FORUM CIVIL EUROMED Nap<strong>le</strong>s, 28-30/11/2004 48/72Commissione Europea) il Forum si è concluso con una dichiarazione dal titolo Costruire ponti, non muri ,indirizzata al<strong>la</strong> Conferenza <strong>de</strong>i ministri <strong>de</strong>gli Esteri <strong>de</strong>l partenariato Euro-<strong>Mediterraneo</strong>. I rappresentanti <strong>de</strong>lForum esprimono il <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di costruire ponti di solidari<strong>et</strong>à in un area che ha bisogno di urgenti riforme .Occorre, quindi, andare al di là <strong>de</strong>i cambiamenti superficiali che il Partenariato Euro-<strong>Mediterraneo</strong> (Pem) haprodotto finora e liberarsi <strong>de</strong>i vincoli e <strong>de</strong>l<strong>le</strong> pressioni contrastanti <strong>de</strong>rivanti dal<strong>le</strong> politiche commercialiuni<strong>la</strong>terali, nonché dal<strong>le</strong> crescenti tensioni politiche nel<strong>la</strong> regione.Il fondamento per il successo <strong>de</strong>l Pem <strong>de</strong>v essere <strong>la</strong> pace e <strong>la</strong> sicurezza nel<strong>la</strong> regione ed il risp<strong>et</strong>to <strong>de</strong>l<strong>le</strong><strong>de</strong>cisioni Onu. Con gran<strong>de</strong> fermezza, il Forum condanna il perdurare <strong>de</strong>ll occupazione <strong>de</strong>ll Iraq senza unpreciso mandato <strong>de</strong>l<strong>le</strong> Nazioni Unite, ed il conseguente ciclo di vio<strong>le</strong>nze. Esprime inoltre fortepreoccupazione per <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione <strong>de</strong>l diritto internaziona<strong>le</strong> e <strong>de</strong>i diritti umani causata da una lotta contro ilterrorismo che sarebbe altrimenti <strong>le</strong>gittima . L intensificarsi <strong>de</strong>ll occupazione <strong>de</strong>l<strong>la</strong> terra pa<strong>le</strong>stinese da partedi Israe<strong>le</strong>, <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione <strong>de</strong>i diritti <strong>de</strong>l popolo pa<strong>le</strong>stinese ed i conseguenti attacchi suicidi, a giudizio <strong>de</strong>lForum, hanno portato ad un ciclo di vio<strong>le</strong>nza e di insicurezza senza prece<strong>de</strong>nti in Pa<strong>le</strong>stina e in Israe<strong>le</strong>.Mentre <strong>le</strong> realtà <strong>de</strong>vastanti prodotte dal muro di separazione, che cerca di distruggere <strong>le</strong> prosp<strong>et</strong>tive di unoStato pa<strong>le</strong>stinese vita<strong>le</strong>, sono <strong>la</strong> negazione di tutti i valori su cui si basa il processo di Barcellona . Di qui <strong>la</strong>richiesta ai Governi <strong>de</strong>l Partenariato EuroMed di operare per ristabilire il risp<strong>et</strong>to <strong>de</strong>l diritto internaziona<strong>le</strong> eporre termine all occupazione <strong>de</strong>ll Iraq e <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Pa<strong>le</strong>stina, con l aiuto <strong>de</strong>l<strong>le</strong> Nazioni Unite.Un altra richiesta riguarda i Governi <strong>de</strong>i futuri Stati membri <strong>de</strong>ll Ue affinché partecipino pienamente alPartenariato Euro-<strong>Mediterraneo</strong> e contribuiscano al<strong>la</strong> promozione <strong>de</strong>gli i<strong>de</strong>ali di <strong>de</strong>mocrazia e <strong>de</strong>i dirittiumani, <strong>de</strong>l<strong>la</strong> partecipazione <strong>de</strong>l<strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>, <strong>de</strong>l turismo sostenibi<strong>le</strong> e <strong>de</strong>llo scambio cultura<strong>le</strong>, su cui sibasa <strong>la</strong> Dichiarazione di Barcellona . Una sintesi <strong>de</strong>i dibattiti e <strong>de</strong>l<strong>le</strong> raccomandazioni <strong>de</strong>l Forum (e <strong>de</strong>l<strong>le</strong>consultazioni nazionali che lo hanno preceduto) sarà inviata ai ministri in un <strong>rapport</strong>o separato.Ieri, nel corso di una conferenza stampa tenuta dai dirigenti <strong>de</strong>l<strong>la</strong> <strong>Fondazione</strong> (vi