06.04.2013 Views

Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Novembre 2009 •<br />

INDUSTRIA BOTTI, TINI<br />

E BARILI (BARRIQUES)<br />

Viale Italia, 200 - 31015 CONEGLIANO<br />

Tel. 0438 366411 - www.garbellotto.com<br />

ANNO XXXVI n.9 novembre 2009 € 1,00 Fondato nel 1974 dal Comm. REDO CESCON Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB TV<br />

w w w . i l p i a v e . i t il tuo quotidiano on line<br />

Magistratura inopportuna<br />

La condanna a Gentilini è solo l’ultimo atto<br />

Roberto Momo<br />

Che l’Italia sia anche il Paese delle<br />

contraddizioni e dei voltagabbana<br />

in tutti i settori della società,<br />

credo sia noto un po’ a tutti. Mi viene in<br />

mente, per ricordare un esempio, che nei<br />

due conflitti mondiali non siamo riusciti a<br />

concludere la storia con lo stesso partner<br />

iniziale. <strong>Il</strong> che la dice lunga sulla nostra<br />

credibilità.<br />

Però siamo anche il Paese dell’ingegno,<br />

della creatività, della fantasia. E siamo<br />

anche un Paese che sa offrire ospitalità a<br />

chi arriva. Specialmente il Veneto ha da<br />

sempre dimostrato accoglienza verso lo<br />

straniero che varca i nostri confini per integrarsi<br />

nel lavoro e nella vita sociale. Già<br />

gli antichi romani dicevano “eamus ad bonum<br />

venetum”, andiamo dal buon veneto.<br />

E se vogliamo scendere nel particolare,<br />

la provincia di Treviso ha uno dei più alti<br />

tassi di immigrazione a fronte di uno dei<br />

più alti tassi di buona integrazione. Direte<br />

“questo qui ha scoperto l’acqua calda”.<br />

Ma è per questo che non riesco a capacitarmi<br />

di fronte ad una sentenza a dir poco<br />

vergognosa come quella emessa da un<br />

magistrato della Repubblica Italiana nei<br />

confronti del pro sindaco di Treviso Giancarlo<br />

Gentilini, reo di aver proferito da un<br />

palco durante un comizio di fine autunno,<br />

frasi ritenute “razziste” nei confronti dello<br />

straniero. Credo che la sola “colpa” di<br />

Gentilini sia volere da sempre ordine, disciplina<br />

e rispetto delle leggi. Qualcuno gli<br />

dà del fascista! Se a credere in certi valori<br />

si viene etichettati come fascisti, allora lo<br />

sono anch’io. E lo saremo in molti. E lo<br />

sarò sempre finchè una parte della magistratura<br />

unita a quella sinistra che facendo<br />

leva sul buonismo vorrebbe continuare a<br />

spalancare le porte a tutti i disperati del<br />

mondo magari dando anche il benestare<br />

per la costruzione di moschee o altri luoghi<br />

di culto.<br />

Permettete che mi indigni di tutto questo.<br />

Consola il fatto che Giancarlo Gentilini ha<br />

dalla sua il popolo. Lo dimostrano le molteplici<br />

volte in cui è stato eletto. Lo Sceriffo<br />

passerà alla storia. Lo stesso non si<br />

potrà dire tra qualche anno di quel giudice<br />

quando nessuno si ricorderà più di lui.<br />

Al di sopra del<br />

“Popolo Sovrano”<br />

Adriano Gionco<br />

Piaccia o non piaccia, Berlusconi ci<br />

ha salvato nel 1994 dagli….ex…<br />

nuovi… catto…comunisti, come<br />

De Gasperi ci salvò dai comunisti Doc del<br />

1948.<br />

segue a pag. 2<br />

Intervista al Presidente<br />

della Provincia di Treviso Leonardo Muraro<br />

<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />

come presidio democratico<br />

Presidente, finalmente<br />

è operativa<br />

la nuova sede. Un<br />

grande passo per la Provincia.<br />

Come giudica quest’opera?<br />

<strong>Il</strong> Sant’Artemio è la casa dei<br />

trevigiani. Abbiamo restituito<br />

alla comunità trevigiana una<br />

struttura storica, inserita in<br />

un parco urbano di 67 ettari,<br />

con la volontà che divenga<br />

anche luogo di aggregazione e<br />

socializzazione a disposizione<br />

di tutto il territorio. La nuova<br />

sede della Provincia di Treviso<br />

è una vera e propria cittadella<br />

dei servizi, immersa nel verde,<br />

dov’è possibile trovare tutti gli<br />

uffici raggruppati in un’unica<br />

struttura.<br />

Quali sono gli obiettivi<br />

Lingua veneta nelle scuole<br />

A fAVORE CONTRO<br />

Anche l’Unesco<br />

ci dà ragione<br />

sui dialetti<br />

La questione delle lingue madri parte da una<br />

semplice constatazione: nei nostri territori<br />

queste esistono e, seppur non riconosciute<br />

ufficialmente, hanno il requisito ufficiale di tutte le<br />

lingue vive, ovvero parlanti che le usano abitualmente,<br />

nella vita quotidiana, in famiglia, negli affari,<br />

e nella vita politica. Sono certo che non esista<br />

una sola vicenda del mio Veneto che non sia stata<br />

raccontata in dialetto, non credo invece di poter<br />

dire il contrario.<br />

Alessandro Biz<br />

portati a termine da quando<br />

è Presidente?<br />

Questa amministrazione ha<br />

realizzato e promosso progetti<br />

strategici per il territorio e<br />

sostegno del suo sviluppo in<br />

diversi settori, naturalmente<br />

in base alle deleghe di nostra<br />

appartenenza. Soprattutto in<br />

questi ultimi anni, grazie alla<br />

stretta sinergia con gli altri<br />

segue a pag. 3 segue a pag. 3<br />

soggetti istituzionali e privati<br />

del territorio abbiamo portato<br />

a termine azioni e interventi<br />

anche per far fronte il periodo<br />

congiunturale. Inoltre, ricordo<br />

il trasferimento degli uffici della<br />

Provincia nella nuova sede<br />

del Sant’Artemio e la conseguente<br />

razionalizzazione della<br />

struttura, ma anche le diverse<br />

opere pubbliche ultimate in<br />

tutto il territorio (non dimentichiamo<br />

le scuole). Sto seguendo<br />

inoltre il progetto di fusione<br />

del trasporto pubblico locale,<br />

che permetterà di fare economia<br />

di scala.<br />

C’è qualcosa che avrebbe<br />

voluto realizzare ma non è<br />

stato possibile?<br />

Dialetto in classe?<br />

più svantaggi<br />

che vantaggi<br />

Luca Zaia Carlo Callegari<br />

segue a pag. 2<br />

Come mezzo per caratterizzare ciascuna Regione,<br />

c’è chi propone di usare nelle scuole il<br />

dialetto. Se ciò accadesse, succederebbe che i<br />

ragazzini sarebbero svantaggiati rispetto a quelli educati<br />

in famiglie che saggiamente usano la nazionale<br />

come lingua madre.<br />

Ecco il perché. <strong>Il</strong> dialetto non solo possiede una<br />

letteratura quasi inesistente, ma essendo per sua<br />

natura prevalentemente parlato, tra popolani, ha un<br />

vocabolario limitato. Infatti non viene usato in ar-<br />

Frequenze<br />

90.60 Conegliano<br />

96.30 Vittorio<br />

Vi racconto la mia<br />

storia con la<br />

giustizia canaglia<br />

Gianluca Versace<br />

Cari lettori del “<strong>Piave</strong>”,<br />

lo dirò senza cincischiare. La giustizia<br />

in Italia è stata abrogata. Chi è stato?<br />

Facile rispondere. La classe politica. Giudici<br />

e magistrati. Avvocati. Questo è il podio. Se la<br />

vostra esistenza è stata rovinata – come la mia<br />

– da questo mostro - che come Rosmunda bevve<br />

avidamente “dal teschio di tuo padre!”-, ingurgita<br />

il nostro stesso sangue sadicamente dai nostro<br />

teschi, sapete con chi prendervela.<br />

Se vi resta un’oncia di forza, una stilla di energia,<br />

un coriandolo di speranza: fatelo. Non arrendetevi.<br />

Un uomo non è mai finito, finché non abbassa<br />

le braccia in segno di resa.<br />

Sì, è pieno attorno a noi – se solo vogliamo guardare,<br />

se non ci voltiamo dall’altra parte - di vite<br />

distrutte, fagocitate, calpestate, triturate, gasate<br />

(da gas, come i nazisti facevano con gli ebrei),<br />

saponificate (idem) da questi insopportabili collitorti,<br />

da questi luridi nasi cisposi che governano<br />

a modo loro questa baracca immonda e ignobile,<br />

che osano chiamare “giustizia”. Hanno la faccia<br />

come il culo. Ma come osano? Come si permettono<br />

di unire al danno la beffa, per il cittadino<br />

che incappa nella tagliola?<br />

<strong>Il</strong> vero e unico vilipendio, caro Colle Più <strong>Alto</strong><br />

della Repubblica, è quello dei povericristi cancellati<br />

dalla faccia della Terra, uccisi dall’assenza<br />

di giustizia. Perché in un Paese dove non c’è<br />

più vita per il diritto, non esiste diritto alla vita.<br />

segue in ultima pagina<br />

Economia.<br />

Un modo per<br />

superare la crisi<br />

Oreste Steccanella<br />

Lo “SCEC” crea benefici diretti al consumatore<br />

e indiretti al produttore, nell’ordine<br />

del 10-20% ed è una valida alternativa<br />

all’attuale moneta: di conseguenza aiuta a superare<br />

i momenti di crisi!<br />

segue a pag. 3<br />

IL PIAVE MORMORA<br />

LA POLITICA DEL GOSSIP<br />

Dove finiremo di questo passo?<br />

Siamo alla politica reale<br />

oppure al reality della politica?<br />

COSTRUZIONI<br />

INNOVATIVE<br />

Tel. 0422 880348 www.betonpiave.com


2<br />

primo piano<br />

DALLA PRIMA<br />

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI<br />

TREVISO<br />

<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />

come presidio democratico<br />

(...)<br />

Stiamo riuscendo comun-<br />

que a portar avanti gli impegni<br />

presi, nel campo delle opere<br />

pubbliche, della viabilità e non<br />

solo. <strong>Il</strong> periodo storico non ci<br />

sta agevolando: la crisi congiunturale<br />

ci ha portato a prendere<br />

provvedimenti improvvisi<br />

per far fronte alle numerose<br />

richieste e necessità della<br />

gente. Inoltre, il Patto di<br />

Stabilità ci ha messo davanti<br />

a grossi vincoli che hanno<br />

rallentato le realizzazioni in<br />

cantiere.<br />

In molti definiscono le<br />

province un ente inutile da<br />

abolire.<br />

Sia il suo predecessore<br />

Luca Zaia sia Lei, con<br />

il vostro impegno, con il<br />

proficuo operato, avete<br />

ampiamente dimostrato il<br />

contrario.<br />

Perché è importante mantenere<br />

le Province?<br />

<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />

come presidio democratico<br />

di un’area vasta come<br />

è il territorio provinciale: non<br />

a caso la comunità si organizza<br />

a livello provinciale in<br />

DALLA PRIMA<br />

Al di sopra del<br />

“Popolo Sovrano”<br />

(...) Due tempi diversi e due<br />

uomini diversissimi, che hanno<br />

salvato l’Italia da coloro che<br />

non hanno mai avuto avversari<br />

politici, ma solo “nemici” da<br />

uccidere politicamente e non<br />

solo, con tutte le azioni e gli<br />

strumenti a disposizione, leciti<br />

e illeciti, come insegna ampiamente<br />

la storia (per chi sa leggerla)<br />

Lo stesso vale per gli avvenimenti<br />

attuali ampiamente<br />

interpretabili per chi ha l’equilibrio<br />

e il buon senso di valutarli<br />

intelligentemente.<br />

<strong>Il</strong> primo Presidente era un “Santo”<br />

il secondo; no!<br />

Ma non è detto che a governare<br />

debbano essere sempre: “ i Santi<br />

o i Poeti o i navigatori ecc…”<br />

anzi quasi mai, ma uomini più<br />

o meno normali, dalle attitudini,<br />

caratteristiche e volontà tali<br />

da poter essere messe oltre che<br />

al servizio di se stessi, anche al<br />

servizio della comunità.<br />

Chi ha talenti da spendere, li<br />

impieghi. O si deve essere unti<br />

da un …di sinistra per essere<br />

abilitati alla bisogna?<br />

Sempre la storia ci insegna<br />

l’esatto opposto.<br />

A proposito del tanto vituperato<br />

e “non costituzionale”!?! “Lodo<br />

Fondato nel 1974<br />

dal Comm. Redo Cescon (1929 - 2007)<br />

Reg. Tribunale Treviso n.412<br />

Iscritto all’USPI<br />

tutti i suoi aspetti (economico,<br />

sindacale, politico, religioso,<br />

associativo…). Quindi, il livello<br />

di governo dell’area vasta<br />

assume un’importanza strategica:<br />

le funzioni fondamentali<br />

delle Province debbono esser<br />

essenzialmente quelle di piani-<br />

Le Province reciteranno<br />

un ruolo da protagonista<br />

nell’applicazione<br />

del federalismo<br />

ficazione e coordinamento dello<br />

sviluppo economico locale oltre<br />

che quelle di sussidiarietà<br />

a supporto dei Comuni. Una<br />

pianificazione complessiva che<br />

comprenda e finalizzi organicamente<br />

ed in modo coerente oltre<br />

che le politiche del lavoro, della<br />

formazione e programmazione<br />

scolastica, ovviamente, la pianificazione<br />

territoriale di area<br />

vasta.<br />

Piuttosto, questi enti provinciali<br />

devono essere riformati. Oggi<br />

esistono un’infinità di altri Enti<br />

sovra comunali ad ampio rag-<br />

Alfano” già “Lodo Schifani” di<br />

cui tanto si parla, ci si dimentica<br />

che “l’immunità parlamentare”<br />

in vigore fino a non molti<br />

or sono era “Costituzionale”!?!<br />

E fu ampiamente usata senza<br />

ritegno proprio dai comunisti<br />

alla fine degli ‘40 e ’50 per far<br />

transitare e parcheggiare vari<br />

“Onorevoli” che di onorevole<br />

avevano ben poco a spartire con<br />

la giustizia. Ci si dimentica anche,<br />

e questo vale in particolare,<br />

per la “ Democristiana” Provincia<br />

di Treviso, che negli anni<br />

‘70 proprio i comunisti applicarono<br />

scientemente la famosa:<br />

“Strategia della Pontebbana” la<br />

quale consisteva nel mettere in<br />

crisi tutte le Amministrazioni<br />

Comunali e non solo, attraverso<br />

la denuncia di tutti i Sindaci e<br />

anche Amministratori di Enti,<br />

naturalmente “Democristiani”<br />

delle Città e dei Paesi su di essa<br />

“Statale Pontebbana” allineati.<br />

Denunce pretestuose e spesso<br />

infondate passate in mano a…<br />

di colore o extra Parlamentari, o<br />

altro, come allora si usava dire.<br />

Ciò produsse un notevole colpo<br />

alla credibilità di un “nemico”<br />

quale la DC, passando quindi<br />

sopra cinicamente alle crisi di<br />

Direttore<br />

Responsabile<br />

Alessandro Biz<br />

Supervisione<br />

giornalistica<br />

Gianluca Versace<br />

Alessandro Biz<br />

Andrea Catra<br />

Fabio Celant<br />

gio che assolvono a funzioni<br />

che potrebbero essere tranquillamente<br />

svolte dalle Province,<br />

con risparmio di risorse economiche.<br />

Che rapporto c’è con le vicine<br />

province, soprattutto<br />

Venezia e Belluno? Si<br />

possono instaurare sinergie?<br />

Io ho sempre sostenuto che<br />

si possa, anzi si debba lavorare<br />

di concerto con tutte<br />

le Province del Veneto, per<br />

realizzare progetti a lunga<br />

scadenza in favore del territorio.<br />

Non a caso recentemente<br />

ho siglato con le vicine Belluno<br />

e Venezia un documento contenente<br />

azioni strategiche da portar<br />

avanti congiuntamente. Si<br />

tratta di alcuni risoluzioni nelle<br />

attività di comune interesse,<br />

per la migliore e più efficiente<br />

gestione del territorio e dei servizi<br />

al cittadino. Urbanistica,<br />

viabilità, ambiente e turismo:<br />

questi gli ambiti d’intervento. <strong>Il</strong><br />

proposito è quello di ragionare<br />

intermini di area vasta, visti gli<br />

interessi che ci uniscono negli<br />

ambiti della pianificazione ter-<br />

galantuomini, crisi personali e<br />

famigliari nelle quali trascinarono<br />

i malcapitati Sindaci, costretti<br />

per legge alle dimissioni<br />

ed esposti con manifestazioni<br />

organizzate, al pubblico ludibrio.Sindaci,<br />

poi tutti assolti o<br />

derubricati dai reati attribuiti<br />

“posso fare nomi e cognomi”<br />

uomini difesi pubblicamente<br />

da un grande, coraggioso e<br />

indimenticato Deputato DC<br />

trevigiano, che ebbi l’onore di<br />

conoscere bene e il privilegio di<br />

essergli amico.<br />

Molti di questi Sindaci sono<br />

stati poi rieletti, con buona pace<br />

dei comunisti.Pertanto l’immunità<br />

temporanea all’incarico,<br />

ovvero la tutela di certe cariche<br />

pubbliche dalle insidie politiche<br />

che poco hanno a che vedere<br />

con la Giustizia, non capisco<br />

perché debba suonare scandalo.<br />

La sospensione dei processi non<br />

è annullamento dell’uguaglianza<br />

di tutti di fronte alla Legge.<br />

E allora perché tanto “casino”<br />

Quando di tale disposizione se<br />

ne è usato e se ne usa ancora nel<br />

mondo sotto varie forme?<br />

La vera giustizia, deve essere<br />

veramente vera. O no?<br />

Adriano Gionco<br />

Giovanni Cescon<br />

Graziano Mattiuzzi<br />

Direzione<br />

Roberto Momo<br />

Mattia Perencin<br />

Davide Pessot<br />

Valentino Venturelli<br />

Fabiano Zucco<br />

ritoriale, della viabilità e del<br />

turismo e non solo. Treviso,<br />

Venezia e Belluno poi hanno un<br />

minimo comun denominatore: il<br />

<strong>Piave</strong>, il fiume sacro alla Patria<br />

che lega i nostri territorio. E<br />

anche al <strong>Piave</strong> guarda il protocollo<br />

firmato.<br />

Recentemente è stato eletto<br />

presidente dell’URPV<br />

(Unione regionale<br />

delle province venete)<br />

<strong>Il</strong> mio ruolo è quello di<br />

garantire la rappresentatività<br />

delle Province in<br />

Veneto, ma anche e soprattutto<br />

a livello nazionale.<br />

Le Province sono<br />

un punto di riferimento per i<br />

cittadini, enti sulla cui utilità<br />

non devono esserci dubbi. La<br />

volontà è quella di essere un<br />

interlocutore forte nei confron-<br />

Redazione<br />

via Mazzini 64<br />

rec. corrisp. C.P. 180<br />

31015 Conegliano (TV)<br />

Tel. 0438 1791484 - 349 4081615<br />

Fax 0438 6945889<br />

e-mail: redazione.ilpiave@libero.it<br />

ti del Governo, nell’ottica del<br />

riordino dello Stato voluta dai<br />

Ministri Maroni e Calderoli,<br />

per fare in modo che le Province<br />

recitino un ruolo da protagonista<br />

nell’applicazione del<br />

federalismo.<br />

Tempo fa ha parlato dell’inno<br />

del <strong>Piave</strong>? Cosa rappresenta<br />

per il nostro territo-<br />

Sant’Artemio è la casa<br />

dei trevigiani.<br />

Abbiamo ridato alla comunità<br />

una struttura storica,<br />

inserita in un parco urbano<br />

rio?<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> è il fiume sacro della<br />

nostra terra, è la striscia d’acqua<br />

che divide in due la Marca<br />

Trevigiana. È il fiume dove mi-<br />

Edito da<br />

Ass. Culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong><br />

via Friuli - S. Vendemiano TV<br />

Stampa<br />

Centro Stampa Editoriale<br />

Grisignano di Zocco (VI)<br />

• Novembre 2009<br />

gliaia di giovani da tutta Europa,<br />

ma soprattutto veneti, sono<br />

morti durante il Primo Conflitto<br />

Mondiale, molti dei quali senza<br />

neppure sapere per quale motivo<br />

stessero combattendo. Insomma,<br />

è il fiume che raccoglie<br />

la memoria storica del nostro<br />

territorio e della nostra gente.<br />

Un testo che parla di libertà.<br />

E se è vero che un inno ha una<br />

funzione simbolica ed è<br />

efficace se esprime un<br />

sentire comune, cioè il<br />

sentire di una comunità,<br />

allora non è sbagliato<br />

pensare alla “Canzone<br />

del <strong>Piave</strong>” anche come<br />

inno della Provincia di<br />

Treviso, perché ci riconosciamo<br />

come gente del <strong>Piave</strong><br />

non come dato genetico, ma<br />

morale, che unisce la memoria<br />

dei trevigiani.<br />

Alessandro Biz<br />

Abbonanamenti<br />

Italia € 12,00 - Sostenitore € 50,00<br />

Estero € 100,00<br />

I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti<br />

vengono utilizzati esclusivamente per<br />

l’invio della pubblicazione e non vengono<br />

ceduti a terzi per alcun motivo.


3<br />

Novembre 2009 • primo piano<br />

DALLA PRIMA<br />

ECONOMIA<br />

Un modo per superare la crisi<br />

(...) L’idea principe è nata dalla<br />

filosofia economica ed etica<br />

di solidarietà di Papa PIO X il<br />

quale, nell’Enciclica profetizzò:<br />

“Nel nostro tempo è ormai<br />

evidente che ricchezza e immenso<br />

potere sono concentrati<br />

nelle mani di pochi uomini!”<br />

Egli dettò gli ideali economici<br />

dell’industria ad esempio della<br />

Marzotto dal circuito del denaro<br />

dell’azienda, allo spaccio aziendale<br />

e alimentare, alle colonie<br />

marine e montane ecc. Dettò i<br />

principi per il salvataggio delle<br />

aziende in crisi (bisogna fare<br />

una nuova fontana accanto all’antica<br />

sorgente) e con la sua<br />

esemplare semplicità si contrappose<br />

alla sciocca vanità dei<br />

vari maghi e fattucchieri della<br />

finanza. Un esempio lo troviamo<br />

nelle risposte al nipote<br />

in procinto di prender moglie:<br />

“Che sia sana, che te piasa, che<br />

la tasa e che stia in casa!”<br />

L’idea di creare il circuito dello<br />

SCEC è nata da un profondo<br />

bisogno dell’uomo di esprimere<br />

DALLA PRIMA<br />

A fAVORE<br />

Anche l’Unesco ci dà ragione sui dialetti<br />

(...) Le raccomandazioni dell’Unesco<br />

sulla necessità di diffondere<br />

le lingue locali, contenute<br />

nella decisione approvata<br />

durante la Quarta Sessione del<br />

Comitato Intergovernativo della<br />

Convenzione dell’Unesco<br />

per il Patrimonio immateriale<br />

dell’Umanità, svoltasi di recente<br />

ad Abu Dabhi, danno ragione<br />

alla battaglia che la Lega Nord<br />

di Umberto Bossi conduce da<br />

mesi, una battaglia di civiltà,<br />

non di retroguardia.<br />

Stupisce, o forse no, leggere sul<br />

Corriere della sera l’irridente<br />

articolo di Paolo Di Stefano.<br />

La tesi di fondo, di una parte<br />

considerevole della nostra intellighenzia,<br />

così chiaramente<br />

espressa da Di Stefano, è che si<br />

tratterebbe di un inutile spreco<br />

di denaro perché le culture locali<br />

meriterebbero di essere lasciate<br />

al loro destino in nome di<br />

una sorta di lezione darwiniana.<br />

Questo varrebbe, ovviamente<br />

anche per le lingue dei territori.<br />

Noi non siamo d’accordo.<br />

L’esistenza di una lingua migliore,<br />

più giusta, o più opportuna<br />

è per noi un dogma inutile e<br />

dannoso. Nella Genesi c’è scritto<br />

che Dio fece le cose e diede<br />

però all’uomo il compito di dare<br />

ad esse un nome. Ogni volta<br />

che una comunità territoriale<br />

ha dato un nome a un luogo, un<br />

oggetto o un animale è come se<br />

partecipasse nuovamente alla<br />

sua creazione. Le lingue sono,<br />

quindi, inevitabilmente degli<br />

universi conoscitivi, delle lenti<br />

attraverso le quali vedere e<br />

comprendere il mondo. Perché<br />

dovremmo privarci anche di<br />

uno solo di questi formidabili<br />

strumenti? Noi vogliamo difen-<br />

la propria solidarietà nella pacifica<br />

convivenza con i propri<br />

simili, ricavando contemporaneamente<br />

dei benefici diretti ed<br />

indiretti per per se stessi e per<br />

l’intera umanità!<br />

L’iniziativa è nata da un gruppo<br />

di imprenditori, commercianti,<br />

professionisti, privati che<br />

si sono resi conto che lasciare<br />

l’esclusività della gestione del<br />

denaro alle banche crea grave<br />

e irreparabile pregiudizio alla<br />

comunità! Le banche, assistite<br />

dai maghi della finanza, molto<br />

spesso sottraggono scelleratamente<br />

i risparmi dal territorio<br />

per indirizzarli agli effimeri<br />

mercati internazionali.<br />

Per sopperire a queste malefatte<br />

è sorta un’Associazione all’interno<br />

della quale avvengono<br />

scambi cartacei rappresentati<br />

appunto dagli SCEC che circolano<br />

parallelamente ed integrano<br />

il pagamento con la moneta<br />

ufficiale (Euro). Ad esempio<br />

se il bene vale 100 Euro, potrà<br />

essere acquistato con 80 Euro e<br />

dere e promuovere tutto questo,<br />

usufruendo di tutte le opportunità<br />

che le moderne agenzie<br />

educative possono offrirci.<br />

La Lega è contro le escort culturali,<br />

perché l’italiano non deve<br />

essere una lingua di lusso per<br />

elite e caste. Gli zelanti e cruscanti<br />

censori che vogliono imbrogliare<br />

il popolo fin dai tempi<br />

dei Savoia ci devono spiegare<br />

se per loro l’Unesco, oggi, è ancora<br />

buona o se anche i barbari<br />

dell’Onu tentano di distruggere<br />

a spadate il loro mondo perfetto.<br />

A dispetto di quanto dicono non<br />

solo l’Unesco ma anche alcuni<br />

dei nostri migliori scrittori,<br />

come Alberto Arbasino sul Corriere<br />

poco tempo fa, c’è ancora<br />

certa intellighenzia tutta italiota<br />

che preferisce berciare sulla<br />

differenza tra lingua e dialetto<br />

e sottocultura, perché il dialetto<br />

non fa comodo alla sua battaglia<br />

partigiana del momento.<br />

Mi chiedo cosa sarebbe stato<br />

di Carlo Emilio Gadda e di Per<br />

Paolo Pasolini se al tempo ci<br />

si fosse chiusi in qualche torre<br />

eburnea a ragionare di micronazionalismi,<br />

ancorandosi a<br />

quella cosa morta che è la lingua<br />

standard, invece di dare<br />

ascolto alle voci della strada e<br />

del popolo. Guardando queste<br />

logge della cultura ci vediamo<br />

riflesso il vuoto autoreferenziale<br />

di tutti i baronati universitari<br />

e politici. Spiace poi riscontrare<br />

in alcuni interventi a favore delle<br />

omologazioni culturali, come<br />

in quest’ultimo di Di Stefano,<br />

anche alcune venature che in<br />

altri ambiti gli stessi autori definirebbero<br />

xenofobe.<br />

Luca Zaia<br />

con un buono di 20 “Scec” che<br />

viene dato gratuitamente dall’Associazione.<br />

Le massaie che sono le vere ed<br />

autentiche regine dell’economia<br />

e che ora hanno abbandonato<br />

il caro prezzo del pesce e<br />

della carne per sostituirlo con<br />

le uova, potranno così contare<br />

di una disponibilità maggiore:<br />

Sicchè un pensionato che gestisce<br />

1.000 Euro al mese è come<br />

ne disponesse 1.200 (nell’ipotesi<br />

che le ditte di riferimento abbiano<br />

concordato con l’associazione<br />

il 20 %) poichè il dentista,<br />

il commercialista, il macellaio,<br />

l’estetista ecc. ecc. convenzionati<br />

nell’associazione dovranno<br />

accettare gli SCEC così come<br />

era stato convenuto nella convenzione<br />

associativa!<br />

L’associazione, benedetta ed<br />

auspicata da un noto Vescovo<br />

del Sud Italia, viene “battezzata”<br />

come un mezzo di repressione<br />

alla mafia in quanto lo SCEC<br />

è negoziabile solo nel circuito<br />

associativo...!!!<br />

LINGUA VENETA NELLE SCUOLE<br />

DALLA PRIMA<br />

CONTRO<br />

Dialetto in classe? Più svantaggi che vantaggi<br />

(...) ti tecnici, scientifici, filosofici,<br />

ecc., ma prevalentemente<br />

nella poesia o nelle barzellette.<br />

Parlando di cose un po’ fuori<br />

dell’usuale, ci si intende benissimo<br />

anche con gesti, oppure<br />

con un giro di parole al posto<br />

di una. Anche perché nel parlato<br />

non esiste il problema dello<br />

spazio nella pagina, importante<br />

e anche costoso della scrittura,<br />

specialmente quando si usava<br />

pergamena o papiro. Come<br />

ogni tipo di comportamento,<br />

anche la lingua usata è cultura<br />

che viene acquisita assai facilmente<br />

e con nessuno sforzo<br />

nei primissimi anni di vita,<br />

Cosi, il mondo della solidarietà<br />

sta prendendo il volo verso<br />

mete più interessanti e parallelamente<br />

sta nascendo l’iniziativa<br />

del Gruppo del Gas Solidale,<br />

il Gruppo di Acquisto dei<br />

Terreni, il Gruppo di Sapore del<br />

Cuore, il Progetto sull’Agricoltura,<br />

le scuole Materne, il tutto<br />

in un clima pacifico e di fraterna<br />

e leale convivenza al di fuori<br />

– almeno per il momento - del<br />

maledetto profitto e dell’avidità<br />

incontenibile del denaro che<br />

serpeggia in ogni luogo ed in<br />

ogni iniziativa. <strong>Il</strong> prolificarsi di<br />

tale attività di solidarietà, arriva<br />

proprio ora, in un momento di<br />

incertezza economica perchè<br />

l’Italia non determina ma su-<br />

fino all’età massima di dodici<br />

anni. Avanzando con l’età si<br />

apprende sempre meno e con<br />

sempre maggiore difficoltà.<br />

<strong>Il</strong> bambino, in apposito ambiente<br />

dai sei ai trentasei mesi<br />

di età, può essere messo nella<br />

condizione di scoprire da solo<br />

senza fatica e usare in modo<br />

corretto, lettura e scrittura.<br />

Nello stesso tempo può apprendere<br />

vocaboli che nel dialetto<br />

non esistono. In tal modo<br />

il fanciullo sarà in possesso<br />

di una ricchezza di vocaboli e<br />

sarà avvantaggiato nella vita,<br />

nello scritto e nel parlare.<br />

<strong>Il</strong> dialetto veneto, anche se usa-<br />

bisce le conseguenze dai paesi<br />

economicamente più forti. Infatti<br />

si ipotizza che la ripresa<br />

dell’economia sia legata al destino<br />

del dollaro. E’ storicamente<br />

risaputo che le economie dominanti<br />

sono quelle in grado di<br />

imporre la propria valuta come<br />

moneta di riserva per il resto del<br />

mondo. Una economia forte ha<br />

una valuta forte. E’ il caso degli<br />

Stati Uniti negli anni Novanta<br />

con il Dollaro, della Gran Bretagna,<br />

anni addietro con la Sterlina.<br />

Noi Italiani siamo i maggior<br />

ottimisti e allora anche i maggior<br />

pessimisti, però abbiamo il<br />

pregio di essere reattivi.<br />

Lo dimostra la quantità delle<br />

nuove partite IVA che hanno<br />

to in un territorio che si estende<br />

dalla Slovenia al lago di Garda<br />

e dal Trentino al fiume Po, in<br />

epoca di radio, televisione e<br />

telefonini, è sempre piccolo.<br />

Inoltre, a causa di radio, televisione,<br />

telefono non è più quello<br />

dolce e armonioso di una volta.<br />

L’ho capito quando, anni fa, in<br />

un albergo a Lourdes, ho parlato<br />

con una cameriera, figlia di<br />

emigrati di Montebelluna, da<br />

tempo in Francia. Se si fosse<br />

ancora in tempo, si potrebbe<br />

compilare un vocabolario<br />

Veneto – Italiano (e viceversa)<br />

e incidere CD per l’esatta pronuncia,<br />

ad uso di studiosi fu-<br />

segnato un aumento di 28.000<br />

di cui 5.000 per la sola Lombardia.La<br />

locomotiva Italia avanza<br />

anche se sbuffa e si inizia ora<br />

ad intravedere una luce alla fine<br />

del tunnel! Lo SCEC contribuirà<br />

in modo determinante allo<br />

sviluppo anche se l’area del low<br />

cost riguardante i consulenti e<br />

professionisti in genere, dovrà<br />

ridimensionarsi, così come la<br />

borghesia quella vera, pura, autentica,<br />

dovrà contribuire con<br />

più determinazione ai bisogni<br />

sociali dello Stato e l’operaio<br />

dovrà concepire il lavoro come<br />

bisogno dell’uomo e non come<br />

una maledizione di Dio!<br />

Oreste Steccanella<br />

steccor@libero.it<br />

turi. Per distinguersi da altre<br />

Regioni, il Veneto dovrebbe<br />

usare altri aspetti della cultura,<br />

come è scritto in modo facile,<br />

nel mio libro “LA GRANDE<br />

TRUFFA”.<br />

Già che sono in argomento di<br />

dialetto, continuo. La lingua<br />

italiana, come tutti sanno, è il<br />

dialetto toscano usato da Dante,<br />

Petrarca, Boccaccio, per ricordare<br />

i maggiori. Per usarlo<br />

nello scritto fu facile per essi<br />

trovare le parole mancanti nel<br />

dialetto, toscanizzando il latino,<br />

come lo fu per lo Spagnolo,<br />

il Portoghese e il Francese.<br />

Carlo Callegari


4 mondo<br />

Argentina. IV Rassegna del<br />

Cinema Veneto a Mar del Plata<br />

I<br />

film prescelti per la IV edizione<br />

del Cinema Veneto a<br />

Mar del Plata, “capitale” turistica<br />

dell’Argentina, e proiettati<br />

nel prestigioso Teatro Colon<br />

dal 28 settembre al 1 ottobre<br />

scorso, hanno fatto il pieno di<br />

spettatori al di là di ogni attesa.<br />

I marplatensi hanno mostrato<br />

di gradire la selezione proposta<br />

che comprendeva tre film girati<br />

nel Veneto in tempi diversi, anche<br />

se non recenti (le prime due<br />

pellicole),Venezia , la luna e tu<br />

(1958) e La moglie del prete<br />

(1971) di Dino Risi nonchè la<br />

terza di genere diverso e taglio<br />

molto attuale, Antonio, guerriero<br />

di Dio (2006) di Antonello<br />

Bellucco e Sandro Checca. Particolarmente<br />

applaudito a scena<br />

aperta il film “La moglie del<br />

prete”, il cui tema, il celibato<br />

del sacerdote cattolico, rimane<br />

di attualità anche in Argentina .<br />

<strong>Il</strong> successo di pubblico ha sottolineato<br />

il gradimento verso il<br />

genere classico commedia-all’italiana<br />

di cui è stato fine maestro<br />

ed interprete il compianto<br />

regista Dino Risi, piuttosto che<br />

verso film italiani di maggiore<br />

impegno sociale come Vajont e<br />

Porzius che erano stati proiettati<br />

alla rassegna del 2008. <strong>Il</strong><br />

terzo film sulla vita di San Antonio<br />

ha avuto pure un’ottima<br />

accoglienza per il ritmo ed il<br />

taglio moderno del racconto.<br />

Sicuramente la rassegna, patrocinata<br />

dalla Regione Veneto e<br />

portata avanti dall’Accademia<br />

di Scienze e Spettacolo di Rovigo,<br />

avrà un futuro roseo tant’è<br />

che da più parti qui a Mar<br />

del Plata ci si augura che il cinema<br />

italiano sia più presente<br />

nel mercato cinematografico<br />

argentino.<br />

Pierpaolo De Nardi<br />

Corrispondente per<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> a Mar del Plata<br />

