Un campo “infernale”Un bel giornod’estate il repartoAndromeda<strong>Chiari</strong> I° partì per uncampo un po’ <strong>di</strong>verso dalsolito. Destinazione para<strong>di</strong>so?? Macchè…inferno! Ossia Colico sul lago<strong>di</strong> Como.Dante e Virgilio ci aspettavano lunedì25 giugno alle 7.30 in stazione aRovato per recarci tutti insieme “all’infernale”meta. Subito dopo esserearrivati abbiamo montato le nostremitiche sopraelevate, eravamo tuttimolto stanchi ma il campo era cosìpronto per iniziare.Martedì il reparto si è <strong>di</strong>viso in duegruppi, le ricche signore ed i cavalieri(Linci e Pantere) hanno fatto unalezione <strong>di</strong> wind-surf, mentre le suoree i preti (Gazzelle e Cervi) un girettoin canoa e un bagnetto nel lago… lasera ecco l’inizio della <strong>di</strong>scesa per i gironidell’Inferno con Dante a raccontarcidelle pene dei dannati! Dopoaver passato il primo girone dell’inferno,Dante e Virgilio mercoledì cihanno accompagnato a Tresenda perun Ride <strong>di</strong> Reparto: baschetto, giubbinoe pagaie e viaaa: rafting sulle rapide!!!è stato molto <strong>di</strong>vertente e solopochi coraggiosi hanno affrontato letumultuose e gelide acque del fiumeAdda.Giovedì, sempre <strong>di</strong>visi in due gruppi,abbiamo svolto ancora attività nautiche:questa volta le ricche signore e icavalieri (Linci e Pantere) canoa, lesuore e i preti (Gazzelle e cervi) windsurf.Nel pomeriggio ogni squadrigliaè partita per una missione affidataleda Dante e Virgilio.Venerdì siamo tornati dall’hike <strong>di</strong>squadriglia veramente stanchi, ignaridel fatto che eravamo entrati nel gironedei golosi e che ci aspettava lagara <strong>di</strong> cucina. E con molta sorpresal’hike <strong>di</strong> Alta (per gli esploratori eguide dell’ultimo anno)… dove settecoraggiosi/e ragazzi/e hanno camminatocome pazzi per raggiungereuna splen<strong>di</strong>da abbazia circondatadal lago, sarebbe bastato rubare unabarchetta e le nostre gambine affaticatenon avrebbero camminato tantoma… non è stile scout! quin<strong>di</strong> zainiin spalla, e via a pie<strong>di</strong> per cinquelunghe ore (povero Pippo che avevaun’anguria nello zaino). In questauscita oltre a ridere e scherzare abbiamoavuto tempo per riflettere suiquattro anni passati in reparto, e a <strong>di</strong>rla verità ci sono stati molti pianti.Secondo voi sabato i sette coraggiosisono riusciti a tornare al campo?? Sì,anche se con un’ora <strong>di</strong> ritardo…Al pomeriggio sono stati svolti gli atelierper un mega ripasso <strong>di</strong> Astronomia,trapper, pionieristica, segnalazione,topografia, tipi <strong>di</strong> fuoco epronto soccorso.Alla sera… gioco notturno! Bisognavasconfiggere Lucifero, il re degli inferi,e passare al purgatorio... così leVita da esploratori nell’angolo<strong>di</strong> squadrigliaricche signore, i cavalieri, le suore e ipreti arrivarono al purgatorio.Domenica abbiamo incominciatoa smontare il campo, poi abbiamosvolto l’hebert tecnico (gara sulletecniche scout). Subito dopo è iniziatoil Consiglio della Legge, nelquale molti esploratori e guide hannoavuto modo <strong>di</strong> portare avanti laloro progressione personale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrareal resto del reparto le propriecapacità.Alla sera il Salto del Fuoco, dove i ragazzidel terzo anni saltando il fuocohanno ricevuto il loro totem (soprannomescout): Ermellino acuto, Leopardocapace, Orso generoso, Pandaperspicace, Ron<strong>di</strong>ne pensierosa e Tigrepremurosa. Per noi ragazzi dell’ultimoanno è stata una serata <strong>di</strong>fficile,poiché era l’ultima sera dell’ultimocampo e qualche lacrima è scappata.Lunedì tutti pronti per tornare a casa,dopo una lunga corsa per raggiungerela stazione (il treno non aspetta!).È stato un campo breve e intenso,non solo pieno <strong>di</strong> splen<strong>di</strong>de attività,ma anche <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> emozioni. Per noidell’ultimo anno sarà sicuramente in<strong>di</strong>menticabile,e per tutto questo dobbiamoringraziare i nostri capi che cihanno sostenuto, ci sono stati vicini,e hanno sempre creduto in noi…Grazie <strong>di</strong> tutto!Alta squadrigliaIl reparto in tenuta da rafting per la <strong>di</strong>scesa sul fiume Adda.Clau<strong>di</strong>a, Mattia, Giulia, Filippo,Stefania, Andrea e Debora30
