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Achille Vianelli - Quaderno 27 - maggio 2023

Tra gli originali protagonisti del gruppo di artisti riuniti intorno alla scuola napoletana dell’olandese Anton Sminck van Pitloo nota come “Scuola di Posillipo”, Achille Vianelli si è particolarmente distinto per le sue rappresentazioni all’acquerello di piazze pubbliche, interni di chiese e dei pregevoli monumenti di cui è ricco il meridione d’Italia, tra cui l’antica città di Paestum con i tre grandi templi dorici. Con uno stile pittorico meno lirico rispetto a quello di Giacinto Gigante, il maggiore esponente della scuola, ma più fotografico per la precisione della prospettiva e la ricchezza dei dettagli, le sue vedute appaiono soprattutto un interessante documento iconografico per scoprire l’aspetto ottocentesco di molti luoghi del salernitano, scomparsi o ancora esistenti, pur se spesso alterati nell’originale struttura architettonica. Grazie alla sua vastissima produzione di disegni e acquerelli, rintracciabili nei musei e in numerose collezioni private, possiamo oggi ammirare alcuni luoghi del salernitano tra cui il Convento di Sant’Antonio a Capaccio, di San Francesco del Cilento e il Santuario di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo a Fasanella.

Tra gli originali protagonisti del gruppo di artisti riuniti intorno alla scuola napoletana dell’olandese Anton Sminck van Pitloo nota come “Scuola di Posillipo”, Achille Vianelli si è particolarmente distinto per le sue rappresentazioni all’acquerello di piazze pubbliche, interni di chiese e dei pregevoli monumenti di cui è ricco il meridione d’Italia, tra cui l’antica città di Paestum con i tre grandi templi dorici.
Con uno stile pittorico meno lirico rispetto a quello di Giacinto Gigante, il maggiore esponente della scuola, ma più fotografico per la precisione della prospettiva e la ricchezza dei dettagli, le sue vedute appaiono soprattutto un interessante documento iconografico per scoprire l’aspetto ottocentesco di molti luoghi del salernitano, scomparsi o ancora esistenti, pur se spesso alterati nell’originale struttura architettonica.
Grazie alla sua vastissima produzione di disegni e acquerelli, rintracciabili nei musei e in numerose collezioni private, possiamo oggi ammirare alcuni luoghi del salernitano tra cui il Convento di Sant’Antonio a Capaccio, di San Francesco del Cilento e il Santuario di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo a Fasanella.

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Fig. 19. <strong>Achille</strong> <strong>Vianelli</strong> (1803-1894)<br />

I Templi di Pesto, 1845<br />

Litografia di Antonio Zezon (1803-1881) su disegno di<br />

<strong>Vianelli</strong> per il volume “Napoli e i luoghi celebri delle sue<br />

vicinanze” pubblicato a Napoli da Gaetano Nobile nel 1845<br />

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