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Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

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8<br />

veneto<br />

Addio mago del nuoto<br />

Alberto Castagnetti era il<br />

nuoto italiano e il vuoto<br />

che ci ha lasciato la sua<br />

improvvisa morte,lo scorso 12<br />

ottobre, nessun altro riuscirà a<br />

riempirlo.<br />

Veronese, con un passato da<br />

nuotatore, Olimpiadi di Monaco<br />

del ’72 e campionati del<br />

mondo di Belgrado, giunge alla<br />

guida della nazionale azzurra<br />

nel 1987. Lamberti, Fioravanti,<br />

Brembilla, Rosolino, Magnini<br />

e la Pellegrini sono solo alcuni<br />

dei grandi campioni che Alberto<br />

ha allenato. Grazie alla sua<br />

conduzione, la Nazionale Italiana<br />

ha vinto 4 ori, 2 argenti<br />

e 7 bronzi olimpici. Un’escalation<br />

culminata ai Giochi di<br />

Pechino col primo, storico oro<br />

olimpico femminile di Federica<br />

Pellegrini. Sotto la sua guida<br />

il doppio titolo mondiale di<br />

Filippo Magnini nei 100 stile, i<br />

record mondiali della Pellegrini<br />

nei 200 e 400 stile e ancora il<br />

primo oro europeo donne a Budapest<br />

2006 nei 400 misti con<br />

Alessia Filippi. Oltre a questo<br />

Si dice spesso che i giovani<br />

non hanno più fiducia<br />

nella politica e nelle<br />

istituzioni. Si dice che non ci<br />

sono più gli ideali, quelli forti<br />

e radicati, che hanno accompagnato<br />

le generazioni precedenti.<br />

Si dice. Eppure se ci guardiamo<br />

intorno, nelle nostre amministrazioni<br />

comunali, provinciali<br />

e di circoscrizione scopriamo<br />

che i giovani attivi in politica<br />

non sono un’esigua minoranza.<br />

Anzi.<br />

C’è chi, come Alberto Bozza,<br />

a soli 32 anni ricopre già due<br />

importanti cariche: Presidente<br />

della Seconda Circoscrizione e<br />

Consigliere Provinciale- non-<br />

Redazione di Vicenza - direttore dott Matteo Venturini<br />

e-mail: venturiniace2@libero.it - tel. 349 7850527<br />

Ciclismo. Marostica<br />

festeggia la campionessa Tatiana<br />

E’ Tatiana Guderzo, la ragazza che alla sola<br />

età di 25 anni, riesce a portare a casa, a<br />

Marostica, il titolo mondiale in linea di<br />

ciclismo.<br />

Naturalmente la cittadina l’ha accolta come<br />

un’eroina. Nel 2004 si classificò seconda al Campionato<br />

del mondo di ciclismo su strada di Verona<br />

a soli 20 anni, quando ancora correva nella<br />

categoria amatoriale. Passò professionista l’anno<br />

successivo nella Top Girls Fassa Bortolo. Successivamente<br />

entra nella AA-Drink Cycling Team<br />

nel 2007, per poi migrare nella Gauss RDZ Ormu<br />

nel 2008.<br />

Nel 2005 e nel 2008 è diventata Campionessa nazionale<br />

a cronometro.<br />

Nell’agosto del 2008, ha partecipato ai Giochi<br />

della XXIX Olimpiade di Pechino, dove ottenne<br />

la medaglia di bronzo nella gara in linea.<br />

<strong>Il</strong> 26 settembre 2009 diventa per l’appunto Campionessa<br />

del mondo in linea a Mendrisio.<br />

Una ragazza piena di vitalità e di voglia di crescere.<br />

Una città, Marostica, che può vantare una grande<br />

campionessa, una ragazza di nome Tatiana!<br />

Matteo Venturini<br />

Redazione di Verona - Direttore dott Federico Maccadanza - Tel 349 8345014<br />

le 60 medaglie internazionali.<br />

E gli ultimi successi di Roma<br />

che avevano incoronato Federica<br />

Pellegrini e Alessia Filippi<br />

regine incontrastate delle piscine.<br />

Poi l’intervento al cuore, l’8<br />

settembre scorso, un’operazione<br />

riuscita ma che, nel recupero,<br />

ha provocato problemi a Castagnetti,<br />

che si mostrava sempre<br />

più impaziente di riprendere gli<br />

allenamenti con i suoi ragazzi<br />

ma anche sofferente per la ferita<br />

che non si rimarginava. Fino al<br />

tragico e inaspettato epilogo.<br />

Grazie al suo intuito è nato il<br />

