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MESESPORT dicembre2015

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antonio gigli<br />

l’angolo del tifoso<br />

Il tempo degli alibi è finito<br />

Carne o pesce? Pare proprio che il<br />

dilemma sulla materia della quale sia<br />

fatta la Robur non si sciolga. Dopo le<br />

due vittorie consecutive contro Lupa<br />

Roma e Pisa, i più pensavano che la<br />

tanto auspicata scossa fosse cosa<br />

fatta. E invece no, dopo la mini striscia<br />

positiva, ecco arrivare lo squallido pareggio<br />

interno contro il non fenomenale<br />

Arezzo e la sconfitta in quel di Teramo.<br />

Nel mezzo ci sono le dichiarazioni<br />

del presidente critiche verso l’atteggiamento<br />

della squadra e anche quelle<br />

dell’allenatore che ritiene la Robur in<br />

corsa per i play off ma non per il primo<br />

posto, cosa questa, dice Atzori, che<br />

mai gli è stata chiesta. Partendo da<br />

queste ultimi parole e volendo essere<br />

puntigliosi, vorremmo ricordare al mister<br />

bianconero che al momento nemmeno<br />

l’obiettivo play off pare raggiunto,<br />

visti i ben sette punti di distacco<br />

dalla zona suddetta…<br />

La tifoseria, dopo la sconfitta di Teramo,<br />

è in ebollizione. A un terzo del<br />

cammino è doveroso da parte di tutti<br />

fare un esame della situazione per rimediare<br />

o prevenire eventuali situazioni<br />

negative. Cosa significa in soldoni,<br />

questo fatto? Decisioni drastiche? Ancora<br />

non lo sappiamo, ma di certo qualcosa<br />

deve accadere perché non c’è di<br />

peggio che tirare a vivacchiare.<br />

La cosa che ci fa arrabbiare ancora di più, è<br />

che in giro non vediamo squadroni capaci di<br />

ammazzare il campionato. Abbiamo battuto a<br />

casa loro il Pisa e pareggiato con la Spal, le due<br />

favorite del campionato, e non ci sono parse<br />

squadre di fenomeni tali da spadroneggiare. Il<br />

girone B di Lega Pro, quest’anno, pare un campionato<br />

senza leader, l’equilibrio la fa da padrone,<br />

tanto che molte partite sono decise da<br />

singoli episodi. Per questo, quindi, una rosa<br />

come quella della Robur dovrebbe ambire a<br />

qualcosa di più, perché non sempre certe occasioni<br />

si ripresentano.<br />

Magari servirebbe<br />

qualche ritocchino in<br />

fase di calciomer -<br />

cato invernale, ma<br />

pensiamo che già<br />

così, soprattutto do -<br />

po l’innesto di Mastronunzio,<br />

la squadra<br />

possa ambire a<br />

qualcosa di importante.<br />

Abbiamo giocatori<br />

di categoria<br />

che altre società ci<br />

invidiano e allora<br />

cosa manca a questa<br />

squadra? Forse<br />

c’è qualche equivoco<br />

tattico da risolvere<br />

o quantomeno da<br />

sciogliere. Per<br />

esempio abbiamo una torre come Bonazzoli<br />

e non giochiamo sulle fasce<br />

come si deve per servirlo. O ancora: forse<br />

non supportiamo troppo il reparto avanzato,<br />

visto che dal centrocampo partono<br />

poche azioni manovrate a dovere.<br />

Il tempo per chiarire c’è ancora. Non<br />

resta che affrettare le scelte e decidere<br />

quale strada si vuol percorrere, l’importante<br />

è fare qualcosa. La semplice sopravvivenza<br />

serve a poco se non a<br />

smontare l’entusiasmo venutosi a creare<br />

dallo scorso anno. È ovvio che tati tifosi<br />

rimpiangono ancora il bel tempo<br />

perduto delle sfide con Juve o Inter, ma<br />

al tempo stesso sanno bene che possiamo<br />

fare qualcosa di più. La squadra<br />

non ha più alibi, nemmeno quello della<br />

paura casalinga, come ha accennato<br />

tempo fa il mister bianconero. Quale<br />

paura? Forse quella del troppo tifo? Al Franchi la Robur è<br />

sempre stata applaudita, anche quando lo meritava poco,<br />

e la curva l’ha sempre incitata per novanta e passa minuti.<br />

Dove starebbe, quindi, la paura? Meno chiacchiere<br />

e più fatti, dal mister al presidente. Non roviniamo un clima<br />

sano con parole al vento che in situazioni simili non fanno<br />

che alimentare polemiche delle quali, molto sinceramente,<br />

faremmo anche a meno. Facciamo vedere, piuttosto, di<br />

che pasta siamo fatti. Al più presto, possibilmente.<br />

« Metamorfosi di una squadra: tifosi al seguito sul campo del Pisa<br />

e un contrasto nel modesto derby con l'Arezzo »<br />

[dicembre 2015]<br />

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