Immigrazione: dall’Australia<br />

abbiamo molto da imparare<br />

Fatti inquietanti che coinvolgono<br />

la comunità<br />

islamica, ci invitano a<br />

riflettere sul rapporto tra immigrazione<br />

e integrazione: l’aggressione<br />

subita dall’On. Santanchè<br />

mentre protestava contro<br />

l’uso del “burqua”, per difendere<br />

la libertà e dignità delle<br />

donne; gli omicidi di Sanaa<br />

Dafani e di Hina, colpevoli di<br />

voler vivere all’occidentale; la<br />

pretesa di rimuovere i crocifissi<br />

dai luoghi pubblici e la pratica<br />

di usi e costumi che un Paese<br />

civile non può tollerare (il “burqua”,<br />

la poligamia, l’infibulazione,<br />

lo Stato teocratico); le<br />

moschee spesso trasformate in<br />

centri eversivi dove<br />

si predica l’odio<br />

religioso, si progettano<br />

attentati e si<br />

sostiene il terrorismo,<br />

il recente attentato<br />

alla caserma<br />

“Santa Barbara”<br />

di Milano. Giorno<br />

dopo giorno la loro<br />

arroganza cresce.<br />

Integrazione, significa<br />

per un immigrato:<br />

comunicare con<br />

la lingua del paese<br />

che lo ha accolto, osservare le<br />

leggi e i costumi del medesimo<br />

anche, se questo contrasta con i<br />

propri valori. Gli immigrati che<br />

non vogliono o non possono integrarsi,<br />

devono andarsene, nessuno<br />

gli obbliga a rimanere e non<br />

abbiamo il dovere di ospitarli.<br />

Peter Howard Costello, è stato<br />

vice-presidente del Partito Liberale<br />

australiano e Ministro<br />

del Tesoro dal 1996 al 2007.<br />

Le sue dichiarazioni sull’immigrazione,<br />

dovrebbero indurci<br />

a riflettere sulle soluzioni da<br />

adottare verso, un’immigrazione<br />

ostile nei comportamenti e<br />

incompatibile nei valori. Parole<br />

meritevoli di attenzione, perché<br />

pronunciate da un figlio di<br />

immigrati e ministro di una nazione<br />

multirazziale come l’Australia.<br />

Parole sensate, diverse<br />

dalla “melassa buonista” che<br />

cola dai banchi della sinistra<br />

e dalla sacrestie del Vaticano.<br />

<br />

Giorgio Da Gai<br />

Iniziata dagli israeliani, realizzata<br />

e attualmente gestita<br />

dagli italiani, Sharm<br />

el-Sheikh diventerà entro pochi<br />

anni la “seconda casa” dei<br />

russi.<br />

Ho trascorso due settimane<br />

nella cittadina egiziana e, tra<br />

bagni di sole e d’acqua del<br />

Mar Rosso, ho trovato il tempo<br />

di scambiare qualche parola<br />

con simpatici tassisti o con<br />

venditori ambulanti di papiri.<br />

Sono stato colpito nell’apprendere<br />

che la maggior parte degli<br />

esercenti egiziani non abita a<br />

Sharm el-Sheikh; la cittadina<br />

è composta principalmente da<br />

villaggi turistici ed hotels. Gli<br />

egiziani che lavorano presso<br />

questi ultimi vengono dai<br />

paesi esterni e percepiscono<br />

all’incirca tra i 50 ed i 100<br />

euro mensili per mansioni che<br />

vanno dal giardiniere al cameriere;<br />

i più remunerati sono i<br />

receptionist ed i capisettore<br />

con stipendi che vanno dai 100<br />

ai 500 euro mensili. Molti decidono<br />

di mettersi in proprio<br />

organizzando piacevoli escursioni<br />

per i turisti con cammelli<br />

e moto (a parità d’offerta costano<br />

circa la metà rispetto a<br />

quelle proposte dagli operatori<br />

turistici), altri vendendo cimeli,<br />

statuine, tappeti e papiri.<br />

I venditori, spesso assillanti<br />

nell’invitare il turista nel proprio<br />

negozio, non espongono<br />

i prezzi perchè esso è frutto<br />

della contrattazione; l’obiettivo<br />

è il giusto prezzo concordato,<br />

perciò è bene essere molto<br />

oculati nell’acquisto se non<br />

si vuole spendere 20 euro per<br />

una sfinge in finto basalto.<br />

Chi percorre l’arteria principale<br />

di Naahama Bay per la prima<br />

volta sicuramente impiegherà<br />

un’ora per percorrere cento<br />

metri; tassisti, pr delle discoteche,<br />

“buttadentro” dei locali<br />

e venditori vari vi impediranno<br />

di annoiarvi in una località<br />

dove l’invito all’acquisto è imperante.<br />

Quando il venditore<br />

capisce che le vostre intenzioni<br />

non sono votate all’acquisto<br />

ma alla semplice curiosità vi<br />

proporrà dell’hashish; merce<br />

molto diffusa importata prevalentemente<br />

dal Marocco, dalla<br />

Palestina e dalla Giordania.<br />

La vendita di hashish sembra<br />

accomunare molti tassisti,<br />

giardinieri, camerieri e negozianti;<br />

un vero business in una<br />

località frequentata da giovani<br />

in cerca di divertimento. <strong>Il</strong><br />

turista preparato sa che non<br />

conviene mai pagare in euro a<br />

Sharm el-Sheikh, ai prezzi di<br />

listino, talvolta, occorre som-<br />

• Novembre 2009<br />

Sharm el-Sheikh tra le righe<br />

mare una percentuale del 10-<br />

20% per servizio o per tasse<br />

statali. Gli egiziani che lavorano<br />

in Sharm el Sheikh e che<br />

vivono in perenne contatto con<br />

i turisti si stanno adoperando<br />

nello studio del russo; se in un<br />

primo momento la cittadina<br />

era a prevalente concentrazione<br />

turistica italiana, la tendenza<br />

attuale mira ad una clientela<br />

proveniente dalla Russia e dai<br />

paesi ad essa limitrofi.<br />

Gli accordi di pace di Camp<br />

David che assegnarono la penisola<br />

del Sinai all’Egitto hanno<br />

costituito un importantissima<br />

occasione per l’economia<br />

della terra dei faraoni, colta<br />

efficacemente sia dal Governo<br />

del Cairo sia dai pionieri italiani<br />

che hanno saputo realizzare<br />

in un’area prevalentemente<br />

deserta un’oasi turisticamente<br />

fiorente.<br />

Se non vedete l’ora di fare un<br />

bagno nelle acque del Mar<br />

Rosso tra gli splendidi pesci<br />

colorati che abitano la barriera<br />

corallina, diffidate del mare<br />

piatto, significa che la corrente<br />

è molto forte e credetemi, se<br />

non siete nuotatori eccezionali,<br />

vi verranno a prendere con<br />

il salvagente.<br />

federico Maccadanza<br />

Industria Cementi Giovanni Rossi spa<br />

Stabilimento di Pederobba<br />

Via S. Giacomo, 18 - Pederobba/TV<br />

Tel. 0423 6941 - fax 0423 694281<br />

e-mail: stab.pederobba@cementirossi.it


5<br />

Novembre 2009 • cultura<br />

LA RUBRICA DELL’ARTE<br />

Quello che colpisce delle<br />

opere di Giliana è la<br />

tensione vibrante della<br />

sua sperimentazione che si nota<br />

nel gioco tra l’allusività del<br />

vero e la liricità di un’apparenza<br />

sfuggente. L’artista si lascia<br />

trasportare dal proprio istinto,<br />

guarda soprattutto all’effetto<br />

cromatico delle incrostazioni<br />

e degli strati di colore, elaborando<br />

una contemplazione che<br />

ha la forza di riconoscimento.<br />

Lo si può notare osservando<br />

il sapiente uso che ne fa della<br />

materia .La tecnica innovativa<br />

trapela un’infinità di texture<br />

, ruota attorno al concetto di<br />

fluidità: gestisce, plasma questa<br />

sostanza dandole forma.<br />

Le forme ultime si ispirano alla<br />

natura e il simbolo dominante è<br />

l’albero, il liquido dunque come<br />

linfa vitale.<br />

La società ha intriso e danneggiato<br />

la natura e Giliana si<br />

fa portavoce del problema rappresentando<br />

delle figure rugose,<br />

frastagliate con colori cupi,<br />

che hanno bisogno di emergere,<br />

affrontando il problema dell’ecologia<br />

e della salvaguardia<br />

del nostro ambiente. L’uomo e<br />

la natura dovrebbero essere in<br />

connessione, in simbiosi tra loro<br />

ma questo rapporto è da ricostruire.<br />

In alcune opere si riesce<br />

ad intravedere qualche spiraglio<br />

tra i rami, con colori più rosei,<br />

un avvicinamento a una realtà<br />

più vantaggiosa per un domani<br />

più pulito e sereno. Né risulta<br />

un’immaginosa armonia pittorica,<br />

la vernice magmatica che<br />

si deposita nel supporto rivela<br />

potenzialità interpretative, dove<br />

è possibile leggere una sorta di<br />

scrittura emergente dal buio.<br />

L’ANGOLO<br />

DELLA POESIA<br />

Notte a Paestum<br />

Un serpente di luce<br />

avvolge il silenzio<br />

della notte,<br />

nelle sue spire<br />

riposano le barche<br />

in rada.<br />

L’acqua<br />

si dipinge di colori<br />

e veglia solitaria<br />

la luna,<br />

mentre le stelle<br />

maturano il tempo.<br />

Ombre delicate<br />

accarezzano gli anfratti<br />

di pietra<br />

nei templi lontani,<br />

e le colonne al tocco<br />

si distendono lievi<br />

or lunghe or brevi<br />

nell’eterno sonno.<br />

Gli Dei racchiusi<br />

mormorano piano<br />

le antiche storie<br />

del pensiero umano.<br />

Solitario parte il primo pescatore,<br />

dondola dolcemente il “Bucanier”<br />

s’ode il suono del Canel<br />

Adriano Gionco<br />

a cura di Mara Campaner<br />

La fluidità e le forme<br />

di Giliana Mason<br />

La pienezza visiva ritorna anche<br />

nei suoi ritratti dove le composizioni<br />

annunciano la complessità<br />

psicologica di un’artista<br />

capace di districarsi nella profondità<br />

dell’introspezione delle<br />

figure che vuole rappresentare.<br />

Queste immagini sono dense di<br />

significato, in quanto costruite<br />

per definire un’interiorità che<br />

trapela dal gioco degli sguardi e<br />

delle linee espressive del volto.<br />

Lasciando degli sfondi per metà<br />

bianchi e per metà incrostati<br />

riesce a creare un margine di<br />

mistero, un sospetto di ritegno<br />

a rivelare la natura più nascosta<br />

dei soggetti ritratti. I suoi ritratti<br />

sono contemporanei e vuole<br />

ricercare dei valori spirituali<br />

della bellezza dove Giliana si<br />

sente libera e generosa nella sua<br />

ricerca.<br />

L’artista procede sempre con<br />

una certa carica creativa, segnica<br />

e naturalmente materica,<br />

lasciando così libero sfogo alle<br />

sue emozioni. Nell’opera “New<br />

York”riesce a sovrapporre delle<br />

Nell’ignoto del tempo<br />

Un soffio<br />

ciclonico<br />

un buio<br />

in pieno giorno,<br />

come nell’atroce<br />

momento<br />

del Calvario,<br />

attanaglia<br />

spauriti<br />

sentimenti<br />

religiosi<br />

nell’ignoto<br />

del tempo.<br />

E mi sgomenta<br />

la nascita<br />

improvvisa<br />

di un abbandono<br />

a tristi giorni,<br />

ad attimi<br />

ormai fugati,<br />

che ora<br />

saprei consumare.<br />

E non mi sovviene<br />

rigata macina<br />

maciullante,<br />

una poltiglia<br />

di buio e di cuore:<br />

la macina<br />

dei sentimenti<br />

falsi e bugiardi,<br />

per fiorire<br />

dell’Amore.<br />

Licio Gelli<br />

situazioni, lasciando un largo<br />

spazio alla natura con increspature<br />

create con la velina (chiave<br />

di volta per arrivare alla materia)<br />

e sopra una piccola fascia<br />

della città che si innalza con i<br />

suoi palazzi. In questa composizione<br />

dove dominano i colori<br />

caldi è ancora presente quella<br />

inquietudine vista nelle opere<br />

con l’albero.<br />

Si possono ammirare le opere di<br />

Giliana e le installazioni di notevole<br />

carica attrattiva, presso<br />

il suo studio e spazio espositivo<br />

MASON’s ART a Pianzano<br />

di Godega S.U. dove pure la<br />

vetrata è usata come spazio d’<br />

espressione.<br />

La Mason’ s Art è anche uno<br />

spazio che l’artista mette a disposizione<br />

per tutti coloro che<br />

vorrebbero esporre le proprie<br />

creazioni. Per informazioni<br />

contattate Giliana allo 347 79<br />

22 707 o su http://blog.libero.<br />

it/mason<br />

Mara Campaner<br />

LA CORRISPONDENZA<br />

DEL DR. ROSPONI<br />

Libri in Cantina: un successo che<br />

parla di qualità e voglia di cultura<br />

Si è appena conclusa la<br />

settima edizione di Libri<br />

in Cantina, la mostra<br />

nazionale della piccola e media<br />

editoria che si è tenuta a Susegana<br />

il 2, 3, 4 ottobre nello<br />

splendido scenario del Castello<br />

di San Salvatore e della Cantina<br />

Collalto. Un successo di pubblico<br />

e di critica. Durante tutto il<br />

weekend, ed in particolare nella<br />

giornata di domenica, l’affluenza<br />

è stata notevole e l’interesse<br />

è stato vivo per tutti gli appuntamenti<br />

della ricca programmazione,<br />

segno che la rassegna è<br />

riuscita ad incontrare il gusto<br />

delle più varie tipologie di lettori<br />

e visitatori.<br />

«I fatti in certi casi parlano da<br />

soli – commenta il Sindaco di<br />

Susegana Gianni Montesel – E<br />

questa edizione è stata una delle<br />

più soddisfacenti non solo in<br />

termini di partecipazione ma<br />

soprattutto perché ha messo in<br />

luce un rafforzamento della manifestazione,<br />

che ha raggiunto<br />

un notevole livello di maturità e<br />

un giusto equilibrio tra l’offerta<br />

e la domanda nel particolare<br />

settore dell’editoria indipendente».<br />

“IL CACCIATORE”<br />

Mio cugino, che fa<br />

l’alpino, in Afganistan<br />

guadagnava<br />

4002 € il mese cosicché s’è<br />

fatto l’appartamento ed una<br />

“grossa” Fiat ma di II mano.<br />

Suo nonno fece invece l’alpino<br />

in Yugoslavia, nel 1942,<br />

e rischiò la “foiba”. Riusci a<br />

scappare, ma tuttavia ebbe i<br />

“pedocchi”. Quei “pedocchi”<br />

(=pidocchi) che ancora infestano<br />

le testoline dei nostri<br />

cari bimbetti in certe “squole”<br />

“alimentari”, ma senz’altro<br />

assai meno pericolosi dell’incombente<br />

influenza dei maiali<br />

“AH1N1v”, che farà strage se<br />

non ci si disinfetta subito e presto<br />

“mani&gola” col “raboso<br />

del <strong>Piave</strong>” che sia però appena<br />

munto dalle botti e che ancora<br />

“bolla” (fermenti!). In caneva<br />

non bolle invece il vino di<br />

“Jojo&company”, dacchè per<br />

uccidere le “farfalline”, le “cicaline”,<br />

i “ragnetti” – tutti però<br />

con il diritto di vita e di vivere<br />

come “noi” pretendiamo per<br />

“noi”! – hanno “invelenato” il<br />

vigneto, usando persino i mezzi<br />

aerei, come se questi “tesserini”<br />

–che ci rubano si qualche<br />

grappolo, qualche fiore e fanno<br />

anche la cacca sulle foglie<br />

– fossero dei “talebani”!<br />

Ma il vino non è necessario<br />

alla vita, come non è necessaria<br />

la birra, ma l’acqua si che<br />

è necessaria alla vita, perciò<br />

fate voi! Mia sorella, essendo<br />

“racchia, bassa e grassa, - tuttavia<br />

studiata all’università di<br />

Svizzera- non ha mai potuto<br />

esibirsi in televisione neppure<br />

“nuda” a notte fonda! Ha ripiegato<br />

perciò e malamente sul<br />

Liceo a far di “greco&latino”<br />

con un salario precario di<br />

1000€ il mese. “Fortuna” volle<br />

però, che essa trentenne, maritasse<br />

un collega sessantenne,<br />

da 1350€ il mese o giù di li,<br />

«Le migliaia di persone che si<br />

sono divise tra gli espositori,<br />

gli incontri con gli autori, le<br />

mostre, i laboratori e che hanno<br />

dimostrato un interesse reale<br />

all’offerta proposta fanno davvero<br />

ben sperare sulla vitalità<br />

culturale del nostro territorio<br />

– aggiunge l’Assessore alla cultura<br />

Vincenza Scarpa – Sono<br />

un segno positivo di come una<br />

ma ahimè con la dentiera già<br />

rotta, la puzza ai piedi e la<br />

pressione alta al pari però d’un<br />

giovane giornalista, che di €<br />

ne raccatta scarsi 1500/3000<br />

l’anno!, giacchè non lavora<br />

nella televisione “giusta”!<br />

Non ho invidia degli Alpini,<br />

nè dei Bersaglieri, dacchè io<br />

fui sergente aviatore, e ciò vi<br />

basti! Oggi mi spaccio per ufficiale<br />

dei “loro”, che non fu<br />

però mai facendomi difetto<br />

la laurea d’ingegnere, mentre<br />

un ingegnere-cresciuto e fatto<br />

a Bologna!- non divenne mai<br />

pilota facendogli invece difetto<br />

al vista. Esso perciò ripiegò<br />

a far scuola dai contadini, che<br />

però non vogliono digerire la<br />

sua matematica da geometra!<br />

Che sia, oltre che orbo, anche<br />

scemo? Non so quando<br />

si semini il grano, del resto è<br />

ignoranza comune a milioni<br />

di miei connazionali, tuttavia<br />

mi arrangiai già dagli anni<br />

’80 a fare il badante di notte<br />

a moribondi, o a vecchi pieni<br />

di “caca” e “piss”. Domandavo<br />

20mila l’ora, ma e tuttavia<br />

presi per il collo, moglie, figli<br />

e nuore del futuro morto me<br />

ne sganciavano, e addirittura<br />

con la morte nel cuore “par i<br />

schei”!, solo 10 mila! Di loro<br />

non ebbi mai pietà, giacche e<br />

per lo più essi erano in stragrande<br />

maggioranza degli<br />

egoisti evasori! “Animali”<br />

mai estinti, come non lo sono<br />

gli “animali da caneva”, che<br />

se ne fregano delle tonnellate<br />

di pesticidi buttate sull’uva,<br />

salvo poi sviluppare “malattie<br />

da tomba”. Conoscevo un<br />

“becher” (in dialetto toscano:<br />

macellaio!) con tre macchine,<br />

due orologi d’oro al polso, una<br />

crociera all’anno con la “famigliola”,<br />

tuttavia nelle case popolari<br />

dacchè povero! Scoprivo<br />

con senso di vomito, che il<br />

manifestazione culturale libera<br />

e non inserita all’interno di circuiti<br />

precostituiti contribuisca<br />

ad alimentare l’indipendenza<br />

intellettuale».<br />

<strong>Il</strong> Direttore artistico Roberto Da<br />

Re Giustiniani sottolinea l’importanza<br />

dell’incontro con il<br />

poeta Andrea Zanzotto, accompagnato<br />

dall’amico giornalista<br />

Marzio Breda, che si è rivelato<br />

dottor “tonsilla”, pur essendo<br />

solo un assistente d’ospedale,<br />

conduceva vita da “capitano<br />

d’industria” e per soprammercato<br />

andava in Canada a sparare<br />

all’alce. Insomma scoprivo,<br />

conoscevo…cosicché da cacciatore<br />

di passere, divenni cacciatore<br />

d’ “uomini”, cacciatore<br />

di “taglie” come negli Stati<br />

Uniti, insomma cacciatore di<br />

egoisti evasori. <strong>Il</strong> mio mestiere<br />

non è sparare, ma raccogliere<br />

in anticipo sui tempi le notizie<br />

dai vicini invidiosi del presunto<br />

evasore. “Tutto” ti dicono,<br />

e specialmente a “gratis” , e se<br />

occorre, rovistano pure in tua<br />

vece il cassonetto dell’immondizia<br />

quale prova del tenore di<br />

vita. Dai rifiuti d’un professore<br />

hanno ad esempio tratto<br />

qualche scatoletta sottomarca<br />

di tonno e birre solo in offerta<br />

“speciale”, mentre da quellio<br />

d’un carrozziere sono scaturite<br />

invece bottiglie non del tutto<br />

scolate di vino francese, abbondanti<br />

resti di trota del “Meschio”,<br />

scorze di “ossocollo”<br />

vecchio di due anni, coni vari<br />

di gelato ed un “gatto nero”<br />

morto (strumento di lavoro?).<br />

Come vedete c’è tanto da fare,<br />

ma hanno voluto fermarmi in<br />

nome e per nome della legge<br />

sulla “privacy”, con la minaccia<br />

che mi sarei fatto diversi<br />

anni di galera! Impaurito mi<br />

sono arreso, ho bruciato tutte<br />

le informative sui ladroni<br />

e sono ritornato a cacciare le<br />

passere, che è più salute!<br />

Ho inoltre smesso l’indagine<br />

sulle pecore morte e buttate<br />

nei fossi di Città, in barba al<br />

fetore e al morbo, che possono<br />

trasmettere. Amen e così sia!<br />

Lagnanze d’un<br />

“coniglione” etilista,<br />

raccolte per Voi<br />

dal vostro<br />

dr. felix f. Rosponi.<br />

un momento di profonda riflessione<br />

culturale, in riferimento<br />

anche a “In questo progresso<br />

scorsoio”, il volume che riporta<br />

le conversazioni tra il poeta<br />

ed il giornalista e tratta alcuni<br />

temi chiave del nostro presente,<br />

quando è più che mai necessario<br />

riscoprire il passato per sondare<br />

il futuro e tutelare il paesaggio.<br />

Domenica sera, in chiusura dell’evento,<br />

subito dopo Zanzotto<br />

il protagonista è stato l’attore e<br />

scrittore Moni Ovadia, che ha<br />

rapito il pubblico conducendo<br />

un intervento “fiume” di vera e<br />

propria responsabilità civile.<br />

La mostra della piccola e media<br />

editoria ha chiuso i battenti con<br />

un bilancio del tutto positivo,<br />

ma Libri in cantina continua<br />

anche durante il corso dell’anno<br />

grazie all’iniziativa “Un libro<br />

in Cantina”, ormai diventata<br />

un appuntamento abituale: in<br />

un clima di convivialità alcune<br />

aziende vitivinicole di Susegana<br />

ospitano la presentazione di<br />

un libro coniugando il piacere<br />

della lettura a quello di un<br />

brindisi ed una degustazione in<br />

compagnia.<br />

Giulia Spagnol


6 treviso<br />

direttore: dott. Valentino Venturelli tel. 328 2858971<br />

INNAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA<br />

Nuovo corso per <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong>,<br />

acquisita la testata,<br />

nel segno della continuità<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> si rinnova. <strong>Il</strong> periodico<br />

fondato a Conegliano<br />

da Redo Cescon nel 1974<br />

oggi ha un nuovo assetto proprietario.<br />

Cescon è mancato<br />

nel febbraio del 2007 ma i suoi<br />

collaboratori hanno garantito la<br />

continuità.<br />

<strong>Il</strong> direttore che ne ha raccolto<br />

il testimone è Alessandro Biz,<br />

presente da una quindicina<br />

d’anni fin da giovanissimo nelle<br />

fila della redazione.<br />

Dopo la scomparsa del fonda-<br />

tore la proprietà della testata<br />

era andata ai fratelli Giovanni<br />

e Antonio mentre il ruolo editoriale<br />

è passato e rimane alla<br />

associazione culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong>.<br />

Per dare continuità alla storica<br />

testata <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> una cordata ha<br />

deciso di rilevarla.<br />

Ne fanno parte il sig. Giovanni<br />

Cescon fratello del fondatore<br />

in rappresentaza della sua famiglia,<br />

il direttore Alessandro<br />

Biz, il responsabile di redazione<br />

Roberto Momo, gli imprendito-<br />

ri Diotisalvi Perin e Gianluca<br />

Panto, la commercialista Cinzia<br />

Perin, il dottore commercialista<br />

Armando Sech, il giornalista<br />

dott. Fabiano Zucco, Raffaella<br />

Piovesana e Angelo Gaggiotti.<br />

Una squadra collaudata che da<br />

anni fa parte della redazione.<br />

Persone motivate e capaci cha<br />

sapranno dare nuovo smalto<br />

al giornale, rinnovandolo nel<br />

solco della continuità e del prestigio<br />

conseguito in 35 anni di<br />

attività.<br />

<strong>Il</strong> Veneto ogni giorno si scopre<br />

ricco di persone che<br />

amano dedicarsi alle arti.<br />

Sarà l’ambiente, il clima, la tradizione,<br />

la sensibilità che abbiamo<br />

dentro dalla quale vengono<br />

l’amore per il bello, che costa<br />

sacrifici, impegno, rinunce,<br />

però procura piccole gioie e<br />

soddisfazioni e, col tempo, la<br />

possibilità di elevarsi dalle miserie<br />

umane.<br />

Tra questi domenica 26 settembre,<br />

ho conosciuto Egidio Campardo.<br />

In un angolo del suo giardino<br />

c’è uno spazio, dove illuminati<br />

dalla luce del sole, appaiono<br />

vicino ad alcuni blocchi di marmo<br />

bianco, alcune statue: “ La<br />

maternità, la Famiglia, il Volto<br />

e molte altre.<br />

C’è il sacro e il profano, il classico<br />

e il moderno, in tutte ho notato<br />

la classicità, il piacere delle<br />

cose belle, per l’opera compiuta<br />

che spinge un artista a lavorare,<br />

finire, rifinire fino a raggiungere<br />

la piena soddisfazione dell’animo,<br />

quella che ci permette di<br />

accarezzare il risultato con gli<br />

occhi, passare delicatamente la<br />

mano e sentire un’emozione.<br />

Lo stile non si compera, è frutto<br />

di studio, idea, disegno e una<br />

mattina uno si alza ed inizia<br />

dal blocco di marmo bianco di<br />

Carrara a lavorare con sicurezza<br />

e continuità, immerso in quel<br />

bisogno e volontà di realizzare<br />

un’opera.<br />

In Egidio Campardo si nota uno<br />

stile che per certi segni assomiglia<br />

al Canova, a Michelangelo,<br />

a Fidia ed è la volontà di perfezione<br />

che si manifesta anche<br />

nei soggetti astratti. Egli lavora<br />

con il marmo, il ferro battuto, il<br />

gesso, il bronzo, il legno.<br />

Altri titoli delle opere: <strong>Il</strong> Redentore,<br />

Dialogo, Chimera, Entità,<br />

L’uomo simbolo, Lottare ed<br />

esistere, La Famiglia, Donna<br />

al mare, Nudo… e si ritrovano<br />

• Novembre 2009<br />

<strong>Il</strong> Sant’Artemio rivive per i Trevigiani<br />

La cittadella del Sant’Artemio nasce con l’obiettivo di raggruppare<br />

gli uffici provinciali e per facilitare l’accesso ai<br />

servizi. Un complesso a servizio della gente con strutture di<br />

interesse e spazi per i cittadini (volume di progetto 128.489 m3 con<br />

18.150 m2 di parcheggi pubblico da oltre 530 posti) a pochi passi<br />

dal Parco della Storga area di interesse e tutela ambientale con la<br />

risorgiva più grande d’Europa, che si estende su 67 ettari (che sommati<br />

all’ambito della nuova sede fanno 78 ettari).<br />

Si tratta di un restauro conservativo, un recupero storico, architettonico<br />

e ambientale, progettato nelle linee di indirizzo dell’architetto<br />

Follina, appoggiato e condiviso dalla Sovrintendenza. Le strutture<br />

già esistenti sono state recuperate rispettando i vincoli architettonici<br />

e storici; passerelle in acciaio e vetro sospese al primo livello fuori<br />

terra sono state realizzate per fare da collegamento tra i vari settori<br />

dell’Ente. <strong>Il</strong> Sant’Artemio comprenderà in totale 21 blocchi, tra edifici<br />

originari e costruzioni più recenti come un grande auditorium,<br />

una chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, una mensa-ristorante,<br />

un bar, e si prefigge nel futuro di realizzare, ristrutturando gli edifici<br />

non interessati dall’intervento, anche un museo della storia della<br />

psichiatria, un ostello, un ristorante ed un teatro. Oltre agli uffici<br />

che ospiteranno circa 700 addetti, è previsto un Nido per i figli dei<br />

dipendenti e aperto al pubblico, con una capacità di accesso da parte<br />

dell’utenza esterna di circa 20 unità. <strong>Il</strong> recupero ha tenuto conto<br />

delle caratteristiche ambientali del luogo, sono stati mantenuti e<br />

medicati gli alberi storici e si è proceduto a piantumare oltre 800<br />

piante, nonché migliaia di arbusti, rispettando le specie autoctone,<br />

nel pieno rispetto dell’area dello Storga, nel cui parco si snodano<br />

circa 17 km di percorsi naturalistici.<br />

L’AVVOCATO<br />

RISPONDE<br />

Avv. Barbara Lenisa<br />

Conegliano<br />

Adozione internazionale<br />

Si al rimborso delle spese sostenute per l’espletamento delle<br />

procedure di adozione internazionale a favore dei soggetti che<br />

hanno concluso l’adozione nell’anno 2008 (3.165 coppie, secondo<br />

i dati ufficiali) e più precisamente, che hanno adottato<br />

“uno o più minori stranieri per i quali sia stato autorizzato l’ingresso<br />

e la residenza permanente in Italia nel periodo compreso<br />

tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno 2008”. Le istanze possono essere presentate dai genitori<br />

adottivi residenti sul territorio nazionale e con reddito complessivo fino a 70 mila euro e devono<br />

essere inviate a mezzo lettera raccomandata a/r utilizzando apposito modulo precompilato allegato<br />

al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 luglio 2009, unitamente alla documentazione<br />

richiesta, direttamente alla Commissione per le adozioni internazionali entro il 31/12/2009.<br />

