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MESESPORT dicembre2015

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asket / stefano fini<br />

Resta saldamente sulle spalle della squadra di Catalani<br />

il risveglio del settore che ha fatto grande la Mens Sana<br />

Riparte<br />

dall’Under18 la corsa<br />

ai titoli giovanili<br />

Under18 in casa Mens Sana: facciamo il punto del campionato giovanile<br />

di Eccellenza e per eccellenza dato che, a detta degli esperti, è quello che risulta<br />

essere il più seguito nel contesto giovanile. Quasi il 70% degli interessi<br />

mediatici sembrano infatti essere calamitati su questa categoria. Il motivo<br />

sta probabilmente nel fatto che negli Under 18 d’Ecc. troviamo il meglio di<br />

quello che il movimento nazionale sta producendo prima del salto nei vari<br />

campionati senior.<br />

Anche la giovane Mens Sana basket 1871 nel nuovo progetto di vera ripartenza<br />

sembra aver concentrato la maggior parte di risorse ed energie proprio<br />

in questa categoria. Quindi cosa stanno facendo gli Under 18 mensanini<br />

? Come procedono i lavori di crescita individuali e di gruppo? Un “cantiere<br />

aperto” con tante forze nuove da assemblare e plasmare in un qualcosa tutto<br />

da ricostruire dopo il terremoto fallimentare.<br />

Sul pratico e spicciolo, sui numeri, il verdetto del campo dice: dieci partite<br />

giocate (, nove vinte e una persa;<br />

tre partite nelle quali la squadra ha<br />

superato i 100 punti, contro Pontedera<br />

Prato e San Miniato, sfiorati i<br />

cento, 99 punti, contro Legnaia e in<br />

tutte le gare tutti gli elementi del roster<br />

sono andati a punti. I numeri<br />

della difesa ci evidenziano che nelle<br />

ultime cinque partite hanno subito<br />

mediamente 47 punti. Giudizio sintetico:<br />

“non male … anzi bene!”<br />

I se e i ma stanno tutti nel contesto<br />

dal quale questi numeri vengono fuori; siamo nella prima fase regionale,<br />

le realtà con le quali i giovani di coach Catalani si stanno confrontando non<br />

sono certo di alto livello. Già più interessante potrebbe essere la seconda fase<br />

regionale, che partirà dopo il 21 dicembre ultima partita della prima fase,<br />

nella quale si confronteranno le tre migliori dei due gironi in cui è stato diviso<br />

il movimento di categoria toscano. Poi le migliori di questa seconda fase regionale<br />

accederanno all’interregionale. La strada da fare è ancora lunga e<br />

sempre più difficile.<br />

Nella seconda fase oltre alla forte Pistoia, già presente nell’attuale girone<br />

della Mens Sana, i biancoverdi incontreranno altre realtà interessanti come<br />

il Don Bosco Livorno, Empoli e probabilmente Piombino. Nel gruppo di Piombino<br />

(collaborazione con Val di Cornia) troviamo l’ex mensanino Pedroni,<br />

mentre gli ex Alessandro Banchi (figlio di Luca) e Bartalucci li troviamo a Livorno<br />

insieme ai gemelli Creati e a Iba Thiam, il ragazzo senegalese, già visti<br />

in prima squadra in serie B.<br />

Ma per non smentire la nostra natura senese ci domandiamo: ma cosa ha<br />

in più questa Pistoia che noi non abbiamo ancora? (Ricordiamo che Pistoia ha<br />

battuto i giovani di Catalani nella partita d’andata al PalaEstra per 57-64, attualmente<br />

l’unica sconfitta).<br />

Pistoia ha già un vissuto. Viene da uno scudetto conquistato nella passata<br />

stagione, squadra con grande fisicità. Giocatori fisicamente già fatti che quotidianamente<br />

si allenano con la prima squadra. Quindi squadra con tanta qualità<br />

e con esperienze importanti. Gruppo rodato che lavora in un contesto, in una<br />

struttura, di qualità che oggi in Italia è difficile trovare. Una delle squadre più<br />

grosse (in tutti i sensi) che ci sono in giro. La Mens Sana nel suo primo testconfronto<br />

con i campioni d’Italia, disputato il 19 ottobre, ha giocato realmente<br />

male, soprattutto quando ha dovuto affrontare la loro difesa a zona 3-2; non<br />

ha fatto nulla nell’occasione per essere competitiva, non sfruttando le sue qualità<br />