a cura <strong>di</strong> don DavideMa a questi chiari <strong>di</strong> lunaserve ancora Dio?Ho scritto il presente articolouna settimana dopo il primomaggio, festa del lavoro.Dalla televisione e da internet citrasmettevano una sarabanda <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorsi,<strong>di</strong> slogan, <strong>di</strong> parole roboanti,incandescenti, <strong>di</strong> minacce, <strong>di</strong> previsionicatastrofiche, <strong>di</strong> condanna alleingiustizie sociali, ai lavori neri, alleretribuzioni ingiuste, alla precarietàdelle occupazioni, alla <strong>di</strong>menticanzadei giovani. Da tutte le partisi auspicano tempi migliori, lavoroper tutti, sicurezza e garanzie <strong>di</strong> incolumitàin ogni ambito <strong>di</strong> attività.Qualcuno parla <strong>di</strong> maggior coscienzacivica e personale. Se non si educapiù al valore primario della vita,delle leggi, della <strong>di</strong>gnità delle persone,non si potranno mai evitare infortunie morti sul lavoro. Ma <strong>di</strong> checoscienza si parla? Leggi normativee proibitive ce ne sono fin troppe.Scongiuri contro ferite e morti bianchesul lavoro se ne fanno in quantitàfino alla noia.Nel mondo tante cose vanno bene.Pare però che ce ne siano troppeche vanno male. I vecchi sono schifatida una società dove prevalgonole tre esse: sol<strong>di</strong>, sesso e successo;l’esecrabile fame dell’oro, donne,carriera. Questi sono gli idoli deitempi moderni. E quando questemete esecrabili sono raggiunte, gliuomini sono veramente felici? Leggevoin una rivista <strong>di</strong> taglio popolaree sincero: Ahimé! Abbiamo palazzie appartamenti e case semprepiù alti e famiglie sempre più piccole.Posse<strong>di</strong>amo sempre <strong>di</strong> più, masiamo sempre meno contenti. Abbiamosempre più como<strong>di</strong>tà ma ciritroviamo con sempre meno tempoper goderne. Abbiamo sempre piùleggi, ma sempre meno citta<strong>di</strong>ni chele rispettano, sempre più tempo liberoa <strong>di</strong>sposizione, ma sempre piùstressati, sempre più rime<strong>di</strong> e semprepiù malattie, abbiamo moltiplicatole proprietà, ma ridotto i valorifondamentali, abbiamo imparatobene come guadagnarci da vivere,ma non come vivere, abbiamo aggiuntoanni alla vita ma non vita aglianni ecc…Ma cosa succede in questo guazzabuglio<strong>di</strong> mondo? Succede che inmezzo a tante cose necessarie e superflue,in mezzo a tanto fracasso efrastuono e stor<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> ogni genere,manca quel che necessita <strong>di</strong>più, l’in<strong>di</strong>spensabile, l’assolutamenteinsostituibile, cioè?Manca Dio, manca Gesù Cristo,manca la sua parola, la sua luce.Siamo al buio, siamo nel caos, nellaBabele. Il mondo è un treno checammina fuori dalle rotaie. Dio cheè luce, che è Amore onnipotente,padre provvidente, pace e bene imperituroè cacciato da tutte le parti.Non se ne vuol più sapere <strong>di</strong> Lui.Bastiamo noi con la nostra scienza,con la nostra tecnica, con i nostricomputer. Dio non viene invitatoalle Nazioni Unite, nei parlamenti,nelle conferenze internazionali. Egliè assente dalla politica, dalla legislazione,dall’educazione, dalle scuole,dalle famiglie, dalla morale, da moltepre<strong>di</strong>che e dai cuori <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong>uomini.Un tempo lo Spirito <strong>di</strong> Dio aleggiavasopra le acque e tutto era moltobuono. Togliete ad un uomo lo Spiritoed egli non è più un uomo, è unrelitto o una fiera, un lupo per ognialtro uomo. Senza lo Spirito <strong>di</strong> Dioche anima ogni cosa, il mondo ricadenel caos.Cara la mia gente, abbiamo <strong>di</strong>menticatoe continuiamo a <strong>di</strong>menticarequelle parole eterne che ci ha proclamatoGesù Cristo: “Senza <strong>di</strong> Mevoi non potete fare niente, niente,niente”. Abbiamo <strong>di</strong>menticato le paroledel salmo 136: «Se Dio non costruiscela città, invano la custo<strong>di</strong>sconoquelli che la costruiscono, seDio non custo<strong>di</strong>sce la città, invano lasorvegliano gli agenti dell’or<strong>di</strong>ne».Questa è la verità. Noi stiamo annegandoma rifiutiamo il salvagente.C’è una luce brillante e splendentea Roma è il Papa Benedetto, millevolte benedetto, ma non solo non losi ascolta, ma neppure lo si rispetta,e proprio il primo maggio, festadel lavoro, gli hanno lanciato frecceingiuriose, minacce ed insulti volgari.E questo avrà portato bene ai lavoratori?!?Ne dubito assai. Non vogliatetoccare i miei unti e non vogliatemalignare nei miei profeti, recitaun salmo. Attenti! Dio è gelosodei suoi ministri e ogni offesa fatta aloro è un boomerang per chi la fa.Chi maltratta i ministri <strong>di</strong> Dio finiràmale. Attenzione!… Compagnia <strong>di</strong> Sant’OrsolaFiglie <strong>di</strong> Sant’Angela MericiPellegrinaggioparrocchialea Brescia“nei luoghi <strong>di</strong> S. Angela Merici”15 settembre 2007Partenza in pullman alle ore14.00 dal Palazzetto dello sport(via Lancini) e rientro previstoper le ore 19.00.Iscrizioni entro sabato 8 settembrepresso la Casa <strong>di</strong> S. Angela(via Rangoni 11) o AgneseVezzoli (tel. 030 7002038).31