Imposta di circolazione degli autoveicoli<br />

L’onere economico del predetto tributo ricade su chi, in base al regime di circolazione dei veicoli<br />

è l’effettivo proprietario nel periodo di tempo al quale il debito si riferisce e che questi pertanto è<br />

tenuto a rimborsare di quanto pagato a tale titolo dall’amministrazione finanziaria, colui il quale<br />

risulti essere ancora proprietario del veicolo al Pra per l’omessa annotazione del trasferimento.<br />

Trasformazione del tetto in terrazza<br />

La trasformazione del tetto in terrazza praticabile, con leggera sopraelevazione del livello di quota<br />

del fabbricato, non costituisce, sic et simpliciter, un turbamento nell’esercizio della servitù di<br />

veduta esercitata dal proprietario del fondo limitrofo a meno che lo stesso non provi in concreto<br />

che l’innalzamento verificatosi o l’uso improprio o abnorme del nuovo terrazzo integrino turbativa<br />

dell’esercizio del proprio diritto di veduta.<br />

Chi desidera può inviare i propri quesiti alla redazione<br />

all’indirizzo e-mail: redazione.ilpiave@libero.it<br />

ARTISTI VENETI<br />

Le più rilevanti iniziative<br />

dell’ultimo mese<br />

- Proposta del Presidente della<br />

Provincia di una società unica<br />

per i rifiuti della Marca.<br />

- La Provincia si propone come<br />

coordinatrice sul territorio del<br />

piano casa.<br />

-Approvazione della variante<br />

alla strada provinciale 86 che<br />

collega la A 27, la provinciale<br />

103 e la statale 51 di Alemagna.<br />

– Palazzo dei Trecento, convegno<br />

internazionale del Progetto<br />

Q-Ageing.<br />

-Presa di posizione del Presidente<br />

Muraro contro la collocazione<br />

in Provincia degli inceneritori.<br />

24-10-09- Inaugurazione della<br />

nuova sede della Provincia<br />

all’ex Ospedale di S.Artemio.<br />

Valentino Venturelli<br />

Egidio Campardo,<br />

l’arte nel marmo bianco di carrara<br />

Barbara Girotto<br />

Artista pittrice internazionale,<br />

giovane talento<br />

con al suo attivo<br />

numerose mostre in Italia ed<br />

all’estero, si dedica alla pittura<br />

fin dall’infanzia.<br />

Ha fatto della sua vita una ricerca<br />

artistica continua, sperimentando<br />

tecniche evolutive ed<br />

innovative, suscitando l’interesse<br />

del collezionismo internazionale.<br />

Infatti, osservando le sue<br />

opere, non si può non rimanere<br />

coinvolti dalla forza espressiva<br />

e coinvolgente che emanano.<br />

Spesso dipingendo volti che<br />

manifestano (con tecnica non<br />

indifferente) i profondi stati<br />

d’animo della “personalità”<br />

femminile e le relative emozioni<br />

toccando alcune “corde”<br />

che solo un animo sensibile e<br />

raffinato e profondo può coglie-<br />

re. L’operazione di trasformare<br />

la materia in un “ESSERE”<br />

che comunica delle emozioni<br />

(l’Opera) può sembrare cosa<br />

semplice ma appartiene alla<br />

sfera dei grandi Maestri.<br />

Prova ne è che ponendosi davanti<br />

ad una sua opera si è coinvolti<br />

in un modo così profondo<br />

quasi ad avere un colloquio con<br />

l’immagine rappresentata.<br />

Osservando l’immagine se ne<br />

può percepire il pensiero e la<br />

carica emozionale di grande<br />

intensità. Questo è fare Arte e<br />

Comunicazione.<br />

franco Corrocher<br />

ESPOSIZIONI PRINCIPALI<br />

Galleria d’arte “Officine Artistiche”<br />

Treviso 2007/2008<br />

“ Galleria della Torre”Bassano del<br />

Grappa (VI) 2008<br />

dalla Provincia<br />

in diverse città italiane, presso<br />

collezionisti privati e alcune all’estero.<br />

<strong>Il</strong> marmo bianco di Carrara è<br />

quello che lo appassiona di più,<br />

perché la rifrazione della luce,<br />

permette di osservare con intensità,<br />

valutare, apprezzare, amare<br />

di più la figura e la forma.<br />

Guglielmo Ciardi che di arte se<br />

ne intendeva, diceva: “lavorar<br />

col vero davanti…”, con la luce<br />

della natura che ogni giorno<br />

l’Essere Superiore ci elargisce,<br />

perché i colori che danno vita<br />

alle cose che ci circondano, penetrano<br />

nel cuore e nell’anima e<br />

superano i secoli.<br />

Alberto fratantaro<br />

Egidio Campardo vive ed<br />

opera a San Fior (Treviso)<br />

Via Borgo Campardi, 34<br />

Tel.0438 – 76083<br />

www.campardo.egidio.it<br />

“Castello dei Da Peraga”Vigonza<br />

(PD) 2008<br />

“Villa Pisani”Strà (VE) 2008<br />

“Villa Orsini”Scorzè (VE) 2008<br />

“Art Gallery Gianfranco Meggiato”<br />

Positano (NA) 2008/2009<br />

“Maura Wasescha” St.Moritz<br />

(Svizzera) 2008/2009<br />

“Art Gallery Gianfranco Meggiato<br />

e Maura Wasescha” St.Morits<br />

(Svizzera) 2008/2009<br />

“Zarina”Kiew Ucraina Russia<br />

2009<br />

“Art Gallery Gianfranco Meggiato”<br />

Positano (NA) 2009<br />

Studio: BARBARA GIROTTO<br />

Via Accademia 5 , 31015 Conegliano<br />

( TV ) Telefono: 0438 370483


VENEZIA 2020: OPPORTUNITA’ EPOCALE PER IL VENETO<br />

Già pronto il Master Plan<br />

per le Olimipiadi:<br />

ora bisogna battere la concorrenza<br />

Venezia. Unità di intenti<br />

sotto la guida del campanile<br />

di San Marco :<br />

Venezia e il Veneto quale meta<br />

per le Olimpiadi del 2020. Non<br />

è certo utopia, e questo lo sanno<br />

bene gli ideatori che da più di<br />

un anno ci hanno lavorato sopra.<br />

E sono Massimo Cacciari,<br />

Giancarlo Galan, Franco Manzato<br />

e il presidente di Confindustria<br />

Veneto, Andrea Tomat.<br />

Nel giorno della proclamazione<br />

di Rio de Janeiro quale sede per<br />

la competizione del 2016, ecco<br />

l’annuncio congiunto.<br />

Ciò che è seguito è stata<br />

la candidatura di Roma,<br />

pronta a non farsi soffiare<br />

la leadership di capitale,<br />

centro e simbolo del Bel Paese.<br />

Le proclamazioni politiche,<br />

giunte sia da maggioranza che<br />

opposizione, hanno ovviamente<br />

disegnato una linea di confine<br />

netta, basata sulle origini personali<br />

dei rappresentanti intervenuti.<br />

Inutile svelare cosa auspicano<br />

i Ministri Sacconi, Zaia<br />

e Brunetta, così com’è inutile<br />

indicare cosa delinea il Sindaco<br />

della Capitale Alemanno,<br />

volenteroso di bissare i giochi<br />

di “Roma 1960”. Ognuno tira<br />

l’acqua al proprio mulino.<br />

Ma facendo alcuni calcoli, il<br />

Veneto è il motore economico<br />

dell’Italia e la cornice veneziana,<br />

che gode di fama universale,<br />

unita alle peculiarità dell’intera<br />

regione, potrebbe essere la<br />

chiave decisiva per battere la<br />

concorrenza romana e non solo.<br />

comunicazione promozionale<br />

Orazhiòn pàr i òmeni<br />

Signôr, tièn distànte le nòstre fèmene<br />

da zhèrte botèghe. Fa-ghe pasàr la vòja<br />

de conpràr ròbe, che intànt nò ghe ocòre<br />

e che pò nò ghe stà gnànca tànt bèn.<br />

Tègne-le lontàn dà zhèrte tentazhiòn,<br />

parchè lòre nò le sà cuèl che le fà.<br />

Orazhiòn pàr le fèmene<br />

Signôr che Te pòl fàr tùt cuànt!<br />

Jùta i nòstri òmeni a nò ocjàr àltre fèmene<br />

e a nò paragonàr noàntre de contìnuo cò lòre.<br />

Tièn-li ànca fòra dà-e ostarìe e da cheàltre ocasiòn<br />

de spolveràr màssa schèi pàr ilusiòn da gnènt.<br />

E me racomànde: nò stà pò gnànca a scusàrli tànt,<br />

parché lòri i sà bèn cuèl che i fà.<br />

Nerio de Carlo<br />

Come che i sviseri podaria farghela pagar a l’Italia<br />

Sta crixi economica globale<br />

la xe drio ver dele ripercusion<br />

disgustoxe rento<br />

l’Europa. la Svisera la xe drio subir<br />

un tratamento e dele presioni<br />

inacetabili, e la zente europea la<br />

ga el dover de difender sta çima<br />

de strutura sociale çivile contro le<br />

vergognoxe intension de alcuni<br />

governi canaja.Come co la peste,<br />

i pi deboli i xe destinà a morir e i<br />

pì forti i ga probabilità de farghela.<br />

Co sta recesion anomala, paexi<br />

co on governo ineficente, come<br />

l’Italia, i xe drio vedarsela co na<br />

bancarota iminente. Invese paexi<br />

co un sistema politego respnsabile,<br />

come la Svisera, i xe boni de<br />

darghe on pilastro par darghe stabilità<br />

a l’economia.<br />

In teoria, sti momenti de dificoltà<br />

i dovaria urtar par na riforma politega<br />

par no stato ineficente come<br />

l’Italia. El stato talian el ga acumulà<br />

el pexo debito nasional d’Europa<br />

(120% del Pil pa’l 2010), e a<br />

xe drio sevitar creser de bon paso<br />

co un de i pezo deficit (6% del Pil<br />

pa’l 2010) del continente. Roma<br />

la inpone una dele presion fiscali<br />

Prime stime parlano di una base<br />

di almeno 2,5 miliardi per il budget<br />

olimpico, a cui si devono<br />

aggiungere poi i fondi per le<br />

infrastrutture. Rio de Janeiro si<br />

è aggiudicata l’edizione 2016<br />

con un piano da 9,5 miliardi<br />

(2 miliardi solo per la manifestazione).<br />

Londra 2012, che ha<br />

dovuto fare i conti con la crisi<br />

e la stretta creditizia, è arrivata<br />

a pianificare spese per complessivi<br />

12 miliardi. L’assegnazione<br />

dei giochi potrebbe tuttavia<br />

permettere al triangolo Venezia<br />

Padova Treviso di accelerare i<br />

progetti di riqualificazione e rilancio<br />

che ormai da troppi anni<br />

riempiono le agende delle istituzioni.<br />

“Venezia 2020- commenta Galan-<br />

potrebbe rappresentare un<br />

progetto strategico per lo sviluppo<br />

infrastrutturale dell’intera<br />

regione, che potrebbe cogliere<br />

pì pexanti de Europa, e in scanbio<br />

la da un servisio publico mediocre<br />

che lasa i citadini sognar de eser<br />

residenti nela visina Svisera.<br />

Invese de risponder a sta recente<br />

crixi co riforme politeghe (magari<br />

anca ciapando da exenpio dal sistema<br />

svisero), l’Italia la ga ciapà<br />

na poxision deplorevole verso la<br />

Svisera. la vol disperatamente<br />

ciuciar chel tanto de risorse finansiarie<br />

che se pol, par postiçipar el<br />

pì posibile la bancarota nasional.<br />

El Partito Nasional Veneto (PNV)<br />

el ga de xà condanà el governo<br />

talian par la so indiferensa riguardo<br />

i atachi inacetabili del leader<br />

libico verso la sovranità svisera.<br />

El PNV deso el dixaprova del tuto<br />

la recente agresion finansiaria de<br />

l’Italia contro la Svisera. Includer<br />

la Svisera in te na lista nera de<br />

paexi, dai cuali se ga da rinpatriar<br />

i depoxiti bancari par regolarixarli,<br />

a xe na roba ridicola. Sto ki xe<br />

un vergognoxo ataco contro el<br />

sistema finansiario de un viçin de<br />

caxa, e no pol eser perdonà. No<br />

se pol scuxar propi parché pararia<br />

na vendeta personal del primo<br />

una grande occasione per esprimere<br />

il grande potenziale delle<br />

sue eccellenze in ogni campo”.<br />

C’è da dire che vi è la necessità<br />

di far nascere dal nulla tutte<br />

quelle strutture adibite allo<br />

svolgimento della competizione<br />

internazionale per eccellenza:<br />

da questo punto di vista bisogna<br />

però anche ammettere che il<br />

Veneto gode di una complessità<br />

strategica dal punto di vista ambientale<br />

tale da poter assicurare<br />

lo svolgimento di tutte le competizioni,<br />

assicurando l’apporto<br />

natural- paesaggistico.<br />

“Gli imprenditori veneti – dichiara<br />

Andrea Tomat- hanno da<br />

tempo messo l’accento sull’esigenza<br />

di rilanciare gli investimenti<br />

e i progetti infrastrutturali<br />

per garantire la competitività<br />

delle imprese del territorio e<br />

facilitarne l’uscita dalla crisi ”.<br />

L’iter prevede la consegna del-<br />

le candidature a metà del 2011,<br />

mentre l’individuazione della<br />

sede dei Giochi 2020 è prevista<br />

per il 2013. E Manzato, uno degli<br />

artefici principali della candidatura,<br />

spiega: “ Siamo nella<br />

condizione di arrivare a proporre<br />

una strategia seria, che ovviamente<br />

richiede delle specifiche<br />

risposte pubbliche.<br />

Sarà una proposta incentrata<br />

sul rispetto dell’ambiente attraverso<br />

l’utilizzo di tecnologie<br />

non impattanti. Nell’individuazione<br />

delle aree, per Venezia si<br />

parla del piano di espansione<br />

di Tessera e dell’intero entroterra,<br />

tenendo conto che nella<br />

formulazione della proposta il<br />

regolamento Cio prevede che<br />

i giochi debbano svolgersi nel<br />

raggio di 70-80 Km. Sarà quindi<br />

coinvolto tutto il Veneto”.<br />

<strong>Il</strong> Master plan, già redatto da<br />

Save, prevede investimenti fino<br />

a 300 milioni : dal punto di vista<br />

infrastrutturale si parla di “ Alta<br />

velocità, Romea Commerciale<br />

e Sistema ferroviario metropolitano”,<br />

senza dimenticare gli<br />

ampliamenti degli aeroporti di<br />

Venezia, Treviso e Verona.<br />

Ci aspetta una regata d’altri<br />

tempi, con il Bucintoro in testa:<br />

a remare questa volta vi devono<br />

contribuire tutti, per portare<br />

sotto il campanile della Serenissima<br />

una maestosa competizione<br />

degna del fascino universale<br />

che tutto il mondo riconosce a<br />

Venezia e alla Regione Veneto.<br />

ministro talian. La so conpagnia<br />

Mediaset, che coinçidensa, la xe<br />

drio eser investigà par riciclagio<br />

de schei dai magistrà sviseri.<br />

Alora la Svisera la vol vendicarse.<br />

Diverse idee le va da limitar i camion<br />

taliani, fin a introdur na tasa<br />

del 5% sul capitale che vol nar<br />

fora dai confini. Tute ste sanzioni<br />

proposte, dala pì modesta ala<br />

pì irasional, le xe dele brute idee.<br />

Risponder co dele sanzioni economiche<br />

a xe un metodo che pol<br />

funsionar contro altre democrasie.<br />

I citadini taliani i sente el pexo<br />

de ste sanzioni, i fa presion sui<br />

politici taliani par stuar sta situasion,<br />

e i politici taliani i ghe mola<br />

de conportarse come ditatori nord<br />

africani. Ricordemose inveçe che<br />

l’Italia la xe na democrasia par<br />

modo de dir. Ste sanzioni le finise<br />

par far del mal sia ai citadini<br />

sviseri che taliani, i cuali no i ga<br />

el potere par far presion ai boss<br />

de partito. In particolar, el boss<br />

dei boss a xe za drio protexer i<br />

so interesi personali, e sanzionar<br />

el trafico de camion ghe fa al masimo<br />

un fià de gatèle a lu e i so<br />

Alessio Conforti<br />

bravi parlamentari.<br />

la Svisera la ga bixogno de tor na<br />

poxision pì lungimirante. No la pol<br />

mia permeterse de ver no stato<br />

Nord african tacà al so confine<br />

meridional. Un viçin che ga ncora<br />

aspirasioni de na Grande Italia co<br />

rento i cantoni dela Svisera meridionale.<br />

Sto chi a xe un paexe co<br />

na strutura publica malà che roba<br />

el benesere dei so çitadini, divorà<br />

da industria mafioxa estexa xo<br />

par la penixola.<br />

la Svisera la ga bixogno de viçini<br />

pì come ela. la ga bixogno de<br />

eser çircondà da altri paexi picenini<br />

e eficenti, come che xe stà<br />

par secoli prima dela creasion dei<br />

grandi stati nasionali. Ricordemose<br />

che cuando el Regno d’Italia<br />

xe stà creà da Napoleon, el ditator<br />

francexe el ga cavà el canton<br />

svisero dela Valtelina par tacarlo<br />

al so novo stato puoto.<br />

A xe ora che i çitadini sviseri i<br />

ripensa la so neutralità, e che i<br />

taca tociar nte la politega dei so<br />

viçini. la zente svisera la ga da<br />

suportar movimenti politici foresti<br />

che i mira a deventar na società<br />

come la loro. le inprexe svisere le<br />

dovaria finansiar partiti politici che<br />

se dà da far ativamente verso un<br />

percorso legal e internasional par<br />

un novo ecuilibrio geopolitego.<br />

Tuti i sviseri i dovaria sostener inisiative<br />

come Veneti al 1000x1000<br />

(www.1000x1000.org). Naltri veneti<br />

gavemo bixogno del vostro<br />

aiuto cusi par poder canbiar el<br />

nostro poro sistema politego. A<br />

se vergognemo de far parte de<br />

un paexe che xe cusì ostile al<br />

modelo svisero. Come stato indipendente,<br />

a jerimo par secoli dei<br />

viçini amiçi dei sviseri. Gavevino<br />

dei sistemi simili baxà su na politega<br />

decentralizà e el rispeto dele<br />

libartà çivili.<br />

Gavemo ancora un forte senso<br />

çivico de responsabilità, e ve preghemo<br />

de darne na man prima<br />

che el coroto sistema talian ne<br />

canbia del tuto.<br />

Svisera, dane na man a eser<br />

dei viçini pì educà. Dona a<br />

www.1000x1000.org<br />

filipo Dal Lago<br />

Partito Nasional Veneto (PNV)<br />

www.pnveneto.org


8<br />

veneto<br />

Addio mago del nuoto<br />

Alberto Castagnetti era il<br />

nuoto italiano e il vuoto<br />

che ci ha lasciato la sua<br />

improvvisa morte,lo scorso 12<br />

ottobre, nessun altro riuscirà a<br />

riempirlo.<br />

Veronese, con un passato da<br />

nuotatore, Olimpiadi di Monaco<br />

del ’72 e campionati del<br />

mondo di Belgrado, giunge alla<br />

guida della nazionale azzurra<br />

nel 1987. Lamberti, Fioravanti,<br />

Brembilla, Rosolino, Magnini<br />

e la Pellegrini sono solo alcuni<br />

dei grandi campioni che Alberto<br />

ha allenato. Grazie alla sua<br />

conduzione, la Nazionale Italiana<br />

ha vinto 4 ori, 2 argenti<br />

e 7 bronzi olimpici. Un’escalation<br />

culminata ai Giochi di<br />

Pechino col primo, storico oro<br />

olimpico femminile di Federica<br />

Pellegrini. Sotto la sua guida<br />

il doppio titolo mondiale di<br />

Filippo Magnini nei 100 stile, i<br />

record mondiali della Pellegrini<br />

nei 200 e 400 stile e ancora il<br />

primo oro europeo donne a Budapest<br />

2006 nei 400 misti con<br />

Alessia Filippi. Oltre a questo<br />

Si dice spesso che i giovani<br />

non hanno più fiducia<br />

nella politica e nelle<br />

istituzioni. Si dice che non ci<br />

sono più gli ideali, quelli forti<br />

e radicati, che hanno accompagnato<br />

le generazioni precedenti.<br />

Si dice. Eppure se ci guardiamo<br />

intorno, nelle nostre amministrazioni<br />

comunali, provinciali<br />

e di circoscrizione scopriamo<br />

che i giovani attivi in politica<br />

non sono un’esigua minoranza.<br />

Anzi.<br />

C’è chi, come Alberto Bozza,<br />

a soli 32 anni ricopre già due<br />

importanti cariche: Presidente<br />

della Seconda Circoscrizione e<br />

Consigliere Provinciale- non-<br />

Redazione di Vicenza - direttore dott Matteo Venturini<br />

e-mail: venturiniace2@libero.it - tel. 349 7850527<br />

Ciclismo. Marostica<br />

festeggia la campionessa Tatiana<br />

E’ Tatiana Guderzo, la ragazza che alla sola<br />

età di 25 anni, riesce a portare a casa, a<br />

Marostica, il titolo mondiale in linea di<br />

ciclismo.<br />

Naturalmente la cittadina l’ha accolta come<br />

un’eroina. Nel 2004 si classificò seconda al Campionato<br />

del mondo di ciclismo su strada di Verona<br />

a soli 20 anni, quando ancora correva nella<br />

categoria amatoriale. Passò professionista l’anno<br />

successivo nella Top Girls Fassa Bortolo. Successivamente<br />

entra nella AA-Drink Cycling Team<br />

nel 2007, per poi migrare nella Gauss RDZ Ormu<br />

nel 2008.<br />

Nel 2005 e nel 2008 è diventata Campionessa nazionale<br />

a cronometro.<br />

Nell’agosto del 2008, ha partecipato ai Giochi<br />

della XXIX Olimpiade di Pechino, dove ottenne<br />

la medaglia di bronzo nella gara in linea.<br />

<strong>Il</strong> 26 settembre 2009 diventa per l’appunto Campionessa<br />

del mondo in linea a Mendrisio.<br />

Una ragazza piena di vitalità e di voglia di crescere.<br />

Una città, Marostica, che può vantare una grande<br />

campionessa, una ragazza di nome Tatiana!<br />

Matteo Venturini<br />

Redazione di Verona - Direttore dott Federico Maccadanza - Tel 349 8345014<br />

le 60 medaglie internazionali.<br />

E gli ultimi successi di Roma<br />

che avevano incoronato Federica<br />

Pellegrini e Alessia Filippi<br />

regine incontrastate delle piscine.<br />

Poi l’intervento al cuore, l’8<br />

settembre scorso, un’operazione<br />

riuscita ma che, nel recupero,<br />

ha provocato problemi a Castagnetti,<br />

che si mostrava sempre<br />

più impaziente di riprendere gli<br />

allenamenti con i suoi ragazzi<br />

ma anche sofferente per la ferita<br />

che non si rimarginava. Fino al<br />

tragico e inaspettato epilogo.<br />

Grazie al suo intuito è nato il<br />

centro federale di Verona, la<br />

sua Verona. Da lì sono passati<br />

tanti giovani atleti, plasmati con<br />

maestria da Castagnetti fino a<br />

divenire campioni di fama internazionale.<br />

Intuiva il loro talento<br />

e faceva di tutto per farlo<br />

emergere. Lo si vedeva a bordo<br />

vasca, con il sorriso sornione,<br />

le battute, pungenti e ironiche,<br />

e l’immancabile cronometro in<br />

mano. Appariva burbero, severo<br />

ma era un leone con il cuore<br />

d’oro e lo si capiva quando,<br />

davanti a un successo dei suoi,<br />

scappava per nascondere l’emozione.<br />

Michela Danzi<br />

I giovani e la politica,<br />

un esempio veronese<br />

ché Capogruppo del PdL in<br />

consiglio Provinciale. Bozza,<br />

laureato in Giurisprudenza, ha<br />

alle spalle 10 anni di militanza<br />

politica nelle file di Forza Italia<br />

prima e PdL poi.<br />

Eletto per la prima volta nel 2002,<br />

nella 2^ Circoscrizione,con 200<br />

voti, si ripresenta 5 anni dopo e<br />

raddoppia i consensi. Alle ultime<br />

provinciali è stato il consigliere<br />

più votato in città, con<br />

3200 preferenze.<br />

Gli abbiamo chiesto il motivo<br />

di tanta popolarità e lui ci ha<br />

spiegato che “la politica è contatto<br />

diretto con i cittadini, andare<br />

incontro alle loro esigenze,<br />

ascoltare i loro bisogni, aiutarli<br />

ove possibile” e in 7 anni di vita<br />

in Circoscrizione la sua quotidianità<br />

è stata scandita da questo<br />

motto.<br />

Bozza è solo uno dei tanti personaggi<br />

che vanno a formare un<br />

panorama politico veronese, ma<br />

anche nazionale, ricco di giovani<br />

attivi e impegnati.<br />

Giovani che non hanno perso<br />

i loro ideali ma li difendono e<br />

cercano di portarli avanti ogni<br />

giorno. Non di sole veline è fatta<br />

l’Italia. Ma anche di ragazzi<br />

valorosi, seri e determinati.<br />

Forse, a volte, bisognerebbe<br />

parlare anche di loro.<br />

Michela Danzi<br />

La Chiesa di San Rocco,<br />

patrono e guaritore degli<br />

appestati, fu eretta a Belluno<br />

tra il 1559 ed il 1561, in<br />

seguito a voto popolare, in una<br />

città ancora segnata dall’epidemia<br />

di peste del 1530.<br />

Aperta al culto nel 1561 la<br />

Chiesa fu dapprima affidata<br />

alla confraternita di San Rocco<br />

e poi ai padri Cappuccini<br />

che trasformarono in convento<br />

i locali adiacenti. Alla fine del<br />

1700 le truppe Napoleoniche<br />

trasformarono l’edificio in magazzino,<br />

fino al 1804, anno in<br />

cui fu riaperto al culto. Sotto<br />

la dominazione degli Austriaci<br />

l’ex convento fu trasformato<br />

in carcere per i patrioti italiani.<br />

Negli anni successivi il 1855<br />

ospitò gli orfani dell’epidemia<br />

di colera e grazie alla generosità<br />

della contessa Agosti la Chiesa<br />

venne restaurata e molte opere<br />

d’arte recuperate. <strong>Il</strong> terremoto<br />

del 1873 danneggiò la Chiesa<br />

come molti altri edifici di Belluno<br />

e solo dopo i restauri del<br />

1876 la Chiesa ritrovò il suo<br />

splendore e la sua funzione.<br />

L’ingresso della Chiesa appare<br />

con discrezione a chi passeggia<br />

sotto i portici di Belluno, ma già<br />

all’esterno appare la ricchezza<br />

delle opere d’arte che essa contiene.<br />

Gli affreschi ai lati del<br />

portone accompagnano il visitatore<br />

all’interno e qui, da sinistra<br />

verso destra, si susseguono<br />

tele dal valore storico incommensurabile,<br />

che trasportano<br />

l’osservatore a cavalcare i secoli<br />

attraversati dall’edificio. La<br />

statua di San Rocco, originale<br />

del 1600, campeggia accanto al<br />

tabernacolo in cirmolo, un complesso<br />

scultoreo che trascende<br />

la semplice opera dello scultore.<br />

Fino al grande crocefisso<br />

• Novembre 2009<br />

Redazione di Feltre e Trentino A.A. - Direttore dott. Fabiano Zucco - Tel 330 611530<br />

