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Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

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5<br />

Novembre 2009 • cultura<br />

LA RUBRICA DELL’ARTE<br />

Quello che colpisce delle<br />

opere di Giliana è la<br />

tensione vibrante della<br />

sua sperimentazione che si nota<br />

nel gioco tra l’allusività del<br />

vero e la liricità di un’apparenza<br />

sfuggente. L’artista si lascia<br />

trasportare dal proprio istinto,<br />

guarda soprattutto all’effetto<br />

cromatico delle incrostazioni<br />

e degli strati di colore, elaborando<br />

una contemplazione che<br />

ha la forza di riconoscimento.<br />

Lo si può notare osservando<br />

il sapiente uso che ne fa della<br />

materia .La tecnica innovativa<br />

trapela un’infinità di texture<br />

, ruota attorno al concetto di<br />

fluidità: gestisce, plasma questa<br />

sostanza dandole forma.<br />

Le forme ultime si ispirano alla<br />

natura e il simbolo dominante è<br />

l’albero, il liquido dunque come<br />

linfa vitale.<br />

La società ha intriso e danneggiato<br />

la natura e Giliana si<br />

fa portavoce del problema rappresentando<br />

delle figure rugose,<br />

frastagliate con colori cupi,<br />

che hanno bisogno di emergere,<br />

affrontando il problema dell’ecologia<br />

e della salvaguardia<br />

del nostro ambiente. L’uomo e<br />

la natura dovrebbero essere in<br />

connessione, in simbiosi tra loro<br />

ma questo rapporto è da ricostruire.<br />

In alcune opere si riesce<br />

ad intravedere qualche spiraglio<br />

tra i rami, con colori più rosei,<br />

un avvicinamento a una realtà<br />

più vantaggiosa per un domani<br />

più pulito e sereno. Né risulta<br />

un’immaginosa armonia pittorica,<br />

la vernice magmatica che<br />

si deposita nel supporto rivela<br />

potenzialità interpretative, dove<br />

è possibile leggere una sorta di<br />

scrittura emergente dal buio.<br />

L’ANGOLO<br />

DELLA POESIA<br />

Notte a Paestum<br />

Un serpente di luce<br />

avvolge il silenzio<br />

della notte,<br />

nelle sue spire<br />

riposano le barche<br />

in rada.<br />

L’acqua<br />

si dipinge di colori<br />

e veglia solitaria<br />

la luna,<br />

mentre le stelle<br />

maturano il tempo.<br />

Ombre delicate<br />

accarezzano gli anfratti<br />

di pietra<br />

nei templi lontani,<br />

e le colonne al tocco<br />

si distendono lievi<br />

or lunghe or brevi<br />

nell’eterno sonno.<br />

Gli Dei racchiusi<br />

mormorano piano<br />

le antiche storie<br />

del pensiero umano.<br />

Solitario parte il primo pescatore,<br />

dondola dolcemente il “Bucanier”<br />

s’ode il suono del Canel<br />

Adriano Gionco<br />

a cura di Mara Campaner<br />

La fluidità e le forme<br />

di Giliana Mason<br />

La pienezza visiva ritorna anche<br />

nei suoi ritratti dove le composizioni<br />

annunciano la complessità<br />

psicologica di un’artista<br />

capace di districarsi nella profondità<br />

dell’introspezione delle<br />

figure che vuole rappresentare.<br />

Queste immagini sono dense di<br />

significato, in quanto costruite<br />

per definire un’interiorità che<br />

trapela dal gioco degli sguardi e<br />

delle linee espressive del volto.<br />

Lasciando degli sfondi per metà<br />

bianchi e per metà incrostati<br />

riesce a creare un margine di<br />

mistero, un sospetto di ritegno<br />

a rivelare la natura più nascosta<br />

dei soggetti ritratti. I suoi ritratti<br />

sono contemporanei e vuole<br />

ricercare dei valori spirituali<br />

della bellezza dove Giliana si<br />

sente libera e generosa nella sua<br />

