«Roque six», romanzo d'avanguardia
«Roque six», romanzo d'avanguardia
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María Vittoria Calvi<br />
demás, vacilan, y cuando se les ocurre o desean<br />
barrer, se sonrojan avergonzados de sí mismos,<br />
como si hubieran pensado en pintarse los labios<br />
con una barrita de carmín (pp. 30-31).<br />
Trovatosi solo in casa, Roque-Jean da libero sfogo all'impulso da tanto represso, e inizia<br />
a spazzare la sala da pranzo; ma "barre que te barre", l'anelito sopito si trasforma in furore<br />
pulente, e Roque si trova via via a ramazzare il corridoio, il pianerottolo, le scale, il<br />
portone, i marciapiedi e la strada, finché l'oscurità della sera lo convince a tornare sui suoi<br />
passi. Naturalmente, quello che per Roque era un comportamento istintivo, sarà interpretato<br />
in modo diverso dall'opinione pubblica: il giorno dopo, Jean Rocherier viene elogiato dalla<br />
stampa per meriti civici, come se la sua azione fosse stata una denuncia delle inefficienze<br />
della nettezza urbana.<br />
Nel <strong>romanzo</strong>, vi sono numerose altre sequenze che potremmo definire "cinematografiche"<br />
per il predominio della gestualità - di tipo irrazionale - del protagonista; ad esempio,<br />
quella in cui sulla spiaggia egli inizia a costruire un'interminabile muraglia di sabbia, coinvolgendo<br />
tutti i bagnanti (pp. 56-58), o quando nei panni del reverendo Farjeón spicca una<br />
lunga serie di salti sulla sedia (p. 83) o lancia in aria il proprio cappello (pp. 91-92).<br />
Il concetto di "genial tontería" sembra proprio derivare dal cinema: ricordiamo, ad<br />
esempio, che la stessa parola "tonto" appare nel titolo della raccolta di Rafael Alberti Yo<br />
era un tonto y lo que he visto me ha hecho dos tontos (1929) dedicata, appunto, ai grandi<br />
protagonisti del cinema muto, e dominata da una malinconica comicità dell'assurdo.<br />
Roque Fernández è dunque un "tonto geniale" chiamato a compiere il suo capolavoro<br />
di stupidità; ma l'opportunità di vivere esistenze diverse trova anche altre spiegazioni, che<br />
intensificano la densità concettuale dell'opera, rivelando la presenza di vari influssi della<br />
tradizione letteraria - spagnola ed europea - del primo Novecento. In primo luogo, le sei diverse<br />
personalità di Roque richiamano il tema unamuniano dell'identità dell'individuo nei<br />
suoi rapporti con se stesso, con gli altri e con Dio. Al tempo stesso, la particolare condizione<br />
in cui si viene a trovare il personaggio richiamato in vita s'inserisce in una linea squisitamente<br />
pirandelliana: l'identità e la maschera, lo scontro tra l'io e le convenzioni sociali. Roque<br />
è in un certo senso "il fu Roque Fernández": in ogni esistenza successiva, egli mantiene<br />
la propria identità spirituale ma si rende conto che gli altri lo vedono, di volta in volta, come<br />
Jean Rocherier, Farjeón ecc. Solo Dimas Firestone, che condivide con lui la condizione<br />
di risuscitato, è in grado di smascherarlo. Gli altri, si stupiscono talvolta per qualche "stranezza"<br />
che Roque compie inevitabilmente: ogni volta egli è in grado di parlare la lingua del<br />
personaggio di cui ha assunto l'identità, ma ha una conoscenza imperfetta della situazione<br />
in cui si trova, il che crea, naturalmente, una serie di effetti esilaranti. Nella sua seconda vita<br />
come funzionario francese, egli tenterà invano di trovare la persona di cui crede di aver<br />
occupato il posto; l'equivoco sarà alimentato dai figli, i quali gli raccontano di aver visto ai<br />
grandi magazzini un uomo identico a lui. Ma Roque finirà per rassegnarsi, pensando: "¿Cómo<br />
adivinar, por otra parte, cuál es el hombre que tanto se parece a nosotros, si nosotros mismos<br />
no nos hemos visto nunca desde fuera?" (p. 41).<br />
Nel corso del racconto, il tema dell'identità assume risvolti via via più drammatici. Inizialmente,<br />
sono dominanti le situazioni comiche; si crea infatti un contrasto umoristico tra i<br />
pensieri di Roque e le parole che gli escono dalla bocca o le azioni che compie. Ad esem-<br />
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