L’Ass. Bellunesi nel Mondo<br />

si incontra con il Vescovo<br />

di Belluno-Feltre<br />

Sabato 17 u.s. il nuovo<br />

esecutivo dell’Associazione<br />

si è incontrato con<br />

il Vescovo di Belluno-Feltre<br />

mons. Giuseppe Andrich.<br />

<strong>Il</strong> presidente Gioachino Bratti,<br />

dopo aver ricordato lo stretto<br />

legame che da sempre unisce<br />

la Diocesi al mondo dell’emigrazione<br />

bellunese e all’ABM<br />

stessa che annovera tra i suoi<br />

fondatori nel 1966 la Diocesi<br />

stessa, ispirata dall’allora vescovo<br />

Gioacchino Muccin, ha<br />

Belluno, la chiesa di SanRocco<br />

La traduzione<br />

dialettale di una<br />

pièce teatrale<br />

famosa non è un’operazione<br />

del tutto nuova.<br />

<strong>Il</strong> progetto promosso<br />

dall’Assessorato alla<br />

Cultura e all’Identità<br />

Veneta della Provincia<br />

di Padova, di cui l’Accademia<br />

del Teatro in<br />

Lingua Veneta è magistralmente<br />

interprete<br />

comprende tre appuntamenti<br />

autunnali.La<br />

prima tappa inizia il 1°<br />

di ottobre con la presentazione<br />

del volume,<br />

edito dalla trevigiana<br />

Elzeviro, e la trasposizione in<br />

veneto della celebre commedia<br />

shakespeariana, opera del prof.<br />

Piermario Vescovo dell’Università<br />

di Venezia, con la prefazione<br />

del noto anglista prof.<br />

Masolino D’Amico, docente<br />

all’Università di Roma e critico<br />

teatrale de “La Stampa”, il tutto<br />

supportato, da un originale corredo<br />

di immagini e racconti legati<br />

alle città di Padova e Verona,<br />

fra le quali si snoda l’azione.<br />

Una riduzione del testo è stata<br />

poi messa in scena per la regia<br />

presentato l’attuale situazione<br />

dell’Associazione nella sua<br />

struttura e nelle sue principali<br />

attività. Sono seguiti gli interventi<br />

dei singoli consiglieri,<br />

ognuno dei quali ha recato testimonianze<br />

di vita, di lavoro e<br />

di servizio nel mondo dell’emigrazione.<br />

E’ stato anche auspicato<br />

che il Vescovo, ripetendo<br />

quanto fecero i suoi predecessori<br />

in passato, possa tra non<br />

molto recarsi in visita ad alcune<br />

nostre comunità all’estero.<br />

di Eleonora Fuser nell’ambito<br />

dell’iniziativa “Shakespeare in<br />

villa” a cura dell’Accademia del<br />

Teatro in Lingua Veneta in collaborazione<br />

con l’Associazione<br />

Amici del Castrum di Serravalle,<br />

con il debutto sabato 3 ottobre<br />

al Castello di San Pelagio<br />

di Due Carrare e ultima data,<br />

sabato 24 ottobre presso Villa<br />

Baglioni, municipio di Massanzago.<br />

L’Assessore Comacchio<br />

sostiene che “il principale valore<br />

aggiunto, sta nell’aver saputo<br />

convogliare una molteplicità<br />

di soggetti e contributi. Oltre a<br />

Mons. Andrich, nell’accogliere<br />

questo invito, ha fatto presente<br />

come nella mobilità attuale<br />

la Chiesa veda un modello di<br />

vita dell’uomo, rivolto sempre<br />

a nuovi orizzonti e a nuove<br />

aperture, ha espresso gratitudine<br />

per il nostro lavoro, ha infine<br />

sottolineato come non sia senza<br />

significato che negli incontri<br />

di emigranti ed ex emigranti il<br />

momento religioso continui ad<br />

avere un grande rilievo.<br />

fZ<br />

Redazione di Belluno - Direttore dott. Giacomo Gerlin - Tel 366 6056697<br />

scolpito nel 1991, ultimo anello<br />

di una lunga catena di fede che<br />

ha visto testimone questa Chiesa<br />

nella sua città. Oggi la Chiesa<br />

è avvolta dalle impalcature e<br />

dai veli di un restauro iniziato<br />

per necessità statiche e non solo<br />

estetiche. L’edificio infatti necessita<br />

di una manutenzione ed<br />

una cura che si riserva ad edifici<br />

storici di grande pregio. Solo<br />

grazie alla generosità dei privati<br />

don Carlo Onorini, ottuagenario<br />

rettore della Chiesa, è riuscito<br />

ad avviare i lavori.<br />

Ma come sempre accade in questi<br />

casi di restauro conservativo,<br />

il preventivo è solo la metà della<br />

fine lavori. L’assenza di fondi<br />

obbligherà, per la prosecuzione<br />

dei lavori, ad un nuovo interpello<br />

alla buona volontà e generosità<br />

di chi vorrà farsi avanti.<br />

Redazione di Padova - Direttore dott. Alberto Franceschi - Tel 333 2893662<br />

Giacomo Gerlin<br />

La bisbetica domata<br />

in lingua veneta<br />

quelli già nominati – dal mondo<br />

letterario, editoriale, teatrale e<br />

delle arti – il progetto ha ottenuto<br />

il sostegno della Regione del<br />

Veneto e il patrocinio dell’Istituto<br />

Ville Venete, oltre alla collaborazione<br />

delle Amministrazioni<br />

Comunali di Due Carrare<br />

e Massanzago e alla generosa<br />

ospitalità della Direzione del<br />

Museo dell’Aria di San Pelagio”.<br />

Ringraziamo l’Assessore<br />

alla Cultura e Identità Veneta,<br />

Leandro Comacchio per la cortese<br />

disponibilità.<br />

Claudia Carraro


Centro di Guida Sicura TZ Tel. 0438.912498 info@centrodiguidasicura.it - www.centrodiguidasicura.it<br />

SAPEVI CHE...<br />

A Vittorio Veneto esiste un centro di guida sicura nel<br />

quale saggiare e migliorare le tue capacità di guida?<br />

Da grande faro’ il pilota!<br />

Spesso vediamo girare per le città camion<br />

di scuderie e carrelli con macchine<br />

da corsa, macchine che alle volte<br />

abbiamo visto solo in televisione e che solo<br />

pochi fortunati possono guidare. Sicuramente<br />

molti di voi vorrebbero assaggiare l’emozione<br />

di salire a bordo di questi bolidi e pro-<br />

vare a partecipare ad una gara.<br />

Se vi state chiedendo come diventare pilota,<br />

navigatore e quale tipologia di competizione<br />

è la più adatta per iniziare, in queste righe<br />

vi spiegherò cosa e<br />

come bisogna fare.<br />

Per prima cosa vi<br />

dovete chiedere<br />

dove volete correre,<br />

qual è il vostro budget<br />

di spesa e dovete<br />

capire quale ruolo<br />

volete ricoprire nell’equipaggio.<br />

Per chi è alle prime<br />

armi e vuole cimentarsi<br />

in questa attività<br />

come pilota l’ideale sono le gare in pista.<br />

Questa tipologia di competizione, chiamata<br />

Formula Challenge, è molto vantaggiosa sia<br />

per l’aspetto economico, che per quello del<br />

divertimento, perché si mescola l’adrenalina<br />

della velocità con la semplicità dei percorsi<br />

da affrontare. Le macchine inoltre, non sono<br />

molto potenti e si posso noleggiare delle<br />

Peugeot<br />

1 0 6<br />

g r u p p o<br />

N a circa<br />

800<br />

euro a<br />

g a r a .<br />

I costi<br />

d ’ i s c r i -<br />

z i o n e<br />

v a r i a n o<br />

dai 50<br />

ai 100<br />

euro e il rischio di fare incidenti è molto limitato<br />

grazie anche alle grandi vie di fuga.<br />

Per chi invece ama la velocità ed un po’<br />

di tecnica nella guida può provare a fare<br />

le gare di Velocità in salita. Queste<br />

sono gare che si svolgono su strade<br />

comunemente aperte al pubblico, in<br />

salita e prive di vie di fuga. In queste<br />

manifestazioni possono partecipare<br />

sia macchine da rally che prototipi.<br />

L’iscrizione in questo caso si aggira<br />

sui 300 euro e il costo per il noleggio<br />

della macchina si alza notevolmente<br />

anche per far fronte alla possibilità di<br />

incidenti.<br />

Per ultimo ho lasciato i famosissimi<br />

Rally, pieni di spettacolo, tecnica e a sua volta<br />

carichi di difficoltà. In questo tipo di gara,<br />

oltre al tipo di macchina, a fare la differenza<br />

è l’affiatamento tra pilota e navigatore.<br />

Per chi non lo sapesse, il navigatore è quel-<br />

la persona seduta al posto del passeggero,<br />

che aiuta il pilota nella guida suggerendo le<br />

curve e i pericoli con anticipo, quindi per chi<br />

non se la sente di guidare, può sempre “navigare”<br />

il conduttore della macchina e provare<br />

comunque forti emozioni. Le indicazioni che<br />

vengono date al pilota sono molteplici e le<br />

più utili sono le distanze, il tipo di curva<br />

e la sua ampiezza. Per esempio 100 S3<br />

50 !!S2xD4: rettilineo, curva a sinistra<br />

media, rettilineo, attenzione curva<br />

a sinistra stretta seguita da curva<br />

destra lunga.<br />

Nei rally possono partecipare vetture<br />

gruppo N, A, K, super 1600 e<br />

WRC.<br />

Nel dettaglio:<br />

Gruppo N: sono le vetture derivanti<br />

strettamente dalla produzione di serie,<br />

con l’aggiunta dei dispositivi di<br />

sicurezza quali Roll Bar, impianto di<br />

estinzione, poche altre varianti sull’assetto<br />

e al motore;<br />

Gruppo A: sono le vetture preparate sia<br />

nell’assetto, nella trasmissione e nel motore,<br />

ma con una regolamentazione abbastanza<br />

severa<br />

alla quale attenersi;<br />

Gruppo K: (dette Kit)<br />

sono vetture per le<br />

quali sono stati elaborati<br />

dei Kit per la<br />

preparazione, spesso<br />

molto più performanti<br />

delle gruppo A;<br />

Super 1600: sono<br />

vetture nate per ridurre<br />

i costi rispetto<br />

a WRC e Kit. Hanno<br />

una preparazione simile alle Kit ma una cilindrata<br />

fissa di 1600cc (a differenza delle<br />

Kit che possono essere 1400, 1600,<br />

2000);<br />

WRC: significa WORLD RALLY CAR:<br />

auto realizzate appositamente per correre<br />

nel campionato mondiale Rally.I<br />

Rally,a differenza delle altre tipologie,<br />

si svolgono su più prove speciali e la<br />

collaborazione con il navigatore è di<br />

fondamentale importanza.Cruccio dei<br />

navigatori sono i trasferimenti, tragitti<br />

che la macchina deve fare da una prova<br />

all’altra, regolamentato da un percorso<br />

prefissato da effettuare entro un determinato<br />

intervallo di tempo. Se l’equipaggio si<br />

presenta all’inizio di una prova speciale in<br />

anticipo o in ritardo rispetto la previsione,<br />

verrà punito con dei secondi di penalità in<br />

proporzione al ritardo.I costi per partecipare<br />

ad un rally sono elevati, sia nell’iscrizione che<br />

nel noleggio di una vettura e mediamente si<br />

aggirano sui 3000 euro per un Peugeot 106<br />

gruppo N. Decisamente troppo onerosa per<br />

chi inizia e non ha sponsor.<br />

Bisogna precisare<br />

però, che in<br />

tutti gli eventi a<br />

carattere motoristico,<br />

la sicurezza<br />

dell’equipaggio<br />

viene prima di<br />

tutto e quindi è<br />

obbligatorio l’acquisto<br />

di abbigliamento<br />

adeguato.<br />

Ogni partecipante<br />

deve essere dotato di tuta da corsa con sottotuta,<br />

guanti (navigatore escluso), scarpe,<br />

casco con sottocasco e collare di Hans (che<br />

protegge il collo durante gli impatti) completamente<br />

ignifughi. Capite quindi che c’è un<br />

ulteriore spesa molto vicina ai 2000 euro.<br />

Immagino che ora vi stiate chiedendo come<br />

si fa per prendere la licenza di pilota o navigatore<br />

e io sono qui per spiegarvelo.<br />

Innanzitutto dovete sapere che ci sono diversi<br />

tipo di licenze a seconda del tipo di mezzo<br />

che volete guidare. Nel caso specifico delle<br />

gare sopra indicate la licenza corretta è la<br />

C nazionale.<br />

Per poter acquisire questo brevetto è obbli-<br />

gatorio partecipare ad un corso di poche ore<br />

presso un’agenzia ACI/CSAI dove vengono<br />

spiegati i regolamenti e insegnate le nozioni<br />

base. Al termine del corso, e superato l’esame<br />

di abilitazione, possiamo iniziare l’iter<br />

per l’abilitazione. Per prima cosa bisogna<br />

effettuare la vaccinazione antitetanica ed un<br />

elettroencefalogramma, poi ci si deve recare<br />

presso un centro di medicina sportiva che<br />

rilascerà l’idoneità fisica alla pratica sportiva<br />

automobilistica. Fatto tutto ciò ci si può presentare<br />

presso l’ACI di zona con la patente<br />

di guida, l’abilitazione da parte del medico,<br />

il bollettino postale del versamento di circa<br />

170 euro<br />

e fare la<br />

richiesta<br />

della lic<br />

e n z a .<br />

Vi verrà<br />

c o n s e -<br />

g n a t a<br />

quindi la<br />

licenza C<br />

nazionale<br />

che vi permette di partecipare a tutti gli<br />

eventi sportivi in Italia limitatamente però alla<br />

cilindrata. Per chi è interessato a fare il pilota<br />

deve richiedere la licenza di concorrente/<br />

conduttore, mentre chi vuole fare il navigatore<br />

può richiedere solo la licenza conduttore<br />

che costa leggermente meno. La differenza<br />

tra concorrente/conduttore e conduttore<br />

è importantissima, infatti il conduttore non<br />

può guidare se un concorrente non lo iscrive<br />

ad un evento. Ecco perché molti piloti hanno<br />

la “doppia” licenza.<br />

Detto tutto questo spero che questa mini<br />

guida sia stata di aiuto e spero di vedervi<br />

sempre più numerosi a bordo delle prove<br />

speciali.<br />

Roberto Balbinot<br />

inserto a • Novembre 2009<br />

I mecenati del 3000<br />

Quante volte ci è capitato di sentire<br />

frasi come ”Nessuno fa niente<br />

per niente” o “Chissà cosa c’è sotto”………<br />

Le persone che lavorano disinteressatamente<br />

sembrano essere assai rare,<br />

quelle che ci sono magari lavorano tra<br />

tante difficoltà, sguardi perplessi e non<br />

riempiono di certo le pagine dei giornali.<br />

Insomma far del bene non fa share.<br />

Offrire prestazioni sulla base delle proprie<br />

competenze per perseguire un ideale,<br />

perché si crede in determinati valori,<br />

è un gesto da mecenati che ci riporta<br />

indietro al tempo di Lorenzo De’ Medici<br />

che accoglieva alla sua corte gli artisti<br />

e provvedeva al loro sostentamento perché<br />

potessero esercitare i loro talenti<br />

nel campo delle arti. Parliamo di medioevo.<br />

Unico nel suo genere Claudio Zamuner,<br />

presidente della società TRC.<br />

Giovane carabiniere in Pian Cavallo era<br />

stato assegnato al controllo in una gara<br />

di rally. Ha vissuto in quel giorno una bella<br />

esperienza di baracconata in compagnia<br />

che lo ha portato poco a poco ad<br />

osservare e vivere le emozioni dentro a<br />

questo sport.<br />

La TRC è una squadra corse con la S<br />

maiuscola: competenza e serietà sono<br />

le prime performance richieste. Poi la<br />

forza dello scambio inteso come aiuto<br />

reciproco tra i piloti della scuderia formati<br />

da istruttori, “molto bravi”, che forniscono<br />

le abilità di base per poter guida-<br />

re un’auto da competizione. I costi sono<br />

accessibili a tutti.<br />

<strong>Il</strong> motto di Zamuner è crescere e puntare<br />

sui giovani offrendo loro la possibilità<br />

di sperimentare le proprie abilità in un<br />

Campionato Challenge dedicato, con la<br />

messa a disposizione di 8 macchine.<br />

E che dire del progetto realizzato in collaborazione<br />

con l’Istituto CNOS-FAT Don<br />

Bosco di San Donà di <strong>Piave</strong>?<br />

Fantastica opportunità per i ragazzi di<br />

assaggio del mondo del lavoro e per i<br />

docenti di meccanica, Brisotto Alberto,<br />

e laboratorio e tecnologia, Frattolin Fabrizio,<br />

che hanno apprezzato la qualità<br />

degli interventi degli esperti portati dalla<br />

TRC nella scuola.<br />

<strong>Il</strong> progetto, spalmato nell’arco di un anno<br />

scolastico, ha coinvolto i migliori studenti<br />

del quadrimestre che, partendo da un<br />

motore e supportati da tecnici esperti<br />

preparatori del cambio della TRC, sporcandosi<br />

le mani, hanno costruito radicalmente<br />

una macchina. Che hanno poi<br />

provato in Pista alle Cave!<br />

Non è un percorso solo per maggiorenni<br />

ma è pensato per giovani dai 16 anni autorizzati<br />

dai genitori con apposito modulo<br />

sottoscritto presso un ufficiale comunale<br />

preposto del Comune di residenza.<br />

L’organizzazione, che fa capo al Centro<br />

di Guida Sicura alle Cave, intende promuovere<br />

l’iniziativa presso le scuole di<br />

Vittorio Veneto sempre supportati dalla<br />

disponibilità e dall’entusiasmo del signor<br />

Zamuner.<br />

Tiziana Botteon


Trofeo Italiano Formula Driver Pista<br />

5° appuntamento. <strong>Il</strong> briefing<br />

Domenica 6 settembre si è<br />

tenuta la 5° edizione del<br />

Trofeo Pista nella tappa<br />

di Vittorio Veneto alle Cave. All’evento<br />

hanno partecipato vetture<br />

di 12 categorie diverse nel<br />

seguente ordine: S , Challenge<br />

, S Cup , A, B, C, D2, D4, E,<br />

Predator, Sport e Lady, principalmente<br />

delle associazioni sportive<br />

T.R.C Racing e MichaelRacing.<br />

Alle 9 del mattino, tutti i box erano<br />

già allestiti e si dava inizio alle<br />

ultime fasi di controllo e manutenzione<br />

delle vetture per l’inizio<br />

della gara , prevista verso le ore<br />

10.30.<br />

I team dovevano completare l’iscrizio-<br />

ne entro le 9.30, per ritirare il passaporto<br />

tecnico ed effettuare, prima<br />

dell’inizio delle prove, o al termine del-<br />

la giornata, la<br />

pesatura delle<br />

vetture , situata<br />

all’interno<br />

del circuito<br />

nella prossimità<br />

del gommone<br />

della marca<br />

trevigiana.<br />

Alle 9.45<br />

come da programma<br />

si è<br />

tenuto il briefing<br />

con la direzione<br />

gara,<br />

e alle 10.10 il<br />

briefing con i piloti.<br />

In quest’ultimo sono state illustrate<br />

dal direttore di gara l’ordine di<br />

partenza delle varie classi , le<br />

principali regole di pista come<br />

le penalità in caso di abbattimento<br />

dei birilli nella chicane,<br />

le bandiere di gara, il divieto<br />

di usare termocoperte, ed è<br />

stato ricordato di usare degli<br />

scarichi a norma (per l’inquinamento<br />

acustico).<br />

Dopo il briefing e alcuni giri di<br />

ricognizione in pista, per verificare<br />

che tutte le norme di<br />

sicurezza fossero rispettate, si<br />

è dato il via alla competizione.<br />

Massimiliano Brizi<br />

A contatto con il pilota…….<br />

La gara ha visto la partecipazione<br />

di molte categorie di auto da<br />

corsa, tra cui un modello particolare<br />

molto simile ad una Formula 2.<br />

Si tratta di un’auto a ruote scoperte,<br />

Ricordo e impegno.Un incontro con i flamax<br />

In occasione della<br />

gara di formula<br />

driver organizzata<br />

presso il centro<br />

“Alle Cave”di Vittorio<br />

Veneto, domenica<br />

6 settembre 2009,<br />

mi ritrovo a girare<br />

tra gli stand dei<br />

vari partecipanti, un<br />

po’ignorante di tutto<br />

quel fermento. Tra i<br />

colori sgargianti delle<br />

monoposto e i profumi<br />

di motori e barbecue,<br />

la mia attenzione viene catturata<br />

da una signora seduta sola<br />

sotto un gazebo, con gli occhiali da<br />

sole, che fuma una sigaretta. Mi<br />

avvicino incuriosita per cercare di<br />

capire se non sia pesante passare<br />

le domeniche così anziché, che so,<br />

andare al mare magari! Molto gentilmente<br />

mi spiega che suo marito<br />

non è un pilota, ma che fanno parte<br />

di un team, nato per ricordare<br />

un amico, Flavio, morto dopo aver<br />

partecipato a una gara come queste.<br />

Me lo spiega con serietà, ma<br />

serenità allo stesso tempo. Non me<br />

la sento di chiedere altro, e<br />

mi allontano. La signora però<br />

mi segue per presentarmi il<br />

marito, una persona affabile<br />

e sorridente che mi spiega<br />

come loro facciano parte del<br />

team Flamax, un’appendice<br />

dei Predator’s. <strong>Il</strong> team Flamax,<br />

mi dice, è un’associazione,<br />

altrimenti conosciuta<br />

come “il sogno di Flavio”, che<br />

raccoglie soldi dagli stessi piloti<br />

per far correre dei ragazzi.<br />

Ne sono stati scelti 5, mi<br />

dice, sulla base delle schede<br />

da loro presentate, per farli correre<br />

in pista, di questi ne hanno poi<br />

selezionati 4 con cui sono rimasti<br />

legati per 2 anni. I giovani ammessi,<br />

sono giovani senza esperienza,<br />

che per il momento non fanno gare<br />

perché sono ancora un po’ immatu-<br />

Scelto per voi: tornanti che passione!!!<br />

L’estate se ne è andata portandosi<br />

dietro giornate afose<br />

e soleggiate ideali per una<br />

gita in moto, anche l’auto va bene,<br />

fuori porta. E le strade collinari<br />

delle prealpi trevigiane sembrano<br />

essere fatte apposta per chi ama<br />

girovagare in motocicletta. Ma se<br />

volete incontrare appassionati da<br />

tutta Europa dovete affrontare le<br />

curve delle montagne più belle del<br />

mondo: le Dolomiti. Non c’è passo<br />

dolomitico che accolga negli spiazzi<br />

decine e decine di centauri con<br />

le loro creative motociclette! Sono<br />

uno spettacolo nello spettacolo di<br />

cieli blu e rocce maestose!<br />

Se siete moto muniti o automuniti<br />

e amanti della montagna, vi consigliamo<br />

una escursione tutta curve<br />

che potete fare in giornata, magari<br />

dandovi appuntamento per un cappuccino,<br />

brioche e i necessari accordi<br />

prima della partenza, in Pista<br />

alle Cave ultimo baluardo pianeggiante<br />

prima della scalata.<br />

costituita da una monoscocca in tralicci<br />

tubolari di ferro e acciaio che non<br />

superano i 410kg. La particolarità<br />

di queste auto è il fatto che montino<br />

propulsori non solo convenzionali, ma<br />

IL PERCORSO:<br />

Pista alle Cave-Vittorio Veneto,<br />

Longarone, Val di Zoldo , Forni di<br />

Zoldo, Passo Cibiana (1530m),<br />

Selva di Cadore, Cortina, Passo<br />

Falzarego(SR 48), Zoldo <strong>Alto</strong>, Passo<br />

Giau(2236m), Selva di Cadore,<br />

Passo Staulanza (1773 m), Zoldo,<br />

Longarone, Vittorio Veneto.<br />

Arrivati al passo Staulanza fatevi<br />

una pausa. Un ampio parcheggio<br />

ospiterà la vostra moto o l’auto. Voi<br />

potete ammirare il panorama mozzafiato<br />

del Civetta. Per i più atletici,<br />

ma è adatto a tutti, vi aspetta il Parco<br />

Avventura. In località Forcella di<br />

Cibiana, 32 percorsi attrezzati per<br />

bambini, ragazzi, adulti permettono<br />

di spostarsi da un albero all’altro in<br />

tutta sicurezza con attraversamenti<br />

sempre diversi, carrucole, ponti<br />

tibetani, cavi, reti. Vengono forniti:<br />

imbragatura con doppia longe di<br />

assicurazione, carrucola, casco,<br />

guanti e un briefing iniziale per avviare<br />

all’utilizzo dei dispositivi di si-<br />

molto spesso provenienti dalle<br />

moto. La cilindrata può andare<br />

dai 600cc ai 1.300cc e raggiungere<br />

i 160cv: una potenza<br />

notevole considerato il peso dell’auto!<br />

In pista ho avuto la possibilità di<br />

incontrare uno dei team più di<br />

successo di questa categoria:<br />

l’LTS RACING TEAM. L’LTS rt è<br />

gestita dal pilota Tinaburri Alessandro,<br />

in collaborazione col fratello<br />

Emiliano, Franco Repetti e<br />

Omar Corradini.<br />

La sede si<br />

trova a Vicobarone<br />

di Ziano,<br />

provincia<br />

di Piacenza,<br />

ma da qui si<br />

spostano in<br />

tutta Italia<br />

per seguire<br />

puntualmente<br />

tutte le tappe<br />

del campionato<br />

italiano<br />

“pista” cat.<br />

“E”, nella<br />

quale l’LTS è<br />

in cima alla<br />

classifica.<br />

Come mi raccontavaAlessandro,questo<br />

è il loro<br />

primo anno in<br />

campionato e<br />

ciò nonostante,<br />

il team ha<br />

saputo farsi valere dimostrando<br />

professionalità e competitività fin<br />

dall’inizio. In 10 gare hanno già<br />

conquistato 7 primi posti e 3 secondi<br />

posti, piazzando la squadra<br />

come prima della sua categoria.<br />

Non male per un team appena<br />

nato e senza esperienze precedenti.<br />

Alessandro guida una Formula<br />

Predator’s 1000 gialla, che<br />

monta un motore Suzuky GSXR<br />

1000 capace di sprigionare 155<br />

curezza.<br />

Da visitare anche<br />

Cibiana,<br />

il paese che<br />

dipinge la sua<br />

storia. Le pitture<br />

sui muri<br />

delle case narrano<br />

la storia<br />

della casa su<br />

cui è stato dipinto.<br />

Meta di<br />

turisti, i murales<br />

sono 55,<br />

un’autentica<br />

iniziativa artistica<br />

inserita<br />

con l’architettura<br />

rustica,<br />

quasi si trattasse<br />

di finestre<br />

dipinte.<br />

A Cortina, sulla strada del ritorno,<br />

direzione Falzarego, vi consigliamo<br />

una deviazione interessante.<br />

In località Gilardon, girate a de-<br />

cv per soli 400kg e di offrire<br />

emozioni che poche monoposto<br />

artigianali possono offrire.<br />

Ma cos’è una Predator? La Predator<br />

è un’auto che ha rivoluzionato<br />

il mondo delle monoposto.<br />

Se prima un giovane appassionato<br />

di gare avesse voluto inserirsi<br />

nel mondo dei motori, avrebbe<br />

dovuto spendere fior di quattrini<br />

e cercare diversi sponsor per<br />

potersi permettere un’auto che<br />

fosse competitiva e sicura. Ma<br />

dal 2003 è arrivata nel mercato<br />

questa nuova monoposto capace<br />

di competere con i rivali senza<br />

grosse difficoltà grazie alla sua<br />

potenza accompagnata da un<br />

peso piuttosto contenuto.<br />

Come afferma Alessandro: “E’<br />

una formula molto economica<br />

che può far avvicinare i giovani<br />

alle gare. In più, non necessitano<br />

di molta manutenzione e ti permettono<br />

di partecipare a gare in<br />

kartodromi, in pista e a gare di<br />

ri. Con un sorriso mi dice: “Questo<br />

era il sogno di Flavio”. Mi fa capire<br />

come in questo mondo occor-<br />

rano soldi e come sia importante<br />

e realizzante aiutare i ragazzi che<br />

stra verso Lago Ghedina, circa<br />

6 kilometri. <strong>Il</strong> ristorante sul lago<br />

è molto romantico ed esclusivo.<br />

Se volete fare colpo, prenotate<br />

un pranzo in riva al lago al nr<br />

salita…”. <strong>Il</strong> prezzo di una Predator<br />

si aggira fra i 10.000 e i<br />

20.000 €, in base alle esigenze<br />

aerodinamiche e di propulsore, o<br />

addirittura meno se si cerca nel<br />

mercato dell’usato.<br />

Decisamente meno costosa di<br />

molte altre monoposto o di auto<br />

artigianali!<br />

Alessandro nella pista Alle Cave<br />

è riuscito ad aggiudicarsi un altro<br />

primo posto. Dopo una prima<br />

manche sofferta a causa dell’asfalto<br />

troppo scivoloso, grazie<br />

alla scelta<br />

giusta delle<br />

gomme è<br />

arrivato ad<br />

aggiudicarsi<br />

il gradino più<br />

alto del podio<br />

e addirittura<br />

a segnare il<br />

record di pista<br />

della giornata,segnando<br />

il tempo di<br />

2 minuti, 29<br />

secondi e 60<br />

c e n t e s i m i .<br />

Racconta inoltre<br />

che, pur<br />

partecipando<br />

per il primo<br />

anno al campionatoitaliano<br />

“pista”, è<br />

riuscito a essere<br />

in testa<br />

alla classifica<br />

piloti. Un bel successo che, continua<br />

Alessandro: “Se vinceremo<br />

il campionato quest’anno, il prossimo<br />

anno faremo tutto il trofeo<br />

“pista”e il campionato italiano<br />

driver”. Le condizioni ci sono per<br />

poter concludere il primo anno<br />

con una gran vittoria. Non possiamo<br />

che augurargli un in bocca<br />

al lupo e un augurio per i campionati<br />

del prossimo anno!<br />

Andrea Casagrande<br />

sognano di correre in pista. Mi trasmettono<br />

entusiasmo, caparbietà<br />

e voglia di fare. Mi rendo conto di<br />

avere a che fare non<br />

solo con un gruppo<br />

molto importante della<br />

e per la formula<br />

driver, ma soprattutto<br />

mi accorgo come i<br />

motori non siano solo<br />

velocità, divertimento<br />

e competizione, ma<br />

ricordo e impegno.<br />

Eventi come questo,<br />

organizzati al centro<br />

“Alle Cave” permettono<br />

alle persone di<br />

stare insieme, di ricordare<br />

e aiuta loro<br />

a realizzare progetti<br />

importanti.<br />

Elena Da Dalt<br />

0436860876/3388608870. In<br />

caso di sole, deliziosa spiaggetta<br />

per l’ultima abbronzatura naturale<br />

prima dell’inverno!<br />

Tiziana Botteon


inserzione promozionale<br />

Novembre 2009 I<br />

Onorevole forcolin, ci apprestiamo<br />

a vivere un autunno<br />

che in molti chiamano<br />

“caldo”. Qual è il clima<br />

che realmente<br />

si respira a<br />

Montecitorio?<br />

<strong>Il</strong> Governo ha<br />

dimostrato e sta<br />

dimostrando da<br />

un anno e mezzo<br />

a questa parte di<br />

saper affrontare<br />

con la giusta responsabilità<br />

ed il<br />

giusto peso i provvedimentinecessari<br />

a tamponare<br />

e ridare vigore<br />

ad una economia<br />

minata dalla crisi<br />

mondiale che ci<br />

sta attraversando. Credo che i dati dimostrino<br />

che in Europa siamo il paese<br />

che meglio sta reagendo a questo delicato<br />

periodo. Gli obiettivi sono chiari<br />

e la Lega Nord è più che mai convinta<br />

che solo attraverso misure a sostegno<br />

delle piccole e medie imprese si possa<br />

uscire dalla crisi, quelle piccole e medie<br />

imprese che attraverso i loro lavo-<br />

ratori stanno tenendo in piedi il tessuto<br />

sociale dei nostri territori e delle nostre<br />

famiglie. I diversi provvedimenti<br />

in attuazione hanno l’obiettivo di dare<br />

ossigeno ad imprese e famiglie con<br />

contributi ed agevolazioni toccando<br />

ogni tasto utile per alleggerire la grande<br />

difficoltà in cui ci troviamo. Se a<br />

questi aggiungiamo l’iter per la realizzazione<br />

del Federalismo fiscale, madre<br />

di tutte le riforme, non possiamo che<br />

guardare con positività ed ottimismo<br />

il grande lavoro del nostro Ministro<br />

Calderoli che ci porterà finalmente a<br />

tenere a casa nostra le risorse prodotte<br />

e ad ottenere quei risultati e quei servizi<br />

sul territorio che per troppo tempo<br />

abbiamo dovuto elemosinare allo Stato<br />

centrale, ma che di fatto ci appartenevano<br />

di diritto in quanto frutto della<br />

nostra terra e del nostro lavoro.<br />

A seguito degli attacchi mediatici<br />

e giudiziari subiti dal Premier,<br />

qual’ è la posizione della Lega in<br />

merito?<br />

Abbiamo potuto notare con piacere<br />

che gli attacchi mediatici si stanno trasformando<br />

in un vero e proprio boomerang<br />

per chi li ha lanciati. <strong>Il</strong> Governo<br />

non ha arretrato di un solo millimetro<br />

l’azione programmatica e gli italiani<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