ricerca.<br />

L’artista procede sempre con<br />

una certa carica creativa, segnica<br />

e naturalmente materica,<br />

lasciando così libero sfogo alle<br />

sue emozioni. Nell’opera “New<br />

York”riesce a sovrapporre delle<br />

Nell’ignoto del tempo<br />

Un soffio<br />

ciclonico<br />

un buio<br />

in pieno giorno,<br />

come nell’atroce<br />

momento<br />

del Calvario,<br />

attanaglia<br />

spauriti<br />

sentimenti<br />

religiosi<br />

nell’ignoto<br />

del tempo.<br />

E mi sgomenta<br />

la nascita<br />

improvvisa<br />

di un abbandono<br />

a tristi giorni,<br />

ad attimi<br />

ormai fugati,<br />

che ora<br />

saprei consumare.<br />

E non mi sovviene<br />

rigata macina<br />

maciullante,<br />

una poltiglia<br />

di buio e di cuore:<br />

la macina<br />

dei sentimenti<br />

falsi e bugiardi,<br />

per fiorire<br />

dell’Amore.<br />

Licio Gelli<br />

situazioni, lasciando un largo<br />

spazio alla natura con increspature<br />

create con la velina (chiave<br />

di volta per arrivare alla materia)<br />

e sopra una piccola fascia<br />

della città che si innalza con i<br />

suoi palazzi. In questa composizione<br />

dove dominano i colori<br />

caldi è ancora presente quella<br />

inquietudine vista nelle opere<br />

con l’albero.<br />

Si possono ammirare le opere di<br />

Giliana e le installazioni di notevole<br />

carica attrattiva, presso<br />

il suo studio e spazio espositivo<br />

MASON’s ART a Pianzano<br />

di Godega S.U. dove pure la<br />

vetrata è usata come spazio d’<br />

espressione.<br />

La Mason’ s Art è anche uno<br />

spazio che l’artista mette a disposizione<br />

per tutti coloro che<br />

vorrebbero esporre le proprie<br />

creazioni. Per informazioni<br />

contattate Giliana allo 347 79<br />

22 707 o su http://blog.libero.<br />

it/mason<br />

Mara Campaner<br />

LA CORRISPONDENZA<br />

DEL DR. ROSPONI<br />

Libri in Cantina: un successo che<br />

parla di qualità e voglia di cultura<br />

Si è appena conclusa la<br />

settima edizione di Libri<br />

in Cantina, la mostra<br />

nazionale della piccola e media<br />

editoria che si è tenuta a Susegana<br />

il 2, 3, 4 ottobre nello<br />

splendido scenario del Castello<br />

di San Salvatore e della Cantina<br />

Collalto. Un successo di pubblico<br />

e di critica. Durante tutto il<br />

weekend, ed in particolare nella<br />

giornata di domenica, l’affluenza<br />

è stata notevole e l’interesse<br />

è stato vivo per tutti gli appuntamenti<br />

della ricca programmazione,<br />

segno che la rassegna è<br />

riuscita ad incontrare il gusto<br />

delle più varie tipologie di lettori<br />

e visitatori.<br />

«I fatti in certi casi parlano da<br />

soli – commenta il Sindaco di<br />

Susegana Gianni Montesel – E<br />

questa edizione è stata una delle<br />

più soddisfacenti non solo in<br />

termini di partecipazione ma<br />

soprattutto perché ha messo in<br />

luce un rafforzamento della manifestazione,<br />

che ha raggiunto<br />

un notevole livello di maturità e<br />

un giusto equilibrio tra l’offerta<br />

e la domanda nel particolare<br />

settore dell’editoria indipendente».<br />

“IL CACCIATORE”<br />

Mio cugino, che fa<br />

l’alpino, in Afganistan<br />

guadagnava<br />

4002 € il mese cosicché s’è<br />

fatto l’appartamento ed una<br />

“grossa” Fiat ma di II mano.<br />

Suo nonno fece invece l’alpino<br />

in Yugoslavia, nel 1942,<br />

e rischiò la “foiba”. Riusci a<br />

scappare, ma tuttavia ebbe i<br />

“pedocchi”. Quei “pedocchi”<br />

(=pidocchi) che ancora infestano<br />

le testoline dei nostri<br />

