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20 luglio - storia, arte e cultura

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nete, statuette, frammenti in ceramica<br />

o in bronzo ed ancora oggi se<br />

ne ritrovano in grande quantità:<br />

rappresentano la testimonianza di<br />

un tempo che fu.<br />

Visitare Erice significa immergersi<br />

in un mondo molto particolare:<br />

si sente il profumo del mare, ma<br />

anche il profumo di mistero, di<br />

antico. Attraversare le strette vie<br />

dalle case accostaste le une alle<br />

altre è attraversare un tempo che<br />

STORIA, ARTE, CULTURA...<br />

non c’è più, è ricongiungersi ad un<br />

tempo mitico, ad un tempo fuori<br />

dalla realtà. La tranquillità che si<br />

percepisce a pelle, la salubrità del<br />

clima, la bellezza del panorama la<br />

rendono una delle mète privilegiate<br />

della bella Sicilia che di luoghi<br />

da visitare ne ha molti ed anche<br />

molto belli.<br />

Se poi si ha l’opportunità di affacciarsi<br />

dalle feritoie del castello in<br />

una limpida giornata priva di fo-<br />

schia, il fiato ti arriva in gola e<br />

l’occhio ti si riempie di luce spaziando<br />

tra le bellezze che puoi osservare:<br />

la catena montuosa che<br />

circonda Trapani, la lingua di Capo<br />

San Vito, il promontorio di Cofano,<br />

la costa con il porticciolo di<br />

Bonagia, la stessa Trapani, e poi<br />

ancora Marsala, Mazara del Vallo,<br />

le isole Egadi, l’isola di Ustica a<br />

Nord-Est, e quella di Pantelleria a<br />

Sud.<br />

L’ETNA: IL FASCINO DI UN VULCANO (III) Ombretta Laurini<br />

Ombretta Laurini<br />

Dopo aver girato in lungo e largo<br />

la colata ed aver scattato decine di<br />

fotografie agli stupendi panorami,<br />

decidiamo di ridiscendere al Rifugio<br />

S. Maria, recuperare gli zaini e<br />

dirigerci verso il rifugio Saletti,<br />

dove ceneremo e pernotteremo.<br />

27 aprile <strong>20</strong>08<br />

La sveglia suona alle 6 del matti-<br />

no, dobbiamo fare colazione, recuperare<br />

tutta la nostra attrezzatura e<br />

metterci velocemente in cammino.<br />

Il programma prevede di ritornare<br />

alla sbarra di Case Pirao, recuperare<br />

la macchina e trasferirci sul lato<br />

sud est del vulcano, per risalire dal<br />

Rifugio Sapienza fino alla Schiena<br />

dell’Asino e godere dello stupendo<br />

panorama della Valle del Bove!!<br />

Giungiamo al Rifugio Sapienza<br />

che il tempo non è dei migliori, il<br />

cielo è coperto ed inizia a tirare un<br />

fastidiosissimo vento da ovest.<br />

Lasciamo gli zaini da campeggio,<br />

e li sostituiamo con zaini più leggeri<br />

per portare con noi solo acqua,<br />

il pranzo e le mantelle da<br />

pioggia.<br />

Su questo lato dell’Etna il paesaggio<br />

è completamente diverso, il<br />

terreno è sabbioso e i bassi boschi<br />

di conifere lasciano posto a una<br />

vegetazione cespugliosa costituita<br />

prevalentemente da spino santo e<br />

saponaria, colonizzate da bellissime<br />

violette (Viola aetnensis) di<br />

diversi colori.<br />

Anche questo paesaggio è mozzafiato.<br />

Alla nostra destra, intervallata<br />

da svariati conetti vulcanici si<br />

vede la piana di Catania e il mare;<br />

sopra di noi un ripida montagna da<br />

risalire percorrendo un dislivello<br />

di più di 400 mt, in un solo chilometro<br />

e mezzo. Ci facciamo coraggio<br />

e, tagliando fuori sentiero<br />

quando ci è possibile, alternando<br />

www.<strong>storia</strong><strong>arte</strong><strong>cultura</strong>.it Pag. 19, n. 6 Luglio <strong>20</strong>08

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