centro federale di Verona, la<br />

sua Verona. Da lì sono passati<br />

tanti giovani atleti, plasmati con<br />

maestria da Castagnetti fino a<br />

divenire campioni di fama internazionale.<br />

Intuiva il loro talento<br />

e faceva di tutto per farlo<br />

emergere. Lo si vedeva a bordo<br />

vasca, con il sorriso sornione,<br />

le battute, pungenti e ironiche,<br />

e l’immancabile cronometro in<br />

mano. Appariva burbero, severo<br />

ma era un leone con il cuore<br />

d’oro e lo si capiva quando,<br />

davanti a un successo dei suoi,<br />

scappava per nascondere l’emozione.<br />

Michela Danzi<br />

I giovani e la politica,<br />

un esempio veronese<br />

ché Capogruppo del PdL in<br />

consiglio Provinciale. Bozza,<br />

laureato in Giurisprudenza, ha<br />

alle spalle 10 anni di militanza<br />

politica nelle file di Forza Italia<br />

prima e PdL poi.<br />

Eletto per la prima volta nel 2002,<br />

nella 2^ Circoscrizione,con 200<br />

voti, si ripresenta 5 anni dopo e<br />

raddoppia i consensi. Alle ultime<br />

provinciali è stato il consigliere<br />

più votato in città, con<br />

3200 preferenze.<br />

Gli abbiamo chiesto il motivo<br />

di tanta popolarità e lui ci ha<br />

spiegato che “la politica è contatto<br />

diretto con i cittadini, andare<br />

incontro alle loro esigenze,<br />

ascoltare i loro bisogni, aiutarli<br />

ove possibile” e in 7 anni di vita<br />

in Circoscrizione la sua quotidianità<br />

è stata scandita da questo<br />

motto.<br />

Bozza è solo uno dei tanti personaggi<br />

che vanno a formare un<br />

panorama politico veronese, ma<br />

anche nazionale, ricco di giovani<br />

attivi e impegnati.<br />

Giovani che non hanno perso<br />

i loro ideali ma li difendono e<br />

cercano di portarli avanti ogni<br />

giorno. Non di sole veline è fatta<br />

l’Italia. Ma anche di ragazzi<br />

valorosi, seri e determinati.<br />

Forse, a volte, bisognerebbe<br />

parlare anche di loro.<br />

Michela Danzi<br />

La Chiesa di San Rocco,<br />

patrono e guaritore degli<br />

appestati, fu eretta a Belluno<br />

tra il 1559 ed il 1561, in<br />

seguito a voto popolare, in una<br />

città ancora segnata dall’epidemia<br />

di peste del 1530.<br />

Aperta al culto nel 1561 la<br />

Chiesa fu dapprima affidata<br />

alla confraternita di San Rocco<br />

e poi ai padri Cappuccini<br />

che trasformarono in convento<br />

i locali adiacenti. Alla fine del<br />

1700 le truppe Napoleoniche<br />

trasformarono l’edificio in magazzino,<br />

fino al 1804, anno in<br />

cui fu riaperto al culto. Sotto<br />

la dominazione degli Austriaci<br />

l’ex convento fu trasformato<br />

in carcere per i patrioti italiani.<br />

Negli anni successivi il 1855<br />

ospitò gli orfani dell’epidemia<br />

di colera e grazie alla generosità<br />

della contessa Agosti la Chiesa<br />

venne restaurata e molte opere<br />

d’arte recuperate. <strong>Il</strong> terremoto<br />

del 1873 danneggiò la Chiesa<br />

come molti altri edifici di Belluno<br />

e solo dopo i restauri del<br />

1876 la Chiesa ritrovò il suo<br />

splendore e la sua funzione.<br />

L’ingresso della Chiesa appare<br />

con discrezione a chi passeggia<br />

sotto i portici di Belluno, ma già<br />

all’esterno appare la ricchezza<br />

delle opere d’arte che essa contiene.<br />

Gli affreschi ai lati del<br />

portone accompagnano il visitatore<br />

all’interno e qui, da sinistra<br />

verso destra, si susseguono<br />

tele dal valore storico incommensurabile,<br />

che trasportano<br />

l’osservatore a cavalcare i secoli<br />

attraversati dall’edificio. La<br />

statua di San Rocco, originale<br />

del 1600, campeggia accanto al<br />

tabernacolo in cirmolo, un complesso<br />

scultoreo che trascende<br />

la semplice opera dello scultore.<br />

Fino al grande crocefisso<br />

• Novembre 2009<br />

Redazione di Feltre e Trentino A.A. - Direttore dott. Fabiano Zucco - Tel 330 611530<br />

