Rapporto sullo stato di irrigazione in Lombardia - Inea

Le diverse aliquote sono definite in base al tipo di servizio irriguo, in particolare:
– 65,70 euro/ettaro servito per irrigazione non strutturata;
– 75,58 euro/ettaro servito, per portata ridotta (si tratta prevalentemente di irrigazione non
strutturata, ma l’aliquota è maggiore in quanto da parte degli operatori devono essere
effettuate delle manovre particolari per portare l’acqua all’utente);
– 170,38/ettaro irrigato per scorrimento;
– 192,10/ettaro irrigato per pluvirrigazione forzata.
Tabella 5.17 - Sistemi di irrigazione prevalenti
Comprensorio Distretto Sistemi di irrigazione (ha) Totale (ha)
Scorrimento Aspersione
Isola Pescaroli Impianto Isola Pescaroli 400 5.869 6.269
Totale Comprensorio 400 5.869 6.269
Casalmaggiore Impianto di Casalmaggiore - 16.863 16.863
Pluvirriguo - 1.007 1.007
Totale Comprensorio - 17.870 17.870
Santa Maria in Calvatone Santa Maria in Calvatone 1.000 5.181 6.181
Distretto esterno Santa Maria in Calvatone 300 1.387 1.687
Totale Comprensorio 1.300 6.568 7.868
Acque Alte Impianto Acque Alte 450 2.450 2.900
Totale Comprensorio 450 2.450 2.900
Totale Ente irriguo 2.150 32.757 34.907
Fonte: Elaborazioni INEA su dati SIGRIA Lombardia
Il Consorzio impiega stabilmente 53 unità lavorative, di cui tre quarti sono impiegati per
attività di gestione e manutenzione della rete. La restante parte è legata ad attività tecniche (7 unità)
e amministrative (6 unità) e comprende, complessivamente, 3 figure professionali laureate.
5.6.2 Irrigazione
Gli schemi presenti nel territorio consortile sono 4: uno è interconsortile (Isola Pescaroli,
per la cui descrizione si rimanda al paragrafo 4.3.3 c), mentre gli altri 3 servono aree di pertinenza
esclusivamente consortile (anche se lo schema di Santa Maria in Calvatone serve le aree
che ricadono amministrativamente nel territorio del Consorzio di bonifica Dugali).
Lo schema Santa Maria in Calvatone (fig. 5.12) deriva acqua dal fiume Oglio, tramite
un impianto di sollevamento (di potenza pari 1.360 kW) entrato in funzione nel 1933.
La portata concessa nel 1957 era di 9,2 m3 /s, ma nel 1997 è stato chiesto un rinnovo per 7
m3 /s. La riduzione è stata chiesta in quanto contestualmente l’Ente ha fatto una richiesta di concessione
di 1,7 m3 /s per la nuova fonte Canale Acque Alte. Queste due richieste sono tuttora in
istruttoria. Il volume prelevato al 2004 è stato di 49 milioni di m3 .
Lo schema è costituito da un’adduzione (Canale Principale) di circa 9,5 km che prosegue
fino all’impianto di Acque Alte. Da essa si dipartono due canali secondari, che rappresentano
il 75,5% della rete rilevata e si sviluppano simmetricamente rispetto al percorso dell’adduzione
(tab. 5.18). Globalmente, l’uso promiscuo relativo riguarda il 30% della rete.
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