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Speciale<br />
INTERVISTA AL SINDACO DOTT. fABIO SfORZA<br />
Come sono passati<br />
questi primi tre mesi<br />
dalla sue elezione?<br />
In modo intenso e gratificante.<br />
La necessità di entrare subito<br />
nei meccanismi dell’amministrazione<br />
e di cominciare a dare<br />
immediatamente delle risposte<br />
ai bisogni dei cittadini hanno<br />
reso l’esperienza totalizzante.<br />
Se a questo si unisce la gratitudine<br />
delle persone anche solo<br />
per l’attenzione prestata, allora<br />
le difficoltà passano in secondo<br />
piano.<br />
Quali sono gli obbiettivi da<br />
qui a fine mandato?<br />
Ritengo prioritario fare in<br />
modo che i nostri figli vadano<br />
a scuola in locali accoglienti e<br />
sicuri per cui, patto di stabilità<br />
o meno, gli interventi sugli edifici<br />
scolastici sono stati decisi<br />
e finanziati. <strong>Il</strong> Palazzetto dello<br />
Sport è necessario per la vita<br />
associativa del nostro paese,<br />
sono quindi intervenuto in Provincia<br />
e Regione per accelerare<br />
l’iter progettuale e conseguentemente,<br />
l’affidamento dei lavori.<br />
L’ottima collaborazione offerta<br />
da entrambi gli enti fanno<br />
ritenere che potremo rispettare<br />
i tempi previsti per la sua realizzazione.<br />
Una terza priorità<br />
trova origine nella consapevolezza<br />
che le persone non hanno<br />
bisogno di grandi cose ma si<br />
scontrano quotidianamente con<br />
i marciapiedi rotti, la mancanza<br />
di piste ciclabili, le buche nelle<br />
strade: voglio fermamente dare<br />
risposta a queste esigenze e<br />
potranno rallentarci soltanto i<br />
limiti imposti dai futuri bilanci<br />
comunali.<br />
Si sente parlare spesso<br />
Pieve di Soligo<br />
“In primis lo sviluppo di Pieve e la qualità della vita”<br />
di patto di stabilità. Come<br />
vive Pieve di Soligo il rapporto<br />
con questo vincolo?<br />
<strong>Il</strong> patto di stabilità è una norma<br />
che, in sintesi, impone ogni<br />
anno di ridurre i pagamenti rispetto<br />
a quelli effettuati in esercizi<br />
precedenti. La norma non<br />
distingue tra chi ha sprecato e<br />
chi è stato virtuoso per cui, tanto<br />
più uno ha sperperato per il<br />
passato, tanto più oggi è avvantaggiato.<br />
<strong>Il</strong> Comune di Pieve,<br />
che da sempre è stato virtuoso,<br />
oggi dovrebbe sottostare a limiti<br />
molto più penalizzanti di comuni<br />
spreconi. Inoltre non c’è<br />
ingiustizia maggiore che trattare<br />
in modo uguale situazioni diverse:<br />
il nostro Comune riceve<br />
dallo stato 104 euro per abitante,<br />
come è possibile che abbia<br />
lo stesso “Patto di Stabilità” di<br />
chi ne riceve più di 1.000?<br />
Crede che possa esserci<br />
un federalismo fiscale a favore<br />
dei comuni?<br />
Non vedo alternative ad un serio<br />
federalismo fiscale. Se non<br />
vi si arriva la situazione diverrà<br />
drammatica ed insostenibile.<br />
Parliamo di lei. Quali esperienze<br />
ha maturato nella<br />
vita professionale? E<br />
come si è accostato alla<br />
politica?<br />
Mi sono laureato e sono diventato<br />
commercialista molto<br />
giovane ma il mio lavoro mi ha<br />
insegnato subito che la competenza,<br />
la correttezza, la determinazione<br />
e la lungimiranza<br />
sono fattori insostituibili in<br />
qualunque attività svolta, non<br />
solo quella professionale.<br />
La politica attiva è sempre stata<br />
estranea ai miei interessi fino<br />
a quando ho compreso che, se<br />