Intervista all’Onorevole Forcolin<br />

“La Lega è per le regole e le regole vanno rispettate”<br />

hanno dimostrato ancora una volta<br />

la loro intelligenza nel capire che non<br />

sono le vicende giudiziarie private del<br />

Premier a rovinare i loro sonni o ancor<br />

più il gossip<br />

sulla vita<br />

privata del<br />

Presidente<br />

del Consiglio<br />

bensì<br />

i problemi<br />

di ogni<br />

g i o r n o :<br />

della busta<br />

paga, della<br />

pensione,<br />

dell’affitto<br />

da pagare,<br />

delle bollette<br />

che<br />

scadono e<br />

dei figli che<br />

vanno a scuola. Su questo ci chiedono<br />

un confronto ed un impegno forte<br />

e su questi temi vogliamo lavorare per<br />

il bene del paese. Chi cerca di far cadere<br />

un Governo in un momento cosi<br />

difficile, unito ad una situazione che va<br />

monitorata giorno per giorno, non può<br />

che essere un folle dal quale non solo<br />

diffidare ma anche prendere le distan-<br />

ze. Noi non ci sottraiamo all’importante<br />

compito che ci hanno affidato gli<br />

elettori e a tutte le aspettative riposte<br />

stiamo rispondendo con i fatti. Sicurezza,<br />

ordine pubblico, reati in forte<br />

calo, riforma costituzionale, sono solo<br />

alcuni pezzi di un programma che si<br />

sta compiendo e di una scommessa che<br />

vogliamo vincere per il nostro territorio<br />

e per le nostre famiglie.<br />

E’ da poco stato approvato lo<br />

scudo fiscale, cosa porterà in<br />

concreto e in questo senso a<br />

che punto è la lotta all’evasione<br />

fiscale?<br />

Abbiamo votato a favore dello scudo<br />

fiscale perché crediamo che in un momento<br />

difficile come quello che stiamo<br />

attraversando ci fosse bisogno di un<br />

ulteriore sforzo per ridare ossigeno<br />

alla nostra economia e per rimettere<br />

in moto gli investimenti, la produzione<br />

e l’occupazione nel nostro paese. Riportare<br />

in Italia centinaia di miliardi<br />

di euro non è poca cosa e se il prezzo<br />

pagato per questo rientro legittimo può<br />

essere criticato, non può essere criticata<br />

la manovra e gli effetti che questa<br />

produrrà sulla nostra economia. Tra<br />

l’altro chi oggi è contrario allo scudo<br />

fiscale dovrebbe chiedersi il perché di<br />

un malfunzionamento della macchina<br />

pubblica che ha prodotto simili trasferimenti<br />

di denaro all’estero e magari<br />

su questo concetto qualche responsabilità<br />

la può di certo trovare. Io mi<br />

chiedo, in questo momento difficile,<br />

se sia meglio lasciare fuori all’estero<br />

questi denari e farli gestire dai soliti<br />

pochi noti o invece sia più conveniente<br />

riportarli in Italia e far lavorare così<br />

le nostre imprese, i nostri lavoratori,<br />

facendo ripartire l’economia secondo<br />

le richieste e le aspettative di tutti? Io<br />

credo che tutto sia migliorabile e tutto<br />

sia perfettibile, ma bisogna anche avere<br />

la forza delle proprie responsabilità<br />

e in questo noi siamo per il “fare” e<br />

non solo per il “dire”.<br />

Spostiamoci ora in Veneto, dove<br />

tra pochi mesi si eleggerà la nuova<br />

giunta e il consiglio Regionale.<br />

Quale sarà la filosofia della<br />

Lega al di là della scelta che faranno<br />

Bossi e Berlusconi?<br />

La primavera per il Veneto sarà una<br />

primavera importante e la scadenza<br />

elettorale ormai alle porte dovrà dirci<br />

chi sarà il nuovo Governatore della<br />

regione. Credo che Bossi e Berlusconi<br />

sapranno trovare la giusta linea<br />

per garantire un Governo prima di<br />

tutto forte, poi stabile e duraturo com’è<br />

giusto che sia nei confronti degli<br />

elettori, per dar modo al programma<br />

di essere sviluppato in tempi brevi. E’<br />

altrettanto legittimo da parte nostra<br />

richiedere come Lega Nord il Governo<br />

della Regione Veneto, motivazione<br />

dettata in primo luogo da uno spirito<br />

di alternanza e successivamente per<br />

non fare del Governatore un vero e<br />

proprio “mestiere”, una professione.<br />

Crediamo che 20 anni siano troppi<br />

per chi ha già dato tanto alla politica<br />

veneta e sia ora di passare la mano.<br />

Noi siamo pronti ed abbiamo i cavalli<br />

vincenti, preparati e sui quali l’elettore<br />

ha già potuto verificarne l’operatività<br />

e l’efficienza amministrativa.<br />

Ha partecipato attivamente al recente<br />

incontro fatto a Ca’ Corner<br />

tra il Ministro dell’Interno Maroni<br />

e il Presidente della Provincia di<br />

Venezia Zaccariotto: quali sono<br />

gli scenari che si apriranno e<br />

come verrà gestita la sicurezza<br />

in Provincia?<br />

Abbiamo partecipato a Ca’Corner ad<br />

un importante appuntamento con il<br />

Ministro Maroni, la Presidente della<br />

Provincia di Venezia ed il Prefetto, sul<br />

quale sono stati messi in campo tutta<br />

una serie di problemi, ma anche di soluzioni<br />

attuabili per il coordinamento<br />

del nostro territorio. <strong>Il</strong> Ministro ha<br />

dimostrato grande sensibilità e disponibilità<br />

sui temi trattati ed il prossimo<br />

4 dicembre sarà ancora in laguna per<br />

siglare il patto per la sicurezza nella<br />

Provincia di Venezia. Nel frattempo<br />

abbiamo organizzato una serie di incontri,<br />

anche con il Prefetto, per meglio<br />

organizzare iniziative a tutela della<br />

sicurezza pubblica e del territorio<br />

portate avanti dagli enti locali, il primo<br />

dei quali si è tenuto lunedì 26 alla<br />

presenza del Prefetto, del Questore, e<br />

dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri,<br />

Polizia, Guardia di Finanza e<br />

Vigili del Fuoco, di tutti i Sindaci del<br />

Sandonatese e con argomenti importantissimi<br />

quali la zonizzazione della<br />

polizia locale prevista dalla Regione<br />

Veneto al fine di trovare delle soluzioni<br />

e far partire al più presto il nuovo<br />

distretto. In questo senso si è parlato<br />

inoltre di videosorveglianza e di vigilanza<br />

privata notturna, e del nuovo<br />

pacchetto sicurezza e l’istituzione delle<br />

ormai famose “ronde”, sulle quali<br />

non vogliamo assolutamente tirarci<br />

indietro.<br />

In un periodo di grande difficoltà<br />

economica, quali sono le iniziative<br />

della Lega in favore dei commercianti<br />

del nostro territorio?<br />

La lega Nord è sempre vicina alle nostre<br />

imprese. Con un mio importante<br />

emendamento, la Lega Nord ha fatto<br />

passare all’interno del decreto legge<br />

cosiddetto “anticrisi” una norma riassunta<br />

nell’art. 11-bis del provvedimento<br />

che impone a tutte le attività ambulanti<br />

di presentare il documento unico<br />

di regolarità contributiva, chiamato in<br />

gergo DURC.<br />

Questa norma consentirà<br />

ai Comuni<br />

di verificare,entro il<br />

31 Gennaio di ogni<br />

anno, se le attività<br />

ambulanti presenti<br />

nel proprio territorio<br />

siano o meno in regola<br />

con i versamenti<br />

delle imposte, dell’Inps<br />

e dell’ Inail.<br />

Crediamo di aver<br />

senz’altro fatto<br />

un‘azione importante<br />

per tutelare chi<br />

esercita questa attività<br />

con dedizione e<br />

rispetto delle regole,<br />

in un momento difficile dove molti<br />

ambulanti oltre a dover sopportare<br />

il momento di crisi, si devono anche<br />

guardare da una concorrenza sleale<br />

legata a prodotti che arrivano da mercati<br />

mondiali diversi e a prezzi del tutto<br />

anomali.<br />

Se a questo aggiungiamo il fatto che<br />

dal punto di vista tributario, fiscale<br />

e previdenziale nulla era stato<br />

fatto per contrastare ed equiparare<br />

questa “invasione”, possiamo<br />

ritenerci soddisfatti del lavoro svolto in<br />

Parlamento, perché porterà maggior<br />

eguaglianza e maggior rigore nell’esercizio<br />

di un’ attività importante come<br />

quella degli ambulanti.<br />

Ora il compito spetta ai Comuni<br />

con la revoca immediata<br />

delle autorizzazioni a tutte quelle attività<br />

che non produrranno nei termini il<br />

documento richiesto (DURC). E non ci<br />

si venga a dire che la Lega è razzista o<br />

poco sensibile a chi si insedia nei nostri<br />

mercati: no assolutamente, la Lega è<br />

per le regole e le regole vanno rispettate.


II<br />

Patto Sicurezza nel territorio:<br />

nuovi scenari con la Provincia di Venezia.<br />

Si apre il tavolo tecnico tra Provincia, Prefettura, comandi ed Enti Locali.<br />

<strong>Il</strong> patto sulla sicurezza,<br />

presentato a Venezia lo<br />

scorso 7 Ottobre dal Ministro<br />

dell’Interno Maroni,<br />

dal Presidente della Provincia<br />

Zaccariotto e dal Prefetto<br />

di Venezia Lepri Gallerano,<br />

individuerà le priorità di<br />

città e Provincia, andando a<br />

coordinare gli interventi delle<br />

forze dell’ordine. Presenti<br />

al tavolo anche l’Onorevole<br />

Gianluca Forcolin e l’Onorevole<br />

Corrado Callegari.<br />

Durante l’incontro con la<br />

stampa è stato comunicato<br />

che il patto verrà siglato il 4 Dicembre a<br />

Venezia, in occasione della Festa Nazionale<br />

dei Vigili del Fuoco.<br />

L’obiettivo è quello di affrontare i temi<br />

della sicurezza urbana, del controllo del<br />

territorio e del contrasto all’attività predatoria,<br />

temi per i quali l’attività leghista<br />

è da sempre all’avanguardia. “Venezia e<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

Musile di <strong>Piave</strong><br />

Alle forze dell’ordine<br />

si aggiungono i “Rangers”<br />

I<br />

“Rangers d’Italia”, presenti<br />

in tutte le regioni italiane,<br />

sono un organo a disposizione<br />

delle forze dell’ordine,<br />

della Protezione civile e delle<br />

amministrazioni pubbliche dei<br />

territori provinciali. E’ un ente<br />

naturalistico basato prevalentemente<br />

sul volontariato, nato a<br />

Padova nel 1977 ad iniziativa<br />

di un gruppo di benemeriti ed<br />

appassionati della natura. In<br />

seguito, nell’anno 1982, ha ottenuto<br />

la personalità giuridica.<br />

Gli scopi fondamentalmente<br />

perseguiti da questo gruppo<br />

di sicurezza sono finalizzati a<br />

proteggere la natura, i luoghi<br />

di interesse naturale, l’ambiente<br />

e gli animali, divulgando e<br />

propagandando i concetti di<br />

conservazione della natura e di<br />

protezione degli animali. Ovviamente<br />

avranno la fondamentale<br />

funzione di sensibilizzare<br />

la pubblica amministrazione ad<br />

ogni livello, compresi i cittadini,<br />

al fine di migliorare e salvaguardare<br />

l’ambiente. La decisione<br />

di poterli adottare anche a<br />

tutta la Provincia – commenta Maroni-<br />

devono tutelare alcune specificità come la<br />

terraferma, la laguna, il mare, le aree turistiche<br />

e le aree industriali. Nell’ambito<br />

della competenza della Regione vogliamo<br />

definire questo piano specifico sulla sicurezza<br />

tenendo presente diverse tipologie<br />

di reati commessi, delle richieste che vengono<br />

fatte in tema di presidio e di uomini<br />

Musile è stata presa dal Sindaco<br />

Forcolin, che ha commentato :<br />

“<strong>Il</strong> corpo di volontari potrebbe<br />

operare in stretto contatto con<br />

le forze dell’ordine e si occuperebbe<br />

della vigilanza in paese.<br />

La proposta di utilizzazione<br />

verrà inoltrata a tutti i sindaci<br />

del Veneto e questo darebbe un<br />

monito forte sulla percezione<br />

della sicurezza, in quanto l’Ente,<br />

riconosciuto da un Decreto<br />

del Presidente della Repubblica,<br />

è caratterizzato da divisa<br />

verde militare con distintivo e<br />

pistola d’ordinanza. Potrebbero<br />

delle forze dell’ordine. Dal 2010 saranno<br />

pronti i presidi mirati per le emergenze<br />

in Provincia di Venezia”. <strong>Il</strong> “patto sulla<br />

sicurezza” seguirà quanto stato fatto per<br />

il Lago di Garda e dal primo Gennaio<br />

infatti saranno il Viminale e Ca’ Corner<br />

a decidere dove organizzare i presidi sul<br />

territorio, dove organizzare e potenziare<br />

gli ausili, tenendo conto dei reati commessi<br />

e con la finalità di assicurare la<br />

massima copertura territoriale. <strong>Il</strong> tutto<br />

avrà la funzionalità di aggredire la cosiddetta<br />

“criminalità predatoria” e si articolerà<br />

attraverso il presidio del territorio<br />

da parte delle forze dell’ordine, coinvolgendo<br />

da una<br />

parte la Regione<br />

e gli<br />

Enti Locali,<br />

ma lasciando<br />

dall’altra al<br />

la definizione<br />

finale degli<br />

interventi.<br />

entrare in azione con interventi<br />

di sorveglianza del territorio<br />

in orari critici ed in località a<br />

rischio, su indicazione della Polizia<br />

Locale. Tutto ciò sarà un<br />

plus rispetto a quanto stabilito<br />

dai recenti dispositivi in materia<br />

di sicurezza, nei quali sono<br />

ovviamente comprese le ronde,<br />

che a breve saranno finalmente<br />

operative”. Lo studio di questa<br />

importante bozza di convenzione<br />

è sul tavolo del Sindaco<br />

per un vaglio più approfondito<br />

e condiviso con la maggioranza<br />

PdL a Musile.<br />

Questione Moschee:<br />

dalla Lega un netto no!<br />

On. Gibelli :“Fermiamo<br />

il proselitismo e attenzione<br />

alla questione<br />

moschee. Se non c’è accordo<br />

tra Stato e Islam si vada ad un<br />

Referendum Popolare”.<br />

L’attentato alla caserma di Milano,<br />

per vie legate alla sola<br />

buona sorte, ha evitato una<br />

vera e propria strage. E’ per<br />

questo che c’è la necessità di<br />

aprire un dibattito sulla questione<br />

religiosa, come sostiene<br />

l’Onorevole Andrea Gibelli.<br />

“La minaccia islamica non si<br />

è dimensionata e l’esempio<br />

visto a Milano dimostra che<br />

l’attenzione deve essere alta.<br />

<strong>Il</strong> dibattito sulla realizzazione<br />

delle moschee deve partire da<br />

un presupposto che noi sempre<br />

invitiamo a non sottovalutare :<br />

la moschea non è un luogo per<br />

pregare e chi ne chiede la costruzione<br />

non lo fa per permettere<br />

ai propri fedeli di pregare.<br />

La libertà di culto esiste e a<br />

maggior ragione per l’Islam<br />

che non ha bisogno di luoghi<br />

dedicati alla preghiera.<br />

Chi ci chiede la costruzione<br />

di moschee lo fa solo come<br />

atto politico, come volontà<br />

di occupazione di uno spazio<br />

fisico, di un territorio da conquistare.<br />

E ciò è dimostrato<br />

dalle tante intercettazioni che<br />

indicano come all’interno delle<br />

moschee avvenga un forte<br />

proselitismo che alimenta quel<br />

clima che fa nascere questi<br />

episodi da rigettare sul piano<br />

culturale, al di là degli aspetti<br />

di sicurezza. Forte attenzione e<br />

avanti non solo con le misure<br />

adottate dal Ministro Maroni<br />

ma anche dove c’è la necessità<br />

di aprire un dibattito su come<br />

sia realmente da intendere la<br />

parola moschea. Da qui parte<br />

anche la nostra proposta di regolamentare<br />

gli edifici di culto,<br />

perché bisogna introdurre<br />

per prima cosa un elemento<br />

di verità, dal momento che la<br />

moschea non è solo un luogo<br />

in cui si fa preghiera ma anzi<br />

un sito dove si fa soprattutto<br />

politica. In secondo luogo bisogna<br />

stabilire un rapporto di<br />

reciprocità, perché in occidente<br />

siamo tutti ingenuamente<br />

generosi quando nei paesi del<br />

News<br />

Coordinamento Sindaci Veneti<br />

La segreteria nazionale<br />

del Veneto ha fortemente<br />

voluto un coordinamento<br />

dei Sindaci veneti della Lega per<br />

far si che le direttive politicoamministrative<br />

del movimento<br />

fossero univoche e dirette a tutti<br />

gli amministratori Lega della<br />

Regione Veneto. Ogni Provincia<br />

ha per questo nominato<br />

un proprio coordinatore e per<br />

Anci Veneto<br />

Si è svolta il 30 settembre scorso<br />

ad Este l’assemblea Anci Veneto<br />

per eleggere il nuovo Presidente,<br />

il direttivo e l’assemblea<br />

dei Sindaci proposti. In quella<br />

sede Gianluca Forcolin è stato<br />

eletto in capo al nuovo direttivo<br />

Anci Veneto e capogruppo per i<br />

la Provincia di Venezia è stato<br />

designato l’Onorevole Gianluca<br />

Forcolin, che commenta: “ E’ un<br />

compito importante che mi vede,<br />

assieme ad altri sei rappresentanti<br />

provinciali,<br />

agire in prima linea<br />

perla politica<br />

della Lega Nord a<br />

livello regionale. E’<br />

inoltre uno stimolo<br />

Sindaci Lega. “Una<br />

nomina – commenta<br />

l’onorevole- che<br />

mi riempie di orgoglio<br />

in quanto farà<br />

si che la Lega partecipi attivamente<br />

a questo organo importante<br />

che funge anche da termo-<br />

Novembre 2009<br />

Nord Africa, da dove poi vengono<br />

gran parte degli immigrati<br />

nel nostro Paese, non c’è<br />

nessun elemento di reciprocità<br />

e tolleranza. Bisogna poi stabilire<br />

tutte quelle regole legate<br />

alla libertà religiosa e all’ urbanizzazione<br />

legata dei luoghi di<br />

culto : in merito il legislatore<br />

in origine intendeva le concessioni<br />

che in realtà si sottoscrivono<br />

con lo Stato secondo<br />

le regole della Costituzione.<br />

L’Islam è 50 anni che non sottoscrive<br />

intese con lo Stato. Ne<br />

deriva che ogni pratica che riguarda<br />

gli edifici fisici, e quindi<br />

non la libertà religiosa in sé,<br />

deve essere regolata da un atto<br />

che si abbina a questa mancata<br />

firma. Ciò dimostra l’incomunicabilità<br />

culturale con l’Islam<br />

e se moschea dovrà essere,<br />

essa passerà da una sentenza<br />

prettamente popolare, cioè da<br />

un Referendum: qualora lo<br />

Stato e la comunità islamica<br />

non trovassero un accordo, la<br />

sovranità dovrà tornare al popolo,<br />

che si pronuncerà sulla<br />

volontà o meno di costruire<br />

questi luoghi religiosi”.<br />

maggiore in qualità di Sindaco,<br />

per promuovere in termini<br />

di maggior efficienza l’attività<br />

del mio Comune. Oggi la Lega<br />

vanta più di 120 sindaci ed un<br />

gran numero di Assessori<br />

e Consiglieri Comunali :<br />

questo strumento di coordinamento<br />

darà a tutti un<br />

ottimo supporto politco<br />

- amministrativo”.<br />

metro della situazione<br />

nelle varie amministrazioni<br />

comunali e quale<br />

monito per il governo<br />

centrale sulle linee proposte<br />

e sulle difficoltà che si<br />

dovessero riscontrare a livello<br />

di Enti Locali”.


Novembre 2009 III<br />

Immigrazione: ecco i fatti concreti<br />

Calo del 90% degli sbarchi rispetto al 2008<br />

Accordo con la Libia: funziona perfettamente. I numeri: dal 1 Maggio al 31 Agosto<br />

del 2008 erano sbarcate in Italia oltre 15 mila persone partite dalla Libia.<br />

Nello stesso periodo di quest’anno siamo fermi a 1400, con un calo del 90%.<br />

<strong>Il</strong> crollo degli sbarchi è coinciso con l’avvio dei contestati respingimenti e dei pattugliamenti<br />

con le tre motovedette cedute dall’Italia alla Libia.<br />

Non vengono adottate “politiche strumentali” ma secondo le regole<br />

della Commissione Europea<br />

<strong>Il</strong> problema risulta esserci soprattutto per i clandestini che arrivano via terra, privilegiando<br />

la rotta balcanica. Per arrestare questo flusso il Viminale sostiene che è utile<br />

accelerare la liberalizzazione dei visti per i viaggi negli Stati dell’Unione Europea.<br />

Adottando questa strategia si giungerà ad una svolta importante, perché il sistema dei<br />

visti, con l’efficace controllo degli ingressi, è un mezzo<br />

per contrastare l’immigrazione illegale.<br />

TRATTATO DI PRUM:<br />

SEMPLIfICATA LA LOTTA<br />

AL TERRORISMO E AL-<br />

L’IMMIGRAZIONE.<br />

Lo scorso 24 Giugno, il Senato<br />

della Repubblica ha approvato<br />

definitivamente il Trattato di<br />

Prum, che tende a migliorare la<br />

cooperazione nel contrasto<br />

al terrorismo, alla<br />

criminalità organizzata,<br />

e all’immigrazione illegale<br />

tra Italia, Belgio,<br />

Germania, Spagna,<br />

Francia, Lussemburgo,<br />

Olanda e Austria.<br />

Ciò prevede :<br />

- Istituzione di una banca<br />

dati nazionale del<br />

Dna, che raccoglierà il<br />

Dna di condannati, imputati<br />

e indagati, consentendo<br />

di identificare<br />

in modo più rapido chi<br />

delinque. La banca sarà collegata<br />

alla rete delle banche dati<br />

degli altri Paesi Europei;<br />

- Imposizione da parte dell’Autorità<br />

Giudiziaria del prelievo<br />

forzoso del Dna, anche di persone<br />

non indagate, se necessario<br />

per le indagini;<br />

- Presenza di guardie armate in<br />

borghese sugli aerei;<br />

Lotta ferrea all’evasione fiscale<br />

Fisco piu’ leggero con sanzioni piu’ pesanti<br />

LA SCELTA DI GOVERNO.<br />

“Lavorare sulla qualità dell’attività<br />

di controllo, mirata a prevenire<br />

ed educare piuttosto che<br />

reprimere”<br />

Nei primi otto mesi dell’anno<br />

gli accertamenti del Fisco hanno<br />

permesso di recuperare 2,8 miliardi<br />

di euro, quasi un miliardo<br />

in più rispetto al 2008, con un<br />

incremento del 47% (Dati resi<br />

noti dal direttore dell’Agenzia<br />

delle Entrate)<br />

Accertamenti : sono stati 173<br />

mila (+ 7%) con una maggiore<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

- La possibilità da parte delle<br />

forze di Polizia di poter concludere<br />

le proprie indagini nel<br />

territorio dei Paesi aderenti al<br />

trattato senza chiedere particolari<br />

autorizzazioni.<br />

LA CLANDESTINITA’<br />

E’REATO.<br />

Si facilita l’effettiva espulsione<br />

del clandestino, dal momento<br />

che secondo la normativa europea<br />

sui rimpatri, l’espulsione<br />

con accompagnamento nel<br />

paese d’origine è possibile solo<br />

se vi è condanna per un reato.<br />

L’immigrato irregolare sarà punito<br />

con un’ammenda da 5.000<br />

a 10.000 €.Coloro i quali favori-<br />

imposta accertata pari a 10 miliardi<br />

(+72%).<br />

Le verifiche nei confronti di soggetti<br />

con credito Iva segnalano<br />

un aumento degli accertamenti<br />

del 26% : tra minor credito e<br />

maggiore Iva a debito accertata,<br />

lo scostamento a favore del Fisco<br />

è di due miliardi.<br />

ALLEANZA CON GLI ENTI<br />

LOCALI.<br />

Strategia mirata a singoli settori<br />

economici e territori dove le irregolarità<br />

sono più diffuse.<br />

Un primo screening coinvolge<br />

ranno l’immigrazione andranno<br />

incontro a 15 anni di carcere. E’<br />

prevista l’espulsione anche per i<br />

cittadini comunitari che non abbiano<br />

reddito o delinquono. Chi<br />

trasgredisce l’ordine di espulsione<br />

è punito con la reclusione<br />

da uno a quattro anni.<br />

DIRITTO D’ASILO.<br />

Nel 2009 il Governo<br />

ha aumentato<br />

da 21 a 29<br />

milioni di euro<br />

il fondo nazionale<br />

per i diritti<br />

d’asilo.<br />

STOP AI<br />

CPT, ECCO<br />

I CENTRI DI<br />

IDENTIfICA-<br />

ZIONE ED<br />

ESPULSIONE.<br />

Vecchi “centri<br />

di permanenza temporanea”<br />

(Cpt) sono ora diventati “centri<br />

di identificazione ed espulsione”.<br />

Per la realizzazione di<br />

questi centri nelle regioni che<br />

attualmente ne sono prive, sono<br />

stati stanziati 3 milioni di euro<br />

per il 2008 e 37,5 milioni negli<br />

anni 2009 e 2010. L’obiettivo è<br />

avere un centro in ogni regione,<br />

le imprese con volume di affari<br />

superiore ai 300 milioni di euro,<br />

poi i controlli saranno allargati<br />

ai grandi contribuenti (oltre 100<br />

milioni): si raggiungerà così<br />

entro il 2011 una platea dalla<br />

quale dipende il 60% del gettito<br />

tributario.<br />

La stretta sulle controllate estere<br />

e l’inversione dell’onere della<br />

prova per chi detiene capitali<br />

oltre i confini fanno il resto.<br />

SOLUZIONE, LO SCUDO<br />

fISCALE.<br />

Un decisivo tassello di questa<br />

strategia è costituito dallo scudo<br />

con un totale di 4.000 posti disponibili.<br />

SEI MESI DI TEMPO PER<br />

IDENTIfICARE ED ESPEL-<br />

LERE I CLANDESTINI.<br />

La permanenza degli immigrati<br />

clandestini nei centri di identificazione<br />

ed espulsione è stata<br />

triplicata(da due a sei mesi) per<br />

permettere di accertare la loro<br />

identità e organizzare il loro<br />

rimpatrio. Per coloro i quali<br />

dichiareranno falsa identità, il<br />

massimo della pena sarà da tre<br />

a sei anni.<br />

PER RESTARE IN ITALIA<br />

I CITTADINI COMUNITA-<br />

RI DEVONO AVERE UN<br />

REDDITO.<br />

Tutti i cittadini comunitari per<br />

rimanere nel nostro Paese devono<br />

dimostrare di avere un<br />

reddito e risorse economiche<br />

sufficienti, oltre all’iscrizione<br />

all’anagrafe entro 10 giorni dall’ingresso.<br />

L’espulsione risulta<br />

obbligatoria in caso di mancata<br />

iscrizione o richiesta della carta<br />

di soggiorno.<br />

PERMESSO DI SOGGIOR-<br />

NO SE SAI L’ITALIANO.<br />

Per avere il permesso di soggiorno<br />

vi è l’obbligatorietà di<br />

superare un test di conoscenza<br />

della lingua italiana e pagare<br />

una quota tra 80 e 200 euro. La<br />

tassa per la cittadinanza è di 200<br />

euro.<br />

RESTRIZIONI PER I<br />

RICONGIUNGIMENTI fA-<br />

MILIARI.<br />

Al fine di evitare ricongiungimenti<br />

familiari “di comodo”,<br />

per il coniuge è richiesta l’età<br />

minima di diciotto anni e che<br />

non sia separato legalmente.<br />

Per i figli maggiorenni si richiede<br />

che la impossibilità di provvedere<br />

alle proprie esigenze di<br />

vita dipenda da una condizione<br />

di invalidità totale. Si prevede<br />

fiscale: chi non aderirà resterà<br />

senza paracadute, poiché dopo<br />

il 15 aprile 2010 i capitali detenuti<br />

all’estero e non denunciati<br />

verranno considerati frutto di<br />

evasione fiscale, con pesantissime<br />

sanzioni. Si sta costituendo<br />

a Milano una task-force “antiparadisi<br />

fiscali”, con il compito<br />

di acquisire informazioni utili<br />

all’individuazione dei fenomeni<br />

più rilevanti di evasione ed<br />

elusione internazionale. Con la<br />

Svizzera proseguono le trattative:<br />

alcune stime indicano in<br />

300 miliardi i capitali italiani<br />

che hanno trovato rifugio dal<br />

la possibilità del ricorso all’esame<br />

del Dna per l’accertamento<br />

del rapporto di parentela, quando<br />

manchi la documentazione o<br />

sussistano fondati dubbi sulla<br />

sua autenticità.<br />

STOP ALLE NOZZE DI<br />

COMODO.<br />

Lo straniero che sposa un cittadino<br />

italiano acquisirò la<br />

cittadinanza italiana non più<br />

automaticamente ma solo se<br />

risiederà nel nostro Paese per<br />

almeno due anni o dopo tre anni<br />

dalla data del matrimonio se risiederà<br />

all’estero.<br />

REGOLARIZZAZIONE PER<br />

BADANTI E COLf.<br />

Per non penalizzare migliaia di<br />

famiglie a seguito dell’introduzione<br />

del reato di immigrazione<br />

La nostra proposta<br />

Manette a chi<br />

gira in burqa!<br />

OBIETTIVO:<br />

Modificare la legge Reale del 1975 in materia di “tutela<br />

dell’ordine pubblico e identificabilità della persona”<br />

La legge Reale, datata<br />

1975, prevede il divieto<br />

di utilizzare “senza<br />

un giustificato motivo” indumenti<br />

che impediscano il riconoscimento<br />

della persona.<br />

Tra gli oggetti<br />

che<br />

non possono<br />

essere<br />

utilizzati in<br />

quanto impedenti<br />

la<br />

riconoscibilità,<br />

vi è da<br />

aggiungere<br />

“tutti gli<br />

indumenti<br />

indossati in ragione della propria<br />

affiliazione religiosa”.<br />

Fisco. Da questo<br />

Paese la regolarizzazione<br />

potrà<br />

avvenire solo con<br />

rimpatrio dei beni<br />

sottratti, soggetti<br />

a tassazione del<br />

5%.<br />

EffETTO SCUDO.<br />

La massa di soldi pronta a rientrare<br />

in Italia è di 100 miliardi,<br />

mentre l’aliquota di rientro è<br />

raddoppiata, dal 2,5 al 5%.<br />

E’ prevista l’estinzione dei reati<br />

tributari e contabili, ma non<br />

delle eventuali iniziative per<br />

clandestina, i datori di lavoro<br />

italiani o stranieri potranno regolarizzare<br />

fino a 2 badanti e 1<br />

colf italiane o extracomunitarie.<br />

CARCERE E CONfISCA A<br />

CHI AffITTA AI CLANDE-<br />

STINI.<br />

è previsto il carcere fino a tre<br />

anni per chi lucra sullo straniero<br />

senza permesso di soggiorno,<br />

affidandogli casa o altro immobile.<br />

Con la condanna scatta<br />

anche la confisca del bene. Dalla<br />

sua entrata in vigore a fine<br />

maggio 2009 sono state 793 le<br />

persone denunciate per questo<br />

reato : 533 nel 2008 e 263 nel<br />

2009. <strong>Il</strong> decremento del dato è<br />

da ricondurre all’efficacia che<br />

la norma ha sviluppato in termini<br />

di deterrenza.<br />

“Tra la tutela della libertà<br />

religiosa e la tutela della sicurezza,<br />

per noi la priorità è<br />

sempre la sicurezza”(Carolina<br />

Lussana).<br />

Le sanzioni per i<br />

trasgressori: possibilità<br />

dell’arresto in<br />

flagranza, condanna<br />

fino a due anni di arresto<br />

e ammenda da<br />

mille a duemila euro.<br />

Tutti devono essere<br />

riconoscibili nei<br />

luoghi pubblici, nel<br />

rispetto della legge<br />

e nella tutela della sicurezza<br />

generale.<br />

altri crimini<br />

Lo Stato recupera almeno 5 miliardi<br />

subito (poi sanate le cifre<br />

rientrate, i contribuenti pagheranno<br />

da qui in avanti le tasse)<br />

Se qualche malavitoso volesse<br />

restare al riparo dalla giustizia,<br />

si guarderà molto bene dall’utilizzare<br />

il rientro dei capitali, dichiarandosi<br />

al fisco.


