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le rapport final et l'audit de la c.e. - Fondazione Mediterraneo

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FORUM CIVIL EUROMED Nap<strong>le</strong>s, 28-30/11/2004 49/72E stata accolta con favore <strong>la</strong> comunicazione <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Commissione sul Rafforzamento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Democrazia nel<strong>Mediterraneo</strong>, di qui <strong>la</strong> raccomandazione di istituire un organismo giuridico per tenere sotto controllo <strong>la</strong>c<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> sui diritti umani negli Accordi di Associazione. Per quanto riguarda gli asp<strong>et</strong>ti culturali <strong>de</strong>l Pem siconviene che suo compito prioritario <strong>de</strong>ve essere <strong>la</strong> creazione <strong>de</strong>l<strong>le</strong> condizioni necessarie per lo scambiocultura<strong>le</strong> su basi paritarie . Chiediamo al<strong>la</strong> <strong>Fondazione</strong> di sostenere e promuovere <strong>la</strong> dimensionecontemporanea <strong>de</strong>l<strong>le</strong> culture, <strong>la</strong> mobilità di tutti gli attori culturali e <strong>la</strong> loro indipen<strong>de</strong>nza dai poteri politici ereligiosi, e di basare <strong>la</strong> sua attività sul<strong>la</strong> realtà di coloro che operano sul campo . In conclusione nuovoapproccio partecipativo <strong>de</strong>l Forum Civi<strong>le</strong> di Napoli ha introdotto cambiamenti qualitativi nel <strong>rapport</strong>o <strong>de</strong>l<strong>la</strong>soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> con il Pem. Ciò conferma l esistenza di una soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> EuroMed indipen<strong>de</strong>nte e vita<strong>le</strong> cheè più che mai <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rosa di forgiare al<strong>le</strong>anze, potenziare solidari<strong>et</strong>à e costruire ponti in tutta <strong>la</strong> regione . Perultimo ai Governi <strong>de</strong>l Pem si chie<strong>de</strong> di adottare un Piano di azione per <strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> nel<strong>la</strong> regione e diinclu<strong>de</strong>re sistematicamente il dialogo con <strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong> a tutti i livelli nei suoi comportamenti e processi<strong>de</strong>cisionali .________________________________________________________________________________IL DENARO2 dicembre 2003Nel futuro il dialogo tra <strong>le</strong> cultureNel<strong>la</strong> gran<strong>de</strong> rif<strong>le</strong>ssione avviata, sia a livello istituziona<strong>le</strong> che a livello di soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>, sul senso da dare e imezzi da utilizzare per una rifondazione <strong>de</strong>l processo di Barcellona in modo da adattarlo al<strong>le</strong> mutazioniinternazionali in corso, il ruolo <strong>de</strong>l<strong>la</strong> cultura è partico<strong>la</strong>rmente importante. Lo dimostrano i dibattitiappassionati fra coloro che credono in uno scontro di civiltà e coloro che auspicano un dialogointercultura<strong>le</strong> fra <strong>le</strong> due rive per spezzare il muro di diffi<strong>de</strong>nza e di ignoranza che ten<strong>de</strong> ad ergersi fra loro.La successione acce<strong>le</strong>rata di rotture, che è iniziata con il crollo <strong>de</strong>l mondo bipo<strong>la</strong>re, <strong>le</strong> crescenti e multiformiminacce culminanti nello sviluppo di un terrorismo senza frontiere e il peggioramento <strong>de</strong>l<strong>la</strong> situazioneeconomica e socia<strong>le</strong> nei Paesi <strong>de</strong>l sud ha collocato <strong>la</strong> maggioranza <strong>de</strong>l<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione <strong>de</strong>l pian<strong>et</strong>a fra ilmartello di una globalizzazione consumistica e commercia<strong>le</strong> e l incudine di ripiegamenti i<strong>de</strong>ntitari, portatoridi germi di vio<strong>le</strong>nza e di esclusione.In queste condizioni, l interrogativo che si pone è se, nel quadro di un partenariato euro-mediterraneorinnovato, <strong>la</strong> cultura <strong>de</strong>bba essere consi<strong>de</strong>rata come un semplice ornamento che ha un valore aggiuntooppure come un e<strong>le</strong>mento costitutivo fondamenta<strong>le</strong> <strong>de</strong>ll associazione consi<strong>de</strong>rata. La risposta istituziona<strong>le</strong>non differisce affatto, in questa materia, dal<strong>le</strong> raccomandazioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> soci<strong>et</strong>à civi<strong>le</strong>.Sostenendo con fermezza l iniziativa <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Commissione europea di creare una <strong>Fondazione</strong> euromediterraneaper il dialogo fra <strong>le</strong> Culture e <strong>le</strong> Civiltà, <strong>la</strong> cui istituzione dovrebbe essere so<strong>le</strong>nnemente <strong>de</strong>cisanei prossimi giorni a Napoli dal<strong>la</strong> Conferenza euro-mediterranea <strong>de</strong>i Ministri, il Forum Civi<strong>le</strong> Euromed ,conclusosi il 1 dicembre 2003 nel<strong>la</strong> stessa città di Napoli, scomm<strong>et</strong>te sul<strong>la</strong> capacità <strong>de</strong>i popoli rivieraschi dirivitalizzare <strong>la</strong> loro lunga tradizione di dialogo intercultura<strong>le</strong> per riuscire ad affrontare insieme <strong>le</strong> sfi<strong>de</strong> <strong>de</strong>lmomento, a dimostrare che il conflitto, in tutte <strong>le</strong> sue forme, non è né una fatalità né una pre<strong>de</strong>stinazione eche, se si eliminano una volta per tutte <strong>le</strong> percezioni reciproche negative, <strong>le</strong> vie fecon<strong>de</strong> di uno svilupposostenibi<strong>le</strong> condiviso possono aprirsi ai popoli riconciliati <strong>de</strong>l Mare Nostrum, che torna ad essere un marecomune portatore di un paradigma ripristinato: quello di una nuova arte <strong>de</strong>l vivere insieme , che questaregione aveva già inventato all alba <strong>de</strong>l primo mattino <strong>de</strong>l mondo.Nadir Mohamed Azizasegr<strong>et</strong>ario genera<strong>le</strong> <strong>de</strong>ll Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>l <strong>Mediterraneo</strong>_______________________________________________________________________________________IL MATTINO3 dicembre 2003<strong>Mediterraneo</strong>, il futuro comincia a Napolidi Almerico Di MeglioNapoli ieri è divenuta <strong>la</strong> capita<strong>le</strong> <strong>de</strong>l<strong>la</strong> pace. È nel<strong>la</strong> città «mediterranea per <strong>de</strong>finizione» - come l ha <strong>de</strong>finitail presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>l Par<strong>la</strong>mento europeo, Pat Cox - ospite <strong>de</strong>l<strong>la</strong> sesta Conferenza Euromediterranea, chel Europa e i Paesi <strong>de</strong>l<strong>la</strong> sponda sud <strong>de</strong>l Mare Nostrum cercano di ri<strong>la</strong>nciare il processo negozia<strong>le</strong> israelopa<strong>le</strong>stinese.Lo testimoniano gli incontri di Frattini con Nabil Shaathl, di Javier So<strong>la</strong>na con Silvan Shalom, e

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