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Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

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3<br />

Novembre 2009 • primo piano<br />

DALLA PRIMA<br />

ECONOMIA<br />

Un modo per superare la crisi<br />

(...) L’idea principe è nata dalla<br />

filosofia economica ed etica<br />

di solidarietà di Papa PIO X il<br />

quale, nell’Enciclica profetizzò:<br />

“Nel nostro tempo è ormai<br />

evidente che ricchezza e immenso<br />

potere sono concentrati<br />

nelle mani di pochi uomini!”<br />

Egli dettò gli ideali economici<br />

dell’industria ad esempio della<br />

Marzotto dal circuito del denaro<br />

dell’azienda, allo spaccio aziendale<br />

e alimentare, alle colonie<br />

marine e montane ecc. Dettò i<br />

principi per il salvataggio delle<br />

aziende in crisi (bisogna fare<br />

una nuova fontana accanto all’antica<br />

sorgente) e con la sua<br />

esemplare semplicità si contrappose<br />

alla sciocca vanità dei<br />

vari maghi e fattucchieri della<br />

finanza. Un esempio lo troviamo<br />

nelle risposte al nipote<br />

in procinto di prender moglie:<br />

“Che sia sana, che te piasa, che<br />

la tasa e che stia in casa!”<br />

L’idea di creare il circuito dello<br />

SCEC è nata da un profondo<br />

bisogno dell’uomo di esprimere<br />

DALLA PRIMA<br />

A fAVORE<br />

Anche l’Unesco ci dà ragione sui dialetti<br />

(...) Le raccomandazioni dell’Unesco<br />

sulla necessità di diffondere<br />

le lingue locali, contenute<br />

nella decisione approvata<br />

durante la Quarta Sessione del<br />

Comitato Intergovernativo della<br />

Convenzione dell’Unesco<br />

per il Patrimonio immateriale<br />

dell’Umanità, svoltasi di recente<br />

ad Abu Dabhi, danno ragione<br />

alla battaglia che la Lega Nord<br />

di Umberto Bossi conduce da<br />

mesi, una battaglia di civiltà,<br />

non di retroguardia.<br />

Stupisce, o forse no, leggere sul<br />

Corriere della sera l’irridente<br />

articolo di Paolo Di Stefano.<br />

La tesi di fondo, di una parte<br />

considerevole della nostra intellighenzia,<br />

così chiaramente<br />

espressa da Di Stefano, è che si<br />

tratterebbe di un inutile spreco<br />

di denaro perché le culture locali<br />

meriterebbero di essere lasciate<br />

al loro destino in nome di<br />

una sorta di lezione darwiniana.<br />

Questo varrebbe, ovviamente<br />

anche per le lingue dei territori.<br />

Noi non siamo d’accordo.<br />

L’esistenza di una lingua migliore,<br />

più giusta, o più opportuna<br />

è per noi un dogma inutile e<br />

dannoso. Nella Genesi c’è scritto<br />

che Dio fece le cose e diede<br />

però all’uomo il compito di dare<br />

ad esse un nome. Ogni volta<br />

che una comunità territoriale<br />

ha dato un nome a un luogo, un<br />

oggetto o un animale è come se<br />

partecipasse nuovamente alla<br />

sua creazione. Le lingue sono,<br />

quindi, inevitabilmente degli<br />

universi conoscitivi, delle lenti<br />

attraverso le quali vedere e<br />

comprendere il mondo. Perché<br />

dovremmo privarci anche di<br />

uno solo di questi formidabili<br />

strumenti? Noi vogliamo difen-<br />

la propria solidarietà nella pacifica<br />

convivenza con i propri<br />

simili, ricavando contemporaneamente<br />

dei benefici diretti ed<br />

indiretti per per se stessi e per<br />

l’intera umanità!<br />

L’iniziativa è nata da un gruppo<br />

di imprenditori, commercianti,<br />

professionisti, privati che<br />

si sono resi conto che lasciare<br />

l’esclusività della gestione del<br />

denaro alle banche crea grave<br />

e irreparabile pregiudizio alla<br />

comunità! Le banche, assistite<br />

dai maghi della finanza, molto<br />

spesso sottraggono scelleratamente<br />

i risparmi dal territorio<br />

per indirizzarli agli effimeri<br />

mercati internazionali.<br />

Per sopperire a queste malefatte<br />

è sorta un’Associazione all’interno<br />

della quale avvengono<br />

scambi cartacei rappresentati<br />

