La comunicazione scientifica nei conflitti ambientali. Casi a ...
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“co-produzione” della conoscenza di tipo scientifico-politico, in cui cioè scienza e<br />
politica, saperi e valori si determinano reciprocamente e in forme molto<br />
disseminate.<br />
Lo scambio moderno tra scienza e politica che Pellizzoni (2011) chiama di tipo<br />
“normativo” (la scienza che risponde a quesiti politici offrendo dati, e poi la<br />
politica che li riorganizza in forma di norma e diritto) pare quindi trasformato,<br />
probabilmente finito. L’idea settecentesca di scienza, secondo cui il dato scientifico<br />
metteva a riparo da rischi di arbitrarietà, di soggettività, e quindi di<br />
politicizzazione, viene a cadere di fronte alla pluralità di voci e saperi che<br />
caratterizza la scienza moderna. Il problema cui un nuovo modello di lettura della<br />
società deve rispondere, quindi, non è più centrato sulle dinamiche di<br />
“scientizzazione della politica” 5 , quanto piuttosto su quelle di “politicizzazione<br />
della scienza” (Pellizzoni, 2011).<br />
<strong>La</strong> <strong>La</strong> <strong>comunicazione</strong> sc <strong>scientifica</strong> sc ientifica “dal dal basso”<br />
Il pensiero collettivo si sviluppa nel campo della <strong>comunicazione</strong>, poiché è<br />
attraverso meccanismi comunicazionali che l’esperienza è diffusa e trasmessa<br />
(Castells, 2007). Le relazioni di potere sono alla base della struttura della società e,<br />
nel contesto attuale di società tecnologizzata, dipendono sempre più dai processi<br />
di <strong>comunicazione</strong>. Comunicazione e informazione sono infatti fondamentali fonti<br />
di potere e contro-potere, di dominio e cambiamento sociale. Quel che è assente<br />
dai media lo è anche nell’opinione pubblica, pur potendo essere<br />
frammentariamente presente a livello individuale (Thomson, 2005).<br />
Per potere s’intende qui la capacità strutturale, da parte di un attore sociale, di<br />
imporre la propria volontà su di un altro (o più d’uno) attore sociale. Ad esempio,<br />
rimanendo nel campo dei <strong>conflitti</strong> <strong>ambientali</strong>, un’istituzione che vuole imporre<br />
alla cittadinanza una nuova discarica. Tutti i sistemi istituzionali riflettono rapporti<br />
di potere, ma anche i loro limiti, negoziati attraverso un processo storico di<br />
domino e contro-dominio (Castells, 2007). In questa tesi si rifletterà più sui<br />
processi di formazione del contro-potere, dove per contro-potere s’intende la<br />
capacità, da parte degli attori sociali, di sfidare e modificare i rapporti di potere<br />
5 Tentativo da parte della politica di annullare il dibattito e il conflitto democratico sui<br />
temi di pubblica rilevanza ricorrendo alla scienza e all’expertise come certificati indiscutibili<br />
di verità (Pielke, 2005).<br />
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