IV<br />

La Lega nel territorio: “con voi e per voi”<br />

Regionali 2010 avanti per il nostro Veneto!<br />

Priorità e tematiche d’intervento:<br />

• Sicurezza: certezza della pena.<br />

• Lotta all’immigrazione clandestina: chi governa è responsabile<br />

dei cittadini.<br />

No a chi vuole immigrati per sfruttarli e carpirne il voto!<br />

• Federalismo Fiscale: meno tasse e più servizi.<br />

• Semplificazione Normativa: meno leggi e più chiare.<br />

• Trasparenza e meritocrazia: al Nord è tutto più caro.<br />

• Buste paga territoriali!<br />

• <strong>Il</strong> futuro è nell’Euroregione Padana!<br />

Allineare i salari al potere d’acquisto<br />

Secondo Bankitalia il costo della vita al Sud è in media<br />

più basso del 17% rispetto al Nord. Se aggiungiamo che<br />

nel Settentrione ogni cittadino riceve sotto forma di spesa<br />

pubblica 2.200 euro in meno rispetto a quanto paga di tasse,<br />

mentre nel Meridione mette in tasca 2.700 euro in più, è evidente<br />

che il salario uguale per tutti è quanto di più discriminante si<br />

sia prodotto negli ultimi anni.<br />

E se è vero che alla base della scarsa crescita del Mezzogiorno<br />

c’è soprattutto il peso eccessivo del costo del lavoro in rapporto<br />

alla produttività, i salari differenziati costituiscono un modo<br />

concreto per affrontare la questione.<br />

BUSTE PAGA TERRITORIALI VUOL DIRE STIPENDI<br />

ADEGUATI AL COSTO DELLA VITA AL NORD E PIU’OC-<br />

CASIONI DI LAVORO AL SUD.<br />

PER I BRACCIANTI AGRICOLI E’ GIA’COSI.<br />

“I braccianti agricoli – segnala il ministro dell’Agricoltura<br />

Zaia- , categoria rappresentativa con i suoi 365 mila occupati<br />

di cui 141 mila al Centro-Nord, hanno già un contratto quadro<br />

nazionale che poi prevede una contrattazione di secondo livello<br />

e chiusura su base provinciale, con una forbice che va da un<br />

minimo di 1.070 a un massimo di 1.570 euro di paga. Al nord la<br />

vita è più cara. Intervenire è un dovere”.<br />

A Musile eletto il nuovo segretario di sezione<br />

La nostra Sede a Musile di <strong>Piave</strong> è aperta a tutte le<br />

persone interessate e tutti i visitatori saranno i benvenuti.<br />

Orari di apertura: mercoledì 18,30/19,30 e sabato<br />

11,00/12,00<br />

Per informazioni: cell. 340-6595919<br />

LEGA NORD - LIGA VENETA<br />

via Marconi n. 61 (di fronte al distributore Agip)<br />

30024 Musile di <strong>Piave</strong> (VE)<br />

Telefono e fax 0421-332150<br />

Sito internet www.leganordmusile.it<br />

Consiglio Direttivo di Sezione:<br />

Segretario Sezione: Vittorino Maschietto<br />

Consiglieri: Evelyn Bavaresco, Gloria Lorenzon,<br />

Adriano Tegon, Riccardo Scomparin.<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

è con estremo piacere che ho accettato la nomina a Segretario<br />

della Sezione Comunale della Liga Veneta-Lega Nord di Musile di <strong>Piave</strong><br />

(VE).<br />

Ringrazio tutti i Militanti per la fiducia che mi hanno dimostrato in<br />

questi anni di lavoro comune, culminata in questa elezione. Voglio anche<br />

rivolgere un ringraziamento al Segretario uscente, l’amico Lorenzo Marton,<br />

per quanto ha fatto per la sezione di Musile.<br />

Conto di dare il massimo, unitamente al nuovo Consiglio Direttivo<br />

e con l’attiva partecipazione e collaborazione di tutti i Militanti e Sostenitori,<br />

al fine di accrescere il lavoro capillare già iniziato con i cittadini<br />

di Musile per far ben comprendere quali enormi potenzialità abbia un<br />

movimento “territoriale” come il nostro, nell’accrescimento della cultura<br />

locale, nel potenziamento della sicurezza ed in tutte le numerose attività<br />

sociali già avviate o in corso di elaborazione da parte dell’Amministrazione<br />

Comunale.<br />

I Cittadini di Musile hanno comunque già dimostrato la loro approvazione<br />

per le nostre proposte, infatti all’ultima consultazione elettorale la<br />

Lega è risultato il 1° partito di Musile e di questo ringraziamo ancora una<br />

volta gli accorti elettori.<br />

è di tutta evidenza che la strada da percorrere non è in salita:<br />

la presenza del nostro partito nell’Amministrazione Comunale con Consiglieri<br />

validi e attivi, gli Assessorati di riferimento (Sicurezza, Sociale<br />

ecc.) che stanno svolgendo un ottimo ed apprezzato lavoro ed un Sindaco<br />

leghista, l’On. Gianluca Forcolin, eletto alla Camera dei Deputati,<br />

sono tutti elementi che, uniti ad una elevatissima fiducia da parte della<br />

cittadinanza, concorrono a creare una rete capillare di elevata percezione<br />

delle problematiche collegate al territorio, permettendo quindi l’avvio di<br />

soluzioni valide e specifiche.<br />

è proprio questa vicinanza con tutti i cittadini che consente al nostro<br />

Movimento, formato da persone serie e motivate, di affrontare con cognizione<br />

di causa le richieste che pervengono dal territorio.<br />

Buon lavoro a tutti.<br />

Già tolte 36 mila norme inutili<br />

Nella legislatura italiana, insieme a decine di migliaia di<br />

doppioni e cose ormai superate che nessuno si è mai<br />

premurato di eliminare, sono presenti norme dimenticate<br />

che possono risultare importanti. Con l’attivazione di Normativa<br />

– banca dati delle leggi- le amministrazioni pubbliche e i<br />

cittadini avranno accesso a ogni informazione utile, risparmiando<br />

tempo e soldi. E’incredibile la quantità di provvedimenti che<br />

in 150 anni si sono accavallati a seconda dei problemi, delle fasi<br />

storiche, delle guerre, delle scoperte. Tutto poi restava, perché<br />

tutti dimenticavano di abrogarli quando non erano più attuabili.<br />

Ecco quindi ancora in vigore, per esempio, la tassa per la “bonifica<br />

dell’ Agro Romano”, datata 11 Dicembre 1878, come se lì ci<br />

fossero ancora le paludi! Siamo giunti per fortuna all’abolizione<br />

di 36 mila norme. Ogni singola norma, anche se non utilizzata o<br />

ritenuta superata, ma non abrogata, costa alla macchina statale<br />

circa 2.000 euro annui per il mantenimento in vigore (marchiatura<br />

e inserimento) Al di là dei risparmi elencati, se le 7 mila<br />

leggi cancellate nel 2008 hanno comportato lo stop a sprechi<br />

per 14 milioni di euro, con l’ultimo intervento arriviamo ad un<br />

taglio della spesa di gestione delle norme di 72 milioni di euro. E<br />

COSI’ SI RISPARMIA OLTRE 4 MILIARDI DI EURO<br />

Vittorino Maschietto<br />

Novembre 2009<br />

“E’ dalla riforma dello Stato in senso<br />

federale che<br />

dipendono<br />

la forza e la<br />

competitività<br />

della Regione!”<br />

U. Bossi<br />

Federalismo e Macroregioni<br />

Salari italiani sempre più giù. Nella classifica Ocse dei 30<br />

Paesi più industrializzati l’Italia crolla al 23esimo posto<br />

dietro Spagna e Grecia, seguita in Europa solo da Polonia<br />

e Portogallo. A parità di potere d’acquisto un lavoratore inglese<br />

senza familiari a carico guadagna quasi il doppio di noi. Tedeschi<br />

e francesi incassano rispettivamente il 43,1% e il 28,6% in<br />

più.<br />

<strong>Il</strong> tutto in un mercato ormai senza confini. Al Nord si concentra<br />

quasi il 55% del Pil e oltre il 70% delle esportazioni, ma siamo<br />

legati ad uno Stato che per i dipendenti spende il doppio dei<br />

Comuni e il triplo delle Regioni. In queste condizioni non c’è<br />

alternativa al federalismo. <strong>Il</strong> 90% della ricchezza deve restare<br />

dove viene prodotta. E urge in questo senso un assetto articolato<br />

su Euroregioni omogenee, con adeguati strumenti per competere.<br />

Questa sperequazione macroscopica che costringe le Regioni<br />

più produttive a battersi per un assetto federale dello Stato, con<br />

competenze e responsabilità fiscali estese a tutti i livelli amministrativi.<br />

L’evoluzione del diritto europeo riporta inoltre d’attualità<br />

l’intuizione di Gianfranco Miglio sulle macroregioni, rendendo<br />

possibile l’aggregazioni di Regioni in Euroregioni, con il<br />

riconoscimento dell’Unione Europea.


Giornalisti per caso<br />

Le manifestazioni e le attività<br />

che vengono realizzate<br />

in Pista alle Cave hanno<br />

una grande rilevanza sociale<br />

perché si pongono come obiettivo<br />

finale il formare utenti con-<br />

sapevoli, corretti e responsabili.<br />

Ciò richiede la pianificazione<br />

di strategie atte a pubblicizzare<br />

le manifestazioni poste in<br />

essere, documentarle e divulgarle<br />

per condividere, con un<br />

pubblico il più vasto possibile,<br />

la cultura della sicurezza stradale.<br />

Ma anche il divertimento<br />

per gli appassionati del variegato<br />

mondo dei motori.<br />

Nella primavera del 2009 si è<br />

costituito un gruppo di persone,<br />

giovani per lo più, che possiamo<br />

definire volontari dell’informazione,<br />

che hanno avviato<br />

la pubblicazione del primo numero<br />

di questo inserto.<br />

Honda esposta al<br />

Curano le edizioni del notiziario<br />

Alle Cave. Andrea, Elena, Francesca,<br />

Paolo, Marzio, Massimiliano,<br />

Riccardo, Roberto,<br />

sono giovani vittoriesi che dimostrano<br />

quanto la creativa<br />

partecipazione giovanile sia<br />

viva ed attiva nel nostro territorio<br />

sostenendone la spinta<br />

sociale e culturale.<br />

<strong>Il</strong> “comitato di redazione” vuole<br />

allargarsi e offre l’opportunità<br />

anche ad altri giovani, attratti<br />

dall’idea di condurre un’intervista,<br />

esprimere opinioni, realizzare<br />

un servizio fotografico,<br />

scrivere articoli. Le produzioni<br />

potranno poi essere pubblicate<br />

nell’inserto a cadenza mensile.<br />

Se vuoi far parte dei volontari<br />

dell’informazione, se ami il<br />

mondo dei motori, accetta la<br />

sfida, accendi la voglia ingrana<br />

la marcia e contattaci!<br />

Per informazioni:<br />

tel. 0438.912498<br />

mail:<br />

info@centrodiguidasicura.it<br />

BOLOGNA, 4 - 8 DICEMBRE 2009<br />

Presso Stand “ASSORACE”<br />

Piloti:<br />

Ivan Capelli<br />

Marco Coldani<br />

Gian Maria Gabbiani<br />

Prevista la loro presenza al Motor Show<br />

PADIGLIONE 25<br />

07 NOVEMBRE 2009<br />

Predator’s Formula Day con possibilità di provare<br />

l’esperienza di guida di una monoposto<br />

19 NOVEMBRE 2009<br />

Ferrari Club Prealpi Venete<br />

22 NOVEMBRE 2009<br />

Formula driver pista inverno<br />

Si ringraziano: Archivio TZ “ Alle Cave” Azienda<br />

Agricola Primus - Dema Pubblicità<br />

Coordinamento: Augusto De Ponti.<br />

HONDA CIVIC TYPER<br />

CAMPIONATO ENDURANCE TURISMO CITE ITALIANO<br />

II piloti, Ivan Capelli; Marco Coldani e Gian Maria Gabbiani che pur avendo due gare in meno, si sono piazzati<br />

a fine campionato in seconda posizione.<br />

Augusto De Ponti


di Ricchini Fabrizio & C.<br />

ESPONE PrODOttI AL<br />

BOLOGNA, 4 - 8 DICEMBRE 2009<br />

PADIGLIONE 32<br />

OFFERTA<br />

RICCHINI<br />

AUTORICAMBI<br />

ai lettori<br />

Latta lt 20 10w40 rail base sint €82,00 SL/CF/A3/B3/B4<br />

Latta lt 20 10w40 le mans semi sint €90,00 SM/CF/A3/B3/B4<br />

Latta lt 20 5w40 vw 505.01 omologato €115,00 SL/CF/A3/B3/B4<br />

Latta lt 20 5w30 bmw 1104 - mercedes 229,51 €135,00 Sm/CF/A3/B3/B4<br />

Latta lt 20 5w40 audi vw 504.00/507.00 €150,00 SM/CF/A3/B3/B4<br />

Cartone lt 1 5w40 vw 505.01 omologato €156,00 SL/CF/A3/B3/B4<br />

Cartone lt 1 5w30 bmw 1104 - mercedes 229,51 €216,00 SM/CF/A3/B3/B4<br />

Cartone lt 1 5w30 audi vw 504.00/507.00 €216,00 SM/CF/A3/B3/B4<br />

Cartone lt 1 10w40 le mans semi sint €116,00 SM/CF/A3/B3/B4<br />

ESCLUSIVISTA DI ZONA:<br />

ARMANDO FORNASIER<br />

CELL. 348.3512731<br />

SILVIA FORNASIER<br />

0438.445323<br />

VIA DELLA STAZIONE 7<br />

PONTE DELLA PRIULA (TV)<br />

armandofornasier@libero.it<br />

www.econanostrade.com<br />

Augusto<br />

De Ponti<br />

CELL. 349.0761629 333.9422139


13<br />

Novembre 2009 • sport & tempo libero<br />

pordenone<br />

LE BANDIE, SPLENDORE TREVIGIANO<br />

Chi sta dietro il campionato<br />

mondiale di ciclocross?<br />

Intanto, c’è “Le Bandie”; un<br />

grande bacino lacustre tra<br />

Spresiano e Villorba, nato<br />

dalla fusione di diversi laghetti<br />

originati dalle cave di estrazione<br />

di pietrisco occorrente per la<br />

costruzione dell’autostrada Venezia-Treviso.<br />

In genere, siamo<br />

stati condizionati a pensare che<br />

le cave di materiale minerario<br />

occorrente per la costruzione<br />

di palazzi, strade e autostrade<br />

fossero una violenza o quasi<br />

sull’ambiente; i verdi e gli ecologisti<br />

sono stati sempre pronti a<br />

contestare cave e miniere per le<br />

necessità costruttive, salvo poi a<br />

utilizzare, senza alcun scrupolo<br />

etico, le nuove abitazioni e le<br />

strade ed autostrade. E’ vero che<br />

certe estrazioni selvagge hanno<br />

lasciato sconvolta l’armonia<br />

dell’ambiente naturale. Ma le<br />

idee lungimiranti, come quelle<br />

di Remo Mosole, hanno intuito<br />

in quelle cave diffuse nei terreni<br />

di “Le Bandie” non un danno,<br />

ma un vantaggio per l’uomo e<br />

l’ ambiente naturale . Questa<br />

idea nacque fin dal 1975, dopo<br />

la costituzione della “MOSOLE<br />

SPA”. Si provvide ad acquistare<br />

il terreno degli scavi per riqualificarlo.<br />

Poiché il titolare era un<br />

appassionato di ciclismo e da<br />

giovane aveva avuto l’orgoglio<br />

in Francia di tifare per Coppi e<br />

dimostrare come sono gli italiani,<br />

pensò a utilizzare i terreni riqualificati<br />

per ciclisti fuori strada;<br />

ma vide anche il canottaggio,<br />

il nuoto e altri sport praticabili<br />

nell’ambiente. Già nel 1979 era<br />

sorto un unico grande bacino circondato<br />

da una banchina circumlacuale.<br />

Per rendere possibile<br />

il ciclocross, fu opportunamente<br />

modellato il materiale accumulato<br />

sulle sponde del lago in una<br />

varietà di piccole colline molto<br />

“fantasiose” e impegnative.<br />

Offrivano tutte le possibilità di<br />

percorsi ciclistici veramente<br />

eccezionali. <strong>Il</strong> resto del sito, in<br />

parte ripianato a prato e in parte<br />

alberato, offre boschetti piacevoli<br />

per distensive passeggiate e<br />

soste per chi cerca aria e sole.<br />

Poi, anche le due barchesse di<br />

Ca’ Ballarin furono acquistate<br />

e salvate da degrado in base ad<br />

un restauro concertato con la Sovraintendenza<br />

di Venezia.<br />

Per questi interventi di restauro<br />

del complesso delle ville e<br />

del recupero valoriale di cave<br />

dimesse, la MOSOLE SPA ha<br />

ricevuto il riconoscimento europeo<br />

nell’ambito del “National<br />

Heritage”. L’idea più valida di<br />

Remo Mosole, che dovrebbe essere<br />

adottata nei tanti luoghi degradati<br />

da scavi, incuria e sfruttamento<br />

selvaggio, che poi lascia<br />

lo spazio solo alle sciagure (vedi<br />

Messina), è stata quella di investire<br />

per trasformare una serie<br />

di cave che oggi sarebbero solo<br />

laghetti abbandonati in un ampio<br />

paesaggio lacustre immerso<br />

nel verde e dotato di struttura<br />

alberghiera con annesse piscine<br />

coperte e da una piscina olimpica,<br />

ove si sono di recente svolti<br />

Campionati assoluti di nuoto;<br />

all’esterno, il complesso e fantasioso<br />

percorso per gare di ciclocross,<br />

ove è stata disputata la<br />

Coppa del Mondo della specialità<br />

nell’ottobre del 2009. Entro<br />

questo perimetro di sorprese c’è<br />

anche una struttura alberghiera e<br />

un centro benessere tailandese,<br />

che attirerà sempre più utenti bi-<br />

sognosi di recuperare la serenità<br />

e la forma fisica che la società<br />

attuale spesso compromette.<br />

Significativa di una umile e silenziosa<br />

laboriosità unita a forte<br />

tensione alla imprenditoriale è il<br />

modello di vita di Remo Mosole,<br />

che potrebbe essere al “top”<br />

dei modelli veneti: passare dal<br />

lavoro alla avventura imprenditoriale.<br />

Eccellenza imprenditoriale<br />

che ci auguriamo sia<br />

presa a modello per recuperare<br />

territori abbandonati e ricavarvi<br />

centri di benessere e spazi per lo<br />

sport per la più ampia comunità.<br />

Sembra che il suo motto sia: nulla<br />

é perduto, ma tutto è salvato<br />

e valorizzato quando c’è l’uomo<br />

che pensa più lontano di ciò che<br />

trova davanti ai suoi occhi.<br />

Familiarizzandoci sempre più<br />

col sig. Remo, è opportuno ricordare<br />

che fu insignito di medaglia<br />

d’oro al valore civile per<br />

aver salvato due persone ai tempi<br />

dell’alluvione del <strong>Piave</strong> del<br />

1966. Inoltre, ha ottenuto una<br />

laurea “honoris causa” per le sue<br />

pregevoli opere di ingegneria<br />

idraulica. Ma noi vorremmo che<br />

vi sia il più ampia imitazione in<br />

tutta l’Italia per l’ idea di recupero<br />

e riqualificazione dei territori<br />

che hanno subito lo sfruttamento<br />

per le necessità umane, ma che<br />

sempre possono essere rivalorizzati<br />

al bene delle comunità.<br />

Valentino Venturelli<br />

A Sacile torna<br />

Fotomercato<br />

Ulteriori novità al “Fotomercato Sacilese” per l’edizione Natalizia<br />

del 20 Dicembre. All’ormai collaudata mostra mercato<br />

del Palamicheletto si aggiungono degli incontri con<br />

la Fotografia d’Autore che si svolgeranno sabato e domenica nelle<br />

sale convegni dell’ HOTEL DUE LEONI: I seminari tratteranno<br />

vari argomenti tra i quali spiccano il “Foro Stenopeico”, tecnica dei<br />

primordi della fotografia, (nei tempi di massima tecnologia, si torna<br />

alle funzioni essenziali), tecniche di stampa alternative e stampa<br />

Fine Art. I seminari tenuti da Beppe Bolchi, noto fotografo e giornalista<br />

milanese, Nevio Precotto, sacilese da sempre specialista in<br />

stampa con tecniche alternative e Antonio Manta, fotografo toscano<br />

specialista in stampa fine-art. Informazioni e prenotazioni prenotazioni@fotomercato.com<br />

