziano Ferro)22

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!