hanno preso parte Miche<strong>le</strong>Capasso, C<strong>la</strong>udio Azzolini, Mourad Al<strong>la</strong>l, Ghis<strong>la</strong>ine G<strong>la</strong>sson Des Chaumes e Wassy<strong>la</strong> Tamzali) è statoricordato che <strong>la</strong> regione mediterranea è caratterizzata da una povertà diffusa, col 30 per cento <strong>de</strong>l<strong>la</strong>popo<strong>la</strong>zione <strong>de</strong>i Paesi meridionali che vive con meno di due dol<strong>la</strong>ri al giorno. Il questo contesto si acuisconoancora di più <strong>le</strong> sofferenze di milioni di persone minacciate da gravi prob<strong>le</strong>mi ambientali, dovuti al<strong>la</strong> natura<strong>de</strong>l<strong>la</strong> attività economiche e all assenza di efficaci interventi governativi. Per quanto riguarda i diritti umani,<strong>la</strong> situazione si è generalmente aggravata negli ultimi otto anni e c è un urgente necessità di stabilire egarantire <strong>la</strong> dignità e <strong>la</strong> partecipazione <strong>de</strong>l<strong>le</strong> donne. Lo sviluppo sostenibi<strong>le</strong> <strong>de</strong>ve diventare un obi<strong>et</strong>tivocentra<strong>le</strong> <strong>de</strong>l Pem dichiarano i partecipanti al Forum. - Perché mentre il conc<strong>et</strong>to figura in moltedichiarazioni politiche, <strong>la</strong> realtà va in una direzione diversa . Di qui l appello al<strong>la</strong> Commissione europea perrealizzare <strong>final</strong>mente <strong>la</strong> Valutazione di Impatto sul<strong>la</strong> Sostenibilità che aveva promesso a Stoccarda nel1999, e che fu accolta a Va<strong>le</strong>ncia nel 2002 dai ministri <strong>de</strong>gli Esteri .Un altro punto importante riguarda <strong>la</strong> profonda preoccupazione per <strong>le</strong> prosp<strong>et</strong>tive occupazionali nel<strong>la</strong>regione, per <strong>le</strong> donne, i giovani e <strong>le</strong> persone con esigenze speciali. Chiediamo ai Governi di organizzare unaConferenza Euro-Mediterranea <strong>de</strong>i Ministri <strong>de</strong>l Lavoro per esaminare <strong>la</strong> situazione e prog<strong>et</strong>tare politiche estrumenti urgenti per sanare <strong>la</strong> disoccupazione . A tutti gli Stati membri <strong>de</strong>l Pem viene anche chiesto direalizzare strumenti economici e finanziari per sanare gli squilibri commerciali nel<strong>la</strong> regione. A tal propositosi ricorda che nessun vero partenariato può funzionare senza un integrazione sub-regiona<strong>le</strong> nel Sud. Occorrealtresì avviare, con <strong>la</strong> piena partecipazione <strong>de</strong>l<strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>, lo sviluppo di una politica per un AgricolturaMediterranea Sostenibi<strong>le</strong> <strong>de</strong>stinata ad assicurare una vita rura<strong>le</strong> migliore, <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> ambienta<strong>le</strong> e <strong>la</strong> sicurezzaalimentare.C è poi lo spinoso prob<strong>le</strong>ma <strong>de</strong>ll immigrazione che <strong>de</strong>v essere consi<strong>de</strong>rata come una risorsa ed un benecultura<strong>le</strong> per lo sviluppo <strong>de</strong>l<strong>la</strong> regione e non come un persistente prob<strong>le</strong>ma di sicurezza . I Governi sonosol<strong>le</strong>citati dal Forum a chie<strong>de</strong>re al<strong>la</strong> Banca Europea <strong>de</strong>gli Investimenti (Bei) e al<strong>la</strong> nascente Struttura perl Investimento Euro-<strong>Mediterraneo</strong> di operare sul<strong>la</strong> base di rigidi standard ambientali, sociali e re<strong>la</strong>tivi aidiritti umani per tutte <strong>le</strong> loro attività nel<strong>la</strong> regione, e<strong>la</strong>borandoli e revisionandoli periodicamente, con unsignificativo coinvolgimento <strong>de</strong>l<strong>le</strong> organizzazioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> . Rafforzamento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>significa innanzitutto risp<strong>et</strong>tare <strong>le</strong> norme di <strong>le</strong>gge e fornire ai singoli i mezzi giuridici per agire. Ciò implica,inoltre, il ri<strong>la</strong>scio di tutti i prigionieri per motivi di opinione e <strong>la</strong> cessazione <strong>de</strong>gli attuali attacchi evessazioni contro i difensori <strong>de</strong>i diritti umani in molti Paesi <strong>de</strong>l Pem . Ma significa anche sostenereefficacemente il loro diritto ad agire in conformità al<strong>la</strong> Dichiarazione Onu sui Difensori <strong>de</strong>i Diritti Umani <strong>de</strong>ldicembre 1998, compreso il loro diritto a ricevere incondizionatamente fondi internazionali. Il Forum si è poiespresso in favore <strong>de</strong>i diritti <strong>de</strong>l<strong>le</strong> minoranze e <strong>de</strong>i profughi, e contro ogni tipo di razzismo e xenofobia, e perl eliminazione <strong>de</strong>l<strong>la</strong> discriminazione contro <strong>le</strong> donne da parte di tutti i Paesi <strong>de</strong>l Pem.
FORUM CIVIL EUROMED Nap<strong>le</strong>s, 28-30/11/2004 49/72E stata accolta con favore <strong>la</strong> comunicazione <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Commissione sul Rafforzamento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Democrazia nel<strong>Mediterraneo</strong>, di qui <strong>la</strong> raccomandazione di istituire un organismo giuridico per tenere sotto controllo <strong>la</strong>c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> sui diritti umani negli Accordi di Associazione. Per quanto riguarda gli asp<strong>et</strong>ti culturali <strong>de</strong>l Pem siconviene che suo compito prioritario <strong>de</strong>ve essere <strong>la</strong> creazione <strong>de</strong>l<strong>le</strong> condizioni necessarie per lo scambiocultura<strong>le</strong> su basi paritarie . Chiediamo al<strong>la</strong> <strong>Fondazione</strong> di sostenere e promuovere <strong>la</strong> dimensionecontemporanea <strong>de</strong>l<strong>le</strong> culture, <strong>la</strong> mobilità di tutti gli attori culturali e <strong>la</strong> loro indipen<strong>de</strong>nza dai poteri politici ereligiosi, e di basare <strong>la</strong> sua attività sul<strong>la</strong> realtà di coloro che operano sul campo . In conclusione nuovoapproccio partecipativo <strong>de</strong>l Forum Civi<strong>le</strong> di Napoli ha introdotto cambiamenti qualitativi nel <strong>rapport</strong>o <strong>de</strong>l<strong>la</strong>soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> con il Pem. Ciò conferma l esistenza di una soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> EuroMed indipen<strong>de</strong>nte e vita<strong>le</strong> cheè più che mai <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rosa di forgiare al<strong>le</strong>anze, potenziare solidari<strong>et</strong>à e costruire ponti in tutta <strong>la</strong> regione . Perultimo ai Governi <strong>de</strong>l Pem si chie<strong>de</strong> di adottare un Piano di azione per <strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> nel<strong>la</strong> regione e diinclu<strong>de</strong>re sistematicamente il dialogo con <strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> a tutti i livelli nei suoi comportamenti e processi<strong>de</strong>cisionali .________________________________________________________________________________IL DENARO2 dicembre 2003Nel futuro il dialogo tra <strong>le</strong> cultureNel<strong>la</strong> gran<strong>de</strong> rif<strong>le</strong>ssione avviata, sia a livello istituziona<strong>le</strong> che a livello di soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>, sul senso da dare e imezzi da utilizzare per una rifondazione <strong>de</strong>l processo di Barcellona in modo da adattarlo al<strong>le</strong> mutazioniinternazionali in corso, il ruolo <strong>de</strong>l<strong>la</strong> cultura è partico<strong>la</strong>rmente importante. Lo dimostrano i dibattitiappassionati fra coloro che credono in uno scontro di civiltà e coloro che auspicano un dialogointercultura<strong>le</strong> fra <strong>le</strong> due