appunto dagli SCEC che circolano<br />

parallelamente ed integrano<br />

il pagamento con la moneta<br />

ufficiale (Euro). Ad esempio<br />

se il bene vale 100 Euro, potrà<br />

essere acquistato con 80 Euro e<br />

dere e promuovere tutto questo,<br />

usufruendo di tutte le opportunità<br />

che le moderne agenzie<br />

educative possono offrirci.<br />

La Lega è contro le escort culturali,<br />

perché l’italiano non deve<br />

essere una lingua di lusso per<br />

elite e caste. Gli zelanti e cruscanti<br />

censori che vogliono imbrogliare<br />

il popolo fin dai tempi<br />

dei Savoia ci devono spiegare<br />

se per loro l’Unesco, oggi, è ancora<br />

buona o se anche i barbari<br />

dell’Onu tentano di distruggere<br />

a spadate il loro mondo perfetto.<br />

A dispetto di quanto dicono non<br />

solo l’Unesco ma anche alcuni<br />

dei nostri migliori scrittori,<br />

come Alberto Arbasino sul Corriere<br />

poco tempo fa, c’è ancora<br />

certa intellighenzia tutta italiota<br />

che preferisce berciare sulla<br />

differenza tra lingua e dialetto<br />

e sottocultura, perché il dialetto<br />

non fa comodo alla sua battaglia<br />

partigiana del momento.<br />

Mi chiedo cosa sarebbe stato<br />

di Carlo Emilio Gadda e di Per<br />

Paolo Pasolini se al tempo ci<br />

si fosse chiusi in qualche torre<br />

eburnea a ragionare di micronazionalismi,<br />

ancorandosi a<br />

quella cosa morta che è la lingua<br />

standard, invece di dare<br />

ascolto alle voci della strada e<br />

del popolo. Guardando queste<br />

logge della cultura ci vediamo<br />

riflesso il vuoto autoreferenziale<br />

di tutti i baronati universitari<br />

e politici. Spiace poi riscontrare<br />

in alcuni interventi a favore delle<br />

omologazioni culturali, come<br />

in quest’ultimo di Di Stefano,<br />

anche alcune venature che in<br />

altri ambiti gli stessi autori definirebbero<br />

xenofobe.<br />

Luca Zaia<br />

con un buono di 20 “Scec” che<br />

viene dato gratuitamente dall’Associazione.<br />

Le massaie che sono le vere ed<br />

autentiche regine dell’economia<br />

e che ora hanno abbandonato<br />

il caro prezzo del pesce e<br />

della carne per sostituirlo con<br />

le uova, potranno così contare<br />

di una disponibilità maggiore:<br />

Sicchè un pensionato che gestisce<br />

1.000 Euro al mese è come<br />

ne disponesse 1.200 (nell’ipotesi<br />

che le ditte di riferimento abbiano<br />

concordato con l’associazione<br />

il 20 %) poichè il dentista,<br />

il commercialista, il macellaio,<br />

l’estetista ecc. ecc. convenzionati<br />

nell’associazione dovranno<br />

accettare gli SCEC così come<br />

era stato convenuto nella convenzione<br />

associativa!<br />

L’associazione, benedetta ed<br />

auspicata da un noto Vescovo<br />

del Sud Italia, viene “battezzata”<br />

come un mezzo di repressione<br />

alla mafia in quanto lo SCEC<br />

è negoziabile solo nel circuito<br />

associativo...!!!<br />

LINGUA VENETA NELLE SCUOLE<br />

DALLA PRIMA<br />

CONTRO<br />

Dialetto in classe? Più svantaggi che vantaggi<br />

(...) ti tecnici, scientifici, filosofici,<br />

ecc., ma prevalentemente<br />

nella poesia o nelle barzellette.<br />

Parlando di cose un po’ fuori<br />

dell’usuale, ci si intende benissimo<br />

anche con gesti, oppure<br />

con un giro di parole al posto<br />

di una. Anche perché nel parlato<br />

non esiste il problema dello<br />

spazio nella pagina, importante<br />

e anche costoso della scrittura,<br />

specialmente quando si usava<br />

pergamena o papiro. Come<br />

ogni tipo di comportamento,<br />

anche la lingua usata è cultura<br />

che viene acquisita assai facilmente<br />

e con nessuno sforzo<br />

nei primissimi anni di vita,<br />

Cosi, il mondo della solidarietà<br />

sta prendendo il volo verso<br />

mete più interessanti e parallelamente<br />

sta nascendo l’iniziativa<br />

del Gruppo del Gas Solidale,<br />

il Gruppo di Acquisto dei<br />

Terreni, il Gruppo di Sapore del<br />