Alla Fazioli una<br />

stagione di concerti<br />

Mercoledì 18 11 2009 NIKOLAI DEMIDENKO<br />

Mercoledì 02 12 2009 LUIZ DE MOURA CASTRO<br />

Mercoledì 16 12 2009 PIETRO DE MARIA<br />

Mercoledì 10 02 2010 TRIO GRIEG<br />

I concerti hanno inizio alle ore 20.45 e sono sempre preceduti da brevi<br />

introduzioni ai programmi.<br />

E’ la prima volta che alla Fazioli Concert Hall viene proposta una<br />

Stagione “a tema”.<br />

presentazione ufficiale dello l’aereo di francesco Baracca


14<br />

marca trevigiana<br />

quartier del piave<br />

INTERVISTA A fRANCESCA MION CAPOGRUPPO “LISTA PER VALDOBBIADENE”<br />

<strong>Il</strong> mio contributo da opposizione<br />

per migliorare Valdobbiadene<br />

Francesca Mion è la leader<br />

di un gruppo di giovani e<br />

giovanissimi equamente<br />

ripartito (incredibile!) nei due<br />

sessi, che ha messo in piedi la<br />

lista esordiente “Per Valdobbiadene”,<br />

lista di opposizione che<br />

si è battuta con onore alle ultime<br />

elezioni comunali.<br />

Ci parli di francesca Mion.<br />

Sono nata a Valdobbiadene, ho<br />

studiato all’Università di Milano<br />

dove mi sono laureata in<br />

Economia delle Amministrazioni<br />

Pubbliche ed Istituti intenazionali,<br />

mentre all’Università<br />

Cattolica sempre di Milano ho<br />

conseguito il Master di II° livello<br />

in Economia delle Amministrazioni<br />

Pubbliche. All’ISPI ho<br />

conseguito invece un Master di<br />

Affari Internazionali.<br />

Lavoro come funzionaria nella<br />

Pubblica Amministrazione. Ho<br />

due sorelle, sono fidanzata e mi<br />

sposerò presto. <strong>Il</strong> mio segno zodiacale<br />

è il Sagittario.<br />

Come sono stati questi primi<br />

tre mesi da Consigliere<br />

Comunale?<br />

L’esperienza è positiva anche se<br />

è partita al rallentatore. Positivo<br />

anche il modo di condurre il<br />

Consiglio comunale.<br />

Qual’è la sua impostazione<br />

politico-culturale? Si con-<br />

sidera progressista, conservatrice<br />

o di centro?<br />

La lista che rappresento non<br />

ha collocazione nelle categorie<br />

tradizionali.<br />

Chi è “Valdobbiadene”?<br />

E’ un paese che ha tutto il mio<br />

amore. I suoi punti forti sono<br />

le persone, che<br />

hanno iniziativa<br />

e capacità. La<br />

realtà del vino le<br />

riassume.<br />

Le debolezze<br />

sono la paura di<br />

fare scelte coraggiose<br />

e la tentazione<br />

di adagiarsi<br />

in un presente<br />

di tranquillità.<br />

Che giudizio<br />

dà sul neo sindaco Zambon?<br />

L’impressione è che sia una<br />

personalità moderata e con<br />

senso costituzionale, quindi per<br />

ora il giudizio è buono anche<br />

se non può dirsi completo.<br />

A che punto è il Regolamento<br />

di Polizia Rurale?<br />

Sulla questione degli anticrittogamici<br />

sono ottimista. L’ambiente<br />

verrà sempre più protetto<br />

e salvaguardato.<br />

Ci dica le sue idee sulla<br />

politica generale del territorio.<br />

Lo scenario non è confortevole:<br />

ci sono aziende (anche cantine)<br />

che hanno chiuso. Ci sono persone<br />

che hanno difficoltà con<br />

il lavoro. <strong>Il</strong> settore enologico<br />

è arrivato tardi nel muovere i<br />

primi passi nel DOCG e oltre a<br />

essere una mono<br />

coltura è anche<br />

una... mono cultura.<br />

Va pensato anche<br />

lo sviluppo<br />

del terziario e<br />

di nuove attività<br />

economiche ad<br />

alto valore aggiunto<br />

per il territorio.<br />

Sarebbe<br />

ad esempio auspicabile<br />

un polo<br />

di ricerca in altre discipline.<br />

Non possiamo permetterci di<br />

pensare che il futuro dei nostri<br />

giovani possa essere assicurato<br />

solo dal settore viti vinicolo e<br />

dalla gestione della Casa di Riposo,<br />

nell’ambito della Nuova<br />

Cittadella Sanitaria.<br />

Occorre valorizzare i giovani e<br />

creare per loro nuove opportunità.<br />

Un giudizio sulla Lega<br />

Nord a Valdobbiadene<br />

Qui la Lega sta vivendo un<br />

momento di riflessione e di ri-<br />

costruzione. Mi auguro èhe<br />

l’empasse si sciolga al più presto<br />

per consentire ai gruppi di<br />

minoranza di lavorare assieme<br />

nell’interesse della nostra comunità,<br />

beneficiando di esperienze<br />

importanti come quella<br />

della consigliere Fuss .<br />

Edilizia a Valdobbiadene...<br />

Qualche elemento di edilizia<br />

popolare è stato creato. Si sono<br />

costituiti gruppi di investitori.<br />

<strong>Il</strong> problema è che di spazi per<br />

costruire ne sono rimasti pochi.<br />

C’è piuttosto la possibilità di<br />

ricostruire e di riammodernare<br />

il vecchio. Una novità già esistente<br />

è quella di costruire la<br />

casa da sé con incentivi e soluzioni<br />

tratte dalla bioedilizia.<br />

Un esempio mancato di questa<br />

nuova architettura è il progetto<br />

già iniziato della Cittadella<br />

della Salute che è nato vecchio<br />

e tiene poco conto dei soggetti<br />

anziani che andrà ad ospitare e<br />

del contesto ambientale in cui<br />

si inserisce. Si è persa un’occasione<br />

importante per Valdobbiadene.<br />

Non pensa che ci vorrebbe<br />

a Valdobbiadene un nuovo<br />

organo di informazione?<br />

Una radio sarebbe veramente<br />

una novità interesante.<br />

Enrico Lancellotti<br />

Festa Alpini al Bosco<br />

delle Penne Mozze<br />

Cison di Valmarino. Domenica<br />

6 settembre è stata celebrata<br />

la festa degli Alpini del Bosco<br />

delle Penne Mozze di Cison di<br />

Valmarino.<br />

Numerosi sono i partecipanti<br />

che ogni anno prendono parte<br />

a questo incontro con spirito<br />

E’ stata inaugurata domenica<br />

11 Ottobre 2009,<br />

la 65esima edizione della<br />

“FESTA DEI MARRONI”<br />

di Combai (TV), durata tutto il<br />

mese di Ottobre.<br />

Non solo Marroni ma anche<br />

un’esposizione d’arte degli<br />

artisiti Ivan Lardschneider (sculture<br />

in legno) e a Franco Anselmi<br />

(pittura contemporanea),il<br />

primo concorso fotografico,<br />

il Progetto per i bambini Esplorambiente,<br />

la marcia non<br />

competitiva tra i castagneti e la<br />

• Novembre 2009<br />

di amicizia e cordialità. Gli alpini<br />

sono sempre pronti a dare<br />

una mano, aiutare, soccorrere<br />

durante le calamità naturali le<br />

disgrazie di ogni Paese, meritando<br />

stima, riconoscenza e<br />

gratitudine.<br />

Alberto fratantaro<br />

A Combai la 65^<br />

Festa dei Marroni<br />

pedalata ecologica.<br />

Molto soddisfatta la Presidente<br />

della Pro Loco Maria Vittoria<br />

Moro e il Sindaco di Miane<br />

Angela Colmellere che nel suo<br />

discorso di innaugurazione ha<br />

sottolineato l’importanza della<br />

manifestazione.<br />

Si ricorda che, nel mese di novembre<br />

2009, il Marrone di<br />

Combai sarà ufficialmente un<br />

prodotto I.G.P. (Indicazione<br />

Geografica Protetta), secondo i<br />

parametri dell’Unione Europea.<br />

Mattia Perencin


Speciale<br />

INTERVISTA AL SINDACO DOTT. fABIO SfORZA<br />

Come sono passati<br />

questi primi tre mesi<br />

dalla sue elezione?<br />

In modo intenso e gratificante.<br />

La necessità di entrare subito<br />

nei meccanismi dell’amministrazione<br />

e di cominciare a dare<br />

immediatamente delle risposte<br />

ai bisogni dei cittadini hanno<br />

reso l’esperienza totalizzante.<br />

Se a questo si unisce la gratitudine<br />

delle persone anche solo<br />

per l’attenzione prestata, allora<br />

le difficoltà passano in secondo<br />

piano.<br />

Quali sono gli obbiettivi da<br />

qui a fine mandato?<br />

Ritengo prioritario fare in<br />

modo che i nostri figli vadano<br />

a scuola in locali accoglienti e<br />

sicuri per cui, patto di stabilità<br />

o meno, gli interventi sugli edifici<br />

scolastici sono stati decisi<br />

e finanziati. <strong>Il</strong> Palazzetto dello<br />

Sport è necessario per la vita<br />

associativa del nostro paese,<br />

sono quindi intervenuto in Provincia<br />

e Regione per accelerare<br />

l’iter progettuale e conseguentemente,<br />

l’affidamento dei lavori.<br />

L’ottima collaborazione offerta<br />

da entrambi gli enti fanno<br />

ritenere che potremo rispettare<br />

i tempi previsti per la sua realizzazione.<br />

Una terza priorità<br />

trova origine nella consapevolezza<br />

che le persone non hanno<br />

bisogno di grandi cose ma si<br />

scontrano quotidianamente con<br />

i marciapiedi rotti, la mancanza<br />

di piste ciclabili, le buche nelle<br />

strade: voglio fermamente dare<br />

risposta a queste esigenze e<br />

potranno rallentarci soltanto i<br />

limiti imposti dai futuri bilanci<br />

comunali.<br />

Si sente parlare spesso<br />

Pieve di Soligo<br />

“In primis lo sviluppo di Pieve e la qualità della vita”<br />

di patto di stabilità. Come<br />

vive Pieve di Soligo il rapporto<br />

con questo vincolo?<br />

<strong>Il</strong> patto di stabilità è una norma<br />

che, in sintesi, impone ogni<br />

anno di ridurre i pagamenti rispetto<br />

a quelli effettuati in esercizi<br />

precedenti. La norma non<br />

distingue tra chi ha sprecato e<br />

chi è stato virtuoso per cui, tanto<br />

più uno ha sperperato per il<br />

passato, tanto più oggi è avvantaggiato.<br />

<strong>Il</strong> Comune di Pieve,<br />

che da sempre è stato virtuoso,<br />

oggi dovrebbe sottostare a limiti<br />

molto più penalizzanti di comuni<br />

spreconi. Inoltre non c’è<br />

ingiustizia maggiore che trattare<br />

in modo uguale situazioni diverse:<br />

il nostro Comune riceve<br />

dallo stato 104 euro per abitante,<br />

come è possibile che abbia<br />

lo stesso “Patto di Stabilità” di<br />

chi ne riceve più di 1.000?<br />

Crede che possa esserci<br />

un federalismo fiscale a favore<br />

dei comuni?<br />

Non vedo alternative ad un serio<br />

federalismo fiscale. Se non<br />

vi si arriva la situazione diverrà<br />

drammatica ed insostenibile.<br />

Parliamo di lei. Quali esperienze<br />

ha maturato nella<br />

vita professionale? E<br />

come si è accostato alla<br />

politica?<br />

Mi sono laureato e sono diventato<br />

commercialista molto<br />

giovane ma il mio lavoro mi ha<br />

insegnato subito che la competenza,<br />

la correttezza, la determinazione<br />

e la lungimiranza<br />

sono fattori insostituibili in<br />

qualunque attività svolta, non<br />

solo quella professionale.<br />

La politica attiva è sempre stata<br />

estranea ai miei interessi fino<br />

a quando ho compreso che, se<br />

davvero si desidera contribuire<br />

al proprio futuro ed a quello dei<br />

propri figli, allora bisogna mettersi<br />

in gioco.<br />

Le due facce della medaglia<br />

dell’essere sindaco...<br />

Sento molto forte il peso della<br />

responsabilità che ho assunto<br />

nei confronti dei miei concittadini.<br />

Non è una cosa che scivoli<br />

dalle spalle o un interruttore<br />

che si possa chiudere, per cui<br />

questo impegno si ripercuote<br />

sulla mia attività professionale<br />

e, soprattutto, sulla mia famiglia.<br />

<strong>Il</strong> fatto di avere mia moglie<br />

ed i miei figli che mi appoggiano<br />

e sopportano i necessari limiti<br />

al mio ruolo di marito e padre<br />

mi aiuta moltissimo. Anche<br />

i miei colleghi di Studio stanno<br />

egregiamente supplendo alle<br />

mie assenze. Questo mi consente<br />

di lavorare con serenità e di<br />

godere con pienezza delle gratificazioni<br />

che ottengo quotidianamente<br />

dalle persone che si<br />

rivolgono a me ed alle strutture<br />

del nostro Comune.<br />

Alessandro Biz<br />

<strong>Il</strong> nuovo Centro giovani<br />

Saranno terminati tra poco<br />

tempo i lavori del nuovo<br />

centro giovani presso la<br />

Casa delle Associazioni a Pieve<br />

di Soligo e consentiranno di<br />

ricavare nuovi spazi di aggregazione<br />

per i giovani, tra i quali<br />

un punto di accoglienza, un locale<br />

dedicato ai laboratori specifici<br />

come la realizzazione di<br />

cortometraggi e fotografie, uno<br />

per i colloqui individuali o seguiti<br />

dall’educatore nell’ambito<br />

di progetti formativi particolari.<br />

Sono stati inoltre individuati i<br />

locali per la predisposizione di<br />

una sala prove ed una sala registrazione,<br />

queste ultime con<br />

accesso separato per permettere<br />

di sfruttare al meglio i due<br />

comparti a seconda delle varie<br />

esigenze dei ragazzi.<br />

<strong>Il</strong> centro giovani si presenta<br />

quindi come una risorsa preziosa<br />

per le nuove generazioni,<br />

anche alla luce di ricerche effettuate<br />

negli scorsi anni svolte dai<br />

Servizi Sociali del Comune e<br />

co-finanziate dalla Regione Veneto<br />

(indagine Focus e indagine<br />

musicale) che hanno fatto emergere<br />

come i giovani chiedano<br />

spazi per il ritrovo e l’aggregazione<br />

dove poter discutere,<br />

progettare attività e laboratori.<br />

La nuova struttura sarà concepita<br />

come luogo dove i ragazzi<br />

saranno chiamati assieme alle<br />

istituzioni ad elaborare anche un<br />

sistema di regole per il suo utilizzo,<br />

per dare vita ad una fruizione<br />

consapevole degli spazi e<br />

ad una sorta di autogestione da<br />

parte dei giovani stessi.<br />

Sono poi una trentina le giovani<br />

band musicali del Quartier del<br />

<strong>Piave</strong> e Vallata che chiedono<br />

uno luogo dove poter fare musica<br />

ed esercitarsi in sicurezza<br />

senza arrecare disturbo. Sia il<br />

centro giovani sia la sala prove<br />

sono strutture che mancano<br />

e che rispondono ai bisogni dei<br />

giovani del territorio. <strong>Il</strong> progetto<br />

diventa quindi occasione costruttiva<br />

di autentica e concreta<br />

partecipazione anche al fine di<br />

condividere il sistema di regole<br />

che governerà le due strutture.<br />

Da un lato in un’ottica di sussidiarietà<br />

verticale, dall’altro per<br />

far vivere fin da subito e a pieno<br />

questi spazi a quelli che sono i<br />

primi principali destinatari.<br />

Mattia Perencin<br />

Novembre 2009 • 15


16 • Novembre 2009<br />

Speciale<br />

Lunedì 16 novembre il concerto<br />

lirico con protagonisti i<br />

vincitori del XXXIX Concorso<br />

Internazionale per Cantanti<br />

“Toti Dal Monte” inaugura la<br />

nuova stagione del Teatro Careni<br />

di Pieve di Soligo che, in collaborazione<br />

con il Comune di<br />

Pieve di Soligo, Asolo Musica,<br />

Arteven, e con il patrocinio dei<br />

Comuni del Quartier del <strong>Piave</strong> e<br />

della Vallata, presenta una bella<br />

rassegna di spettacoli di prosa,<br />

danza e musica.<br />

La grande musica tornerà quindi<br />

al Careni domenica 3 gennaio,<br />

per l’ormai irrinunciabile<br />

concerto di inizio anno con<br />

l’Orchestra Filarmonia Veneta<br />

diretta da Stefano Romani.<br />

<strong>Il</strong> cartellone della prosa annuncia<br />

tre spettacoli molto diversi<br />

tra loro: venerdì 27 novembre<br />

sul palcoscenico del Careni si<br />

esibiranno Zuzzurro e Gaspare,<br />

un duo di comici molto amato<br />

negli anni Ottanta che oggi<br />

Pieve di Soligo<br />

Teatro Careni, Stagione di Concerti,<br />

Danza, Prosa 2009-2010<br />

torna sulle scene con Scherzi,<br />

spettacolo formato dai quattro<br />

atti unici di Anton Cechov L’orso,<br />

Tragico controvoglia, <strong>Il</strong> tabacco<br />

fa male e La domanda di<br />

matrimonio.<br />

Mercoledì 13 gennaio, la Com-<br />

Concorso di idee<br />

per i loghi di<br />

Secondo il progetto dell’Amministrazione<br />

Comunale, Assessorato<br />

ai Servizi Sociali per le Politiche<br />

Giovanili del Comune di<br />

Pieve di Soligo è stata aperta la<br />

nuova sede del Centro Giovani<br />

presso la Casa delle Associazioni<br />

(Ex Cfp) dall’inizio del mese<br />

di settembre.<br />

C’è bisogno di un nome e di un<br />

logo.<br />

Per questo ci rivolgiamo a voi,<br />

per progettare un sistema visivo<br />

capace di dare identità al Centro<br />

Giovani di Pieve di Soligo, pensato<br />

quale luogo di socializzazione<br />

e di produzione artistica<br />

per ragazze e ragazzi dagli 11 ai<br />

30 anni di età.<br />

Per informazioni rivolgersi a:<br />

Amministrazione Comunale<br />

Ufficio Servizi Sociali - tel.<br />

0438985342, Centro Giovani<br />

tel. 0438985781<br />

pagnia Italiana Operette, con<br />

Umberto Scida, Elena D’Angelo<br />

e Armando Carini, presenta<br />

La vedova allegra di Franz<br />

Lehár, il capolavoro del genere,<br />

che andato in scena la prima<br />

volta a Vienna nel 1905.<br />

Martedì 9 marzo il sipario si<br />

aprirà su Tramonto di Renato<br />

Simoni.<br />

La commedia è ambientata in<br />

un paese del Veneto.<br />

Anche gli appassionati di danza<br />

potranno godere di tre spettacoli;<br />

venerdì 11 dicembre la compagnia<br />

Naturalis Labor porterà<br />

in scena La Catedral, uno spettacolo<br />

di danza e tango il cui<br />

titolo si rifà a una vecchissima<br />

milonga di Buenos Aires, luogo<br />

di ritrovo di appassionati bailadores.<br />

In febbraio sono previsti<br />

due spettacoli, venerdì 5 febbraio<br />

Ballades uno spettacolo<br />

dal ritmo serrato e coinvolgente<br />

messo in scena dalla compagnia<br />

Fabula Saltica, e, giovedì 25<br />

febbraio, Bolero- Serata d’Autore<br />

con il Balletto di Roma.<br />

ABBONAMENTI e BIGLIETTI:<br />

INFO: Tel. 0422 540480;<br />

0438 82841 – fax 0422 419637<br />

biglietteria@teatrispa.it<br />

www.teatrispa.it<br />

Centro Giovani e Comune <strong>Il</strong> Comune di Pieve di Soligo-assessorato alla pubblica<br />

istruzione e il Centro territoriale Permanente di Vittorio<br />

Veneto organizzano i Corsi di Informatica<br />

Edificio in Legno Eco-SEC<br />

Workstation partecipa<br />

alla costruzione in Abruzzo<br />

WORKSTATION SRL Via Bellucci, 1231010 FARRA DI SOLIGO (TV)<br />

Tel. 0438 842816 Fax 0438 842809 E info@w-station.com www.w-station.com<br />

Attivati i corsi<br />

di informatica<br />

PRIMO LIVELLO – per principianti (20 h)<br />

WORD (20 h)<br />

EXCEL (10h introduzione ad Excel)<br />

EXCEL (10h funzioni, tabelle pivot e grafici)<br />

INTERNET E POSTA ELETTRONICA (16 h)<br />

I corsi sono attivati in diverse fasce orarie, con frequenza<br />

bisettimanale, in base alla richiesta dell’utenza<br />

e al numero degli iscritti. <strong>Il</strong> laboratorio è dotato di 15<br />

postazioni.<br />

L’iscrizione, comprensiva di assicurazione, prevede il<br />

versamento anticipato (tramite bollettino postale) di:<br />

€ 60 (primo livello, word, excel)<br />

€ 50 (internet e posta elettronica)<br />

Workstation è impegnata in<br />

un progetto innovativo<br />

che si basa su principi<br />

molto semplici: un alto comfort<br />

abitativo e bassi consumi energetici,<br />

il tutto unito ad un nuovo modo di<br />

costruire che predilige materiali e<br />

tecniche innovative dove il legno<br />

ha una presenza dominante anche<br />

in correlazione con una produzione<br />

sostenibile e durevole nel tempo. A<br />

supporto di tutto questo l’azienda<br />

mette a disposizione l’esperienza<br />

dei propri tecnici per consulenze e<br />

assistenza nella fase progettuale (sia<br />

strutturale che impiantistica), nella<br />

scelta dei materiali, nella produzione<br />

dei componenti, e in un accurato<br />

assemblaggio in cantiere con tempi<br />

certi di consegna. La realizzazione<br />

può essere totale o chiavi in mano<br />

ma anche solo parziale a grezzo<br />

avanzato ovvero alla sola struttura<br />

in legno. L’azienda predilige la<br />

costruzione di edifici tramite<br />

pannelli di legno massiccio laminati<br />

uniti a strati incrociati conosciuti nel<br />

settore come X-lam. Questo robusto<br />

pannello oltre a presentare notevoli<br />

caratteristiche strutturali possiede<br />

anche una notevole resistenza al<br />

fuoco e un ottimo sostegno in caso<br />

di sisma, grazie anche all’elasticità<br />

che caratterizza la materia prima di<br />

cui è composto. Inoltre la struttura<br />

viene solitamente rinforzata con<br />

elementi in acciaio (collegamenti o<br />

elementi strutturali che integrano<br />

quelli in legno) e calcestruzzo<br />

(fondazioni e parte interrata). Gli<br />

edifici realizzati con il metodo Eco-<br />

SEC si prefiggono di raggiungere<br />

Careni Pieve, calcio<br />

sport d’eccellenza<br />

gruppo di atleti del vivaio dell’Eclisse CareniPievigina<br />

<strong>Il</strong> calcio a Pieve di Soligo è lo sport per eccellenza: E non può<br />

essere diversamente almeno fino a quando ci saranno al timone<br />

delle figure storiche come la famiglia De Faveri (Eclisse) e il<br />

presidente Adriano Casagrande, i quali con la loro presenza unita da<br />

una enorme dose di umanità, riescono a coinvolgere, anche grazie<br />

alla Scuola Calcio, ber 300 ragazzi che vanno dalla prima squadra<br />

a tutto il settore giovanile. Va detto inoltre che importanti risultati<br />

sono stati raggiunti nel corso dell’ultima annata sportiva dove un<br />

po’ tutte le formazioni nelle loro rispettive categorie, sono riuscite a<br />

mettersi in evidenza, merito anche dei rispettivi allenatori che, vale<br />

la pena ricordare, sono tutti istruttori qualificati.<br />

Infine per quanto concerne la stagione appena iniziata, sembra che<br />

tutte le formazioni siano partite con il piglio giusto come si suol<br />

dire, pertanto non ci resta che augurare loro un’altra annata ricca<br />

di soddisfazioni con la speranza e l’augurio di aggiudicarsi nuovamente<br />

il trofeo più bello, vale a dire la “Coppa disciplina” menzione<br />

che aspetta di diritto alla formazione più corretta sul rettangolo<br />

di gioco.<br />

Roberto Momo<br />

un adeguato isolamento termico<br />

(riferito a zona di costruzione) a<br />

cappotto consigliando solitamente<br />

l’utilizzo di materiali ecologici (fibra<br />

di legno, fibra di canapa, sughero,<br />

ecc.). Un occhio di riguardo viene<br />

tenuto all’isolamento acustico<br />

e alla tenuta d’aria utilizzando<br />

accorgimenti adeguati.L’isolamento<br />

viene completato con l’utilizzo di<br />

serramenti ad elevate prestazione<br />

termoisolanti.Sempre nell’ottica<br />

del risparmio e dell’efficienza<br />

Workstation predilige una<br />

progettazione attenta alle esigenze<br />

del cliente e massimizzando le<br />

caratteristiche dell’edificio in<br />

questione. Gli impianti istallati<br />

sono progettati per l’edificio ed<br />

i suoi fruitori e comprendono<br />

una vasta gamma di soluzioni<br />

per il mantenimento di un clima<br />

confortevole, un efficiente sistema<br />

elettrico e di distribuzione<br />

energetica. Dove la committenza<br />

lo richiede si progettano anche<br />

soluzioni con applicazione di<br />

sistemi per le energie alternative o<br />

sistemi domotici. Grazie a queste<br />

qualità costruttive, Workstatio Srl si<br />

è aggiudicata un lotto di costruzione<br />

nell’ambito del progetto MAP<br />

per l’Abruzzo, organizzato dalla<br />

protezione civile per la realizzazione<br />

di 150 Moduli Abitativi Provvisori<br />

messi a disposizione dei cittadini<br />

più colpiti nei comuni intorno<br />

all’Aquila. L’azienda pur non<br />

occupandosi solitamente della<br />

progettazione di case prefabbricate<br />

su misura ha accettato di buon<br />

grado la sfida proposta presentando<br />

ABBONATI A “IL PIAVE”<br />

12 numeri a soli 12 euro! (in Italia)<br />

Inviaci i tuoi dati e riceverai il giornale a casa<br />

Puoi inviare l’importo in redazione<br />

o fare un bonifico intestato ad<br />

Associazione Culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong><br />

iban: IT12 U089 0461 6300 1900 0003 895<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> - c.p. 180 - 31015 Conegliano (TV)<br />

e- mail: redazione. ilpiave@libero.it<br />

tel: 0438 1791484 fax 0438 6945889<br />

dei progetti abitativi adatti anche a<br />

medio-lunghe permanenze che si<br />

stanno realizzando in otto cantieri<br />

nei comuni Di Rocca di Cambio,<br />

Lucoli e Barete. Sabato 03/10/2009<br />

si sono conclusi i lavori della prima<br />

fase che segnano la costruzione<br />

di 75 moduli, la metà di quelli<br />

concordati e sorti nei paesi di Rocca<br />

di Cambio (AQ), Casamaina (AQ),<br />

Vado di Lucoli (AQ) e Barete (AQ).<br />

Le fasi costruttive hanno compreso<br />

il fissaggio degli ancoraggi e<br />

ancoranti metallici alle platee in<br />

cemento già realizzate dal comune,<br />

la posa delle parti portanti dei<br />

moduli trasportate già pronte in<br />

cantiere, le lavorazioni in copertura,<br />

impiantistica elettrica e idraulica e<br />

le rifiniture interne ed esterne. Le<br />

abitazioni realizzate per quanto<br />

monopiano sono comprensive di<br />

tutto, e in base ai nuclei familiari<br />

che andranno ad usufruirne sono<br />

stati progettati contesti abitativi da<br />

40, 50 e 70 m 2 . La forma compatta<br />

e sobria insieme all’isolamento sia<br />

interno che esterno garantiranno<br />

le minime dispersioni di calore, i<br />

sistemi elettrici ed idraulici sono<br />

all’altezza dei sistemi moderni, le<br />

rifiniture sia interne che esterne oltre<br />

che le parti in legno a vista danno la<br />

sensazione di trovarsi in una casa<br />

vera e propria, le platee in cemento<br />

armato, i solidi ancoraggi e le pareti<br />

e piloni portanti garantiscono la<br />

massima resistenza al sisma. E’<br />

stata realizzata nei tempi concordati<br />

l’idea che Workstation si è prefissa<br />

di portare a termine: Sicurezza,<br />

Efficienza e Comfort.


Novembre 2009 • conegliano<br />

17<br />

La nuova pista permanente per mountain bike<br />

<strong>Il</strong> quartiere dello sport di<br />

Campolongo si arricchirà<br />

presto di un altro spazio dedicato<br />

ad una nuova disciplina<br />

presente a Conegliano: le gare<br />

in mountain bike. L’area si sta<br />

sviluppando molto velocemente,<br />

attraverso la realizzazione<br />

di strutture consone allo svolgimento<br />

delle diverse attività<br />

agonistiche.<br />

Dopo essersi attivato per la realizzazione<br />

della Zoppas Arena,<br />

lo stadio di baseball e il campo<br />

di rugby, l’Assessore allo sport<br />

Loris Zava è ora impegnato nella<br />

realizzazione di un altro progetto<br />

ambizioso: la predisposizione<br />

di una pista permanente<br />

per mountain bike, sul bacino<br />

invaso nella zona industriale di<br />

Campidui a Campolongo.<br />

“L’area individuata sarà completamente<br />

dedicata all’utilizzo<br />

di biciclette del tipo mountain<br />

bike – spiega l’assessore – per<br />

l’insegnamento della disciplina<br />

ai più giovani e per l’allenamento<br />

e la pratica ad uso di agonisti<br />

e amatori. <strong>Il</strong> tutto si svolgerà in<br />

completa sicurezza, con l’intento<br />

di soddisfare le esigenze sia<br />

di chi, questo sport lo pratica<br />

con spirito competitivo, sia per<br />

chi è solo un puro divertimento.<br />

<strong>Il</strong> tutto sempre sotto la supervisione<br />

del personale incaricato<br />

alla sorveglianza dalla società<br />

sportiva utilizzatrice”.<br />

Sarà infatti la Conegliano Bike<br />

Team, nata nel 1996 nel territorio,<br />

ad occuparsi della gestio-<br />

ne delle piste, un gruppo unito<br />

dalla passione per la mountain<br />

bike, il quale ama definirsi così:<br />

“Una realtà sportiva, che dal<br />

ciclismo tradizionale mantiene<br />

il senso di rotazione delle pedivelle<br />

e poco più”. La società è<br />

cresciuta e si è consolidata nel<br />

tempo, imperniando ogni cosa<br />

sulla grande passione per la<br />

loro “fuori strada a due ruote”.<br />

Da qui la voglia di misurarsi<br />

e la partecipazione alle prime<br />

gare di granfondo e cross-country.<br />

La Conegliano Bike Team<br />

ha cambiato quindi nel corso<br />

del suo percorso il proprio approccio<br />

verso la disciplina: da<br />

un puro e mero divertimento,<br />

il loro è diventato con il tempo<br />

un vero e proprio “divertimento<br />

allenante”.<br />

è così che presto la Conegliano<br />

Bike Team avrà uno spazio adeguato,<br />

dove poter praticare lo<br />

sport durante tutto l’anno, dove<br />

incontrarsi e prepararsi alle<br />

gare. Un’installazione di un impianto<br />

luminoso con alcuni fari<br />

favorirà l’utilizzo delle piste<br />

anche nel periodo autunnale ed<br />

invernale. Tale intervento non<br />

solo faciliterà la società sportiva,<br />

ma andrà a beneficio anche<br />

della vivibilità della zona.<br />

“Saranno realizzati due percorsi<br />

– spiega l’assessore Loris Zava<br />

– uno individuato all’interno<br />

dell’attuale bacino di invaso,<br />

dove si snoderà il tragitto, con<br />

risalite sulle sponde ripide.<br />

Saranno poi inseriti ostacoli e<br />

pendenze artificiali, mediante<br />

strutture di ferro e legno, scavi e<br />

riporti di terreno per aumentare<br />

le difficoltà tecniche della strada<br />

stessa. Un secondo percorso<br />

invece sarà allestito solo per le<br />

manifestazioni e comprenderà<br />

una porzione del parcheggio<br />

esistente, per creare in occasione<br />

di competizioni, l’area<br />

di partenza ed arrivo. Qui sarà<br />

dunque necessario inserire passaggi<br />

removibili o cancellati, in<br />

modo da favorire un’entrata e<br />

un’uscita dal percorso”.<br />

La società sportiva che avrà<br />

le piste in gestione prospetta<br />

anche, in un prossimo futuro,<br />

di realizzare una zona servizi<br />

attrezzata per il lavaggio delle<br />

mountain bike e per l’assistenza<br />

meccanica. Nelle immediate<br />

vicinanze saranno disposti box<br />

ad uso spogliatoi, docce, toilette<br />

pubbliche per uomini e donne,<br />

un deposito materiali e attrezzature<br />

e sale ad uso conviviale, o<br />

per riunioni della società.<br />

L’obiettivo dell’intervento<br />

come ha sottolineato l’Assessore<br />

Loris Zava mira a creare<br />

un punto di incontro facilmente<br />

raggiungibile per i molti appassionati<br />

bikers del Comune di<br />

Conegliano e costruire inoltre<br />

una palestra a cielo aperto per i<br />

giovani, giovanissimi e tutti gli<br />

interessati, che desiderano avvicinarsi<br />

a questo sport, lontano<br />

dai pericoli del traffico automobilistico.<br />

Ylenia Dal Bianco<br />

24^ edizione<br />

Pittori in Campiello<br />

Dopo la mostra<br />

dei “Pittori<br />

in Contrada<br />

Granda”, si è svolta<br />

nel Settembre Coneglianese<br />

ricco di manifestazioni,<br />

la 24^<br />

Edizioni “Pittori in<br />

Campiello”.<br />

hanno partecipato una<br />

ventina di pittori, grafici,<br />

ceramisti portando<br />

opere che hanno<br />

suscitato molto interesse<br />

nei visitatori.<br />

Sono: Pino Stara, Bruno Bottega,<br />

Fiore Biasi, Ester Gasparutti,<br />

Anna Riva, Amalia Stecca,<br />

Lucia Antoniazzi, Monica Gobbato,<br />

Lilia maniero, Roberto<br />

Vettoretti, Sandro Chinellato,<br />

Renato Melato e Katy Caviola,<br />

Raffaele Susana, Renzo Gallon,<br />

Brunp Stival e Grava da Santa<br />

Lucia. Quest’anno la mostra è<br />

stata dedicata ai pittori defunti e<br />

in particolare a Olimpia Spilimbergo<br />

con una messa al duomo.<br />

GARBELLOTTO spa<br />

I-31015 CONEGLIANO (TV)<br />

Viale Italia, 200 Tel 0438 366411<br />

BOTTI E BARILI (BARRIQUES)<br />

per affinamento vini e liquori, di qualsiasi legname, capacità e formati<br />

Per l’anno prossimo che sarà il<br />

25° della Costituzione dei Pittori<br />

in Campiello, tutti si impegneranno<br />

al massimo, sperando<br />

di poter usufruire anche del<br />

Campiello Superiore.<br />

Alberto fratantaro<br />

LIBRI<br />

Quanto amara quella cioccolata<br />

di Angelo Bessega<br />

<strong>Il</strong> libro “Quanto amara quella<br />

cioccolata!” è ambientato nel<br />

secondo dopoguerra e ci introduce<br />

il problema dell’emigrazione<br />

per molti italiani.<br />

Antonio, con la sua famiglia, per<br />

sfuggire alle incertezze dell’Italia<br />

completamente distrutta dal conflitto,<br />

priva di risorse naturali e di<br />

derrate alimentari per sfamare la<br />

popolazione, emigra in Francia.<br />

L’Italia, con ben due milioni di disoccupati,<br />

vive in uno stato completo<br />

di miseria. L’allora governo<br />

De Gasperi si trovò ad affrontare<br />

questa drammatica situazione,<br />

vedendo nell’emigrazione l’unica<br />

soluzione per il problema demografico<br />

ed economico dell’Italia,<br />

tanto da incoraggiare la partenza<br />

di migliaia di lavoratori verso gli<br />

stati europei, in particolar modo in<br />

Francia proprio come la famiglia<br />

Franconi.<br />

Già all’inizio del libro ci viene<br />

presentata l’autorità paterna, percepita<br />

dai piccoli figli come una<br />

sopraffazione, in condizioni di<br />

disagio economico e sociale causato<br />

da un alcolismo che serve per<br />

superare i sacrifici.<br />

Percepiamo la condizione della<br />

donna, Eugenia, madre in questo<br />

caso, tragica, commovente. Essa<br />

ci lascia riflettere su quanto questo<br />

ruolo era allora complesso, si trovava<br />

in uno stato di sottomissione,<br />

non aveva importanza nel tessuto<br />

sociale e doveva accettare la superiorità<br />

dell’uomo e la cattiveria<br />

di quest’ultimo. La sofferenza di<br />

Eugenia è sopportata con un grande<br />

spirito cristiano, dettato da una<br />

vera Fede che nel romanzo compare<br />

come un vero pilastro della<br />

società di molti decenni addietro,<br />

rispetto ad oggi che molte volte<br />

viene oscurato dal benessere e dal<br />

consumismo della società. Questa<br />

sofferenza è percepita più da<br />

LEGNAMI E SEMILAVORATI:<br />

Rovere, Castagno, Faggio Nat Ev, Frassino, Ciliegio eur/amer<br />

Tiglio, Olivo, Acero, Ontano, Pero, Betulla, Acacia, Noce eur/amer<br />

Toulipier, Carpino, Pioppo, Noce boliviana, Cedro, Lenga.<br />

ELEMENTI PER SERRAMENTI<br />

PANNELLI IN CASTAGNO FINGER/JOINT 19 mm<br />

TRAVATURE IN CASTAGNO E ROVERE<br />

Antonio, fratello<br />

maggiore<br />

della piccola<br />

Marina; il<br />

protagonista<br />

vive con angoscia<br />

le proprie<br />

pene e quelle<br />

della madre,<br />

in un rapporto,<br />

nonostante la<br />

giovane età, di<br />

affetto e comprensione.<br />

<strong>Il</strong> racconto del<br />

protagonista si<br />

svolge fra paesaggi<br />

e personaggi<br />

di varia<br />

natura: ogni<br />

descrizione<br />

d e l l ’ a u t o r e<br />

porta a costituire un racconto a sé.<br />

La narrazione dei luoghi è puntuale,<br />

viva e ci porta nei luoghi narrati<br />

con nitidezza.<br />

Ogni momento viene radiografato<br />

dall’Autore, e ogni pensiero si<br />

staglia sullo sfondo di paesaggi,<br />

a volte tormentati, a volte festosi,<br />

piuttosto che tragici o sereni. Delinea<br />

in maniera completa lo stato<br />

sociale in cui si stagliano tutti i<br />

personaggi del racconto.<br />

Interessante è l’arrivo nel piccolo<br />

paesino del Parroco, perché influirà<br />

nel destino e nella vita del piccolo<br />

Antonio. Tra i due si instaurerà<br />

un rapporto forte e solido: in ogni<br />

momento di bisogno Antonio si<br />

recherà dal Parroco. Quest’ultimo<br />

nonostante la poca fede di Vittorio,<br />

il padre, visiterà più volte la casa e<br />

diventerà una figura emblematica<br />

anche per Eugenia, un amico con<br />

cui confidarsi nei momenti bui.<br />

Tutto il romanzo è pervaso di commozione,<br />

di ricordi e di sentimenti,<br />

come quanto descritto durante il<br />

soggiorno italiano dei bambini dai<br />

nonni a Sacile per la malattia del-<br />

la madre;<br />

i nonni,<br />

a p p u n t o ,<br />

dimostrano<br />

una grande<br />

affettività<br />

nei confronti<br />

dei<br />

b a m b i n i<br />

anche se in<br />

un contesto<br />

semplice.<br />

L’ingegno<br />

dei piccoli<br />

nel crearsi<br />

dei giochi<br />

divertenti<br />

ma ingenui<br />

e semplici.<br />

Quest’opera<br />

è un<br />

ritorno al<br />

passato, a una moralità più severa,<br />

a valori umani molto profondi<br />

e duraturi, nonostante le difficoltà,<br />

che oggi, per alcuni versi, sono andati<br />

perduti.<br />

La cioccolata è stata amara per<br />

il padre Vittorio che andava alla<br />

ricerca di una tranquillità economica:<br />

non trovandola si sfogava<br />

nel bere e in famiglia. E’ stata<br />

amara per la madre che ha dovuto<br />

assumersi ogni giorno il gravoso<br />

compito di madre e di moglie,<br />

cercando di mantenere legata<br />

alla famiglia. E’ stata amara per i<br />

bambini che desideravano vivere<br />

la loro infanzia in modo sereno e<br />

normale come tutti i bambini della<br />

loro età.<br />

Una lettura educativa per tutti sia<br />

per i ragazzi della scuola sia per<br />

gli adulti. <strong>Il</strong> libro ha avuto modo di<br />

essere presentato: alla Fiera del Libro<br />

di Torino e alla “Beijing Book<br />

Fair 2009” che di Pechino dal 3 al<br />

7 di settembre quale esempio di<br />

cultura e letteratura italiana.<br />

Mara Campaner<br />

Università degli anziani<br />

Mercoledì 9 dicembre ore 15.00<br />

Sala conferenza piazzale Zoppas<br />

Conferenza aperta al pubblico<br />

Relatore dott. Eugenio Morelli<br />

“Le premesse della rivoluzione culturale<br />

non violenta”<br />

PARCHETTI, LISTONI ED ASSITI<br />

DI LEGNI EUROPEI (i più sicuri)<br />

Rovere, Castagno, Frassino, Ciliegio, Olmo, Acero, Acacia, ecc.<br />

PREZZI IMBATTIBILI<br />

svendesi anche al minuto<br />

LEGNA DA BRUCIO<br />

secca e scorzi (ottimi prezzi)


