Rapporto sullo stato di irrigazione in Lombardia - Inea
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mi territoriali agricoli (Regione Lombar<strong>di</strong>a, 2000), ognuno dei quali è caratterizzato da una specifica<br />
realtà “strutturale, sociale, produttiva ed ambientale del territorio e del settore agricolo”:<br />
a) il sistema dell’agricoltura professionale: è il pr<strong>in</strong>cipale <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> ettari, presenta bassa<br />
densità abitativa e scarsa competizione con altri usi. Il livello dello sviluppo agricolo<br />
colloca tale sistema tra le aree <strong>di</strong> punta dell’agricoltura europea, ma lo rende più vulnerabile<br />
da un punto <strong>di</strong> vista ambientale. Si può ulteriormente scomporre <strong>in</strong> sistema dell’agricoltura<br />
professionale con red<strong>di</strong>ti elevati e sistema dell’agricoltura professionale<br />
con bassi red<strong>di</strong>ti;<br />
b) il sistema delle aree periurbane: caratterizzato da forte presenza antropica ed elevata<br />
presenza <strong>di</strong> <strong>in</strong>frastrutture e strutture produttive, che limitano la dest<strong>in</strong>azione agricola del<br />
territorio la quale riveste, pertanto, un ruolo secondario assumendo importanza <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
<strong>di</strong> risvolti sociali e ambientali. Si può ulteriormente scomporre <strong>in</strong> sistema delle aree<br />
periurbane-zone svantaggiate e il sistema delle aree periurbane <strong>di</strong> pianura irrigua;<br />
c) il sistema della montagna e delle zone svantaggiate: la debolezza <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> agricoltura<br />
è legata alla scarsa produttività e alle sfavorevoli con<strong>di</strong>zioni pedo-climatiche,<br />
con presenza <strong>in</strong>se<strong>di</strong>ativa molto scarsa e frequente abbandono delle superfici coltivate<br />
(con conseguente rischio <strong>di</strong> <strong>in</strong>sufficiente presi<strong>di</strong>o territoriale).<br />
Un approfon<strong>di</strong>mento a tale classificazione è <strong>stato</strong> proposto all’<strong>in</strong>terno dell’Atlante dei caratteri<br />
del territorio rurale lombardo61 , nel quale alla sud<strong>di</strong>visione dei Sistemi territoriali agricoli<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduati nel PSR, vengono sovrapposte unità tipologiche <strong>di</strong> paesaggio così come def<strong>in</strong>ite dal<br />
Piano territoriale paesistico regionale e le unità degli ambienti <strong>in</strong>se<strong>di</strong>ativi, contenute nel saggio<br />
d’area della ricerca ITATEN 62 curato per la regione Lombar<strong>di</strong>a dal Politecnico <strong>di</strong> Milano. Ciò ha<br />
consentito <strong>di</strong> analizzare, <strong>in</strong> maniera più puntuale, le <strong>di</strong>fferenze presenti nello stesso sistema territoriale<br />
agricolo, raggruppando e sud<strong>di</strong>videndo all’<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> essi, c<strong>in</strong>que macro-aree,<br />
che tengono conto delle specificità territoriali e <strong>in</strong>se<strong>di</strong>ative del territorio rurale lombardo e che<br />
consentono <strong>di</strong> cogliere meglio i mutamenti del settore.<br />
In particolare, fra queste 5 zone, la zona classificata “<strong>di</strong> bonifica” viene collocata all’<strong>in</strong>terno<br />
del Sistema territoriale agricolo dell’agricoltura professionale con red<strong>di</strong>ti elevati. Essa comprende<br />
1.057 Comuni ed è <strong>di</strong> 13.339 km2 , cioè il 56% della superficie lombarda e al suo <strong>in</strong>terno<br />
risiede circa l’85% della popolazione totale. I Comprensori <strong>di</strong> bonifica presentano <strong>di</strong>fferenze rilevanti,<br />
sia al loro <strong>in</strong>terno che tra <strong>di</strong> loro, <strong>in</strong> particolare per il confronto tra alta e bassa pianura.<br />
Secondo i dati ricavati dal progetto SIBITeR 63 realizzato dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a nell’anno 2000,<br />
la densità abitativa me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quest’area è <strong>di</strong> 550 abitanti/km2 , con un massimo per il Comprensorio<br />
Est Tic<strong>in</strong>o Villoresi (che <strong>in</strong>clude anche l’area metropolitana <strong>di</strong> Milano) e un m<strong>in</strong>imo per i<br />
Comprensori della Lomell<strong>in</strong>a e della pianura cremonese mantovana, <strong>in</strong>teressati da più significativi<br />
caratteri <strong>di</strong> ruralità al contrario della zona dell’alta pianura, che vede la presenza dell’area<br />
metropolitana. Uno stu<strong>di</strong>o del 1995 (Moretti et al., 1998) evidenzia l’alta capacità <strong>di</strong> adattamento<br />
delle imprese operanti nel territorio dei Comprensori <strong>di</strong> bonifica, con la lenta scomparsa delle<br />
aziende meno competitive a favore <strong>di</strong> aziende stabili, specializzate, gestite professionalmente e<br />
per le quali l’acqua ha un ruolo determ<strong>in</strong>ante nell’assecondare tali cambiamenti.<br />
61 Redatto dalla Direttore Generale Agricoltura con la partecipazione della Direttore Generale Territorio e Urbanistica e il supporto<br />
scientifico del Dipartimento <strong>di</strong> Architettura del Politecnico <strong>di</strong> Milano.<br />
62 ITATEN è un programma pluriennale <strong>di</strong> ricerca, attivato da una convenzione M<strong>in</strong>istero LL.PP. Università <strong>di</strong> Chieti, Politecnico <strong>di</strong><br />
Milano, Politecnico <strong>di</strong> Tor<strong>in</strong>o, che co<strong>in</strong>volge i Dipartimenti <strong>di</strong> Architettura e Urbanistica <strong>di</strong> 14 se<strong>di</strong> universitarie italiane. Consiste<br />
“nella produzione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche mirate ad <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare rilevanti processi <strong>di</strong> trasformazione territoriale a livello <strong>di</strong> area<br />
vasta, con analisi dei caratteri e fattori delle trasformazioni locali”. Il gruppo <strong>di</strong> lavoro coor<strong>di</strong>nato dal Prof. Pier Carlo Palermo<br />
ha <strong>in</strong><strong>di</strong>viduato per la Regione Lombar<strong>di</strong>a 14 <strong>di</strong>fferenti ambiti <strong>in</strong>se<strong>di</strong>ativi.<br />
63 Sistema Informativo per la Bonifica, l’Irrigazione e il Territorio Rurale.<br />
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