Rapporto sullo stato di irrigazione in Lombardia - Inea

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Figura 1.4 - Assetto delle competenze ENTI COINVOLTI NELLA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE AUTORITÀ DI BACINO AIPO – Piano di bacino – Piano stralcio – Programmi triennali Nazionali: Po (l. 183/89) Interregionali: Fissero-Tartaro-Canalbianco (l. 183/89) Internazionali: Reno e Danubio STATO – Piano di tutela delle acque – Piano generale di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale – Piano sviluppo rurale (PSR) – Piano territoriale – Controllo – Accordo di programma quadro – Concessione grandi derivazioni REGIONE LOMBARDIA (l.reg. 3/99) – Piano territoriale di coord. prov. (PTCP) – Controllo – Concessione piccole derivazioni 15 PROVINCE (l.reg. 1/00, l. 36/94, l.reg. 26/03) ARPA – Piano d’Ambito – Programma degli interventi – Controllo AUTORITÀ D’AMBITO (l. 36/94, l.reg. 26/03) Serizio idrico integrato (SII) ERSAF COMUNITÀ MONTANE (l.reg. 1/00, l.reg. 7/03) – Piano di governo del territorio COMUNI (l.reg. 1/00, l.reg. 26/03) ENTI REGOLATORI DEI LAGHI – Proposte per il Piano di bacino – Piani comprensoriali di bonifica CONSORZI DI BONIFICA (l.reg. 7/03) Soggetto Gestore del SII Fonte: Elaborazioni INEA
2.1 Caratteristiche morfologiche CAPITOLO 2 CONTESTO TERRITORIALE La Lombardia si estende per 23.861 km2 (7,9% del territorio nazionale) risultando, per estensione, la quarta regione d’Italia. Il suo territorio è caratterizzato, per il 40,5%, da rilievi montuosi che si distribuiscono nel territorio regionale, sia verso Nord, dove le Alpi costituiscono la frontiera naturale con la Svizzera, sia verso la parte meridionale, dove il territorio dell’Oltrepò pavese si interseca con l’Appennino piacentino. La parte di catena alpina compresa nel territorio lombardo confina con Svizzera e Trentino Alto Adige ed è delimitata da Alpi Lepontine ed Alpi Retiche, rimanendo interamente compresa nelle province di Varese, Como, Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio, dove le cime principali raggiungono quasi i 4000 metri nel Gruppo del Bernina (Pizzo Zupò 3996 m). Le Alpi lombarde, scendendo verso la Pianura Padana si estendono trasformandosi nella ricca area pedemontana che attraversa l’intera regione, dal lago Maggiore al lago di Garda, e nell’area collinare dell’Oltrepò pavese, terra ricca di pregiati vigneti. Complessivamente, l’area collinare lombarda copre il 12,5% della superficie totale regionale. Nella parte meridionale, le montagne e le colline lasciano spazio alla Pianura Padana, che occupa circa la metà del territorio regionale (47%). Essa è attraversata longitudinalmente dal fiume Po che, per un lungo tratto, delimita il confine con la Regione Emilia-Romagna a Sud. La vasta estensione delle zone montane e collinari consente, sia pure in una regione ad alta densità di insediamenti civili e produttivi, lo sviluppo di una ricca e ampia superficie boscata, pari a circa 490.000 ettari, corrispondenti al 20,4% del territorio regionale. Una parte della superficie totale, circa il 3%, è infine riservata alle aree protette tra il Parco nazionale dello Stelvio e i 26 Parchi regionali, i 22 Parchi di interesse sovracomunale e le 58 riserve naturali. 2.2 Inquadramento idrografico Il bacino del Fiume Po, interessa la quasi totalità della superficie della Lombardia; ad esso afferiscono in sinistra idrografica altri grossi corsi d’acqua di secondo ordine57 : il Sesia, l’Agogna, il Ticino, l’Olona meridionale, il Lambro, l’Adda, l’Oglio e il Mincio e, in destra idrografica, lo Staffora e il Secchia. Tra i fiumi di terzo ordine ricordiamo il Brembo, il Serio, l’Olona- Lambro meridionale, il Mella e il Chiese. Rientrano nel territorio regionale anche due piccoli corsi d’acqua (Reno di Lei e Spoel) che appartengono ai bacini internazionali del Reno e del Danubio. Da un punto di vista morfologico, i fiumi di origine alpina procedono tutti in direzione Nord-Sud, ad eccezione dell’Adda che ha direzione Est-Ovest nel tratto sopralacuale e Nord- SudEst, in quello vallivo. Alcuni di essi hanno un regime prettamente torrentizio, come nel caso del Lambro, dell’Olona, del Grembo, del Serio, del Mella e del Cherio, altri, che rappresentano i fiumi più importanti della regione, come il Ticino, l’Adda, l’Oglio, il Chiese e il Mincio, hanno un regime stabile dei deflussi. In generale, sono stati classificati come corpi idrici significativi (ai sensi del d.lgs. 152/99 nel Piano di tutela delle acque) sul territorio regionale: 57 Un corso d’acqua è considerato di primo ordine se recapita direttamente in mare. Risalendo gerarchicamente lungo i suoi immissari, si possono definire i corsi d’acqua di ordine successivo. 17
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