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nete, statuette, frammenti in ceramica<br />
o in bronzo ed ancora oggi se<br />
ne ritrovano in grande quantità:<br />
rappresentano la testimonianza di<br />
un tempo che fu.<br />
Visitare Erice significa immergersi<br />
in un mondo molto particolare:<br />
si sente il profumo del mare, ma<br />
anche il profumo di mistero, di<br />
antico. Attraversare le strette vie<br />
dalle case accostaste le une alle<br />
altre è attraversare un tempo che<br />
STORIA, ARTE, CULTURA...<br />
non c’è più, è ricongiungersi ad un<br />
tempo mitico, ad un tempo fuori<br />
dalla realtà. La tranquillità che si<br />
percepisce a pelle, la salubrità del<br />
clima, la bellezza del panorama la<br />
rendono una delle mète privilegiate<br />
della bella Sicilia che di luoghi<br />
da visitare ne ha molti ed anche<br />
molto belli.<br />
Se poi si ha l’opportunità di affacciarsi<br />
dalle feritoie del castello in<br />
una limpida giornata priva di fo-<br />
schia, il fiato ti arriva in gola e<br />
l’occhio ti si riempie di luce spaziando<br />
tra le bellezze che puoi osservare:<br />
la catena montuosa che<br />
circonda Trapani, la lingua di Capo<br />
San Vito, il promontorio di Cofano,<br />
la costa con il porticciolo di<br />
Bonagia, la stessa Trapani, e poi<br />
ancora Marsala, Mazara del Vallo,<br />
le isole Egadi, l’isola di Ustica a<br />
Nord-Est, e quella di Pantelleria a<br />
Sud.<br />
L’ETNA: IL FASCINO DI UN VULCANO (III) Ombretta Laurini<br />
Ombretta Laurini<br />
Dopo aver girato in lungo e largo<br />
la colata ed aver scattato decine di<br />
fotografie agli stupendi panorami,<br />
decidiamo di ridiscendere al Rifugio<br />
S. Maria, recuperare gli zaini e<br />
dirigerci verso il rifugio Saletti,<br />
dove ceneremo e pernotteremo.<br />
27 aprile <strong>20</strong>08<br />
La sveglia suona alle 6 del matti-<br />
no, dobbiamo fare colazione, recuperare<br />
tutta la nostra attrezzatura e<br />
metterci velocemente in cammino.<br />
Il programma prevede di ritornare<br />
alla sbarra di Case Pirao, recuperare<br />
la macchina e trasferirci sul lato<br />
sud est del vulcano, per risalire dal<br />
Rifugio Sapienza fino alla Schiena<br />
dell’Asino e godere dello stupendo<br />
panorama della Valle del Bove!!<br />
Giungiamo al Rifugio Sapienza<br />
che il tempo non è dei migliori, il<br />
cielo è coperto ed inizia a tirare un<br />
fastidiosissimo vento da ovest.<br />
Lasciamo gli zaini da campeggio,<br />
e li sostituiamo con zaini più leggeri<br />
per portare con noi solo acqua,<br />
il pranzo e le mantelle da<br />
pioggia.<br />
Su questo lato dell’Etna il paesaggio<br />
è completamente diverso, il<br />
terreno è sabbioso e i bassi boschi<br />
di conifere lasciano posto a una<br />
vegetazione cespugliosa costituita<br />
prevalentemente da spino santo e<br />
saponaria, colonizzate da bellissime<br />
violette (Viola aetnensis) di<br />
diversi colori.<br />
Anche questo paesaggio è mozzafiato.<br />
Alla nostra destra, intervallata<br />
da svariati conetti vulcanici si<br />
vede la piana di Catania e il mare;<br />
sopra di noi un ripida montagna da<br />
risalire percorrendo un dislivello<br />
di più di 400 mt, in un solo chilometro<br />
e mezzo. Ci facciamo coraggio<br />
e, tagliando fuori sentiero<br />
quando ci è possibile, alternando<br />
www.<strong>storia</strong><strong>arte</strong><strong>cultura</strong>.it Pag. 19, n. 6 Luglio <strong>20</strong>08