Repubblica Serenissima nel nome di San Marco nosto Protettore<br />

CONOSCERE LA STORIA PER CAPIRE IL PRESENTE<br />

Rintocchi di pace<br />

dalle antiche campane di Lepanto<br />

Le flotte della Lega Santa a Lepanto e l’ardore di Padre Marco d’Aviano a<br />

Vienna fermarono le brame dell’espansionismo Ottomano.<br />

Se il 7 ottobre del 1571 le flotte<br />

cristiane riunite nella Lega Santa<br />

non avessero vinto la battaglia<br />

navale di Lepanto e se nel 1683<br />

un umile frate cappuccino di nome<br />

Marco d’Aviano non avesse fattivamente<br />

esortato gli smarriti austriaci a<br />

ricompattarsi e a respingere gli osmani<br />

dall’assedio di Vienna, il corso della<br />

storia sarebbe stato ben diverso.<br />

Una volta occupata Vienna, i musulmani<br />

di Mehmet da Van sarebbero vittoriosamente<br />

calati verso Roma quale<br />

loro principale obiettivo di conquista<br />

e di islamizzazione dell’Occidente.<br />

Verosimilmente, Vienna non sarebbe<br />

diventata la capitale culturale dell’umanità,<br />

della musica e del bel modo<br />

di vivere. <strong>Il</strong> suo arciduomo sarebbe<br />

diventato una moschea come avvenuto<br />

per Santa Sofia a Costantinopoli e<br />

la sua intera architettura avrebbe necessariamente<br />

subito l’influenza dello<br />

stile gotico-osmano.<br />

Ora, in questi tempi di globalizzazione<br />

economica e commerciale, di facilità<br />

di viaggi e di telecomunicazioni,<br />

di interscambi culturali, della convivenza<br />

di tante persone di religioni diverse<br />

e di reale voglia di fraternizzazione<br />

e di socializzazione tra i popoli,<br />

l’evocazione di quei due tragici eventi<br />

serve a diffondere la voglia di pace e<br />

di GLOBALIZZAZIONE POLITICA<br />

contro il continuo ripetersi di inutili<br />

guerre.<br />

A quell’epoca, la cristianità dell’Europa<br />

era minacciata. Bisognava difendersi.<br />

La logica era quella delle prove<br />

di forza e non quella dei trattati. Così<br />

nel 1571 al largo di Lepanto, una cittadina<br />

del golfo di Corinto, una flotta<br />

coordinata da Papa Pio V° e composta<br />

di 402 navi con 74 mila marinai al<br />

comando del giovane Don Giovanni<br />

d’Austria, coadiuvato da Sebastiano<br />

Venier e da Marcantonio Colonna affronta<br />

i pericolosi turchi.<br />

La flotta nemica, comandata da Alì<br />

Pascià era composta da 554 navi con<br />

88 mila uomini a bordo. Dopo cinque<br />

ore di cruenta battaglia, celebrata da<br />

alcuni spaventosi dipinti e anche dalle<br />

forti poesie di Attilio Carminati e di<br />

Giacomo Bernasconi. I cristiani della<br />

lega Santa sono vittoriosi. I Turchi<br />

fuggono. Molte navi dell’una e del-<br />

Battaglia di Lepanto 1571 Sebastiano Venier<br />

Campane poste dietro all’altare<br />

l’altra parte vengono affondate. I morti<br />

sono circa 37 mila. 29 mila Turchi e<br />

8 mila cristiani dei quali 4856 veneziani.<br />

I feriti sono in tutto 18 mila. <strong>Il</strong> mare<br />

si tinge di rosso.E’un’autentica strage.<br />

Un eccidio paragonabile a quelli che<br />

sono istantaneamente possibili con lo<br />

scoppio di quelle bombe atomiche che<br />

si dovrebbero eliminare.<br />

<strong>Il</strong> 18 ottobre appena giunta a Venezia<br />

via mare la notizia di quella vittoria, le<br />

tre campane della chiesa di San Nicolò<br />

del Lido suonarono a festa.<br />

A seguito del crollo del campanile, le<br />

tre citate campane di Lepanto, subirono<br />

danni. Mute da tanti anni, sono accantonate<br />

dietro l’altare e per il nuovo campanile<br />

ne furono fuse delle altre.<br />

Perché i ritocchi di quei cimeli storici<br />

possano diventare messaggi di pace nel<br />

ricordo di tanto orrore, con il permesso<br />

del parroco Iannotta e della Soprinten-<br />

denza, un comitato di cittadini si sta<br />

adoperando per sistemarle bene in vista<br />

di un sostegno. A fini di pacate riflessioni,<br />

e proprio perché non si ripetano,<br />

in un apposito fascicolo sarà obiettivamente<br />

descritto il contesto storico di<br />

quei clamorosi eventi.<br />

Detto comitato, del quale faccio Parte<br />

unitamente all’Associazione dei Cavalieri<br />

di San Marco, al Club Unesco,<br />

a Carlo Schiavon, a Bepi Telaroli, a<br />

Luciano Girotto, a Lidia Zappella, a<br />

Francesco Crosera a Francesco Toffolo<br />

a Carlo Scopinich, a Luciano Cucco ed<br />

ai Consoli di Finlandia, di Cipro e del<br />

Lesotho, si occuperà anche delle necessarie<br />

celebrazioni improntate anche al<br />

rilancio della marineria veneziana.<br />

L’Imprenditore Diotisalvi Perin, noto<br />

ricercatore storico, e valorizzatore dei<br />

musei della Grande Guerra Presidente<br />

del Museo del <strong>Piave</strong> “Vincenzo Colognese”,<br />

nonché editore di alcuni volumi<br />

storici pubblicati assieme del Comitato<br />

Imprenditori Veneti “<strong>Piave</strong> 2000”ha<br />

fornito la maggior parte del materiale<br />

necessario e segue i lavori.<br />

Concettualmente, le vicende di Leopanto<br />

si coniugano con quelle veramente<br />

miracolose di Marco d’Aviano.<br />

Un umile frate cappuccino, nato ad<br />

Aviano e studiò nel Veneto a Conegliano,<br />

Oderzo Chioggia, Venezia, Padova,<br />

Vicenza ecc…predicatore interinante<br />

in Europa, che Vienna ha onorato dedicandogli<br />

un monumento e una strada<br />

e inumando le sue spoglie nella Chiesa<br />

dei Cappuccini per il riposo eterno accanto<br />

ai grandi personaggi dell’Austria<br />

imperiale.<br />

Da alcuni anni il Cappuccino Padre Marco<br />

d’Aviano è definito Beato. Nei pressi<br />

del Ponte della Priula c’è una strada che<br />

Vienna 20/10/09. Immagini ricevute da Lidia Zappella. In ordine da sinistra: Ingresso viale; maestoso monumento davanti alla chiesa dei Capuccini; e<br />

Altare della chiesa dei Capucini con la Tomba di Padre Marco D’Aviano. Da visitare la Cripta Imperiale (144 fra cui la principessa Sissi).<br />

Da destra il Vicario Iannotta don Giancarlo (apre le<br />

porte della chiessa di San Nicolò per ricevere il legname<br />

che sarà utilizzato nel realizzare il basamento delle<br />

tre campane) Diotisalvi Perin; Giuseppe Telaroli e<br />

Carlo Schiavon.<br />

porta il suo nome. Non sarebbe male<br />

che almeno i più importanti siti del suo<br />

percorso di predicatore gli dedicassero<br />

degli elementi artistici di ricordo<br />

a similitudine di quanto si ammira ai<br />

bastioni di San Marco a Treviso. Alcuni<br />

libri come quello Mezzaluna E<br />

Croce Marco d’Aviano e la Salvezza<br />

d’Europa e il film “Una battaglia per<br />

Vienna” del viennese Erich Feigl. Per<br />

maggiore valorizzazione dei suoi meriti<br />

etici e spirituali, Renzo Martinelli,<br />

il famoso regista di “Porzius”, Vajont<br />

e del recente “Barbarossa”sembra abbia<br />

iniziato a girare un film collossal<br />

sull’affascinante storia dell’ammirevole<br />

taumaturgo - diplomatico – eroe<br />

padre Marco d’Aviano che in Austria<br />

è venerato come un SANTO:<br />

Cap. ferruccio falconi<br />

Ringrazio di cuore tutti coloro che si<br />

fanno parte attiva nelle iniziative per<br />

far conoscere la nostra millenaria<br />

storia di cristiani con la Serenissima<br />

Repubblica di San Marco.<br />

All’Amico regista Renzo Martinelli,che<br />

ci ha richiesto (aderendo) circa 10<br />

anni fa di sponsorizzare il film Vajont,<br />

ne è seguito uno scambio culturale<br />

per avergli trasmesso sulla frana della<br />

diga il libro (da noi tradotto) del<br />

viennese Erich Feigl Mezzaluna e<br />

Croce Marco d’Aviano e la Salvezza<br />

d’Europa. Confidiamo che Martinelli<br />

mantenga le tante promesse di realizzare<br />

un colossal sul Santo Salvatore<br />

d’Europa Padre Marco d’Aviano.<br />

Speriamo non si arrivi alle calende<br />

greche a causa di film di propaganda.<br />

Per il momento consigliamo degli<br />

straordinari filmati sulla storia del<br />

Cappuccino (in Austria considerato<br />

Santo da 326 anni) del regista E. Feigl<br />

UNA BATTAGLIA PER VIENNA,<br />

digitando su yoUTUBE: MARCo<br />

D’AVIANO e vedere tutti i film che<br />

portano la firma museo del piave.<br />

Diotisalvi Perin


interventi & rubriche<br />

19<br />

Novembre 2009 •<br />

redazione.ilpiave@libero.it<br />

COMITATO IMPRENDITORI VENETI “PIAVE 2000”<br />

Casella postale N.1<br />

31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)<br />

Alla cortese att. del Ministro dell’Ambiente, Ministro dell’Interno, Presidente Regione del Veneto e Carabinieri N.O.E.<br />

Ponte della Priula, 07-10-2009<br />

Giornata che ricorda il 438° ann. della vittoria della Serenissima Rep. a Lepanto il 7-10-1571.<br />

E-mail e Fax: ESPOSTO per segnalare il pericolo alluvione in caso di piene del fiume PIAVE.<br />

In riferimento a notizie stampa, si apprende del via libera alle casse di espansione nel medio e basso <strong>Piave</strong><br />

da parte del Consiglio dei Ministri.<br />

Chiedo alle vostre Spettabili Autorità di riflettere con urgenza su quanto è stato deciso, in quanto il progetto<br />

dei Governi di sinistra è stato da tutti contestato e bocciato precedentemente quindi improponibile, perché<br />

fa perdere tempo prezioso e, se realizzato, causerebbe alluvioni e disastri anche peggiori a quelli accaduti<br />

anche recentemente in varie regioni italiane; bastano alcune CONSIDERAZIONI: il fiume <strong>Piave</strong> è a carattere<br />

torrentizio, quindi ha avuto una funzione naturale per millenni scaricando la sua forza nel letto delle<br />

valli montane defluendo nella pianura, uscendo nella stretta gola tra i colli di Colfosco e Nervesa dove la<br />

Serenissima fin dal 1509 (celebre architetto Fra Giovanni Giocondo) realizzò alcune solide arginature e<br />

speroni in croda.<br />

Nella storia si sono susseguite piene storiche ogni 30/50 anni, il 4-11-1966 di 5.500 mc. sec. l’acqua era a<br />

filo argini ed alcuni si sono rotti a tratti da Nervesa a Salgareda; non c’è argine che tenga, anzi basta una<br />

piena anche di circa il 50% del ‘66 per avere problemi, in quanto dal 1966 la situazione OGGI è molto<br />

peggiorata a causa della mancata: manutenzione del letto del fiume, pulizia di piante infestanti fuorilegge,<br />

rettifica ed asporto ghiaie, rinforzo argini e mancata regimentazione delle acque, come previsto dalla<br />

commissione interministeriale DE MARCHI e Convegno a Villa Fianchetti nel 1982 dove tutte le autorità<br />

convenute “gridavano” di far presto per procedere a realizzare opere di laminazione in difesa dei rivieraschi<br />

e di Venezia, per scongiurare la disastrosa alluvione del 4-11-66. Da allora nulla è stato fatto!<br />

Come è possibile realizzare delle casse di espansione a valle di Ponte della Priula a Ponte di <strong>Piave</strong> se nel<br />

‘66 l’acqua era a filo degli argini e in altre zone gli ha scardinati! L’acqua non è comprimibile, quindi in<br />

queste zone sassose permeabili non è possibile alzare le arginature cementificandole, in quanto l’acqua<br />

trafilerebbe sotto gli argini creando dei fontanazzi incontrollabili.<br />

In base a dati delle piccole piene susseguitesi negli ultimi 10 anni ca. di circa 1500/1800 mc. sec., abbiamo<br />

visto che il livello dell’acqua raggiungeva un livello preoccupante tanto che mancava poco a superare l’argine<br />

a Ponte di <strong>Piave</strong>, quindi non ci vuole un esperto per capire che l’acqua non defluisce. E’ chiaro che il<br />

letto del fiume è ostruito da materiali che impediscono il normale deflusso delle acque in caso di piene.<br />

<strong>Il</strong> letto del fiume fino agli anni ‘70 poteva scaricare da Ponte di <strong>Piave</strong> al mare circa 3.000 mc. sec. e a monte<br />

circa 5.000, quindi è evidente che bisogna intervenire con estrema urgenza per rettificare il letto del fiume<br />

e rinforzare gli argini rovinati per riportare il fiume nella situazione degli anni ‘60.<br />

In via urgente progettare dei serbatoi di laminazione a monte da Falzè di <strong>Piave</strong> a Belluno (come quelli<br />

realizzati in Friuli per salvare Motta di <strong>Livenza</strong>) in modo di trattenere per alcuni giorni una possibile piena<br />

che superi i 3.000 mc. sec., dopodiché aprire le paratie per il deflusso.<br />

Esempio: se arrivasse una piena come nel 1966 di 5.500 mc. sec. per la sicurezza dei rivieraschi si devono<br />

trattenere a monte della gola di Falzè di <strong>Piave</strong> 2.500 mc sec. sempre che da Ponte di <strong>Piave</strong> al mare si effettui<br />

la manutenzione e si possano scaricare i 3.000 mc. sec.<br />

Questi dati sono anche riportati in diversi libri di stimati tecnici di ingegneria idraulica e non ci venga detto<br />

che per fare la manutenzione con la rettifica del fiume servano fondi, perché con gli introiti della vendita<br />

delle ghiaie si autofinanzia la riparazione e rinforzo degli argini e speroni.<br />

Fin dagli anni ‘80 ci siamo battuti con le autorità per la sicurezza dei rivieraschi e nel 1994 siamo riusciti,<br />

con un intervento da noi sollecitato: il Ministro Maroni sollecitava il Prefetto di Treviso di creare un gruppo<br />

di lavoro (VISTA L’alluvione in Piemonte) per far partire 27 punti di intervento da Nervesa della Battaglia<br />

a Zenson, ma solo una decina circa sono stati eseguiti con un incasso di circa L. 15.000.000.000, poi il<br />

Governo cadde e, pur avendo la collaborazione e il cambio di 5 Prefetti (che erano a capo del gruppo di<br />

lavoro voluto dal Min. Maroni), in circa 6 anni poco a poco i lavori si assottigliarono.<br />

Riteniamo, dagli studi pubblicati sui nostri libri - autore il M.d.L. Ing. Alfredo Dal Secco - confermata l’importanza<br />

del lavoro svolto (libri, report, studi,ricerche, piante geografiche storiche ecc. depositate presso la<br />

Biblioteca del <strong>Piave</strong> di San Polo di <strong>Piave</strong>) avendo ricevuto i complimenti da luminari idraulici, poiché si<br />

evidenzia che la situazione idraulica del Fiume <strong>Piave</strong> è fuorilegge, sia per il male ambientale dalla presenza<br />

di una boscaglia di piante anche di grosso fusto pericolose per distruggere i ponti, in quanto vengono estirpate<br />

dai vortici in caso di piena e si parano sulle pile dei ponti creando un effetto diga, sia per l’accumulo<br />

di ghiaie derivato dalle brentane e …..(segue parte ris.)<br />

Se nel nostro territorio arrivasse una piena come il 4-11-1966 avrebbe effetti catastrofici, perché il letto del<br />

fiume non è in grado di scaricare come la portata del 1966, quindi la furia dell’acqua scardinerebbe l’arginatura<br />

sinistra da Colfosco - Ponte della Priula al mare; ricordiamo che nel ‘66 l’esercito aveva minato l’argine<br />

(per farlo saltare) di questi paesi per salvare Treviso qualora nella notte continuasse lo scardinamento<br />

dell’argine di Nervesa d. B. poi il livello calò salvando la complessa situazione di pericolo di alluvionare<br />

fino a Conegliano Veneto, Oderzo e al mare.<br />

Si prega di intervenire tempestivamente per allontanare il pericolo di morte e distruzione (in caso di piene)<br />

che porterebbe in caso di piene storiche (a causa del fiume in balia di se stesso) alcuni metri di acqua, fango<br />

e inquinamento nelle città e nei paesi rivieraschi in destra e sinistra <strong>Piave</strong>.<br />

In attesa di risposta, distinti saluti. <strong>Il</strong> Presidente<br />

Diotisalvi Perin<br />

P.s.: Preghiamo vedere i filmati per i problemi di male ambientale<br />

e non con ricerche storiche ecc.. nel WEB youtube digitando:<br />

pericolocaveborgomalanotte o museodelpiavevincenzocolognese<br />

Alluvione del 4 novembre 1966<br />

Le acque hanno rotto e scardinato in più<br />

punti gli argini da Nervesa Della Battaglia<br />

a Ponte di <strong>Piave</strong>, Zenson, Salgareda<br />

ecc.., causando la morte di diverse persone<br />

e ingentissimi danni in vasti territori<br />

rimasti allagati per diverso tempo.<br />

Pensate se sucedesse prossimamente<br />

nel tanto decantato Nord Est, con attività<br />

ad alta tecnologia che verrebbero alluvionate<br />

e sommerse da alcuni metri di<br />

acqua, fango ed inquinamento.<br />

in collaborazione con il<br />

MUSEO DEL PIAVE “VINCENZO<br />

COLOGNESE” Caorera di Vas (BL)<br />

Zenson di <strong>Piave</strong><br />

IL DIRETTORE RISPONDE<br />

Politici a luci rosse<br />

Egregio direttore<br />

In tempi di incontri a luci rosse,<br />

dove la Camera è meno<br />

frequentata di certe camere…<br />

l’ultimo scandalo con protagonista<br />

il presidente della regione<br />

Lazio, ha lasciato il segno.<br />

Beh, fra l’accoppiarsi con una donna e il partecipare a dei coca party con dei transessuali forse<br />

qualche differenza c’è. Non a caso Marrazzo ha ritenuto subito, di sua spontanea volontà, di dimettersi.<br />

Ma al di la di qualsiasi considerazione di natura sessuale, la questione è la seguente: la<br />

vita privata di un personaggio pubblico deve essere privata o di dominio pubblico? Ed è giusto che<br />

la vita privata possa interferire in quella pubblica fino a rovinare la carriera di un uomo. In teoria<br />

no. Almeno così abbiamo sempre inteso fino a ieri. Ma in questi ultimi tempi sta cambiando. I casi<br />

Berlusconi, Boffo, Marrazzo, pur nella loro diversità, sono gli esempi più eclatanti. E se cambiare<br />

la società che alimenta il mondo mediatico è difficile, se non impossibile, allora è necessario<br />

interpretare il cambiamento. Ai politici non resta che prendere atto che la privacy non esiste più,<br />

che viviamo – piaccia o no - in un grande reality. Se sei un personaggio pubblico devi vivere la<br />

tua vita privata comode se fosse pubblica. Pena la morte, politica e morale. Queste sono le nuove<br />

regole del gioco.<br />

Alessandro Biz<br />

fUORI E DENTRO IL BANALE QUOTIDIANO<br />

E se oggi fosse l’ultimo giorno?<br />

Ogni giorno siamo presi<br />

da ciò che dobbiamo,<br />

vogliamo e possiamo<br />

fare. Questo almeno per la<br />

maggior parte delle persone che<br />

al mattino iniziano una nuo-<br />

va giornata. L’eventualità che<br />

proprio oggi potrebbe essere<br />

l’ultimo giorno della nostra esistenza<br />

potrebbe cambiare la nostra<br />

mentalità. Diversi modi di<br />

reagire. Rinnegare la nostra esi-<br />

stenza, staccarcene oppure fare<br />

le solite cose fino alla fine per<br />

l’impossibilità di comprendere<br />

ciò che sta per accaderci.<br />

Eugenio Morelli<br />

In un mondo così, impariamo dai lupi<br />

che sanno aiutarsi e fare branco<br />

Che strano paese è l’Italia<br />

spesso accadono cose<br />

che hanno qualche cosa<br />

di irreale, incredibilmente assurde<br />

che sembrano uscite da<br />

qualche testa di legno o peggio<br />

ancora da qualche mente perversa.<br />

Possono cambiare i governi<br />

(credo siano una sessantina<br />

dal ’48 ad oggi), ma la musica<br />

non cambia a dettare le regole è<br />

sempre e solo il dio denaro e se<br />

ti trovi per assurdo tagliato fuori,<br />

sei fregato, non conti nulla,,<br />

sei emarginato.<br />

Se poi per un qualsiasi motivo<br />

dovessi perdere il posto di lavoro,<br />

puoi bussare a tutte le porte,<br />

alle Istituzioni, ma troverai solo<br />

ed esclusivamente promesse ed<br />

illusioni.<br />

Non hai qualche santo in paradiso<br />

o non sei amico di qualche<br />

“potente”? Peggio per te .<br />

Politicanti da strapazzo che magari<br />

illudono i giovani durante i<br />

convegni o nei circoli, ma che<br />

in concreto nulla fanno per loro,<br />

per aiutarli nelle politiche sociali<br />

o quant’altro.<br />

Istituzioni dotate di completa<br />

cecità e di demenzialità nei confronti<br />

di persone, e sono molte,<br />

come chi scrive il quale a causa<br />

di un infortunio con conseguente<br />

invalidità, si vede umiliato<br />

ogni qual volta tende di bussare<br />

a qualche porta.<br />

Marrazzo ha scelto di dimettersi<br />

mentre Berlusconi è ancora<br />

al proprio posto. Perché?.<br />

C’è forse qualche differenza<br />

di…sesso?<br />

Giovanni Neri<br />

e-mail<br />

Mentre agli extracomunitari,<br />

per il solo fatto di prolificare figli,<br />

vengono dati più aiuti.<br />

Conosco ragazzi caduti per i<br />

più validi motivi nel tunnel della<br />

droga, ma lasciati all’angolo<br />

perché tanto sono un peso per<br />

la società:” che si arrangino, per<br />

loro non c’è posto”.<br />

E noi cittadini continuiamo ad<br />

andare a votare ed ogni volta ci<br />

illudiamo, con la penna, di cambiare<br />

le cose, ma loro( i politici)<br />

fanno come il” gattopardo” di<br />

Tommasi di Lampedusa ovvero<br />

cambiare tutto perché nulla<br />

cambi. Devo anche dire che è<br />

anche un po’ colpa nostra, perché<br />

alle volte non siamo uniti<br />

e solidali tra di noi invece bi-<br />

sognerebbe imparare dai lupi<br />

i quali per difendere il proprio<br />

territorio si alleano tra loro e<br />

scelgono un capo che li possa<br />

difendere da eventuali sgradite<br />

intenzioni,.<br />

Ecco se anche noi facessimo<br />

come queste straordinarie bestie,<br />

potremo forse un giorno<br />

cambiare questo povero e disgraziato<br />

Paese pieno di risorse<br />

con gente nuova pulita che possa<br />

rispondere del proprio operato<br />

e non più come la maggior<br />

parte dei governanti che quotidianamente<br />

mettono in crisi il<br />

sistema illudendo i poveri cittadini<br />

con menzogne e falsità .<br />

vivi e lascia vivere!<br />

Richard Vanderhoeven


SANT’ARTEMIO<br />

RIVIVE<br />

PER I TREVIGIANI <strong>Il</strong> Parco<br />

del Sant’Artemio<br />

è aperto<br />

alla cittadinanza<br />

tutti i sabati<br />

e le domeniche.<br />

DALLA PRIMA<br />

Vi racconto la mia storia con la giustizia canaglia<br />

(...) Un vilipendio mai perseguito.<br />

Un delitto senza colpevoli.<br />

Un linciaggio legalizzato. V-er-g-o-g--n-a.<br />

Questo siamo diventati, negli<br />

anni, inesorabilmente: una<br />

Nazione infetta,<br />

incivile, barbarica,<br />

sudicia, immorale. E<br />

perché? Per giustizia<br />

denegata. Per fame<br />

di giustizia: ricordate,<br />

non ci può essere<br />

pace senza giustizia.<br />

Né senza verità.<br />

E infatti queste sventurate<br />

creature private<br />

dalla giustizia<br />

vagano come anime<br />

in pena, in questo<br />

inferno di disperati<br />

percossi ogni giorno<br />

nei nostri tribunali. Presi a<br />

getti di merda metaforica, ma<br />

più puzzolente di quella gettata<br />

dagli allevatori inviperiti a Vancimuglio.<br />

Scusate se uso un linguaggio<br />

forse più diretto del solito, ma<br />

come pietà l’è morta, è defunta<br />

anche la mia voglia e capacità<br />

di sublimare, di smussare, di attenuare<br />

i toni.<br />

E confesserò qui, come mi capita<br />

di fare, per l’aria di libertà e<br />

rispetto che soffia da queste colonne,<br />

una cosa che non ho mai<br />

scritto. Mai. Per pudore, forse.<br />

Per vergogna, pure. Per rabbia,<br />

certo.<br />

Anche la mia vita è stata lesionata<br />

dalla mala giustizia. E il<br />

bello è che la chiamano “civile”.<br />

Che impagabile presa per le<br />

natiche.<br />

Nel lontano 1997 dirigevo una<br />

emittente televisiva con sede a<br />

Limena. L’editore – A.C. – lo<br />

conoscevo da anni. Era stato<br />

amico di mio zio, già sindaco di<br />

Monfalcone e dirigente democristiano.<br />

Gli doveva qualcosa,<br />

anzi molto. E così, quando ce<br />

Anche la mia vita<br />

è stata<br />

lesionata dalla<br />

mala giustizia.<br />

E il bello è che<br />

la chiamano “civile”.<br />

ne fu bisogno, si sdebitò con la<br />

mia famiglia. Offrendomi quel<br />

posto. Capo della redazione in<br />

un’emittente ultraregionale, in<br />

cui l’informazione era pari a<br />

zero virgola. Solo che per legge,<br />

l’editore doveva farla. Con me,<br />

prese due piccioni con una fava:<br />

ringraziare i parenti, ingaggiare<br />

chi (chiedo scusa, sono umile<br />

ma non modesto) impresse<br />

dignità, prestigio e visibilità a<br />

quella emittente improbabile e<br />

squinternata, una sorta di variopinto<br />

suk virtuale con maghi,<br />

astrologi, paragnoste e figli di<br />

paragnoste, ciarlatani, fattucchiere,<br />

trans versione chiaroveggenti,<br />

venditori di mobili<br />

più o meno rubati da qualche<br />

parte etc. etc. Una compagnia<br />

di giro in grado di fare apparire<br />

Vanna Marchi, Stefania Nobile<br />

e Do Nascimento come un trio<br />

di chierichetti.<br />

Lavorai duro. I risultati arrivarono.<br />

E infine, la pugnalata. Che non<br />

mi aspettavo, che non meritavo.<br />

A.C. reagì a un momento di<br />

difficoltà vendendo<br />

le frequenze a un<br />

editore lombardo.<br />

E a uno nordestino.<br />

Quindi, la tv<br />

non esisteva più.<br />

Ma io continuavo<br />

ad andare al lavoro.<br />

Registravo e<br />

trasmettevo “a circuito<br />

chiuso”. Poi,<br />

un giorno mi impedirono<br />

fisicamente<br />

di entrare. Qualche<br />

giorno dopo mi arrivano<br />

per posta…le<br />

mie dimissioni. Mai date. Non<br />

capite? Spiego. Carta, penna e<br />

calamaio e giù falsificazione<br />

della mia firma.<br />

Ripeto: anno 1997. Mi affido a<br />

una nota avvocatessa del lavoro<br />

e inizio la causa.<br />

1997…1998…1999…2000…2<br />

001…2002…2003…2004…20<br />

05…2006.<br />

Fanno nove. Nove anni di causa.<br />

Di lavoro! Dovrebbe essere<br />

“motorizzata”. I miei zebedei<br />

sono motorizzati, altroché.<br />

E’ impossibile sintetizzare l’intera<br />

mia Via Crucis al Tribunale<br />

di Padova. Credo che siano<br />

cambiati sei o sette giudici.<br />

Almeno quattro sono donne<br />

che restano incinte. Altri due,<br />

maschi, vengono trasferiti. Un<br />

altro non mi ricordo più cosa<br />

caspita certifica nero-su-bianco<br />

per sfilarsi. In un anno si fa una<br />

sola udienza! A ogni cambio di<br />

giudice, si ricomincia tutto da<br />

capo, come nel gioco dell’oca.<br />

Mi pare di impazzire. Mi ripeto,<br />

come un folle ubriaco: ma si<br />

trattava solo di stabilire che la<br />

mia firma è falsa! Che ci vuole?<br />

Ogni volta che perdo una<br />

mattinata per una udienza che<br />

viene “rinviata a nuovo ruolo”<br />

mi dico: l’occasione fa l’uomo<br />

assassino. Mi viene da sbattere<br />

la testa contro il muro. Prudono<br />

le mani: non resta che la giustizia<br />

fai-da-te.<br />

E quando ormai ho perduto<br />

ogni speranza, ecco il gancio<br />

che viene giù dal cielo: la causa<br />

approda – caso o segno del<br />

destino - sul tavolo di G.C.,<br />

noto giudice del lavoro.<br />

Uomo di sinistra,<br />

esponente di Magi-<br />

stratura democratica,<br />

mi conosce da tempo:<br />

è stato più volte mio<br />

ospite in tv. A parlare<br />

di giustizia in crisi.<br />

Non credo ai miei occhi,<br />

quando lo vedo<br />

sorridermi bonario,<br />

comprensivo e dirmi “Dottor<br />

Versace, tra qualche giorno avrà<br />

la sentenza”. Osserva attonito<br />

la data d’inizio-causa. Poi mi<br />

tende la mano e sussurra, come<br />

per non farsi sentire da nessun<br />

altro: “E le chiedo scusa a nome<br />

dei miei colleghi, se non l’hanno<br />

fatto”. No, caro giudice, non<br />

l’hanno fatto.<br />

Passano pochi giorni.<br />

E’ stato di parola.<br />

Ho vinto la causa. <strong>Il</strong> giudice del<br />

lavoro mi ha dato ragione e ha<br />

condannato A.C. a risarcirmi<br />

una cifra enorme.<br />

Che non vedrò mai. Perché una<br />

giustizia che arriva in ritardo, è<br />

come se non arrivasse mai. E<br />

infatti A.C., il delinquentone,<br />

si è dato. E i soldi saranno in<br />

Svizzera o da qualche altra parte<br />

tranne che nelle mie tasche.<br />

Certo, c’è la legge Pinto con<br />

l’indennizzo per la durata eccessiva<br />

dei processi, ma sono<br />

briciole.<br />

Nemmeno il tfr mi ha versato,<br />

il puzzone. Difeso da questa<br />

giustizia su misura per quelli<br />

come lui, per gli avvocati che<br />

si vendono i clienti e le cause,<br />

tanto nessuno potrà fare niente,<br />

per gli avvocati infedeli che si<br />

mettono d’accordo sottobanco<br />

con la controparte per non<br />

Una giustizia<br />

che arriva in ritardo,<br />

è come se<br />

non arrivasse mai.<br />

fare finire mai la vertenza, per<br />

i giudici corrivi e acquiescenti<br />

con questi avvocati, per i giudici<br />

che non fanno il loro dovere,<br />

per quelli corrotti e per quelli (e<br />

quelle) che si imboscano e usano<br />

le casse dello Stato come una<br />

mangiatoia personale. E perfetta<br />

per il leccaculismo degli uni<br />

agli altri.<br />

Avete ragione? Siete persone<br />

oneste? Allora mettetevela via,<br />

per questa giustizia siete perdenti.<br />

Lei stima solo i lestofanti,<br />

che si fanno sonore risate di<br />

scherno per voi, poveri illusi<br />

che ancora ci credete, come i<br />

Per informazioni:<br />

Provincia di Treviso<br />

URP: 0422 656000<br />

www.provincia.treviso.it<br />

bambini a Babbo Natale.<br />

Questo è diventata la nostra In-<br />

Giustizia, un disservizio che<br />

soffoca la povera Italia. Ho<br />

deciso, organizzo un convegno<br />

sulla “Disfunzione della giustizia<br />

quale causa dell’aumento di<br />

8 gradi delle temperature minime”.<br />

Ma, dice, “in Italia c’è la democrazia”.<br />

Certo, cari tiranni, sicuro<br />

che c’è, la “vostra” democrazia:<br />

ginnastica dell’obbedienza,<br />

a 90 gradi e guai ad agitarsi ché<br />

godete di più.<br />

Mi fate schifo, mi fate vomitare,<br />

cari componenti dell’apparato.<br />

Sono finito dentro una guerra e<br />

i segni di una guerra si portano<br />

dentro per sempre. E<br />

ricordate bene: il male<br />

chiama altro male. E<br />

infatti “<strong>Il</strong> male è uguale<br />

per tutti” dovrebbero<br />

scrivere, nei tribunali.<br />

Per tutti, tranne<br />

loro, questi licantropi<br />

in toga.<br />

Due lupi e un agnello<br />

che mettono ai voti<br />

che cosa mangiare stasera, ecco<br />

cosa succede a un cittadino che<br />

chieda grazia e trovi “questa”<br />

giustizia.<br />

Indovinate chi sono i lupi.<br />

Gianluca Versace<br />

Giornalista televisivo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!