La Danza: Suoni in Movimento La Danza: Suoni in Movimento
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9-GIGA GIGA<br />
“<strong>La</strong> giga, come la piva e la musette, appartiene a quella categoria di danze che derivano il proprio nome dagli strumenti di<br />
accompagnamento, grazie al fatto che un espressione come "suonare la giga" può essere riferita contestualmente sia allo strumento<br />
che alla musica della danza che con esso viene eseguita. [...] Il punto di partenza è il verbo germanico geigan "muoversi <strong>in</strong> qua e là",<br />
che è sopravvissuto nell'antico islandese geiga e nel norvegese giga "dondolare, oscillare" e ha dato <strong>in</strong> antico tedesco il sostantivo<br />
giga, attestato nel XII secolo <strong>in</strong> glossari tedesco-lat<strong>in</strong>i, dove viene tradotto con tricordium.“ [Dall'articolo di Nocent<strong>in</strong>i Alberto sulla<br />
rivista "Choreola" - vedi bibliografia sottostante]. Il nome giga per designare un genere di ballo trae probabilmente orig<strong>in</strong>e<br />
dall'omonimo strumento a corde tardomedievale già citato nella Commedia dell'Alighieri. Ma la diffusione <strong>in</strong> tutta Europa di un<br />
modello coreutico moderno risale ai secoli XVII e XVIII, che pare avere avuto un più profondo radicamento nel centro-nord europeo.<br />
In Italia troviamo diffusi balli recanti tali nomi soprattutto nell'Italia settentrionale e centrale . Quasi tutte le gighe documentate si<br />
presentano come contraddanze a due, tre, quattro o sei coppie, con coreografie varie a struttura chiusa, su apposite musiche anch'esse<br />
strutturate <strong>in</strong> parti corrispondenti.<br />
Tra le varie gighe ricordiamo la mar<strong>in</strong>a, ballo a contraddanza della famiglia delle gighe con quattro coppie miste disposte a croce. Il<br />
ballo era diffuso un tempo <strong>in</strong> Toscana lungo tutto l'arco appenn<strong>in</strong>ico (ne abbiamo ritrovato s<strong>in</strong>ora tracce di quattro modelli diversi,<br />
ma ne vengono menzionati altri con term<strong>in</strong>ologie varie). L'Ungarelli lo elenca anche fra i balli dell'area bolognese. <strong>La</strong> trama<br />
coreografica prevede solitamente varie figure ripetute meccanicamente f<strong>in</strong>o a che tutti gli uom<strong>in</strong>i ballano con tutte le donne. In<br />
ancuni modelli è prevista una tresca f<strong>in</strong>ale consistente <strong>in</strong> una sorta di breve quadriglia.<br />
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