e caratteristiche completamente diverse da quelle dei pistoiesi. Coach Catalani<br />

ha sempre sostenuto che i biancoverdi se la potrebbero giocare; ricordiamo<br />

il suo: “ …non ci manca molto per essere competitivi contro di loro...”<br />

pochi giorni dopo la sconfitta. Probabilmente ha ragione ma occorre dare tempo<br />

a questa nuova realtà, assemblata adesso, che al momento ha avuto poco modo<br />

di allenarsi insieme con continuità a causa degli arrivi avvenuti in tempi lunghi<br />

ed anche per gli impegni di alcuni con la prima squadra.<br />

Gli Under18 della Mens Sana non hanno comunque i centimetri di Pistoia,<br />

non hanno un centro tipico, hanno altre e diverse qualità che con il lavoro<br />

e le reciproche conoscenze e intese possono emergere già nell’immediato futuro.<br />

Ricordiamo che la partita di ritorno con Pistoia verrà giocata il 7 di dicembre.<br />

Tutta da vedere! Tutto da verificare … se e quali saranno gli eventuali<br />

miglioramenti.<br />

Rispetto alla gara di andata la Mens Sana avrà in meno il fattore campo ma<br />

avrà in più 6 partite disputate di campionato, 2 mesi di lavoro di gruppo, fondamentali<br />

per chi non ha un vissuto, avrà anche il montenegrino Cepic che potrà<br />

dare un po’ di centimetri . Con Pistoia all’andata giocò la sua prima partita (poco<br />

e male) a poche ore dal suo arrivo; giocò solo alcuni minuti. Rispetto alla prima<br />

partita la Mens Sana avrà Erkmaa, il ragazzo estone le cui difficoltà di ambientamento<br />

stanno gradatamente diminuendo. Non sarà importante vincere, sarà<br />

importante convincere anche nell’eventuale sconfitta. Mostrare sul campo i miglioramenti<br />

di questi due mesi di lavoro e di crescita.<br />

Attualmente la squadra è in una fase particolare che definiremo “di acquisizioni”.<br />

Acquisizioni sia tecniche, di gioco, che di conoscenze ambientali.<br />

Purtroppo i giocatori esteri fanno tanta fatica a entrare nei nostri ritmi, anche<br />

di intensità e frequenza degli allenamenti. Faticano anche sul campo, il loro<br />

modo abituale di giocare era molto diverso dal nostro. Stanno prendendo conoscenza<br />

di un basket diverso, giocato con più intensità, dinamicità e fisicità.<br />

Il ragazzo estone che può avere impatto, come lo ha avuto nelle ultime<br />

partite, fatica a giocare ai nostri ritmi , a ritmi alti. Discorso simile per il montenegrino.<br />

Quando gli viene chiesto di giocare con intensità dopo 5/10 minuti<br />

fatica, è visibilmente a corto di fiato, di energie fisiche e mentali. Il giocatore<br />

più rappresentativo al momento è Masciarelli (in assenza di Bucarrelli impegnato<br />

costantemente con la prima squadra); buoni i suoi miglioramenti.<br />

Punto di riferimento importante nella fase offensiva dove ha dato, ultimamente,<br />

sempre risposte positive sul campo.<br />

Da poche settimane è entrato a pieno regime Cepic nelle partite ufficiali.<br />

Cepic dovrà dare una mano a Masciarelli in fase offensiva, ha una buona mano,<br />

è un quattro che fa aprire il campo che sa giocare anche spalle a canestro<br />

tutto rapportato però a quella che attualmente è la sua velocità (non molta).<br />

Un giocatore comunque completo, di prospettiva, da seguire con interesse.<br />

In una considerazione conclusiva ci ripetiamo sintetizzandola con una<br />

parola: “acquisizioni”. Fase di apprendimento per un organico nuovo, assemblato<br />

quasi nella sua totalità e proveniente da realtà, cestistiche e non<br />

solo, variegate.<br />

E in tema di “acquisizioni” un grazie a tutti coloro che si sono adoperati<br />

al recupero dei trofei non dimenticando quelli conquistati dalle giovanili. Perché<br />

i nostri attuali giovani possano capire meglio qual è stato il nostro vissuto<br />

storico anche nel contesto del movimento giovanile …. grazie!<br />

« Leonardo Ceccarelli nel derby con i pari età della Virtus<br />

e la panchina della Mens Sana con Catalani in primo piano »<br />

[dicembre 2015]<br />

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