davvero si desidera contribuire<br />
al proprio futuro ed a quello dei<br />
propri figli, allora bisogna mettersi<br />
in gioco.<br />
Le due facce della medaglia<br />
dell’essere sindaco...<br />
Sento molto forte il peso della<br />
responsabilità che ho assunto<br />
nei confronti dei miei concittadini.<br />
Non è una cosa che scivoli<br />
dalle spalle o un interruttore<br />
che si possa chiudere, per cui<br />
questo impegno si ripercuote<br />
sulla mia attività professionale<br />
e, soprattutto, sulla mia famiglia.<br />
<strong>Il</strong> fatto di avere mia moglie<br />
ed i miei figli che mi appoggiano<br />
e sopportano i necessari limiti<br />
al mio ruolo di marito e padre<br />
mi aiuta moltissimo. Anche<br />
i miei colleghi di Studio stanno<br />
egregiamente supplendo alle<br />
mie assenze. Questo mi consente<br />
di lavorare con serenità e di<br />
godere con pienezza delle gratificazioni<br />
che ottengo quotidianamente<br />
dalle persone che si<br />
rivolgono a me ed alle strutture<br />
del nostro Comune.<br />
Alessandro Biz<br />
<strong>Il</strong> nuovo Centro giovani<br />
Saranno terminati tra poco<br />
tempo i lavori del nuovo<br />
centro giovani presso la<br />
Casa delle Associazioni a Pieve<br />
di Soligo e consentiranno di<br />
ricavare nuovi spazi di aggregazione<br />
per i giovani, tra i quali<br />
un punto di accoglienza, un locale<br />
dedicato ai laboratori specifici<br />
come la realizzazione di<br />
cortometraggi e fotografie, uno<br />
per i colloqui individuali o seguiti<br />
dall’educatore nell’ambito<br />
di progetti formativi particolari.<br />
Sono stati inoltre individuati i<br />
locali per la predisposizione di<br />
una sala prove ed una sala registrazione,<br />
queste ultime con<br />
accesso separato per permettere<br />
di sfruttare al meglio i due<br />
comparti a seconda delle varie<br />
esigenze dei ragazzi.<br />
<strong>Il</strong> centro giovani si presenta<br />
quindi come una risorsa preziosa<br />
per le nuove generazioni,<br />
anche alla luce di ricerche effettuate<br />
negli scorsi anni svolte dai<br />
Servizi Sociali del Comune e<br />
co-finanziate dalla Regione Veneto<br />
(indagine Focus e indagine<br />
musicale) che hanno fatto emergere<br />
come i giovani chiedano<br />
spazi per il ritrovo e l’aggregazione<br />
dove poter discutere,<br />
progettare attività e laboratori.<br />
La nuova struttura sarà concepita<br />
come luogo dove i ragazzi<br />
saranno chiamati assieme alle<br />
istituzioni ad elaborare anche un<br />
sistema di regole per il suo utilizzo,<br />
per dare vita ad una fruizione<br />
consapevole degli spazi e<br />
ad una sorta di autogestione da<br />
parte dei giovani stessi.<br />
Sono poi una trentina le giovani<br />
band musicali del Quartier del<br />
<strong>Piave</strong> e Vallata che chiedono<br />
uno luogo dove poter fare musica<br />
ed esercitarsi in sicurezza<br />
senza arrecare disturbo. Sia il<br />
centro giovani sia la sala prove<br />
sono strutture che mancano<br />
e che rispondono ai bisogni dei<br />
giovani del territorio. <strong>Il</strong> progetto<br />
diventa quindi occasione costruttiva<br />
di autentica e concreta<br />
partecipazione anche al fine di<br />
condividere il sistema di regole<br />
che governerà le due strutture.<br />
Da un lato in un’ottica di sussidiarietà<br />
verticale, dall’altro per<br />
far vivere fin da subito e a pieno<br />
questi spazi a quelli che sono i<br />
primi principali destinatari.<br />
Mattia Perencin<br />
Novembre 2009 • 15