cari bimbetti in certe “squole”<br />

“alimentari”, ma senz’altro<br />

assai meno pericolosi dell’incombente<br />

influenza dei maiali<br />

“AH1N1v”, che farà strage se<br />

non ci si disinfetta subito e presto<br />

“mani&gola” col “raboso<br />

del <strong>Piave</strong>” che sia però appena<br />

munto dalle botti e che ancora<br />

“bolla” (fermenti!). In caneva<br />

non bolle invece il vino di<br />

“Jojo&company”, dacchè per<br />

uccidere le “farfalline”, le “cicaline”,<br />

i “ragnetti” – tutti però<br />

con il diritto di vita e di vivere<br />

come “noi” pretendiamo per<br />

“noi”! – hanno “invelenato” il<br />

vigneto, usando persino i mezzi<br />

aerei, come se questi “tesserini”<br />

–che ci rubano si qualche<br />

grappolo, qualche fiore e fanno<br />

anche la cacca sulle foglie<br />

– fossero dei “talebani”!<br />

Ma il vino non è necessario<br />

alla vita, come non è necessaria<br />

la birra, ma l’acqua si che<br />

è necessaria alla vita, perciò<br />

fate voi! Mia sorella, essendo<br />

“racchia, bassa e grassa, - tuttavia<br />

studiata all’università di<br />

Svizzera- non ha mai potuto<br />

esibirsi in televisione neppure<br />

“nuda” a notte fonda! Ha ripiegato<br />

perciò e malamente sul<br />

Liceo a far di “greco&latino”<br />

con un salario precario di<br />

1000€ il mese. “Fortuna” volle<br />

però, che essa trentenne, maritasse<br />

un collega sessantenne,<br />

da 1350€ il mese o giù di li,<br />

«Le migliaia di persone che si<br />

sono divise tra gli espositori,<br />

gli incontri con gli autori, le<br />

mostre, i laboratori e che hanno<br />

dimostrato un interesse reale<br />

all’offerta proposta fanno davvero<br />

ben sperare sulla vitalità<br />

culturale del nostro territorio<br />

– aggiunge l’Assessore alla cultura<br />

Vincenza Scarpa – Sono<br />

un segno positivo di come una<br />

ma ahimè con la dentiera già<br />

rotta, la puzza ai piedi e la<br />

pressione alta al pari però d’un<br />

giovane giornalista, che di €<br />

ne raccatta scarsi 1500/3000<br />

l’anno!, giacchè non lavora<br />

nella televisione “giusta”!<br />

Non ho invidia degli Alpini,<br />

nè dei Bersaglieri, dacchè io<br />

fui sergente aviatore, e ciò vi<br />

basti! Oggi mi spaccio per ufficiale<br />

dei “loro”, che non fu<br />

però mai facendomi difetto<br />

la laurea d’ingegnere, mentre<br />

un ingegnere-cresciuto e fatto<br />

a Bologna!- non divenne mai<br />

pilota facendogli invece difetto<br />

al vista. Esso perciò ripiegò<br />

a far scuola dai contadini, che<br />

però non vogliono digerire la<br />

sua matematica da geometra!<br />

Che sia, oltre che orbo, anche<br />

scemo? Non so quando<br />

si semini il grano, del resto è<br />

ignoranza comune a milioni<br />

di miei connazionali, tuttavia<br />

mi arrangiai già dagli anni<br />

’80 a fare il badante di notte<br />

a moribondi, o a vecchi pieni<br />

di “caca” e “piss”. Domandavo<br />

20mila l’ora, ma e tuttavia<br />

presi per il collo, moglie, figli<br />

e nuore del futuro morto me<br />

ne sganciavano, e addirittura<br />

con la morte nel cuore “par i<br />

schei”!, solo 10 mila! Di loro<br />

non ebbi mai pietà, giacche e<br />

per lo più essi erano in stragrande<br />

maggioranza degli<br />

egoisti evasori! “Animali”<br />

mai estinti, come non lo sono<br />

gli “animali da caneva”, che<br />

se ne fregano delle tonnellate<br />

di pesticidi buttate sull’uva,<br />

salvo poi sviluppare “malattie<br />

da tomba”. Conoscevo un<br />

“becher” (in dialetto toscano:<br />

macellaio!) con tre macchine,<br />

due orologi d’oro al polso, una<br />

crociera all’anno con la “famigliola”,<br />