L’Ass. Bellunesi nel Mondo<br />

si incontra con il Vescovo<br />

di Belluno-Feltre<br />

Sabato 17 u.s. il nuovo<br />

esecutivo dell’Associazione<br />

si è incontrato con<br />

il Vescovo di Belluno-Feltre<br />

mons. Giuseppe Andrich.<br />

<strong>Il</strong> presidente Gioachino Bratti,<br />

dopo aver ricordato lo stretto<br />

legame che da sempre unisce<br />

la Diocesi al mondo dell’emigrazione<br />

bellunese e all’ABM<br />

stessa che annovera tra i suoi<br />

fondatori nel 1966 la Diocesi<br />

stessa, ispirata dall’allora vescovo<br />

Gioacchino Muccin, ha<br />

Belluno, la chiesa di SanRocco<br />

La traduzione<br />

dialettale di una<br />

pièce teatrale<br />

famosa non è un’operazione<br />

del tutto nuova.<br />

<strong>Il</strong> progetto promosso<br />

dall’Assessorato alla<br />

Cultura e all’Identità<br />

Veneta della Provincia<br />

di Padova, di cui l’Accademia<br />

del Teatro in<br />

Lingua Veneta è magistralmente<br />

interprete<br />

comprende tre appuntamenti<br />

autunnali.La<br />

prima tappa inizia il 1°<br />

di ottobre con la presentazione<br />

del volume,<br />

edito dalla trevigiana<br />

Elzeviro, e la trasposizione in<br />

veneto della celebre commedia<br />

shakespeariana, opera del prof.<br />

Piermario Vescovo dell’Università<br />

di Venezia, con la prefazione<br />

del noto anglista prof.<br />

Masolino D’Amico, docente<br />

all’Università di Roma e critico<br />

teatrale de “La Stampa”, il tutto<br />

supportato, da un originale corredo<br />

di immagini e racconti legati<br />

alle città di Padova e Verona,<br />

fra le quali si snoda l’azione.<br />

Una riduzione del testo è stata<br />

poi messa in scena per la regia<br />

presentato l’attuale situazione<br />

dell’Associazione nella sua<br />

struttura e nelle sue principali<br />

attività. Sono seguiti gli interventi<br />

dei singoli consiglieri,<br />

ognuno dei quali ha recato testimonianze<br />

di vita, di lavoro e<br />

di servizio nel mondo dell’emigrazione.<br />

E’ stato anche auspicato<br />

che il Vescovo, ripetendo<br />

quanto fecero i suoi predecessori<br />

in passato, possa tra non<br />

molto recarsi in visita ad alcune<br />

nostre comunità all’estero.<br />

di Eleonora Fuser nell’ambito<br />

dell’iniziativa “Shakespeare in<br />

villa” a cura dell’Accademia del<br />

Teatro in Lingua Veneta in collaborazione<br />

con l’Associazione<br />

Amici del Castrum di Serravalle,<br />

con il debutto sabato 3 ottobre<br />

al Castello di San Pelagio<br />

di Due Carrare e ultima data,<br />

sabato 24 ottobre presso Villa<br />

Baglioni, municipio di Massanzago.<br />

L’Assessore Comacchio<br />

sostiene che “il principale valore<br />

aggiunto, sta nell’aver saputo<br />

convogliare una molteplicità<br />

di soggetti e contributi. Oltre a<br />

Mons. Andrich, nell’accogliere<br />

questo invito, ha fatto presente<br />

come nella mobilità attuale<br />

la Chiesa veda un modello di<br />

vita dell’uomo, rivolto sempre<br />

a nuovi orizzonti e a nuove<br />

aperture, ha espresso gratitudine<br />

per il nostro lavoro, ha infine<br />

sottolineato come non sia senza<br />

significato che negli incontri<br />

di emigranti ed ex emigranti il<br />

momento religioso continui ad<br />

avere un grande rilievo.<br />

fZ<br />

Redazione di Belluno - Direttore dott. Giacomo Gerlin - Tel 366 6056697<br />

scolpito nel 1991, ultimo anello<br />

di una lunga catena di fede che<br />

ha visto testimone questa Chiesa<br />

nella sua città. Oggi la Chiesa<br />

è avvolta dalle impalcature e<br />

dai veli di un restauro iniziato<br />

per necessità statiche e non solo<br />

estetiche. L’edificio infatti necessita<br />

di una manutenzione ed<br />

una cura che si riserva ad edifici<br />

storici di grande pregio. Solo<br />

grazie alla generosità dei privati<br />

don Carlo Onorini, ottuagenario<br />

rettore della Chiesa, è riuscito<br />

ad avviare i lavori.<br />

Ma come sempre accade in questi<br />

casi di restauro conservativo,<br />

il preventivo è solo la metà della<br />

fine lavori. L’assenza di fondi<br />

obbligherà, per la prosecuzione<br />

dei lavori, ad un nuovo interpello<br />

alla buona volontà e generosità<br />

di chi vorrà farsi avanti.<br />

Redazione di Padova - Direttore dott. Alberto Franceschi - Tel 333 2893662<br />

Giacomo Gerlin<br />

La bisbetica domata<br />

in lingua veneta<br />

quelli già nominati – dal mondo<br />

letterario, editoriale, teatrale e<br />

delle arti – il progetto ha ottenuto<br />

il sostegno della Regione del<br />

Veneto e il patrocinio dell’Istituto<br />

Ville Venete, oltre alla collaborazione<br />

delle Amministrazioni<br />

Comunali di Due Carrare<br />

e Massanzago e alla generosa<br />

ospitalità della Direzione del<br />

Museo dell’Aria di San Pelagio”.<br />

Ringraziamo l’Assessore<br />

alla Cultura e Identità Veneta,<br />

Leandro Comacchio per la cortese<br />

disponibilità.<br />

Claudia Carraro

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