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Rapporto sullo stato di irrigazione in Lombardia - Inea

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5.2.3 Problematiche connesse alla rete<br />

Le criticità relative alla rete riguardano una necessità generalizzata <strong>di</strong> riefficientamento della<br />

rete pr<strong>in</strong>cipale, attraverso l’unificazione, già <strong>in</strong> parte <strong>in</strong>trapresa, dei vecchi percorsi dei canali<br />

perseguendo obiettivi <strong>di</strong> razionalizzazione dell’uso delle acque, <strong>di</strong>fesa della loro qualità e riduzione<br />

dei costi <strong>di</strong> esercizio e manutenzione.<br />

La vetustà della rete stessa è, <strong>in</strong>oltre, causa <strong>di</strong> un’elevata <strong>in</strong>erzia nel controllo e nella regimazione<br />

dei canali, che rende il sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione meno flessibile alle esigenze <strong>di</strong> utilizzazione<br />

e meno adattabile all’uso plurimo.<br />

Negli ultimi anni gli schemi consortili hanno risentito degli eventi siccitosi, con <strong>in</strong>terruzione<br />

della funzionalità irrigua della rete ad ogni livello, anche <strong>di</strong>stributivo. In quest’ottica è auspicabile<br />

un miglioramento dell’efficienza della rete <strong>di</strong> adduzione, ma anche la m<strong>in</strong>imizzazione dei<br />

tempi <strong>di</strong> regolazione nella ripartizione delle portate durante le siccità, attraverso, ad esempio, l’<strong>in</strong>troduzione<br />

<strong>di</strong> meccanismi <strong>di</strong> telecontrollo e telerilevamento.<br />

Un altro punto critico, <strong>in</strong> vista anche del recente aumento dei prezzi dei carburanti e della<br />

crescente attenzione <strong>in</strong> tema <strong>di</strong> emissioni gassose, è rappresentato dalla grande presenza <strong>di</strong> impianti<br />

<strong>di</strong> sollevamento localizzati nella parte bassa del territorio, che <strong>in</strong>cidono molto sulla ripartizione<br />

dei costi irrigui.<br />

5.3 Me<strong>di</strong>a Pianura Bergamasca<br />

5.3.1 Comparto irriguo<br />

Il territorio del Consorzio <strong>di</strong> bonifica Me<strong>di</strong>a Pianura Bergamasca (fig. 5.5) si estende su<br />

una superficie amm<strong>in</strong>istrativa <strong>di</strong> 79.571 ettari, ricadenti nei territori <strong>di</strong> 108 Comuni, che <strong>in</strong>teressano<br />

4 Prov<strong>in</strong>ce: Bergamo, Brescia, Cremona e Lecco. Il territorio si sviluppa <strong>in</strong> una delle zone<br />

più urbanizzate della Regione, attorno alla città <strong>di</strong> Bergamo e al suo h<strong>in</strong>terland, nel quale la gestione<br />

delle acque è particolarmente complessa e con<strong>di</strong>visa tra più soggetti.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista idrografico, il territorio <strong>in</strong> cui ricade l’Ente si presenta ricco <strong>di</strong> acque<br />

grazie alla presenza <strong>di</strong> fiumi come il Serio, il Cherio e il Brembo, che l’attraversano, e l’Adda e<br />

l’Oglio che ne delimitano la superficie amm<strong>in</strong>istrativa, rispettivamente ad Ovest e ad Est. Nella<br />

zona meri<strong>di</strong>onale numerosi sono i fontanili, anche se questi da circa un trentennio sono <strong>in</strong> progressiva<br />

<strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione.<br />

Il territorio consortile è sud<strong>di</strong>viso <strong>in</strong> 7 Comprensori, <strong>in</strong> base alla provenienza delle acque<br />

<strong>di</strong> approvvigionamento irriguo. In 5 <strong>di</strong> questi viene utilizzata risorsa proveniente da corsi d’acqua<br />

superficiali (Adda, Serio, Brembo, Cherio e Oglio), mentre 2 sono serviti da pozzi.<br />

La superficie totale dei Comprensori rappresenta circa il 65% della superficie amm<strong>in</strong>istrativa<br />

dell’Ente e ciò è dovuto al fatto che su buona parte <strong>di</strong> territorio consortile operano soggetti<br />

irrigui privati, oltre che Amm<strong>in</strong>istrazioni comunali (come nel caso del Comune <strong>di</strong> Treviglio e<br />

<strong>di</strong> Mozzanica); <strong>di</strong> conseguenza, anche la superficie attrezzata rappresenta solo il 45% del totale<br />

del territorio amm<strong>in</strong>istrato (tab. 5.5). L’<strong>in</strong>tera area attrezzata è stata irrigata nel periodo <strong>di</strong> riferimento.<br />

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