tuttavia nelle case popolari<br />

dacchè povero! Scoprivo<br />

con senso di vomito, che il<br />

manifestazione culturale libera<br />

e non inserita all’interno di circuiti<br />

precostituiti contribuisca<br />

ad alimentare l’indipendenza<br />

intellettuale».<br />

<strong>Il</strong> Direttore artistico Roberto Da<br />

Re Giustiniani sottolinea l’importanza<br />

dell’incontro con il<br />

poeta Andrea Zanzotto, accompagnato<br />

dall’amico giornalista<br />

Marzio Breda, che si è rivelato<br />

dottor “tonsilla”, pur essendo<br />

solo un assistente d’ospedale,<br />

conduceva vita da “capitano<br />

d’industria” e per soprammercato<br />

andava in Canada a sparare<br />

all’alce. Insomma scoprivo,<br />

conoscevo…cosicché da cacciatore<br />

di passere, divenni cacciatore<br />

d’ “uomini”, cacciatore<br />

di “taglie” come negli Stati<br />

Uniti, insomma cacciatore di<br />

egoisti evasori. <strong>Il</strong> mio mestiere<br />

non è sparare, ma raccogliere<br />

in anticipo sui tempi le notizie<br />

dai vicini invidiosi del presunto<br />

evasore. “Tutto” ti dicono,<br />

e specialmente a “gratis” , e se<br />

occorre, rovistano pure in tua<br />

vece il cassonetto dell’immondizia<br />

quale prova del tenore di<br />

vita. Dai rifiuti d’un professore<br />

hanno ad esempio tratto<br />

qualche scatoletta sottomarca<br />

di tonno e birre solo in offerta<br />

“speciale”, mentre da quellio<br />

d’un carrozziere sono scaturite<br />

invece bottiglie non del tutto<br />

scolate di vino francese, abbondanti<br />

resti di trota del “Meschio”,<br />

scorze di “ossocollo”<br />

vecchio di due anni, coni vari<br />

di gelato ed un “gatto nero”<br />

morto (strumento di lavoro?).<br />

Come vedete c’è tanto da fare,<br />

ma hanno voluto fermarmi in<br />

nome e per nome della legge<br />

sulla “privacy”, con la minaccia<br />

che mi sarei fatto diversi<br />

anni di galera! Impaurito mi<br />

sono arreso, ho bruciato tutte<br />

le informative sui ladroni<br />

e sono ritornato a cacciare le<br />

passere, che è più salute!<br />

Ho inoltre smesso l’indagine<br />

sulle pecore morte e buttate<br />

nei fossi di Città, in barba al<br />

fetore e al morbo, che possono<br />

trasmettere. Amen e così sia!<br />

Lagnanze d’un<br />

“coniglione” etilista,<br />

raccolte per Voi<br />

dal vostro<br />

dr. felix f. Rosponi.<br />

un momento di profonda riflessione<br />

culturale, in riferimento<br />

anche a “In questo progresso<br />

scorsoio”, il volume che riporta<br />

le conversazioni tra il poeta<br />

ed il giornalista e tratta alcuni<br />

temi chiave del nostro presente,<br />

quando è più che mai necessario<br />

riscoprire il passato per sondare<br />

il futuro e tutelare il paesaggio.<br />

Domenica sera, in chiusura dell’evento,<br />

subito dopo Zanzotto<br />

il protagonista è stato l’attore e<br />

scrittore Moni Ovadia, che ha<br />

rapito il pubblico conducendo<br />

un intervento “fiume” di vera e<br />

propria responsabilità civile.<br />

La mostra della piccola e media<br />

editoria ha chiuso i battenti con<br />

un bilancio del tutto positivo,<br />

ma Libri in cantina continua<br />

anche durante il corso dell’anno<br />

grazie all’iniziativa “Un libro<br />

in Cantina”, ormai diventata<br />

un appuntamento abituale: in<br />

un clima di convivialità alcune<br />

aziende vitivinicole di Susegana<br />

ospitano la presentazione di<br />

un libro coniugando il piacere<br />

della lettura a quello di un<br />

brindisi ed una degustazione in<br />

compagnia.<br />

Giulia Spagnol

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