30.09.2012 Views

6. UTILIZZO DEI DATI IN UN MODELLO 2D

6. UTILIZZO DEI DATI IN UN MODELLO 2D

6. UTILIZZO DEI DATI IN UN MODELLO 2D

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

2.4 I BOLLETT<strong>IN</strong>I NIVOMETEOROLOGICI<br />

Il bollettino è lo strumento che fornisce un quadro sintetico dell’innevamento, dello stato del<br />

manto nevoso e indica il pericolo di valanghe in un determinato territorio, al momento<br />

dell’emissione. Inoltre, sulla base delle previsioni meteorologiche e della possibile evoluzione<br />

del manto nevoso, indica il grado di pericolo atteso per l’immediato futuro, al fine di evitare<br />

eventuali incidenti causati dal distacco di valanghe.<br />

Su tutti i bollettini vengono fornite le seguenti informazioni:<br />

- informazioni sulla copertura nevosa, quali altezza neve a determinate quote,<br />

distribuzione della neve nei vari versanti, quantità di neve fresca ecc.;<br />

- parte nivologica, con indicazioni più o meno approfondite sulle caratteristiche<br />

strutturali del manto nevoso, quali consistenza, tendenza evolutiva e segnalazioni sulla<br />

presenza di eventuali elementi che possono determinare situazioni valanghive<br />

(accumuli, neve fresca, strati deboli all’interno del manto nevoso);<br />

- indicazione sul grado di pericolo attuale, cioè il grado di pericolo al momento<br />

dell’emissione del bollettino secondo la scala europea suddivisa in cinque gradi;<br />

- parte meteorologica, dove vengono indicate in dettaglio le previsioni del tempo in<br />

termini di nuvolosità e di eventi meteorici, per un periodo di validità che va dalle 24-<br />

48 ore fino alle 72 ore nel caso del bollettino del venerdì valevole per tutto il fine<br />

settimana. Inoltre vengono forniti i principali dati meteorologici e loro andamento<br />

tendenziale (quota dello zero termico, temperature, venti prevalenti, quantità e<br />

intensità delle precipitazioni);<br />

- pericolo di valanghe previsto, in cui vengono definiti il grado di pericolo, il tipo di<br />

valanghe previste e la localizzazione orografica generale in cui presumibilmente si<br />

possono verificare i fenomeni.<br />

La scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5:<br />

debole, moderato, marcato, forte, molto forte. Il termine "estremo" può essere utilizzato nei<br />

bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. E’ da sottolineare che la scala non è<br />

lineare, in quanto il grado mediano ( 3, marcato ) non rappresenta un pericolo medio, bensì<br />

una situazione già critica. Nel bollettino è indicato anche il grado di stabilità del manto<br />

nevoso. Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto<br />

non è possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile.<br />

Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del<br />

manto nevoso, con le seguenti definizioni: ben consolidato, moderatamente consolidato, da<br />

18

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!