rive per spezzare il muro di diffi<strong>de</strong>nza e di ignoranza che ten<strong>de</strong> ad ergersi fra loro.La successione acce<strong>le</strong>rata di rotture, che è iniziata con il crollo <strong>de</strong>l mondo bipo<strong>la</strong>re, <strong>le</strong> crescenti e multiformiminacce culminanti nello sviluppo di un terrorismo senza frontiere e il peggioramento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> situazioneeconomica e socia<strong>le</strong> nei Paesi <strong>de</strong>l sud ha collocato <strong>la</strong> maggioranza <strong>de</strong>l<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>de</strong>l pian<strong>et</strong>a fra ilmartello di una globalizzazione consumistica e commercia<strong>le</strong> e l incudine di ripiegamenti i<strong>de</strong>ntitari, portatoridi germi di vio<strong>le</strong>nza e di esclusione.In queste condizioni, l interrogativo che si pone è se, nel quadro di un partenariato euro-mediterraneorinnovato, <strong>la</strong> cultura <strong>de</strong>bba essere consi<strong>de</strong>rata come un semplice ornamento che ha un valore aggiuntooppure come un e<strong>le</strong>mento costitutivo fondamenta<strong>le</strong> <strong>de</strong>ll associazione consi<strong>de</strong>rata. La risposta istituziona<strong>le</strong>non differisce affatto, in questa materia, dal<strong>le</strong> raccomandazioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>.Sostenendo con fermezza l iniziativa <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Commissione europea di creare una <strong>Fondazione</strong> euromediterraneaper il dialogo fra <strong>le</strong> Culture e <strong>le</strong> Civiltà, <strong>la</strong> cui istituzione dovrebbe essere so<strong>le</strong>nnemente <strong>de</strong>cisanei prossimi giorni a Napoli dal<strong>la</strong> Conferenza euro-mediterranea <strong>de</strong>i Ministri, il Forum Civi<strong>le</strong> Euromed ,conclusosi il 1 dicembre 2003 nel<strong>la</strong> stessa città di Napoli, scomm<strong>et</strong>te sul<strong>la</strong> capacità <strong>de</strong>i popoli rivieraschi dirivitalizzare <strong>la</strong> loro lunga tradizione di dialogo intercultura<strong>le</strong> per riuscire ad affrontare insieme <strong>le</strong> sfi<strong>de</strong> <strong>de</strong>lmomento, a dimostrare che il conflitto, in tutte <strong>le</strong> sue forme, non è né una fatalità né una pre<strong>de</strong>stinazione eche, se si eliminano una volta per tutte <strong>le</strong> percezioni reciproche negative, <strong>le</strong> vie fecon<strong>de</strong> di uno svilupposostenibi<strong>le</strong> condiviso possono aprirsi ai popoli riconciliati <strong>de</strong>l Mare Nostrum, che torna ad essere un marecomune portatore di un paradigma ripristinato: quello di una nuova arte <strong>de</strong>l vivere insieme , che questaregione aveva già inventato all alba <strong>de</strong>l primo mattino <strong>de</strong>l mondo.Nadir Mohamed Azizasegr<strong>et</strong>ario genera<strong>le</strong> <strong>de</strong>ll Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l <strong>Mediterraneo</strong>_______________________________________________________________________________________IL MATTINO3 dicembre 2003<strong>Mediterraneo</strong>, il futuro comincia a Napolidi Almerico Di MeglioNapoli ieri è divenuta <strong>la</strong> capita<strong>le</strong> <strong>de</strong>l<strong>la</strong> pace. È nel<strong>la</strong> città «mediterranea per <strong>de</strong>finizione» - come l ha <strong>de</strong>finitail presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>l Par<strong>la</strong>mento europeo, Pat Cox - ospite <strong>de</strong>l<strong>la</strong> sesta Conferenza Euromediterranea, chel Europa e i Paesi <strong>de</strong>l<strong>la</strong> sponda sud <strong>de</strong>l Mare Nostrum cercano di ri<strong>la</strong>nciare il processo negozia<strong>le</strong> israelopa<strong>le</strong>stinese.Lo testimoniano gli incontri di Frattini con Nabil Shaathl, di Javier So<strong>la</strong>na con Silvan Shalom, e
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