Cuore, il Progetto sull’Agricoltura,<br />

le scuole Materne, il tutto<br />

in un clima pacifico e di fraterna<br />

e leale convivenza al di fuori<br />

– almeno per il momento - del<br />

maledetto profitto e dell’avidità<br />

incontenibile del denaro che<br />

serpeggia in ogni luogo ed in<br />

ogni iniziativa. <strong>Il</strong> prolificarsi di<br />

tale attività di solidarietà, arriva<br />

proprio ora, in un momento di<br />

incertezza economica perchè<br />

l’Italia non determina ma su-<br />

fino all’età massima di dodici<br />

anni. Avanzando con l’età si<br />

apprende sempre meno e con<br />

sempre maggiore difficoltà.<br />

<strong>Il</strong> bambino, in apposito ambiente<br />

dai sei ai trentasei mesi<br />

di età, può essere messo nella<br />

condizione di scoprire da solo<br />

senza fatica e usare in modo<br />

corretto, lettura e scrittura.<br />

Nello stesso tempo può apprendere<br />

vocaboli che nel dialetto<br />

non esistono. In tal modo<br />

il fanciullo sarà in possesso<br />

di una ricchezza di vocaboli e<br />

sarà avvantaggiato nella vita,<br />

nello scritto e nel parlare.<br />

<strong>Il</strong> dialetto veneto, anche se usa-<br />

bisce le conseguenze dai paesi<br />

economicamente più forti. Infatti<br />

si ipotizza che la ripresa<br />

dell’economia sia legata al destino<br />

del dollaro. E’ storicamente<br />

risaputo che le economie dominanti<br />

sono quelle in grado di<br />

imporre la propria valuta come<br />

moneta di riserva per il resto del<br />

mondo. Una economia forte ha<br />

una valuta forte. E’ il caso degli<br />

Stati Uniti negli anni Novanta<br />

con il Dollaro, della Gran Bretagna,<br />

anni addietro con la Sterlina.<br />

Noi Italiani siamo i maggior<br />

ottimisti e allora anche i maggior<br />

pessimisti, però abbiamo il<br />

pregio di essere reattivi.<br />

Lo dimostra la quantità delle<br />

nuove partite IVA che hanno<br />

to in un territorio che si estende<br />

dalla Slovenia al lago di Garda<br />

e dal Trentino al fiume Po, in<br />

epoca di radio, televisione e<br />

telefonini, è sempre piccolo.<br />

Inoltre, a causa di radio, televisione,<br />

telefono non è più quello<br />

dolce e armonioso di una volta.<br />

L’ho capito quando, anni fa, in<br />

un albergo a Lourdes, ho parlato<br />

con una cameriera, figlia di<br />

emigrati di Montebelluna, da<br />

tempo in Francia. Se si fosse<br />

ancora in tempo, si potrebbe<br />

compilare un vocabolario<br />

Veneto – Italiano (e viceversa)<br />

e incidere CD per l’esatta pronuncia,<br />

ad uso di studiosi fu-<br />

segnato un aumento di 28.000<br />

di cui 5.000 per la sola Lombardia.La<br />

locomotiva Italia avanza<br />

anche se sbuffa e si inizia ora<br />

ad intravedere una luce alla fine<br />

del tunnel! Lo SCEC contribuirà<br />

in modo determinante allo<br />

sviluppo anche se l’area del low<br />

cost riguardante i consulenti e<br />

professionisti in genere, dovrà<br />

ridimensionarsi, così come la<br />

borghesia quella vera, pura, autentica,<br />

dovrà contribuire con<br />

più determinazione ai bisogni<br />

sociali dello Stato e l’operaio<br />

dovrà concepire il lavoro come<br />

bisogno dell’uomo e non come<br />

una maledizione di Dio!<br />

Oreste Steccanella<br />

steccor@libero.it<br />

turi. Per distinguersi da altre<br />

Regioni, il Veneto dovrebbe<br />

usare altri aspetti della cultura,<br />

come è scritto in modo facile,<br />

nel mio libro “LA GRANDE<br />

TRUFFA”.<br />

Già che sono in argomento di<br />

dialetto, continuo. La lingua<br />

italiana, come tutti sanno, è il<br />

dialetto toscano usato da Dante,<br />

Petrarca, Boccaccio, per ricordare<br />

i maggiori. Per usarlo<br />

nello scritto fu facile per essi<br />

trovare le parole mancanti nel<br />

dialetto, toscanizzando il latino,<br />

come lo fu per lo Spagnolo,<br />

il Portoghese e il Francese.<br />

Carlo Callegari

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